RELAZIONE DELLE ATTIVITA' SVOLTE presso la Casa Circondariale di Lodi Anno

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Gastone Bernasconi
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RELAZIONE DELLE ATTIVITA' SVOLTE presso la Casa Circondariale di Lodi Anno 2016-2017 Quest'anno la nostra associazione è riuscita a sostenere e realizzare due corsi: Il corso di Educazione alla

1 RELAZIONE DELLE ATTIVITA' SVOLTE presso la Casa Circondariale di Lodi Anno Quest'anno la nostra associazione è riuscita a sostenere e realizzare due corsi: Il corso di Educazione alla Relazione Il laboratorio di Arte-Terapia Il corso di Educazione alla relazione è stato guidato da 7 volontari (Antonioli, Crosignani, Formisano, Panigada, Betti, Moroni, Marozzi) che si sono alternati in due gruppi da 3/4 volontari. Si è svolto nella sezione Olmo dal al il martedì dalle ore 16,00 alle ore 17,30. Erano presenti inizialmente circa 6/7 detenuti, che sono via via diminuiti fino a 3/4, con una frequenza stabile per alcuni di loro, mentre per altri c'è stato un notevole avvicendamento, dovuto ai frequenti trasferimenti, alle uscite per fine pena o per altri motivi. Gli argomenti trattati sono stati: La Costituzione La libertà Esperienze dal carcere La ricerca della felicità Partecipazione al concorso nazionale Premio Castelli La Costituzione ha riscontrato un notevole interesse a nostra sorpresa perchè temevamo che fosse un argomento di difficile trattazione, mentre grazie anche all'ausilio di strumenti come una chiavetta USB che ci ha consentito di rendere interessante e vivace l'argomento, con testimonianze di grandi personaggi come Calamandrei e il talento di grandi interpreti come Benigni. Alleghiamo stralci di articoli apparsi sull'inserto Uomini Liberi del Cittadino scritti dagli stessi detenuti.

Continuando l'approfondimento della nostra Costituzione, ci siamo soffermati sull'articolo 13 che parla della Libertà riflettendo sulle tre forme di

4 Continuando l'approfondimento della nostra Costituzione, ci siamo soffermati sull'articolo 13 che parla della Libertà riflettendo sulle tre forme di libertà:... Libertà di - Libertà da - Libertà per - prendendo spunti anche dalla canzone di Gaber...ecco un'altro articolo sempre scritto da loro...

Il tema della libertà trattato, ha dato spunto per partecipare al concorso (sotto riportato) che abbiamo proposto ai detenuti che subito hanno accettato con entusiasmo a parteciparvi.

5 Il tema della libertà trattato, ha dato spunto per partecipare al concorso (sotto riportato) che abbiamo proposto ai detenuti che subito hanno accettato con entusiasmo a parteciparvi. Al termine della trattazione dell'argomento, è stata presentata una sola opera, quella di Marco, certamente valida, bella e molto significativa, per la quale tutti i compagni detenuti hanno apprezzato, condiviso e anche tifato per il buon esito del concorso. Premio Carlo Castelli per la solidarietà 10a Edizione 2017 riservato ai detenuti delle carceri italiane e istituti per minori organizzato dalla Federazione Nazionale Italiana della Società di SAN VINCENZO DE PAOLI con il seguente tema: Libertà perduta, libertà sperata: come riconquistarla?

Il laboratorio di ARTETERAPIA è stato condotto dall'artista ed Arteterapeuta ROSANNA PELLICANI, docente presso l'accademia di Brera di Milano con la collaborazione di alcuni volontari della nostra

9 Il laboratorio di ARTETERAPIA è stato condotto dall'artista ed Arteterapeuta ROSANNA PELLICANI, docente presso l'accademia di Brera di Milano con la collaborazione di alcuni volontari della nostra Associazione (Formisano, Altrocchi, Panigada e Betti) Si è svolto nella sala Plenaria dal al il lunedì dalle ore 9,30 alle ore 11,00 con una presenza iniziale di 12 partecipanti di cui 8 costantemente presenti.

10 Ecco uno stralcio della relazione che la docente Rosanna Pellicani ha presentato alla direzione del carcere: L aspetto che più colpisce è l energia, la forza espressiva e il coinvolgimento emotivo che traspare dai lavori realizzati come se tutto il loro mondo fosse in quello spazio di foglio senza limiti, senza barriere. Quello che più si manifesta nei dipinti è sempre stato il loro desiderio di venire fuori e, alcuni di loro lo hanno espresso in maniera talmente intensa da lasciare senza fiato. Personalmente credo di aver ricevuto molto da queste persone che pur nella loro condizione di sofferenza hanno trovato la forza di cercare qualcosa di buono, ancora vivo, dentro di loro. Credo che per molti sia stata una scoperta inaspettata che ha piacevolmente svegliato la loro attenzione su alcune parti positive del loro essere. L obbiettivo di un laboratorio di arteterapia è sempre uno solo: fornire uno spazio di crescita personale senza forzature, dove potersi percepire come persone in grado di fare qualcosa di bello e buono; credo che l obbiettivo sia stato raggiunto, anche se ci sarebbe ancora tanto da fare e la mostra potrebbe essere un altro piccolo passo verso tale meta. Ringrazio la Direzione e tutta l equipe di lavoro per aver dato a queste persone, e a me compresa, questa possibilità di crescita umana e professionale. Sono convinta che questo sia solo l inizio di un lavoro incessante e certosino che ciascuno di noi deve fare per rendere la società migliore, per appianare le disuguaglianze e poter ancora affermare che niente è mai perso definitivamente, che si può ancora e si deve comunque, sempre, scommettere sul cuore buono delle persone. Il gruppo che si è formato per la realizzazione dell opera unica ha reso il loro contributo fondamentale alla buona riuscita. La partecipazione sentita e intensa non si è fermata mai ne ha visto momenti

11 di flessione, in un crescendo creativo, emotivo ed empatico tra i componenti del gruppo nei confronti del loro lavoro. La cosa che più mi ha colpito è stato il loro essere dentro il dipinto, come se quello che stavano realizzando fosse il riscatto di una vita. Anche durante la verbalizzazione tutti hanno condiviso il loro stupore di fronte ad un opera (cm. 150X150) così intensa, a maggior ragione perché fatta da loro. Andrea, Antonio, Hamdi, Mirko, Fabrizio, Teresio, Vincenzo

12 Riflessioni conclusive della Presidente dell'associazione Effathà Laus L'Associazione Effathà Laus, è stata ben lieta di sostenere questo laboratorio di Arteterapia che ha consentito attraverso l'arte di raggiungere uno dei suoi obbiettivi: quello di riscoprire la bellezza e riportare l'armonia nell'essere umano e nella società. Più che un corso è stato un percorso di vita, che abbiamo fatto insieme, volontari e detenuti, che ci ha aiutato a prendere consapevolezza di noi stessi, dei nostri comportamenti e delle nostre scelte sopratutto quelle future che ci interpellano. Siamo felici, se questo percorso abbia potuto aiutare qualcuno a trovare un motivo di riscatto e di speranza per il futuro, sapendo di poter contare sulla vicinanza dei Volontari che continueranno ad accompagnarli. Un grazie di vero cuore all'artista e arteterapeuta Prof.ssa Rosanna Pellicani, che ha condotto con professionalità e passione il laboratorio, alla direzione del carcere, in particolare all'educatore Dr. Emanuele Scaccia che ha saputo fin da subito apprezzarne la validità della proposta e agli agenti di custodia per la loro collaborazione, ma anche a tutti i Volontari che hanno condiviso questa esperienza e a tutti i detenuti che hanno partecipato con impegno ed entusiasmo rendendo, questa esperienza semplicemente bellissima. Facciamo nostre le parole di Rosanna: non so quello che abbiamo dato a voi, ma so quello che Voi avete dato a noi,... grazie. Per i Volontari di Effathà Laus Terminiamo con alcuni pensieri espressi dai detenuti, che sono il miglior riconoscimento del nostro impegno e auspicio per il futuro: i corsi sono un obbligo, ma qua sono stato bene, ho vissuto attimi di felicità questi dipinti, no, non buttateli, perchè sono il nostro futuro Lodi, 28 Giugno LODI Via Castelfidardo, 7 tel C.F E.mail: effatha.laus@gmail.com Iscrizione al Registro Generale Regionale del Volontariato n LO133 del

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