PIANO DI MANUTENZIONE DELL OPERA
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- Agnolo Valenti
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2 PIANO DI MANUTENZIONE DELL OPERA Sommario 1. Premessa Istruzioni per la manutenzione Manutenzione e controlli periodici Registro di manutenzione e controllo Verifica della funzionalità
3 1. Premessa Le cappe d aspirazione da laboratorio (dispositivi di protezione collettiva) sono considerate lo strumento principale per la protezione dell operatore sia dai rischi d incendio ed esplosione causati da reazioni chimiche incontrollate, che dal rischio legato alla tossicità delle sostanze chimiche utilizzate. L installazione di questi dispositivi permette di isolare l emissione di inquinanti e di intervenire alla fonte del rischio. SIMBOLOGIA P Evidenzia una condizione di pericolo per la salute e la sicurezza dell operatore Evidenzia attenzione/raccomandazione nel modo di operare (punto critico) 2
4 2. Istruzioni per la manutenzione Unitamente alle Linee Guida fornite dalla Ditta Costruttrice si forniscono le sotto riportate indicazioni da rispettare per la corretta manutenzione delle cappe. CAPPE CHIMICHE Classificazione La scelta del tipo di cappa da utilizzare per un determinato esperimento deve avvenire in funzione dei TLV delle sostanze manipolate al suo interno e del tipo di attività svolta con tali sostanze. Più basso è il valore di TLV delle sostanze, maggiore deve essere l efficienza di captazione della cappa, cioè maggiore la sua velocità frontale di aspirazione. Le cappe vengono quindi classificate, tramite lettere indicative del pericolo, nel seguente modo: LETTERA SOSTANZE TLV VELOCITA FRONTALE DI IDENTIFICATIVA (ppm) APIRAZIONE (m/s) A (verde) Molto Tossiche < 1 > 0,50 B (giallo) Moderatamente 00 >TLV>1 0,25-0,50 Tossiche C (rosso) Poco Tossiche >100 0,20-0,25 Fastidiose L orientamento oramai comune per l utilizzo di cancerogeni o sostanze di elevata tossicità, non è più quello di utilizzare velocità di aspirazioni elevate, ma di utilizzare cappe a contenimento totale ( glove-box ) o comunque cappe dedicate esclusiva-mente a tali agenti, nel periodo d uso degli stessi, affinché non vi siano interferenze tra operazioni a diverso livello di rischio. La schedatura delle cappe e la classificazione delle stesse mediante etichettatura viene effettuata dal Servizio di Prevenzione e Protezione dell Ateneo. Nel caso in cui non si possa conoscere preventivamente la pericolosità di una sostanza, come può accadere in attività di ricerca, è sempre opportuno considerare i prodotti di reazione sconosciuti come potenzialmente pericolosi, prendendo di conseguenza le precauzioni del caso. 3
5 3. Manutenzione e controlli periodici La prima regola da rispettare per mantenere efficiente una cappa chimica è la pulizia quotidiana a fine giornata per rimuovere le macchie prodotte da eventuali spruzzi di materiale; molte sostanze chimiche possono macchiare le superfici interne della cappa se non sono prontamente rimosse. Per prevenire eventuali malfunzionamenti della cappa è necessario definire un programma annuale di verifica e manutenzione degli impianti idraulici ed elettrici installati, della ventilazione, della meccanica. Per ogni cappa dovrà quindi essere stabilita una periodicità adeguata e commisurata all uso, rispettando i seguenti criteri: Pulizia del piano cappa (minimo ogni giorno di utilizzo o all occorrenza) Pulizia dell interno (minimo ogni quindici giorni di utilizzo o all occorrenza) Verifiche di funzionalità (annuali per le cappe utilizzate mediamente almeno una volta alla settimana, biennali per le altre) Pulizia completa con smontaggio del plenum (minimo biennali oppure a seguito di cali dell efficienza). 4. Registro di manutenzione e controllo Tutte le cappe chimiche devono essere registrate a cura dell Istituto in un apposito Archivio delle Apparecchiature, mentre tutti i dati relativi alla manutenzione, alle verifiche periodiche, agli eventuali interventi, devono essere annotati cronologicamente, con relativa data, su una Scheda di Manutenzione che dovrà essere allegata a ciascuna cappa e firmata da chi ha eseguito l operazione. A manutenzione avvenuta va infine evidenziato sulla cappa l avvenuta esecuzione dell intervento, tramite apposizione di un contrassegno fornito dal Servizio di Prevenzione e Protezione. NB. Si consiglia di eseguire sempre una pulizia completa (comprensiva di smontaggio del plenum) ed una verifica generale della funzionalità, al momento dell introduzione della cappa nel sistema di controllo. 4
6 5. Verifica della funzionalità Deve essere realizzata tramite attuazione delle seguenti operazioni: Verifica della velocità di aspirazione. Dovranno essere effettuati un controllo anemometrico della velocità frontale e uno smoke pattern test per verificare l assenza di turbolenze nella barriera frontale. Misurazione della velocità di rotazione del ventilatore e verifica che l elettroventilatore non presenti danni o segni di usura. Controllo che i canali di espulsione non siano danneggiati e che siano ben raccordati tra di loro. Verifica delle manopole dei rubinetti, affinché non abbiano gioco e soprattutto verifica del rubinetto del gas combustibile affinché sia in ottimo stato, con il tipico scatto alla chiusura. Controllo del regolare svuotamento delle vaschette di scarico spesso otturate da oggetti vari. Verifica della sigillatura perimetrale in silicone del vassoio della cappa affinché sia ancora in buono stato. Verifica generale delle parti meccaniche (es. pannello frontale, saliscendi). Se la cappa è dotata di vetri scorrevoli orizzontali occorre verificare che non ci siano resistenze allo scorrimento nelle relative guide. Verifica che tutte le viti siano ben salde. Verifica del corretto funzionamento dell illuminazione e delle parti elettriche in generale, compresi gli allarmi. Sostituzione degli eventuali filtri presenti secondo la periodicità stabilita dalla ditta fornitrice; in assenza di indicazioni specifiche va prevista la loro sostituzione con cadenza almeno annuale indipendentemente dall utilizzo della cappa. Ispezione dell eventuale sistema depurante, delle serrande, del ventilatore, del condotto di estrazione e dell indicatore di portata. 5
LINEE GUIDA PER LA MANUTENZIONE DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE COLLETTIVA (GPC)
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