APPARATO TEGUMENTARIO
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- Graziano Mazzoni
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1 APPARATO TEGUMENTARIO
2 Comprende: CUTE ANNESSI CUTANEI - E il sistema più esteso dell organismo umano; riveste con continuità l intera superficie corporea e a livello degli orifizi degli apparati digerente, respiratorio e urogenitale continua con le rispettive mucose - E il più grande organo di senso
3 GENERALITA Ricopre tutto il corpo ed ha la funzione primaria di isolare e preservare l ambiente interno da quello esterno Ha funzioni di termoregolazione, di protezione immunitaria, di escrezione di piccole quantità di prodotti di rifiuto, di produzione di vitamina D, funzione sensoriale
4 FUNZIONI Protezione dall ambiente esterno Lo strato corneo (epidermide) esterno funge da "copertura" esterna e desquamandosi in continuazione non permette l attecchimento di agenti patogeni La melanina prodotta dai melanociti filtra i raggi solari Derma: supporto meccanico, compatto ed elestico Ipoderma: garantisce l ammortizzazione di traumi
5 Secrezione sudorale e sebacea Fornendo un film idrolipidico sulla superficie cutanea, impedisce la crescita di funghi e batteri Funzioni sensoriali Caldo e freddo Dolore Pressione Tatto
6 Protezione contro la dispersione di acqua Grazie alla impermeabilità dell epidermide Dispersione di calore Tramite la circolazione cutanea e la secrezione di sudore che permette di disperdere calore anche quando la temp ext è maggiore di quella interna
7 Cute Epidermide e derma Epidermide: epitelio pavimentoso stratificato cheratinizzato Derma: connettivo denso, sottostante l epidermide La cute presenta spessore variabile, da 0,5 mm a 4 mm; ph acido: 4,2 5,6 Il colore della cute dipende da: melanina, carotene, rete vascolare superficiale Melanina: colorito dal chiaro al nero, Carotenoidi: colorito giallo, Ossiemoglobina: rosso chiaro, Emoglobina ridotta: rosso cupo o rosso bluastro
8 Epidermide e derma sono uniti per mezzo di un interfaccia irregolare per la presenza di rilievi connettivali (PAPILLE DERMICHE); Tra epidermide e derma è presente un tipo di membrana basale che separa fisicamente e funzionalmente i due strati. Il derma aderisce ai piani sottostanti per mezzo dell IPODERMA connettivo sottocutaneo (connettivo lasso ricco di adipociti) - non c è limite preciso tra derma e ipoderma
9 MEMBRANA BASALE E struttura formata da tre strati paralleli e sovrapposti: Lamina lucida, attraversata dai filamenti di ancoraggio che ancorano le membrane dei cheratinociti basali alla lamina densa. Contiene la laminina Lamina densa, Collagene IV Lamina fibroreticolare, presenta fibrille d ancoraggio di Collagene VII
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11 Superficie esterna della cute Presenta irregolarità; Solchi profondi sono caratteristici della cute glabra, delle ginocchia e dei gomiti; A livello della faccia volare delle dita essi formano i DERMATOGLIFI, disegni determinati geneticamente (undicesima settimana di gestrazione) e peculiari di ogni individuo; IMPRONTE DIGITALI: dovute al deposito delle microscopiche goccioline di sudore fuoriuscite dai pori disposti ordinatamente alla sommità delle creste, tra i solchi dei dermatoglifi
12 PIEGHE: temporanee o permanenti: solchi che si determinano per azione dei movimenti muscolari e articolari Le pieghe temporanee si accentuano con l età per il persistere della sollecitazione, per la riduzione dello strato adiposo e delle muscolatura o per la perdità di elasticità della cute RUGHE
13 Epidermide L epidermide può essere spessa o sottile Epidermide spessa Si trova in regioni sottoposte ad attrito o pressione, come il palmo delle mani o la pianta dei piedi. Non presenta peli (glabra) Presenza di creste che determinano la formazione di impronte digitali e plantari Epidermide sottile Flessibile, ricopre la maggior parte del corpo Presenta peli
14 Epidermide Epitelio di rivestimento pavimentoso pluristratificato corneificato in superficie Riceve nutrimento per diffusione dal derma Sono presenti diversi tipi di cellule epiteliali: - Cheratinociti: produzione di cheratina - Melanociti: produzione di melanina - Cellule di Langerhans: processi difensivi della cute - Cellule di Merkel: ricezione sensitiva
15 CHERATINOCITA Tipo cellulare più abbondante nell'epidermide; Cellule epiteliali dalla cui stratificazione origina l epidermide. Hanno un ciclo vitale di circa 14 gg Sintetizza la CHERATINA (proteina fibrosa e insolubile nell acqua, che conferisce alla pelle proprietà di permeabilità e di protezione esterna). Permangono alla superficie dell epitelio quali cellule morte appiattite ripiene di cheratina, costituendo lo strato corneo
16 CHERATINOCITA Sul piano ultrastrutturale è caratterizzato da: Tonofilamenti: Proteine fibrose riunite in ammassi detti tonofibrille Giunzioni intercellulari: Desmosomi: tengono strettamente unite le cellule Gap-junctions: consentono il passagggio di ioni e di piccole molecole Tight-junctions: contribuiscono alla funzione di barriera
17 MELANOCITI (circa 1500/mm2) Cellule di forma ramificata ricche di prolungamenti (dendriti) localizzate nello strato basale dell epidermide che producono: - EUMELANINA: granuli colore nero o bruno scuro; di - FEOMELANINA: colore rossogiallastro Nel citoplasma presentano MELANOSOMI, in cui viene la produzione di melanina
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19 MELANOGENESI: processo biochimico, svolto dai melanociti, che porta alla formazione della melanina. I melanociti sintetizzano un enzima detto tirosinasi che è in grado di convertire l'amminoacido tirosina in melanina Una volta che è stata prodotta la melanina, i melanociti possono trasferirla ai cheratinociti dell'epidermide. Le cellule che accettano la melanina sono chiamate melanofori.
20 Quando la cute viene esposta ai raggi solari, i melanociti producono la melanina e grazie ai loro prolungamenti la distribuiscono alle altre cellule vicine causando una colorazione più scura della cute che chiamiamo abbronzatura!
21 Colore della cute Variazioni della pigmentazione cutanea Eumelanina (nera/marrone) Feomelanina (rossa/gialla) È determinato dal corredo genetico individuale: 120 geni
22 Cellule di Langerhans: (costituiscono il 3-4% delle cellule epidermiche) - forma stellata - linea monocitica-macrofagica - funzione di difesa immunitaria Capta antigeni, li processa e li presenta ai linfociti T Contengono organelli citoplasmatici specifici chiamati granuli di Birbeck con una caratteristica forma a "racchetta (ruolo non ancora chiaro, forse coinvolti nei processi di endocitosi).
23 Cellule di Merkel: ruolo nella funzione sensitiva recettori di pressione Possono essere isolate o raggruppate in formazioni specializzate dette TERMINAZIONI EDERIFORMI e DISCHI TATTILI
24 Strati dell epidermide:
25 Strati dell epidermide: Strato basale: - cellule con caratteristiche staminali a contatto con la membrana basale - Singola fila di cheratinociti; cellule di forma cubica o cilindrica - Intensa attività mitotica: la cellula basale si divide in due cellule di cui una si trasforma e migra verso la superficie mentre l'altra permane ad essere staminale; - Melanociti - Cellule di Merkel
26 Strati dell epidermide: Strato spinoso: - cellule si appiattiscono; più file di cheratinociti - desmosomi (ancoraggio tra cellule vicine) - cellule che formano delle "spine" che si invaginano nello strato basale - cellule di Langherans
27 Strati dell epidermide: Strato granuloso: file di cheratinociti; cellule di forma appiattita, allungata - Sono visibili dei granuli basofili (granuli di cheratolialina) (responsabili della trasformazione cornea) - nuclei picnotici
28 Strati dell epidermide: Strato lucido: - sottile; cellule con filamenti di cheratina - accumuli di eleidina (ricca di zolfo e lipidi) - contribuisce all impermeabilizzazione della cute
29 Strati dell epidermide: Strato corneo: - Più file di CORNEOCITI costituito da cellule morte che iniziano a sfaldarsi - Anucleate - ricchissime di filamenti di cheratina stabilizzate da ponti disolfuro
30 Citomorfosi cornea Processo di cheratinizzazione; Comporta un continuo rimpiazzo degli elementi man mano eliminati a opera delle cellule dello strato basale che, dividendosi, danno origine ad un elemento che rimane ancorato alla lamina basale, e ad un secondo elemento che sale verso la sup. andando incontro ai cambiamenti descritti; 14 gg per raggiungere lo strato corneo Altri 14 gg per attraversarlo e desquamare
31 Derma Strato connettivale denso Si estende dalla membrana basale allo strato sottocutaneo Strato molto compatto e resistente Responsabile della resistenza meccanica della pelle Vascolarizzato Innervato Ricco di recettori per la sensibilità tattile Attraversato da follicoli piliferi e dai dotti delle ghiandole sudoripare Fornisce alla cute: Sostegno, Forza, Elasticità, Sangue, Ossigeno
32 Composto da: Fibre collagene: inestensibili e molto resistenti alla tensione; Fibre elastiche: costituite da microfibrille tubulari (costituite da fibrillina, inestensibili) e da una matrice amorfa (costituita da elastina) Sostanza fondamentale amorfa: costituita da acqua, glicoproteine e proteoglicani Cellule: Linfociti, Istiociti, Fibroblasti, macrofagi
33 Fibroblasti sintetizzano il procollagene, precursore del collagene, che viene secreto negli spazi intercellulari e sottoposto all azione di proteasi specifiche. Il collagene permette l estensione della cute alla trazione sintetizzano le fibre elastiche, costituite da un nucleo centrale di elastina e circondate da microfibrille. L elastina garantisce il ritorno della cute alle sue dimensioni normali dopo una trazione.
34 Derma Formato da due strati: Derma superficiale (papillare) Connettivo lasso Strettamente collegato con l epidermide (più superficiale) Forma rilievi conici chiamate papille dermiche Derma profondo (reticolato) Connettivo denso irregolare con prevalenza di fibre collagene variamente intrecciate Si collega all ipoderma
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37 Ipoderma Detto anche tessuto sottocutaneo Formato da connettivo lasso con abbondanti fibre elastiche ricco di tessuto adiposo Presenti ghiandole sudoripare e sebacee, vasi, fibre nervose, recettori della sensibilità esterocettiva, parti terminali dei follicoli piliferi Ancora la cute alle strutture sottostanti (fasce muscolari, osso) Luogo di deposito del pannicolo adiposo (variazioni con sesso, età, dieta)
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39 CORPUSCOLI SENSITIVI Nella cute sono presenti strutture che prendono il nome di corpuscoli: Corpuscoli di MEISSNER (tatto) Corpuscoli del PACINI (pressione e vibrazione) Corpuscoli del RUFFINI (tatto) Complessi di MERKEL (tatto) Nella cute sono inoltre presenti terminazioni nervose libere: temperatura e dolore
40 I corpuscoli sensitivi si distinguono in: Corpuscoli privi di capsula (Meissner) Corpuscoli provvisti di capsula (Pacini, Ruffini)
41 CORPUSCOLI DI MEISSNER Terminazioni nervose incapsulate da un rivestimento connettivale; Localizzati nelle papille dermiche e sono considerati recettori tattili
42 Sono costituiti da diverse fibre amieliniche e mieliniche inframmezzate da cellule gliali; Se "deformati" da uno stimolo meccanico, mediano la sensibilità tattile discriminata; Sono particolarmente numerosi nelle aree di pelle prive di peli come le estremità delle dita delle mani, le piante dei piedi, le labbra e i capezzoli.
43 CORPUSCOLI DEL PACINI sensibilità tattile e pressoria I corpuscoli del Pacini sono localizzati nell ipoderma Recettori del tipo meccanocettori che reagiscono alle variazioni di pressione (sono i più sensibili tra i recettori tattili)
44 Sono terminazioni nervose ricoperte da strati concentrici connettivali da cui fuoriesce la fibra nervosa sensitiva. Quando uno stimolo pressorio viene applicato sulla superficie cutanea, il corpuscolo del Pacini genera un impulso nervoso; se lo stimolo permane, il corpuscolo si adatta e smette di produrre l impulso: in questo modo, se lo stimolo pressorio viene allontanato o diviene più intenso, il corpuscolo è nuovamente stimolato e può generare un ulteriore impulso
45 CORPUSCOLI DEL RUFFINI Strati più profondi della cute; Implicati nella recezione di fenomeni di stiramento della cute, piegamento delle unghie, Sono particolarmente concentrati a livello delle articolazioni e in prossimità delle unghie; Sono caratterizzati da un lento adattamento e da campi recettivi di grosse dimensioni, quindi implicati nella percezione tattile grossolana.
46 COMPLESSI DI MERKEL Cellule di forma ovale localizzate nello strato basale dell'epidermide; Sono i più semplici sensori di tatto (meccanocettori) e registrano la pressione esercitata sulla cute; Possono diventare maligne e dare luogo al tumore della pelle conosciuto come il carcinoma delle cellule di Merkel.
47 Annessi cutanei Formazioni pilifere Ghiandole sebacee Ghiandole sudoripare Unghie
48 PELI Piccole formazioni sottili e filiformi che crescono sulla cute della maggior parte dei mammiferi. Il pelo consiste in una serie di filamenti di cheratina Distinti in: - peli terminali, più grossi, più rigidi e pigmentati; ormono-dipendenti - peli del vello, più corti, morbidi e sottili, praticamente invisibili data la mancata pigmentazione.
49 Funzioni: - coibentazione: mantenimento della temperatura; - percettiva: in grado di captare stimoli tattili anche molto leggeri. - funzione estetica e di richiamo sessuale (capelli) - protezione contro agenti fisici e chimici (peli del naso e delle orecchie)
50 Fusto (asta o stelo) Radice Accolta in un invaginazione dell epidermide detta dal follicolo pilifero;
51 La radice, termina sul fondo del follicolo stesso, dove è presente un ingrossamento, il bulbo pilifero, che avvolge una papilla dermica vascolarizzata. Dapprima omogeneo, il bulbo pilifero si differenzia in uno strato periferico, abbozzo del follicolo del pelo, ed in una zona centrale, o matrice, ad intensa attività mitotica.
52 Le cellule della matrice si moltiplicano, si cheratinizzano e si dispongono in un cilindro che si allunga dalla base e raggiunge la superficie dell'epidermide.
53 L'asse del pelo ha un diametro di circa μm ed è formato da tre strati contigui: - Midollo: costituito da cellule particolarmente grandi e con grossi spazi interstiziali ripieni d'aria - Corteccia:formata da più strati di cellule morte ed appiattite; sono anche pigmentate, grazie alla presenza di melanociti situati nel bulbo. - Cuticola: costituita da un unico strato di cellule, molto sottili e trasparenti (perché prive di pigmento) disposte a scaglie che hanno lo scopo di proteggere la corteccia sottostante.
54 ACCRESCIMENTO DEL PELO L attività di ogni follicolo pilifero è indipendente da quella degli altri
55 Alla radice del pelo, irrorata di vasi sanguigni e a contatto con i nervi, sono sempre presenti altre due strutture: - ghiandola sebacea: in comunicazione con il follicolo pilifero e, tramite esso, secerne una sostanza grassa e oleosa, il sebo, che ha la funzione di ammorbidire la pelle - muscolo erettore del pelo: connesso direttamente al pelo e contraendosi è capace di causare il fenomeno dell'orripilazione, comunemente chiamato "pelle d'oca". Tutti i peli contengono comunque, fatta eccezione per gli animali albini, dei pigmenti che conferiscono loro una grande varietà di colori.
56 Le aree cutanee assolutamente prive di peli (glabre) sono molto poche: palmi delle mani, le piante dei piedi, le labbra, le areole mammarie, il glande ed il clitoride. Il numero di follicoli piliferi è grossomodo lo stesso tra donna e uomo; negli uomini è però maggiore il numero di peli terminali, più appariscenti perché più spessi e pigmentati.
57 Ghiandole sebacee Annesse alle formazioni pilifere; Sono localizzate su tutta la superficie cutanea; Funzione: produzione di sebo, sostanza composta prevalentemente da colesterolo e acidi grassi, serve a rendere morbida la pelle e ad idratarla, evitando così che essa si secchi e si crepi.
58 Ghiandole sudoripare Sono ghiandole esocrine il cui dotto escretore si apre alla superficie della cute. Partecipano alla regolazione della temperatura corporea mediante l'emissione del sudore. Eccrine: in tutte le zone della cute; indipendente dal follicolo pilifero; sudore ha ph acido; collabora alla termoregolazione e al ricambio idrico Apocrine: sono associate al pelo e si trovano in regioni specifiche (ascelle,inguine.); secreto a ph alcalino che, a contatto con i batteri presenti sulla cute produce un odore acro - dolciastro tipico del sudore
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60 Funzione delle ghiandole sudoripare: produzione di sudore, che è un'importantissima via tramite il quale il corpo umano è in grado di dissipare calore. Il sudore viene prodotto in modo continuativo e va a formare sulla cute un velo idrico che a contatto con l'atmosfera evapora portando con se il calore in eccesso prodotto dal corpo Le ghiandole mammarie e le ghiandole ceruminose della cute del meato acustico esterno sono da considerarsi ghiandole sudoripare apocrine modificate
61 Unghia Lamina cornea (cellule epiteliali corneificate) presente sulla superficie dorsale delle falangi distali delle dita; Appoggia sul letto ungueale (zona di cute modificata) Coperta su tre margini da un ripiegamento cutaneo (vallo ungueale) Corpo: lamina cornea lucida e trasparente Parte libera: continua il corpo staccandosi dal letto ungueale Radice: più molle e più sottile del corpo, infossata nel vallo ungueale L unghia viene prodotto esclusivamente dall epitelio della radice che costutuisce una matrice (o strato onicogeno)
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63 VASCOLARIZZAZIONE DELLA CUTE I vasi sanguiferi hanno funzione trofica, ruolo nella termoregolazione e nel controllo della pressione arteriosa Arterie: formano 2 plessi: Plesso Superficiale: Interposto tra derma superficiale e derma medio (plesso subpapillare) 2. Plesso Profondo: Interposto fra derma profondo ed ipoderma Vene: formano 4 plessi: uno subpapillare, due successivi più distanti dall epidermide e uno sul confine profondo del derma
64 INNERVAZIONE DELLA CUTE SN CENTRALE: terminazioni sensoriali libere ed incapsulate; Sensibilità tattile, termica e dolorifica SN AUTONOMO: Adrenergico: Muscolo pilo-erettore Colinergico: Gh. Sudoripara eccrina
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