RAPPORTO SULL ABUSIVISMO EDILIZIO E SULLO STATO DI DEFINIZIONE DELLE ISTANZE DI SANATORIA EDILIZIA

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1 Regione Siciliana Assessorato Territorio e Ambiente Dipartimento di Urbanistica RAPPORTO SULL ABUSIVISMO EDILIZIO E SULLO STATO DI DEFINIZIONE DELLE ISTANZE DI SANATORIA EDILIZIA 2012 Osservatorio Regionale delle violazioni edilizie e delle sanatorie - maggio 2013

2 Regione Siciliana Assessorato Territorio e Ambiente Dipartimento Il presente Rapporto è stato condiviso e validato dall Osservatorio delle violazioni edilizie e delle sanatorie della Regione Siciliana il 28 maggio Il documento è stato redatto a cura dell Arch. Monica Toscano responsabile dell Unità Operativa 5.3 Abusivismo edilizio del Servizio 5 del Dipartimento Urbanistica nonché componente dell Osservatorio con il contributo e la collaborazione di: Arch. Donatello Messina Architetto - Dirigente Responsabile del Servizio 5 Vigilanza Urbanistica e componente dell Osservatorio Ing. Salvatore Cirone Ingegnere - Dirigente Responsabile dell Area 2 Interdipartimentale Sistemi Informativi Territoriali e Cartografia SITR Sistema Informativo Territoriale Regionale del Dipartimento Urbanistica e componente dell Osservatorio Antonio Pappalardo Funzionario del SITR Area 2 del Dipartimento Urbanistica Valeria Civiletti Collaboratrice presso il Servizio 5 Rapporto sull abusivismo edilizio

3 INDICE 1. INTRODUZIONE pag IL SISTEMA INFORMATIVO SULL ABUSIVISMO EDILIZIO E SULLO STATO DI DEFINIZIONE DELLE ISTANZE DI SANATORIA pag Architettura del SIAB pag La struttura dei dati pag L ABUSIVISMO EDILIZIO RILEVAMENTO E MONITORAGGIO pag Dati Provinciali e Comunali per volumetria e numero degli abusi pag Dati Provinciali per tipologia di vincolo pag MONITORAGGIO DELLE SANATORIE pag APPENDICE LEGISLATIVA E NORMATIVA pag. 105 Quadro legislativo di riferimento in materia di attività edilizia e abusivismo; Sentenze: raccolta di sentenze della Corte Suprema di Cassazione in materia di abusivismo edilizio; Dipartimento Regionale Urbanistica Circolari: n.3/2011 e n.7/2012; Protocollo d intesa tra l Autorità Giudiziaria (Procura Generale della Repubblica e Procura della Repubblica di Patti) e l Autorità amministrativa (Comune di Acquedolci) in materia di demolizione di manufatti abusivi. Rapporto sull abusivismo edilizio

4 1. INTRODUZIONE Il Dipartimento di Urbanistica dell Assessorato Territorio e Ambiente della Regione Siciliana è impegnato, già da diversi anni, con l istituzione dell Osservatorio regionale delle violazioni edilizie e sanatorie, del Sistema informativo SIAB e tramite la struttura ispettiva del Servizio 5 Vigilanza Urbanistica a svolgere una capillare e costante attività di vigilanza e di monitoraggio del fenomeno dell abusivismo nell Isola. Le competenze specifiche del Dipartimento in tale materia consistono nell esercitare funzioni di vigilanza sulle amministrazioni comunali ai sensi dell art.4 della L.47/85, e di controllo in merito agli adempimenti da parte di queste amministrazioni, relativamente agli atti deliberativi in tema di repressione dell abusivismo edilizio, ai sensi dell art.1 della L.R. n.17/1994. In particolare, come recentemente precisato nelle Circolari n. 3 del 2011 e n.7 del 2012 (1) tale vigilanza viene esercitata soprattutto mediante la verifica degli adempimenti previsti dalla normativa vigente in materia e per quanto attiene la tempistica e la regolarità degli atti emanati. Il Dipartimento per queste specifiche attività si avvale : o dell Osservatorio della Regione Siciliana, istituito con i DDG n. 172 del 9/03/2005 e n. 36 del 15/02/2008 in attuazione della L.326/2003 con la quale é stato istituito l Osservatorio nazionale sull abusivismo edilizio presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con compiti di indirizzo e di supporto tecnico per quanto attiene l acquisizione periodica dei dati sull abusivismo edilizio e finalizzato alla redazione annuale del Rapporto. Finalità di questo documento oltre delineare un quadro generale dello stato dell arte in questo settore è il suo utilizzo come strumento di valutazione e di supporto alle decisioni per quanto concerne gli interventi legislativi e la programmazione regionale. o della struttura ispettiva del Servizio 5 Vigilanza urbanistica e delle Unità Operative in questo incardinate, la cui attività istituzionale riguarda l accertamento delle violazioni delle normative vigenti in materia urbanistica; questa si esplica attraverso compiti ispettivi e Rapporto sull abusivismo edilizio

5 l esercizio dei poteri sostitutivi in caso di gravi inadempienze delle amministrazioni comunali. Nel solo anno 2012, sono stati effettuati 39 ispezioni e 164 commissariamenti per inadempienze e ritardi riscontrati. o del sistema informativo sull abusivismo SIAB, realizzato nel 2010, che permette di monitorare le varie fasi dell iter amministrativo e la consistenza dei singoli abusi accertati e segnalati dagli Uffici Tecnici Comunali. I responsabili e i referenti degli Uffici Tecnici, accreditati al SIAB, inseriscono i dati identificativi di ogni singolo abuso (nominativi, localizzazione, tipologia dell opera e della violazione, estremi degli atti amministrativi etc...), ottemperando in tal modo alle disposizioni della legge n.17/1994 (2), che prevede l obbligo da parte dei Comuni di trasmettere all Assessorato ogni quindici giorni l'elenco delle ordinanze di sospensione dei lavori, delle ingiunzioni alla demolizione, degli accertamenti dell'inottemperanza alla ingiunzione a demolire, delle immissioni nel possesso, nonché delle ordinanze di demolizione, disposti nei quindici giorni. I dati personali di chi compie l abuso, sottoposti a privacy, sono di conoscenza esclusiva delle stesse Amministrazioni Comunali; pertanto essi non sono visibili né consultabili dal Dipartimento se non attraverso codici numerici che ne garantiscono l anonimato. Supporto insostituibile alle attività di vigilanza e repressione dell abusivismo per il Dipartimento, il SIAB ha creato una fitta rete di collegamento tra la Regione e i Comuni consentendo lo snellimento delle procedure riguardanti la trasmissione degli elenchi quindicinali che avvenivano su supporto cartaceo e un risparmio di tempo e di risorse economiche non indifferente. Il SIAB, come si vedrà nel successivo capitolo, offre potenzialità e vantaggi enormi soprattutto dal punto di vista della tempestività di trasmissione delle informazioni e dell organizzazione dei dati. Tramite questo sistema il Servizio 5, esercita i propri compiti istituzionali di vigilanza e controllo predisponendo interventi ispettivi mirati, accertando inadempienze o ritardi nell azione amministrativa dei Comuni, rilevando le eventuali cause ostative per la conclusione dei procedimenti. Rapporto sull abusivismo edilizio

6 Per quanto riguarda l attività normativa e amministrativa, il Dipartimento ha avviato una energica azione di sollecitazione nei confronti delle amministrazioni comunali con l emanazione delle circolari n.3 del 2011 e la più recente, n.7 del Di rilevante importanza è l accento sugli aspetti che attengono alle responsabilità dei singoli soggetti, Sindaci, responsabili degli Uffici Tecnici, secondo il livello decisionale e ciascuna fase dell iter procedurale. E interessante rilevare anche che questo impulso dell azione amministrativa da parte della Regione Siciliana nasce contestualmente e analogamente a quello avviato dalla Procura della Repubblica attraverso i propri Tribunali distrettuali. Questi, infatti, stanno potenziando il loro intervento nei confronti dei Comuni inadempienti affinchè concludano i procedimenti relativi agli illeciti edilizi eseguendo le demolizioni o, in alternativa, le acquisizione degli immobili abusivi (3). Questa solo apparente accelerazione in realtà è dovuta al fatto che molti dei procedimenti penali riguardanti gli illeciti edilizi sono giunti, dopo decine di anni, a sentenza definitiva e quindi divenuti irrevocabili; con la conseguenza che anche il relativo procedimento amministrativo non risulta più rinviabile. In alcuni casi, l Autorità Giudiziaria, di fronte all ingente quantità di opere abusive da demolire, di concerto con le amministrazioni comunali ha stipulato appositi protocolli d intesa (4) finalizzati alla definizione delle modalità e delle priorità d intervento nei casi di esecuzione delle demolizioni: si veda a questo proposito il protocollo d intesa tra i Tribunali di Barcellona Pozzo di Gotto e di Patti e alcuni Comuni del comprensorio messinese riportato integralmente nell appendice legislativa. Altra strategia d intervento si profila nella Sicilia Occidentale, dove il Tribunale di Trapani affronta il problema avviando una ricognizione preliminare e capillare presso l amministrazione comunale e l Autorità Regionale (il Presidente della Giunta (5) ), finalizzata alla verifica dello stato dell arte delle esecuzioni delle demolizioni ciò, al fine di verificare se sia ragionevolmente e concretamente prevedibile che in un breve lasso di tempo l Autorità Amministrativa adotti un provvedimento che si ponga in insanabile contrasto con l ordine di esecuzione, ed evitare eventuali sovrapposizioni tra azione giudiziaria e amministrativa. Dagli esempi riportati è evidente come si stia verificando una eccezionale convergenza d intenti e di azione da parte dei diversi soggetti istituzionali che operano nell ambito dell abusivismo edilizio nella Regione ai vari livelli decisionali. Rapporto sull abusivismo edilizio

7 Le problematiche derivanti dalla gestione di un fenomeno complesso come quello dell abusivismo che porta con sé elementi di forte conflittualità, sia da un punto di vista socio/economico (per quanto riguarda le demolizioni/acquisizioni) sia territoriale/ambientale (per gli impatti dovuti ai dissesti e alla pressione antropica). E quindi necessario e auspicabile, soprattutto in questo momento, che tali problematiche vengano affrontate con una maggiore sinergia tra i diversi livelli istituzionali e decisionali che operano sul territorio in quest ambito specifico. Altra questione spinosa, oltre quella giudiziaria/amministrativa, è certamente quella che attiene ai costi delle demolizioni, che in numerosissimi casi andrebbero in un primo momento a gravare sulle casse comunali, in quanto il privato di rado si cura di eseguire la rimozione delle opere abusive. In questo caso, i Comuni si vedrebbero costretti ad anticipare le risorse economiche necessarie e recuperarle successivamente dai privati stessi. Interessante è il caso di un Comune dell agrigentino che, di concerto con il Ministero delle Infrastrutture (6) e il Ministero della Difesa, sta perfezionando un apposita convenzione, ai sensi dell art. 41 del D.P.R.n.380/2001, per avviare le procedure necessarie per accedere alle risorse finanziarie necessarie per le demolizioni. Il costo stimato, in base al capitolato (ministeriale) speciale del 2008 per la demolizione di 181 immobili e per il trasporto a discarica degli inerti, ammonta a circa ,00. Dall ordine di grandezza della cifra riportata, è facile arguire che il problema delle demolizioni e del ripristino dei luoghi ha una dimensione economica che non può essere sottovalutata. Occorrerebbe, quindi, prevedere un azione di programmazione condivisa a livello non solo regionale ma anche nazionale per l individuazione di priorità e di strumenti finanziario/legislativi adeguati soprattutto in relazione alle forti restrizioni della spesa pubblica. Rapporto sull abusivismo edilizio

8 Dal numero e dalle percentuali riportate nella tabella che segue, si evince che nella maggior parte dei casi i Comuni non dànno seguito agli accertamenti delle inottemperanze alle ordinanze di demolizione e di messa in pristino dei luoghi e quasi mai alla trascrizione delle opere abusive e all immissione in possesso Situazione dell ottemperanza delle ordinanze di demolizione e rimessa in pristino e dell immissione in possesso anno 2012 fonte SIAB PROVINCE n. abusi n. ordinanze di demolizione e rimessa in pristino % n. accertamenti di ottemperanza sulle ordinanze demolizione % n. Immissioni in possesso /trascrizione al Pubblico Registro AGRIGENTO ,3% 9 8,2 % 0 CALTANISSETTA ,5 % 1 0,16 % 0 CATANIA ,1 % 20 7,9 % 3 ENNA ,1 % 5 20 % 0 MESSINA ,3 % 22 9,6 % 0 PALERMO ,8 % 8 3,9 % 3 RAGUSA ,2 % 6 11,7 % 0 SIRACUSA ,5 % 4 3,2 % 1 TRAPANI ,4 % 23 14,7 % 0 Totale ,1 % 98 0,8 % 7 ll Rapporto 2012, contiene l analisi dell abusivismo e dello stato dell arte dei procedimenti relativi alle sanatorie edilizie riferite alle tre leggi L.47/85, L.724/94 e L.326/03 attraverso i dati forniti da ciascun Comune e desunti dal SIAB. Dall analisi e dalla comparazione di questi dati con quelli relativi agli anni precedenti è stato possibile delineare un quadro conoscitivo aggiornato ed esplicativo di questo fenomeno, evidenziandone l evoluzione temporale e la diffusione territoriale a livello regionale, provinciale e comunale. Per quanto riguarda invece il monitoraggio dello stato di definizione delle pratiche di sanatoria, relativamente allo svolgimento dell iter amministrativo, è stato preso in considerazione il numero delle pratiche definite, quelle istruite (ma in attesa di atti integrativi), quelle con esiti diversi (ovvero soggette ad accorpamenti, archiviazioni ecc ) e quelle non ancora esaminate, comparando il Rapporto sull abusivismo edilizio

9 2011 e il I dati riportati nelle tabelle e nei grafici successivi riportano il dato presente nel SIAB al 31 dicembre 2012 e riguarda i dati forniti da circa il 50% del totale dei Comuni. Da questi dati si è potuto rilevare la maggior parte dei procedimenti sono ancora in pieno corso di svolgimento anche se risalenti a decenni addietro. Spesso non sono conclusi a causa di ricorsi al TAR, al Presidente della Giunta Regionale e in alcuni casi, alla Suprema Corte di Cassazione. Queste azioni dilatorie, portate avanti in modo forse strumentale dai privati, hanno rappresentato uno degli ostacoli maggiori per l azione amministrativa e hanno alla conclusione dei procedimenti stessi. E infatti a causa dei lunghi tempi di attesa dei pronunciamenti definitivi da parte di questi organismi che i Comuni non hanno rispettato la tempistica prevista per ottemperare alle demolizioni. Analoghi ritardi vengono riscontrati anche per quanto riguarda le procedure di acquisizione degli immobili al patrimonio comunale e l iscrizione ai Pubblici Registri. - I dati dell abusivismo I dati che sono stati riportati ed elaborati nel Rapporto 2012 non sono certamente esaustivi per descrivere la complessità del fenomeno dell abusivismo: essi si basano, infatti, esclusivamente sulle informazioni fornite dai Responsabili degli UTC all interno del SIAB, reso operativo nel 2009/10 dal Dipartimento Urbanistica per migliorare le procedure riguardanti gli adempimenti ex art.13 della legge regionale n.17 del 31 maggio Il Sistema realizzato mediante l organizzazione logica e razionale dei dati comunali relativi al fenomeno dell abusivismo per consentirne il tempestivo monitoraggio, è un sistema complesso che collega mediante la rete tutti i Comuni dell Isola e nel quale confluiscono i dati identificativi, sia qualitativi sia quantitativi, relativi ad ogni singolo abuso evidenziandone i regimi vincolistici e le diverse fasi dell iter amministrativo. Le informazioni che se ne desumono non bastano a descrivere in termini numerici e volumetrici il fenomeno dell abusivismo e la complessità delle problematiche ad esso connesse, soprattutto, se si prende in considerazione l arco temporale nel quali si svolge ovvero, più di trent anni di illeciti edilizi, ma certamente servono a delineare un interessante spaccato dello stato di fatto e rappresentano un utile strumento di monitoraggio e di controllo per le amministrazioni sia a livello regionale che comunale. Rapporto sull abusivismo edilizio

10 Note 1) Le circolari sono interamente riportate nell appendice legislativa. 2) L.r. 17 / Art. 13 Controlli ispettivi ed interventi sostitutivi dell'amministrazione regionale 1. Il responsabile dell'unità organizzativa di cui al comma 1 dell'articolo 1, fermo restando quanto previsto dal comma 7 dell'articolo 7 della legge 28 febbraio 1985, n. 47, e successive modifiche ed integrazioni, redige e trasmette ogni quindici giorni all'assessorato regionale del territorio e dell'ambiente l'elenco delle ordinanze di sospensione dei lavori, delle ingiunzioni alla demolizione, degli accertamenti dell'inottemperanza alla ingiunzione a demolire, delle immissioni nel possesso, nonché delle ordinanze di demolizione, disposti nei quindici giorni. (1) (2) (3) Cfr. le direttive impartite dall'ass.territorio e Ambiente con Circ.14 febbraio 2008, n.1, in merito alla compilazione della scheda quindicinale. Cfr. Circ. Ass. Territorio 11 marzo 2009, n. 1 sul sistema web per la comunicazione delle informazioni relative agli elenchi quindicinali di cui al presente comma e lo stato di definizione delle sanatorie edilizie. Cfr. Circ. Ass. Territorio e Ambiente 9 febbraio 2010, n. 1 e 14 aprile 2010, n. 2, in merito al SIAB "Sistema informativo abusivismo" per la trasmissione e gestione degli elenchi quindicinali e per il monitoraggio sullo stato di attuazione delle sanatorie edilizie. 2. L'Assessore regionale per il territorio e l'ambiente, sulla scorta degli elenchi trasmessi, dispone gli interventi sostitutivi di propria competenza. 3. L'Assessore regionale per il territorio e l'ambiente dispone controlli ispettivi regolari e casuali presso i comuni della Regione, al fine di verificare lo stato di attuazione delle norme della presente legge e delle altre norme in materia di prevenzione e repressione dell'abusivismo edilizio, e di dar corso ai provvedimenti consequenziali quando vengano constatate violazioni di legge. 4. L'Assessore regionale per il territorio e l'ambiente dispone l'azione di vigilanza e di controllo sul rispetto da parte dei comuni delle disposizioni in materia di controllo dell'attività urbanistico-edilizia, avvalendosi di un apposito gruppo ispettivo alla cui istituzione, nell'ambito della Direzione regionale dell'urbanistica, si provvede in forza della presente legge e secondo le disposizioni vigenti. 5. Sull'attività di vigilanza e di controllo espletata, l'assessore regionale per il territorio e l'ambiente riferisce annualmente alla competente Commissione legislativa dell'assemblea regionale siciliana. 3) L. n.47 / Art Demolizione di opere abusive 1. Entro il mese di dicembre di ogni anno il dirigente o il responsabile del servizio trasmette al prefetto l'elenco delle opere non sanabili per le quali il responsabile dell'abuso non ha provveduto nel termine previsto alla demolizione e al ripristino dei luoghi e indica lo stato dei procedimenti relativi alla tutela del vincolo di cui al comma 6 dell'articolo 31. Nel medesimo termine le amministrazioni statali e regionali preposte alla tutela trasmettono al prefetto l'elenco delle demolizioni da eseguire. Gli elenchi contengono, tra l'altro, il nominativo dei proprietari e dell'eventuale occupante abusivo, gli estremi di identificazione catastale, il verbale di consistenza delle opere abusive e l'eventuale titolo di occupazione dell'immobile 2. Il prefetto entro trenta giorni dalla ricezione degli elenchi di cui al comma 1, provvede agli adempimenti conseguenti all'intervenuto trasferimento della titolarità dei beni e delle aree interessate, notificando l'avvenuta acquisizione al proprietario e al responsabile dell'abuso. 3. L'esecuzione della demolizione delle opere abusive, compresa la rimozione delle macerie e gli interventi a tutela della pubblica incolumità, è disposta dal prefetto. I relativi lavori sono affidati, anche a trattativa privata ove ne sussistano i presupposti, ad imprese tecnicamente e finanziariamente idonee. Il prefetto può anche avvalersi, per il tramite dei provveditorati alle opere pubbliche, delle strutture tecnico-operative del Ministero della difesa, sulla base di apposita convenzione stipulata d'intesa tra il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti ed il Ministro della difesa. 4) E interessante sottolineare che nei protocolli d intesa è stato indicato un ordine di priorità delle demolizioni per tipologia di opere e di abuso: a) Prima fascia: opere non complete realizzate in zone di inedificabilità assoluta; b) Seconda fascia: opere complete realizzate in inedificabilità assoluta; c) Terza fascia: opere non complete realizzate in zone di in edificabilità relativa; Rapporto sull abusivismo edilizio

11 d) Quarta fascia: opere complete realizzate in zone in edificabilità relativa, ma non destinate a residenza abituale; e) Quinta fascia: tutte le altre opere abusive a partire da realizzazioni ex novo in centri abitati, rispetto a quelle in zone periferiche, e rispetto agli ampliamenti di preesistenti edifici, con precedenza dei manufatti più consistenti. A prescindere dal criterio cronologico a fasce, avranno comunque precedenza le demolizioni relative a manufatti eseguiti nell ambito di lottizzazioni abusive; 5) Decreto del presidente della Repubblica - DPR 6 giugno 2001, n.380 Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia. Art Competenza del presidente della giunta regionale; Art. 101 Comunicazione del provvedimento al competente ufficio tecnico della regione. 6 ) Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - Circolare n.7 dicembre 2005, n Articolo 32 del decreto-legge n. 269/2003, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326 relativo a «Misure per la riqualificazione urbanistica, ambientale e paesaggistica, per l'incentivazione dell'attività di repressione dell'abusivismo edilizio, nonché per la definizione degli illeciti edilizi e delle occupazioni di aree demaniali». Circolare esplicativa (G.U. n. 52 del 3 marzo 2006) Cassa Depositi e Prestiti S.p.a - Circolare 28 ottobre 2004, n (GU n. 260 del ) Fondo per le demolizioni delle opere abusive. Articolo 32, comma 12, decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, nella legge 24 novembre 2003, n Rapporto sull abusivismo edilizio

12 2. IL SISTEMA INFORMATIVO SULL ABUSIVISMO EDILIZIO E SULLO STATO DI DEFINIZIONE DELLE ISTANZE DI SANATORIA SIAB. Con D.D.G. n. 826 del 13 Agosto 2008 l Assessorato Territorio ed Ambiente Dipartimento di Urbanistica ha realizzato un sistema WEB per razionalizzare e monitorare le procedure amministrative riguardanti le comunicazioni quindicinali dei dati relativi agli abusi edilizi da parte delle amministrazioni Comunali dell intero territorio siciliano ai sensi dell art.13 L.R n.17/94. L introduzione di questo sistema informativo consente, quindi, la semplificazione dell iter procedurale relativo a questi adempimenti da parte dei Comuni e al Dipartimento di svolgere il monitoraggio costante e puntuale del fenomeno dell abusivismo esercitando in tal modo le proprie funzioni di controllo e di vigilanza sulle amministrazioni comunali. 2.1 Architettura del SIAB La struttura del sistema è composta da moduli suddivisi in sottosistemi che consentono agli operatori e agli utenti la costante implementazione dei dati e delle informazioni attraverso un sistema integrato tra le funzioni di inserimento dei dati stessi e di consultazione delle informazioni in base a profili di utente e a diritti di accesso corrispondenti. Il SIAB è organizzato in modo da fornire sia gli strumenti necessari per la verifica della congruenza delle informazioni e la certificazione delle operazioni che quelli operativi necessari per l inserimento, l aggiornamento e la consultazione dei dati tramite un interfaccia WEB volutamente semplice e intuitiva e quindi di facile utilizzo. Ciascun utente, che sia il referente del Comune accreditato o il Responsabile dell Assessorato, dispone di proprie credenziali di accesso che consentono di esercitare operazioni di supervisione e analisi dei dati secondo il ruolo e le competenze. Gli operatori degli uffici regionali, ad esempio, possono accedere, in sola lettura, al data base contenete i dati personali dei responsabili degli abusi: nominativi, codici fiscali, partite IVA e dati anagrafici in generale. Il funzionamento del sistema si basa su un database di tipo RDBMS e viene gestito tramite un apposito application server. Le funzionalità gestionali, sono disponibili all utente tramite un interfaccia WEB, attivata da un semplice browser internet mentre, il data-base è strutturato secondo secondo un modello-dati rispondente alle varie fasi del procedimento amministrativo e legislativo di riferimento. Il modello dei dati è predisposto, inoltre, in modo tale da consentire, tramite integrazione con sistemi GIS, la gestione integrata tra dati alfanumerici e Rapporto sull abusivismo edilizio

13 oggetti territoriali ai quali vengono riferiti. L architettura del sistema è, quindi, di tipo modulare e stratificata detta three-tier (a tre strati) e rende il sistema facilmente scalabile e adattabile ad eventuali nuove esigenze operative e funzionali che nel tempo dovessero presentarsi. Utenti web Utenti web I n t e r n e t Business Logic Data Logic RDBMS Interfaccia amministratore Interfaccia utente Database Rapporto sull abusivismo edilizio

14 La struttura del tipo three-tier è una particolare architettura software che prevede la suddivisione del sistema in strati funzionali dedicati rispettivamente: - al livello di presentazione utente - alla logica funzionale - business logic - alla logica di memorizzazione dei dati - data logic. I singoli moduli interagiscono fra loro secondo le linee generali del paradigma client-server : il livello di presentazione è client della business logic che a sua volta è client della data logic e utilizza regole di connessione definite. In questo modo, ciascuno dei tre strati può essere modificato e sostituito indipendentemente dagli altri o distribuito su diversi nodi server della rete. Per business logic, invece, si intende la logica applicativa che racchiude in sè le regole di "business" piuttosto che le regole e gli elementi legati alla visualizzazione delle informazioni, ovvero che si riferisce all interfaccia utente o alla memorizzazione dei dati data-base. I tre strati contenuti nel programma sono stati intesi, quindi, in un accezione più specifica, ovvero considerando: o un livello di presentazione costituito da un server http, server web-pagine HTML per la creazione dell interfaccia per l utente e per l amministratore del sistema; o una business logic costituita da moduli integrati del tipo application server che dialogano con application server specifici per la generazione di contenuti dinamici, quali, ad esempio, l integrazione con i sistemi GIS; o una data logic che gestisce i dati presenti nel database attraverso la business logic e tramite database server (RDBMS). Il SIAB utilizza il sistema operativo Microsoft Windows Server 2003 e RDBMS Microsoft SQL Server, mentre l applicazione WEB che gestisce l interfaccia dell utente e dell amministratore è stata sviluppata utilizzando la piattaforma Microsoft ASP.NET e il relativo Framework.NET. Il sistema prevede tre profili di utente, ciascuno con diritti di accesso diversificati : o accesso per sola consultazione; o accesso per modifica; o accesso per eventuale eliminazione dei dati dal database, per la quale è stata prevista una particolare procedura di marcatura della cancellazione dei dati. Rapporto sull abusivismo edilizio

15 Oltre alle tre tipologie di accesso, gli utenti possono accedere secondo cinque tipologie di ruolo, ovvero, come: o Amministratore del Sistema (Assessorato), che consente l accesso alla procedura di gestione degli utenti; o Responsabile a livello della Regione (Assessorato) che rende possibile, in sola lettura, i dati a livello regionale; o Responsabile a livello Provincia (Assessorato) che consente l accesso alla lettura ai dati di una Provincia ed accesso alle procedure di analisi dei dati a livello provinciale. o Responsabile a livello Comune che consente l accesso in lettura / modifica/ inserimento dei dati relativi al Comune di appartenenza. o Operatore a livello comunale che consente in sola lettura la consultazione dei dati relativi al Comune di appartenenza. Per ciascun utente è stato creato un account, al quale vengono assegnate le credenziali personali e riservate costituite da un nome (codice utente) che identifica in modo univoco l utente all interno del sistema e una password. L amministratore del sistema ha la facoltà di creare e gestire gli account degli utenti tramite l interfaccia di amministrazione. Le password degli utenti vengono memorizzate nel data-base in forma crittografata, mediante un algoritmo di cifratura a blocchi a chiave simmetrica DES -Data Encryption Standard, ritenuto uno degli algoritmi più sicuri tra quelli attualmente utilizzati per una validità temporale massima di 90 giorni scaduti i quali il sistema impone di impostare una nuova password. L utente utilizza il SIAB tramite un interfaccia WEB (interfaccia utente) semplice e intuitiva che permette le attività d inserimento, aggiornamento e consultazione dei dati. Questa interfaccia è suddivisa in sezioni che raggruppano più campi nei quali vengono specificate le singole fasi dei procedimenti amministrativi e legali relativi a ciascun abuso. La scheda compilata e trasmessa tramite il SIAB quindicinalmente dai responsabili dei Comuni risponde alle prescrizioni dell art.13 della Legge regionale n.17/1994. Ad ogni abuso edilizio inserito nel sistema il programma attribuisce automaticamente un codice univoco di identificazione formato in base al codice ISTAT del Comune seguito dall anno, dal mese, dal giorno e da un numero progressivo. Questo codice viene mostrato anche all utente ed è considerato a tutti gli effetti il protocollo d ingresso dell Assessorato. Rapporto sull abusivismo edilizio

16 Fig. 1 - Esempio della tabella utilizzata nel sistema per le comunicazioni quindicinali Rapporto sull abusivismo edilizio

17 La progettazione della struttura del data base del SIAB è stata un operazione molto complessa poichè, oltre a prevedere le diverse tipologie delle informazioni e dei dati, ha dovuto prendere in considerazione alcuni aspetti collegati ad un arco temporale ampio tale da tenere conto del ciclo di vita del sistema informativo stesso. Il modello dei dati rappresenta il "formalismo" con cui è stata descritta la struttura vera e propria dei dati, ed è composto da tabelle o record, valori e relazioni funzionali in base a criteri di normalizzazione in modo da evitare ogni eventuale ridondanza che avrebbe potuto compromettere l intero data-base. Con questa finalità definite le dipendenze funzionali tra gli attributi delle tabelle in termini di vincoli di integrità relazionale e di legami funzionali sono state identificate tre categorie di tabelle: a) le tabelle principali alle quali appartiene, ad esempio, la tabella degli abusi contenente o dati di identificazione o dati specifici dell abuso o dati di accesso o dati di localizzazione; b) le tabelle di riferimento che contengono coppie di valori Codice e Descrizione per quei campi che devono essere valorizzati dall utente mediante la scelta delle opzioni mostrate nei menu a tendina ; c) le tabelle di supporto che prevedono la suddivisione dei dati per Provincia e Comune di appartenenza. Interessante risulta la sezione relativa ai dati di localizzazione geografica dell abuso, predisposta per l estensione del programma ad applicazioni di tipo GIS. In questa sezione confluiscono tutte le informazioni relative alla localizzazione dell abuso e da questa a speciali links apri la mappa, che attivano Google Maps (TM) direttamente sulla posizione corrispondente all indirizzo, alle coordinate geografiche dell area dove ricade l abuso. Rapporto sull abusivismo edilizio

18 2.2 La struttura dei dati e delle Informazioni Il SIAB è organizzato in due sezioni. Nella sezione 1 sono contenuti e organizzati i dati e le informazioni riguardanti le caratteristiche specifiche di ciascun abuso, ovvero : o il Quadro Generale dell abuso nel quale i responsabili dei Comuni inseriscono i dati identificativi dell abuso secondo codici predefiniti e rispondenti alle caratteristiche dell opera abusiva, quali ad esempio il tipo di violazione, lo Stato del manufatto, Uso dell opera abusiva, la localizzazione (contenente l indirizzo, la Località, Dati Catastali, lo stralcio cartografico a scala 1: della C.T.R i riferimenti geografici le Coordinate geografiche (Gauss Boaga), documentazione Fotografica, Destinazione di Zona Territoriale Omogenea, i Vincoli territoriali, Caratteristiche della violazione etc. Di seguito si riportano i particolari delle schede e dei campi presenti nel SIAB. Rapporto sull abusivismo edilizio

19 Rapporto sull abusivismo edilizio

20 Rapporto sull abusivismo edilizio

21 Le tipologie dell opera abusiva e il tipo di violazioni sono classificati e codificati secondo le leggi di riferimento: Tipo Violazione codici e descrizione V1A Opera eseguita senza titolo su aree con vincolo di inedificabilità o ad uso pubblico o residenziale pubblico ex art.4, comma 2, L. n. 47/85 V2 Lottizzazione abusiva art. 18 L.n. 47/85 V3A Opera realizzata in assenza di concessione edilizia art.7, comma 1, L.n. 47/85 V3B Opera realizzata successivamente all'annullamento della concessione edilizia art.11 L. 47/85 V4A Opera in parziale difformità dalla concessione edilizia ex art. 12 L. 47/85 V4B V5A V5B Opera in parziale difformità realizzata successivamente all'annullamento della concessione edilizia ex art. 11 L.47/85 Intervento di ristrutturazione edilizia in assenza o difformità dalla concessione edilizia art.9 L.47/85 Intervento di ristrutturazione realizzato successivamente all'annullamento della concessione edilizia ex art. 11, comma 2, L. 47/85 V6 Opera eseguita in assenza di autorizzazione art. 10 L.n. 47/85, art. 5 l.r. 37/85 V7A Opera eseguita su suoli di proprietà dello Stato o di enti pubblici art. 14 L. n. 47/85, art.5 l.r. 37/85 V7B Opera eseguita su suoli di proprietà dello Stato successivamente all'annullamento della concessione edilizia ex art. 11, comma 1, L. 47/85 V8 Opere interne e mancata presentazione della relazione art. 9 l.r. 37/85 e art. 20 l.r. n. 4/2003 V9 Mancata esibizione del cartello ex art. 4 comma 7, L.47/85 Rapporto sull abusivismo edilizio

22 Tipo di vincolo codici e descrizione VAE Aeronautico VAP Parco Archeologico VAR Archeologico VBO Boschivo di inedificabilità assoluta VBR VBR Boschivo VCA Costruzione 150 m dalla battigia (com. a, art.15 LR78/76) VCB Limitazione all'edificabilità cost. (com. b e c art.15 LR78/76) VCI Cimiteriale VDI Discarica VDR Depuratore VER Vinc. edilizia residenziale pubblica VIA Area di interesse archeologico VID Idrogeologico VIE Da reti infrastrutturali - elettrodotti VIF Da reti infrastrutturali - ferrovie VIM Da reti infrastrutturali - metanodotti VIN Vincolo di inedificabilità da leggi/norme urbanistiche vigenti/adottate VIS Da reti infrastrutturali strade VMI Militare VNN Nessun vincolo VP5 Zona di rispetto del parco VPA Parco zona A VPB Parco zona B VPC Parco zona C VPD Parco zona D VPE Paesistico VPO Pozzi e falde acquifere VRI Riserva VRR Rispetto Riserva VSA Storico-artistico VSE Servitù VSI Sismico VSP Per opere/spazi pubblici VSZ Ambientale (SIC, ZPS) Rapporto sull abusivismo edilizio

23 Caratteristiche della violazione CVCS CVSS SVCS SVSS Con volumetria con consumo di suolo Con volumetria senza consumo di suolo Senza volumetria con consumo di suolo Senza volumetria senza consumo di suolo La sezione 2 è, invece, dedicata al rilevamento e all aggiornamento dei dati riguardanti lo stato di definizione delle istanze di sanatoria edilizia. Attraverso questa sezione è possibile consultare i dati relativi allo stato di definizione dell iter procedurale delle istanze di sanatoria suddivise per leggi di riferimento: L.n.47/1985, L.724/1994 e L.326/2003. Tabella delle informazioni contenute nel SIAB relative alla L.47/85 Rapporto sull abusivismo edilizio

24 Tabella delle informazioni contenute nel SIAB relative alla L.724/94 Rapporto sull abusivismo edilizio

25 Tabella delle informazioni contenute nel SIAB relative alla L.326/035 Rapporto sull abusivismo edilizio

26 3 - L ABUSIVISMO EDILIZIO RILEVAMENTO E MONITORAGGIO L elaborazione dei dati relativi al numero degli abusi, alla volumetria realizzata e alla tipologia di vincolo, è stata effettuata sulle informazioni fornite dai responsabili delle singole amministrazioni comunali e desunti dal sistema informativo - SIAB. I dati riportati nelle tabelle e nei grafici riguardano gli abusi realizzati e accertati a livello comunale, aggregati a livello provinciale e regionale mettendo a confronto gli anni 2011 e Le tabelle riportano il numero degli abusi sia per volumetria sia per tipologia di abuso e per tipo di vincolo. I vari tematismi sono stati a loro volta riportati su cartografia georeferenziata dal Servizio SITR della Regione al fine di evidenziarne la diffusione/concentrazione territoriale nei singoli Comuni. Per quanto riguarda le cartografie tematiche, si è scelto di non riportare le Isole Minori in quanto il dato sarebbe risultato falsato a causa della non coincidenza dei confini territoriali con quelli amministrativi per cui l informazione sarebbe risultata ridondante: infatti, nel caso degli arcipelaghi l indicatore numerico si sarebbe ripetuto su ciascuna isola. Il quadro generale che è risultato dalle elaborazioni non è certamente esaustivo per descrivere un fenomeno complesso come quello dell abusivismo, in Sicilia che ha caratteristiche specifiche derivanti non solo dalle peculiarità territoriali ma anche dai diversi vincoli che gravano sulle singole aree della Regione. Nel Rapporto 2012 è stato evidenziato il fenomeno, privilegiando soprattutto gli aspetti derivanti dalla consistenza volumetrica delle opere abusive in relazione la tipologia di abuso e di vincolo, in modo da far emergere il livello di pressione che questo fenomeno esercita su ciascun territorio. I dati ricavati dal data base del SIAB non sono certamente esaustivi, ma permettono di delineare uno spaccato della situazione attuale monitorandone l andamento cronologico negli ultimi due anni. Al sistema informativo sfuggono, comunque, alcune informazioni che consentirebbero si condurre un analisi più approfondita e, che fornirebbero sicuramente un dettaglio maggiore del fenomeno. Ad esempio, gli abusi risalenti ad anni molto antecedenti alla istallazione del SIAB risultano ad oggi non completamente inseriti da parte dei Comuni. Inoltre, informazioni più dettagliate sulla diffusione/concentrazione del fenomeno potrebbero essere desunte mediante la localizzazione puntuale e georeferenziata dei singoli abusi se fossero disponibili le coordinate geografiche e i dati catastali. Il SIAB prevede una distinzione dei dati per singolo abuso che tiene conto del tipo di violazione secondo le leggi vigenti e del tipo di vincolo, relativamente all ambito territoriale e alla zona in cui l illecito è stato Rapporto sull abusivismo edilizio

27 realizzato. I tipi di violazione sono stati codificati nel SIAB secondo la rispondenza agli articoli di legge e secondo il tipo di vincolo: Tipo Violazione codici e descrizione V1A Opera eseguita senza titolo su aree con vincolo di inedificabilità o ad uso pubblico o residenziale pubblico ex art.4, comma 2, L. n. 47/85 o V1A1 Nuova costruzione o V1A2 Ampliamento di un edificio esistente o V1A3 Sopraelevazione o V1A4 Opere di manutenzione straordinaria e di restauro conservativo di cui all art. 20 l.r 71/8 o V1A5 Impianto di prefabbricati ad un piano non adibiti ad uso abitativo o V1A6 Strade interpoderali o vicinali o V1A7Rinterri e scavi che non riguardano la coltivazione di cave o torbiere o V1A8 Recinzioni ad esclusione di quelli dei fondi rustici di cui all'art. 6 l.r. 37/85 o V1A9 Escavazione di pozzi e strutture connesse o V1A10 Occupazione di suolo mediante deposito materiali o esposizioni o V1A11 Opere costituenti pertinenze o impianti tecnologici al servizio di edifici esistenti o V1A12 Mutamento della destinazione d'uso con opere che non necessitano di concessione edilizia o V1A13 Impianti tecnologici, cavedi, canne fumarie al servizio degli edifici esistenti o V1A14 Variazione della destinazione d'uso degli immobili con opere che necessitano di concessione edilizia V2 Lottizzazione abusiva art. 18 L.n. 47/85 Art. 4 Vigilanza sull'attività urbanistico-edilizia (recepito nella Regione Siciliana con modifiche dall'art. 2 della L.R. 37/85) (abrogato dall'art. 136, comma 2, lett. f), del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380) 2. Il sindaco, quando accerti l'inizio di opere eseguite senza titolo su aree assoggettate, da leggi statali, regionali o da altre norme urbanistiche vigenti o adottate, a vincolo di inedificabilità, o destinate ad opere e spazi pubblici ovvero ad interventi di edilizia residenziale pubblica di cui alla legge 18 aprile 1962, n. 167 e successive modificazioni ed integrazioni, provvede alla demolizione e al ripristino dello stato dei luoghi. Qualora si tratti di aree assoggettate alla tutela di cui al regio decreto 30 dicembre 1923, n. 3267, o appartenenti ai beni disciplinati dalla legge 16 giugno 1927, n. 1766, nonchè delle aree di cui alle leggi 1º giugno 1939, n e 29 giugno 1939, n e successive modificazioni ed integrazioni, il sindaco provvede alla demolizione ed al ripristino dello stato dei luoghi, previa comunicazione alle amministrazioni competenti le quali possono eventualmente intervenire, ai fini della demolizione, anche di propria iniziativa. o V2A1 Frazionamento / vendita o atti equivalenti del terreno in lotti a destinazione a scopo edificatorio o V2A2 Trasformazione urbanistica ed edilizia di terreni V3A Opera realizzata in assenza di concessione edilizia art.7, comma 1, L.n. 47/85 o V3A1 Nuova costruzione o V3A2 Ampliamento di un edificio esistente o V3A3 Sopraelevazione di un solo piano o V3A4 Sopraelevazione di due o più piani o V3A5 Costruzione in totale difformità dalla concessione edilizia o V3A6 Variazioni essenziali ex art. 7, comma 1 e art. 8 L.n. 47/85 Art. 7 Opere eseguite in assenza di concessione, in totale difformità o con variazioni essenziali (recepito nella Regione Siciliana con modifiche dall'art. 3 della L.R. 37/85) (modificato dall'art. 2 del D.L. 23 aprile 1985, n. 146, convertito dalla legge 21 giugno 1985, n. 298 e abrogato dall'art. 136, comma 2, lett. f), del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380) [1. Sono opere eseguite in totale difformità dalla concessione quelle che comportano la realizzazione di un organismo edilizio integralmente diverso per caratteristiche tipologiche, planovolumetriche o di utilizzazione da quello oggetto della concessione stessa, ovvero l'esecuzione di volumi edilizi oltre i limiti indicati nel progetto e tali da costituire un organismo edilizio o parte di esso con specifica rilevanza ed autonomamente utilizzabile. Rapporto sull abusivismo edilizio

28 V3B Opera realizzata successivamente all'annullamento della concessione edilizia art.11 L. 47/85 o V3B1 Nuova costruzione o V3B2 Ampliamento di un edificio esistente o V3B3 Sopraelevazione di un solo piano o V3B4 Sopraelevazione di due o più piani o V3B5Costruzione in totale difformità dalla concessione edilizia o V3B6 Variazioni essenziali ex art. 7, comma 1 e art. 8 L.n. 47/85 Art Annullamento della concessione (recepito nella Regione Siciliana - vedi l'art. 1 della L.R. 37/85) - (abrogato dall'art. 136, comma 2, lett. f), del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380) [1. In caso di annullamento della concessione, qualora non sia possibile la rimozione dei vizi delle procedure amministrative o la restituzione in pristino, il sindaco applica una sanzione pecuniaria pari al valore venale delle opere o loro parti abusivamente eseguite, valutato dall'ufficio tecnico erariale. La valutazione dell'ufficio tecnico è notificata alla parte dal comune e diviene definitiva decorsi i termini di impugnativa. 2.L'integrale corresponsione della sanzione pecuniaria irrogata produce i medesimi effetti della concessione di cui all'articolo 13.] V4A Opera in parziale difformità dalla concessione edilizia ex art. 12 L. 47/85 Art. 12 Opere eseguite in parziale difformità dalla concessione (recepito nella Regione Siciliana con modifiche dall'art. 7 della L.R. 37/85) (abrogato dall'art. 136, comma 2, lett. f), del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380) [1. Le opere eseguite in parziale difformità dalla concessione sono demolite a cura e spese dei responsabili dell'abuso entro il termine congruo, e comunque non oltre centoventi giorni, fissato dalla relativa ordinanza del sindaco. Dopo tale termine sono demolite a cura del comune e a spese dei medesimi responsabili dell'abuso. 2. Quando la demolizione non può avvenire senza pregiudizio della parte eseguita in conformità, il sindaco applica una sanzione pari al doppio del costo di produzione, stabilito in base alla legge 27 luglio 1978, n. 392, della parte dell'opera realizzata in difformità dalla concessione, se ad uso residenziale, e pari al doppio del valore venale, determinato a cura dell'ufficio tecnico erariale, per le opere adibite ad usi diversi da quello residenziale.] V4B Opera in parziale difformità realizzata successivamente all'annullamento della concessione edilizia ex art. 11 L.47/85 Art. 11 Annullamento della concessione (recepito nella Regione Siciliana - vedi l'art. 1 della L.R. 37/85) (abrogato dall'art. 136, comma 2, lett. f), del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380) [1. In caso di annullamento della concessione, qualora non sia possibile la rimozione dei vizi delle procedure amministrative o la restituzione in pristino, il sindaco applica una sanzione pecuniaria pari al valore venale delle opere o loro parti abusivamente eseguite, valutato dall'ufficio tecnico erariale. La valutazione dell'ufficio tecnico è notificata alla parte dal comune e diviene definitiva decorsi i termini di impugnativa. 2. L'integrale corresponsione della sanzione pecuniaria irrogata produce i medesimi effetti della concessione di cui all'articolo 13.] V5A Intervento di ristrutturazione edilizia in assenza o difformità dalla concessione edilizia art.9 L.47/85 Art. 9 Interventi di ristrutturazione edilizia (recepito nella Regione Siciliana - vedi l'art. 1 della L.R. 37/85) (abrogato dall'art. 136, comma 2, lett. f), del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380) V5B Intervento di ristrutturazione realizzato successivamente all'annullamento della concessione edilizia ex art. 11, comma 2, L. 47/85 Art. 11 Annullamento della concessione (recepito nella Regione Siciliana - vedi l'art. 1 della L.R. 37/85) (abrogato dall'art. 136, comma 2, lett. f), del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380) [1. In caso di annullamento della concessione, qualora non sia possibile la rimozione dei vizi delle procedure amministrative o la restituzione in pristino, il sindaco applica una sanzione pecuniaria pari al valore venale delle opere o loro parti abusivamente eseguite, valutato dall'ufficio tecnico erariale. La valutazione dell'ufficio tecnico è notificata alla parte dal comune e diviene definitiva decorsi i termini di impugnativa. 2.L'integrale corresponsione della sanzione pecuniaria irrogata produce i medesimi effetti della concessione di cui all'articolo 13.] Rapporto sull abusivismo edilizio

29 V6 Opera eseguita in assenza di autorizzazione art. 10 L.n. 47/85, art. 5 l.r. 37/85 o V6A1 Impianto di prefabbricati ad un piano non adibiti ad uso abitativo o V6A2 Strade interpoderali o vicinali o V6A3 Rinterri e scavi che non riguardano la coltivazione di cave o torbiere o V6A4 Recinzioni ad esclusione di quelli dei fondi rustici o V6A5 Escavazione di pozzi e strutture connesse o V6A6 Occupazione di suolo mediante deposito materiali o esposizioni o V6A7 Opere costituenti pertinenze o impianti tecnologici al servizio di edifici esistenti o V6A8 Demolizioni o V6A9 Modifica, spostamento, apertura di porte e finestre,cancelli, accessi o V6A10 Impianti tecnologici, cavedi, canne fumarie al servizio di edifici esistenti o V6A11 Mutamento della destinazione d'uso senza opere, ovvero con opere che non necessitano di concessione edilizia Art. 5 l.r. 37/85 o V6A12 Opere eseguite senza autorizzazione consistenti in interventi di restauro e risanamento conservativo eseguiti su immobili vincolati. Art. 10 L. n. 47/85 o V6A13 Immobili non vincolati compresi nelle zone indicate nella lett. A del D.M. 02/04/68 o V6A14 Variazione della destinazione d'uso degli immobili con opere che necessitano di concessione edilizia. Art. 10 l.r. n. 37/85 o V6A15 Opere di manutenzione straordinaria e di restauro conservativo di cui all art. 20 l.r 71/8 V7A Art Opere eseguite senza autorizzazione (recepito nella Regione Siciliana - vedi l'art. 1 della L.R. 37/85) (abrogato dall'art. 136, comma 2, lett. f), del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380) [1. Fermo restando quanto disposto dal successivo articolo 26, l'esecuzione di opere in assenza dell'autorizzazione prevista dalla normativa vigente o in difformità da essa comporta la sanzione pecuniaria pari al doppio dell'aumento del valore venale dell'immobile conseguente alla realizzazione delle opere stesse e comunque in misura non inferiore a lire cinquecentomila. In caso di richiesta dell'autorizzazione in sanatoria in corso di esecuzione delle opere, la sanzione è applicata nella misura minima. Qualora le opere siano eseguite in assenza di autorizzazione in dipendenza di calamità naturali o di avversità atmosferiche dichiarate di carattere eccezionale la sanzione non è dovuta. 2. La mancata richiesta di autorizzazione di cui al presente articolo non comporta l'applicazione delle norme previste dall'articolo 17 della legge 28 gennaio 1977, n. 10, come sostituito dall'articolo 20 della presente legge. 3. Quando le opere realizzate senza autorizzazione consistono in interventi di restauro e di risanamento conservativo, di cui alla lettera c) del primo comma dell'articolo 31 della legge 5 agosto 1978, n. 457, eseguiti su immobili comunque vincolati da leggi statali e regionali nonchè dalle altre norme urbanistiche vigenti, l'autorità competente a vigilare sull'osservanza del vincolo, salva l'applicazione di altre misure e sanzioni previste da norme vigenti, può ordinare la restituzione in pristino a cura e spese del contravventore ed irroga una sanzione pecuniaria da lire un milione a lire venti milioni. 4. Qualora gli interventi di cui al comma precedente vengano eseguiti su immobili, anche non vincolati, compresi nelle zone indicate nella lettera A dell'articolo 2 del decreto ministeriale 2 aprile 1968, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 97 del 16 aprile 1968, il sindaco richiede all'amministrazione competente alla tutela dei beni culturali ed ambientali apposito parere vincolante circa la restituzione in pristino o la irrogazione della sanzione pecuniaria, di cui al primo comma. Qualora il parere non venga reso entro centoventi giorni dalla richiesta, il sindaco provvede autonomamente. In tali casi non trova applicazione la sanzione pecuniaria da lire un milione a lire venti milioni di cui al comma precedente.] Opera eseguita su suoli di proprietà dello Stato o di enti pubblici art. 14 L. n. 47/85, art.5 l.r. 37/85 Art Opere eseguite su suoli di proprietà dello Stato o di enti pubblici (recepito nella Regione Siciliana - vedi l'art. 1 della L.R. 37/85) (abrogato dall'art. 136, comma 2, lett. f), del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380) [1. Qualora sia accertata l'esecuzione di opere da parte di soggetti diversi da quelli di cui al precedente articolo 5 in assenza di concessione ad edificare, ovvero in totale o parziale difformità dalla medesima, su suoli del demanio o del patrimonio dello Stato o di enti pubblici, il sindaco ordina, dandone comunicazione all'ente proprietario del suolo, previa diffida non rinnovabile al responsabile dell'abuso, la demolizione ed il ripristino dello stato dei luoghi. 2. La demolizione è eseguita a cura del comune ed a spese dei responsabili dell'abuso.] V7B Opera eseguita su suoli di proprietà dello Stato successivamente all'annullamento della concessione edilizia ex art. 11, comma 1, L. 47/85 V8 Opere interne e mancata presentazione della relazione art. 9 l.r. 37/85 e art. 20 l.r. n. 4/2003 V9 Mancata esibizione del cartello ex art. 4 comma 7, L.47/85 Rapporto sull abusivismo edilizio

30 Tipo di vincolo codici e descrizione VAE VAP VAR VBO VBR VCA VCB VCI VDI VDR VER VIA VID VIE VIF VIM VIN VIS VMI VNN VP5 VPA VPB VPC VPD VPE VPO VRI VRR VSA VSE VSI VSP VSZ Aeronautico Parco Archeologico Archeologico Boschivo di inedificabilità assoluta VBR Boschivo Costruzione 150 m dalla battigia (com. a, art.15 LR78/76) Limitazione all'edificabilità cost. (com. b e c art.15 LR78/76) Cimiteriale Discarica Depuratore Vinc. edilizia residenziale pubblica Area di interesse archeologico Idrogeologico Da reti infrastrutturali - elettrodotti Da reti infrastrutturali - ferrovie Da reti infrastrutturali - metanodotti Vincolo di inedificabilità da leggi/norme urbanistiche vigenti/adottate Da reti infrastrutturali strade Militare Nessun vincolo Zona di rispetto del parco Parco zona A Parco zona B Parco zona C Parco zona D Paesistico Pozzi e falde acquifere Riserva Rispetto Riserva Storico-artistico Servitù Sismico Per opere/spazi pubblici Ambientale (SIC, ZPS) Rapporto sull abusivismo edilizio

31 Per la rappresentazione del fenomeno dell abusivismo sono stati quindi considerati i dati ritenuti più rappresentativi, ovvero sono stati messi in rapporto i dati relativi alla consistenza volumetrica con la tipologia dell abuso e il vincolo. La consistenza volumetrica riferita al vincolo e alla localizzazione dell abuso ha consentito di evidenziare l incidenza del fenomeno nelle zone più fragili e quindi più soggette agli impatti ambientali derivanti dalla pressione antropica dovuta alle costruzioni, quali ad esempio le aree sottoposte a vincolo di inedificabilità assoluta e quelli ricadenti nella fascia dei 150 mt dalla battigia, o nel Vincolo Boschivo, Archeologico, di Parco e Riserva, SIC e ZPS. La maggior parte del territorio regionale rimane comunque sottoposto a vincolo sismico e idrogeologico. Altro parametro che è stato considerato è quello relativo alla tipologia della violazione. In questo caso sono stati presi in esame gli abusi più frequenti e più significativi, ovvero quelli riguardanti le opere realizzate in assenza di concessione edilizia ex art.7 L.n. 47/85, quelle eseguite in assenza o difformità dalla concessione edilizia ex art.9 L.47/85 e realizzate in parziale difformità dalla concessione edilizia ex art. 12 L.47/85. Nelle tabelle e nei grafici che seguono sono stati riportati i dati relativi ai Comuni nei quali sono stati rilevate queste tipologie di abuso e di violazione con una consistenza volumetrica dichiarata. Purtroppo in alcuni casi problematiche derivanti da vicende riguardanti l organizzazione della struttura amministrativa (mancanza di risorse umane e professionali adeguate, commissariamenti.) hanno fatto sì che alcuni Comuni risultino inadempienti per quanto riguarda l inserimento e l aggiornamento dei dati nel SIAB. Per questi motivi, ad esempio nel caso di Messina, il rilevamento è fermo al 2011 e non si è potuto procedere all attualizzazione delle informazioni. Interessante è, inoltre, il raffronto tra i dati forniti dall ISTAT, riguardanti l ultimo rilevamento disponibile sul rilascio dei permessi di costruire ovvero le concessioni rilasciate e la volumetria autorizzata per edilizia residenziale e non, e i dati SIAB, per lo stesso anno, che evidenzia a fronte di una domanda di mc (regolare) è stata realizzata una volumetria abusiva pari a mc Nel 2012 risultano, invece realizzati illecitamente, mc ,73 quantità in lieve flessione rispetto al 2011 quando ne sono stati realizzati Rapporto sull abusivismo edilizio

32 Tabella riassuntive per Provincia dei permessi di costruire richiesti nel 2010 per la realizzazione di nuovi fabbricati non residenziali e relative abitazioni; Permessi di costruire - (volume in m³ v/p e superficie lorda in m²) ISTAT 2010 Fabbricati Abitazioni Superficie PROVINCE Superficie Volume Numero utile Numero totale abitabile Stanze Accessori Trapani Palermo Messina Agrigento Caltanissetta Enna Catania Ragusa Siracusa Sicilia ITALIA Tabella riassuntiva, per Provincia, dei permessi di costruire richiesti nel 2010 per la realizzazione di nuovi fabbricati residenziali e relative abitazioni Permessi di costruire. - (volume in m³ v/p e superficie lorda in m² ) - ISTAT 2010 Fabbricati Abitazioni PROVINCE Numero Volume Superficie Superficie Numero utile totale abitabile Stanze Accessori Trapani Palermo Messina Agrigento Caltanissetta Enna Catania Ragusa Siracusa Sicilia ITALIA Rapporto sull abusivismo edilizio

33 3.1 - Dati Provinciali - Raffronto del numero degli abusi negli anni Numero abusi Fonte SIAB Provincia totale Agrigento Caltanissetta Catania Enna Messina Palermo Ragusa Siracusa Trapani totale numero abusi per anno e per province Rapporto sull abusivismo edilizio

34 Dati Provinciali - Tabella riepilogativa della consistenza volumetrica degli abusi confronto anni tra gli anni 2011 e Volumetria / mc Fonte SIAB Provincia totale Agrigento , , ,71 Caltanissetta , , ,84 Catania , , ,44 Enna , , ,46 Messina , , ,06 Palermo , , ,12 Ragusa , , ,10 Siracusa , , ,38 Trapani , , ,29 Totale , , ,40 volumetria abusi per anno e per province Rapporto sull abusivismo edilizio

35 Rapporto sull abusivismo edilizio

36 Rapporto sull abusivismo edilizio

37 3.2 - Dati Comunali per Provincia: volumetria e numero degli abusi I dati riportati riguardano, come si è detto nel paragrafo precedente, le violazioni della legge n.47/85 ex art. 7 L.47/85 opere realizzate in assenza di concessione edilizia, ex art.9 eseguite in assenza o difformità dalla concessione edilizia e ex art. 12 opere realizzate in parziale difformità dalla concessione edilizia e dotate di volumetria. I dati sono, quindi, relativi ai Comuni nei quali sono state commessi questi tipi di violazione. - Provincia di Agrigento Dettaglio del numero degli abusi e della volumetria realizzata in 29 Comuni su 43 Comune n abusi volumetria / mc Agrigento ,00 Aragona 1 n.d. Bivona 1 n.d. Burgio 3 457,45 Calamonaci 3 9,50 Caltabellotta 5 305,00 Camastra 5 892,81 Cammarata 2 571,13 Canicatti' ,95 Casteltermini 1 289,45 Cianciana 1 n.d Favara ,50 Lampedusa e Linosa ,65 Licata ,00 Menfi ,29 Naro ,00 Palma di Montechiaro ,05 Porto Empedocle ,72 Racalmuto 4 858,15 Raffadali 2 75,00 Ravanusa 3 15,00 Realmonte ,99 Ribera ,40 Sambuca di Sicilia 2 89,00 San Biagio Platani 2 432,51 San Giovanni Gemini 1 n.d. Santa Margherita di Belice 1 394,72 Sciacca 3 108,20 Siculiana 2 n.d Totale ,47 Rapporto sull abusivismo edilizio

38 Rapporto sull abusivismo edilizio

39 21.000, , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,00 0,00 Regione Siciliana Assessorato Territorio e Ambiente Dipartimento Urbanistica Agrigento - Volumetria abusi (2012) B urg io C a lamonaci C altabellotta Camastra C a mmarata Canicatti' C asteltermini Favara La mpedus a e Linosa Licata Menfi Naro Palma di Montechiaro Porto Empedocle R a calmuto Raffadali Ravanusa R ealmonte R ibera S ambuca di Sicilia S an Biagio Platani S anta Margherita di B elice Sciacca Rapporto sull abusivismo edilizio Agrigento

40 Rapporto sull abusivismo edilizio

41 Rapporto sull abusivismo edilizio

42 - Provincia di Caltanissetta Dettaglio del numero degli abusi e della volumetria realizzata in 12 Comuni su 22 Comune n abusi volumetria / mc Butera 5 100,00 Caltanissetta ,50 Campofranco 5 237,00 Gela ,00 Marianopoli 1 16,61 Mazzarino ,67 Milena 1 13,33 Mussomeli ,00 San Cataldo 4 n.d. Sutera 2 44,28 Vallelunga Pratameno 5 751,51 Villalba 1 n.d. Totale ,90 Rapporto sull abusivismo edilizio

43 26 C altanis s etta Numero abusi (2012) B utera C altanis s etta C ampofranco G ela Marianopoli Maz z arino Milena Mus s omeli S an C ataldo S utera Vallelunga Pratameno Villalba Rapporto sull abusivismo edilizio

44 C altanis s etta Volumetria abusi (2012) , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,00 0,00 B utera C altanis s etta C ampofranco G ela Marianopoli Maz z arino Milena Mus s omeli S utera Vallelunga P ratameno Rapporto sull abusivismo edilizio

45 Rapporto sull abusivismo edilizio

46 Rapporto sull abusivismo edilizio

47 Provincia di Catania Dettaglio del numero degli abusi e della volumetria realizzata in 46/58 Comune n Abusi mc Volumetria Aci Bonaccorsi 2 105,00 Aci Castello ,40 Aci Catena ,87 Aci Sant'Antonio ,00 Acireale ,80 Adrano ,75 Belpasso ,00 Biancavilla ,00 Bronte ,63 Calatabiano ,12 Caltagirone ,00 Castiglione di Sicilia 2 n.d. Catania ,99 Giarre ,00 Gravina di Catania 7 798,00 Linguaglossa ,00 Maniace ,00 Mascali ,00 Mascalucia 4 680,00 Militello in Val di Catania 2 243,76 Mineo 2 84,50 Misterbianco ,00 Motta Sant'Anastasia 3 398,00 Nicolosi ,53 Palagonia ,00 Paterno' ,80 Pedara ,00 Piedimonte Etneo 2 n.d. Raddusa 1 171,60 Ragalna ,00 Ramacca 4 458,88 Randazzo 1 400,00 Riposto 7 n.d. Rapporto sull abusivismo edilizio

48 Comune n Abusi mc Volumetria San Giovanni la Punta 7 605,00 San Gregorio di Catania ,40 San Michele di Ganzaria 5 714,62 San Pietro Clarenza 1 Sant'Agata li Battiati ,00 Santa Maria di Licodia 1 105,00 Santa Venerina ,00 Scordia ,60 Tremestieri Etneo ,00 Valverde 2 21,61 Viagrande 1 Vizzini 1 450,00 Zafferana Etnea 5 62,11 Totale ,97 Rapporto sull abusivismo edilizio

49 Catania Numero Abusi per Comune (2012) Aci Sant'Antonio Acireale Adrano Belpasso Biancavilla Bronte Calatabiano Caltagirone Castiglione di Sicilia Catania Giarre Gravina di Catania Linguaglossa Maniace Mascali Mascalucia Militello in Val di Catania Mineo Misterbianco Motta Sant'Anastasia Nicolosi Palagonia Paterno' Pedara Piedimonte Etneo Raddusa Ragalna Ramacca Randazzo Riposto San Giovanni la Punta San Gregorio di Catania San Michele di Ganzaria San Pietro Clarenza Sant'Agata li Battiati Santa Maria di Licodia Santa Venerina Scordia Tremestieri Etneo Valverde Viagrande Vizzini Zafferana Etnea Aci Bonaccorsi Aci Castello Aci Catena 0 Rapporto sull abusivismo edilizio

50 21.000, , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,00 0,00 Regione Siciliana Assessorato Territorio e Ambiente Dipartimento Urbanistica Catania Volumetria Abusi per Comune (2012) Aci Sant'Antonio Acireale Adrano Belpasso Biancavilla Bronte Calatabiano Caltagirone Catania Giarre Gravina di Catania Linguaglossa Maniace Mascali Mascalucia Militello in Val di Catania Mineo Misterbianco Motta Sant'Anastasia Nicolosi Palagonia Paterno' Pedara Raddusa Ragalna Ramacca Randazzo San Giovanni la Punta San Gregorio di Catania San Michele di Ganzaria Sant'Agata li Battiati Santa Maria di Licodia Santa Venerina Scordia Tremestieri Etneo Valverde Vizzini Zafferana Etnea Rapporto sull abusivismo edilizio Aci Bonaccorsi Aci Castello Aci Catena

51 Rapporto sull abusivismo edilizio

52 Rapporto sull abusivismo edilizio

53 - Provincia di Enna Dettaglio del numero degli abusi e della volumetria realizzata in 17 Comuni su 20 Comune n Abusi mc Volumetria Agira ,00 Aidone 1 60,00 Assoro 1 542,00 Barrafranca ,00 Calascibetta 2 29,00 Catenanuova ,00 Centuripe 5 677,65 Cerami 1 n.d. Enna ,00 Leonforte 3 29,40 Nicosia 5 121,00 Piazza Armerina 2 125,00 Pietraperzia ,01 Sperlinga 1 193,00 Troina ,00 Valguarnera Caropepe 2 132,00 Villarosa 3 952,00 Totale ,06 Rapporto sull abusivismo edilizio

54 Enna Numero Abusi Per Comune (2012) Agira Aidone Assoro Barrafranca Calascibetta Catenanuova Centuripe Cerami Enna Leonforte Nicosia Piazza Pietraperzia Sperlinga Troina Valguarnera Villarosa Armerina Caropepe Rapporto sull abusivismo edilizio

55 8.000,00 Enna - Volumetria Numero degli abusi (2012) 7.500, , , , , , , , , , , , , ,00 500,00 0,00 Agira Aidone Assoro Barrafranca Calascibetta Catenanuova Centuripe Enna Leonforte Nicosia Piazza Armerina Pietraperzia Sperlinga Troina Valguarnera Caropepe Villarosa Rapporto sull abusivismo edilizio

56 Rapporto sull abusivismo edilizio

57 Rapporto sull abusivismo edilizio

58 - Provincia di Messina Dettaglio del numero degli abusi e della volumetria realizzata in 75 Comuni su 108 Comune n abusi volumetria / mc Acquedolci ,00 Ali' Terme ,00 Barcellona Pozzo di Gotto 5 562,50 Brolo 2 358,24 Capizzi 2 532,00 Capo d'orlando ,46 Capri Leone 1 n.d. Caronia ,00 Casalvecchio Siculo 5 167,00 Castel di Lucio 1 110,00 Castell'Umberto ,24 Castroreale 2 55,00 Cesaro' 1 n.d. Condro' 1 201,00 Falcone ,00 Ficarra 1 n.d. Fiumedinisi 8 987,00 Forza d'agro' 2 130,00 Francavilla di Sicilia ,00 Frazzano' ,87 Furci Siculo 9 727,00 Furnari 5 139,00 Galati Mamertino 1 360,00 Giardini-Naxos ,70 Graniti 5 621,33 Gualtieri Sicamino' 1 555,50 Itala 1 n.d. Leni ,30 Letojanni 2 33,00 Lipari ,63 Longi 1 n.d. Malfa 5 145,00 Meri' 1 52,77 Milazzo ,00 Militello Rosmarino 5 306,00 Mirto ,00 Mistretta 2 17,00 Monforte San Giorgio 7 429,69 Montalbano Elicona 2 84,11 Motta Camastra 8 125,00 Rapporto sull abusivismo edilizio

59 Comune n abusi volumetria / mc Naso 4 519,65 Nizza di Sicilia 2 n.d. Oliveri 1 180,00 Pace del Mela 2 n.d. Pagliara 1 136,08 Patti 3 n.d. Piraino 1 n.d. Reitano ,10 Roccalumera 1 n.d. Rometta ,20 San Filippo del Mela 3 419,56 San Fratello 1 317,00 San Marco d'alunzio 2 43,14 San Pier Niceto ,18 Sant'Agata di Militello 5 360,00 Sant'Alessio Siculo ,00 Sant'Angelo di Brolo 1 n.d. Santa Lucia del Mela 4 19,00 Santa Marina Salina 8 362,83 Santa Teresa di Riva 5 290,33 Santo Stefano di Camastra ,00 Saponara 1 n.d. Savoca 2 87,71 Scaletta Zanclea 8 495,63 Sinagra 3 311,02 Spadafora 1 72,84 Taormina ,00 Torregrotta ,30 Torrenova 3 20,00 Tortorici ,00 Tripi 3 114,87 Tusa 2 279,00 Valdina 4 332,79 Venetico ,32 Villafranca Tirrena ,00 Totale ,89 Rapporto sull abusivismo edilizio

60 Rapporto sull abusivismo edilizio

61 Rapporto sull abusivismo edilizio

62 Rapporto sull abusivismo edilizio

63 Rapporto sull abusivismo edilizio

64 - Provincia di Palermo Dettaglio del numero degli abusi e della volumetria realizzata in 58 Comuni su 82 Comune n abusi mc Volumetria Altavilla Milicia ,46 Altofonte 2 938,60 Bagheria ,00 Belmonte Mezzagno 2 386,00 Blufi 4 n.d. Bolognetta 3 400,80 Bompietro 1 215,00 Borgetto ,50 Caccamo ,00 Caltavuturo 9 671,60 Campofelice di Fitalia 1 n.d. Camporeale 2 n.d. Capaci 5 82,13 Carini ,00 Castelbuono ,62 Casteldaccia 9 886,00 Castellana Sicula 1 n.d. Cefala' Diana 2 120,00 Cefalu' ,12 Cerda ,50 Chiusa Sclafani 1 n.d. Ciminna ,12 Cinisi ,00 Collesano ,00 Corleone ,70 Ficarazzi ,30 Gangi 3 n.d. Giuliana 1 319,00 Godrano 1 n.d. Gratteri 3 22,00 Isnello ,82 Isola delle Femmine 6 150,00 Lascari ,50 Marineo ,00 Mezzojuso 2 231,65 Misilmeri ,77 Monreale ,00 Montelepre 1 42,00 Montemaggiore Belsito 2 100,00 Rapporto sull abusivismo edilizio

65 Comune n abusi mc Volumetria Palazzo Adriano 1 51,83 Palermo ,80 Partinico ,40 Polizzi Generosa 2 142,16 Prizzi ,00 San Cipirello 3 299,00 San Giuseppe Jato 2 322,00 Santa Cristina Gela 2 n.d. Santa Flavia ,00 Sciara 1 90,80 Termini Imerese ,00 Terrasini ,00 Torretta 6 864,72 Trabia ,00 Ustica 1 555,84 Valledolmo 4 365,00 Ventimiglia di Sicilia 1 30,00 Vicari 1 124,00 Villafrati 5 432,00 Totale ,74 Rapporto sull abusivismo edilizio

66 Rapporto sull abusivismo edilizio

67 Rapporto sull abusivismo edilizio

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69 Rapporto sull abusivismo edilizio

70 - Provincia di Ragusa Dettaglio del numero degli abusi e della volumetria realizzata in 12 Comuni su 12 Comune n abusi Volumetria / mc Acate ,15 Chiaramonte Gulfi 4 543,00 Comiso ,41 Giarratana 2 866,88 Ispica ,78 Modica ,81 Monterosso Almo 1 200,00 Pozzallo ,90 Ragusa ,00 Santa Croce Camerina ,70 Scicli ,98 Vittoria ,55 Totale ,16 Rapporto sull abusivismo edilizio

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74 Rapporto sull abusivismo edilizio

75 - Provincia di Siracusa Dettaglio del numero degli abusi e della volumetria realizzata in 17 Comuni su 21 Comune n Abusi Volumetria /mc Augusta ,00 Avola ,00 Carlentini ,17 Ferla 1 n.d. Floridia ,00 Francofonte ,60 Lentini 1 420,23 Melilli 5 922,00 Noto ,19 Pachino ,63 Palazzolo Acreide 6 67,52 Portopalo di Capo Passero 2 461,00 Priolo Gargallo 2 170,00 Rosolini ,26 Siracusa ,00 Solarino 5 732,00 Sortino ,00 Totale ,60 Rapporto sull abusivismo edilizio

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79 Rapporto sull abusivismo edilizio

80 - Provincia di Trapani Dettaglio del numero degli abusi e della volumetria realizzata in 20 Comuni su 24 Comune n abusi volumetria/ mc Alcamo ,00 Calatafimi-Segesta 3 356,37 Campobello di Mazara ,00 Castellammare del Golfo ,14 Castelvetrano ,00 Custonaci 2 282,90 Erice 5 559,88 Favignana ,75 Marsala ,00 Mazara del Vallo ,91 Paceco 4 124,50 Pantelleria ,05 Partanna 8 628,44 Petrosino ,00 Poggioreale 1 n.d. Salemi 2 92,00 San Vito Lo Capo ,00 Trapani ,50 Valderice ,50 Vita 1 n.d. Totale ,94 Rapporto sull abusivismo edilizio

81 Rapporto sull abusivismo edilizio

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84 Rapporto sull abusivismo edilizio

85 3. 2 Dati Provinciali per tipologia di vincolo Nel seguente paragrafo vengono riportati i dati relativi alla cubatura realizzata ricadente nelle zone sottoposte ai vincoli più diffusi e qualitativamente più rilevanti da un punto di vista degli impatti che generano sull intero territorio regionale. Nei grafici relativi alle provincie sono stati quindi evidenziati i vincoli comuni a tutti e quelli più rilevanti rispetto alla peculiarità del territorio preso in esame. Ad esempio, sono stati tralasciati i dati riguardanti gli abusi realizzati nelle aree sottoposte ai vincoli da reti infrastrutturali, cimiteriale, militare etc... La maggiore parte della volumetria abusiva risulta realizzata nelle zone sottoposte ai vincoli sismico e idrogeologico, (il più diffuso) nell intera Regione. Nel caso di questi due vincoli si è scelto ove possibile di differenziarli; nel caso in cui invece i due vincoli coesistono si è preferito evidenziare il dato relativo al vincolo idrogeologico. A livello regionale (per i vincoli presi in considerazione) si registra una volumetria abusiva complessiva di mc ,01 di cui mc ,61 per quanto riguarda la cubatura realizzata nelle aree sottoposte a vincolo idrogeologico e sismico, seguono mc. 32,673,95 realizzati nella fascia dei 150 m dalla battigia (comma a art.15 L.r. 78/76) e nella zona di limitazione dell edificabilità costiera (comma b e c art 15 L.r. 78/76), mc ,55 nelle aree di interesse ambientale e SIC e ZPS, mc ,71 nelle aree di interesse archeologico e sottoposte a vincolo archeologico. Vincoli Volume Opera V.Ambientale e Sic/Zps ,55 V.Sismico ,03 V.Idrogeologico ,58 V.Parco 9.781,94 V.Archeologico 9.429,97 V. 150 mt/battigia e limiti di costa ,95 V.Riserva 4.549,71 V.Boschivo 3.701,28 V.Aeronautico 2.622,00 Totale ,01 Rapporto sull abusivismo edilizio

86 Volume delle opere per vincolo Regionale V.Ambient.Sic/Zps V.Sismico V.Idrogeolog. V.Parco V.Archeologico V. 150 mt/battigia/limiti costa V.Riserva V.Boschivo 3.701, , ,00 V.Aeronautico , , , , , ,03 Rapporto sull abusivismo edilizio

87 Per quanto riguarda a livello provinciale, i vincoli maggiormente rappresentativi sono sempre quelli idrogeologico e sismico mentre le altre tipologie di vincolo variano a seconda delle peculiarità di ciascun ambito territoriale e provinciale di riferimento. Così,ad esempio, ad esclusione dei vincoli sismico e idrogeologico che rappresentano la parte preponderante, nel Messinese e nel Trapanese la maggior parte di cubatura abusiva ricade nella fascia dei 150 mt e nei limiti di inedificabilità della costa, nella Provincia di Siracusa e di Agrigento nelle zone sottoposto a vincolo ambientale e nei SIC e ZPS. Notevole è l incidenza dell abusivismo nelle Provincie di Trapani, di Agrigento e di Siracusa nelle zone sottoposte a vincolo boschivo, di parco e di riserva. Nel territorio palermitano una delle peculiarità è rappresentata dalla presenza di una vasta area sottoposta a vincolo aeronautico dovuto alla presenza dell Aeroporto Falcone-Borsellino a Punta Raisi. Infine, nella Provincia di Enna i vincoli maggiormente rappresentativi, per i quali si registra la maggiore quantità di cubatura realizzata sono il sismico e l idrogeologico.. Rapporto sull abusivismo edilizio

88 Agrigento Caltanissetta Catania V.Ambient.Sic/Zps V.Idrogeolog. V.Sismico V.Parco V.Ambient.Sic/Zps V.Sismico V.Idrogeolog. V.Parco V.Ambient.Sic/Zps V.Sismico V.Idrogeolog. V.Parco V.Archeologico V.Riserva V.Boschivo V.Archeologico V. 150 mt/battigia/limiti cost 1.851, ,60 137,93 62, , , , , , , , , , , , , ,32 Rapporto sull abusivismo edilizio

89 Enna Messina Palermo V.Ambient.Sic/Zps V.Sismico V.Idrogeolog. V.Ambient.Sic/Zps V.Idrogeolog. V.Riserva V.Sismico V. 150 mt/battigia/limiti cost V.Ambient.Sic/Zps V.Idrogeolog. V.Archeologico V.Boschivo V.Sismico V.Parco V. 150 mt/battigia/limiti cost V.Aeronautico 100,00 97, , , ,00 454, ,70 945, , , , , , , , ,15 Rapporto sull abusivismo edilizio

90 Ragusa Siracusa Trapani V.Ambient.Sic/Zps V.Sismico V.Idrogeolog. V.Parco V.Acheologico V. 150 mt/battigia/limiti cost V.Boschivo 1.617, ,78 21,00 56,58 V.Ambient.Sic/Zps V.Sismico V.Idrogeolog. V.Archeologico V. 150 mt/battigia/limiti costa V.Riserva V.Boschivo 49,00 449,00 V.Ambient.Sic/Zps V.Sismico V.Idrogeolog. V.Parco V. 150 mt/battigia/limiti costa V.Riserva V.Boschivo 526,58 350, ,67 33,00 405, , ,00 733,50 00, , , , , , ,01 Rapporto sull abusivismo edilizio

91 4. MONITORAGGIO DELLE SANATORIE 2012 Il rilevamento 2012 sullo stato dell arte della definizione dell iter riguardante le pratiche di sanatoria relative alle tre leggi n. 47/85, n.724/94 e n.326/03 risente purtroppo di una interruzione (dovuta a motivi tecnici) dell operatività del SIAB, che si è protratta imprevedibilmente per alcuni mesi proprio in prossimità del termine entro il quale ciascun Comune avrebbe dovuto completare l inserimento dei dati ed effettuarne la validazione. Per questo motivo le informazioni di seguito riportate riguardano soltanto 186 Comuni su 390, con una copertura pari al 47,6 % del totale. Questi dati consentono, ad ogni modo, di delineare uno spaccato significativo utile a descrivere l andamento della quantità e dell attuale grado di definizione dell iter delle pratiche di sanatoria. Per sopperire a questa parzialità del rilevamento e tratteggiare un quadro generale della situazione più esaustivo possibile si è scelto, quindi, di riportare i forma aggregata i dati a partire dal 2009 fino al 2012 in modo da poter evidenziare la dinamica e le variazioni in termini di quantità. Le tabelle di riepilogo riportano il numero delle istanze di sanatoria e le percentuali, così come rilevate dal SIAB, ripartite secondo la fase di definizione dell iter della pratica, in quattro categorie: Pratiche definite oggetto di concessioni, autorizzazioni, dinieghi, silenzio/assenso; Pratiche istruite in corso di definizione in attesa di atti integrativi ; Istanze con esiti diversi derivanti da accorpamenti, archiviazioni, etc.., di fatto da considerarsi definite ; Istanze non esaminate. Per ulteriori approfondimenti riguardanti le statistiche e i dati relativi agli anni dal 2003 al 2009, si rimanda alle precedente Relazione sull abusivismo edilizio e sullo stato di definizione delle istanze di sanatoria Rapporto sull abusivismo edilizio

92 DINAMICA DELL EVOLUZIONE DELL ITER PROCEDURALE DELLE ISTANZE DI SANATORIA - Fonte SIAB ANNO DI RIFERIMENTO TOTALE ** DELLE ISTANZE DI SANATORIA PRATICHE DEFINITE % PRATICHE ISTRUITE IN ATTESA ATTI INTEGRATIVI % ISTANZE CON ESITI DIVERSI % ISTANZE NON ESAMINATE % % ,7 % ,8 % ,7 % ,1% ,2 % ,9 % ,7 % ,8% ,7% ,9% ,4% 2012 * ,8% ,3 % ,8 % ,4% * - Dati parziali - copertura del 47,6 % dei ComunI ** La variazione del numero totale delle istanze per anno è dovuta alla possibilità concessa al privato di presentare l istanza di condono ai sensi del comma 6 art.40 L.47/85 Mancata presentazione dell istanza per esempio a seguito di ordinanze di dissequestro, di vendita in aste giudiziarie. Rapporto sull abusivismo edilizio

93 DATI COMUNALI - STATO DI DEFINIZIONE DELLE ISTANZE DI SANATORIA EDILIZIA DI CUI ALLE LEGGI NN. 47/85, 724/94, 326/ PROVINCIA DI AGRIGENTO ISTANZE DI SANATORIA PRATICHE DEFINITE (concessioni,autorizzazioni,dinieghi,silenzio/assenso) % PRATICHE ISTRUITE IN ATTESA ATTI INTEGRATIVI % ISTANZE CON ESITI DIVERSI (accorpamenti,archiviazi oni,ecc..) % ISTANZE NON ESAMINATE % dati forniti da 22/43 Comuni Copertura 51% LEGGE 47/ , , , ,5 LEGGE 724/ , , , ,6 LEGGE 326/ , , , ,8 TOTALI , , , ,4 PROVINCIA DI CALTANISSETTA ISTANZE DI SANATORIA PRATICHE DEFINITE (concessioni,autorizzazioni,dinieghi,silenzio/assenso) % PRATICHE ISTRUITE IN ATTESA ATTI INTEGRATIVI % ISTANZE CON ESITI DIVERSI (accorpamenti,archiviazi oni,ecc..) % ISTANZE NON ESAMINATE % dati forniti da 8/22 Comuni Copertura 36% LEGGE 47/ , ,4 20 0,7 0 0,0 LEGGE 724/ , ,8 19 2,3 1 0,1 LEGGE 326/ , ,6 2 0,6 0 0,0 TOTALI , ,6 41 1,1 1 0,0 Rapporto sull abusivismo edilizio

94 PROVINCIA DI CATANIA ISTANZE DI SANATORIA PRATICHE DEFINITE (concessioni,autorizzazioni,dinieghi,silenzio/assenso) % PRATICHE ISTRUITE IN ATTESA ATTI INTEGRATIVI % ISTANZE CON ESITI DIVERSI (accorpamenti,archiviazi oni,ecc..) % ISTANZE NON ESAMINATE % dati forniti da 25/58 Comuni Copertura 43% LEGGE 47/ , , , ,2 LEGGE 724/ , , , ,8 LEGGE 326/ , ,0 42 0, ,1 TOTALI , , , ,5 PROVINCIA DI ENNA ISTANZE DI SANATORIA PRATICHE DEFINITE (concessioni,autorizzazioni,dinieghi,silenzio/assenso) % PRATICHE ISTRUITE IN ATTESA ATTI INTEGRATIVI % ISTANZE CON ESITI DIVERSI (accorpamenti,archiviazi oni,ecc..) % ISTANZE NON ESAMINATE % dati forniti da 5/20 Comuni Copertura 25% LEGGE 47/ , ,6 23 0,5 0 0,0 LEGGE 724/ , ,3 5 0,3 0 0,0 LEGGE 326/ , ,0 0 0, ,5 TOTALI , ,9 28 0,4 77 1,0 Rapporto sull abusivismo edilizio

95 PROVINCIA DI MESSINA ISTANZE DI SANATORIA PRATICHE DEFINITE (concessioni,autorizzazioni,dinieghi,silenzio/assenso) % PRATICHE ISTRUITE IN ATTESA ATTI INTEGRATIVI % ISTANZE CON ESITI DIVERSI (accorpamenti,archiviazi oni,ecc..) % ISTANZE NON ESAMINATE % dati forniti da 51/108 Comuni Copertura 52% LEGGE 47/ , , ,5 59 0,3 LEGGE 724/ , , ,6 37 0,3 LEGGE 326/ , ,3 82 1, ,5 TOTALI , , , ,9 PROVINCIA DI PALERMO ISTANZE DI SANATORIA PRATICHE DEFINITE (concessioni,autorizzazioni,dinieghi,silenzio/assenso) % PRATICHE ISTRUITE IN ATTESA ATTI INTEGRATIVI % ISTANZE CON ESITI DIVERSI (accorpamenti,archiviazi oni,ecc..) % ISTANZE NON ESAMINATE % dati forniti da 43/82 Comuni Copertura 52% LEGGE 47/ , , , ,4 LEGGE 724/ , , , ,4 LEGGE 326/ , , , ,8 TOTALI , , , ,0 Rapporto sull abusivismo edilizio

96 PROVINCIA DI RAGUSA ISTANZE DI SANATORIA PRATICHE DEFINITE (concessioni,autorizzazioni,dinieghi,silenzio/assenso) % PRATICHE ISTRUITE IN ATTESA ATTI INTEGRATIVI % ISTANZE CON ESITI DIVERSI (accorpamenti,archiviazi oni,ecc..) % ISTANZE NON ESAMINATE % dati forniti da 7/12 Comuni Copertura 58% LEGGE 47/ , , ,1 0 0,0 LEGGE 724/ , ,7 31 0,6 0 0,0 LEGGE 326/ , ,4 57 2, ,2 TOTALI , , , ,8 PROVINCIA DI SIRACUSA ISTANZE DI SANATORIA PRATICHE DEFINITE (concessioni,autorizzazioni,dinieghi,silenzio/assenso) % PRATICHE ISTRUITE IN ATTESA ATTI INTEGRATIVI % ISTANZE CON ESITI DIVERSI (accorpamenti,archiviazi oni,ecc..) % ISTANZE NON ESAMINATE % dati forniti da 11/21 Comuni Copertura 52% LEGGE 47/ , , , ,5 LEGGE 724/ , , , ,4 LEGGE 326/ , ,0 31 1,9 58 3,6 TOTALI , , , ,7 Rapporto sull abusivismo edilizio

97 PROVINCIA DI TRAPANI ISTANZE DI SANATORIA PRATICHE DEFINITE (concessioni,autorizzazioni,dinieghi,silenzio/assenso) % PRATICHE ISTRUITE IN ATTESA ATTI INTEGRATIVI % ISTANZE CON ESITI DIVERSI (accorpamenti,archiviazi oni,ecc..) % ISTANZE NON ESAMINATE % dati forniti da 14/24 Comuni Copertura 58% LEGGE 47/ , , , ,4 LEGGE 724/ , , , ,8 LEGGE 326/ , , , ,2 TOTALI , , , ,2 Rapporto sull abusivismo edilizio

98 Stato di definizione delle istanze di sanatoria 2012 provincia di Agrigento (22/43 comuni) LEGGE 47/85 LEGGE 724/94 LEGGE 326/03 TOTALI N ISTANZE DEFINITE IN CORSO ESITI DIVERSI DA ESAMINARE LEGGE N ISTANZE DEFINITE IN CORSO ESITI DIVERSI DA ESAMINARE LEGGE 47/ LEGGE 724/ LEGGE 326/ TOTALI Rapporto sull abusivismo edilizio

99 Stato di definizione delle istanze di sanatoria 2012 provincia di Caltanissetta (8/22 comuni) LEGGE 47/85 LEGGE 724/94 LEGGE 326/03 TOTALI N ISTANZE DEFINITE IN CORSO ESITI DIVERSI DA ESAMINARE LEGGE N ISTANZE DEFINITE IN CORSO ESITI DIVERSI DA ESAMINARE LEGGE 47/ LEGGE 724/ LEGGE 326/ TOTALI Rapporto sull abusivismo edilizio

100 Stato di definizione delle istanze di sanatoria 2012 provincia di Catania (25/58 comuni) LEGGE 47/85 LEGGE 724/94 LEGGE 326/03 TOTALI N ISTANZE DEFINITE IN CORSO ESITI DIVERSI DA ESAMINARE LEGGE N ISTANZE DEFINITE IN CORSO ESITI DIVERSI DA ESAMINARE LEGGE 47/ LEGGE 724/ LEGGE 326/ Rapporto sull abusivismo edilizio

101 Stato di definizione delle istanze di sanatoria provinci di Enna (5/20 comuni) LEGGE 47/85 LEGGE 724/94 LEGGE 326/03 TOTALI N ISTANZE DEFINITE IN CORSO ESITI DIVERSI DA ESAMINARE LEGGE N ISTANZE DEFINITE IN CORSO ESITI DIVERSI DA ESAMINARE LEGGE 47/ LEGGE 724/ LEGGE 326/ TOTALI Rapporto sull abusivismo edilizio

102 Stato di definizione delle istanze di sanatoria 2012 provincia di Messina (51/108) LEGGE 47/85 LEGGE 724/94 LEGGE 326/03 TOTALI N ISTANZE DEFINITE IN CORSO ESITI DIVERSI DA ESAMINARE LEGGE N ISTANZE DEFINITE IN CORSO ESITI DIVERSI DA ESAMINARE LEGGE 47/ LEGGE 724/ LEGGE 326/ TOTALI Rapporto sull abusivismo edilizio

103 Stato di definizione delle istanze di sanatoria 2012 provincia di Palermo (comuni 43/82) LEGGE 47/85 LEGGE 724/94 LEGGE 326/03 TOTALI N ISTANZE DEFINITE IN CORSO ESITI DIVERSI DA ESAMINARE LEGGE N ISTANZE DEFINITE IN CORSO ESITI DIVERSI DA ESAMINARE LEGGE 47/85 LEGGE 724/94 LEGGE 326/ TOTALI Rapporto sull abusivismo edilizio

104 Stato di definizione delle istanze di sanatoria 2012 provincia di Trapani (14/24 comuni) LEGGE 47/85 LEGGE 724/94 LEGGE 326/03 TOTALI N ISTANZE DEFINITE IN CORSO ESITI DIVERSI DA ESAMINARE LEGGE N ISTANZE DEFINITE IN CORSO ESITI DIVERSI DA ESAMINARE LEGGE 47/85 LEGGE 724/94 LEGGE 326/ TOTALI Rapporto sull abusivismo edilizio

105 Stato di definizione delle istanze di sanatoria 2012 provincia di Ragusa (comuni 7/12) LEGGE 47/85 LEGGE 724/94 LEGGE 326/03 TOTALI N ISTANZE DEFINITE IN CORSO ESITI DIVERSI DA ESAMINARE LEGGE N ISTANZE DEFINITE IN CORSO ESITI DIVERSI DA ESAMINARE LEGGE 47/85 LEGGE 724/94 LEGGE 326/ TOTALI Rapporto sull abusivismo edilizio

106 Stato di definizione delle istanze di sanatoria 2012 provincia di Siracusa (11/21 comuni) LEGGE 47/85 LEGGE 724/94 LEGGE 326/03 TOTALI N ISTANZE DEFINITE IN CORSO ESITI DIVERSI DA ESAMINARE LEGGE N ISTANZE DEFINITE IN CORSO ESITI DIVERSI DA ESAMINARE LEGGE 47/85 LEGGE 724/94 LEGGE 326/ TOTALI Rapporto sull abusivismo edilizio

107 Stato di definizione delle istanze di sanatoria 2012 provincia di Trapani (14/24 comuni) LEGGE 47/85 LEGGE 724/94 LEGGE 326/03 TOTALI N ISTANZE DEFINITE IN CORSO ESITI DIVERSI DA ESAMINARE LEGGE N ISTANZE DEFINITE IN CORSO ESITI DIVERSI DA ESAMINARE LEGGE 47/85 LEGGE 724/94 LEGGE 326/ TOTALI Rapporto sull abusivismo edilizio

108 5 - APPENDICE LEGISLATIVA E NORMATIVA Quadro legislativo di riferimento in materia di attività edilizia e abusivismo; Sentenze : raccolta di sentenze della Corte Suprema di Cassazione in materia di abusivismo edilizio; Dipartimento Regionale Urbanistica Circolari: n.1/2010 n.3/2011 e n.7/2012; Protocollo d intesa tra l Autorità Giudiziaria (Procura Generale della Repubblica e Procura della Repubblica di Patti) e l Autorità amministrativa (Comune di Acquedolci) in materia di demolizione di manufatti abusivi. Rapporto sull abusivismo edilizio

109 QUADRO LEGISLATIVO DI RIFERIMENTO IN MATERIA DI ATTIVITA EDILIZIA E ABUSIVISMO Normativa Nazionale LEGGE 17 agosto XX, n G.U.R.I. 15 ottobre 1942, n. 244 Legge urbanistica Modificata con legge 28 novembre 2005, n. 246 LEGGE 18 aprile 1962, n G.U.R.I. 30 aprile 1962, n. 111 Disposizioni per favorire l'acquisizione di aree fabbricabili per l'edilizia economica e popolare. Modificata con la legge 5 agosto 1978, n. 457 LEGGE 2 febbraio 1974, n G.U.R.I. 21 marzo 1974, n. 76 Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche LEGGE 28 gennaio 1977, n G.U.R.I. 29 gennaio 1977, n. 27 Norme per la edificabilità dei suoli Modificata dal D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 LEGGE 23 dicembre 1994, n. 724 SUPPLEMENTO ORDINARIO n. 174 G.U.R.I. 30 dicembre 1994, n ripubblicata S.O. n. 4 - G.U.R.I. 16 gennaio 1995, n. 12. Misure di razionalizzazione della finanza pubblica Note n. 1 - In ordine all'attività edilizia, anche in sanatoria, disciplinata dalla presente legge vedi l'art. 32, del D.L. 30 settembre 2003, n. 269, convertito dalla legge 24 novembre 2003, n. 326: "Misure per la riqualificazione urbanistica, ambientale e paesaggistica, per l'incentivazione dell'attività di repressione dell'abusivismo edilizio, nonché per la definizione degli illeciti edilizi e delle occupazioni di aree demaniali".- n. 2- Ai sensi dell'art.12 della L.R. 17/2004 i comuni sono tenuti a predisporre, entro il 31 marzo 2005, un programma operativo finalizzato alla completa definizione delle pratiche di sanatoria previste dalle norme in materia di sanatoria antecedenti l'art. 32 del D.L. 30 settembre 2003, n. 269, convertito con legge 24 novembre 2003, n. 326 e successive modificazioni e integrazioni recepito dall'art. 24 della L.R. 15/2004. Modificata dalla L. 24 dicembre 2007, n. 244 DECRETO LEGGE 13 maggio 1991, n GURI 13 maggio 1991, n Convertito con modificazione della legge 12 luglio 1991, n.203, e n.94/2009 Provvedimenti urgenti in tema di lotta alla criminalità organizzata e di trasparenza e buon andamento all attività amministrativa DECRETO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 SUPPLEMENTO ORDINARIO n. 239/L - G.U.R.I. 20 ottobre 2001, n. 245 RIPUBBLICATO S.O. n. 246 G.U.R.I. 15 novembre 2001, n. 266 Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia. (Testo A). Modificato con D.L.vo 2 luglio 2010, n. 104

110 DECRETO-LEGGE 30 settembre 2003, n SUPPLEMENTO ORDINARIO n.157/l - G.U.R.I. - 2 ottobre 2003, n. 229 Disposizioni urgenti per favorire lo sviluppo e per la correzione dell'andamento dei conti pubblici (convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326) Modificata con legge 13 dicembre 2010, n. 220 LEGGE 24 novembre 2003, n SUPPLEMENTO ORDINARIO n. 181/L G.U.R.I. 25 novembre 2003, n. 274 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, recante disposizioni urgenti per favorire lo sviluppo e per la correzione dell'andamento dei conti pubblici LEGGE 24 novembre 2003, n SUPPLEMENTO ORDINARIO n. 181/L G.U.R.I. 25 novembre 2003, n. 274 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, recante disposizioni urgenti per favorire lo sviluppo e per la correzione dell'andamento dei conti pubblici LEGGE n. 326 del 24/11/2003 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, recante disposizioni urgenti per favorire lo sviluppo e per la correzione dell'andamento dei conti pubblici

111 LEGGI REGIONALI LEGGE REGIONALE 27 dicembre 1978, n G.U.R.S. 30 dicembre 1978, n. 57 Norme integrative e modificative della legislazione vigente nel territorio della Regione Siciliana in materia urbanistica Modificata con L.R. 7/2011 al 5/04/2011 LEGGE REGIONALE 29 febbraio 1980, n. 7 - G.U.R.S. 1 marzo 1980, n. 9 Norme sul riordino urbanistico edilizio Nota. Ai sensi dell'art. 2 della L.R. 26/86 le concessioni o autorizzazioni in sanatoria rilasciate prima della entrata in vigore della L.R. 37/85, in esecuzione della presente legge, restano valide e sono equiparate a tutti gli effetti alle concessioni edilizie regolarmente rilasciate. La presente legge è stata ABROGATA dall'art. 39, comma 1, della L.R. 37/85. Modificata con L.R. 70/1981 LEGGE REGIONALE 18 aprile 1981, n G.U.R.S. 24 aprile 1981, n. 20 Integrazioni e modifiche alla legge regionale 29 febbraio 1980, n. 7, recante norme sul riordino urbanistico edilizio. Nota-Ai sensi dell'art. 12 della L.R. 17/2004 i comuni sono tenuti a predisporre, entro il 31 marzo 2005, un programma operativo finalizzato alla completa definizione delle pratiche di sanatoria previste dalle norme in materia di sanatoria antecedenti l'art. 32 del D.L. 30 settembre 2003, n. 269, convertito con legge 24 novembre 2003, n. 326 e successive modificazioni e integrazioni recepito dall'art. 24 della L.R. 15/2004 Modificata con L.R. 37/1985 e annotato al 28/12/2004) LEGGE REGIONALE 21 agosto 1984, n G.U.R.S. 22 agosto 1984, n. 36 Interpretazione autentica degli articoli 2 e 5 della legge regionale 29 febbraio 1980, n. 7 e successive modifiche, concernente il riordino urbanistico-edilizio. N. Ai sensi dell'art. 2 della L.R. 26/86 le concessioni o autorizzazioni in sanatoria rilasciate prima della entrata in vigore della L.R. 37/85, in esecuzione della presente legge, restano valide e sono equiparate a tutti gli effetti alle concessioni edilizie regolarmente rilasciate. LEGGE REGIONALE 10 agosto 1985, n. 37 G.U.R.S. 17 agosto 1985, n. 35 Nuove norme in materia di controllo dell'attività urbanistico-edilizia, riordino urbanistico e sanatoria delle opere abusive. N. Ai sensi dell'art. 12 della L.R. 17/2004 i comuni sono tenuti a predisporre, entro il 31 marzo 2005, un programma operativo finalizzato alla completa definizione delle pratiche di sanatoria previste dalle norme in materia di sanatoria antecedenti l'art. 32 del D.L. 30 settembre 2003, n. 269, convertito con legge 24 novembre 2003, n. 326 e successive modificazioni e integrazioni recepito dall'art. 24 della L.R. 15/2004. Modificata con L.R. 4/2003 LEGGE REGIONALE 15 maggio 1986, n G.U.R.S. 17 maggio 1986, n. 25 Norme integrative della legge regionale 10 agosto 1985, n. 37, relativa a "Nuove norme in materia di controllo dell'attività urbanistico-edilizia, riordino urbanistico e sanatoria delle opere abusive" LEGGE REGIONALE 31 maggio 1994, n G.U.R.S. 8 giugno 1994, n. 28 Provvedimenti per la prevenzione dell'abusivismo edilizio e per la destinazione delle costruzioni edilizie abusive esistenti Modificata con L.R. 5/2011

112 LEGGE REGIONALE 9 dicembre 1996, n G.U.R.S. 14 dicembre 1996, n. 62 Norme per la vendita del patrimonio di edilizia residenziale pubblica e proroga di termini in materia di lavori pubblici e di urbanistica. Modificata con L.R. 6/1997 LEGGE REGIONALE 28 dicembre 2004, n G.U.R.S. 31 dicembre 2004, n. 56 Disposizioni programmatiche e finanziarie per l'anno 2005 LEGGE REGIONALE - 5 aprile 2011, n. 5 - G.U.R.S. 11 aprile 2011, n. 16 Disposizioni per la trasparenza, la semplificazione, l'efficienza, l'informatizzazione della pubblica amministrazione e l'agevolazione delle iniziative economiche. Disposizioni per il contrasto alla corruzione ed alla criminalità organizzata di stampo mafioso. Disposizioni per il riordino e la semplificazione della legislazione regionale LEGGE REGIONALE 11 maggio 2011, n. 7 - G.U.R.S. 13 maggio 2011, n. 21 Disposizioni programmatiche e correttive per l'anno Legge di stabilità regionale CIRCOLARI NAZIONALI Circ.M. LL.PP. n del 17/06/1995 Applicazione della normativa in materia di definizione agevolata delle violazioni edilizie. Circ. M. Infrastr. e Trasporti n del 07/08/2003 Decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, come modificato ed integrato dal decreto legislativo 27 dicembre 2002, n Chiarimenti interpretativi in ordine alla inclusione dell'intervento di demolizione e ricostruzione nella categoria della ristrutturazione edilizia. CASSA DEPOSITI E PRESTITI SOCIETA' PER AZIONI CIRCOLARE 28 ottobre 2004, n (GU n. 260 del ) Fondo per le demolizioni delle opere abusive Nota: Articolo 32, comma 12, decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, nella legge 24 novembre 2003, n CASSA DEPOSITI E PRESTITI SOCIETA' PER AZIONI CIRCOLARE del 7 dicembre 2005, n (G.U. n. 52 del 3 marzo 2006) Articolo 32 del decreto-legge n. 269/2003, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326 relativo a «Misure per la riqualificazione urbanistica, ambientale e paesaggistica, per l'incentivazione dell'attività di repressione dell'abusivismo edilizio, nonché per la definizione degli illeciti edilizi e delle occupazioni di aree demaniali».

113 CIRCOLARI E DECRETI REGIONALI ASSESSORATO DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE CIRCOLARE 27 ottobre 2010, n. 2 - G.U.R.S. 19 novembre 2010, n. 50 Circolare applicativa "Procedure per la richiesta di attestazione di conformità ex art. 13, legge n. 47/85 per opere in regime di sanatoria edilizia in aree vincolate a riserva naturale, art. 4, decreto (DRA/DRU) n. 751 del 20 ottobre ASSESSORATO DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE CIRCOLARE 14 aprile 2010, n. 2 - G.U.R.S. 7 maggio 2010, n. 22 SIAB "Sistema informativo abusivismo" per la trasmissione e gestione degli elenchi quindicinali ex art. 13 legge regionale n. 17/94 e per il monitoraggio sullo stato di attuazione delle sanatorie edilizie. D.A. Territorio e Ambiente Circ.Ass. Territorio e Ambiente Circ.Ass. Territorio e Ambiente Circ.Ass. Territorio e Ambiente D.A. Territorio e Ambiente Circ.Ass. Territorio e Ambiente 20/10/2010 Semplificazione ed ottimizzazione delle procedure inerenti alla richiesta del parere di conformità per opere realizzate in aree vincolate a riserva naturale, e prive di autorizzazione, in regime di sanatoria edilizia, ex art. 13 della legge n. 47/85. 14/04/2010 n. 2 SIAB "Sistema informativo abusivismo" per la trasmissione e gestione degli elenchi quindicinali ex art. 13 legge regionale n. 17/94 e per il monitoraggio sullo stato di attuazione delle sanatorie edilizie. 09/02/2010 n. 1 Comunicazione di avvio SIAB - Sistema informativo regionale per la trasmissione e gestione degli elenchi quindicinali ex art. 13, legge regionale n. 17/94 e per il monitoraggio sullo stato di attuazione delle sanatorie edilizie. 11/03/2009 n.1 Realizzazione di un sistema web per la comunicazione delle informazioni relative agli elenchi quindicinali ex art. 13, comma 1, legge regionale n. 17/94 e lo stato di definizione delle sanatorie edilizie. 15/02/2008 n.36 Modifica del decreto 9 marzo 2005, concernente istituzione dell'osservatorio regionale delle violazioni edilizie e sanatorie. 14/02/2008 n.1 Direttive sulla trasmissione degli elenchi quindicinali ex art. 13, comma 1, legge regionale n. 17/94. Circ.Ass. 20/02/2006 n.1 Direttive sulla trasmissione degli elenchi

114 Territorio e Ambiente Circ.Ass. Territorio e Ambiente D.A. Territorio e Ambiente Circ.Ass. Territorio e Ambiente Circ.Ass. BB.CC. e P.I. Circ.Ass. Territorio e Ambiente Circ.Ass. Territorio e Ambiente Circ.Ass. Territorio e Ambiente Circ.Ass. BB.CC. e P.I. Circ.Ass. Territorio e Ambiente Circ.Ass. Territorio e Ambiente quindicinali ex art. 13, legge regionale n. 17/94. 09/03/2005 n.1 Applicazione dell'articolo 17, commi 5 e 8, della legge regionale 16 aprile 2003, n /03/2005 n. 172 Istituzione dell'osservatorio regionale delle violazioni edilizie e sanatorie. 02/12/2004 n. 6 Applicazione dell'articolo 24 della legge regionale 5 novembre 2004, n. 15. Oneri concessori relativi al rilascio del titolo abilitativo edilizio in sanatoria di cui al decreto legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito nella legge 24 novembre 2003, n. 326 e successive modifiche ed integrazioni. 09/06/2004 n.17 Legge regionale 16 aprile 2003, n. 4 - Integrazioni alla circolare n. 18 del 22 ottobre 2003, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana n. 50 del 21 novembre /03/2004 n.4 Testo unico n. 380 del 6 giugno 2001, articolo 36. Circolare a chiarimento. 05/03/2004 n.3 Legge n. 326 del 24 novembre 2003, articolo 32. Circolare a chiarimento. 10/02/2004 Applicazione in Sicilia dell'articolo 32 della legge n. 326 del 24 novembre Disciplina del condono edilizio. 22/10/2003 n.18 Legge regionale 16 aprile 2003, n. 4. Definizione delle sanatorie edilizie in itinere - Autorizzazioni per le opere in zone soggette a vincolo paesistico. Adempimenti delle Soprintendenze e dell'assessorato regionale dei beni culturali ed ambientali e della pubblica istruzione - Circolare esplicativa. 29/05/2003 n.3 Applicazione delle disposizioni contenute nell'art. 17, commi 1, 4 e 8, della legge regionale 16 aprile 2003, n /09/2001 n.2 Richieste di parere sull'applicazione delle norme sul condono edilizio. D.A. BB.CC. e P.I. 28/05/1999 Criteri per la quantificazione dell'indennità risarcitoria ai sensi dell'art. 3 del decreto interministeriale 26 settembre Circ.Ass. 17/11/1998 n.12 Art. 23, comma decimo, della legge regionale 10

115 BB.CC. e P.I. Circ.Ass. LL.PP. agosto 1985, n. 37 e art. 5, comma terzo, della legge regionale 31 maggio 1994, n. 17: esecuzione delle prescrizioni contenute nei pareri delle Soprintendenze per i beni culturali ed ambientali - Modifiche alla circolare n. 14/97. 05/11/1998 n.8 Adempimenti in ordine all'istruttoria delle istanze di sanatoria edilizia. D.P.Reg. 21/11/1997 n.48 Regolamento per la disciplina del fondo regionale per le parti civili nei processi contro la mafia. Legge regionale 12 agosto 1989, n. 14, art. 7. Circ.Ass. Territorio e Ambiente Circ.Ass. LL.PP. Circ.Ass. Territorio e Ambiente D.A. Territorio e Ambiente Circ.Ass. Territorio e Ambiente Circ.Ass. Territorio e Ambiente Circ.Ass. BB.CC. e P.I. Circ.Ass. Territorio e Ambiente Circ.Ass. Territorio e Ambiente 17/11/1997 n /09/1997 n Programma regionale di finanziamento per l'anno 1998 delle opere di urbanizzazione dei piani particolareggiati di recupero degli agglomerati abusivi ex legge regionale 10 agosto 1985, n. 37. Comunicazioni relative alle violazioni urbanistiche ex art. 7 della legge n. 47 del 28 febbraio 1985 e della legge regionale n. 37 del 10 agosto /01/1997 n.1 Art. 35, 3 comma, lett. b), legge 28 febbraio 1985, n. 47. Art. 4, 4 comma, decreto legislativo 12 gennaio 1988, n. 2, convertito in legge 13 febbraio 1988, n. 68. Art. 39, 17 comma, legge 23 dicembre 1994, n Certificazione di idoneità statica. 07/11/1996 Approvazione del programma regionale di finanziamento delle opere di urbanizzazione dei piani particolareggiati di recupero degli agglomerati abusivi. 16/09/1995 n.1 Direttive in ordine alla sanatoria edilizia di cui alla legge 28 febbraio 1985, n. 47 ed alla legge regionale 10 agosto 1985, n /12/1994 n.4 Modifica ed integrazione delle direttive impartite con le circolari D.R.U. n. 7/93, del 30 luglio 1993 e n. 2/92 del 20 luglio /12/1994 n.23 Criteri per la demolizione di opere costruite abusivamente o in difformità ai progetti approvati e per la quantificazione dell'indennità prevista dall'art. 15, primo comma, della legge 29 giugno 1939, n /07/1993 n.7 Art. 13, legge 28 febbraio 1985, n. 47. Direttive. 18/04/1990 n.1 Direttive in ordine alla disciplina dei parcheggi privati ex legge n. 122/89, al contributo sul costo di costruzione e sugli oneri di urbanizzazione, alla sentenza della corte costituzionale n. 487/89, agli impianti di acquacoltura.

116 Circ.Ass. Territorio e Ambiente Circ.Ass. Territorio e Ambiente 03/05/1989 n /11/1988 n Attuazione delle leggi vigenti in materia di sanatoria edilizia - Adempimenti istruttori e direttive. Abusivismo edilizio: vigilanza e repressione. Circ.Ass. Lavoro, Prev., Formaz. ed Emigr. Circ.Ass. Territorio e Ambiente Circ.Ass. Lavoro, Prev., Formaz. ed Emigr. 13/11/1987 n.77 Art. 14 legge regionale 15 maggio 1986, n Norme in materia di attività urbanistico-edilizia, riordino urbanistico e sanatoria delle opere abusive. Assunzione del personale con contratto a termine. 23/04/1987 n.2 Occupazioni abusive del demanio marittimo regionale. 03/02/1987 n.57 L.R. 15 maggio 1986, n. 26. Norme in materia di attività urbanistico-edilizia, riordino urbanistico e sanatoria delle opere abusive. Assunzione del personale con contratto a termine. Circ. Presiden za (fino al 31/12/200 9) Circ. Presiden za (fino al 31/12/200 9) 14/11/1986 n /11/1986 n La stipula degli atti di vendita degli alloggi popolari regionali in presenza di opere abusive esterne eseguite con o senza la occupazione del suolo demaniale. 1-2) L'assenzo dell'amministrazione regionale alla sanatoria delle opere abusive esterne. 3) La regolarizzazione dei rapporti patrimoniali con i detentori delle opere abusive eseguite sul suolo demaniale. 4) Formalità e procedure. L'utilizzazione delle aree demaniali circostanti gli alloggi popolari di proprietà della Regione: 1) La concessione in uso agli assegnatari degli alloggi. 2) La retrocessione delle aree non utilizzate. 3) La regolarizzazione dei rapporti patrimoniali con gli occupanti abusivi del suolo demaniale. Circ.Ass. Territorio e Ambiente 19/05/1986 n.1 Legge regionale 10 agosto 1985, n Nuove norme in materia di controllo sull'attività urbanistico-edilizia, riordino urbanistico e sanatoria delle opere abusive. Piani particolareggiati di recupero. Circ. Presiden za (fino al 31/12/200 9) 17/03/1986 n.860 L'assenso dell'amministrazione regionale per la sanatoria delle opere abusive eseguite dagli assegnatari negli alloggi e sul suolo demaniale. - Invio fac-simile istanze da presentare alla P.A. Circ. 16/01/1986 n.102 La stipula degli atti di vendita degli alloggi

117 Presiden za (fino al 31/12/200 9) Circ.Ass. Territorio e Ambiente popolari regionali in assenza di opere abusive eseguite negli immobili. - Rilevamento degli abusi nell'ambito dell'e.r.p. sovvenzionata. 31/08/1985 n.2 Legge regionale 10 agosto 1985, n Nuove norme in materia di controllo sull'attività urbanistico-edilizia, riordino urbanistico e sanatoria delle opere abusive. L.R. 10/08/1985 n.37 Nuove norme in materia di controllo dell'attività urbanistico-edilizia, riordino urbanistico e sanatoria delle opere abusive. L.R. 21/08/1984 n.65 Interpretazione autentica degli articoli 2 e 5 della legge regionale 29 febbraio 1980, n. 7 e successive modifiche, concernente il riordino urbanistico-edilizio. L.R. 13/03/ Disciplina dei complessi ricettivi all'aria aperta. Circ.Ass. Territorio e Ambiente 26/06/1981 n.2 Integrazioni e modifiche alla legge regionale 29 febbraio 1980, n. 7, recante norme sul riordino urbanistico edilizio.

118 SENTENZE

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129 DIPARTIMENTO URBANISTICA SERVIZIO 5 Unità Operativa 5.3 Abusivismo Edilizio Prot del 10/05/2011 Circolare n. 3/2011 Ai Responsabili degli uffici tecnici Ai Sindaci Ai Presidenti del Consiglio Comunale dei Comuni della Regione Siciliana L innovativo sistema informativo SIAB (sistema informativo abusivismo edilizio) ha dato la possibilità a questo ufficio di verificare lo stato delle procedure repressive degli abusi edilizi accertati e comunicati dall anno Si è rilevato, in generale, che per gli abusi edilizi anzidetti, oltre l attivazione del procedimento di ingiunzione a demolire, non risultano, sempre, adottati gli ulteriori provvedimenti repressivi previsti dall art. 7 della L.n. 47/85. Il SIAB ha, altresì, evidenziato, che per detti abusi, i termini di legge di 90 giorni, imposti dall art. 7 della suddetta legge affinché il responsabile dell abuso provveda al ripristino dello stato dei luoghi, sono decorsi. Com è noto, la procedura disciplinata dal comma 3 dell art. 7 della L. n. 47/85 prevede: se il responsabile dell abuso non provvede alla demolizione e al ripristino dello stato dei luoghi nel termine di novanta giorni dall ingiunzione il bene e l area di sedime.sono acquisiti di diritto gratuitamente al patrimonio del Comune. Orbene, dalla norma risulta evidente che l effetto ablatorio si verifica ope legis all inutile scadenza del termine fissato per ottemperare all ingiunzione a demolire, mentre la notifica dell accertamento formale dell inottemperanza, si configura solo come titolo per l immissione in possesso e per la trascrizione nei registri immobiliari.

130 Pertanto, la sequenza amministrativa è la seguente: a) il responsabile dell ufficio competente ingiunge al proprietario e al responsabile dell abuso la demolizione dell immobile abusivo; b) se il responsabile non provvede alla demolizione nel termine di 90 giorni dall ingiunzione, l immobile è acquisito di diritto, gratuitamente al patrimonio comunale; c) il responsabile dell ufficio competente accerta formalmente l inottemperanza all ordine di demolizione e notifica detto accertamento all interessato; d) la notifica dell accertamento costituisce titolo per l immissione in possesso da parte del Comune e per la trascrizione nei registri immobiliari. La verifica in oggetto conduce ad una riflessione in ordine agli effetti procedimentali conseguenti all atto di ingiunzione a demolire, in quanto va considerato che la scadenza del termine, causando il trasferimento automatico dell immobile abusivo al patrimonio comunale, implica un danno erariale, nell ipotesi che gli immobili siano rimasti in uso, agli stessi responsabili dell abuso, a titolo gratuito. Stante quanto sopra occorre evidenziare che le opere acquisite al patrimonio comunale non possono essere occupate dai responsabili dell abuso in assenza dell atto deliberativo di cui all art. 7, comma 5, della L.n. 47/85, con il quale l organo consiliare dichiari l esistenza di prevalenti interessi pubblici, e sempre che l opera non contrasti con rilevanti interessi urbanistici e ambientali. Tale adempimento potrà essere, infatti, adottato dall Amministrazione in luogo di procedere alla demolizione, esprimendosi in tal senso, un interesse prevalente di uso per fini pubblici rispetto a quello di ripristino dell assetto del territorio violato (ma sempre che l opera non contrasti con rilevanti interessi urbanistici e ambientali. A seguito di tale adempimento, l immobile potrà essere utilizzato secondo le esigenze comunali, riguardo alle proprie attività istituzionali. In ultimo si fa rilevare che per gli immobili abusivi costruiti entro il 23 marzo 1992 potrebbero essere attivate le procedure di cui all art. 4 della l.r. n.17/94, semprechè detti immobili posseggano i requisiti di cui al comma 3

131 dello stesso articolo, che impongono talune condizioni al fine di potere accedere all istituto della concessione del diritto di abitazione delle opere acquisite al patrimonio comunale. Ciò in ragione del fatto che sebbene il termine di cui al comma 1 del citato art. 4 (centodieci giorni dall entrata in vigore della legge) sia scaduto, lo stesso ha, comunque, carattere ordinatorio, pertanto, i Comuni con delibera del consiglio comunale, su proposta del Sindaco, considerate le necessità di edilizia residenziale nel territorio comunale da soddisfare anche mediante il ricorso al patrimonio edilizio pubblico, possono stabilire che le procedure successive all acquisizione al patrimonio comunale delle opere edilizie abusive esistenti alla data di entrata in vigore della presente legge siano regolate dalle disposizioni del presente articolo, oltre che dalle disposizioni della legge 28 febbraio 1985, n. 47 e successive modificazioni e dalla legge regionale 10 agosto 1985, n. 37 e successive modificazioni, in quanto compatibili. Quindi la norma prevede che l organo consiliare, su proposta del dirigente apicale (già sindaco), ricorrendo al patrimonio edilizio pubblico, (compreso, quindi quello già acquisito ai sensi dell art. 7 della L.n. 47/85) possa soddisfare le necessità di edilizia residenziale richieste nel territorio comunale, applicando la procedura ex art. 4 della l.r. n. 17/94 per concedere, su richiesta del responsabile dell abuso, il diritto di abitazione, sempreché l immobile non arrechi rilevante pregiudizio alle destinazioni generali di zona previste dagli strumenti urbanistici come previsto dal comma 10 del suddetto art. 4. Potrà, altresì, valutarsi la possibilità di concedere in locazione gli immobili abusivi che non possono essere concessi in diritto di abitazione, ovvero provvedere alla loro dismissione a seguito della redazione del piano di alienazione e valorizzazione immobiliare di cui all art. 58 della legge n. 133 del 6/08/2008 di conversione del decreto legge n. 112 del 25/06/08. Si confida nei competenti uffici comunali, perchè possano valutare e porre in essere gli adempimenti di propria competenza, anche al fine di non incorrere nell ipotesi di danno erariale (di cui dovrà darsi notizia alla Procura della Corte dei Conti da parte di questo Assessorato) per il mancato utilizzo degli edifici abusivi acquisiti al patrimonio comunale. Il Dirigente Generale ( dott. Sergio Gelardi)

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