BOLLETTINO UFFICIALE SOMMARIO REPUBBLICA ITALIANA. Serie Ordinaria - Lunedì 24 novembre 2014 B) PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE

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1 Anno XLIV N. 296 Iscritto nel registro Stampa del Tribunale di Milano (n. 656 del 21 dicembre 2010) Proprietario: Giunta Regionale della Lombardia Sede Direzione e redazione: p.zza Città di Lombardia, Milano Direttore resp.: Fabrizio De Vecchi Redazione: tel. 02/6765 int ; burl@regione.lombardia.it 48 Serie Ordinaria - Lunedì 24 novembre 2014 BOLLETTINO UFFICIALE REPUBBLICA ITALIANA SOMMARIO B) PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE Decreto Presidente regione Lombardia 20 novembre n. 23 Nomina di due componenti del consiglio della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Varese, per i settori «Credito e assicurazioni» e «Organizzazioni sindacali dei lavoratori», in sostituzione di dimissionari. 3 D) ATTI DIRIGENZIALI Giunta regionale Presidenza Decreto dirigente unità organizzativa 17 novembre n Direzione centrale Programmazione integrata e finanza - Prelevamento dal fondo di riserva per le spese obbligatorie anno provvedimento. 4 Decreto dirigente unità organizzativa 19 novembre n Direzione centrale Programmazione integrata e finanza - Approvazione del «Modulo di domanda di adesione all agevolazione IRAP per Start up innovative» e del relativo modello di dichiarazione «de minimis» ai sensi di quanto previsto dalla d.g.r. X/1179 del 20 dicembre 2013 e della d.g.r. X/2184 del 25 luglio D.G. Istruzione, formazione e lavoro Decreto dirigente struttura 19 novembre n Approvazione dei progetti presentati a valere sull «Avviso pubblico per l assegnazione della premialità ai migliori poli tecnico professionale (PTP)» approvato con decreto n. 3111/ D.G. Famiglia, solidarietà sociale e volontariato Decreto direttore generale 19 novembre n Modifica dell accreditamento dell unitá d offerta sociosanitaria RSA Pio Albergo Trivulzio, con sede in via Trivulzio 15, Milano, gestita dall Azienda di Servizi alla Persona Istituti Milanesi Martinitt e Stelline e pio Albergo Trivulzio, con sede legale in via Marostica 8, Milano, c.f D.G. Salute Decreto direttore generale 14 novembre n Approvazione del documento tecnico «PEMAF ospedali della Regione Lombardia Massimo afflusso di feriti durante maxiemergenze Area Expo». 22 D.G. Attività produttive, ricerca e innovazione Decreto dirigente struttura 17 novembre n Approvazione esiti finali delle domande presentate ai sensi dell allegato 1 al decreto n /2013 Fondo regionale di prevenzione del fenomeno dell usura e di solidarietà alle vittime del reato di usura (d.g.r. n. 4200/2012).. 40 Decreto dirigente struttura 18 novembre n Approvazione esiti istruttorie candidature presentate ai sensi del bando all. 1 d.d. 9441/2013 «Soggetti fornitori di servizi di affiancamento ai percorsi di avvio e rilancio delle imprese», integrato e modificato con d.d. 6009/2014, nel periodo 8 settembre 2014 al 13 ottobre 2014 e pubblicazione del relativo elenco. 42 D.G. Ambiente, energia e sviluppo sostenibile Decreto dirigente unità organizzativa 14 novembre n Impegno di spesa a favore del comune di Bagnatica (BG) ai sensi del comma 2, lettera c dell art. 9 del r.r. 2/2012 e per gli effetti dell art. 250 del d.lgs 152/2006, nella misura di euro ,12 per la redazione del piano della caratterizzazione relativo all area di discarica abusiva ubicata in via V Alpini, nel comune di Bagnatica (BG). 48

2 2 Bollettino Ufficiale Decreto dirigente struttura 17 novembre n Pronuncia di compatibilità ambientale ai sensi del d.lgs. 152/2006 e della l.r. 5/2010 relativa all impianto esistente sito nel comune di Brivio. Proponente: Le Foglie Ecologia s.r.l. (ex Adda Express s.r.l.). 50 Decreto dirigente struttura 20 novembre n Progetto dell area di laminazione delle piene del fiume Lambro, nei comuni di Inverigo (CO), Nibionno (LC) e Veduggio con Colzano (MB). Proponente: Parco regionale della Valle del Lambro. Pronuncia di compatibilità ambientale ai sensi del d.lgs. 152/2006 e della l. r. 5/

3 Bollettino Ufficiale 3 B) PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE D.p.g.r. 20 novembre n. 23 Nomina di due componenti del consiglio della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Varese, per i settori «Credito e assicurazioni» e «Organizzazioni sindacali dei lavoratori», in sostituzione di dimissionari IL PRESIDENTE DELLA REGIONE LOMBARDIA Vista la legge 29 dicembre 1993, n. 580 «Riordinamento delle Camere di Commercio, Industria, artigianato e agricoltura», così come modificata dal decreto legislativo 15 febbraio 2010, n. 23 «Riforma dell ordinamento relativo alle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, in attuazione dell articolo 53 della legge 23 luglio 2009, n. 99»; Visto il d.m. dello Sviluppo Economico 4 agosto 2011, n. 156 «Regolamento relativo alla designazione e nomina dei componenti del consiglio ed all elezione dei membri della giunta delle camere di commercio, in attuazione dell art. 12 della legge 29 dicembre 1993, n. 580, così come modificata dal decreto legislativo 15 febbraio 2010, n. 23»; Richiamato il d.p.g.r. del 12 settembre 2012, n con il quale sono stati nominati i componenti del Consiglio della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Varese; Preso atto delle note inviate dal Presidente della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Varese con le quali comunica che i Sigg. Pier Aldo Bauchiero e Maria Carmela Tascone, nominati componenti del Consiglio Camerale con il citato d.p.g.r. 7783/2012, rispettivamente per i settori «Credito e Assicurazioni» e «Organizzazioni Sindacali dei Lavoratori» su designazione degli apparentamenti «ABI Associazione Bancaria Italiana e ANIA Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici» e CGIL Varese, CISL Varese e UIL Varese, hanno rassegnato le proprie dimissioni dall incarico; Preso atto delle note con le quali è stato richiesto agli apparentamenti designanti l indicazione dei rispettivi rappresentanti; Dato atto che gli apparentamenti hanno provveduto a designare rispettivamente il Sig. Emanuele Zerega, quale sostituto del Sig. Pier Aldo Bauchiero, e il Sig. Marco Roberto Pagano, quale sostituto della Sig.ra Maria Carmela Tascone, nel Consiglio della Camera di Commercio, Industria Artigianato e Agricoltura di Varese, rispettivamente per i settori «Credito e Assicurazioni» e «Organizzazioni Sindacali dei Lavoratori»; Verificato che i designati sono in possesso dei requisiti di legge; Preso atto della dichiarazione di disponibilità alla nomina e allo svolgimento del relativo incarico, resa dai designati medesimi, e ritenuto, pertanto, di procedere alla nomina; DECRETA 1. di nominare i Sigg. Emanuele Zerega e Marco Roberto Pagano quali componenti del Consiglio della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Varese in sostituzione dei Sigg. Pier Aldo Bauchiero e Maria Carmela Tascone, dimissionari, in rappresentanza rispettivamente degli apparentamenti «ABI Associazione Bancaria Italiana e ANIA Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici» e «CGIL Varese, CISL Varese e UIL Varese», per i settori «Credito e Assicurazioni» e «Organizzazioni Sindacali dei Lavoratori»; 2. di comunicare il presente decreto ai soggetti interessati e di pubblicarlo sul B.U.R.L.. Roberto Maroni

4 4 Bollettino Ufficiale D) ATTI DIRIGENZIALI Giunta regionale Presidenza D.d.u.o. 17 novembre n Direzione centrale Programmazione integrata e finanza - Prelevamento dal fondo di riserva per le spese obbligatorie anno provvedimento IL DIRIGENTE DELL UNITA ORGANIZZATIVA PROGRAMMAZIONE E GESTIONE FINANZIARIA Vista la legge regionale 24 dicembre 2013, n. 23 «Bilancio di previsione per l esercizio finanziario 2014 e bilancio pluriennale 2014/2016 a legislazione vigente e programmatico»; Visto l art. 39, secondo comma, della legge regionale 31 marzo 1978 n. 34 e successive modifiche ed integrazioni, che disciplina il prelievo dal fondo di riserva delle somme necessarie per l integrazione degli stanziamenti dei capitoli di spesa che hanno carattere obbligatorio, la cui dotazione si è rilevata insufficiente; Visto l art. 5 del regolamento di contabilità della Giunta regionale 2 aprile 2001 n. 1 e successive modifiche ed integrazioni; Visto l art 48 del d.lgs.118/2011 «Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali ed i loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della L.42/2009»e successivo d.lgs.126/2014«disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 23 giugno 2011 n.118»che disciplina le fattispecie e modalità di utilizzo dei fondi di riserva iscritti a bilancio Vista la richiesta da parte degli uffici competenti pervenuta attraverso posta elettronica in data 12 novembre 2014 con la quale si richiede il prelievo dal fondo di riserva spese obbligatorie per il pagamento del saldo dell imposta sugli immobili anno 2014 per l immobile sito in Bruxelles Rilevata la necessità di far fronte alle spese richiamate e la concomitante in capienza dei rispettivi capitoli di spesa del bilancio in corso; Vista la legge regionale 7 luglio 2008, n. 20, nonché i provvedimenti organizzativi della legislatura in corso; Considerata, per quanto sopra, la necessità di integrare la dotazione finanziaria: di competenza e di cassa del capitolo 8958: «ALTRE IMPO- STE DIRETTE» per l importo di 2.105,00 Accertato che il suddetto capitolo è classificato nel bilancio di previsione per l esercizio 2014 tra le spese a carattere obbligatorio, e che pertanto, possono essere integrati tramite il prelievo dal cap. 537 «Fondo di riserva per le spese obbligatorie» che presenta la necessaria dotazione finanziaria di competenza e di cassa; Verificata che la spesa da imputare sulla gestione 2014 è esigibile nella stessa gestione in linea con le prescrizioni dei nuovi principi contabili previsti dal d.p.c.m. 28 dicembre 2011; Verificata la tenuta dell equilibrio di parte corrente del bilancio 2014 Vista la classificazione economico funzionale dei capitoli richiamati che è sintetizzata nella tabella seguente Codice capitolo spesa Descrizione capitolo spesa Codice Missione 1 Servizi istituzionali e generali, di Descrizione Missione gestione e di controllo Codice Programma 11 Descrizione Programma Codice Cofog 01.3 Descrizione Cofog Codice Titolo 1 Descrizione Titolo Codice Livello 1 Piano dei Conti 1 Descrizione Livello 1 Piano dei Conti ALTRE IMPOSTE DIRETTE Altri servizi generali Servizi generali Spese correnti Spese correnti Codice Livello 2 Piano dei Conti 02 Descrizione Livello 2 Piano dei Conti Imposte e tasse a carico dell'ente Per le motivazioni in premessa, DECRETA Di prelevare complessivamente la somma di 2.105,00 dalla dotazione di competenza e di cassa del cap «Fondo di riserva per le spese obbligatorie» ai sensi dell art. 39 della L.R. 34/78 e successive modifiche ed integrazioni e di integrare la dotazione di competenza e di cassa del capitolo 8958: «ALTRE IMPO- STE DIRETTE» per l importo di 2.105,00 A. di pubblicare copia del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente di funzione specialistica Manuela Giaretta

5 Bollettino Ufficiale 5 D.d.u.o. 19 novembre n Direzione centrale Programmazione integrata e finanza - Approvazione del «Modulo di domanda di adesione all agevolazione IRAP per Start up innovative» e del relativo modello di dichiarazione «de minimis» ai sensi di quanto previsto dalla d.g.r. X/1179 del 20 dicembre 2013 e della d.g.r. X/2184 del 25 luglio 2014 LA DIRIGENTE DELLA UNITÀ ORGANIZZATIVA TUTELA DELLE ENTRATE REGIONALI Visto il comma 6 quater, dell art. 77 della legge regionale 14 luglio 2003, n. 10, il quale prevede che: per il periodo d imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2013, le imprese start up innovative, come definite dall articolo 25, comma 2, del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179 iscritte nell apposita sezione speciale del registro delle imprese, sono esentate dal pagamento dell IRAP; per i due periodi d imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2014 le stesse imprese sono soggette all aliquota IRAP di cui all articolo 16, comma 1, del d.lgs. n. 446/1997 ridotta di un punto percentuale; Visto il comma 6 quinquies, dell art. 77 della legge regionale 14 luglio 2003, n. 10, il quale prevede che le suddette agevolazioni operano nel rispetto della disciplina in materia di aiuti di Stato e che con deliberazione della Giunta regionale sono definite le modalità applicative con riferimento al regime di aiuto prescelto; Richiamate: la d.g.r. n. X/1179 del 20 dicembre 2013 «Ulteriori determinazioni in merito al programma d interventi a favore della creazione : approvazione delle modalità applicative in ordine all agevolazione fiscale in ambito lrap per le start up innovative»; la d.g.r. n. X/ 2184 del 27 maggio 2014 «Adeguamento del «regime de minimis» (Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013): modifica delle deliberazioni: n. X/1173 del 20 dicembre 2013 e n. X/1179 del 20 dicembre 2013; Visto il Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 (pubblicato sulla G.U. dell Unione europea L 352 del 24 dicembre 2013) relativo all applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell Unione Europea agli aiuti «de minimis», con particolare riferimento agli artt. 1 (Campo di applicazione), 2 (Definizioni), 3 (Aiuti de minimis), 4 (Calcolo dell equivalente sovvenzione lordo), 5 (Cumulo) e 6 (Controllo), che dal 1 gennaio 2014 sostituisce il regolamento (CE) n. 1998/2006 della Commissione del 15 dicembre 2006; Considerato che le imprese beneficiarie, ai sensi della DGR X/1179/2013, dovranno presentare una domanda di adesione all agevolazione, corredata della copia del documento d identità del legale rappresentante dell impresa, che la sottoscrive quale dichiarazione sostitutiva di certificazione, ai sensi degli articoli 46 e 47 del d.p.r. 28 dicembre 2000, n. 445, nella quale dichiara il possesso dei requisiti indicati al punto 1) «requisiti per il riconoscimento dell agevolazione sul pagamento dell IRAP» dell allegato alla citata d.g.r. X/1179/2013; Dato atto che, al fine di rispettare le disposizioni del Reg. 1407/2013, le imprese beneficiarie dovranno sottoscrivere una dichiarazione ai sensi del d.p.r. 445/2000 nella quale attestino: di non rientrare nelle specifiche esclusioni di cui all art. 1 del suddetto Regolamento (UE); i requisiti di cui alla definizione di impresa unica e relativo cumulo complessivo degli aiuti de minimis ricevuti; eventuali aiuti «de minimis», ricevuti nell arco degli ultimi tre esercizi finanziari al fine della verifica del rispetto della soglia per impresa; di non rientrare tra coloro che hanno ricevuto e successivamente non rimborsato o non depositato in un conto bloccato aiuti che lo Stato è tenuto a recuperare in esecuzione di una decisione di recupero adottata dalla Commissione Europea ai sensi del Regolamento (CE) n. 659/1999; Ritenuto conseguentemente di dover approvare la seguente documentazione allegata al presente atto quale parte integrante e sostanziale: «modulo di domanda di adesione all agevolazione IRAP per start up innovative», in adempimento di quanto previsto dalla d.g.r. X/1179/2013, «modello de minimis allegato al modulo di domanda di adesione all agevolazione IRAP per start up innovative», quale allegato alla domanda di adesione all agevolazione IRAP per start up innovative, predisposto ai sensi ed in conformità a quanto disposto ai punti 2 e 3 della d.g.r. X/2184/2014, ovvero conformemente al documento approvato nella seduta del 12 giugno 2014 dalla Conferenza delle Regioni e delle Province a Statuto Autonomo prot. 14/077/cr08/c3» (comprensiva dei relativi allegati l e Il) integrato con la clausola relativa agli aiuti illegali; Ritenuto inoltre di dover fissare il termine di conclusione del procedimento al novantesimo giorno dalla ricezione da parte degli uffici regionali della domanda di adesione all agevolazione IRAP per start up innovative e che quest ultima deve essere presentata entro 90 giorni dalla scadenza del termine di pagamento dell IRAP dovuta per l anno al quale si riferisce l agevolazione; Ritenuto infine di dover dare adeguata pubblicità al presente decreto; Vista la l.r. 7 luglio 2008, n. 20, «Testo Unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale», la d.g.r. n del 1 agosto 2014, il decreto del Segretario Generale n del 17 settembre 2014, relativi alle competenze della U.O. Tutela delle Entrate Regionali, nonché i provvedimenti organizzativi della X legislatura, DECRETA 1. di stabilire che la presente misura sia attuata nel rispetto del regolamento (CE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 (G.U. Unione Europea L 352 del 24 dicembre 2013) relativo all applicazione degli artt. 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell Unione Europea agli aiuti «de minimis» alle imprese e in particolare gli artt. 1 (Campo di applicazione), 2 (Definizioni), 3 (Aiuti de minimis), 4 (Calcolo dell equivalente sovvenzione lordo), 5 (Cumulo) e 6 (Controllo); 2. di approvare la seguente documentazione allegata al presente atto quale parte integrante e sostanziale: «modulo di domanda di adesione all agevolazione IRAP per start up innovative», in adempimento di quanto previsto dalla d.g.r. X/1179/2013, «modello de minimis allegato al modulo di domanda di adesione all agevolazione IRAP per start up innovative», quale allegato alla domanda di adesione all agevolazione IRAP per start up innovative, predisposto ai sensi ed in conformità a quanto disposto ai punti 2 e 3 della d.g.r. X/2184/2014, ovvero conformemente al documento approvato nella seduta del 12 giugno 2014 dalla Conferenza delle Regioni e delle Province a Statuto Autonomo prot. 14/077/cr08/c3» (comprensiva dei relativi allegati l e Il) integrato con la clausola relativa agli aiuti illegali; 3. di fissare il termine di conclusione del procedimento al novantesimo giorno dalla ricezione da parte degli uffici regionali della domanda di adesione all agevolazione IRAP per start up innovative e che quest ultima deve essere presentata entro 90 giorni dalla scadenza del termine di pagamento dell IRAP dovuta per l anno al quale si riferisce l agevolazione; 4. di disporre la pubblicazione del presente atto con le seguenti modalità: Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia; sito istituzionale- sezione amministrazione trasparente- ai sensi del d.lgs. 33/2013 artt. 26 e 27; sito La dirigente Maria Carbone

6 6 Bollettino Ufficiale ALLEGATO 1 MODULO DI DOMANDA DI ADESIONE ALL AGEVOLAZIONE IRAP PER START UP INNOVATIVE AI SENSI DI QUANTO PREVISTO DALLA DGR X/1179 DEL 20/12/2013 E DELLA DGR X/2184 DEL 25/7/2014. ANNO D IMPOSTA IRAP.. Il sottoscritto: Il Titolare / legale rappresentante dell impresa Nome e cognome nata/o il nel Comune di Prov Comune di residenza CAP Via n. Prov In qualità di titolare/legale rappresentante dell impresa: Impresa Denominazione/Ragione sociale dell impresa Forma giuridica Sede legale Comune CAP Via n. prov Dati impresa Codice fiscale Partita IVA CONSAPEVOLE delle responsabilità anche penali assunte in caso di rilascio di dichiarazioni mendaci, formazione di atti falsi e loro uso, e della conseguente decadenza dai benefici concessi sulla base di una dichiarazione non veritiera, ai sensi degli articoli 75 e 76 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa), CHIEDE che l impresa sopra descritta sia ammessa all agevolazione IRAP per le Start up innovative ai sensi di quanto previsto dalla DGR X/1179 del 20/12/2013 e della DGR X/2184 del 25/7/2014. DICHIARA che la medesima impresa è in possesso dei requisiti elencati al punto 1), lett. a) e lett.b), dell allegato alla DGR X/1179 del 20/12/2013, e in particolare: che l impresa ha domicilio fiscale in Lombardia, che l impresa risulta iscritta nel corso del 2013 alla sezione speciale del Registro delle imprese istituita presso la Camera di Commercio e possiede i requisiti previsti dall art. 25 della legge 221/2012; che l ammontare dell agevolazione IRAP relativa alla presente richiesta è quantificabile in: euro.. come, desumibile dai dati relativi ai versamenti IRAP effettuati (se dovuti, ad es. con modello F24):... di impegnarsi a comunicare tempestivamente a Regione Lombardia ogni altro elemento utile in relazione alla presente agevolazione nonché i dati relativi a successivi versamenti IRAP eventualmente effettuati. DICHIARA INOLTRE di essere a conoscenza che: dovrà essere presentata la dichiarazione annuale IRAP anche per gli anni per i quali si chiede l agevolazione, conformemente alle istruzioni di compilazione ad essa correlate; è necessario il mantenimento per la durata dell agevolazione dei requisiti originari per l iscrizione alla sezione del registro delle imprese, secondo quanto previsto dalla Guida per gli adempimenti amministrativi, ed informazioni sulle nuove imprese dedicate all innovazione redatta dalla Camere di Commercio con il coordinamento MISE. AUTORIZZA l Amministrazione concedente al trattamento e all elaborazione dei dati forniti con la presente dichiarazione, per finalità gestionali e statistiche, anche mediante l ausilio di mezzi elettronici o automatizzati, nel rispetto della sicurezza e della riservatezza e ai sensi dell articolo 38 del citato DPR n. 445/2000 allegando alla presente dichiarazione, copia fotostatica di un documento di identità. Località e data In fede (Il titolare/legale rappresentante dell impresa)

7 Bollettino Ufficiale 7 Allegati al presente modulo: 1. modello di dichiarazione di de minimis 2. Documento d identità del titolare/legale rappresentante dell impresa Ai sensi e per gli effetti dell articolo 13 del D.lgs n. 196 del 30 Giugno 2003 Codice in materia di protezione dei dati personali, riguardante la tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali, si informa che i dati personali acquisiti con riferimento alla richiesta sottoscritta ed relativo allegato sono raccolti e trattati dalla Regione Lombardia esclusivamente ai fini dell istruttoria della richiesta di agevolazione. I dati sono trattati con modalità informatizzate e manuali in modo anonimo. All interessato al trattamento, sono garantiti i diritti di cui all art. 7 del D.Lgs. 196/2003. Tra i quali, ad esempio: l aggiornamento, la rettificazione ovvero, quando vi ha interesse, l integrazione dei dati; la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione di legge, compresi quelli di cui non è necessaria la conservazione in relazione agli scopi per i quali i dati sono stati raccolti o successivamente trattati. Tali diritti potranno essere esercitati nei confronti del soggetto responsabile del trattamento dei dati sotto indicato. Il Titolare del trattamento dei dati è la Giunta Regionale della Lombardia nella persona del suo Presidente. Il Responsabile interno del trattamento è il Direttore della Direzione Centrale Programmazione Integrata.

8 8 Bollettino Ufficiale ALLEGATO 2 Modello de minimis allegato al modulo di domanda di adesione all agevolazione IRAP per start up innovative ANNO D IMPOSTA IRAP. Modello de minimis da consegnare agli sportelli del protocollo federato o inviare a : Regione Lombardia UO Tutela delle Entrate Regionali Piazza Città di Lombardia, MILANO DGR X/2184 del 25/7/2014 DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA PER LA CONCESSIONE DI AIUTI IN «DE MINIMIS», AI SENSI DELL ART. 47 DEL DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 28 DICEMBRE 2000, N. 445 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa) Il sottoscritto: SEZIONE 1 Anagrafica richiedente Il Titolare / legale rappresentante dell impresa Nome e cognome nata/o il nel Comune di Prov Comune di residenza CAP Via n. Prov In qualità di titolare/legale rappresentante dell impresa: SEZIONE 2 Anagrafica impresa Impresa Denominazione/Ragione sociale dell impresa Forma giuridica Sede legale Comune CAP Via n. prov Dati impresa Codice fiscale Partita IVA In relazione a quanto previsto dalla DGR X/2184 del 25/7/2014 per l agevolazione IRAP per le start up innovative come di seguito specificato: Bando/Avviso DGR X/1179 del 20/12/2013 Titolo: Adeguamento del regime di de minimis (regolamento UE n. 1407/2013 della Commissione del 18/dicembre 2013): modifica delle deliberazioni X/1173 del 20/12/2013 e n del 20/12/203 Estremi provvedimento di approvazione Pubblicato in BUR DGR n. X/2184 del 25/7/2014 n.31 S.O. del 29/7/2014 Per la concessione di aiuti «de minimis» di cui al Regolamento (UE) n.../. della Commissione del.., (pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell Unione europea n. L../ del ), Nel rispetto di quanto previsto dai seguenti Regolamenti della Commissione: - Regolamento n. 1407/2013 de minimis generale - Regolamento n. 1408/2013 de minimis nel settore agricolo - Regolamento n. 717/2014 de minimis nel settore pesca - Regolamento n. 360/2012 de minimis SIEG PRESA VISIONE delle istruzioni per la predisposizione della presente dichiarazione (Allegato I); CONSAPEVOLE delle responsabilità anche penali assunte in caso di rilascio di dichiarazioni mendaci, formazione di atti falsi e loro uso, e della conseguente decadenza dai benefici concessi sulla base di una dichiarazione non veritiera, ai sensi degli articoli 75 e 76 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa),

9 Bollettino Ufficiale 9 DICHIARA Sezione A Natura dell impresa o Che l impresa non è controllata né controlla, direttamente o indirettamente 1, altre imprese. o Che l impresa controlla, anche indirettamente, le imprese seguenti aventi sede legale in Italia, per ciascuna delle quali presenta la dichiarazione di cui all allegato II: (Ragione sociale e dati anagrafici) (ripetere tabella se necessario) Anagrafica impresa controllata Impresa Denominazione/Ragione sociale dell impresa Forma giuridica Sede legale Comune CAP Via n. prov Dati impresa Codice fiscale Partita IVA Che l impresa è controllata, anche indirettamente, dalle imprese seguenti aventi sede legale o unità operativa in Italia, per ciascuna delle quali presenta la dichiarazione di cui all allegato II: (Ragione sociale e dati anagrafici) (ripetere tabella se necessario) Anagrafica dell impresa che esercita il controllo sulla richiedente Impresa Denominazione/Ragione sociale dell impresa Forma giuridica Sede legale Comune CAP Via n. prov Dati impresa Codice fiscale Partita IVA DICHIARA inoltre, per fruire dell agevolazione (aiuto di Stato ai sensi dell art. 107 del Trattato), che l impresa: o non è destinataria di ingiunzioni di recupero in relazione ad aiuti definiti come illegali in esecuzione di una decisione di recupero adottata dalla Commissione europea ai sensi del Reg. (CE) 659/1999. oppure o pur essendo destinataria di ingiunzioni di recupero in relazione ad aiuti illegali in esecuzione di una decisione di recupero adottata dalla Commissione europea ai sensi del Reg. (CE) 659/1999: o oppure o ha rimborsato l intero importo oggetto dell ingiunzione di recupero (allega copia F24); ha depositato l intero importo oggetto dell ingiunzione in un conto corrente bloccato (allega copia). E SI IMPEGNA a ripresentare la presente dichiarazione, qualora intervengano variazioni rispetto a quanto dichiarato con la presente dichiarazione, in occasione di ogni successiva erogazione.

10 10 Bollettino Ufficiale Sezione B - Rispetto del massimale 1) Che l esercizio finanziario (anno fiscale) dell impresa rappresentata inizia il e termina il ; 2) Che all impresa rappresentata NON E STATO CONCESSO nell esercizio finanziario corrente e nei due esercizi finanziari precedenti alcun aiuto «de minimis», tenuto conto anche delle disposizioni relative a fusioni/acquisizioni o scissioni 2 ; Che all impresa rappresentata SONO STATI CONCESSI nell esercizio finanziario corrente e nei due esercizi finanziari precedenti i seguenti aiuti «de minimis», tenuto conto anche delle disposizioni relative a fusioni/acquisizioni o scissioni 3 : (Aggiungere righe se necessario) Impresa cui è stato concesso il de minimis Ente concedente Riferimento normativo/ amministrativo che prevede l agevolazione Provvedimento di concessione e data Reg. UE de minimis 1 TOTALE Importo dell aiuto de minimis Concesso Effettivo 2 Di cui imputabile all attività di trasporto merci su strada per conto terzi Che qualora dovessero essere superati i limiti degli aiuti pubblici ricevuti a titolo di de minimis, (euro vedere All. 1 al Modello de minimis Istruzioni per le imprese per la compilazione dei moduli) nel corso del periodo oggetto dell agevolazione, si impegna a darne comunicazione alla Regione; Sezione C settori in cui opera l impresa Che l impresa rappresentata opera solo nei settori economici ammissibili al finanziamento; Che l impresa rappresentata opera anche in settori economici esclusi, tuttavia dispone di un sistema adeguato di separazione delle attività o distinzione dei costi; Che l impresa rappresentata opera anche nel settore economico del «trasporto merci su strada per conto terzi», tuttavia dispone di un sistema adeguato di separazione delle attività o distinzione dei costi. Sezione D - condizioni di cumulo Che in riferimento agli stessi «costi ammissibili» l impresa rappresentata NON ha beneficiato di altri aiuti di Stato. Che in riferimento agli stessi «costi ammissibili» l impresa rappresentata ha beneficiato dei seguenti aiuti di Stato: n. Ente concedente Riferimento normativo o amministrativo che prevede l agevolazione Provvedimento di concessione Regolamento di esenzione (e articolo pertinente) o Decisione Commissione UE 3 Intensità di aiuto Ammissibile Applicata Importo imputato sulla voce di costo o sul progetto 1 2 TOTALE AUTORIZZA l Amministrazione concedente al trattamento e all elaborazione dei dati forniti con la presente dichiarazione, per finalità gestionali e statistiche, anche mediante l ausilio di mezzi elettronici o automatizzati, nel rispetto della sicurezza e della riservatezza e ai sensi dell articolo 38 del citato DPR n. 445/2000 allegando alla presente dichiarazione, copia fotostatica di un documento di identità. Località e data In fede (Il titolare/legale rappresentante dell impresa)

11 Bollettino Ufficiale 11 Allegati al presente modulo: 1. Documento d identità del titolare/legale rappresentante dell impresa Ai sensi e per gli effetti dell articolo 13 del D.lgs n. 196 del 30 Giugno 2003 Codice in materia di protezione dei dati personali, riguardante la tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali, si informa che i dati personali acquisiti con riferimento alla richiesta sottoscritta ed relativo allegato sono raccolti e trattati dalla Regione Lombardia esclusivamente ai fini dell istruttoria della richiesta di agevolazione. I dati sono trattati con modalità informatizzate e manuali in modo anonimo. All interessato al trattamento, sono garantiti i diritti di cui all art. 7 del D.Lgs. 196/2003. Tra i quali, ad esempio: l aggiornamento, la rettificazione ovvero, quando vi ha interesse, l integrazione dei dati; la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione di legge, compresi quelli di cui non è necessaria la conservazione in relazione agli scopi per i quali i dati sono stati raccolti o successivamente trattati. Tali diritti potranno essere esercitati nei confronti del soggetto responsabile del trattamento dei dati sotto indicato. Il Titolare del trattamento dei dati è la Giunta Regionale della Lombardia nella persona del suo Presidente. Il Responsabile interno del trattamento è il Direttore della Direzione Centrale Programmazione Integrata.

12 12 Bollettino Ufficiale Allegato I al Modello de minimis ISTRUZIONI PER LE IMPRESE PER LA COMPILAZIONE DEI MODULI Il legale rappresentante di ogni impresa candidata a ricevere un aiuto in regime «de minimis» è tenuto a sottoscrivere una dichiarazione rilasciata ai sensi dell art. 47 del DPR 445/2000 che attesti l ammontare degli aiuti «de minimis» ottenuti nell esercizio finanziario in corso e nei due precedenti. Il nuovo aiuto potrà essere concesso solo se, sommato a quelli già ottenuti nei tre esercizi finanziari suddetti, non superi i massimali stabiliti da ogni Regolamento di riferimento. Poiché il momento rilevante per la verifica dell ammissibilità è quello in cui avviene la concessione (il momento in cui sorge il diritto all agevolazione), la dichiarazione dovrà essere confermata o aggiornata con riferimento al momento della concessione. Si ricorda che se con la concessione Y fosse superato il massimale previsto, l impresa perderebbe il diritto non all importo in eccedenza, ma all intero importo dell aiuto oggetto della concessione Y in conseguenza del quale tale massimale è stato superato. Sezione A: Come individuare il beneficiario Il concetto di controllo e l impresa unica. Le regole europee stabiliscono che, ai fini della verifica del rispetto dei massimali, le entità controllate (di diritto o di fatto) dalla stessa entità debbano essere considerate come un unica impresa beneficiaria. Ne consegue che nel rilasciare la dichiarazione «de minimis» si dovrà tener conto degli aiuti ottenuti nel triennio di riferimento non solo dall impresa richiedente, ma anche da tutte le imprese, a monte o a valle, legate ad essa da un rapporto di collegamento (controllo), nell ambito dello stesso Stato membro. Fanno eccezione le imprese tra le quali il collegamento si realizza attraverso un Ente pubblico, che sono prese in considerazione singolarmente. Fanno eccezione anche le imprese tra quali il collegamento si realizza attraverso persone fisiche, che non dà luogo all impresa unica. Il rapporto di collegamento (controllo) può essere anche indiretto, cioè può sussistere anche per il tramite di un impresa terza. Art. 2, par. 2 Regolamento n. 1407/2013/UE Ai fini del presente regolamento, s intende per «impresa unica» l insieme delle imprese fra le quali esiste almeno una delle relazioni seguenti: a) un impresa detiene la maggioranza dei diritti di voto degli azionisti o soci di un altra impresa; b) un impresa ha il diritto di nominare o revocare la maggioranza dei membri del consiglio di amministrazione, direzione o sorveglianza di un altra impresa; c) un impresa ha il diritto di esercitare un influenza dominante su un altra impresa in virtù di un contratto concluso con quest ultima oppure in virtù di una clausola dello statuto di quest ultima; d) un impresa azionista o socia di un altra impresa controlla da sola, in virtù di un accordo stipulato con altri azionisti o soci dell altra impresa, la maggioranza dei diritti di voto degli azionisti o soci di quest ultima. Le imprese fra le quali intercorre una delle relazioni di cui al primo comma, lettere da a) a d), per il tramite di una o più altre imprese sono anch esse considerate un impresa unica. Pertanto, qualora l impresa richiedente faccia parte di «un impresa unica» così definita, ciascuna impresa ad essa collegata (controllata o controllante) dovrà fornire le informazioni relative al rispetto del massimale, facendo sottoscrivere al proprio legale rappresentante una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (Allegato II). Tali dichiarazioni dovranno essere allegate alla domanda da parte dell impresa richiedente. Sezione B: Rispetto del massimale. Quali agevolazioni indicare? Devono essere riportate tutte le agevolazioni ottenute in «de minimis» ai sensi di qualsiasi regolamento europeo relativo a tale tipologia di aiuti, specificando, per ogni aiuto, a quale regolamento faccia riferimento (agricoltura, pesca, SIEG o generale ). Nel caso di aiuti concessi in forma diversa dalla sovvenzione (ad esempio, come prestito agevolato o come garanzia), dovrà essere indicato l importo dell equivalente sovvenzione, come risulta dall atto di concessione di ciascun aiuto. In relazione a ciascun aiuto deve essere rispettato il massimale triennale stabilito dal regolamento di riferimento e nell avviso. Un impresa può essere beneficiaria di aiuti ai sensi di più regolamenti «de minimis»; a ciascuno di tali aiuti si applicherà il massimale pertinente, con l avvertenza che l importo totale degli aiuti «de minimis» ottenuti in ciascun triennio di riferimento non potrà comunque superare il tetto massimo più elevato tra quelli cui si fa riferimento. Inoltre, qualora l importo concesso sia stato nel frattempo anche liquidato a saldo, l impresa potrà dichiarare anche questo importo effettivamente ricevuto se di valore diverso (inferiore) da quello concesso. Fino al momento in cui non sia intervenuta l erogazione a saldo, dovrà essere indicato solo l importo concesso. Periodo di riferimento: Il massimale ammissibile stabilito nell avviso si riferisce all esercizio finanziario in corso e ai due esercizi precedenti. Per esercizio finanziario si intende l anno fiscale dell impresa. Qualora le imprese facenti parte dell impresa unica abbiano esercizi fiscali non coincidenti, l esercizio fiscale di riferimento ai fini del calcolo del cumulo è quello dell impresa richiedente per tutte le imprese facenti parte dell impresa unica. Il caso specifico delle fusioni, acquisizioni e trasferimenti di rami d azienda:

13 Bollettino Ufficiale 13 Nel caso specifico in cui l impresa richiedente sia incorsa in vicende di fusioni o acquisizioni (art.3(8) del Reg 1407/2013/UE) tutti gli aiuti «de minimis» accordati alle imprese oggetto dell operazione devono essere sommati. In questo caso la tabella andrà compilata inserendo anche il de minimis ottenuto dall impresa/dalle imprese oggetto acquisizione o fusione. Ad esempio: All impresa A sono stati concessi in de minimis nell anno 2010 All impresa B sono stati concessi in de minimis nell anno 2010 Nell anno 2011 l impresa A si fonde con l impresa B e diventa un nuovo soggetto (A+B) Nell anno 2011 il soggetto (A+B) vuole fare domanda per un nuovo de minimis di L impresa (A+B) dovrà dichiarare gli aiuti ricevuti anche dalle imprese A e B, che ammonteranno ad un totale di Qualora l impresa (A+B) voglia ottenere un nuovo de minimis nel 2012, dovrà dichiarare che gli sono stati concessi nell anno in corso e nei due precedenti aiuti de minimis pari a Nel caso specifico in cui l impresa richiedente origini da operazioni di scissione (art.3(9) del Reg 1407/2013/UE) di un impresa in due o più imprese distinte, si segnala che l importo degli aiuti «de minimis» ottenuti dall impresa originaria deve essere attribuito all impresa che acquisirà le attività che hanno beneficiato degli aiuti o, se ciò non è possibile, deve essere suddiviso proporzionalmente al valore delle nuove imprese in termini di capitale investito. Valutazioni caso per caso dovranno essere effettuate per la fattispecie di un trasferimento di un ramo d azienda che, configurato come operazione di acquisizione, determina il trasferimento del de minimis in capo all impresa che ha effettuato l acquisizione, se l aiuto de minimis era imputato al ramo d azienda trasferito. Viceversa, nel caso in cui un trasferimento di ramo d azienda si configuri come una operazione di cessione, l impresa che ha ceduto il ramo può dedurre dall importo dichiarato l aiuto de minimis imputato al ramo ceduto. Le seguente parte di istruzioni per la compilazione fornisce indicazioni utili per fornire istruzioni ai partecipanti relativamente alle seguenti sezioni (C, D ed E) nel modulo. (FACOLTATIVE a discrezione dell amministrazione concedente). Sezione C: Campo di applicazione Se un impresa opera sia in settori ammissibili dall avviso/bando, sia in settori esclusi, deve essere va garantito, tramite la separazione delle attività o la distinzione dei costi, che le attività esercitate nei settori esclusi non beneficino degli aiuti de minimis. Da Regolamento 1407/2013/UE (articolo 1, par.1), sono esclusi gli aiuti alle imprese operanti nei seguenti settori: - della pesca e dell acquacoltura, di cui al regolamento (CE) n. 104/2000 del Consiglio; - della produzione primaria dei prodotti agricoli; - solo negli specifici casi in cui l importo dell aiuto sia stato fissato in base al prezzo o al quantitativo di tali prodotti acquistati da produttori primari o immessi sul mercato dalle imprese interessate, o qualora l aiuto sia stato subordinato al fatto di venire parzialmente o interamente trasferito a produttori primari, della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli. La stessa regola vale per le imprese che operano in settori ammissibili ma che ai sensi dei regolamenti de minimis godono di massimali diversi. Ad esempio, se un impresa che effettua trasporto di merci su strada per conto terzi esercita anche altre attività soggette al massimale di EUR, all impresa si applicherà quest ultimo massimale, a condizione che sia garantito, tramite la separazione delle attività o la distinzione dei costi, che l attività di trasporto di merci su strada non tragga un vantaggio superiore a EUR. Sezione D: Condizioni per il cumulo Se l Avviso/Bando consente il cumulo degli aiuti de minimis con altri aiuti di Stato e gli aiuti «de minimis» sono concessi per specifici costi ammissibili, questi possono essere cumulati: - con aiuti di Stato concessi per gli stessi costi ammissibili se tale cumulo non comporta il superamento dell intensità di aiuto o dell importo di aiuto più elevati fissati, per le specifiche circostanze di ogni caso, in un regolamento d esenzione per categoria o in una decisione adottata dalla Commissione. - con aiuti di Stato concessi per costi ammissibili diversi da quelli finanziati in «de minimis». Per questo motivo l impresa dovrà indicare se ed eventualmente quali aiuti ha già ricevuto sugli stessi costi ammissibili, a norma di un regolamento di esenzione o di una decisione della Commissione europea, affinché non si verifichino superamenti delle relative intensità. Nella tabella dovrà pertanto essere indicata l intensità relativa al progetto e l importo imputato alla voce di costo o all intero progetto in valore assoluto. Esempio 1: per la ristrutturazione di un capannone, un impresa ha ricevuto un finanziamento in esenzione. L intensità massima per quel finanziamento era del 20% (pari a ) ma gli è stato concesso (oppure erogato a saldo) il 15% (pari a ). Nella tabella l impresa dovrà dichiarare questi ultimi due importi. Per lo stesso capannone (stessa voce di costo) l impresa potrà ottenere un finanziamento in de minimis pari a Esempio 2: Per una misura di assunzione di lavoratori svantaggiati, un impresa ha ricevuto un finanziamento in esenzione. L intensità massima per il complessivo del progetto, era del 50% dei costi salariali per 12 mesi pari ad un complessivo di 6000 (500 al mese). Tuttavia il finanziamento effettivamente concesso (oppure erogato a saldo) è stato del 40% pari ad un importo di 4800 (corrispondenti a 400 al mese). L impresa avrebbe quindi diritto ad un ulteriore finanziamento, in de minimis, pari a 1200 per il progetto complessivamente inteso.

14 14 Bollettino Ufficiale Sezione E: Condizioni per aiuti sotto forma di «prestiti» e «garanzie» La sezione E deve essere compilata soltanto nel caso in cui l aiuto de minimis sia concesso, sulla base di quanto previsto dal Bando/ Avviso, sotto forma di prestiti o garanzia. Qualora l aiuto «de minimis» possa essere concesso sotto forma di prestito o garanzia, il beneficiario dovrà dichiarare di non essere oggetto di procedura concorsuale per insolvenza o di non soddisfare le condizioni previste dalla vigente normativa italiana per l apertura nei suoi confronti di una tale procedura su richiesta dei suoi creditori. Nel caso in cui il beneficiario sia una Grande Impresa, lo stesso dovrà dichiarare di trovarsi in una situazione comparabile ad un rating del credito pari ad almeno B-. Per la definizione di PMI si rimanda alla raccomandazione della Commissione europea n. 2003/361/CE, anche allegato I del Regolamento (CE) n. 800/08.

15 Bollettino Ufficiale 15 ALLEGATO II al modello de minimis DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA PER LA CONCESSIONE DI AIUTI IN «DE MINIMIS», AI SENSI DELL ART. 47 DEL DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 28 DICEMBRE 2000, N. 445 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa) Il sottoscritto: SEZIONE 1 Anagrafica Il Titolare / legale rappresentante dell impresa Nome e cognome nata/o il nel Comune di Prov Comune di residenza CAP Via n. Prov In qualità di titolare/legale rappresentante dell impresa: SEZIONE 2 Anagrafica impresa Impresa Denominazione/Ragione sociale dell impresa Forma giuridica Sede legale Comune CAP Via n. prov Dati impresa Codice fiscale Partita IVA CONTROLLATA o CONTROLLANTE dell impresa richiedente (denominazione/ragione sociale, forma giuridica). in relazione a quanto previsto dalla DGR X/2184 del 25/7/2014 per l agevolazione IRAP per le start up innovative come di seguito specificato: Bando/Avviso DGR X/1179 del 20/12/2013 Titolo: Adeguamento del regime di de minimis (regolamento UE n. 1407/2013 della Commissione del 18/dicembre 2013): modifica delle deliberazioni X/1173 del 20/12/2013 e n del 20/12/203 Estremi provvedimento di approvazione Pubblicato in BUR DGR n. X/2184 del 25/7/2014 n.31 S.O. del 29/7/2014 Per la concessione di aiuti «de minimis» di cui al Regolamento (UE) n.../. della Commissione del.., (pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell Unione europea n. L../ del ), Nel rispetto di quanto previsto dai seguenti Regolamenti della Commissione: - Regolamento n. 1407/2013 de minimis generale - Regolamento n. 1408/2013 de minimis agricoltura - Regolamento n. 717/2014 de minimis pesca - Regolamento n. 360/2012 de minimis SIEG PRESA VISIONE delle istruzioni per la predisposizione della presente dichiarazione (Allegato I); CONSAPEVOLE delle responsabilità anche penali assunte in caso di rilascio di dichiarazioni mendaci, formazione di atti falsi e loro uso, e della conseguente decadenza dai benefici concessi sulla base di una dichiarazione non veritiera, ai sensi degli articoli 75 e 76 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa), DICHIARA Che all impresa rappresentata NON E STATO CONCESSO nell esercizio finanziario corrente e nei due esercizi finanziari precedenti alcun aiuto «de minimis» Che all impresa rappresentata SONO STATI CONCESSI nell esercizio finanziario corrente e nei due esercizi finanziari precedenti i seguenti aiuti «de minimis»: (Aggiungere righe se necessario)

16 16 Bollettino Ufficiale 1 Ente concedente Riferimento normativo/ amministrativo che prevede l agevolazione Provvedimento di concessione e data Reg. UE de minimis Importo dell aiuto de minimis Concesso Effettivo Di cui imputabile all attività di trasporto merci su strada per conto terzi 2 TOTALE Che qualora dovessero essere superati i limiti degli aiuti pubblici ricevuti a titolo di de minimis, (euro vedere All. 1 al Modello de minimis Istruzioni per le imprese per la compilazione dei moduli) nel corso del periodo oggetto dell agevolazione, si impegna a darne comunicazione alla Regione; DICHIARA INOLTRE CHE L IMPRESA: o non ha ricevuto aiuti definiti come illegali in esecuzione di una decisione di recupero adottata dalla Commissione europea ai sensi del Reg. (CE) 659/1999. oppure o ha ricevuto aiuti illegali ma ha provveduto a rimborsare e/o depositare in un conto bloccato tali aiuti che lo Stato è tenuto a recuperare in esecuzione di una decisione di recupero adottata dalla Commissione europea ai sensi del Reg. (CE) 659/1999. anche indirettamente, le imprese seguenti aventi sede legale in Italia, per ciascuna delle quali presenta la dichiarazione di cui all allegato II: Il sottoscritto, infine, tenuto conto di quanto dichiarato, ai sensi dell art. 13 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (Codice in materia di protezione di dati personali) e successive modifiche ed integrazioni: AUTORIZZA l Amministrazione concedente al trattamento e all elaborazione dei dati forniti con la presente dichiarazione, per finalità gestionali e statistiche, anche mediante l ausilio di mezzi elettronici o automatizzati, nel rispetto della sicurezza e della riservatezza e ai sensi dell articolo 38 del citato DPR n. 445/2000 allegando alla presente dichiarazione, copia fotostatica di un documento di identità. Località e data In fede (Il titolare/legale rappresentante dell impresa) Allegati al presente modulo: 1. Documento d identità del titolare/legale rappresentante dell impresa Ai sensi e per gli effetti dell articolo 13 del D.lgs n. 196 del 30 Giugno 2003 Codice in materia di protezione dei dati personali, riguardante la tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali, si informa che i dati personali acquisiti con riferimento alla richiesta sottoscritta ed relativo allegato sono raccolti e trattati dalla Regione Lombardia esclusivamente ai fini dell istruttoria della richiesta di agevolazione. I dati sono trattati con modalità informatizzate e manuali in modo anonimo. All interessato al trattamento, sono garantiti i diritti di cui all art. 7 del D.Lgs. 196/2003. Tra i quali, ad esempio: l aggiornamento, la rettificazione ovvero, quando vi ha interesse, l integrazione dei dati; la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione di legge, compresi quelli di cui non è necessaria la conservazione in relazione agli scopi per i quali i dati sono stati raccolti o successivamente trattati. Tali diritti potranno essere esercitati nei confronti del soggetto responsabile del trattamento dei dati sotto indicato. Il Titolare del trattamento dei dati è la Giunta Regionale della Lombardia nella persona del suo Presidente. Il Responsabile interno del trattamento è il Direttore della Direzione Centrale Programmazione Integrata.

17 17 Bollettino Ufficiale D.G. Istruzione, formazione e lavoro D.d.s. 19 novembre n Approvazione dei progetti presentati a valere sull «Avviso pubblico per l assegnazione della premialità ai migliori poli tecnico professionale (PTP)» approvato con decreto n. 3111/2014 IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE, TECNICA SUPERIORE E DIRITTO ALLO STUDIO Visto il d.lgs. 17 ottobre 2005, n. 226, recante «Norme generali e livelli essenziali delle prestazioni relativi al secondo ciclo del sistema educative di istruzione e formazione, a norma dell articolo 2 della l. 28 marzo 2003, n. 53»; Richiamate: la l.r. 6 agosto 2007, n. 19 «Norme sul sistema educativo di istruzione e formazione della Regione Lombardia» che nell art. 2 prevede la promozione dell integrazione del sistema di istruzione e formazione professionale con l istruzione, l università e con l ambito territoriale e produttivo di riferimento; l.r. 28 settembre 2006, n. 22 Il Mercato del Lavoro in Lombardia» che promuove la realizzazione di una rete di soggetti, azioni e strumenti volti al perseguimento di un occupazione di qualità, anche attraverso un efficace sostegno alla transizione nel mercato del lavoro e all investimento nel capitale umano; Visto il decreto interministeriale del 7 febbraio 2013 che ha recepito l Accordo sancito in sede di Conferenza Stato-Regioni e Province Autonome di Trento e Bolzano in data 26 settembre 2012, approvando le linee guida volte alla semplificazione e promozione dell istruzione tecnico-professionale anche mediante costituzione dei poli tecnico-professionali; Richiamata la d.g.r. n. 124 del 14 maggio 2013 avente ad oggetto «Approvazione dei criteri per l attivazione nel territorio lombardo dei poli tecnico-professionali a sostegno dello sviluppo delle politiche integrate di istruzione, formazione e lavoro nel triennio 2013/2015» in cui si prevede che al fine di garantire la nascita di tali PTP, Regione Lombardia prevede di favorire nei prossimi bandi i soggetti che avranno aderito ad una rete e che inoltre potranno essere previsti dei finanziamenti pubblici direttamente rivolti ai Poli in specifici provvedimenti nazionali e/o regionali; Atteso che con il decreto del 15 novembre 2013 sono state approvate 56 manifestazioni di interesse finalizzate alla costituzione dei Poli tecnico- professionali presentate a valere sull Avviso di cui al decreto n del 21 giugno 2013; Considerato che Regione Lombardia, in accordo con l Ufficio Scolastico per la Lombardia, in attuazione dell art. 52 della legge 4 aprile 2012, n. 35 e del decreto interministeriale del 7 febbraio 2013, intendono favorire l avvio dei 56 poli tecnico-professionali al fine di attivare e realizzare un offerta formativa territoriale che risulti a sostegno dello sviluppo delle filiere produttive del territorio e dell occupazione dei giovani; Richiamato il decreto n del 10 aprile 2014 avente ad oggetto «Approvazione dell Avviso pubblico per l assegnazione della premialità ai migliori poli tecnico professionale (PTP) approvati con decreto n /2013» in cui sono stabilite le seguenti condizioni: presentazione di un Rapporto Intermedio, entro la data del 31 maggio 2014, con riferimento alle attività realizzate nell anno scolastico 2012/2013; presentazione di un Rapporto Finale, entro la data del 7 novembre 2014 con riferimento alle attività realizzate nell anno scolastico 2013/2014; risorse finanziarie disponibili pari a ,00 interamente a carico dell Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia; istruttoria, ai fini dell ammissione al finanziamento delle domande di candidature, svolta da un apposito Nucleo di Valutazione, paritetico, composto da rappresentanti dell Assessorato Regionale competente e dell Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia; ammissibilità dei progetti con un punteggio minimo di 60 punti; contributo assegnabile per ogni singolo PTP pari a ,00 a favore dei primi 12 Poli che abbiano realizzato la migliore performance, valutata sulla base del confronto delle due annualità di riferimento (2012/2013 e 2013/2014); Richiamata la nota del Direttore Generale del 10 novembre 2014 prot. E , con cui è stato nominato il Nucleo di valutazione nel rispetto della composizione prevista dall art. 6 dell Avviso sopra richiamato; Atteso che le risorse disponibili ammontano a ,00, totalmente a carico dell Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia (come da nota del 4 aprile 2014 Prot. Reg. E , acquisita agli atti d ufficio) il quale provvederà direttamente all erogazione delle risorse a favore del soggetto del soggetto capofila del PTP; Rilevato che il Nucleo di Valutazione ha svolto la propria attività, valutando l ammissibilità e il merito dei progetti presentati con l attribuzione dei relativi punteggi sulla base dei criteri definiti dall art. 6 dell Avviso pubblico approvato con decreto dirigenziale n. 3111/2014, come risulta dalle singole schede di valutazione dei progetti e dai relativi verbali delle sedute depositati agli atti della D.G. Istruzione, Formazione e Lavoro; Valutato, pertanto, necessario procedere all approvazione delle risultanze dell attività del Nucleo di Valutazione e, conseguentemente, all approvazione dell elenco dei progetti ammessi e finanziati (Allegato A), dei progetti non ammessi e non finanziati (Allegato B) e dei progetti non ammissibili (Allegato C), che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente atto; Atteso che il presente atto non comporta oneri finanziari a carico del Bilancio regionale; Richiamata la d.c.r. n. X/78 del 09 luglio 2013 «Programma Regionale di Sviluppo della X Legislatura»; Richiamati inoltre: la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 «Testo unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale; la d.g.r. del 20 marzo 2013, n. 3, «Costituzione delle Direzioni Generali, incarichi ed altre disposizioni organizzative I Provvedimento organizzativo X Legislatura; la d.g.r. del 29 aprile 2013, n. 87 «II Provvedimento organizzativo 2013» con cui sono stati definiti gli assetti organizzativi della Giunta regionale con i relativi incarichi dirigenziali; il decreto del Segretario Generale del 25 luglio 2013, n «Individuazione delle Strutture Organizzative e delle relative competenze ed aree delle attività delle Direzioni della Giunta Regionale X Legislatura»; la l.r. 34/78 e successive modifiche e integrazioni, nonché il regolamento di contabilità; Atteso che contestualmente alla data di adozione dell atto si provvede alla pubblicazione di cui agli artt. 26 e 27 d.lgs. 33/2013 e si dispone altresì la pubblicazione del presente provvedimento sul BURL e sul sito web della D.G. Istruzione, Formazione e Lavoro; Atteso che il presente atto è adottato in coerenza con i termini previsti dall Avviso approvato con decreto 3111/2014 e con i termini fissati dalla l. 241/90; DECRETA 1. di approvare le risultanze dell attività del Nucleo di Valutazione nominata ai sensi dell art. 6 dell Avviso approvato con Decreto 3111/2014 come risulta dalle singole schede di valutazione dei progetti e dai relativi verbali delle sedute depositati agli atti della D.G. Istruzione, Formazione e Lavoro; 2. di approvare l elenco dei progetti ammessi e finanziati (Allegato A), dei progetti non ammessi e non finanziati (Allegato B) e dei progetti non ammissibili (Allegato C), che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente atto; 3. di dare atto che l erogazione delle risorse verrà disposta direttamente dall Ufficio Scolastico Regionale a favore dei soggetti capofila dei PTP; 4. di dare atto che il presente atto non comporta oneri a carico del Bilancio Regionale; 5. di trasmettere il presente provvedimento all Ufficio Scolastico Regionale per gli adempimenti di competenza; 6. di dare comunicazione degli esiti della valutazione agli Enti referenti dei Poli Tecnico Professionali; 7. di disporre la pubblicazione del presente atto sul BURL e sul sito web della D.G. istruzione, Formazione e Lavoro; 8. di attestare che contestualmente alla data di adozione del presente provvedimento, si provvede alla pubblicazione di cui agli artt. 26 e 27 del d.lgs. 33/2013. Il dirigente Paolo Formigoni

18 Bollettino Ufficiale 18 ALLEGATO A AVVISO PUBBLICO PER L ASSEGNAZIONE DELLA PREMIALITA AI MIGLIORI POLI TECNICO PROFESSIONALE (PTP) APPROVATO CON DECRETO N. 3111/2014 PROGETTI AMMESSI E FINANZIATI N. DENOMINAZIONE POLO SOGGETTO REFERENTE SEDE COMUNE PROV PUNTEGGIO ASSEGNATO CONTRIBUTO ASSEGNATO 1 Polo Tecnico della Meccanica ITIS E. Fermi- Desio Via G. Agnesi 24 Desio MB ,00 2 Polo Tecnobrescia Fondazione ITS Machina Lonati Via Nicolò Tommaseo 49 Brescia BS ,00 3 PTP per il Settore Commercio IIS Iris Versari Via Calabria 24 Cesano Maderno MB ,00 4 Polo CosMecCR IIG Galileo Galilei Crema Via Matilde di Canossa 21 Crema CR ,00 5 Polo Servizi alla persona Condividere le esperienze per moltiplicare le opportunità I.I.S.S. BAZOLI- POLO Via Giotto 55 Desenzano del Garda BS ,00 6 Polo Tecnico professionale per il turismo ITCTS Vittorio Emanuele II Via Lussana 2 Bergamo BG ,00 7 Polo Tecnico professionale Artessile di Como Istituto Statale di istruzione Superiore di Setificio P. Carcano Via Castelnuovo 5 Como CO ,00 8 PTP del Settore Agro- Alimentare della Bassa Lombardia Istituto Tecnico Agrario A. Tosi Codogno Viale Marconi 60 Codogno LO ,00 9 PTP Varese per la meccanica e la meccatronica ISIS Newton Varese Via Zucchi 3,5 Varese VA ,00 10 Polo della Costruzione e degli impianti tecnologici IPS Antonio Parma Via Mantegazza 25 Varese VA ,00 11 Polo Automotive Fondazione Enaip Lombardia Via B. Luini, 5 Milano MI ,00

19 Bollettino Ufficiale 19 ALLEGATO B AVVISO PUBBLICO PER L ASSEGNAZIONE DELLA PREMIALITA AI MIGLIORI POLI TECNICO PROFESSIONALE (PTP) APPROVATO CON DECRETO N. 3111/2014 PROGETTI NON AMMESSI E NON FINANZIATI N. DENOMINAZIONE POLO SOGGETTO REFERENTE SEDE COMUNE PROV 1 PTP del Sistema Moda Lombardo ACOF Olga Fiorini - Cooperativa Sociale Onlus- Busto Arsizio PUNTEGGIO ASSEGNATO Via Copernico 3 Milano MI 57 2 Polo Sviluppo Turistico e culturale del Mantovano ITES A. Pitentino Via Tasso 5 Mantova MN 55 3 Polo Legno Arredo Design per i territori della Brianza della bergamasca della Valtellina e della Val Chiavenna IP Crotto Caurga Chiavenna Via Molinanca 57 Chiavenna SO 54 4 Polo Scuola e Azienda: percorsi di formazione e lavoro Scuola Bottega Artigiani San Polo Via Conte Berardo Maggi 6 Mezzane di Calvisano BS 53 5 Polo tecnico prof.le per i servizi alla persona IPSSCTS L. Milani Via Como 11 Meda MB 52 6 Polo Conservazione e valorizzazione dei beni culturali Fondazione Enaip Lombardia Via B. Luini, 5 Milano MI Polo Meccanica e automazione per l nnovazione industriale Polo Tecnico Professionale Informazione e tecnologie informatiche ITIS Paleocapa di Bergamo Via Gavezzani 29 Bergamo BG 48 Fondazione Le Vele Viale Lungo Ticino Sforza 56 Pavia PV 47 9 Polo Tecnico Professionale del turismo e dell ospitalità IS Giovanni Falcone Via Matteotti 4 Gallarate MI Polo per lo sviluppo delle competenze nel settore dell informazione e dei servizi applicati alla comunicazione PTP servizi per l enogastronomia l ospitalità alberghiera e il turismo Istituto Tecnico Economico Enrico Tosi Viale Stelvio 173 Busto Arsizio VA 45 IPSEOA Carlo Porta Via Uruguay 26 Milano MI POLO Servizi alla persona Fondazione Enaip Lombardia Via B. Luini, 5 Milano MI Polo efficienza energetica domotica edilizia IIS Cesare Pesenti Via Ozanam 27 Bergamo BG PTP del Settore Turistico del Milanese IIS Paolo Frisi Via Otranto Ang. Cittadini 1 Milano MI Polo valorizzazione promozione fruizione turistica dell ambiente montano 16 Polo Pavese della ristorazione e delle tipicità agroalimentari IIS F. Meneghini Via Alessandro Morino 5 Brescia BS 35 A.P.O.L.F. - Agenzia Provinciale per l orientamento il lavoro e la formazione Pavia Via San Giovanni Bosco 23 Pavia PV PTP della chimica e delle biotecnologie (chimiobiotech) ITS per le nuove tecnologie della vita Via Europa 16 Bergamo BG 33

20 20 Bollettino Ufficiale N. DENOMINAZIONE POLO SOGGETTO REFERENTE SEDE COMUNE PROV PUNTEGGIO ASSEGNATO 18 PTP TIL Tourism il Lombardy IPSSCTS Gaetano Pessina Via Milano 182 Como CO Polo ICT e Multimedia ITIS Enrico Mattei Via Martiri di Cefalonia 46 S. Donato M.se MI Polo Enogastronomia ospitalità e cultura - risorse per la valorizzazione del territorio verso Expo ENAC Cfp Canossa Via S. Antonio 53 Brescia BS Polo Tecnico Prof.le dell agroindustria ITS per le nuove tecnologie della vita Via Europa 15 Bergamo BG Polo Servizi alla persona LO - Mi - PV Calam- Cantro artistico Lodigiano Acconciatori misti ed estetica Via Lodivecchio 60 Lodi LO 11 ALLEGATO C AVVISO PUBBLICO PER L ASSEGNAZIONE DELLA PREMIALITA AI MIGLIORI POLI TECNICO PROFESSIONALE (PTP) APPROVATO CON DECRETO N. 3111/2014 PROGETTI NON AMMISSIBILI N. DENOMINAZIONE POLO SOGGETTO REFERENTE SEDE COMUNE PROV MOTIVAZIONE 1 PTP L Agro-alimentare come ricchezza della Bassa Bresciana IIS G. Bonsignori Via Avis 1 Remedello BS RAPPORTO FINALE NON PERVENUTO 2 P.T.P. M.S.M. Milano Sistema Moda CFP Paullo - AFOL Moda di Afol Milano Via Soderini, 24 Milano MI RAPPORTO FINALE NON PERVENUTO 3 Polo Tecnico Professionale per lo sviluppo delle filiere produttive della meccanica e dell energia 4 Polo Energia Ambiente e Costruzioni sostenibili 5 Polo per lo sviluppo delle competenze nell edilizia sostenibile e la rigenerazione urbana IIS Luigi Einaudi Via Mazenta 51 Magenta MI RAPPORTO FINALE NON PERVENUTO ITC CNR Istituto per le tecnologie della Costruzione - Consiglio nazionale delle ricerche Via Lombardia 49 Milano MI RAPPORTO FINALE NON PERVENUTO ITS Luca Pacioli Via Delle Grazie n. 6 Crema CR RAPPORTO FINALE NON PERVENUTO 6 PTP La scuola di domani, un impresa di oggi Scuola Bottega Artigiani San Polo Via Ragazzi del 99 n. 11 Brescia BS RAPPORTO FINALE NON PERVENUTO 7 PTP Varese Green Land ISISS Daverio Casula Via Bertolone 13 Varese VA RAPPORTO FINALE FUORI TERMINE

21 Bollettino Ufficiale 21 D.G. Famiglia, solidarietà sociale e volontariato D.d.g. 19 novembre n Modifica dell accreditamento dell unitá d offerta sociosanitaria RSA Pio Albergo Trivulzio, con sede in via Trivulzio 15, Milano, gestita dall Azienda di Servizi alla Persona Istituti Milanesi Martinitt e Stelline e pio Albergo Trivulzio, con sede legale in via Marostica 8, Milano, c.f Visti: IL DIRETTORE GENERALE DELLA DIREZIONE GENERALE FAMIGLIA SOLIDARIETÀ SOCIALE E VOLONTARIATO il d.lgs. 30 dicembre 1992, n. 502 e successive modificazioni e integrazioni; il d.p.r. 14 gennaio 1997 «Approvazione dell atto di indirizzo e coordinamento alle Regioni ed alle Province autonome di Trento e Bolzano in materia di requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi minimi per l esercizio delle attività sanitarie da parte delle strutture pubbliche e private»; i d.p.c.m. 14 febbraio 2001, «Atto di indirizzo e coordinamento in materia di prestazioni socio sanitarie» e 29 novembre 2001, «Definizione dei livelli essenziali di assistenza»; la l.r. 12 marzo 2008, n. 3, «Governo della rete degli interventi e dei servizi alla persona in ambito sociale e socio-sanitario»; la l.r. 30 dicembre 2009, n. 33, «Testo unico delle leggi regionali in materia di sanità»; la d.c.r. 17 novembre 2010, n. 88, «Piano Socio Sanitario Regionale »; Richiamate le d.g.r.: 14 dicembre 2001, n. 7435, «Attuazione dell art. 12, commi 3 e 4 della l. r. 11 luglio 1997, n. 31: requisiti per l autorizzazione al funzionamento e per l accreditamento delle Residenze Sanitario Assistenziali per Anziani (R.S.A.)»; 7 aprile 2003, n , «Definizione degli standard di personale per l autorizzazione al funzionamento e l accreditamento delle Residenze Sanitario Assistenziali per Anziani (R.S.A.) e prima revisione del sistema di remunerazione regionale (in attuazione della d.g.r. 14 dicembre 2001, n. 7435)»; Premesso che la RSA Pio Albergo Trivulzio, con sede in via Trivulzio 15, Milano, codice struttura , gestita dall Azienda di Servizi alla Persona Istituti Milanesi Martinitt e Stelline e Pio Albergo Trivulzio, con sede legale in via Marostica 8, Milano, C.F , è accreditata con d.g.r. n del 19 dicembre 2007 per 754 posti letto, di cui 40 in nucleo Alzheimer; Dato atto che la suddetta unità d offerta aveva in corso un piano programma per la realizzazione di opere di adeguamento agli standard strutturali e tecnologici previsti dalla normativa regionale e che, in data 22 ottobre 2014, nell ambito dei periodici controlli d ufficio sul registro informatizzato delle unità d offerta sociosanitarie, è stata accertata la registrazione, da parte della competente ASL Milano, della conclusione suddetto piano programma; Rilevato pertanto che la ASL Milano, con Deliberazione del Direttore Generale n del 25 luglio 2014, a chiusura del suddetto piano programma, ha verificato che le opere di adeguamento previste sono state effettivamente realizzate e che l assetto definitivo della struttura prevede una recettività massima di 590 posti letto; Preso atto che, con il citato provvedimento, la ASL Milano attesta il possesso dei requisiti previsti dalla normativa e rilascia conseguentemente un autorizzazione definitiva per l esercizio per 590 posti letto; Ritenuto pertanto, sulla base della normativa vigente, con procedimento d ufficio, di modificare l accreditamento della suddetta unità d offerta sociosanitaria, nel senso di ricondurre il numero di posti letto accreditati a quelli effettivamente autorizzati all esercizio, ovvero riducendoli da 754 a 590, di cui 40 in nucleo Alzheimer; Dato atto che il presente provvedimento conclude il relativo procedimento nei termini previsti dalla d.g.r. n. 3540/2012, coincidente con la data del 22 novembre 2014; viste la l.r. 7 luglio 2008, n. 20, e la d.g.r. 20 marzo 2013, n. 3, «Costituzione delle Direzioni Centrali e Generali, incarichi e altre disposizioni organizzative I provvedimento organizzativo X legislatura; Richiamato inoltre il decreto del Segretario Generale del 25 luglio 2013, n. 7110, «Individuazione delle strutture organizzative e delle relative competenze e aree di attività della Giunta Regionale - X Legislatura»; Ravvisata la necessità di disporre la pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e la relativa comunicazione all ente gestore e alla ASL territorialmente competente; DECRETA 1. Di modificare, per le motivazioni di cui in premessa, l accreditamento dell unità d offerta sociosanitaria RSA Pio Albergo Trivulzio, con sede in via Trivulzio 15, Milano, codice struttura , gestita dall Azienda di Servizi alla Persona Istituti Milanesi Martinitt e Stelline e Pio Albergo Trivulzio, con sede legale in via Marostica 8, Milano, C.F , riducendo il numero dei posti letto da 754 a 590, di cui 40 in nucleo Alzheimer; 2. Di aggiornare di conseguenza l apposito registro regionale delle unità d offerta sociosanitarie accreditate; 3. Di disporre la pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e la relativa comunicazione al soggetto gestore e alla ASL Milano. Il direttore generale Giovanni Daverio

22 22 Bollettino Ufficiale D.G. Salute D.d.g. 14 novembre n Approvazione del documento tecnico «PEMAF ospedali della Regione Lombardia Massimo afflusso di feriti durante maxiemergenze Area Expo» IL DIRETTORE GENERALE Visti: il d.p.r. 27 marzo 1992»Atto di indirizzo e coordinamento alle Regioni per la determinazione dei livelli di assistenza sanitaria di emergenza» pubblicato sulla G.U. n. 76 del 31marzo 1992; il d.m. 15 maggio 1992 «Criteri e requisiti per la classificazione degli interventi di emergenza» pubblicato sulla G.U. n. 121 del 25 maggio 1992; l»atto di intesa tra Stato e regioni di approvazione delle linee guida sul sistema di emergenza sanitaria in applicazione del decreto del Presidente della Repubblica 27 marzo 1992», pubblicato sulla G.U. n. 114 del17 maggio 1996; il documento del Dipartimento della Protezione Civile: «Linee guida sull organizzazione sanitaria in caso di Catastrofi sociali.» del settembre 1998; il Comunicato relativo al decreto del Ministro dell Interno delegato per il coordinamento della protezione civile 13 febbraio 2001, concernente: Adozione dei «Criteri massima per l organizzazione dei soccorsi sanitari nelle catastrofi». (Decreto pubblicato nella G.U. n. 81 del 6 aprile 2001: Serie generale) pubblicato sul supplemento ordinario alla G.U. n. 109 del 12 maggio 2001; Richiamati i seguenti provvedimenti regionali: il d.d.g. Sanità n del 21 dicembre 2004 «Linee Guida Regionali sulla previsione e gestione dei rischi conseguenti ad atti terroristici»; il d.d.g. Sanità n del 25 luglio 2005 «Linee guida regionali per la gestione ospedaliera di persone esposte a irradiazioni e/o contaminazioni acute in relazione ad eventuali emergenze radiologiche»; la d.g.r. n. VIII/504 del 4 agosto 2005 «Indicazioni operative per la gestione delle emergenze sanitarie»; RICHIAMATA, in particolare, la d.g.r. n. X/1185 del 20 dicembre 2013 «Determinazioni in ordine alla gestione del servizio socio sanitario regionale per l esercizio 2014» che al capitolo 7.3 «Verso Expo», punto «Aspetti legati agli interventi da prevedere sulla rete assistenziale» prevede che l attività di coordinamento delle Aziende Sanitarie, preparatoria a EXPO 2015, sia finalizzata in particolare a: «predisporre i piani per la gestione dei flussi in emergenzaurgenza provenienti dal contesto EXPO, identificando, in collaborazione con AREU, specifiche strutture ospedaliere di riferimento»; «potenziare e qualificare la rete di risposta alla bioemergenza, per prevenire eventi biologici indesiderati, garantire una risposta diagnostica rapida e confermatoria, sviluppando al contempo potenzialità di interesse per l internazionalizzazione del servizio, per il trasferimento tecnologico-sanitario e la formazione verso Paesi in via di sviluppo»; Visti i Piani di Emergenza per Massiccio Afflusso di Feriti (PE- MAF), inoltrati da parte delle strutture sanitarie coinvolte nella rete urgenza-emergenza, richiesti dalla DG Salute con nota del 5 giugno 2014 n. H , e le successive comunicazioni riferite alla capacità massima di accoglienza delle singole strutture sanitarie, sedi di EAS (Emergenza ad Alta Specialità), DEA (Dipartimento Emergenza Accettazione) e PS (Pronto Soccorso), al numero di feriti suddivisi per codice di gravità nonchè alla fascia oraria di accesso; Specificato che l organizzazione ospedaliera dei soccorsi in fase di maxiemergenza è demandata ai PEMAF, che delineano preventivamente le soluzioni organizzative e logistiche più idonee per fronteggiare un eventuale massiccio ed imprevisto afflusso di pazienti, identificando la tipologia delle misure da adottare, le modalità, i tempi di attuazione, i responsabili e gli esecutori materiali dei diversi interventi; Dato atto che sulla base dei succitati Piani di Emergenza è stato elaborato il documento tecnico «PEMAF Ospedali della Regione Lombardia Massimo afflusso di feriti durante maxiemergenze Area Expo», che definisce: le strutture sanitarie sede di EAS, DEA e PS della Regione Lombardia con le relative disponibilità quantitative e qualitative, comprensive della possibilità di gestire pazienti con problematiche sanitarie di tipo NBCR - Nucleare, Batteriologico, Chimico e Radiologico; le strutture sanitarie individuate, sede di EAS, DEA e PS, di primo riferimento per l area EXPO con le relative disponibilità quantitative e qualitative, comprensive della possibilità di gestire pazienti con problematiche NBCR; Ritenuto pertanto di approvare il documento tecnico «PEMAF Ospedali della Regione Lombardia Massimo afflusso di feriti durante maxiemergenze Area Expo», allegato parte integrante del presente provvedimento; Vista la l.r. n. 20/2008 la L.R. n. 20/2008, nonché i provvedimenti organizzativi della X legislatura ed in particolare la d.g.r. X/3 del 20 marzo 2013 con la quale è stato affidato l incarico di Direttore Generale della Direzione Generale Salute al Dott. Walter Bergamaschi e il DDG n del 15 maggio 2013; DECRETA 1. di approvare il documento tecnico «PEMAF Ospedali della Regione Lombardia Massimo afflusso di feriti durante maxiemergenze Area Expo», allegato parte integrante del presente provvedimento, che definisce: le strutture sanitarie sede di EAS (Emergenza ad Alta Specialità), DEA (Dipartimento Emergenza Accettazione) e PS (Pronto Soccorso) della Regione Lombardia con le relative disponibilità quantitative e qualitative, comprensive della possibilità di gestire pazienti con problematiche sanitarie di tipo NBCR - Nucleare, Batteriologico, Chimico e Radiologico; le strutture sanitarie individuate, sede di EAS, DEA e PS, di primo riferimento per l area EXPO con le relative disponibilità quantitative e qualitative, comprensive della possibilità di gestire pazienti con problematiche NBCR; 2. di trasmettere il presente provvedimento, per gli adempimenti di competenza, a tutte le strutture sanitarie pubbliche e private accreditate che fanno parte della rete emergenza-urgenza ospedaliera, nonché all Agenzia Regionale Emergenza e Urgenza (AREU); 3. di disporre la pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Il direttore generale Walter Bergamaschi

23 Bollettino Ufficiale 23 ALLEGATO PEMAF OSPEDALI DELLA REGIONE LOMBARDIA MASSIMO AFFLUSSO DI FERITI DURANTE MAXIEMERGENZE AREA EXPO

24 24 Bollettino Ufficiale OSPEDALI LOMBARDI IN RETE EMERGENZA URGENZA: EAS, DEA, PS EAS DEA PS Strutture sanitarie con alte specialità Strutture sanitarie sede di Dipartimento Emergenza Accettazione Strutture sanitarie sede di Pronto Soccorso

25 Bollettino Ufficiale 25 Tabella riepilogativa Ospedali Regione Lombardia: Massimo afflusso di feriti durante maxiemergenze CODICE Denominazione struttura Comune Provincia TIPO ROSSO Diurno 1 ora GIALLO Diurno 1 ora VERDE Diurno 1 ora ROSSO Diurno 2 ora GIALLO Diurno 2 ora VERDE Diurno 2 ora ROSSO Diurno 3 ora GIALLO Diurno 3 ora VERDE Diurno 3 ora ROSSO Diurno TOTALE GIALLO Diurno TOTALE VERDE Diurno TOTALE ROSSO Nott. Fest. 1 ora GIALLO Nott. Fest. 1 ora VERDE Nott. Fest. 1 ora ROSSO Nott. Fest. 2 ora GIALLO Nott. Fest. 2 ora VERDE Nott. Fest. 2 ora ROSSO Nott. Fest. 3 ora GIALLO Nott. Fest. 3 ora VERDE Nott. Fest. 3 ora ROSSO Nott. Fest. TOTALE GIALLO Nott. Fest. TOTALE VERDE Nott. Fest. TOTALE N B C NOTE A.O. PAPA GIOVANNI XXIII BERGAMO BG EAS S S S A.O. OSP.TREVIGLIO - TREVIGLIO - CARAVAGGIO A.O. OSP.TREVIGLIO - P.O. SAN GIOVANNI BIANCO A.O. OSP.TREVIGLIO - P.O. OSPE- DALE SANTISSIMA TRINITÀ A.O. OSP.TREVIGLIO - P.O. OSPE- DALE F. M. PASSI A.O. BOLOGNINI - SERIATE - OSPE- DALE BOLOGNINI A.O. BOLOGNINI - SERIATE P.O. PESENTI FENAROLI - ALZANO LOMBARDO A.O. BOLOGNINI - SERIATE P.O. M.O.A. LOCATELLI - PIARIO A.O. BOLOGNINI - SERIATE P.O. SS CAPITANIO E GEROSA - LOVERE CLINICHE GAVAZZENI SPA - BER- GAMO ISTITUTI OSPEDALIERI BERGAMA- SCHI SRL - POLICLINICO SAN MARCO S.R.L. - OSIO SOTTO ISTITUTI OSPEDALIERI BERGAMA- SCHI SRL - POLICLINICO SAN PIETRO S.P.A. TREVIGLIO BG DEA N S N SAN GIOVANNI BIANCO ROMANO DI LOMBARDIA BG PS N N N BG PS N N N CALCINATE BG PS N N N SERIATE BG DEA N N S ALZANO LOM- BARDO BG PS N S S PIARIO BG PS N N S LOVERE BG PS N N S BERGAMO BG DEA N S S OSIO SOTTO BG PS N N N PONTE SAN PIE- TRO BG DEA N N N A.O. SPEDALI CIVILI DI BRESCIA BRESCIA BS EAS S S S A.O. SPEDALI CIVILI DI BRESCIA P.O. MONTICHIARI MONTICHIARI BS PS N N N

26 26 Bollettino Ufficiale CODICE Denominazione struttura Comune Provincia TIPO ROSSO Diurno 1 ora GIALLO Diurno 1 ora VERDE Diurno 1 ora ROSSO Diurno 2 ora GIALLO Diurno 2 ora VERDE Diurno 2 ora ROSSO Diurno 3 ora GIALLO Diurno 3 ora VERDE Diurno 3 ora ROSSO Diurno TOTALE GIALLO Diurno TOTALE VERDE Diurno TOTALE ROSSO Nott. Fest. 1 ora GIALLO Nott. Fest. 1 ora VERDE Nott. Fest. 1 ora ROSSO Nott. Fest. 2 ora GIALLO Nott. Fest. 2 ora VERDE Nott. Fest. 2 ora ROSSO Nott. Fest. 3 ora GIALLO Nott. Fest. 3 ora VERDE Nott. Fest. 3 ora ROSSO Nott. Fest. TOTALE GIALLO Nott. Fest. TOTALE VERDE Nott. Fest. TOTALE N B C NOTE A.O. SPEDALI CIVILI DI BRESCIA P.O. OSPEDALE DEI BAMBINI A.O. SPEDALI CIVILI DI BRESCIA P.O. GARDONE VAL TROMPIA A.O. MELLINO MELLINI - P.O. CHIARI BRESCIA BS EAS N N N GARDONE VAL TROMPIA BS PS N N N CHIARI BS DEA N N N A.O. MELLINO MELLINI - P.O. ISEO ISEO BS PS N N N ISTITUTO CLINICO S. ANNA SPA BRESCIA BS PS N N N ISTITUTO CLINICO CITTA DI BRE- SCIA SPA BRESCIA BS PS N N N ISTITUTO CLINICO S. ROCCO SPA OME BS DEA N N N ASL DI VALCAMONICA E SEBINO - P.O. ESINE ASL DI VALCAMONICA E SEBINO - P.O. EDOLO A.O. DESENZANO DEL GARDA - DESENZANO G. A.O. DESENZANO DEL GARDA - DESENZANO G. P.O. MANERBIO A.O. DESENZANO DEL GARDA - DESENZANO G. P.O. GAVARDO FONDAZIONE POLIAMBULANZA - BRESCIA ITALIA HOSPITAL SPA OSP. MORIG- GIA PELASCINI ESINE BS DEA N N N EDOLO BS PS N N N DESENZANO DEL GARDA BS DEA N S S MANERBIO BS DEA N S S GAVARDO BS PS N S S BRESCIA BS EAS N S N GRAVEDONA CO DEA N N N A.O. S.ANNA - COMO COMO CO DEA N N N A.O. S.ANNA - COMO P.O. SANT ANTONIO ABATE A.O. S.ANNA - COMO P.O. ERBA RENALDI CANTU CO PS N N N MENAGGIO CO PS N N N

27 Bollettino Ufficiale 27 CODICE Denominazione struttura Comune Provincia TIPO ROSSO Diurno 1 ora GIALLO Diurno 1 ora VERDE Diurno 1 ora ROSSO Diurno 2 ora GIALLO Diurno 2 ora VERDE Diurno 2 ora ROSSO Diurno 3 ora GIALLO Diurno 3 ora VERDE Diurno 3 ora ROSSO Diurno TOTALE GIALLO Diurno TOTALE VERDE Diurno TOTALE ROSSO Nott. Fest. 1 ora GIALLO Nott. Fest. 1 ora VERDE Nott. Fest. 1 ora ROSSO Nott. Fest. 2 ora GIALLO Nott. Fest. 2 ora VERDE Nott. Fest. 2 ora ROSSO Nott. Fest. 3 ora GIALLO Nott. Fest. 3 ora VERDE Nott. Fest. 3 ora ROSSO Nott. Fest. TOTALE GIALLO Nott. Fest. TOTALE VERDE Nott. Fest. TOTALE N B C NOTE OSP. SACRA FAMIGLIA - F.B.F. - ERBA ERBA CO DEA N S N OSP. VALDUCE COMO CO PS N N N A.O. ISTITUTI OSPEDALIERI DI CRE- MONA P.O. CREMONA A.O. ISTITUTI OSPEDALIERI DI CRE- MONA P.O. OGLIO PO A.O. OSPEDALE MAGGIORE CRE- MA P.O. CREMA A.O. PROVINCIALE DI LECCO P.O. A. MANZONI DI LECCO A.O. PROVINCIALE DI LECCO P.O. S. LEOPOLDO MANDIC A.O. DELLA PROVINCIA DI LODI P.O. LODI A.O. DELLA PROVINCIA DI LODI P.O. OSPEDALE CIVICO CODO- GNO CREMONA CR DEA S S S CASALMAGGIO- RE CR DEA N N N CREMA CR DEA N N N LECCO LC DEA N N N MERATE LC DEA N N N LODI LO DEA N S N CODOGNO LO PS N N N A.O. S. GERARDO - MONZA MONZA MB EAS N S N A.O. DESIO E VIMERCATE P.O. GIUSSANO A.O. DESIO E VIMERCATE P.O. CARATE A.O. DESIO E VIMERCATE P.O. NUOVO OSPEDALE VIMERCATE A.O. DESIO E VIMERCATE P.O. DESIO GIUSSANO MB PS N N N CARATE BRIANZA MB PS N N N VIMERCATE MB DEA N N N DESIO MB DEA N N N POLICLINICO DI MONZA SPA MONZA MB PS N N N ISTITUTI CLINICI ZUCCHI SPA MONZA MB PS N N N FONDAZIONE MONZA E BRIANZA PER IL BAMBINO E MAMMA MONZA MB PS N N N

28 28 Bollettino Ufficiale CODICE Denominazione struttura Comune Provincia TIPO ROSSO Diurno 1 ora GIALLO Diurno 1 ora VERDE Diurno 1 ora ROSSO Diurno 2 ora GIALLO Diurno 2 ora VERDE Diurno 2 ora ROSSO Diurno 3 ora GIALLO Diurno 3 ora VERDE Diurno 3 ora ROSSO Diurno TOTALE GIALLO Diurno TOTALE VERDE Diurno TOTALE ROSSO Nott. Fest. 1 ora GIALLO Nott. Fest. 1 ora VERDE Nott. Fest. 1 ora ROSSO Nott. Fest. 2 ora GIALLO Nott. Fest. 2 ora VERDE Nott. Fest. 2 ora ROSSO Nott. Fest. 3 ora GIALLO Nott. Fest. 3 ora VERDE Nott. Fest. 3 ora ROSSO Nott. Fest. TOTALE GIALLO Nott. Fest. TOTALE VERDE Nott. Fest. TOTALE N B C NOTE A.O. OSP.NIGUARDA CA GRAN- DA CLINICA SAN CARLO CASA DI CURA PRIVATA POLISPECIALISTICA SPA IRCCS ISTITUTO CLINICO HUMA- NITAS IRCCS POLICLINICO SAN DO- NATO IRCCS MULTIMEDICA S.P.A IRCCS MULTIMEDICA S.P.A. OSPE- DALE S. GIUSEPPE MILANO MI EAS S S S PADERNO DU- GNANO MI DEA N S S ROZZANO MI EAS N N S SAN DONATO MI- LANESE SESTO SAN GIO- VANNI MI DEA N N N MI DEA N S N MILANO MI PS N N N A.O. LUIGI SACCO MILANO MI DEA N S N A.O. IST.CLIN.PERFEZIONAMEN- TO P.O. CTO MILANO MI PS N N N Ortopedia A.O. SAN PAOLO MILANO MI DEA N N N A.O. IST.ORTOPEDICO GAETANO PINI MILANO MI PS N N N Ortopedia A.O. S.CARLO BORROMEO MILANO MI DEA N N N A.O. OSPEDALE CIVILE DI LEGNA- NO A.O. OSPEDALE CIVILE DI LEGNA- NO P.O. MAGENTA A.O. OSPEDALE CIVILE DI LEGNA- NO P.O. CUGGIONO A.O. OSPEDALE CIVILE DI LEGNA- NO P.O. C.CANTU A.O. G. SALVINI A.O. G. SALVINI P.O. CADUTI BOLLATESI LEGNANO MI DEA N S N MAGENTA MI DEA N N N CUGGIONO MI PS N N N ABBIATEGRASSO MI PS N N N GARBAGNATE MI- LANESE MI DEA N N N BOLLATE MI PS N N N

29 Bollettino Ufficiale 29 CODICE Denominazione struttura Comune Provincia TIPO ROSSO Diurno 1 ora GIALLO Diurno 1 ora VERDE Diurno 1 ora ROSSO Diurno 2 ora GIALLO Diurno 2 ora VERDE Diurno 2 ora ROSSO Diurno 3 ora GIALLO Diurno 3 ora VERDE Diurno 3 ora ROSSO Diurno TOTALE GIALLO Diurno TOTALE VERDE Diurno TOTALE ROSSO Nott. Fest. 1 ora GIALLO Nott. Fest. 1 ora VERDE Nott. Fest. 1 ora ROSSO Nott. Fest. 2 ora GIALLO Nott. Fest. 2 ora VERDE Nott. Fest. 2 ora ROSSO Nott. Fest. 3 ora GIALLO Nott. Fest. 3 ora VERDE Nott. Fest. 3 ora ROSSO Nott. Fest. TOTALE GIALLO Nott. Fest. TOTALE VERDE Nott. Fest. TOTALE N B C NOTE A.O. G. SALVINI P.O. OSPEDALE DI RHO RHO MI DEA N N N ISTITUTO CLINICO CITTA STUDI MILANO MI DEA N N N FONDAZ. IRCCS CA GRANDA - OSPEDALE MAGGIORE POLICLI- NICO FONDAZ. IRCCS CA GRANDA - OSPEDALE MAGGIORE POLICLI- NICO FONDAZ. IRCCS CA GRANDA - OSPEDALE MAGGIORE POLICLI- NICO IRCCS ISTITUTO ORTOPEDICO GA- LEAZZI SPA A.O. IST.CLIN.PERFEZIONAMEN- TO P.O. BUZZI A.O. IST.CLIN.PERFEZIONAMEN- TO P.O. BASSINI A.O. IST.CLIN.PERFEZIONAMEN- TO SESTO SAN GIOVANNI A.O. FATEBENEFRATELLI E OFTAL- MICO A.O. FATEBENEFRATELLI E OFTAL- MICO P.O. MACEDONIO MELLONI A.O. OSPEDALE DI CIRCOLO DI MELEGNANO P.O. MELZO-GOR- GONZOLA A.O. OSPEDALE DI CIRCOLO DI MELEGNANO P.O. VIZZOLO PRE- DABISSI-CASSANO D ADDA A.O. OSPEDALE DI CIRCOLO DI MELEGNANO P.O. CERNUSCO SUL NAVIGLO-VAPRIO D ADDA MILANO MI EAS N N N MILANO MI EAS N N N Pediatria MILANO MI EAS N N N MILANO MI PS N N N Ortopedia MILANO MI PS N N N Pediatria CINICELLO BAL- SAMO SESTO SAN GIO- VANNI MI DEA N S N MI DEA N N N MILANO MI DEA N N N MILANO MI PS N N N MELZO MI PS N N N VIZZOLO PREDA- BISSI CERNUSCO SUL NAVIGLO MI DEA N N N MI PS N N N Ostetricia Gin.

30 30 Bollettino Ufficiale CODICE Denominazione struttura Comune Provincia TIPO ROSSO Diurno 1 ora GIALLO Diurno 1 ora VERDE Diurno 1 ora ROSSO Diurno 2 ora GIALLO Diurno 2 ora VERDE Diurno 2 ora ROSSO Diurno 3 ora GIALLO Diurno 3 ora VERDE Diurno 3 ora ROSSO Diurno TOTALE GIALLO Diurno TOTALE VERDE Diurno TOTALE ROSSO Nott. Fest. 1 ora GIALLO Nott. Fest. 1 ora VERDE Nott. Fest. 1 ora ROSSO Nott. Fest. 2 ora GIALLO Nott. Fest. 2 ora VERDE Nott. Fest. 2 ora ROSSO Nott. Fest. 3 ora GIALLO Nott. Fest. 3 ora VERDE Nott. Fest. 3 ora ROSSO Nott. Fest. TOTALE GIALLO Nott. Fest. TOTALE VERDE Nott. Fest. TOTALE N B C NOTE IST.CLINICO S.AMBROGIO SPA E SAN SIRO IRCCS CENTRO CARDIOLOGICO SPA FOND. MONZINO MILANO MI PS N N N MILANO MI EAS N N N Cardiologia IRCCS S. RAFFAELE MILANO MI EAS N N N IRCCS IST.AUXOLOGICO ITALIA- NO SAN LUCA MILANO MI PS N N N A.O. CARLO POMA MANTOVA MN DEA N N N A.O. CARLO POMA - P.O. ASOLA ASOLA MN PS N N N A.O. CARLO POMA - P.O. DESTRA SECCHIA PIEVE DI CORIA- NO MN DEA N N N OSPEDALE DI SUZZARA S.P.A. SUZZARA MN PS N N N OSP. SAN PELLEGRINO - CASTI- GLIONE D/S IRCCS FONDAZIONE POLICLINI- CO S. MATTEO A.O. DELLA PROVINCIA DI PAVIA - P.O. VIGEVANO A.O. DELLA PROVINCIA DI PAVIA - P.O. ASILO VITTORIA A.O. DELLA PROVINCIA DI PAVIA - P.O. SS ANNUNZIATA A.O. DELLA PROVINCIA DI PAVIA - P.O. OSPEDALE CIVILE VOGHERA A.O. DELLA PROVINCIA DI PAVIA - P.O. NUOVO OSPEDALE DI BRONI - STRADELLA IST. CLIN. DI PAVIA E VIGEVANO SPA - ISTITUTO CLINICO BEATO MATTEO CASTIGLIONE DELLE STIVIERE MN PS N N N PAVIA PV EAS S S S VIGEVANO PV DEA N N N MORTARA PV PS N N N VARZI PV PS N N N VOGHERA PV DEA N N N STRADELLA PV PS N N N VIGEVANO PV PS N N N

31 Bollettino Ufficiale 31 CODICE Denominazione struttura Comune Provincia TIPO ROSSO Diurno 1 ora GIALLO Diurno 1 ora VERDE Diurno 1 ora ROSSO Diurno 2 ora GIALLO Diurno 2 ora VERDE Diurno 2 ora ROSSO Diurno 3 ora GIALLO Diurno 3 ora VERDE Diurno 3 ora ROSSO Diurno TOTALE GIALLO Diurno TOTALE VERDE Diurno TOTALE ROSSO Nott. Fest. 1 ora GIALLO Nott. Fest. 1 ora VERDE Nott. Fest. 1 ora ROSSO Nott. Fest. 2 ora GIALLO Nott. Fest. 2 ora VERDE Nott. Fest. 2 ora ROSSO Nott. Fest. 3 ora GIALLO Nott. Fest. 3 ora VERDE Nott. Fest. 3 ora ROSSO Nott. Fest. TOTALE GIALLO Nott. Fest. TOTALE VERDE Nott. Fest. TOTALE N B C NOTE A.O. VALTELLINA E VALCHIAVEN- NA - P.O. SONDRIO A.O. VALTELLINA E VALCHIAVEN- NA - P.O. E.MORELLI - SONDALO A.O. VALTELLINA E VALCHIAVEN- NA - P.O. CHIAVENNA A.O. VALTELLINA E VALCHIAVEN- NA - P.O. MORBEGNO A.O. OSP.CIRC. E FONDAZIONE MACCHI A.O. OSP.CIRC. E FONDAZIONE MACCHI - P.O. VERBANO OSP. LUI- NI CONFALONIERI A.O. OSP.CIRC. E FONDAZIONE MACCHI - P.O. VERBANO OSP. CAUSA PIA LUVINI A.O. S.ANTONIO ABATE DI GAL- LARATE A.O. S.ANTONIO ABATE DI GALLA- RATE P.O. ANGERA A.O. OSPEDALE DI CIRCOLO DI BUSTO ARSIZIO A.O. OSPEDALE DI CIRCOLO DI BUSTO ARSIZIO P.O. OSP. GENERA- LE PROV. SARONNO A.O. OSPEDALE DI CIRCOLO DI BUSTO ARSIZIO P.O. OSP. CIRC. GALMARINI DI TRADATE ISTITUTO CLINICO HUMANITAS MATER DOMINI - CASTELLANZA SONDRIO SO DEA N N N SONDALO SO EAS N S N CHIAVENNA SO PS N N N MORBEGNO SO PS N N N VARESE VA EAS S S N LUINO VA PS N N N CITTIGLIO VA PS N N N GALLARATE VA DEA N S N ANGERA VA PS N N N BUSTO ARSIZIO VA DEA S S S SARONNO VA DEA N N N TRADATE VA PS N N N CASTELLANZA VA PS N N N TOTALE

32 32 Bollettino Ufficiale Tabella riepilogativa Ospedali Area Milanese: Massimo afflusso di feriti durante maxiemergenze Struttura Comune Diurno Festivo e Notturno N B C Prov. Tipo Milano 1 Ora 2 Ora 3 Ora TOTALE 1 Ora 2 Ora 3 Ora TOTALE A.O. OSP.NIGUARDA CA GRANDA CLINICA SAN CARLO CASA DI CURA PRIVATA POLISPEC. IRCCS ISTITUTO CLINICO HUMANITAS IRCCS POLICLINICO SAN DONATO IRCCS MULTIMEDICA IRCCS MULTIMEDICA S.P.A. OSPEDALE S. GIUSEPPE R G V R G V R G V R G V R G V R G V R G V R G V MILANO MI EAS S S S PADERNO DU- GNANO MI DEA N S S ROZZANO MI EAS N N S SAN DONATO MILANESE SESTO SAN GIOVANNI MI DEA N N N MI DEA N S N MILANO MI PS N N N A.O. LUIGI SACCO MILANO MI DEA N S N A.O. IST.CLIN. PERFEZIO- NAM P.O. CTO MILANO [2] MI PS N N N A.O. SAN PAOLO MILANO MI DEA N N N A.O. IST.ORTOPEDICO GAE- TANO PINI MILANO [2] MI PS N N N A.O. S.CARLO BORROMEO MILANO MI DEA N N N A.O. OSPEDALE CIVILE DI LEGNANO A.O. OSPEDALE CIVILE DI LEGNANO P.O. MAGENTA A.O. OSPEDALE CIVILE DI LEGNANO P.O. CUGGIONO A.O. OSPEDALE CIVILE DI LEGNANO P.O. C.CANTU A.O. G. SALVINI A.O. G. SALVINI P.O. CADUTI BOLLATESI A.O. G. SALVINI P.O. OSPEDALE DI RHO STITUTO CLINICO CITTA STUDI LEGNANO MI DEA N S N MAGENTA MI DEA N N N CUGGIONO MI PS N N N ABBIATEGRAS- SO GARBAGNATE MILANESE MI PS N N N MI DEA N N N BOLLATE MI PS N N N RHO MI DEA N N N MILANO MI DEA N N N

33 Bollettino Ufficiale 33 Struttura Comune Diurno Festivo e Notturno N B C Prov. Tipo Milano 1 Ora 2 Ora 3 Ora TOTALE 1 Ora 2 Ora 3 Ora TOTALE FONDAZ. IRCCS CA GRAN- DA OSP. MAGGIORE POLI- CLINICO FONDAZ. IRCCS CA GRAN- DA OSP. MAGGIORE POLI- CLINICO FONDAZ. IRCCS CA GRAN- DA OSP. MAGGIORE POLI- CLINICO IRCCS ISTITUTO ORTOPEDI- CO GALEAZZI SPA A.O. IST.CLIN. PERFEZIO- NAM. P.O. BUZZI A.O. IST.CLIN. PERFEZIO- NAM P.O. BASSINI A.O. IST.CLIN.PERFEZIO- NAM PO SESTO SAN GIOVANNI A.O. FATEBENEFRATELLI E OFTALMICO A.O. FBF E OFTALMICO P.O. MACEDONIO MELLONI A.O. OSP.CIRC.MELEGNA- NO P.O. MELZO-GORGON- ZOLA A.O. OSP.CIRC.MELEGNA- NO P.O. VIZZOLO PREDABISSI A.O. OSP.CIRC.MELEGNA- NO P.O. CERNUSCO SUL NAVIGLIO IST.CLINICO S.AMBROGIO SPA E SAN SIRO IRCCS CENTRO CARDIO- LOGICO SPA FOND. MON- ZINO R G V R G V R G V R G V R G V R G V R G V R G V MILANO MI EAS N N N MILANO [3] MI EAS N N N MILANO [4] MI EAS N N N MILANO [2] MI PS N N N MILANO [3] MI PS N N N CINISELLO BAL- SAMO SESTO SAN GIOVANNI MI DEA N S N MI DEA N N N MILANO MI DEA N N N MILANO MI PS N N N MELZO MI PS N N N VIZZOLO PRE- DABISSI CERNUSCO SUL NAVIGLO MI DEA N N N MI PS N N N MILANO MI PS N N N MILANO [1] MI EAS N N N IRCCS S. RAFFAELE MILANO MI EAS N N N IRCCS IST.AUXOLOGICO ITAL. SAN LUCA [1] Cardiologia [2] Ortopedia [3] Pediatria [4] Ostetricia MILANO MI PS N N N TOTALE

34 34 Bollettino Ufficiale OSPEDALI DI AREA PROVINCIALE MILANESE IN RETE EMERGENZA URGENZA: EAS, DEA, PS

35 Bollettino Ufficiale 35 OSPEDALI DI AREA MILANESE IN RETE EMERGENZA URGENZA: EAS, DEA.

36 36 Bollettino Ufficiale PEMAF Ospedali della Regione Lombardia EXPO 2015 OSPEDALI AREA EXPO 2015

37 Bollettino Ufficiale 37 OSPEDALI EAS E DEA AREA EXPO 2015

38 38 Bollettino Ufficiale OSPEDALI DI RIFERIMENTO AREA EXPO 2015

Appendice C - Modello base de minimis

Appendice C - Modello base de minimis Dichiarazione sostitutiva per la concessione di aiuti in «de minimis», ai sensi dell'art. 47 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 (Testo unico delle disposizioni legislative

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