FASE II Lo scavo

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1 FASE II 4.5. Lo scavo Alla fase II appartengono gli strati (30), (35), (41), (42), (55) del settore 1 e gli strati (4), (7), (8), t9), ( 14), ( 15) del settore 2. Si tratta di riempimenti relativi alle fosse di fondazione dei muri 2 e 10, conservati soltanto a partire dalla qt. -1,52 e -1,60 ; la parte superiore di questo deposito non ci è giunta in quanto andata distrutta durante le ristrutturazioni del XVI secolo (vedi Fase I). L'esplorazione della fossa di fondazione relativa all'elemento 2 si è dovuta interrompere prima della sua conclusione (per motivi di carattere tecnico); è stato raggiunto invece il terreno vergine nell'altra fossa di fondazione. Quest'ultima, piuttosto larga e con andamento regolare (spessore m. 0,80), aveva una profondità residua di m. 3. ca., calcolata al di sotto dei livelli di vita del XVI secolo. Tale fossa era riempita con materiale eterogeneo, in seconda giacitura (anche i frammenti ceramici erano estremamente minuti e con rarissimi attacchi), probabilmente in conseguenza del fatto che si tratta di un deposito formatosi in uno stesso lasso di tempo ma con terra di diversa provenienza. Tale caratteristica si coglieva nel settore 1, dove sono stati individuati 3 strati: lo strato (30) era composto da terra argillosa con poca calce e frammenti di laterizi, di colore giallastro, piuttosto resistente; lo strato (35), di potenza relativamente modesta (in particolare rispetto al precedente), era composto di terra calcinosa con abbondanti laterizi e pietre di piccole dimensioni, di colore grigiastro; lo strato (42), in fine, si presentava composto di una terra argillosa, piuttosto compatta ed umida, di colore giallastro, e con pietre e laterizi come nello strato precedente. Nell'angolo tra gli elementi 1 e lo, in corrispondenza dello strato (35), sono stati rinvenuti resti di calce che indicano come il riempimento si sia sostanzialmente formato al momento dell'erezione della struttura muraria. Una maggiore articolazione di strati si poteva cogliere nel settore 2. Lo strato (4) era identico sostanzialmente allo strato (30) nel settore 1, mentre quelli successivi erano composti di terra generalmente argillosa, tal volta (strato (9), con laterizi, piccole pietre e carboni. Tali strati erano disposti con una alternanza di tipo lenticolare (anche in, questo caso testimoni di aree di prelievo diversificate), e in particolare il (9), (14), (15) presentavano un andamento inclinato in direzione ovest est, tanto da annullarsi e scomparire a ridosso della parete del settore. Gli strati (42) e (55), relativi all'altra fossa di fondazione individuata (il muro 1 pare invece costruito a fossa stretta), presentavano sostanziali analogie: il (42) risultava simile allo strato (30), mentre il (55) era di colore grigio-nerastro e più friabile.

2 Sull'erezione della porta cittadina, nell ambito della ricostruzione delle mura, esistono numerosi documenti di archivio (vedi nota storica), i quali ci forniscono date Precise e puntuali. In ogni modo a conferma che tali documenti si riferiscono inequivocabilmente alla nostra fabbrica, ci viene in aiuto l'epigrafe murata sull'esterno della porta nord (vedi relazione) nella quale è ricordato l'anno 1345 come quello di compimento dell'intero complesso. S.G La ceramica I, 1, (30) Acroma grossolana 1. Fr. di fondo di olla, appena incavato. Sull estremo e sull'interno, eccettuato il fondo, tracce di annerimento per uso. Impasto cuoio, con piccoli inclusi anche lamellari visibili in superficie e vacuoli, duro. (inv. 1) : 8 ca; > < (fondo): 0,6 2. Fr. di ansa a sezione circolare pertinente con ogni probabilità a presa di coperchio. Rifiniture a mano. Tracce di annerimento per uso nella parte inferiore. Impasto rossiccio, con anima nera interna, piccoli inclusi visibili in superficie, quasi duro. (inv. 2) (tav. 14) sez.: 1,7 x 1, frr. di parete di olle. In un caso tracce di annerimento per uso sia interne che esterne, nell'altro solo esterne. Impasto cuoio-rossastro, duro, con minuti inclusi. (inv. 3) ><:0,6/0,5 Acroma industriale 4. Fr. di ansa a nastro pertinente a anforetta. L'attacco complanare all'orlo è sottolineato da una ditata. Orlo arrotondato e collo verosimilmente tronco-conico. Impasto beige-rosato con interno tendente al rossastro, depurato, duro (si notano solo alcuni minutissimi inclusi e vacuoli superficiali). (inv. 4) (tav. 14) sez.: 6,1 x 1,2; > <(collo): 0, frr. di fondo con avvio di parete pertinenti ad anforette. Fondo leggermente convesso. Impasto beige-rosato, con spessa anima grigiastra, tenero, farinoso, mediocremente depurato (specie in un esemplare inclusi di medie e piccole dimensioni sono visibili chiaramente in sezione e in superficie). (inv. 5) >< : 0,9/ frr. atipici pertinenti a forme chiuse. Impasto variante dal beige ai rosso, duro, depurato (6 frr.); rosa internamente e patina beige esterna, quasi duro (2 frr.); marrone, duro (1 fr.); rosa tenero, farinoso, tracce di fittissime rigature da tornio appena percepibili (1fr.). (inv. 6) > <: 0,5/0,6 Maiolica arcaica 7. 2 frr. pertinenti uno a fondo di forma chiusa, l'altro a parete, sempre di forma chiusa. Vetrina trasparente interna. Impasto rosso mattone, duro, depurato; nell'altra analogo, solamente di colore marrone. (inv. 7)

3 > <: 0,4/0,6 8. Fr. di parete di forma aperta non determinabile. Vetrina esterna. Impasto rosato, duro, depurato. (inv. 8) I, 1, (35) Acroma industriale 9. 2 frr. contigui pertinenti ad anforetta o grosso boccale. Fondo piano ed avvio di parete. Impasto depurato, interno cuoio, esterno rosato, duro. (inv. 1) > <: 0,6/0,8; : cm. 14 ca. I, 1, (41) Acroma grossolana frr. di fondo di testo, lisciato internamente. Tenui tracce di fuoco. Impasto rossiccio, duro, con inclusi. (inv. 1) >< :1,1/1,4 11. Fr. di bordo di ciotola. Orlo piano confluente. Impasto rossocuoio, duro, con inclusi minuti visibili in sezione e in superficie. (inv. 2) (tav. 14) ><:0,8; ><(orlo):1 12. Fr. di coperchio piano con attacco di presa a nastro. Tracce diffuse di fuoco. Impasto (dove l'annerimento ne consente la lettura) rossiccio, duro, con inclusi anche di medie dimensioni, fitti e visibili, oltre che in sezione anche in superficie. (inv. 3) ><:1 13. Fr. di fondo piano pertinente ad olla. Impasto analogo. (inv. 4) > <: 1; > < (fondo): 0, frr. di pareti pertinenti ad olie. Tracce diffuse di fuoco in particolare sull esterno. Impasto analogo. (inv.5) > <: 0,5 Acroma industriale frr. di bordi, con orlo leggermente ingrossato, pertinenti a colli di boccali o anforette. Impasto depurato, rosato, duro. (inv. 6) (tav. 14) > <: 0,4; > < (orlo): 0, frr. contigui pertinenti ad ansa a nastro di boccale o anforetta. Attacco complanare all'orlo riquadrato, sottolineato da una profonda ditata. Impasto analogo. (inv. 7) (tav. 14) sez.: 5,5 x 1,1 17. Fr. di fondo di piede svasato di boccale. Biscotto della maiolica arcaica. Impasto depurato, rosato con schiarimento in superficie, duro. (inv. 8) ><:0, frr. di pareti di forme chiuse. Impasto analogo. (inv. 9) ><: 0,7/0,3 Invetriata 19. Fr. di piccola pentola con attacco inferiore di ansa. Invetriatura interna ed esterna di colore giallo paglierino. Impasto rossastro, duro, con inclusi (forse anche chamotte). (inv. 10) ><: 0,5 Ingubbiata e graffita 20. Fr. di parete di. scodella di graffita arcaica tirrenica, Si riconosce solo un decoro a graticcio in verde. Impasto mediamente depurato, rosato, chiaro, tenero (compaiono talvolta in sezione

4 inclusi di medie dimensioni). (inv. 11) ><: 0,5 Maiolica arcaica frr. di bordi di boccali a bocca trilobata : e orlo arrotondato leggermente ingrossato; Impasto depurato, rosato, duro.(inv. 12) ><: 0,5 22. Fr. di fondo di boccale con Piede svasato. Impasto analogo. (inv. 13) > < (fondo):0,5; > <:0, frr. di pareti di boccali. Decori in verde bruno di tipo geometrico e vegetale. Impasto analogo. (inv. 14) (tav. XVIII ) ><:0,5/0,4 I, 1,(42) Laterizi frr. pertinenti ad embrici e coppi. Impasto variante dal rosso cupo al rosato, duro quasi duro, con: minutissimi inclusi e vacuoli visibili in superficie e in sezione.(inv.1) ><:0,8/1,6 Acroma grossolana frr. non contigui pertinenti allo stesso testo. Fondo piano, parete inclinata, orlo piatto defluente tendente a strettirsi. Lisciato internamente, esternamente e sotto il fondo. Superficie annerita per uso (prolungata esposizione al fuoco). Impasto marrone esternamente e nero internamente, duro, con inclusioni anche lamellari e vacuoli visibili in sezione e in superficie. (inv. 2) (tav. 15) h.: 2,5; ><(orlo):0,6; ><(fondo): Fr. di bordo di testo probabilmente a disco. Impasto cuoio con anima grigia, duro, selezionato (inclusi minutissimi e vacuoli). (inv. 3) ><: 1, frr. di fondo pertinenti a testi con impasto analogo ai precedenti. (inv. 4) > <: 8/1,4 28. Fr. di ciotola. OrIo piatto a tesa pronunciato all'esterno. Impasto rossiccio-grigiastro, duro, ricco di inclusi visibili in sezione. (inv. 5) (tav. 15) : 20 ca.; > <: 0,5; > <(orio): 1,1 29. Fr. di coperchio troncoconico. Presenza di fori di sfiato. Tracce di annerimento interno per uso. Impasto rosso mattone, duro, con inclusi. (inv. 6) (tav. 15) ><: 0,6 30. Fr. di ansa a nastro pertinente ad olla. Tracce esterne e parzialmente anche interne di annerimento per uso. Impasto mediamente depurato, rossastro cuoio, duro. (inv. 7) ><: 0, frr. di bordi pertinenti ad altrettante olle (un caso è incerto per l'assenza di tracce di annerimento presenti altresì in tutti gli altri esemplari); 2 frr. presentano l'orlo ad arpione, 8 frr. presentano I'orlo estroflesso e in un caso tendente a piegarsi nella forma ad arpione; 5 frr. presentano il bordo diritto; 1 fr. presenta il bordo estroflesso e l'orlo piano defluente. Impasto variante dal cuoio al rosso mattone, duro, ricco di inclusi anche lamellari visibili in sezione e

5 in superficie. Dove lo spessore è maggiore si individua una spessa anima grigia. (inv. 8), (tav. 15) ><:0,4/0,5/0, frr. di fondi piani (eccettuato un caso sempre lisciati), pertinenti ad altrettante olle. 2 frr. presentano neiia parte interna una spessa patina biancastra (residui calcarei o ingobbio?). Impasto analogo. (inv. 9) ><: 0,3/0, frr. di pareti di olle (eccetto un caso, presentano tracce piú o meno evidenti di una prolungata esposizione al fuoco). Impasto analogo; 3 frr. presentano la patina di cui sopra. (inv. 10) ><: 0,4/1,1 Acroma industriale frr. di bordi di scodelle, a corta tesa confluente con gola esterna variamente accentuata. Impasto depurato, beige rosato, duro. (inv. 11) (tavv. 15, 16) largh. (tesa): 1,6/2/2,2; > <: 0,4 35. Fr. di forma aperta con bordo esterno forse a nastro convesso distinto dalla parete ed orlo arrotondato (la parte esterna, scagiiata, non consente di poter determinare con precisione il tipo di bordo). Impasto analogo. (inv. 12) > < (bordo): Fr. di ansa a nastro pertinente ad anforetta o grosso boccale. Attacco complanare all'orlo sottolineato da una leggera ditata. Impasto beige, duro, depurato. (inv. 13) (tav. 16) sez.: 5,5 x 0,7 37. Attacco inferiore di ansa a nastro analoga. (inv. 14) sez.: 5,50 x 0, frr., di cui due contigui, pertinenti ad anse analoghe. (inv. 14bis) ><: 0, frr. pertinenti a coili di anforette o boccali. Orlo in quattro casi piatto e in uno piatto pronunciato all'esterno, in due arrotondato. Impasto in quattro casi grigiastro, in tre rosa carico, duro, depurato. (inv. 15) ><: 0,3/ frr. di fondo pertinenti ad anforette o grossi boccali e boccali. Fondo in genere perfettamente piano. In un caso patina interna come negli esemplari visti in precedenza. Impasto variante dal cuoio al rosato al rosso mattone, in quattro casi con evidente anima grigia interna, duro, depurato. (inv. 16) (tav. 16) ><: 0,3/0,5/ frr. di pareti pertinenti con ogni probabilità a due anforette o boccali. Un frammento è decorato con motivi ondulati del tipo a pettine, gli altri quattro forse presentano lo stesso motivo ma eseguito con mano più incerta (o si tratta invece di una serie di archetti pensili o meglio ancora di cerchi avvicinati). Impasto depurato, rosso mattone, duro. (inv. 17) (tav. XVII) > <: 0,3/ frr. atipici pertinenti a forme chiuse Circa un 15% presentano le consuete tracce di patina. Impasto analogo. (inv. 18) > <: 0,4/8 Invetriata grossolana 43. Fr. di fondo, piano, pertinente ad ollà. Sotto il fondo macchia di

6 vetrina trasparente probabiimente casuale. Impasto grigio scuro, duro, con inclusi di medie dimensioni visibili anche in superficie. (inv. 19) > < (fondo): 1,1 44, Fr. di fondo piano con avvio di parete di forma chiusa da fuoco (olla). Invetriatura interna abbastanza spessa di colore verdegiallastro, esterno privo di rivestimento. Sul fondo tracce di annerimenti per prolungata esposizione al fuoco (in alcuni punti, la superficie è scagliata). Impasto cuoio-rosato, duro, con fini inclusi. (inv. 20) ><: 0,8; > <(fondo): 0, minuti frr. pertinenti probabilmente a forme chiuse, in due casi vetrina interna variante nelle tonalità del marroncino, in un caso giallo paglierino, in un caso verde oliva. Evidenti tracce esterne di prolungata esposizione al fuoco, in un caso tali da non consentire una chiara identificazione del colore originale della pasta, che negli altri tre casi è rossiccia-beige, dura con minutissimi inclusi. (inv. 21) ><: 0,5 46,2 frr. pertinenti alla stessa forma aperta (tegame?) con invetriatura solo intema. L invetriatura è di colore ocra, abbastanza spessa e sottoposta a fenomeno di craquelles. In un caso tracce esteme di esposizione al fuoco. Impasto rosato, duro, con inclusi. (inv. 22) ><:1/0,8 Invetriata fine 4f. Frr. di spalla di forma chiusa, probabilmente, boccale, invetriatura sottile, verde, e solamente esterna. Sulla spalla si evidenzia una solcatura intenzionale praticata al tornio. Impasto rosso mattone, quasi duro, depurato con minutissimi vacuoli visibili in sezione. (inv. 23) ><: 0,5 48. Frr. di scodella con corta tesa, corpo verosimilmente emisferico. Invetriatura verde interna coprente. Impasto rosso mattone in sezione, beige in superficie, duro, depurato. (inv.24) (tav. 17) largh.(tesa):1,5; ><(tesa):0,5; ><: 0,7 49. Minuto fr. di fondo di ampio catino con piede ad anello. Invetriatura spessa, verde bottiglia, solo intema. Impasto rosso mattone, duro depurato. (inv. 25) > < (fondo): 1,1 50. Fr. pertinente a fondo di grosso catino con parete spessa. Piede ad anello piuttosto largo. Vetrina spessa, coprente, verde bottiglia. Impasto rosso mattone, duro, depurato. (inv. 26) (tav.17) > <: 1,1 51. minuto fr. pertinente a forma analoga alla n. 49. (inv. 27) Ingubbiata 52. Fr. di forma aperta. Decorato in verde su ingubbio chiaro sotto vetrina, trasparente. Esterno privo di rivestimento. Impasto rosso mattone, quasi duro, con fini inclusi (anche granuli di chamotte). (inv. 28) ><:0,9 Ingubbiata e graffita

7 53. Fr. di tesa di scodella di graffita arcaica, con orlo leggermente assottigliato. Decoro a graticcio: colori verde e gialloferraccia. Impasto camoscio, quasi duro, depurato. Esterno nudo. (inv. 29) (tav. XVII) <<Maiolica arcaica> > frr. di ciotole con orlo piatto a tesa, leggermente pronunciato all'esterno, in un caso anche confluente. Smalto interno e vetrina esterna in un caso verdastra. Sull'orlo barrette radiali in bruno a gruppi. Impasto in un caso rosso mattone, duro, depurato, nell'altro, cuoio scuro. (inv. 30) (tav. 17) largh. (orlo): 1,1; ><:0,4/0, frr. di ciotole con orlo appiattito e leggermente pronunciato all'esterno. Smalto interno monocromo con banda bruna sulla gola interna, vetrina esterna trasparente. Impasto rosso mattone, duro, depurato,(inv.31) (tav.17) largh. (orlo): 0,9; > < :0, frr. di ciotole con bordo piatto leggermente ingrossato sia all'interno che all'esterno. Decoro, in bruno e verde. Esterno con vetrina trasparente. Impasto analogo. (inv. 32) (tavv. 16,17) largh. (orlo): 1,1/1,4; > <: 0,5/0,7 57. Fr. di ciotola emisferica con orlo arrotondato e leggermente assottigliato. Smalto,monocromo interno, vetrina-esterna trasparente. Impasto analogo. (inv. 33) ><: 0, frr. di fondi piani di forme aperte. Decoro in bruno e verde con motivi non identificabili. Esterno con vetrina trasparente in due casi. Impasto analogo. (inv. 34) ><: 0,7/0, frr. di pareti di forma aperte (ciotole e catini). Sette appartengono a ciotole a smalto monocromo interno; gli altri frr. sono decorati in verde e bruno con motivi vegetali e geometrici(graticcio, barre radiali, raggiere) Impasto rosso mattonerosato, duro, depurato. (inv. 35) (tav. XVIII) ><: 0,8/ frr. di bordi pertinenti a boccali a bocca trilobata. In un caso si riconoscono decorazioni geometriche in verde e bruno. Vetrina interna trasparente. Impasto analogo. (inv. 36) ><: 0,4 61. Fr. di orlo con attacco superiore di piccola ansa a bastoncello. Non é possibile determinare se si tratta di un piccolo boccale o di una tazzina trilobata. Invetriatura trasparente interna. Impasto rosa carico, duro, depurato. (inv, 37) > <:0,5 62. Fr. di fondo e avvio di parete di boccale con piede svasato ad orlo riquadrato. Fondo leggermente concavo con tracce di stacco a cordicella. Coperto di vetrina fino ad un massimo di cm. 4,2 dal fondo; vetrina trasparente e sottile anche interna e sotto il piede. Impasto analogo. (inv. 38) (tav. 17) : (fondo):9,7; ><fondo):o,5; ><:0, frr. di piede svasati di boccali. Vetrina interna. Impasto rossorosato, duro, depurato. (inv. 39) (tav. 17) ><:0,9/0,7/0,6

8 64. 3 frr. di fondo di boccali verosimilmente con piede svasato. Impasto analogo. (inv. 40) > <(fondo): 0,9/0,4 65. Frr. di fondo di forma chiusa, privo di piede e con parete quasi verticale (corpo cilindrico?). Tracce, sotto il fondo, di annerimento per esposizione al fuoco. Non è sicuro a che forma appartenga e non è neppure da scartare l'ipotesi che possa trattarsi di un prodotto invetriato da cucina. Impasto rosso mattone scuro, duro, depurato. (inv. 41} (tav. 17) ><(fondo):0,5; ><:0, frr. (di cui 6 contigui) pertinenti ad attacchi inferiori di anse di boccali, in due casi a sezione ellittica; in uno a bastoncello. Le anse sono, decorate a tratti orizzontali in verde e bruno alternati. Vetrina trasparente interna, in un caso verdastra. Impasto rosso-rosato, duro, depurato,in un caso con venature grigio scure,dovute ad eccesso di cottura. (inv. 42) (tav. XVIII) sez.: 2x1,5/2,5x1; ><:0,5/0,4 67. Fr. di attacco superiore di ansa a bastoncello pertinente a boccale. Decoro a barre orizzontali in bruno (il frammento è tale da non consentire la determinazione dell eventuale verde). Impasto rosso mattone scuro, con venature grigiastre, duro, depurato. (inv. 43); sez.:2x1, frr. di anse di boccali, due a bastoncello, una a bastoncello ma notevolmente più piccola (pertinente a boccaletto o tazzina), una a sezione ellittica particolarmente incavata. Decoro a barre verdi e brune alternate. Impasto rosso-rosato, duro, depurato. (inv. 44) (tav. 16) sez.:2x2/1,4x1,2/2,6x1, frr. pertinenti a pareti di forme chiuse (boccali). Decori in verde e bruno di tipo geometrico, fitomorfo e zoomorfo. Vetrina interna trasparente. Impasto analogo. (inv. 45) (tav. xviii ) ><:0,5 ca. (valore medio). Smaltate d'importazione (?) frr, dei quali uno di fondo, due di orlo ed uno con attacco superiore di ansa, pertinenti a forme chiuse (quest'ultimo verosimilmente a boccaletto). Smalto facilmente scrostabile. Decoro, dove rimasto, in verde. Interno con vetrina giallo-ocra, verde chiaro, verde giallastro. Impasto rosato molto chiaro, quasi-camoscio, schiarito in superficie, quasi duro, depurato (inv. 46) (tav. 16) ><:0,8/5 I, 1, (55) Acroma industriale 7l. Fr. di fondo di anforetta o boccale. Impasto beige, quasi duro, depurato. (inv. 1) ><:0, frr. atipici pertinenti a forme chiuse. Impasto rosso mattonegrigio, duro/tenero, con minuti inclusi/depurato, (inv. 2) ><:0,4 I, 2, (4) Laterizi

9 73.3 frr. di laterizi (scagiie). Impasto rosso mattone-cuoio, quasi duroduro, con ulclusi e vacuoli. (inv. 1) Acroma grossolana frr. pertinenti a testi, dei quali uno a disco. Gli altri due presentano l orlo arrotondato e leggermente ingrossato e la parete aita. Impasto rossastro, duro, con inclusi anche di medie dimensioni,in un caso, invece, gli inclusi sono di piccolissime dimensioni. (inv. 2) (tav.17) h.:3,7/4; ><:15/0, frr., di cui uno di fondo, pertinenti a testi anaioghi. (inv. 3) 76. Fr. di bordo quasi dritto, pertinente ad olla. Tracce esterne ed interne di annerimento per la proiungata esposizione al fuoco. Impasto rossastro, duro, con inclusi. (inv. 4) ><:0, frr. di fondo pertinente ad olla. Impasto anaiogo. (inv. 5) ><:0,4/0, frr. pertinenti a pareti di olle analoghe. In un caso evidenti solcature esterne piuttosto fitte ottenute al tornio. (inv. 6) > < : 0,6/0,3 Acroma industriale frr. pertinenti a tesa di scodelione. Impasto rosato, duro, depurato, schiarito in superficie. (inv. 7) :28; ><:0,5 80. Fr. di fondo di boccale a piede svasato; orlo del piede riquadrato. Si tratta probabilmente del biscotto di un boccale in maiolica arcaica. (inv. 8) : 13ca.; ><:0, frr. di fondo piano ed avvio di parete pertinente boccali o ad anforette. Impasto, in un caso rosso mattone, duro, depurato, neli'altro cuoio con anima grigia, tenero (farinoso) con minuti vacuoli. (inv. 9) ><:0,7/ frr. di anse a nastro con attacco inferiore (in un caso) pertinenti rosato, con sottile anima grigia interna, duro, depurato, in un caso con superficie più scura. (inv. 10) ><: 0,9/0, frr. pertinenti a pareti di forme chiuse: gli impasti variano dal grigio al rosato, in genere duri, depurati. In alcuni casi si notano tracce di fitte solcature intenzionali praticate al tornio. (inv. 11) ><: 0,4/0,8 Invetriata fine 84 Fr. di fondo di forma chiusa con invetriatura interna ed esterna di colore verde con numerose lacune dovute probabilmente alla squamatura del biscotto. Impasto rosso; duro, depurato. (inv. 12) ><:0,5 85. Fr. di fondo di forma chiusa, vetrina interna di colore verde chiaro piuttosto sottile. Impasto rosato con schiarimento esterno, duro, depurato. (inv. 13) ><(fondo): 0,7 86. Fr. di parete di forma chiusa ad invetriatura esterna verde chiara e sottile, invetriatura interna trasparente. Impasto rosso mattone, quasi duro, con minuti vacuoli. (inv. 14)

10 ><:0,8 Ingubbiata e graffita 87. Fr. di tesa di scodella di graffita arcaica tirrenica. Rimangono solo tracce di decoro in ferraccia. Impasto chiaro, tenero, depurato (inv. 15) (tav. xvii) ><:0,5 Maiolica arcaica 88. Frr. di parete di catino o ciotola con sbollature dell0 smalto interno e vetrina esterna. Impasto rosso, duro, depurato. (inv. 16) ><:0, Frr. di fondo di boccale, in un caso piede svasato. Impasto analogo. (inv. 17). Ø:0,9 ca.; ><(fondo): 0,4; ><: Fr. di fondo di boccale privi di piede, con corpo verosimilmente cilindrico; lo smalto giunge fino al fondo, vetrina interna trasparente. Impasto analogo. (inv. 18) (tav. L7) Ø: 11 ca.; ><: 0, frr. di bordo di boccale ad orlo trilobato (almeno in un caso) e leggermente ingrossato. II decoro, nell'unico caso riscontrabile, è condotto con treccia in ramina delimitata da una linea in manganese. Impasto analogo. (invi 19) ><(orlo): 0, frr. di pareti pertinenti a boccali, due d"ei quali attaccano con il G.F. 78 I( 42) 66. Impasto analogo. (inv. 20) ><: 0,4/0,7 I, 2, (7) Acroma grossolana frr. atipici pertinenti a testi. Impasto cuoio, con annerimento esterno ed interno per prolungata esposizione al fuoco, duro, con inclusi anche di medie dimensioni. ><: 0,9/1,2 94. Fr. Di bordo ingrossato esternamente a sezione triangolare, orlo assottigliato a sezione triangolare, orlo assottigliato. La prolungata esposizione al fuoco non consente la lettura dell'impasto, che attualmente si presenta quasi nero, duro, con finissimi inclusi. (inv. 2) (tav. 18) ><(bordo): Frr. di fondo piano ed avvio di parete pertinente ad olla. Tracce esterne e parzialmente anche interne di fuoco. Impasto rosso mattone, duro, con inclusi anche di medie dimensioni visibili in sezione e in superficie. (inv. 3) ><: 0,6; ><(fondo): 0, Frr. di pareti di olle. In quattro casi l'impasto non è più leggibile per la lunga esposizione al fuoco; in un caso, cuoio, duro, con fitti inclusi. (inv. 4) ><: 0,5 Acroma industriale Frr. pertinenti a fondi di boccali o anforette. Impasto variante da! rosato al cuoio, duro, depurato. (inv. 5) ><: 0, frr. di pareti di forme chiuse, in cinque casi tracce di patina chiara esterna ed in uno interna, Un frammento presenta tracce di annerimento esterno da fuoco. Impasto analogo. (inv. 6) ><: 0,5/1

11 Invetriata grossolana 99. Frr di fondo di pentola con invetriatura abbastanza trasparente e sottile, Impasto rosso mattone scuro, duro, con inclusi fini. (inv. 7) Decorata sotto vetrina 100, Fr. Minuto di forma chiusa; decorato in bruno e verde sotto vetrina. Impasto cuoio, chiaro, duro, depurato. (inv. 8) > <: 0,4 Maiolica arcaica 101. Fr. di bordo di ciotola ad orlo piatto leggermente ingrossato. Decoro interno, con treccia in ramina, sotteso da una linea di manganese. Vetrina esterna. Impasto duro, rosato, depurato. (inv. 9) > <(bordo): 1; ><: 0, Fr. di parete di forma aperta. Impasto analogo. (inv. 10) ><: 0, Frr. di piede svasato dì boccale. Impasto analogo. (inv. 11) ><: 0, Fr. di ansa a bastoncello pertinente a boccaletto. Decorato con tratti orizzontali in bruno, spaziati. (inv. 12) sez,: 1,5x1, frr. di pareti di forme chiuse. Impasto analogo. (inv. 13) ><: 0,5/0, Fr. di testo con alta parete ad orlo leggermente ingrossato. Impasto rosso scuro,duro, con inclusi di medie dimensioni, lisciato internamente ed esternamente. Tracce di fuoco soprattutto all'interno. (inv. l) (tav. 18) h.: 6,1; ><:1,5 l07. 3 frr. atipici pertinenti a, testi. Impasto cuoio, duro, con numerosi inclusi, visibili anche sulla superficie lisciata. (inv. 2) > <: Fr. di bordo leggermente ripiegato pertinente ad olla. Impasto grigio, duro, con numerosi`inclusi. Sull'esterno tracce di fuoco, (inv. 3) ><: 0, Fr. di bordo ad arpione pertinente ad olla. Impasto cuoio, duro, selezionato. (inv. 4) ><: 0, Fr. di ansa a nastro pertinente ad olla. Impasto rossiccio, duro, con numerosi inclusi. (inv. 5) ><: 0, frr. di fondi piani di olla. Tracce di fuoco, in particolare all'esterno. Impasto in un caso rossiccio, duro, con piccoli inclusi visibili anche in superficie; in due casi cuoio, duro, con inclusi più grandi e vacuoli; nell'ultimo caso l'impasto è grigio per l'esposizione prolungata al fuoco. (inv. 6) ><(fondi): 0,5; ><: 0,7/0, frr. di pareti di olle. Impasto analogo. (inv. 7) ><: 1/0,5 I, 2, (8) Acroma grossolana Acroma indusrtriale, refrattaria

12 113. Fr. di bordo trilobato di boccale ad orlo assottigliato e arrotondato con tracce di fuoco interne ed esterne. Impasto rosso mattone, duro, con numerosi fini inclusi. (inv. 8) frr. di bordi di olle. In due casi il bordo e ripiegato, nell'altro leggermente ingrossato e diritto. Impasto analogo. (inv. 9) (tav. 18) ><: 0,4; > <(bordo): 0, frr. atipici pertinenti ad olle o boccali analoghi. (inv. 10) ><: 0,4 Acroma industriale 116. Fr.di bordo di catino con orlo ad arpione e sottostante sagomatura a listello. Impasto rosato, duro, depurato. (inv. 11) (tav. 18) Ø: 28 ca.; ><(orlo): 1,6; >< 0, Fr. di bordo con orlo arrotondato pertinente ad anforetta o boccale. Impasto grigiastro, duro, deputato. (inv. 12) ><: 0, frr. pertinenti a fondi ed avvii di pareti di anforacei. Impasto rosato, con anima grigia indue casi; cuoio all'interno e rosato all'esterno nell'altro, duro, depurato. (inv. 131 ) ><(fondi): 0,6/1,2; ><: 0,7 ll9. 5 frr. di attacchi inferiori di anse a nastro pertinenti a boccali o anforette. Impasto variante dal rosato al cuoio, in un caso con anima grigia, duro, depurato. (inv. 14) ><: 0,4/0,5/1,1 l frr. di pareti pertinenti ad anforacei, presentano motivi, in due casi ondulati pratlcati a stecca, e nel terzo ad archetti. Impasto analogo. (inv. 15) (tav. XVII) ><: 0,4/0, ffi. Atipici pertinenti ad anforacei. Una diecina presentano una patina interna di colore biancastro. Impasto analogo. (inv. 16) ><:0,4/1 Invetriata grossolana l22. 2 frr. pertinenti ad olle, con invetriatura interna, trasparente. Impasto rosso mattone, con tracce di esposizione al fuoco, quasi duro, con inclusi di plccole dimensioni, (inv. 17) ><:0,8/0,5 Invetriata fine l23. Fr. di ~ordo di scodella con corpo verosimilmente emisferico a breve tesa. Invetriatura verde interna, esterno nudo. Impasto cuoio chiaro, duro, depurato; (inv. 18) (tav. 18) largh. (tesa): 1,2; ><: 0,7 123bis. Fr. di parete di forma chiusa, con invetriatura esterna verde ed interno privo di rivestimento. Impasto cuoio scuro, duro, depurato. (inv. 19) ><: 0,6 Decorata sotto vetrina l24. Fr. di forma chiusa decorato in verde e bruno sotto vetrina trasparente. Interno invetriato. Impasto analogo. (inv. 20} ><:0,4

13 Ingubbiata 125. Fr. di fondo di grossa forma aperta (catino?), con alto piede ad anello. Vetrina di colore giallo paglierino su ingobbio chiaro solo all'interno: esterno privo di rivestimento. Impasto rosato tenero, con inclusi (anche di medie dimensroni) e granuli di chamotte. (inv. 21) (tav. 18) ><: 1 Maiolica arcaica frr. di bordi di ciotola ad orlo piatto ingrossato. Decorati in verde e bruno, in un caso con treccia in ramina. Impasto rosato, duro, depurato. Vetrina esterna. (inv. 22) (tav. 18) ><: 0,6; >< (orlo): 1 l27. 2 frr. atipici pertinenti a forme aperte. Impasto analogo. (inu.23), > <: 0, Frr. di orli arrotondati uno ingrossato con bocca verosimilmente trilobata. Un frammento potrebbe appartenere ad una tazzina. Impasto analogo. (inv. 24) ><: :0,4/0,6; ><: (orli) 0,5/0, frr. di fondi privi di piede pertinenti a boccali con corpo probabilmente cilindrico; un frammento potrebbe anche appartenere ad una tazzina. (inv. 25) (tav. 18). >< (fondo): 0,3/0,7; ><: 0,5/0, frr. pertinenti a due attacchi inferiori di anse a sezione ellittica. Impasto analogo (inv. 26) Sez.: 1,9x1,4/0,9x Frr. di anse a bastoncello e 1 frr. a sezione ellittica. Decoro a tratti orizzontali in bruno. Impasto analogo. (inv. 27) Sez.: 1,2x1/2,8x2,4/2,7x1. L32. 3 frr. pertinenti a pareti di forme chiuse (boccali). Decoro in verde e bruno. Impasto anai logo. (inv. 28) >< 0,5 ca. (valore rnedio) I, 2, (9) Acroma grossolana 133. Fr. di parete pertinente ad olla. Impasto non leggibile per prolungata esposizione al fuoco. Attualmente quasi nero, duro, con inclusi. (inv. 1) (tav. 18) ><: 0,6 Acroma industriale l34. 6 frr., tra i quali uno di fondo, pertinenti forme chiuse. Impasto variante dal rosato al cuoio al grigiastro, duro, depurato. (inv. 2) ><: 0,5/0,2 >< (fondo): 0,9 Maiolica arcaica 135. Fr. di parete di boccale. Decoro in bruno, non ricostruibile. Impasto rosso mattone, duro, depurato, (inv. 3) ><:0,6 La ceramica acroma di impasto grossolano è presente solamente con quattro forme fondamentali: il testo, l'olla, il coperchio e Ia ciotola. Tra queste l'olla primeggia nei rapporti quantitativi (81,3%), seguita a lunga distanza dal testo (15,3%). Olle. Si sono rinvenuti in particolare fondi e pareti, concentrati' soprattutto in I, 1, (42) e in I, 2, (8), anche se estremamente

14 frammentari, quindi con scarsa potenzialità di informazione relativa alla struttura del vaso. Non è possibile ricostruite nessun esemplare, neppure parzialmente, anche se la forma del corpo doveva essere verosimilmente ovoide. I frammenti di fondo pervenuti sono generalmente piani, eccettuato un caso con modesto incavo. Maggiori varietà si hanno nella realizzazione degii orli, i quali si presentano leggermente estroflessi o diritti, un minore numero di frammenti ha I'orlo ad arpione. Sempre pertinenti ad olle sono un paio di frammenti di anse a nastro (nn. 30 e 110). L'impasto è pressoché omogeneo, anche se spesso di incerta lettura per le diffuse tracce nero-grigiastre dovute alla prolungata esposizione al fuoco, che ne altera sensibilmente l'originario colore di cottura. In ogni modo, negli esemplari dove è individuabile, varia dal cuoio al rosso-marrone con sfumature ed è sempre duro. Pochi frammenti, inoltre, presentano una sottile patina biancastra interna. I frammenti non presentano alcuna traccia di elementi decorativi ad eccezione di un solo esemplare (n. 78), nel quale sono presenti filettature ottenute al tornio. Il tipo di orlo estroflesso o leggermente ripiegato è una forma elementare che ricorre con frequenza in esemplari medievali della Liguria e della Toscana 1 ; lo 1 per la Liguria vedi olle vacuolate con foggiatura a tornio lento da Savignone (T. Mannoni 1975, fig. 1O, nn. 2-3, tipo 9, pp ; S. Fossati et alii l976, nn , pp e nn. 77; 79-81, pp ); olle con impasto micaceo (T. Mannoni1975, tipo l2, pp , fig. 1 e 3). Per la Toscana vedi G. Maetzke 1974, n. 6, pp. 482, tav. III; passim. Si tratta in questi casi, di stesso dicasi per il tipo di olla con orlo diritto 2, che trova confronti anche con materiale proveniente dalle zone limitrofe della città 3. Più comune, comunque, risulta il terzo tipo di orlo, quello ad arpione, comunissimo in area senese 4 e in questa zona 5 durante tutto ii bassomedioevo. Negli strati antichi di questo scavo non compaiono olle con orlo ad arpione, mentre compaiono olle con orlo diritto e in maniera veramente consistente quelle con orlo estroflesso o ripiegato. Quindi soltanto il tipo con orlo ad arpione sembra costituire una creazione tarda. Per quanto concerne poi il motivo ottenuto mediante fitte filettature sul corpo del vaso, i confronti rimandano ad apparati decorativi di tradizione altomedievale 6, che però compaiono con una notevole materiale estremamente disomogeneo dal punto di vista della distribuzione topografica e dell'ambito cronologico cui va assegnato. Inoltre notevoli diversità si possono cogliere anche dal punto di vista tecnico. Queste esemplificazioni è in ogni modo indicativa per sottolineare 'estrema diffusione del tipo e la difficoltà di confronti diretti e precisi. 2 Vedi sempre G. Maetzke 1974, n. 11, p. 484, tav. IV; R. Francovich et alii 1978, n. 35, p. 35, tav. II, proveniente dallo strato III della stanza A del PaIazzo Pretorio di Prato, metà circa del XIII secolo; n. 570, p. 44, tav. VII, proveniente dalla buca beta, secolo XII (?); passim. 3 Località Badia al Fango (Comune di Grosseto), materiale di superficie non datato (S. Gelichi 1977b, pag. 307, tav. I, n. 1). 4 R. Francovich - S. Gelichi 1978a, p. 3, tav. I, nn 1 e 2. 5 S. Gelichi 1977b, p. 3O7, tav. I, nn. 2-5 i( daila località Badia al Fango; vedi supra); S. Gelichi 1977a, pag. 8, tav. I, n. 6; Id. 1978a, pp , fig. 4, n. 33 (da Buriano; Comune di Castiglione della Pescaia; Provincia di Grosseto). 6 Da Ibligo Invillino (G. Fingerlin -J. Garbsch - J Werner 1968, coll , fig. 15, nn. 8-12; datati all'viii secolo). Da Luni (H. Blake 1977, pp , n. CS2489/7 e 4, p. 649, tav. 336; B. Ward Perkins l977, p. 634: per la datazione, che va posta intorno al 600 d.c. circa).

15 frequenza anche in esemplari medievali 7 e forse anche bassomedievali 8. Frammenti di olle con decorazioni a filettatura si segnalano in tutti gli strati medievali dello scavo; nel nostro caso il frammento, in quanto isolato rispetto al contesto, potrebbe anche essere di risulta da giaciture più antiche. Testi. Dai pochi frammenti rinvenuti è possibile notare come il tipo piú frequente sia rappresentato dal testo a parete alta, caratteristico del XIV secolo 9. Compaiono anche esemplari a disco, già rinvenuti in altri scavi in associazione con i precedenti 10. Coperchi e ciotole. Pochissimi, sono i frammenti pertinenti a coperchietti. Il primo (n. 2; tav. 14) non trova confronti, per il momento, con materiale edito; gli altri due rappresentano tipi relativamente comuni in età basso medioevale 11. Per quanto concerne i due 7 R. Francovich et alii 1978, n. 523, pp , tav. XLVIII, databile intorno all'xi secolo. La maggior parte del materiale pubblicato di questo tipo, non viene quasi mai datato, perché privo di contesto archeologico, anche se, in genere, si tende a porre nel pieno medioevo. Vedi R. Francovich 1975 fig. a, p. lo5 (dalla Buca delle Fate, S. Martino in Feddana); G. Fomaciari 1977, pp , fig. l3, nn. 1-4 (datate genericamente al XII secolo ; Reperti archeologici, n. 85, inv. DDF3, pp. 30, tav. XXII. Per I'origine del tipo di decorazione vedi anche T. Mannoni 1975, p G. Ciampoltrini 1979, nn Si veda R. Francovich et alii 1978, nn. 634, pp. 53, tav. XI (da α/iii, fine XIV secolo), n. 662, p. 55; tav. XIII (da α/iv, metà XIV secolo); n. L146, p. 95, tav. XXVI (da λ/iii, XIV secolo) 10 Vedi sempre R. Francovich et alii 1978, n. 662, p. 55, tav. XIII (da λ/iv, vedi supra) 11 Prato (R. Francovich et alii 1978, n. L24, p. 78, tav. XX da λii, intorno al XV secolo (M. Cristofani 1973, n. 46, p fig. 145 (proveniente dal riempimento di un pozzo datato dall' A. al XV secolo), Buriano (S. Gelichi 1977a, p.8`) frammenti di ciotole, uno dei quali peraltro dubbio, possiamo solo sottolineare come tale forma senza rivestimento sia piuttosto desueta in contesti medievali. Fra la ceramica di tipo industriale, le anforette e i boccali 12 coprono, con il 96,7%, la quasi totalità dell'intera produzione. Anforette e boccali. Non è stato possibile ricostruire nemmeno parzialmente, alcun esemplare. In ogni modo, sulla base dei frammenti più caratterizzanti si è potuto constatare che si tratta in'genere di recipienti con fondo piano e piu raramente convesso (n. 5), corpo ovoide, ansa a nastro complanare con stacco marcato da ditata più o meno profonda (n. 4, tav. 14; n. 36, tav. 16). Pur ritenendo che si trata nel complesso di materiale prodotto in ambito senese 13, la presenza della caratteristica marcatura sotto l'orlo, potrebbe in qualche caso far pensare ad esemplari di tipo pisano biansati 14, anche se non sono attestati bolli impressi a stampo di tipo metallico a forma circolare dentata 15. Purtroppo la sola analisi macroscopica dell'impasto (pressoché omogeneo e tendenzialmente rosato}, non 12 L'impiego dei due termini si spiega in una diversificazione che non è nelle forme bensl nelle dimensioni, spesso estremamente difficili da cogliere, dato lo stato frammentario dei reperti. 13 Una fabbrica che produceva anforette e boccali di questo tipo è stata segnalata a Campagnatico (Grosseto). 14 Questi tipi sono stati rinvenuti in Liguria anche in contesti del XIV secolo (T. Mannoni 1975, tipo 5, pp , fig. 5 e pp , fig. 114). 15 L. Tongiorgi 1964, p. 19, fig. 2. Un esemplare di questo tipo, con residuo di marchio, è stato rinvenuto nello strato (27),n. 27 (tav. 21).

16 costituisce una discriminante per una attribuzione tipologica. Alcuni frammenti di parete sono poi decorati con motivi incisi a linee sinuose o archetti, di due tipi. Il primo (n. 12c tav. XVII) è realizzato con un'unica stecca; il secondo (n. 41 a, b, c, d, e, n. 120; a, b, tav. XVII), del quale si hanno maggiori attestazioni, con uno strumento a pettine generalmente a tre stecche. Sia i motivi che i modi di esecuzione ricordano le decorazioni sugli esemplari più tardi di fabbrica senese ma se ne discostano per la diversità degli strumenti usati e per il ductus più incerto 16. Da ricordare poi i due frammenti di fondi con piede svasato pertinenti a biscotti di boccali in maiolica arcaica. Tale rinvenimento ripropone il problema della circolazione di esemplari non finiti, altrove già constatato 17, in quanto ci pare per il momento difficilmente sostenibile l'ipotesi dell'esistenza di fabbriche locali, per I'assenza di dati archeologici e documentari. Scodelle e Catinii. I frammenti pertinenti a forme caratterizzate principalmente dalla presenza di una tesa, sono piuttosto scarsi. I confronti più vicini rimangono quelli con gli esemplari provenienti da Volterra 18 e Badia al Fango 19. Priva di confronti rimane I'esemplare n. 116 (tav. 18), il quale potrebbe essere assimilato molto vagamente ai biscotti di maiolica arcaica. Olle. Particolarmente significativa la presenza di pochi frammenti pertinenti ad olle con parete piuttosto sottile (n. 114 tav. 18), da ricondursi ai tipi di transizione che precedono il pentolame invetriato 20. Pochi frammenti atipici pertinenti a fondi e pareti di ceramica grossolana invetriata, appartengono a recipienti da fuoco, prevalentemente olle (ma sono pure presenti due frammenti di tegami). La vetrina, in genere spessa e coprente, varia nelle tonalità del verde-oliva e giallo paglierino. Pur trovandoci di fronte ad esemplari di forme non ricostruibili, crediamo che questi frammenti siano da ricollegare ai tipi conosciuti in uso nella zona in età basso medievale, per i quali valgono i confronti con alcuni materiali provenienti dalla Badia al Fango 21. Anche i pochi frammenti di ceramica fine invetriata appartengono principalmente a forme chiuse, ma non è sempre facile dire se a boccali o a pentole. Particolarmente significativi cinque frammenti appartenenti a scodelle o catini con invetriatura verde solamente interna. La forma ricorda esemplari dello stesso tipo rinvenuti in area ligure, in particolare quelli ritenuti di produzione locale, con i quali 16 R. Francovich-S. Gelichi 1978a, pp. 5-5, tav. II NA S. Gelichi 1977b, p M. Cristofani 1973, nn , p. 226, figg (contesti del XIV secolo). 19 S. Gelichi 1977b, nn , p. 309, tav. I. 20 Per una discussione sull'argomento vedi R. Francovich et alii 1978, p S. Gelichi 1977b, nn , p. 309, tav. I. Allo stesso tipo crediamo sia da associare anche il frammento n. 119, proveniente dallo strato I 2 (1), ma forse di risulta, al quale rimandiamo per la discussione sulla caratteristica forma con presa a bugnetta.

17 mostrano anche analogie di impasto 22. Il problema relativo ai centri di produzione delle c.d. invetriate verdi è ancora lontano dall'essere risolto ed anche sotto questa generica definizione rientrano tipi di materiale diverso: inoltre esistono notevoli incertezze nel distinguere i prodotti locali da quelli di importazione dal mondo islamico 23. Per la Toscana non si hanno ancora informazioni sull'esistenza di fabbriche che producessero questo tipo 24, né si conoscono esemplari analoghi editi provenienti da scavo. I confronti più vicini agli esemplari grossetani rimangono pertanto i bacini inseriti in alcuni edifici religiosi e civili della regione 25. A parte vanno menzionati alcuni modesti frammenti decorati sotto vetrina, in bruno e verde. L'assenza di confronti in ambito toscano induce a ritenere i due frustoli come appartenenti a un tipo piuttosto comune prodotto in Umbria e nel Lazio Si vedano, ad esempio; scodelle e catini del c.d. servizio verde (tipo 27a Mannoni). T. Mannoni 1975, pp , in particolare fig. 31, n. 5, con il nostro n. 50 proveniente da I (42). 23 Vedi D. Pringle 1977, pp e , tav. VIII, nn e tav. XXI, nn , tav. XXIII, nn Si ricorda, però che nel deposito della Soprintendenza Archeologica della Toscana a Portoferraio (Isola d'elba) sono conservati alcuni esemplari di scodelle con invetriatura verde interna, trovate in associazione con zampe di gallo in località S.Giovanni (recupero Brambilla). 25 L'elenco risulterebbe piuttosto lungo e pertanto rimandiamo alla bibliografia, riportata in G. Berti - L. Tongiorgi 1975, pp Le scodelle utilizzate come bacini, però, hanno quasi sempre la tesa più larga e si ha I'impressione che si tratti, molto spesso, di prodotti islamici (sui quali, tra l'altro, è ancora da far luce soprattutto per la cronologia e le varianti esistenti). 26 Per ultimo D. Whitehause 1976, con bibliografia aggiornata. La ceramica ingubbiata è rappresentata da due frammenti ricoperti da vetrina (uno dei quali ricorda nella forma del piede un fondo di scodella invetriata verde; n. 50, tav. 17) e da tre frammenti minuti di graffita arcaica tirrenica, due di pareti e uno di tesa con decoro a graticcio (n. 53 e n. 87; tav. XVII ) 27. La maiolica arcaica rappresenta circa 1/4 dell'intero complesso e pare essere rappresentativa sostanzialmente di due sole aree di produzione, quella pisana e quella senese. Le forme chiuse, che rappresentano l'85,4% sono caratterizzate sostanzialmente da due tipi di boccali. Il primo, piu frequente, è quello con piede svasato, caratteristico della prima fase di produzione della maiolica arcaica toscana e pertanto non attribuibile a nessuno dei due centri in particolare. La seconda forma, viceversa, caratterizzata dall'assenza del piede e da un corpo cilindriforme (e i frammenti di fondo, se minuti, sono talvolta difficilmente distinguibili dalle tazzine), è documentato in ambito senese 28. Anche i motivi presenti, quando riconoscibili, non consentono sicure attribuzioni 29, 27 Il decoro è assimilabile alla sequenza a per motivi 1,2, fig. 63, Mannoni, al quale rimandiamo anche per la discussione generale sul tipo (T. Mannoni 1975, pp ). 28 Si vedano due esemplari provenienti dalle volte del palazzo di Montalcino, ancora sostanzialmente inediti. Per una illustrazione vedi E. Carli 1972, p. 33, fig. 68, il primo da sinistra; p. 34, fig. 73, il primo da destra. 29 Il motivo che compare sul frammento n. 69b (tav. XVIII) ha una qualche analogia con quelli del 2 gruppo Berti - Tongiorgi (G. Berti-L. Tongiorgi 1977a,

18 anche se possiamo notare una certa accuratezza di esecuzione ed una varietà di decori, non riscontrabile nei prodotti piú tardi. Anche per quanto concerne le forme aperte sussistono incertezze attributive: così per le ciotolette o catini (n. 54; tav. 17), con corpo emisferico piuttosto rigido talvolta decorate da barrette radiali in bruno sull'orlo piatto a tesa, che in assenza di fondi, potrebbero essere sia di tipo pisano che senese 30. Per quanto concerne poi i decori, l'esemplare n. 59a (tav. XVIII) ricorda i motivi del 6 e del gruppo Berti-Tongiorgi 31, mentre il n. 59b (tav. XVIII) il gruppo 1 Berti-Tongiorgi 32 ; il frammento n. 59c (tav. XVIII), invece, parrebbe ricondurre ai motivi tipici d'ambito senese 33. Infine, cinque frammenti pertinenti a forme chiuse presentano caratteristiche che non li avvicinano in particolare il frammento n. 11, fig. 4 quest ultimo con maglie più larghe)) o ancora meglio con un frammento proveniente dalla torre dei Motti a Luri in Corsica (G. Berti-L. Tongiorgi 1977b, n. 18, fig. 44, p. 44). Quello sul n. 23 (tav. XVIII) ricorda i motivi analoghi su esemplari valdarnesi (da Firenze, J. Buerger 1975, n.8, p. 199; da Prato, R. Francovich et alii 1978, n. L185, p. 103, tav. XXX (da l/iii, XIV secolo))e senesi (G. Conti 1971, n. 428 (con cerchietti puntati al posto delle barrette disposte a cuneo) 30 Gli esemplari pisani hanno sempre il piede ad anello (G. Berti-L. Tongiorgi 1977a, forma AIV, P. 20, gruppo 16, fig. 44, n. 2 (dal primo scarico) e gruppo 18, fig. 46, nn (da S. Martino; questi ultimi, monocromi, hanno però anche lo smalto esterno. Ambedue i tipi dovrebbero datarsi al XIV secolo. Id. 1977a, p. 129)), mentre quelli senesi hanno il piede a disco (qualche frammento proviene dal Nicchio; un esemplare, di forma integralmente ricostruibile, proviene dagli sterri del vano II del cassero grossetano). Materiale analogo si ritrova anche in località vicine (S. Gelichi 1977b, n. 16, p. 309, tav. I). 31 G. Berti-L. Tongiorgi 1977a, pp e G. Berti-L. Tongiorgi 1977a, pp Si tratta, probabilmente; di un residuo di foglia inquadrata. Per confronto si veda un catino conservato nel bar Caporali a Montalcino. a nessuno degli esemplari smaltati di produzione regionale. Pertanto se rimane difficile, date le loro ridotte dimensioni, una attribuzione tipologica, non è del tutto improbabile possa trattarsi di esemplari di importazione. S.G I vetri, i metalli e gli small finds I, (42) 136. Fr di fondo di bicchiere, con parte del conoide ed attaccatura delle pareti. Il materiale è verdino, lievemente bolloso, con chiazze iridescenti di devetrificazione. (inv. 84) I, 2, (4) 137. Fr. di forma aperta (calice?). Il materiale è finemente bolloso, verdino coperto da chiazze gialle di devetrificazione. (inv. 133) 138. Fr minuto della base di un bicchiere. Presenta un grosso filo applicato. Il materiale è incolore, opaco, bolloso. (inv. 134) I, 2, (8) 139. Fr di parete di bicchiere ornato, per stampo e soffiatura a losango. Il materiale è verdino e bolloso. (inv. 135) (tav. 18) 140. Fr del fondo di un bicchiere, con conoide ed attaccatura delle pareti. Il materiale è verdino con chiazze iridescenti di devetrificazione. (inv. 136) I, (42) chiodi in ferro. (inv. 1) lung. : 3

19 teste di chiodo. (inv. 2) frr. di ferro (probabilmente teste di chiodo). (inv. 3) /2 anello di ferro. (inv. 4) I, 2, (8) frr; di chiodi corti. (inv. 1) I, 2, (9) frr. di chiodi grossi con incrostazioni. (inv. 1)

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