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1 CONDONO AMBIENTALE ED ACCERTAMENTO DI COMPATIBILITÀ PAESAGGISTICA La legge n. 308 del 15 dicembre 2004 concede la possibilità di estinguere reati edilizi commessi in violazione ai vincoli paesaggistici attraverso la nuova procedura di accertamento di compatibilità ambientale. La norma prevede due procedimenti differenziati a seconda che i lavori, eseguiti in assenza o in difformità dell autorizzazione paesaggistica, siano stati compiuti prima del 30 settembre 2004 o successivamente a tale data. di Mario Di Nicola

2 SOMMARIO Sanatoria degli abusi ambientali Tipologie di abuso ambientale Richiesta accertamento di compatibilità paesaggistica Procedimento per accertamento compatibilità paesaggistica Parere della Soprintendenza Determinazione delle sanzioni pecuniarie Definizione delle richieste Ricorso giurisdizionale Sanzioni amministrative e penali Formazione del condono ambientale Legislazione Pagina 2 di 16

3 Sanatoria degli abusi ambientali Con legge 15 dicembre 2004, n. 308, sono state apportate modifiche al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 Codice dei beni culturali e del paesaggio, in merito alla depenalizzazione dei reati edilizi commessi in violazione ai vincoli paesaggistici. Con il condono ambientale si possono estinguere i reati in materia paesaggistica attraverso l accertamento di compatibilità ambientale. L accertamento di compatibilità paesaggistica per i lavori compiuti su beni paesaggistici entro e non oltre il 30 settembre 2004 in assenza o in difformità dall autorizzazione paesaggistica, comporta l estinzione del reato di cui all articolo 181 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e di ogni altro reato in materia paesaggistica alle seguenti condizioni: che le tipologie edilizie realizzate e i materiali utilizzati, anche se diversi da quelli indicati nella eventuale autorizzazione, rientrino fra quelli previsti e assentiti dagli strumenti di pianificazione paesaggistica, ove vigenti, o, altrimenti, siano giudicati compatibili con il contesto paesaggistico; che i trasgressori abbiano preventivamente pagato: - la sanzione pecuniaria di cui all articolo 167 del decreto legislativo n. 42 del 2004, maggiorata da un terzo alla metà; - una sanzione pecuniaria aggiuntiva determinata, dall autorità amministrativa competente all applicazione della sanzione di cui al precedente numero 1), tra un minimo di tremila euro ed un massimo di cinquantamila euro. Invece per i lavori compiuti dopo il 30 settembre 2004, il proprietario, possessore o detentore a qualsiasi titolo dell immobile o dell area interessati dagli interventi presenta apposita domanda all autorità preposta alla gestione del vincolo ai fini dell accertamento della compatibilità paesaggistica degli interventi medesimi. Qualora l autorità amministrativa competente accerti la compatibilità paesaggistica, la disposizione di cui al comma 1, art. 181, del decreto legislativo n. 42 del 2004 non si applica per i seguenti casi: per i lavori, realizzati in assenza o difformità dall autorizzazione paesaggistica, che non abbiano determinato creazione di superfici utili o volumi ovvero aumento di quelli legittimamente realizzati; per l impiego di materiali in difformità dall autorizzazione paesaggistica; per i lavori configurabili quali interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria ai sensi dell articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n L autorità competente si pronuncia sulla domanda entro il termine perentorio di centottanta giorni, previo parere vincolante della soprintendenza da rendersi entro il termine perentorio di novanta giorni. Tipologie di abuso ambientale Le tipologie di abuso per le quali è possibile richiedere l accertamento di compatibilità paesaggistica sono differenti in base al periodo in cui sono stati commessi gli abusi in violazione ai vincoli paesaggistici. Per i lavori compiuti su beni paesaggistici entro e non oltre il 30 settembre 2004 si può richiedere l accertamento di compatibilità paesaggistica per le seguenti opere: Pagina 3 di 16

4 modifiche alla sagoma dell edificio; modifiche alle superfici di progetto; modifiche al volume di progetto; modifiche alle altezze; modifiche alle distanze dai confini; modifiche alle distanze dagli edifici circostanti; modifiche alle destinazioni d uso; Per i lavori compiuti su beni paesaggistici dopo il 30 settembre 2004 si può richiedere l accertamento di compatibilità paesaggistica per le seguenti opere: lavori realizzati in difformità dall autorizzazione paesaggistica, che non hanno determinato creazione di superfici utili; lavori realizzati in difformità dall autorizzazione paesaggistica, che non hanno determinato creazione di volumi; lavori realizzati in difformità dall autorizzazione paesaggistica, che non hanno determinato aumento di superfici utili legittimamente realizzati; lavori realizzati in difformità dall autorizzazione paesaggistica, che non hanno determinato aumento di volumi legittimamente realizzati; lavori realizzati in assenza dell autorizzazione paesaggistica, che non hanno determinato creazione di superfici utili; lavori realizzati in assenza dell autorizzazione paesaggistica, che non hanno determinato creazione di volumi; lavori realizzati in assenza dell autorizzazione paesaggistica, che non hanno determinato aumento di superfici utili legittimamente realizzati; lavori realizzati in assenza dell autorizzazione paesaggistica, che non hanno determinato aumento di volumi legittimamente realizzati; impiego di materiali in difformità dall autorizzazione paesaggistica; lavori configurabili quali interventi di manutenzione ordinaria ai sensi dell art. 3 del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380; lavori configurabili quali interventi di manutenzione straordinaria ai sensi dell art. 3 del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n Richiesta accertamento di compatibilità paesaggistica L esecuzione di interventi sui beni soggetti a tutela sono subordinati alla preventiva acquisizione di specifica autorizzazione paesaggistica, rilasciata dall autorità competente, nelle forme e procedure previste dal decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, nel testo vigente. Qualora gli interventi vengono eseguiti in difformità o in assenza dell autorizzazione paesaggistica, può essere richiesto l accertamento di compatibilità paesaggistica. L accertamento di compatibilità paesaggistica per i lavori compiuti su beni paesaggistici entro e non oltre il 30 settembre 2004 senza la prescritta autorizzazione o in difformità da essa, anche rispetto all autorizzazione eventualmente rilasciata, comporta l estinzione del reato di cui all articolo 181 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e di ogni altro reato in materia paesaggistica, con le condizioni e le sanzioni previste dalla norma per il conseguimento del condono ambientale. L accertamento di compatibilità paesaggistica per i lavori compiuti su beni paesaggistici entro e non oltre il 30 settembre 2004 in assenza o in difformità dall autorizzazione paesaggistica, comporta l estinzione del reato di cui all articolo 181 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e di ogni altro reato in materia paesaggistica alle seguenti condizioni: Pagina 4 di 16

5 che le tipologie edilizie realizzate e i materiali utilizzati, anche se diversi da quelli indicati nella eventuale autorizzazione, rientrino fra quelli previsti e assentiti dagli strumenti di pianificazione paesaggistica, ove vigenti, o, altrimenti, siano giudicati compatibili con il contesto paesaggistico; che i trasgressori abbiano preventivamente pagato: - la sanzione pecuniaria di cui all articolo 167 del decreto legislativo n. 42 del 2004, maggiorata da un terzo alla metà; - una sanzione pecuniaria aggiuntiva determinata, dall autorità amministrativa competente all applicazione della sanzione di cui al precedente numero 1), tra un minimo di tremila euro ed un massimo di cinquantamila euro. Per i lavori compiuti dopo il 30 settembre 2004, il proprietario, possessore o detentore a qualsiasi titolo dell immobile o dell area interessati dagli interventi presenta apposita domanda all autorità preposta alla gestione del vincolo ai fini dell accertamento della compatibilità paesaggistica degli interventi medesimi. Qualora l autorità amministrativa competente accerti la compatibilità paesaggistica, la disposizione di cui al comma 1, art. 181, del decreto legislativo n. 42 del 2004 non si applica per i seguenti casi: per i lavori, realizzati in assenza o difformità dall autorizzazione paesaggistica, che non abbiano determinato creazione di superfici utili o volumi ovvero aumento di quelli legittimamente realizzati; per l impiego di materiali in difformità dall autorizzazione paesaggistica; per i lavori configurabili quali interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria ai sensi dell articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n L autorità competente si pronuncia sulla domanda entro il termine perentorio di centottanta giorni, previo parere vincolante della soprintendenza da rendersi entro il termine perentorio di novanta giorni. Procedimento per accertamento compatibilità paesaggistica Il proprietario possessore o detentore a qualsiasi titolo dell immobile o dell area interessati dagli interventi su beni paesaggistici, presenta specifica richiesta di accertamento di compatibilità paesaggistica dei lavori effettuati, all autorità preposta alla gestione del vincolo in argomento. L autorità competente acquisisce le richieste ed espleta tutte le funzioni tecniche ed amministrative per l accertamento della compatibilità paesaggistica, nello specifico: Comunicazione del responsabile del procedimento; Riscontro documentale della richiesta; Acquisizione di eventuali integrazioni; Istruttoria richiesta di compatibilità paesaggistica; Parere di competenza; Acquisizione parere commissione paesaggistico-ambientale; Acquisizione parere della soprintendenza; Definizione delle richieste. L autorità competente si pronuncia sulla domanda entro il termine perentorio di centottanta giorni, previo parere vincolante della soprintendenza. Pagina 5 di 16

6 La Soprintendenza esprime il proprio parere vincolante entro il termine perentorio di novanta giorni. La rimessione in pristino delle aree o degli immobili soggetti a vincoli paesaggistici, da parte del trasgressore, prima che venga disposta d ufficio dall autorità amministrativa, e comunque prima che intervenga la condanna, estingue il reato di cui al comma 1, articolo 181 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42. L autorità competente (regione o ente locale a cui sono state demandate le funzioni amministrative) acquisisce le richieste ed espleta tutte le funzioni tecniche ed amministrative per l accertamento della compatibilità paesaggistica, nello specifico: Comunicazione del responsabile del procedimento; Riscontro documentale della richiesta; Acquisizione di eventuali integrazioni; Istruttoria richiesta di compatibilità paesaggistica; Parere di competenza; Acquisizione parere commissione paesaggistico-ambientale; Acquisizione parere della soprintendenza; Definizione delle richieste. L autorità competente si pronuncia sulla domanda entro il termine perentorio di centottanta giorni, previo parere vincolante della soprintendenza. L autorità competente espleta tutte le funzioni tecniche ed amministrative per l accertamento della compatibilità paesaggistica. La fase principale è rappresentata da quella tecnica, mediante la quale si perviene alla richiesta pronuncia di compatibilità paesaggistica, con l istruttoria tecnica e l acquisizione della documentazione eventualmente mancante e dei pareri vincolanti. Nello specifico: Riscontro documentale della richiesta; Acquisizione di eventuali integrazioni; Istruttoria richiesta di compatibilità paesaggistica; Parere di competenza; Acquisizione parere commissione paesaggistico-ambientale; Acquisizione parere della soprintendenza; Definizione delle richieste. L autorità competente si pronuncia sulla domanda entro il termine perentorio di centottanta giorni, previo parere vincolante della soprintendenza. Sulle richieste presentate dal proprietario possessore o detentore a qualsiasi titolo dell immobile o dell area interessati dagli interventi su beni paesaggistici, si pronuncia la commissione paesaggistico-ambientale. Le richieste vengono prima istruite dal competente settore paesaggistico della regione o dell ente a cui sono state demandate le specifiche funzioni. Successivamente viene acquisito il parere vincolante della Soprintendenza, che deve essere espresso entro il termine perentorio di novanta giorni. La rimessione in pristino delle aree o degli immobili soggetti a vincoli paesaggistici, da parte del trasgressore, prima che venga disposta d ufficio dall autorità amministrativa, e Pagina 6 di 16

7 comunque prima che intervenga la condanna, estingue il reato di cui al comma 1, articolo 181 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42. Il proprietario possessore o detentore a qualsiasi titolo dell immobile o dell area interessati dagli interventi su beni paesaggistici, presenta specifica richiesta di accertamento di compatibilità paesaggistica dei lavori effettuati, all autorità preposta alla gestione del vincolo in argomento. L autorità competente acquisisce le richieste ed espleta tutte le funzioni tecniche ed amministrative per l accertamento della compatibilità paesaggistica L autorità competente si pronuncia sulla domanda entro il termine perentorio di centottanta giorni, mediante proposta di autorizzazione paesaggistica in sanatoria. La proposta di autorizzazione paesaggistica in sanatoria viene inviata, unitamente alla richiesta e agli atti amministrativi e tecnici alla Soprintendenza per il parere vincolante da formulare entro il termine perentorio di novanta giorni. Parere della Soprintendenza Per i lavori compiuti su beni paesaggistici dopo il 30 settembre 2004 senza la prescritta autorizzazione paesaggistica o in difformità da essa, il proprietario, possessore o detentore a qualsiasi titolo dell immobile o dell area interessati all intervento, presenta la domanda di accertamento di compatibilità paesaggistica all autorità preposta alla gestione del vincolo. L autorità competente alla gestione del vincolo effettua l esame della richiesta e formula una proposta di autorizzazione paesaggistica in sanatoria. La proposta di autorizzazione paesaggistica in sanatoria formulata dalla regione o dall ente locale al quale è stata demandata la competenza per il suo rilascio, viene inviata, unitamente ad una copia di tutti gli allegati alla richiesta prodotta, alla Soprintendenza competente per territorio. La soprintendenza comunica il parere entro il termine perentorio di novanta giorni dalla ricezione della proposta. L autorizzazione è rilasciata o negata dall amministrazione competente entro il termine perentorio di centottanta giorni dalla ricezione della richiesta, previo parere vincolante della Soprintendenza. Per i lavori compiuti su beni paesaggistici entro e non oltre il 30 settembre 2004 senza la prescritta autorizzazione paesaggistica o in difformità da essa, il proprietario, possessore o detentore a qualsiasi titolo dell immobile o dell area interessati all intervento, presenta la domanda di accertamento di compatibilità paesaggistica all autorità preposta alla gestione del vincolo entro il termine perentorio del 31 gennaio L autorità competente alla gestione del vincolo ed al rilascio della prescritta autorizzazione paesaggistica, si pronuncia sulla domanda, previo parere della Soprintendenza. La rimessione in pristino delle aree o degli immobili soggetti a vincoli paesaggistici, da parte del trasgressore, prima che venga disposta d ufficio dall autorità amministrativa, e Pagina 7 di 16

8 comunque prima che intervenga la condanna, estingue il reato di cui al comma 1, articolo 181, decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42. Determinazione delle sanzioni pecuniarie Per i lavori compiuti su beni paesaggistici entro e non oltre il 30 settembre 2004 senza la prescritta autorizzazione o in difformità da essa, l accertamento di compatibilità paesaggistica dei lavori effettivamente eseguiti, anche rispetto all autorizzazione eventualmente rilasciata, comporta l estinzione del reato di cui all articolo 181 del decreto legislativo n. 42 del 2004, nel testo vigente, e di ogni altro reato in materia paesaggistica alle seguenti condizioni: che le tipologie edilizie realizzate e i materiali utilizzati, anche se diversi da quelli indicati nella eventuale autorizzazione, rientrino fra quelli previsti e assentiti dagli strumenti di pianificazione paesaggistica, ove vigenti, o, altrimenti, siano giudicati compatibili con il contesto paesaggistico; che i trasgressori abbiano preventivamente pagato: - la sanzione pecuniaria di cui all articolo 167 del decreto legislativo n. 42 del 2004, maggiorata da un terzo alla metà; - una sanzione pecuniaria aggiuntiva determinata, dall autorità amministrativa competente all applicazione della sanzione di cui al precedente numero 1), tra un minimo di tremila euro ed un massimo di cinquantamila euro. La somma riscossa per effetto di cui all articolo 167 del decreto legislativo n. 42 del 2004, maggiorata da un terzo alla metà, viene utilizzata in conformità a quanto disposto dall articolo 167 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, nel testo vigente. La somma pecuniaria aggiuntiva, determinata come sopra indicato, viene riscossa dal ministero dell Economia e delle finanze e riassegnata alle competenti unità previsionali di base dello stato di previsione della spesa del ministero per i Beni e le attività culturali per essere utilizzata per le finalità di cui al comma 33 e al comma 36, lettera b) della legge 15 dicembre 2004, n Definizione delle richieste Per gli interventi di cui al comma 1-ter, articolo 181, del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, l amministrazione competente acquisisce la richiesta di condono ambientale, per l accertamento di compatibilità paesaggistica degli interventi effettuati, presentata dal proprietario possessore o detentore a qualsiasi titolo dell immobile o dell area interessati dagli interventi abusivi. L autorità competente, esaminata l istanza, formula una proposta di autorizzazione paesaggistica in sanatoria per il prosieguo dell iter formativo del titolo. La proposta di autorizzazione paesaggistica in sanatoria formulata dalla regione o dall ente locale al quale è stata demandata la competenza per il suo rilascio, viene inviata, unitamente ad una copia di tutti gli allegati alla richiesta prodotta, alla Soprintendenza competente per territorio. Pagina 8 di 16

9 La Soprintendenza esplica le proprie funzioni effettuando tutti gli adempimenti occorrenti per la formulazione del parere di competenza. Il parere espresso dalla Soprintendenza dove essere comunicato alla regione o all ente locale al quale è stata demandata la competenza paesaggistico-ambientale, entro il termine perentorio di novanta giorni dalla ricezione della proposta. L autorità competente alla gestione del vincolo ed al rilascio della prescritta autorizzazione paesaggistica, si pronuncia sulla domanda, previo parere della Soprintendenza. L autorizzazione è rilasciata o negata dall amministrazione competente entro il termine perentorio di centottanta giorni dalla ricezione della richiesta, previo parere vincolante della Soprintendenza e costituisce atto distinto e presupposto del permesso di costruire o degli altri titoli legittimanti l intervento edilizio. Per i lavori compiuti su beni paesaggistici entro e non oltre il 30 settembre 2004 senza la prescritta autorizzazione paesaggistica o in difformità da essa, il proprietario, possessore o detentore a qualsiasi titolo dell immobile o dell area interessati all intervento, presenta la domanda di accertamento di compatibilità paesaggistica all autorità preposta alla gestione del vincolo entro il termine perentorio del 31 gennaio L autorità competente alla gestione del vincolo ed al rilascio della prescritta autorizzazione paesaggistica, si pronuncia sulla domanda, previo parere della Soprintendenza. La rimessione in pristino delle aree o degli immobili soggetti a vincoli paesaggistici, da parte del trasgressore, prima che venga disposta d ufficio dall autorità amministrativa, e comunque prima che intervenga la condanna, estingue il reato di cui al comma 1, articolo 181, del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42. Ricorso giurisdizionale Il diniego dell autorizzazione paesaggistica può essere impugnato in sede giurisdizionale, avanti al Tribunale amministrativo regionale, entro sessanta giorni dalla data di notifica del diniego, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, entro centoventi giorni dalla data di avvenuta notifica del diniego. L autorizzazione paesaggistica è impugnabile: dalle associazioni ambientaliste portatrici di interessi diffusi; da qualsiasi altro soggetto pubblico o privato che ne abbia interesse. Il ricorso viene deciso anche se il ricorrente dichiari di rinunciare o di non avere più interesse, dopo la sua proposizione oppure nel grado di appello. Le sentenze e le ordinanze del Tribunale amministrativo regionale relative ad autorizzazioni paesaggistiche possono essere impugnate da chi sia legittimato a ricorrere avverso l autorizzazione paesaggistica, anche se non abbia proposto il ricorso di primo grado. Presso ogni comune viene istituito un elenco, aggiornato periodicamente, liberamente consultabile, in cui viene indicata la data di rilascio di ciascuna autorizzazione paesaggistica, con la annotazione sintetica del relativo oggetto e con la precisazione se essa sia stata rilasciata in difformità dal parere della soprintendenza. Pagina 9 di 16

10 Copia dell elenco è trasmessa trimestralmente alla regione e alla soprintendenza, ai fini dell esercizio delle funzioni di vigilanza sui beni paesaggistici. Sanzioni amministrative e penali L esecuzione di opere in contrasto alle norme di tutela e valorizzazione dei beni paesaggistici comporta l applicazione di sanzioni amministrative e penali. Più specificatamente le sanzioni si applicano alle violazioni relative: ai seguenti immobili ed aree: a) le cose immobili che hanno cospicui caratteri di bellezza naturale o di singolarità geologica; b) le ville, i giardini e i parchi, non tutelati dalle disposizioni sui beni culturali del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, che si distinguono per la loro non comune bellezza; c) i complessi di cose immobili che compongono un caratteristico aspetto avente valore estetico e tradizionale; d) le bellezze panoramiche considerate come quadri e così pure quei punti di vista o di belvedere, accessibili al pubblico, dai quali si goda lo spettacolo di quelle bellezze. alle seguenti aree: a) i territori costieri compresi in una fascia della profondità di 300 metri dalla linea di battigia, anche per i terreni elevati sul mare; b) i territori contermini ai laghi compresi in una fascia della profondità di 300 metri dalla linea di battigia, anche per i territori elevati sui laghi; c) i fiumi, i torrenti, i corsi d acqua iscritti negli elenchi previsti dal testo unico delle disposizioni di legge sulle acque ed impianti elettrici, approvato con regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775, e le relative sponde o piedi degli argini per una fascia di 150 metri ciascuna; d) le montagne per la parte eccedente metri sul livello del mare per la catena alpina e metri sul livello del mare per la catena appenninica e per le isole; e) i ghiacciai e i circhi glaciali; f) i parchi e le riserve nazionali o regionali, nonché i territori di protezione esterna dei parchi; g) i territori coperti da foreste e da boschi, ancorché percorsi o danneggiati dal fuoco, e quelli sottoposti a vincolo di rimboschimento ( 1 ); h) le aree assegnate alle università agrarie e le zone gravate da usi civici; i) le zone umide ( 2 ). j) i vulcani; m) le zone di interesse archeologico ( 3 ). agli immobili ed aree comunque sottoposti a tutela dai piani paesaggistici. ( 1 ) Come definiti dall articolo 2, commi 2 e 6, del decreto legislativo 18 maggio 2001, n ( 2 ) Le zone umide incluse nell elenco previsto dal d.p.r. 13 marzo 1976, n ( 3 ) Individuate alla data di entrata in vigore del codice dei beni culturali e del paesaggio. Pagina 10 di 16

11 Sanzioni amministrative Per le violazioni agli obblighi ed agli ordini previsti per la tutela e la valorizzazione dei beni paesaggistici ( 4 ), l autorità amministrativa preposta alla tutela paesaggistica stabilisce quale sia l interesse della protezione dei beni violati ( 5 ) e, conseguentemente, decide: per la rimessione in pristino a spese del trasgressore; per il pagamento di una somma equivalente al maggiore importo tra il danno arrecato e il profitto conseguito mediante la trasgressione. La somma da versare viene determinata attraverso una perizia di stima che stabilisca sia l importo del danno arrecato sia l importo del profitto conseguito a seguito della violazione. Nei casi di rimessione in pristino, con il relativo provvedimento viene assegnato al trasgressore un termine per provvedere al ripristino dello stato dei luoghi. Se il trasgressore non provvede al ripristino dello stato dei luoghi nei termini stabiliti, l autorità amministrativa preposta alla tutela paesaggistica: provvede d ufficio per mezzo del prefetto; rende esecutoria la nota delle spese. Qualora l autorità amministrativa preposta alla tutela paesaggistica non provveda d ufficio, il direttore regionale competente, su richiesta della medesima autorità amministrativa ovvero, decorsi centottanta giorni dall accertamento dell illecito, previa diffida alla suddetta autorità competente a provvedervi nei successivi trenta giorni, procede alla demolizione avvalendosi delle modalità operative previste dall articolo 41 del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, a seguito di apposita convenzione stipulata d intesa tra il ministero per i Beni e le attività culturali e il ministero della Difesa. Le somme riscosse sono utilizzate: per l esecuzione delle rimessioni in pristino di cui sopra; per finalità di salvaguardia; per interventi di recupero dei valori paesaggistici; per interventi di riqualificazione degli immobili e delle aree degradati o interessati dalle rimessioni in pristino. Per le medesime finalità possono essere utilizzate anche le somme derivanti dal recupero delle spese sostenute dall amministrazione per l esecuzione della rimessione in pristino in danno dei soggetti obbligati, ovvero altre somme a ciò destinate dalle amministrazioni competenti. ( 4 ) Di cui al Titolo I della Parte terza del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, recante: codice dei beni culturali e del paesaggio. ( 5 ) Categoria di beni vincolati: a) gli immobili e le aree indicati all articolo 136 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, recante: codice dei beni culturali e del paesaggio. b) le aree indicate all articolo 142 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, recante: codice dei beni culturali e del paesaggio. c) gli immobili e le aree comunque sottoposti a tutela dai piani paesaggistici previsti dagli articoli 142 e 156 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, recante: codice dei beni culturali e del paesaggio. Pagina 11 di 16

12 Le somme riscosse a titolo di indennità pecuniaria, a seguito delle violazioni agli obblighi ed agli ordini previsti per la tutela e la valorizzazione dei beni paesaggistici, sono utilizzate per: finalità di salvaguardia; interventi di recupero dei valori paesaggistici; riqualificazione delle aree degradate. La collocazione di cartelli o altri mezzi pubblicitari, nell ambito e in prossimità dei beni paesaggistici, in assenza di specifica autorizzazione rilasciata dall amministrazione competente, individuata dalla regione è punito con le sanzioni previste dal nuovo codice della strada ( 6 ). Sanzioni penali L esecuzione di lavori di qualsiasi genere su beni paesaggistici, in assenza della prescritta autorizzazione o nei casi di difformità della medesima, rappresenta un illecito. Con la sentenza di condanna viene ordinata la rimessione in pristino dello stato dei luoghi a spese del condannato. Copia della sentenza viene trasmessa: alla regione nel cui territorio è stata commessa la violazione; al comune nel cui territorio è stata commessa la violazione. Il responsabile dell abuso è punito con le pene previste dall articolo 44 del d.p.r. 6 giugno 2001, n. 380 ( 7 ). La pena è della reclusione da uno a quattro anni qualora i lavori di cui al comma 1, art. 181, decreto legislativo n. 42 del 2004: ( 6 ) Art. 23 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 e successive modificazioni. ( 7 ) Art Sanzioni penali (Ai sensi dell art. 32, comma 47 della legge n. 326 del 2003, le sanzioni pecuniarie di cui al presente articolo sono aumentate del cento per cento) 1. Salvo che il fatto costituisca più grave reato e ferme le sanzioni amministrative, si applica: a) l'ammenda fino a euro per l'inosservanza delle norme, prescrizioni e modalità esecutive previste dal presente titolo, in quanto applicabili, nonché dai regolamenti edilizi, dagli strumenti urbanistici e dal permesso di costruire; b) l'arresto fino a due anni e l'ammenda da a euro nei casi di esecuzione dei lavori in totale difformità o assenza del permesso o di prosecuzione degli stessi nonostante l'ordine di sospensione; c) l'arresto fino a due anni e l'ammenda da a euro nel caso di lottizzazione abusiva di terreni a scopo edilizio, come previsto dal primo comma dell'articolo 30. La stessa pena si applica anche nel caso di interventi edilizi nelle zone sottoposte a vincolo storico, artistico, archeologico, paesistico, ambientale, in variazione essenziale, in totale difformità o in assenza del permesso. 2. La sentenza definitiva del giudice penale che accerta che vi è stata lottizzazione abusiva, dispone la confisca dei terreni, abusivamente lottizzati e delle opere abusivamente costruite. Per effetto della confisca i terreni sono acquisiti di diritto e gratuitamente al patrimonio del comune nel cui territorio è avvenuta la lottizzazione. La sentenza definitiva è titolo per la immediata trascrizione nei registri immobiliari. 2-bis. Le disposizioni del presente articolo si applicano anche agli interventi edilizi suscettibili di realizzazione mediante denuncia di inizio attività ai sensi dell'articolo 22, comma 3, eseguiti in assenza o in totale difformità dalla stessa. (il comma 2-bis è stato aggiunto dal d.lgs. n. 301 del 2002). Pagina 12 di 16

13 a) ricadano su immobili o aree che per le loro caratteristiche paesaggistiche siano stati dichiarati di notevole interesse pubblico con apposito provvedimento emanato in epoca antecedente alla realizzazione dei lavori; b) ricadano su immobili od aree tutelati per legge ed abbiano comportato un aumento dei manufatti superiore al trenta per cento della volumetria della costruzione originaria o, in alternativa, un ampliamento della medesima superiore a settecentocinquanta metri cubi, ovvero ancora abbiano comportato una nuova costruzione con una volumetria superiore ai mille metri cubi. La rimessione in pristino delle aree o degli immobili soggetti a vincoli paesaggistici, da parte del trasgressore, prima che venga disposta d ufficio dall autorità amministrativa, e comunque prima che intervenga la condanna, estingue il reato. Con la sentenza di condanna viene ordinata la rimessione in pristino dello stato dei luoghi a spese del condannato. Pagina 13 di 16

14 Formazione del condono ambientale Compatibilità dell intervento Qualità ambientale Compatibilità paesag-gistica Congruità con i criteri di gestione dell immobile o Richiesta Accertamento compatibilità paesaggistica Contenuti: Relazione tecnica IGM - Catastale - PRG Document. fotografica Stralcio NTA Grafici di Soprintendenza (2) Riscontro documenti Richiede integrazioni Istruisce la richiesta Formula motivat pa-rere sulla compatibilità Regione/Comune Acquis.ne richiesta Nomina Regione/Comune (1) Formula propost di Auto-rizzazione paesaggistica in sanatoria Invio Soprintendenza Procedura interna Riscontro documenti Richiede integrazioni Comm.ne eni Paes. Esame istanza e formu-lazione parere motivato Regione/Comune rilascia (3) Autorizzazione paesaggistica in sanatoria (4) Regione/Comune invia copia dell autorizzazione alla Soprintendenza alla Regione o alla Provincia alla comunità (1) Entro il termine di quaranta giorni dalla ricezione dell istanza trasmette proposta di autorizzazione alla Soprintendenza, corredata dal progetto e dalla relativa documentazione, la contemporanea comunicazione agli interessati costituisce avviso di inizio del procedimento. (2) Entro il termine perentorio di sessanta giorni dalla ricezione della proposta. (3) Entro venti giorni dalla ricezione del parere della Soprintendenza. (4) L Autorizzazione paesaggistica diventa efficace dopo il decorso di venti giorni dalla sua emanazione. Pagina 14 di 16

15 Legislazione (omissis) Legge 15 dicembre 2004, n. 308 (G.U. n. 302 del Suppl. ordinario n. 187) Art. 1 (Delega al Governo per il riordino, il coordinamento e l integrazione della legislazione in materia ambientale e misure di diretta applicazione) 36. Al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, sono apportate le seguenti modificazioni: a) all articolo 167, comma 3, è aggiunto, in fine, il seguente periodo: «Laddove l autorità amministrativa preposta alla tutela paesaggistica non provveda d ufficio, il direttore regionale competente, su richiesta della medesima autorità amministrativa ovvero, decorsi centottanta giorni dall accertamento dell illecito, previa diffida alla suddetta autorità competente a provvedervi nei successivi trenta giorni, procede alla demolizione avvalendosi delle modalità operative previste dall articolo 41 del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, a seguito di apposita convenzione stipulata d intesa tra il ministero per i Beni e le attività culturali e il ministero della Difesa.»; b) all articolo 167, il comma 4 è sostituito dal seguente: «4. Le somme riscosse per effetto dell applicazione del comma 1, nonché per effetto dell articolo 1, comma 38, secondo periodo, della legge recante: "Delega al Governo per il riordino, il coordinamento e l integrazione della legislazione in materia ambientale e misure di diretta applicazione" sono utilizzate, oltre che per l esecuzione delle rimessioni in pristino di cui al comma 3, anche per finalità di salvaguardia nonché per interventi di recupero dei valori paesaggistici e di riqualificazione degli immobili e delle aree degradati o interessati dalle rimessioni in pristino. Per le medesime finalità possono essere utilizzate anche le somme derivanti dal recupero delle spese sostenute dall amministrazione per l esecuzione della rimessione in pristino in danno dei soggetti obbligati, ovvero altre somme a ciò destinate dalle amministrazioni competenti.»; c) all articolo 181, dopo il comma 1, sono aggiunti i seguenti: «1-bis. La pena è della reclusione da uno a quattro anni qualora i lavori di cui al comma 1: a) ricadano su immobili o aree che, ai sensi dell articolo 136, per le loro caratteristiche paesaggistiche siano stati dichiarati di notevole interesse pubblico con apposito provvedimento emanato in epoca antecedente alla realizzazione dei lavori; b) ricadano su immobili od aree tutelati per legge ai sensi dell articolo 142 ed abbiano comportato un aumento dei manufatti superiore al trenta per cento della volumetria della costruzione originaria o, in alternativa, un ampliamento della medesima superiore a settecentocinquanta metri cubi, ovvero ancora abbiano comportato una nuova costruzione con una volumetria superiore ai mille metri cubi. 1-ter. Ferma restando l applicazione delle sanzioni amministrative ripristinatorie o pecuniarie di cui all articolo 167, qualora l autorità amministrativa competente accerti la compatibilità paesaggistica secondo le procedure di cui al comma 1-quater, la disposizione di cui al comma 1 non si applica: a) per i lavori, realizzati in assenza o difformità dall autorizzazione paesaggistica, che non abbiano determinato creazione di superfici utili o volumi ovvero aumento di quelli legittimamente realizzati; b) per l impiego di materiali in difformità dall autorizzazione paesaggistica; c) per i lavori configurabili quali interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria ai sensi dell articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n quater. Il proprietario, possessore o detentore a qualsiasi titolo dell immobile o dell area interessati dagli interventi di cui al comma 1-ter presenta apposita domanda all autorità preposta alla gestione del vincolo ai fini dell accertamento della compatibilità paesaggistica Pagina 15 di 16

16 degli interventi medesimi. L autorità competente si pronuncia sulla domanda entro il termine perentorio di centottanta giorni, previo parere vincolante della soprintendenza da rendersi entro il termine perentorio di novanta giorni. 1-quinquies. La rimessione in pristino delle aree o degli immobili soggetti a vincoli paesaggistici, da parte del trasgressore, prima che venga disposta d ufficio dall autorità amministrativa, e comunque prima che intervenga la condanna, estingue il reato di cui al comma 1». 37. Per i lavori compiuti su beni paesaggistici entro e non oltre il 30 settembre 2004 senza la prescritta autorizzazione o in difformità da essa, l accertamento di compatibilità paesaggistica dei lavori effettivamente eseguiti, anche rispetto all autorizzazione eventualmente rilasciata, comporta l estinzione del reato di cui all articolo 181 del decreto legislativo n. 42 del 2004, e di ogni altro reato in materia paesaggistica alle seguenti condizioni: a) che le tipologie edilizie realizzate e i materiali utilizzati, anche se diversi da quelli indicati nella eventuale autorizzazione, rientrino fra quelli previsti e assentiti dagli strumenti di pianificazione paesaggistica, ove vigenti, o, altrimenti, siano giudicati compatibili con il contesto paesaggistico; b) che i trasgressori abbiano preventivamente pagato: 1) la sanzione pecuniaria di cui all articolo 167 del decreto legislativo n. 42 del 2004, maggiorata da un terzo alla metà; 2) una sanzione pecuniaria aggiuntiva determinata, dall autorità amministrativa competente all applicazione della sanzione di cui al precedente numero 1), tra un minimo di tremila euro ed un massimo di cinquantamila euro. 38. La somma riscossa per effetto della sanzione di cui al comma 37, lettera b), numero 1), è utilizzata in conformità a quanto disposto dall articolo 167 del decreto legislativo n. 42 del La somma determinata ai sensi del comma 37, lettera b), numero 2), è riscossa dal ministero dell Economia e delle finanze e riassegnata alle competenti unità previsionali di base dello stato di previsione della spesa del ministero per i Beni e le attività culturali per essere utilizzata per le finalità di cui al comma 33 e al comma 36, lettera b). 39. Il proprietario, possessore o detentore a qualsiasi titolo dell immobile o dell area interessati all intervento, presenta la domanda di accertamento di compatibilità paesaggistica all autorità preposta alla gestione del vincolo entro il termine perentorio del 31 gennaio L autorità competente si pronuncia sulla domanda, previo parere della soprintendenza (omissis) Documento reperibile, assieme ad altre monografie, nella sezione Dossier del sito Documento pubblicato su licenza EDITORE Copyright EDITORE Pagina 16 di 16

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