Prof. Gianluca Polese. Università degli Studi di Napoli
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1 Corso di Zoologia- A.A Tegumento e sostegno Prof. Gianluca Polese Università degli Studi di Napoli Dipartimento di Biologia Strutturale ed Applicata Via Cinthia, MSA, Napoli gianluca.polese@unina.it
2 Tegumento Cute Integumento Superficie del corpo Pelle
3 Tegumento Cute Integumento Superficie del corpo Pelle Rivestimento esterno degli animali; superficie di separazione tra ambiente interno ed esterno.
4 Tegumento Cute Integumento Superficie del corpo Pelle Rivestimento esterno degli animali; superficie di separazione tra ambiente interno ed esterno. Costituito da 1 o più strati di cellule vive, rivestite di solito da cellule morte distaccate e/o secreti cellulari.
5 Tegumento: funzioni
6 Tegumento: funzioni Protezione da danni fisici, chimici e biologici.
7 Tegumento: funzioni Protezione da danni fisici, chimici e biologici. Scambio di gas (es. ossigenazione).
8 Tegumento: funzioni Protezione da danni fisici, chimici e biologici. Scambio di gas (es. ossigenazione). Assorbimento di sostanze nutritive (es. protozoi; tenia).
9 Tegumento: funzioni Protezione da danni fisici, chimici e biologici. Scambio di gas (es. ossigenazione). Assorbimento di sostanze nutritive (es. protozoi; tenia). Osmoregolazione ed escrezione.
10 Tegumento: funzioni Protezione da danni fisici, chimici e biologici. Scambio di gas (es. ossigenazione). Assorbimento di sostanze nutritive (es. protozoi; tenia). Osmoregolazione ed escrezione. Percezione di stimoli ambientali.
11 Tegumento: funzioni Protezione da danni fisici, chimici e biologici. Scambio di gas (es. ossigenazione). Assorbimento di sostanze nutritive (es. protozoi; tenia). Osmoregolazione ed escrezione. Percezione di stimoli ambientali. Secrezione di sostanze specifiche: repulsive e/o tossiche: difesa/offesa attrattive
12 Tegumento: funzioni Protezione da danni fisici, chimici e biologici. Scambio di gas (es. ossigenazione). Assorbimento di sostanze nutritive (es. protozoi; tenia). Osmoregolazione ed escrezione. Percezione di stimoli ambientali. Secrezione di sostanze specifiche: repulsive e/o tossiche: difesa/offesa attrattive Sostegno del corpo (scheletro, es. Insetti).
13 Tegumento: funzioni Protezione da danni fisici, chimici e biologici. Scambio di gas (es. ossigenazione). Assorbimento di sostanze nutritive (es. protozoi; tenia). Osmoregolazione ed escrezione. Percezione di stimoli ambientali. Secrezione di sostanze specifiche: repulsive e/o tossiche: difesa/offesa attrattive Sostegno del corpo (scheletro, es. Insetti).
14 Tegumento: funzioni Protezione da danni fisici, chimici e biologici. Scambio di gas (es. ossigenazione). Assorbimento di sostanze nutritive (es. protozoi; tenia). Osmoregolazione ed escrezione. Percezione di stimoli ambientali. Secrezione di sostanze specifiche: repulsive e/o tossiche: difesa/offesa attrattive Sostegno del corpo (scheletro, es. Insetti).
15 TEGUMENTO SOSTEGNO DEL CORPO LOCOMOZIONE
16 Tipi di scheletro
17 Tipi di scheletro 1.Esoscheletro 2.Endoscheletro 3.Scheletro idrostatico
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19 1. Esoscheletro
20 1. Esoscheletro esterno
21 1. Esoscheletro esterno la cuticola fornisce la maggior parte del sostegno
22 1. Esoscheletro esterno la cuticola fornisce la maggior parte del sostegno insetti, crostacei, molti antozoi, policheti tubicoli, tecamebe, foraminiferi, radiolari.
23 1. Esoscheletro esterno Artropodi la Protozoi cuticola fornisce la maggior parte del sostegno insetti, crostacei, molti antozoi, policheti tubicoli, tecamebe, foraminiferi, radiolari. Antozoi Anellidi tubicoli
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25 2. Endoscheletro
26 2. Endoscheletro situato all interno del corpo
27 2. Endoscheletro situato all interno del corpo es. cartilagini ed ossa dei vertebrati; spicole delle spugne; ossicoli degli echinodermi.
28 Vertebrati Echinodermi 2. Endoscheletro situato all interno del corpo es. cartilagini ed ossa dei vertebrati; spicole delle spugne; ossicoli degli echinodermi. ossicoli Poriferi spicole
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30 3. Scheletro idrostatico
31 3. Scheletro idrostatico sostiene il corpo con la pressione dei liquidi fornita da tessuti connettivi e muscoli.
32 3. Scheletro idrostatico sostiene il corpo con la pressione dei liquidi fornita da tessuti connettivi e muscoli. es. anellidi; nematodi;
33 3. Scheletro idrostatico sostiene il corpo con la pressione dei liquidi fornita da tessuti connettivi e muscoli. es. anellidi; nematodi;
34 Nematodi Anellidi Setti
35 Molti animali hanno più di un tipo di scheletro Derivati tegumentari: scaglie, squame, unghie, zoccoli, carapaci endo + eso Capo rinforzato da strutture cuticolari interne eso + endo Turgore in alcuni tessuti endo + idro
36 Composizione Proprietà
37 Composizione
38 Composizione Tessuti connettivi offrono un notevole sostegno: cellule immerse in una sostanza fondamentale o matrice extracellulare secreta dalle cellule stesse. Endo- ed esoscheletri hanno una natura composita: fibre immerse in sali minerali o in polimeri organici.
39 Composizione Tessuti connettivi offrono un notevole sostegno: cellule immerse in una sostanza fondamentale o matrice extracellulare secreta dalle cellule stesse. Endo- ed esoscheletri hanno una natura composita: fibre immerse in sali minerali o in polimeri organici. Es. tessuto osseo: sali di Ca + [idrossiapatite: Ca 10 (PO 4 ) 6 (OH) 2 ] immersi in collagene
40 Forze che agiscono sullo scheletro Compressione Trazione Torsione Flessione Trazione (fibre collagene) Compressione (sali di calcio) Flessione Torsione (fibre collagene)
41 Caratteristiche meccaniche Rigidità resistenza alle sollecitazioni di flessione aumenta con il diametro Resistenza carico che un elemento può sostenere a parità di lunghezza e massa aumenta con lo spessore della parete diametro spessore parete
42 Vantaggi/Svantaggi Esoscheletro Molto rigido eccellente sostegno per i muscoli Non altrettanto resistente la resistenza può aumentare con aumento di spessore: aumento di peso e riduzione spazio interno Influenza l accrescimento: muta: spreco energetico l animale diviene vulnerabile
43 Vantaggi/Svantaggi Endoscheletro Non limita lo spazio per gli organi interni. Sostiene pesi maggiori. I tessuti molli che lo circondano lo proteggono. Alcuni dei suoi elementi offrono protezione ad organi vulnerabili (encefalo, cuore, polmoni).
44 Forma e consistenza dello scheletro Equilibrio tra: resistenza meccanica rigidità costo energetico
45 Forma e consistenza dello scheletro Equilibrio tra: resistenza meccanica rigidità costo energetico Macrocheria kaempferi Balaenoptera musculus 30-33m Architheuthis 18m
46 Forma e consistenza dello scheletro Equilibrio tra: organismi appartenenti ad uno stesso gruppo resistenza meccanica raggiungono dimensioni rigidità maggiori in ambiente costo acquatico energetico Macrocheria kaempferi Balaenoptera musculus 30-33m Architheuthis 18m
47 Vantaggi/Svantaggi Idroscheletro
48 Vantaggi/Svantaggi Idroscheletro A differenza di uno scheletro rigido implica un modesto aumento del peso dell animale: minore energia per la locomozione.
49 Vantaggi/Svantaggi Idroscheletro A differenza di uno scheletro rigido implica un modesto aumento del peso dell animale: minore energia per la locomozione. Difficile compiere movimenti locali precisi (il liquido trasmette le pressioni in tutte le direzioni).
50 Tegumento Sistemi di sostegno
51 Scheletro idrostatico come principale sostegno CNIDARI PLATEMINTI NEMATODI ANELLIDI
52 Scheletro idrostatico come principale sostegno CNIDARI PLATEMINTI NEMATODI ANELLIDI
53 Cnidari La mesoglea contiene fibre collagene. Il liquido della cavità gastrovascolare offre un sostegno idrostatico. Le madrepore secernono uno scheletro calcareo massiccio. Cavità gastrovascolare Gastrodermide Mesenchima Epidermide
54 ottocoralli Phylum: Cnidaria
55 Esacoralli (madrepore) Phylum: Cnidaria
56 Esacoralli (madrepore) Phylum: Cnidaria
57 Platelminti Privi di cavità del corpo (acelomati). Il tessuto connettivo ed i liquidi interstiziali sono il principale sostegno. epidermide monostratificata lamina basale fibrosa Conducenti vita libera Ectoderma Mesoderma Endoderma connettivo
58 Diversità degli Platelminti
59 Platelminti Forme parassite Glicocalice Microtrichi Strato sinciziale Lamina basale Muscolatura Nucleo Corpo della cellula Il rivestimento del corpo è una massa continua di citoplasma (sincizio) detta neoderma. Fornisce sostegno al corpo e si oppone alla digestione per opera degli enzimi dell ospite. I nuclei sono protetti dalla loro posizione profonda sotto gli strati muscolari della parete del corpo. Glicocalice per la protezione (enzimi digestivi e sistema immunitario). Gli schistosomi eludono il sistema immunitario incorporando antigeni dell ospite nel glicocalice.
60 Platelminti Forme parassite Glicocalice Microtrichi Strato sinciziale Lamina basale Muscolatura Nucleo Corpo della cellula Il rivestimento del corpo è una massa continua di citoplasma (sincizio) detta neoderma. Fornisce sostegno al corpo e si oppone alla digestione per opera degli enzimi dell ospite. I nuclei sono protetti dalla loro posizione profonda sotto gli strati muscolari della parete del corpo. Glicocalice per la protezione (enzimi digestivi e sistema immunitario). Gli schistosomi eludono il sistema immunitario incorporando antigeni dell ospite nel glicocalice.
61 Nematodi anelli lamina basale
62 Nematodi Epidermide monostrato che secerne una cuticola pluristratificata. anelli lamina basale
63 Nematodi Epidermide monostrato che secerne una cuticola pluristratificata. Fibre collagene (non elastiche) in strati a spirale. anelli Le fibre non sono elastiche, ma gli strati sono variamente inclinati in modo da scorrere gli uni sugli altri lamina basale
64 Nematodi Epidermide monostrato che secerne una cuticola pluristratificata. Fibre collagene (non elastiche) in strati a spirale. Pseudoceloma ad alta pressione ed azione dei muscoli longitudinali. Le fibre non sono elastiche, ma gli strati sono variamente inclinati in modo da scorrere gli uni sugli altri lamina basale anelli
65 Nematodi Epidermide monostrato che secerne una cuticola pluristratificata. Fibre collagene (non elastiche) in strati a spirale. Pseudoceloma ad alta pressione ed azione dei muscoli longitudinali. Muscoli circolari assenti. Le fibre non sono elastiche, ma gli strati sono variamente inclinati in modo da scorrere gli uni sugli altri lamina basale anelli
66 Nematodi Epidermide monostrato che secerne una cuticola pluristratificata. Fibre collagene (non elastiche) in strati a spirale. Pseudoceloma ad alta pressione ed azione dei muscoli longitudinali. Muscoli circolari assenti. Le fibre non sono elastiche, ma gli strati sono variamente inclinati in modo da scorrere gli uni sugli altri lamina basale anelli
67 Anellidi Setti musc. long. musc. circ. celoma setole
68 Anellidi Parete del copro segmentata: cuticola collagena secreta dall epidermide. epidermide monostrato. muscolatura long. e circ. Setole chitinose laterali. Celoma settato da pareti trasversali interne (setti): incompleti in alcune specie fossorie e tubicole marine. completi e locomozione peristaltica. Sostegno idrostatico dei liquidi interni. musc. long. setole Setti celoma musc. circ.
69 Anellidi Parete del copro segmentata: cuticola collagena secreta dall epidermide. epidermide monostrato. muscolatura long. e circ. Setole chitinose laterali. Celoma settato da pareti trasversali interne (setti): incompleti in alcune specie fossorie e tubicole marine. completi e locomozione peristaltica. Sostegno idrostatico dei liquidi interni. musc. long. setole Setti celoma musc. circ.
70 Esoscheletro come principale sostegno PROTOZOI ARTROPODI MOLLUSCHI
71 Esoscheletro come principale sostegno PROTOZOI ARTROPODI MOLLUSCHI
72 Protozoi Gusci di rivestimento nei sarcodici: chitina: Foraminiferi carbonato di calcio: Foraminiferi silicio: Radiolari Secrezioni scheletriche extracellulari Organic Inorganic
73 Foraminifera Radiolaria
74 Foraminifera Radiolaria
75 Artropodi greco: árthron = articolazione + póus, podós = piede
76 Artropodi Esoscheletro rigido ed articolato. greco: árthron = articolazione + póus, podós = piede
77 Artropodi Esoscheletro rigido ed articolato. Cuticola pluristratificata, costituita per il 30 50% di chitina. greco: árthron = articolazione + póus, podós = piede
78 Artropodi Esoscheletro rigido ed articolato. Cuticola pluristratificata, costituita per il 30 50% di chitina. Sclerificazione: processo di indurimento e scurimento della cuticola neosecreta. greco: árthron = articolazione + póus, podós = piede
79 Artropodi Esoscheletro rigido ed articolato. Cuticola pluristratificata, costituita per il 30 50% di chitina. Sclerificazione: processo di indurimento e scurimento della cuticola neosecreta. Scleriti: aree indurite della cuticola. greco: árthron = articolazione + póus, podós = piede
80 O=C-CH 3 O=C-CH 3 CUTICOLA Chitina OH NH O O CH 2 OH OH O OH NH O O CH 2 OH NH O=C-CH 3 CH 2 OH apertura ghiandole dermali setola epicuticola pori canali esocuticola endocuticola epidermide apodema ghiandole dermali
81 CUTICOLA apertura ghiandole dermali pori canali apodema O=C-CH 3 O=C-CH 3 Influenza NH molti CH 2 aspetti NH OH O della biologia OH degli OH OH O O O O Chitina artopodi: setola CH sostegno 2 OH ghiandole dermali NH O=C-CH 3 protezione locomozione accrescimento sviluppo Muta (ecdisi o esuviazione): processo di eliminazione del CH 2 OH epicuticola esocuticola endocuticola vecchio esoscheletro (esuvia). epidermide
82 Muta
83 1. cuticola matura Muta
84 epicuticola esocuticola endocuticola 1. cuticola matura La cuticola si separa dall epidermide epidermide 2. separazione Muta
85 epicuticola esocuticola endocuticola 1. cuticola matura La cuticola si separa dall epidermide epidermide 2. separazione Liquido esuviale Muta Nuova epicuticola 3. secrezione di liquido esuviale e nuova epicuticola
86 epicuticola esocuticola endocuticola 1. cuticola matura La cuticola si separa dall epidermide epidermide 2. separazione Liquido esuviale Muta Nuova epicuticola 3. secrezione di liquido esuviale e nuova epicuticola Endocuticola parzialmente digerita Nuova cuticola (procuticola) 4. digestione vecchia endocuticola e secrezione di una nuova cuticola
87 epicuticola esocuticola endocuticola 1. cuticola matura La cuticola si separa dall epidermide epidermide 2. separazione Liquido esuviale Muta Nuova epicuticola 3. secrezione di liquido esuviale e nuova epicuticola Endocuticola parzialmente digerita Nuova cuticola (procuticola) 5. riassorbimento del liquido esuviale Nuova cuticola (procuticola) 4. digestione vecchia endocuticola e secrezione di una nuova cuticola
88 epicuticola esocuticola endocuticola Vechia epicuticola ed esocuticola 1. cuticola matura Linea di frattura Nuova epicuticola procuticola 2. separazione Muta La cuticola si separa dall epidermide epidermide Liquido esuviale Nuova epicuticola 3. secrezione di liquido esuviale e nuova epicuticola 6. frattura e distacco della vecchia cuticola Endocuticola parzialmente digerita Nuova cuticola (procuticola) 5. riassorbimento del liquido esuviale Nuova cuticola (procuticola) 4. digestione vecchia endocuticola e secrezione di una nuova cuticola
89 - + neurormoni
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92 Molluschi Conchiglia esterna calcarea, rigida: protezione inserzione muscoli Prodotta dal mantello (duplicatura dorsale del tegumento). S c a p h o p o d a Polyplacophora piastre ctenidi cavità palleale cavità palleale Gastropoda ctenidi cavità palleale ctenidi cavità palleale cavità palleale Bivalvia ctenidi Cephalopoda
93 Periostraco conchiolina (protegge il carbonato di calcio dall azione degli acidi) Strato prismatico Strato madreperlaceo ipostraco: strati di CaCO3 e proteoglicani Epitelio del mantello conchiglia Periostraco Strato prismatico Strato madreperlaceo Perla Epitelio del mantello
94 Periostraco conchiolina (protegge il carbonato di calcio dall azione degli acidi) Strato prismatico Strato madreperlaceo ipostraco: strati di CaCO3 e proteoglicani Epitelio del mantello conchiglia Periostraco Strato prismatico Strato madreperlaceo Perla Epitelio del mantello
95 Periostraco conchiolina (protegge il carbonato di calcio dall azione degli acidi) Strato prismatico Strato madreperlaceo ipostraco: strati di CaCO3 e proteoglicani Epitelio del mantello conchiglia Periostraco Strato prismatico Strato madreperlaceo Perla Epitelio del mantello
96 Endoscheletro come principale sostegno PORIFERI ECHINODERMI CORDATI
97 Endoscheletro come principale sostegno PORIFERI ECHINODERMI CORDATI
98 Poriferi Parte del corpo costituita da 2 strati cellulari, più una componente gelatinosa. Spicole: elementi scheletrici. interno Pinacoderma Coanoderma Mesoglea esterno
99 Calcareee (CaCO 3 ) Silicee (H 2 Si 3 O 7 ) Reticolo di spongina (spugna da bagno)
100 Calcareee (CaCO 3 ) Silicee (H 2 Si 3 O 7 ) Reticolo di spongina (spugna da bagno)
101 Echinodermi Epidermide sottile ciliata e connettivo sottostante. Ossicoli: elementi scheletrici (CaCO 3 ) prodotti dal derma. epid. branchia dermale spine ossicoli derma ossicoli Spine sporgenti dagli ossicoli.
102 Asteroidea (star fish) Pedicellaria Branchia dermale Spine (non mobili) Ossicoli Ciechi pilorici Celoma Gonade Pedicello
103 Echinoidea Tubercoli mammelonari
104 Echinoidea Tubercoli mammelonari
105 Phylum Cordati Subphylum. Urochordata Subphylum. Cephalochordata Subphylum. Vertebrata????
106 Phylum Cordati Subphylum. Urochordata Subphylum. Cephalochordata Subphylum. Vertebrata????
107 Vertebrati
108 Cordati Corda dorsale o notocorda: struttura endoscheletrica dorsale. presente almeno in un certo stadio del ciclo biologico. cilindrica, semirigida. si estende per la maggior parte della lunghezza dell animale. sotto il cordone nervoso. Rivestimento fibroso Rivestimento elastico Corda
109 Solo negli adulti di anfiosso, lampreda, altri agnati e alcuni pesci. Nella maggioranza dei casi sostituita dalla colonna vertebrale: formazione cilindrica segmentale racchiude e protegge il midollo spinale. consente vasta gamma di movimenti rispetto alla corda.
110 Scheletro tipico dei vertebrati Scheletro assiale: cranio colonna vertebrale costole Scheletro appendicolare: cingolo pettorale: sostiene gli arti anteriori cingolo pelvico: sostiene gli arti posteriori
111
112 Le prime tre dita sono ridotte, quarto e quinto sono assenti. Avambraccio sviluppato La struttura scheletrica delle appendici.. rispecchia il modo di locomozione di un animale. Dita ben sviluppate
113
114 Adattamento per la velocità Adattamento per la potenza
115 Lo scheletro dei vertebrati è articolato Articolazioni immobili suture (cranio) mobili legamenti e tendini cartilagine articolare liquido sinoviale
116 Funzioni dello scheletro dei vertebrati
117 Funzioni dello scheletro dei vertebrati Sostegno del peso del corpo: efficienza nel sollevamento del corpo arco dorsale stazione eretta poco efficiente
118 Funzioni dello scheletro dei vertebrati Sostegno del peso del corpo: efficienza nel sollevamento del corpo arco dorsale stazione eretta poco efficiente Protezione: opercolo cranio costole
119 Funzioni dello scheletro dei vertebrati Sostegno del peso del corpo: efficienza nel sollevamento del corpo arco dorsale stazione eretta poco efficiente Protezione: opercolo cranio costole Accumulo sostanze minerali: serbatoio di Calcio e Fosforo equilibrio mantenuto da ormone paratiroideo (libera il calcio dalle ossa) e calcitonina (della tiroide: deposita il calcio).
120 Funzioni dello scheletro dei vertebrati Sostegno del peso del corpo: efficienza nel sollevamento del corpo arco dorsale stazione eretta poco efficiente Protezione: opercolo cranio costole Accumulo sostanze minerali: serbatoio di Calcio e Fosforo equilibrio mantenuto da ormone paratiroideo (libera il calcio dalle ossa) e calcitonina (della tiroide: deposita il calcio).
121 Tegumento vertebrati
122 Tegumento vertebrati Epidermide: epitelio
123 Tegumento vertebrati Epidermide: epitelio Derma: connettivo
124 Tegumento vertebrati Epidermide: epitelio Derma: connettivo Funzioni: protezione isolamento termico e idrico respirazione escrezione osmoregolazione
125 Tegumento vertebrati Epidermide: epitelio Derma: connettivo Funzioni: protezione isolamento termico e idrico respirazione escrezione osmoregolazione Annessi tegumentari con funzione di esoscheletro
126 Derivati tegumentari Scaglie (derma) Squame (epidermide) Penne (epidermide) artigli, zoccoli, unghia, (epidermide) Carapace (derma) Corna (epidermide) Peli (epidermide)
127 COLORAZIONE NEGLI ANIMALI
128
129 Colori vivaci o intensi se servono come segnali di riconoscimento o di avviso.
130 Colori vivaci o intensi se servono come segnali di riconoscimento o di avviso.
131 Colori vivaci o intensi se servono come segnali di riconoscimento o di avviso.
132 Colori vivaci o intensi se servono come segnali di riconoscimento o di avviso. Colori tenui o criptici se hanno funzioni mimetiche.
133 Derivazione dei colori
134 Derivazione dei colori Particolari proprietà fisiche del tessuto superficiale: colori strutturali
135 Derivazione dei colori Particolari proprietà fisiche del tessuto superficiale: colori strutturali Pigmenti: macromolecole che riflettono i raggi luminosi.
136
137 Cromatofori: cellule specializzate
138 Cromatofori: cellule specializzate Pigmenti e cristalli:
139 Cromatofori: cellule specializzate Pigmenti e cristalli: Melanine (bruno-nero, derivate da ossidazione di Tirosina)
140 Cromatofori: cellule specializzate Pigmenti e cristalli: Melanine (bruno-nero, derivate da ossidazione di Tirosina) Ommocromi (bruno-rosso-giallo, da Triptofano)
141 Cromatofori: cellule specializzate Pigmenti e cristalli: Melanine (bruno-nero, derivate da ossidazione di Tirosina) Ommocromi (bruno-rosso-giallo, da Triptofano) Carotenoidi (rosso-giallo, acquisiti da alimentazione)
142 Cromatofori: cellule specializzate Pigmenti e cristalli: Melanine (bruno-nero, derivate da ossidazione di Tirosina) Ommocromi (bruno-rosso-giallo, da Triptofano) Carotenoidi (rosso-giallo, acquisiti da alimentazione) Purine (cristalline, bianco argentato, guanina, acido urico)
143 Cromatofori: cellule specializzate Pigmenti e cristalli: Melanine (bruno-nero, derivate da ossidazione di Tirosina) Ommocromi (bruno-rosso-giallo, da Triptofano) Carotenoidi (rosso-giallo, acquisiti da alimentazione) Purine (cristalline, bianco argentato, guanina, acido urico) Pteridine (pigmenti o cristalli, rossobianco-giallo, occhi e ali di Insetti, cute di Pesci e Anfibi)
144 CAMBIAMENTI DI COLORE
145 CAMBIAMENTI DI COLORE Meccanismo neuromuscolare (Molluschi)
146 CAMBIAMENTI DI COLORE Meccanismo neuromuscolare (Molluschi)
147 CAMBIAMENTI DI COLORE Meccanismo neuromuscolare (Molluschi) Le cellule sacciformi sono circondate da cellule muscolari che contraendosi stirano il cromatoforo rendendoli molto pigmentati
148 CAMBIAMENTI DI COLORE Meccanismo neuromuscolare (Molluschi)
149 CAMBIAMENTI DI COLORE Meccanismo neuromuscolare (Molluschi) Meccanismo ormonale ormone del peduncolo oculare (Crostacei) ormone melanoforo-stimolante (MSH, Pesci, Anfibi e Rettili, prodotto dall ipofisi per l espansione e adrenalina per la retrazione del pigmento)
150 CAMBIAMENTI DI COLORE Meccanismo neuromuscolare (Molluschi) Meccanismo ormonale ormone del peduncolo oculare (Crostacei) ormone melanoforo-stimolante (MSH, Pesci, Anfibi e Rettili, prodotto dall ipofisi per l espansione e adrenalina per la retrazione del pigmento) Variazione di lungo periodo (mute stagionali)
151 Mimetismo
152 Mimetismo Dal greco µιµεοµαι = io imito
153 Mimetismo Dal greco µιµεοµαι = io imito Indica il fenomeno per cui una specie, sotto l'azione della selezione naturale, imita un'altra specie o un oggetto inanimato nella forma, nel colore o nel comportamento, per ingannare un'altra specie, sia essa una preda o un predatore.
154 Mimetismo Dal greco µιµεοµαι = io imito Indica il fenomeno per cui una specie, sotto l'azione della selezione naturale, imita un'altra specie o un oggetto inanimato nella forma, nel colore o nel comportamento, per ingannare un'altra specie, sia essa una preda o un predatore. Questa imitazione può portare: ad essere meno visibili = M. CRIPTICO ad essere appariscenti = M. FANERICO colorazoni aposematiche
155 Mimetismo Dal greco µιµεοµαι = io imito Indica il fenomeno per cui una specie, sotto l'azione della selezione naturale, imita un'altra specie o un oggetto inanimato nella forma, nel colore o nel comportamento, per ingannare un'altra specie, sia essa una preda o un predatore. Questa imitazione può portare: ad essere meno visibili = M. CRIPTICO ad essere appariscenti = M. FANERICO colorazoni aposematiche In entrambi i casi l'animale che la attua viene favorito.
156 Mimetismo Dal greco µιµεοµαι = io imito Indica il fenomeno per cui una specie, sotto l'azione della selezione naturale, imita un'altra specie o un oggetto inanimato nella forma, nel colore o nel comportamento, per ingannare un'altra specie, sia essa una preda o un predatore. Questa imitazione può portare: ad essere meno visibili = M. CRIPTICO ad essere appariscenti = M. FANERICO colorazoni aposematiche In entrambi i casi l'animale che la attua viene favorito. Molte specie adottano contemporaneamente più di un tipo di mimetismo.
157 Criptismo OMOCROMIA = l animale presenta colorazioni uguali a quelle del substrato o minimizza l effetto delle ombre. OMOMORFIA = l animale assume forme simili al substrato o rende meno visibile la sua sagoma attraverso colorazioni disruptive.
158 Omomorfismo Phalera bucephala, ad ali chiuse simile ad un rametto tagliato Gastropacha quercifolia Phyllium sp. Kallima inachus Trumpetfish (Aulostomus maculatus) Fasmidi common spider crab (Maja squinado)
159 Omocromismo Biston betularia Catocala sp. su corteccia Frogfish Antennarius spp. Pleuronettiformi. Octopus sp. Oedipoda sp. Scorpionfish Scorpanea sp.
160 Macchie ocellari Sembrano occhi di Vertebrati. Deviano l'attacco di eventuali predatori verso parti non vitali dell'organismo.
161 Colorazioni appariscenti o aposematiche
162 .fine
3. TEGUMENTO e SCHELETRO. T. Lucon Xiccato Dip.Scienze della Vita e Biotecnologie
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