TESSUTO OSSEO ELEMENTI CELLULARI: CELLULE OSTEOPROGENITRICI OSTEOBLASTI OSTEOCITI OSTEOCLASTI COMPONENTE FIBROSA: COLLAGENE
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- Niccoletta Carlini
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1 TESSUTO OSSEO ELEMENTI CELLULARI: CELLULE OSTEOPROGENITRICI OSTEOBLASTI OSTEOCITI OSTEOCLASTI COMPONENTE FIBROSA: COLLAGENE COMPONENTE AMORFA: GAG, PROTEOGLICANI GLICOPROTEINE LEGANTI IL CALCIO SALI DI CALCIO (IDROSSIAPATITE)
2 IDROSSIAPATITE: COMPLESSO CRISTALLINO DI FOSFATO E IDROSSIDO DI CALCIO Ca 10 (PO 4 ) 6 (OH) 2 I CRISTALLI DI IDROSSIAPATITE SI DISPONGONO LUNGO LE FIBRE COLLAGENE IN MODO ORDINATO LA COMPONENTE MINERALE DELL OSSO CONFERISCE LA DUREZZA AL TESSUTO, LA RIGIDITA E LA RESISTENZA ALLA COMPRESSIONE. LA COMPONENTE ORGANICA (COLLAGENE), CONFERISCE ELASTICITA
3 EPIFISI (Osso Spugnoso) DIAFISI (Osso Compatto con canale midollare EPIFISI (Osso Spugnoso)
4 OSSA CORTE OSSO COMPATTO OSSO SPUGNOSO OSSA PIATTE OSSO COMPATTO (TAVOLATO) OSSO SPUGNOSO (DIPLOE)
5 LA DISTRIBUZIONE DELLE TRABECOLE DELL OSSO SPUGNOSO DIPENDE DALLE LINEE DI CARICO
6 NELLE CAVITA DEL TESSUTO SPUGNOSO E NELLA CAVITÀ MIDOLLARE E CONTENUTO IL MIDOLLO OSSEO ROSSO, CON FUNZIONI EMOPOIETICHE, O MIDOLLO GIALLO, (PREVALENTEMENTE CELLULE ADIPOSE) (IL MIDOLLO ROSSO È PIÙ ABBONDANTE NEI BAMBINI)
7 OSSO LAMELLARE E NON LAMELLARE (A FIBRE INTRECCIATE) I DUE TIPI DI TESSUTO OSSEO SI DISTINGUONO PER LA DISPOSIZIONE DELLE FIBRE COLLAGENE, ORDINATE NEL PRIMO TIPO E NON ORDINATE NEL SECONDO NEI MAMMIFERI ADULTI TUTTO IL TESSUTO OSSEO E DEL TIPO LAMELLARE TROVIAMO IL TIPO NON LAMELLARE DURANTE LA OSSIFICAZIONE O DURANTE LA RIPARAZIONE DELLE FRATTURE
8 ORGANIZZAZIONE LAMELLARE: SEZIONE DI UN OSTEONE
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13 TESSUTO OSSEO SONO EVIDENTI LE LACUNE OSSEE E I SOTTILI CANALICOLI CHE LE COLLEGANO
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17 IN OGNI LAMELLA LE FIBRE COLLAGENE HANNO LO STESSO ANDAMENTO A SPIRALE. L ANDAMENTO E IL PASSO DELLA SPIRALE E DIVERSO TRA UNA LAMELLA E QUELLA ADIACENTE. QUESTO MIGLIORA LE CARATERISTICHE MECCANICHE DEL TESSUTO
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21 IL PERIOSTIO: LAMINA CONNETTIVALE, VASCOLARIZZATA E INNERVATA, CONTIENE OSTEOBLASTI ED E ANCORATA ALL OSSEO MEDIANTE FIBRE COLLAGENE (FIBRE PERFORANTI)
22 LE CELLULE OSTEOPROGENITRICI SONO CELLULE STAMINALI CHE DERIVANO DAL MESENCHIMA E POSSONO DARE ORIGINE AGLI OSTEOBLASTI GLI OSTEOBLASTI, FORTEMENTE BASOFILI, PRODUCONO LA MATRICE OSSEA CHE LI CIRCONDA E CALCIFICA. SI TRASFORMANO POI IN OSTEOCITI
23 OSSIFICAZIONE : OSTEOBLASTI
24 Gli Osteoblasti secernono osteocalcina, che lega ioni calcio aumentando la concentrazione locale. La Fosfatasi alcalina aumenta la concentrazione locale dei fosfati. Vescicole di matrice secrete dagli osteoblasti concentrano Calcio e Fosfato e formano il nucleo di cristallizzazione dell idrossiapatite
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26 IL TESSUTO OSSEO NASCE GRAZIE AD UN COMPLESSO PROCESSO DI COSTRUZIONE E RIMANEGGIAMENTO IN CUI, OLTRE AGLI OSTEOBLASTI, INTERVENGONO ANCHE GLI OSTEOCLASTI, CHE DEGRADANO LA MATRICE OSSEA. OLTRE CHE PER GENERARE LA ARCHITETTURA DELL OSSO, GLI OSTEOCLASTI SONO IMPORTANTI PER REGOLARE LE CONCENTRAZIONI PLASMATICHE DEL CALCIO; IL TESSUTO OSSEO RAPPRESENTA IL PRINCIPALE SERBATOIO DI CALCIO PER L ORGANISMO LA FUNZIONE DEGLI OSTEOCLASTI E REGOLATA DALLA AZIONE DELL ORMONE PARATIREOIDEO
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29 UN OSTEOCLASTO ERODE UNA LAMELLA OSSEA. E EVIDENTE UNA LACUNA DI HOWSHIP OSTEOBLASTI DEPONGONO NUOVO TESSUTO
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31 OSTEOCLASTI: CELLULE PLURINUCLEATE, CORRELATE AI MACROFAGI, SONO RESPONSABILI DEL RIASSORBIMENTO DELLA MATRICE OSSEA. SECERNONO ENZIMI LISOSOMIALI CHE DIGERISCONO LA MATRICE ORGANICA E SOLUBILIZZANO LA COMPONENTE MINERALE
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33 OSSIFICAZIONE ENDOCONDRALE (DA MODELLO CARTILAGINEO 1) FORMAZIONE DI UN MODELLO DI CARTILAGINE 2) GRUPPI DI CONDROCITI AL CENTRO DEL MODELLO SI IPERTROFIZZANO E POI DEGENERANO E LA MATRICE CALCIFICA. INIZIA A FORMARSI PER OSSIFICAZIONE DIRETTA UN MANICOTTO OSSEO. IL MANICOTTO OSSEO OSTACOLA LA DIFFUSIONE DEI NUTRIENTI E SI ACCELERA LA DEGENERAZIONE DELLA CARTILAGINE
34 3) DAL PERIOSTIO PROLIFERANO OSTEOBLASTI E VASI SANGUIGNI CHE INVADONO LA CARTILAGINE E INIZIANO A FORMARE TRABECOLE OSSEE CHE SOSTITUISCONO LA CARTILAGINE DEGENERATA 4) TRABECOLE E MANICOTTO OSSEO SI ACCRESCONO E SI ACCELERA IL PROCESSO DI OSSIFICAZIONE
35 OSSIFICAZIONE DA CARTILAGINE:INVASIONE DELLA CARTILAGINE CALCIFICATA
36 VASI SANGUIGNI INVADONO ANCHE LE EPIFISI DEL MODELLO CARTILAGINEO E SI FORMANO CENTRI DI OSSIFICAZIONE SECONDARI AL TERMINE EPIFISI E DIAFISI SARANNO COMPLETAMENTE OSSIFICATE. LE SUPERFICI ARTICOLARI DELLE EPIFISI RIMANGONO RIVESTITE DA CARTILAGINE E UN DISCO DI CARTILAGINE DI ACCRESCIMENTO RIMANE FINO AL TERMINE DELLA CRESCITA DELL INDIVIDUO
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41 NELLE CAVITA DEL TESSUTO SPUGNOSO E CONTENUTO IL MIDOLLO OSSEO, CON FUNZIONI EMOPOIETICHE (ALMENO PARTE DI ESSO, A SECONDA DELL ETA )
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43 LE SEDI DELL EMOPOIESI
44 LE CATENE DELL EMOGLOBINA DURANTE LO SVILUPPO: LE CATENE ALFA E GAMMA COMPAIONO PRECOCEMENTE, GRADUALMENTE GAMMA VIENE SOSTITUITA DA BETA. SANGUE ADULTO = α 2 β 2 SANGUE FETALE = α 2 γ 2 IL SANGUE FETALE HA AFFINITÀ PER L OSSIGENO MAGGIORE DEL SANGUE ADULTO
45 LE CELLULE STAMINALI
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48 DIVISIONE (CFU)
OSTEOGENESI. OSSIFICAZIONE DIRETTA (intramembranosa) Formazione di tessuto osseo su una preesistente, pericondrio, osso)
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