Deliberato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 19 Giugno Istituto Comprensivo Grosseto 6. Pagina 1 di 43

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1 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Ufficio VII Ambito Territoriale Grosseto Istituto Comprensivo n. 6 Grosseto Deliberato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 19 Giugno 2017 Pagina 1 di 43

2 INDICE Pag. 3. Pag. 15 Pag. 20 Pag. 25 Regolamento degli studenti e delle studentesse Regolamento vigilanza alunni Regolamento Scuole dell Infanzia Regolamento Scuole Primarie: pag. 26 Scuola Primaria Via Monte Bianco pag. 28 Scuola Primaria di Istia pag. 30 Scuola Primaria di Scansano pag. 32- Scuola Primaria di Pomonte pag. 34 pag. 36 Regolamento Scuole Secondarie di Primo Grado Allegati: pag. 37 Allegato A pag. 38 Allegato B pag. 39 Allegato 1 (Patto di Corresponsabilità Educativa) pag. 43 Allegato 2 Pagina 2 di 43

3 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Ufficio VII Ambito Territoriale Grosseto Istituto Comprensivo n. 6 Grosseto Pagina 3 di 43

4 VISTO VISTE VISTA VISTO il DPR 249/98, Regolamento recante lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria le Linee di Indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti (prot. n.30/dip./segr/) del 15 marzo 2007 la Direttiva 104/07, recante linee di indirizzo e chiarimenti interpretativi ed applicativi in ordine alla normativa vigente posta a tutela della privacy con particolare riferimento all utilizzo di telefoni cellulari o di altri dispositivi elettronici nelle comunità scolastiche allo scopo di acquisire e/o divulgare immagini, filmati o registrazioni vocali il DPR 235/07 Regolamento recante modifiche ed integrazioni del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, concernente lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria VISTA la nota n.3602/po del 31 luglio 2008 VISTO il DPR 22 giugno 2009, n.122, Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto legge 1 settembre 2008 n.137, convertito con modificazioni dalla legge 30 ottobre 2008, n.169 Il presente regolamento viene redatto in conformità alla normativa vigente e ne assume i principi come elementi imprescindibili PREMESSA La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza, di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, alle quali si riconosce il diritto alla riservatezza e all intimità, quale sia la loro età e condizione, nel rifiuto di ogni barriera ideologica, sociale e culturale. La vita nella scuola ha come suo valore fondante il rispetto dei diritti di tutti, al fine di favorire un sereno sviluppo delle personalità ed un efficiente svolgimento delle attività didattiche. La scuola ha tra i suoi principi di azione quello dell imparzialità, intesa come rispetto assoluto della persona, senza alcuna discriminazione riguardante il sesso, la razza, l etnia, la lingua, la religione, le opinioni politiche, le condizioni psicofisiche e socio-economiche. Dal riconoscimento dell uguaglianza discende la necessità di adoperarsi, da un lato, nell eliminazione delle discriminazioni di fatto che non consentono una libera crescita Pagina 4 di 43

5 personale e un pieno inserimento umano e sociale, dall altro di realizzare concrete condizioni che permettano che la parità, formalmente assicurata, sia tradotta in pratica nell esperienza quotidiana. Nel progetto educativo deve essere offerta la possibilità di percorsi individualizzati e di occasioni per valorizzare sia l apporto femminile che maschile all interno dei singoli ambiti disciplinari. La comunità scolastica, interagendo con la comunità civile e sociale di cui è parte, fonda la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante-studente, contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, del loro senso di responsabilità e persegue il raggiungimento di obiettivi culturali adeguati all evoluzione delle conoscenze. La scuola si impegna a porre in essere le strategie che offrano a tutti gli alunni le opportunità più adatte alla loro integrazione e all espressione delle proprie abilità quale che sia la loro condizione. La scuola offre: a) iniziative di sostegno per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio; b) accessibilità degli ambienti per gli studenti diversamente abili; c) interventi per gli alunni provenienti da Paesi esteri, per i quali l inserimento richiede come condizione fondamentale la conoscenza della lingua italiana; d) interventi specifici, secondo modalità e tempi decisi dal Consiglio di Classe, per i ragazzi nomadi; e) attività extracurriculari, al di fuori dell orario scolastico, con particolare attenzione a quelle sportive, artistiche, manuali e pratiche. La disciplina nella scuola deve essere ispirata a criteri di uniformità pur nella personalizzata e diversa condizione in cui agiscono, pensano e lavorano gli individui. I provvedimenti disciplinari avranno finalità educativa e tenderanno a rafforzare il senso di responsabilità e la correttezza dei rapporti. Pagina 5 di 43

6 Art. 1 Diritti 1. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale qualificata che rispetti e valorizzi anche attraverso l orientamento, l identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee. La scuola persegue la continuità dell apprendimento e valorizza le aspirazioni personali degli studenti. 2. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello studente al rispetto e alla riservatezza. 3. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola. 4. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. Il dirigente scolastico e i docenti, con le modalità previste dal presente Regolamento di Istituto, attivano con gli studenti e le famiglie un dialogo costruttivo in tema di programmazione, di organizzazione della scuola, di criteri di valutazione, di scelta dei libri e del materiale didattico. Lo studente ha inoltre diritto in tempi utili ad un eventuale azione di recupero e ad una valutazione trasparente, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca ad individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento. 5. Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull organizzazione della scuola gli studenti e/o i loro genitori hanno diritto ad essere informati. 6. Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano autonomamente il diritto di scelta tra le attività curricolari integrative e tra le attività aggiuntive facoltative offerte dalla scuola. Le attività didattiche curricolari e le attività aggiuntive facoltative sono organizzate secondo tempi e modalità che tengono conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti. 7. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della cultura e della religione della comunità alla quale appartengono. La scuola ne favorisce l accoglienza e l integrazione. 8. La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare: a. un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativodidattico adeguato; b. offerte aggiuntive e integrative anche mediante il sostegno a iniziative liberamente assunte dalle famiglie; c. iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio; d. salubrità e sicurezza degli ambienti che debbono essere adeguati a tutti gli studenti anche diversamente abili: e. disponibilità di un adeguata strumentazione tecnologica; f. attività di educazione alla salute e di sostegno psicologico. 9. La scuola favorirà l organizzazione di incontri, dibattiti, conferenze, mostre, spettacoli, corsi, concorsi, aventi lo scopo di allargare la prospettiva socio-culturale degli studenti La scuola garantisce e disciplina l esercizio del diritto di riunione e di assemblea dei genitori degli studenti. Pagina 6 di 43

7 Art. 2 Doveri 1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere gli impegni di studio. 2. Gli studenti sono tenuti ad avere un comportamento corretto e rispettoso nei confronti del capo di Istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei compagni, coerentemente con i principi esposti nella premessa del presente regolamento. 3. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza 4. Gli studenti sono tenuti ad utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola. 5. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola. 6. Gli studenti condividono la responsabilità di smaltire correttamente i rifiuti nel rispetto dei principi della raccolta differenziata. Art. 3 Ingresso - Permanenza nella Scuola - Uscita Il comportamento degli alunni durante l ingresso, la permanenza nella scuola, nonché durante l uscita dalla medesima deve essere improntato a sani criteri di civile convivenza e tali da consentire il sereno, sicuro ed efficace svolgimento del lavoro scolastico. 1. Gli alunni dovranno avere cura di mantenere puliti gli ambienti in cui permangono ((aule,corridoi, laboratori, palestre, bagni, ecc.). 2. La conservazione dei locali e delle attrezzature scolastiche è affidata anche alla responsabilità degli alunni. Coloro che arrecheranno danni saranno tenuti a risarcirli. 3. L organizzazione oraria è regolata dagli organi competenti di anno in anno. 4. Al suono della prima campanella: gli alunni della Scuola Secondaria di I Grado devono recarsi immediatamente nella propria aula dove sono ammessi fino al suono della seconda campanella; gli alunni della Scuola dell Infanzia e della Scuola Primaria vengono accolti dall insegnante. Possono entrare anticipatamente a scuola solo gli alunni autorizzati dal dirigente Scolastico, previa richiesta effettuata dai genitori in base a seri e comprovati motivi. 5. L orario deve essere rispettato. Gli alunni della Scuola Secondaria che ritardano oltre 10 minuti saranno accolti a scuola ed entrano in classe all ora successiva. Nella Primaria e nella Scuola dell Infanzia i genitori giustificano il ritardo e gli alunni entrano in classe. 6. Gli alunni della Scuola Secondaria devono presentare la giustificazione della/e assenza/e nel giorno del rientro all insegnante della 1^ ora, che ne farà annotazione nel registro di classe. La giustificazione dovrà essere firmata sul libretto dal genitore o persona che ne fa le veci e la Pagina 7 di 43

8 firma dovrà corrispondere a quella depositata sulla copertina del libretto medesimo. Nella Scuola Primaria sarebbe opportuno giustificare l assenza sul diario. 7. Dopo 6 giorni di assenza per malattia gli alunni, al rientro, devono presentare il certificato medico, unitamente alla giustificazione 8. In caso di prevedibili e lunghe assenze per motivi familiari la scuola deve essere avvertita. 9. Durante il cambio dei docenti, tra un ora e l altra, gli alunni devono rimanere in aula. 10. Per eventuali spostamenti gli alunni devono attendere in aula gli insegnanti o i collaboratori scolastici. 11. La ricreazione può essere effettuata dai ragazzi, in aula o nel corridoio adiacente all aula e senza che si spostino altrove o nei vari piani dell edificio scolastico. Per la Scuola Secondaria di Scansano, la ricreazione è effettuata dagli alunni all interno della loro aula non possono andare nelle aule delle altre classi. 12. Prima e dopo l intervallo, le uscite degli alunni dalla classe vanno limitate allo stretto necessario. 13. La pausa delle ore 12, prevista dall orario con settimana corta per gli alunni della Scuola Secondaria, ha una durata massima di 10 minuti e deve essere svolta in classe. 14. In tutti i locali della scuola, durante gli spostamenti da e verso le aule speciali e i laboratori, agli alunni è vietato correre e produrre rumori tali da disturbare il normale svolgimento delle lezioni. 15. Non è consentito alle famiglie consegnare direttamente agli alunni colazioni o oggetti di uso didattico durante la loro permanenza a scuola. 16. E proibita per chiunque la diffusione di scritti di qualunque natura (volantini, ciclostilati, stampati, manifesti, ecc.) senza averne avuta autorizzazione dal Dirigente. 17. Sono vietate nella Scuola ogni forma di commercio e ogni azione per favorirlo, salvo il parere del Consiglio di Istituto. 18. L accesso ai laboratori, alle aule speciali, alla palestra ed alla biblioteca deve avvenire secondo la regolamentazione propria di ciascuno di essi, a cui si fa riferimento. 19. L uscita degli alunni dalla scuola dovrà avvenire sotto la sorveglianza degli insegnanti dell ultima ora e dei custodi. Possono uscire anticipatamente da scuola solo gli alunni autorizzati dal Dirigente Scolastico, previa richiesta effettuata dai genitori sulla base di seri e comprovati motivi. 20. Le entrate e le uscite fuori orario devono essere limitate ai casi strettamente necessari. Gli alunni potranno uscire da scuola soltanto con il permesso del Dirigente o del suo Vicario, rilasciato per scritto, su richiesta di persona esercitante la patria potestà e in presenza della stessa. 21. L uscita degli alunni è regolamentata secondo i criteri riportati nell Allegato 1, che Pagina 8 di 43

9 costituisce parte integrante del presente Regolamento. 22. Gli allievi che frequentano le lezioni pomeridiane devono aspettare il suono della campanella per entrare nell edificio scolastico. 23. Durante le attività di ampliamento dell offerta formativa programmate dalla scuola nelle ore extracurriculari (laboratori, attività sportive, attività di recupero, ecc.), i viaggi di istruzione, le visite guidate, la settimana bianca gli alunni sono tenuti ad osservare le norme di comportamento stabilite dal presente regolamento, attinenti alla correttezza dei rapporti interpersonali ed al rispetto delle strutture e delle cose. L inosservanza è sanzionata a norma di regolamento. 24. Per tutte le attività è prevista l autorizzazione da parte delle famiglie; per quanto riguarda le uscite nell ambito del territorio urbano in orario curricolari è richiesta autorizzazione ai genitori valida per l intero anno scolastico. 25. Cicli potranno essere parcheggiati nel cortile della scuola. Dai cancelli detti mezzi dovranno essere spinti a mano fino al parcheggio per evitare rischi all incolumità delle persone. 26. E vietato l uso del telefono cellulare e di altri dispositivi elettronici durante le ore di lezione. Eventuali esigenze di comunicazione tra studenti e famiglie di particolare urgenza o gravità potranno essere soddisfatte previa autorizzazione del docente. Sono previste sanzioni per la trasgressione del presente articolo. (Allegato 2) Art. 4 Patto Educativo di Corresponsabilità Vista l importanza del Patto Educativo di corresponsabilità definito dal DPR 235/07 e in riferimento alle Linee di Indirizzo del 15 marzo 2007, citate in premessa, si riporta quanto segue: [ ] Il coinvolgimento attivo di tutte le componenti della comunità scolastica è una condizione necessaria per la realizzazione dell autonomia scolastica e del successo formativo. Le famiglie, nell ambito di una definizione più dettagliata e condivisa dei diritti-doveri dei genitori verso la scuola, si assumono l impegno di rispondere direttamente dell operato dei propri figli nel caso in cui gli stessi arrechino danni ad altre persone o alle strutture scolastiche o, più in generale, violino i doveri sanciti dal Regolamento d Istituto e subiscano, di conseguenza, anche una sanzione di carattere pecuniario. I rapporti scuola famiglia sono, quindi regolati dal Patto di Corresponsabilità (Allegato 1, che costituisce parte integrante del presente Regolamento). È richiesta la sottoscrizione da parte dei genitori e degli studenti del Patto Educativo di Corresponsabilità, finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie. Nelle prime due settimane di inizio delle attività didattiche l Istituto pone in essere iniziative idonee per le attività di accoglienza dei nuovi studenti, del piano dell offerta formativa, dei regolamenti di istituto e del patto educativo di corresponsabilità. Pagina 9 di 43

10 Si fa presente che: 1. Le comunicazioni alle famiglie si attuano tramite diario scolastico, libretto delle giustificazioni, fogli ciclostilati, lettera o comunicazione telefonica. Le comunicazioni della Scuola alle famiglie devono essere firmate dai genitori. 2. Le schede di valutazione intermedia sono consegnate agli alunni della Scuola Secondaria e devono essere riconsegnate, nei tempi stabiliti, debitamente firmate da un genitore o da chi esercita la patria potestà. Nella Scuola Primaria il documento di valutazione intermedia viene consegnato ai genitori o da chi esercita la patria podestà. 3. Le schede di valutazione finale sono consegnate ad un genitore o a chi eserciti la patria potestà, dopo la fine dell anno scolastico, in data da stabilirsi annualmente. 4. Le assemblee richieste dai genitori con precise motivazioni e la partecipazione dei rappresentanti dei genitori ai Consigli di Classe avvengono con modalità definite di volta in volta. Art. 5 Sciopero del personale 1. Almeno cinque giorni prima dello sciopero è comunicata alle famiglie degli alunni la data dello sciopero medesimo. 2. Per gli alunni che entrano a scuola sono garantite le forme di vigilanza e assistenza secondo la normativa vigente. L organizzazione del servizio (numero delle ore, orario di entrata e d uscita) sono comunicate la mattina stessa, una volta constatato il numero del personale presente in servizio. 3. Gli alunni della Scuola Secondaria assenti il giorno dello sciopero, se non per altri motivi (malattia, famiglia), devono presentare al rientro una giustificazione in cui il genitore precisi: Sono al corrente dell assenza del giorno Per tutte le modalità di attuazione dello sciopero non menzionate nel presente articolo si fa riferimento a quanto stabilito dal Contratto Collettivo di categoria e dalla contrattazione di Istituto. Art. 6 Pubblicizzazione e accesso agli atti della scuola 1. P.T.O.F, Carta dei servizi, esperienze di progettazione didattica e gli altri atti fondamentali della Scuola sono resi pubblici mediante affissione all albo e attraverso la rete telematica che collega questa scuola ad altre. 2. L accesso agli atti della Scuola è consentito a chi ne abbia interesse e diritto e di essi potrà farsi copia, su specifica richiesta, se ciò non contrasta con le disposizioni di legge vigenti Art. 7 Rapporti con Enti Esterni 1. La scuola collaborerà con gli Enti locali per favorire le attività che realizzino la sua funzione come centro di promozione culturale, sociale e civile, consentendo l uso degli edifici e delle Pagina 10 di 43

11 attrezzature entro e fuori l orario del servizio scolastico, secondo i casi e le necessità. 2. La scuola, nella realizzazione dei progetti specifici volti al conseguimento di obiettivi didattici ed educativi, favorisce un rapporto fattivo con gli Enti esterni tramite singoli insegnanti e/o commissioni, nominate secondo le necessità. Art. 8 Salute e Sicurezza 1. L attuazione delle finalità educative si realizza anche attraverso l acquisizione di consapevolezze e l assunzione di comportamenti che abbiano presente la tutela della salute. Questa è oggetto di particolare attenzione nel D. Lgs 81/08 che impone azioni e decisioni a carico degli Enti locali e della Istituzione scolastica in materia di sicurezza. 2. L Istituzione ha l obbligo di porre in essere le attività che consentano il raggiungimento delle finalità. Art. 9 Valutazione del comportamento - norme e sanzioni disciplinari Norme generali La valutazione del comportamento è effettuata con l attribuzione di un voto numerico espresso in decimi. Per la Scuola Secondaria la votazione del comportamento, attribuita collegialmente dal consiglio di classe, se inferiore a sei decimi determina la non ammissione al successivo anno di corso o all esame conclusivo del ciclo. Nella Scuola Primaria il comportamento viene valutato con giudizio sintetico. Tutte le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate al principio della gradualità nonché, per quanto possibile, alla riparazione o risarcimento del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente, della gravità del comportamento e del conseguenze che da esso derivano. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica. Tipo di sanzioni Prima di procedere all irrogazione di una sanzione i docenti metteranno in atto ammonizioni e richiami verbali. In caso di mancanze ripetute verrà applicata la sanzione di grado superiore. (A1) richiamo verbale (da parte dei docenti) (A2) ammonizione (da parte dei docenti) scritta sul diario (A3) ammonizione (da parte dei docenti) scritta registro di classe (B1) richiamo verbale (da parte del dirigente scolastico) (B2) ammonizione (da parte del dirigente scolastico) scritta sul registro di classe N.B. L ammonizione scritta sia da parte dei docenti, sia da parte del dirigente scolastico può comportare anche una eventuale convocazione dei genitori (C) allontanamento dalla comunità scolastica (sospensione) Disposto dal Dirigente Scolastico su delibera del Consiglio di Classe, convocato, anche in seduta straordinaria, nella sua composizione allargata a tutti i suoi componenti; o del Consiglio di Istituto in relazione alla gravità della sanzione. Nei periodi di allontanamento dello studente dalla comunità scolastica deve essere previsto, per quanto possibile, un rapporto con lo studente e i suoi genitori per valutare la possibilità di convertire la sanzione in attività in favore della comunità scolastica e per preparare il rientro a scuola. (D) risarcimento del danno, per mancanze che determinano danni al patrimonio scolastico o privato per i quali è individuata la responsabilità Pagina 11 di 43

12 COMPORTAMENTI 1. Frequenza - Frequenza irregolare - Assenze ingiustificate - Ritardo ripetuto 2 Mancata presentazione della giustificazione nei termini previsti: - mancanza di giustificazione anche nel secondo giorno del rientro - mancata presentazione del certificato medico. TIPI DI INTERVENTO O SANZIONI Contatto con la famiglia Il terzo giorno l alunno entrerà accompagnato da un genitore assente il genitore, la segreteria chiamerà con immediatezza la famiglia. ORGANI COMPETENTI Consiglio di Classe Insegnante della prima ora GRAVI INFRAZIONI REITERATE 3 Impegno discontinuo Contatto con la famiglia Consiglio di Classe 4 Negligenza abituale: - nel portare il materiale di lavoro, -nell assolvere gli incarichi assunti, -nel rispettare gli orari Richiamo al senso di responsabilità Ammonizione scritta sul diario personale e/o sul registro personale dell insegnante Insegnante che rileva la mancanza 5 Uso del cellulare o altro dispositivo elettronico (Allegato2) Ritiro e consegna diretta al genitore ** Insegnante che rileva la mancanza La consegna diretta sarà effettuata dal Dirigente o suo delegato) 6 Danni a persone o cose: - danni al materiale didattico, a suppellettili, macchinari ecc. - lesioni e scherzi di mano; Richiamo Ammonizione scritta nel diario personale e/o nel registro di classe Convocazione famiglia con colloquio. Intervento educativo Riparazione e/o risarcimento del danno insegnante che rileva la mancanza Consiglio di Classe Consiglio di Classe Dirigente Sospensione dalle lezioni* (organo competente: Consiglio di Classe, Dirigente). 7 Comportamenti esibizionistici e/o apertamente provocatori Richiamo Ammonizione scritta nel diario personale e/o nel registro di classe Convocazione famiglia con colloquio. Intervento educativo Insegnante che rileva la mancanza Consiglio di Classe Sospensione dalle lezioni* (organo competente: Consiglio di Classe, Dirigente). Pagina 12 di 43

13 8 Offesa alla dignità della persona*** : - parole di dileggio - gesti di dileggio Richiamo. Ammonizione scritta sul diario personale e/o sul registro personale dell insegnante Lezioni che favoriscono l assunzione di comportamenti corretti e rispettosi degli altri Insegnante che rileva la mancanza - Offese a gruppi di appartenenza culturale, etnico, religioso, etc. - Minacce - Lesioni personali 9 Reati. Ammonizione scritta sul diario personale e/o sul registro di classe Convocazione famiglia con colloquio. Lezioni che favoriscono l assunzione di comportamenti corretti e rispettosi degli altri 10 Si fa riferimento all art. 4 del DPR 235/07 Consiglio di Classe Consiglio di Classe e Dirigente Sospensione dalle lezioni* (organo competente: Consiglio di Classe, Dirigente) 11 Tutte le sanzioni previste nel presente regolamento si intendono valide anche nel periodo dell esame di licenza ; sono inflitte dalla Commissione di esame e sono applicate anche ai candidati esterni. * Verrà valutata la possibilità di convertire la sanzione in attività in favore della comunità scolastica. Nei casi di recidiva, di atti di violenza grave, o comunque connotati da un particolare gravità tale da ingenerare un elevato allarme sociale, l allontanamento può essere superiore ai 15 giorni o può prevedere l esclusione dallo scrutinio finale ** Le apparecchiature elettroniche vengono sequestrate e l ufficio garantisce la riservatezza dei dati eventualmente contenuti nelle memorie interne delle apparecchiature *** Elenco non esaustivo Procedimento Disciplinare Le sanzioni di tipo A sono inflitte dai docenti. Le ammonizioni scritte sul registro di classe devono essere comunicate per iscritto, tramite diario alle famiglie che hanno l obbligo di vistare l avviso. Dei provvedimenti più gravi dovrà essere informato il Dirigente Scolastico. Se il docente lo ritiene utile può chiedere la convocazione della famiglia. Le sanzioni di tipo B vengono irrogate dal Dirigente Scolastico per episodi di una certa gravità di cui ha conoscenza diretta oppure ne è stato informato da uno o più docenti, dal personale ATA, ecc. Viene data comunicazione alla famiglia tramite lettera della direzione, con la quale può essere disposta contestualmente la convocazione. La sanzione di tipo C viene disposta dal dirigente Scolastico su delibera del Consiglio di Classe. Occorre tenere presente i seguenti aspetti: - L allontanamento dalla comunità scolastica, per gravi e reiterate infrazioni, di norma non può essere superiore ai 15 giorni. Nei casi di recidiva, di atti di violenza grave, o comunque connotati da una particolare gravità tale da ingenerare un elevato allarme sociale, l allontanamento può essere superiore ai 15 giorni e può prevedere l esclusione dallo scrutinio finale - Deve essere previsto, per quanto possibile, un rapporto con lo studente e la sua famiglia per preparare il rientro a scuola. - Nei casi previsti dall art. 4 comma 10 del D.P.R. n 249/ 98, allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso d anno, ad altra scuola. Pagina 13 di 43

14 Norme di ordine generale riferite alle modalità di conduzione del procedimento disciplinare: - In tutti i casi in cui sia necessario proporre o irrogare una sanzione disciplinare, la decisione/deliberazione deve essere assunta dall organo competente solo dopo aver sentito le giustificazioni dell alunno nei cui confronti viene avviato il procedimento disciplinare. - Le giustificazioni possono essere presentate anche per iscritto. - L alunno ha la possibilità di produrre prove o testimonianze a lui favorevoli (solo in caso di sanzione che prevede l allontanamento dalla scuola). - Il provvedimento adottato viene comunicato integralmente per iscritto alla famiglia dell alunno. Art. 10 Organo di garanzia 1. L organo di garanzia interno alla scuola è composto da 2 docenti designati dal Consiglio di Istituto e da 2 rappresentanti eletti dai genitori e un rappresentante del personale ATA ed è presieduto dal Dirigente Scolastico 2. Il Consiglio di Istituto elegge al suo interno i membri componenti l organo di garanzia e i membri supplenti per casi di incompatibilità o di dovere di astensione 3. Gli eletti non devono far parte del Consiglio di Classe che ha inflitto la sanzione né della famiglia dell alunno a cui è stata comminata. 4. L organo di garanzia resta in carica per tre anni scolastici. 5. I compiti dell organo di garanzia sono definiti dall art. 5 del DPR 249/98 e dalle modifiche previste dall art.2 del DPR235/07 e dalla nota n. 3602/PO del 31 luglio 2008 Art. 11 Impugnazioni 1. La materia relativa alle impugnazioni è regolata dall art.5 del DPR 249/98 e dalle modifiche previste dall art.2 del DPR235/07 e dalla nota n. 3602/PO del 31 luglio Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte di chiunque vi abbia interesse, entro quindici (15) giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, all apposito organo di garanzia interno alla scuola, che decide nel termine di dieci giorni. 3. Il Dirigente dell Ufficio Scolastico Regionale decide in via definitiva sui reclami proposti contro le violazioni del regolamento (statuto delle studentesse e degli studenti) previsto dal D.P.R.24/06/1998 n. 249 e integrato dal D.P.R. 21/11/2007 n. 235 dalla nota n. 3602/PO del 31 luglio 2008 Art. 12 Disposizioni Finali 1. Il presente regolamento ha validità di un anno e, qualora non modificato, si intende confermato per l anno successivo. Quanto non espresso nel previsto Regolamento d Istituto si rinvia alle disposizioni della normativa generale applicabile. Pagina 14 di 43

15 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Ufficio VII Ambito Territoriale Grosseto Istituto Comprensivo n. 6 Grosseto Collegio Docenti del 19 Maggio 2017 Pagina 15 di 43

16 VISTO VISTO VISTO VISTO TENUTO CONTO TENUTO CONTO TENUTO CONTO TENUTO CONTO TENUTO CONTO l art del Codice Civile i precettori e coloro che insegnano un mestiere o un arte sono responsabili del danno cagionato dal fatto illecito dei loro allievi e apprendisti nel tempo in cui sono sotto la vigilanza l art. 61 della Legge 11 luglio 1980 n. 312, Nuovo assetto retributivo e funzionale del personale civile e militare dello Stato il CCNL del comparto scuola , Capo IV (docenti) e capo V (personale ATA) il Regolamento degli studenti e delle studentesse, approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 19 Giugno 2017 che al Dirigente Scolastico spettano obblighi organizzativi, di amministrazione e di controllo nell attività degli operatori scolastici (ex art e 2051 del Codice Civile) e che, quindi, deve garantire la sicurezza della scuola e provvedere a quanto necessario per evitare possibili fonti di rischio che l arco temporale di estensione dell obbligo di vigilanza rientra ad ogni effetto giuridico nell alveo della sorveglianza parentale (Cass. SS.UU , n. 5424) che la responsabilità degli insegnanti non è limitata all attività didattica in senso stretto, ma riguarda l intero periodo in cui gli alunni si trovano sotto il loro controllo che la responsabilità dei docenti sussiste anche nei confronti di alunni (singoli o in gruppo) provenienti da classi diverse, che siano stati loro espressamente affidati che il dovere di vigilanza è annoverato anche tra gli obblighi contrattuali spettanti al personale ATA e che il profilo professionale dei collaboratori scolastici individua mansioni di accoglienza e sorveglianza degli alunni nei periodi immediatamente antecedenti e successivi all orario delle attività didattiche e durante la ricreazione Pagina 16 di 43

17 SI STABILISCE QUANTO SEGUE Art. 1 Art. 2 Art. 3 Entrata degli alunni L ingresso e l uscita degli alunni vengono fissati in base agli orari di ciascuna sede e in relazione alla tipologia di funzionamento delle classi sulla base del PTOF. Tali orari sono portati a conoscenza dei genitori all inizio di ciascun anno scolastico. L insegnante della prima ora deve presentarsi a scuola classe 5 minuti prima dell inizio delle lezioni, (CCNL art. 29 comma 5) La vigilanza degli alunni durante lo svolgimento delle attività didattiche La vigilanza degli alunni durante le attività didattiche spetta rigorosamente ai docenti in servizio Durante le ore di lezione ogni collaboratore scolastico effettuerà la vigilanza degli alunni all interno del reparto assegnato. La vigilanza degli alunni in caso di docenti assenti In caso di assenza imprevista dell insegnante di classe la vigilanza è affidata ai collaboratori scolastici per il tempo necessario all organizzazione della situazione di emergenza Dovendo assicurare in ogni caso la vigilanza sui minori e sulle classi, le sostituzioni dei docenti assenti sono effettuate secondo i seguenti criteri in ordine di priorità: 1) utilizzando personale tenuto al recupero di ore fruite per permessi brevi o comunque tenuto al recupero di ore di servizio non prestate; 2) utilizzando il docente di sostegno, qualora l alunno diversamente abile assegnato sia assente; 3) utilizzando il personale in servizio che abbia dato la propria disponibilità ad effettuare ore eccedenti l orario di servizio, fino a un massimo 6 ore settimanali; 4) in casi eccezionali il Dirigente Scolastico dà indicazioni ai coordinatori di plesso di suddividere la classe; 5) facendo entrare, in caso di particolare emergenza, le classi dalla seconda ora o uscire in anticipo solo se l alunno è accompagnato dal genitore o suo delegato riconosciuto in segreteria; 6) In ogni caso, se non programmata anticipatamente tramite comunicazione alle famiglie l uscita anticipata degli alunni non è consentita. (Allegato A e B) 7) In caso di particolare eccezionalità all insegnante di sostegno della classe può essere affidata la sorveglianza degli alunni evitando così il disagio della suddivisione degli studenti in altre classi I collaboratori del Dirigente Scolastico o, in caso di loro assenza i responsabili di plesso, sono delegati all attuazione di quanto sopra descritto ed effettuano la suddivisione degli alunni per classe. Pagina 17 di 43

18 Art. 4 La vigilanza degli alunni durante i cambi di turno tra i docenti nelle classi. Art. 5 Art. 6 Art. 7 Art. 8 Nella Scuola Secondaria al cambio dei docenti a fine lezione, lo spostamento degli insegnanti da un aula all altra deve essere effettuato il più celermente possibile. Per assicurare la continuità della vigilanza sugli alunni, i collaboratori scolastici sono tenuti a favorire in maniera tempestiva il cambio degli insegnanti nelle classi e, avuto l affidamento della sorveglianza sugli alunni da parte del docente, vigilare sulla scolaresca fino all arrivo dell insegnante in servizio nell ora successiva. In caso di ritardo o di assenza dei docenti i collaboratori scolastici sono tenuti a vigilare sugli alunni dando, nel contempo, avviso all ufficio di segreteria del disguido affinché vengano assunti i necessari provvedimenti. La vigilanza degli alunni durante la ricreazione L intervallo-ricreazione, della durata di 15 minuti si svolge all interno della scuola I docenti sono tenuti alla vigilanza degli alunni a loro assegnati durante la ricreazione nell aula, nell area del corridoio antistante l aula o nel cortile I collaboratori scolastici di turno collaborano con gli insegnanti nella vigilanza e in particolare sorvegliano il corridoio, l atrio interno di competenza e i bagni, in maniera da evitare che si arrechi pregiudizio alle persone e alle cose. Vigilanza degli alunni durante gli spostamenti tra aule e/o edifici Gli alunni sono accompagnati dai loro docenti nei trasferimenti da un aula all altra, ai laboratori e alla palestra: tali trasferimenti possono essere fatti anche con la collaborazione dei collaboratori scolastici Nella Scuola Secondaria spetta ai docenti di Educazione fisica accompagnare gli alunni dalle aule alla palestra o agli spazi sportivi esterni e viceversa; ove ricorrano particolari esigenze organizzative, tali trasferimenti possono essere fatti con la collaborazione dei collaboratori scolastici. La vigilanza degli alunni diversamente abili La vigilanza sugli alunni diversamente abili, se particolarmente imprevedibili nelle loro azioni ed impossibilitati ad autoregolamentarsi, deve essere assicurata dal docente di sostegno o dall assistente ad personam (quando previsto) o dal docente della classe o da un collaboratore scolastico. Uscita degli alunni dalla scuola L uscita degli alunni dalla scuola avviene così come previsto dal Regolamento degli studenti e delle studentesse, approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 19 Giugno I docenti impegnati nell ultima ora di lezione sono tenuti ad accompagnare gli alunni ordinatamente in fila fino all uscita principale della scuola ove possibile il personale ausiliario regolerà il deflusso verso l esterno. Nella Scuola Secondaria i docenti di Educazione fisica, se il termine dell ora coincide con la fine dell orario delle lezioni, accompagnano la classe all uscita della scuola. Pagina 18 di 43

19 Art. 9 Art.10 La vigilanza degli alunni durante le attività extrascolastiche La vigilanza degli alunni durante lo svolgimento di visite guidate o viaggi di istruzione deve essere costantemente assicurata dai docenti accompagnatori. Il Dirigente Scolastico provvede ad assegnare gli insegnanti nel rapporto di uno ogni quindici (15) alunni salvo eventuali deroghe che rendessero necessario aumentare il numero di accompagnatori. In caso di partecipazione di uno o più alunni diversamente abili, viene designato un accompagnatore fino a due alunni disabili. La vigilanza degli alunni durante le attività extracurricolari pomeridiane La vigilanza sugli alunni durante le attività pomeridiane extracurricolari, previste nel PTOF, deve essere costantemente assicurata dai docenti che organizzano tali attività. Gli alunni aspettano il docente nell atrio, sorvegliati dai collaboratori scolastici, e sono accompagnati dal docente in aula. Per nessun motivo gli alunni devono rimanere nei locali scolastici privi di vigilanza. Pagina 19 di 43

20 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Ufficio VII Ambito Territoriale Grosseto Istituto Comprensivo n. 6 Grosseto Scuola dell Infanzia di via Brigate Partigiane Scuola dell Infanzia di via Adamello Scuola dell Infanzia di via Lago Maggiore Scuola dell Infanzia di Stiacciole Scuola dell Infanzia di Scansano Pagina 20 di 43

21 1. Calendario Le attività scolastiche si svolgeranno secondo il calendario annuale stabilito dal M.P.I. integrato dagli adattamenti introdotti dal Consiglio di Istituto e concordati tra il Dirigente Scolastico e il Collegio dei Docenti. 2. Orario di apertura/chiusura L orario di entrata e di uscita viene stabilito secondo le esigenze di ciascun plesso, all inizio dell anno scolastico, su delibera del Consiglio di Istituto nel rispetto della normativa vigente e secondo il POF. La scuola dell Infanzia, al fine di consentire una serena ripresa delle attività, rispettosa dei ritmi dei bambini, nonché di favorire un idoneo inserimento dei nuovi iscritti, nel mese di Settembre funzionerà con orario ridotto. In questo periodo di inserimento verrà adottato un orario flessibile adeguato al bambino ed ampliato gradualmente con l avvio del servizio mensa e delle attività pomeridiane. Il periodo di flessibilità oraria, durante l inserimento, avrà durata di quattro / sei settimane e si articolerà secondo uno schema orario che verrà presentato ai genitori nella prima assemblea del mese di settembre. 3. Modalità di ingresso/uscita alunni La vigilanza e la responsabilità degli alunni, in orario scolastico, sono affidate in ogni momento agli insegnanti titolari di sezione, in caso di necessità al personale ausiliario che collabora con gli insegnanti stessi. Le norme che regolano la vigilanza durante l ingresso, l uscita e la permanenza nella scuola sono: a) Ingresso L orario di apertura della scuola dell Infanzia è flessibile e dura un ora (08:00/09:00). I genitori possono accompagnare i propri figli nell atrio della scuola, provvedono alle operazioni di routine, dopodiché affidano i minori al collaboratore scolastico che avrà premura di accompagnarlo in sezione. b) Uscita L uscita anch essa flessibile dura 30 minuti (15:30/16:00). Il genitore o chi per esso delegato, purché maggiorenne, aspetta nell atrio che il collaboratore scolastico, identificato il genitore, chiami il bambino nella sezione e glielo consegni per la preparazione all uscita. Il personale ausiliario effettuerà la sorveglianza alla porta per tutto il periodo dell uscita e comunque fino alla consegna dell ultimo alunno. Nel caso in cui nessuna delle persone autorizzate possa venire a prendere il bambino, deve essere comunicato dal genitore, tramite un fax o una telefonata o una comunicazione scritta, il nominativo di una persona di fiducia. Al momento dell uscita, fissata entro le ore 16:00, non sarà consentito rientrare nell edificio scolastico, né sostare nel giardino adiacente. Il genitore, in caso di ritardo, è tenuto a contattare gli insegnanti. Qualora ciò non avvenisse, quest ultimi sorveglieranno il minore per poco tempo e cercheranno di rintracciare telefonicamente i genitori; dopodiché si vedranno costretti ad avvisare l Autorità di Pubblica Sicurezza. Pagina 21 di 43

22 c) Sosta nei locali scolastici I genitori non possono sostare né trattenersi nei locali della scuola oltre il tempo strettamente necessario per lo svolgimento delle operazioni di preparazione del bambino sia in entrata che in uscita. Viene fatta deroga alla sopracitata regola solo nel mese di settembre per i genitori degli alunni in fase di inserimento. d) Sicurezza degli alunni nei locali scolastici Il cancello esterno per motivi di sicurezza, DEVE rimanere chiuso per tutto il tempo scuola e così anche durante l ingresso e l uscita. Sarà cura del collaboratore scolastico provvedere ad aprirlo e chiuderlo (in caso di dimenticanza) ogni qualvolta si renderà necessario. * Per la scuola dell Infanzia di Stiacciole: considerando la mancanza di opportuni spazi di sosta nella sede stradale, il cancello rimarrà aperto al momento dell entrata e dell uscita. 4. Assenze Gli alunni che si assentino da scuola per malattia oltre 6 giorni vengono riammessi dietro presentazione di una dichiarazione del medico curante che attesti la riacquistata idoneità alla frequenza. I genitori sono tenuti a giustificare preventivamente e per iscritto le assenze prolungate dei propri figli per qualsiasi altro motivo. A seguito di assenze superiori a 30 giorni non giustificate, dopo una segnalazione verbale e poi scritta alla famiglia, si procederà al depennamento e alla conseguente perdita del diritto alla frequenza della scuola. 5. Entrate posticipate/uscite anticipate Il genitore, in casi particolari, può chiedere l uscita anticipata o l ingresso posticipato del proprio figlio sotto la propria responsabilità, motivando tale richiesta nell apposito stampato. Per esigenze diverse e comunque protratte nel tempo sarà necessaria l autorizzazione dell ufficio di Direzione. Gli alunni e le famiglie sono tenuti a rispettare gli orari di ingresso e di uscita. Qualora, eccezionalmente, un alunno si presentasse in ritardo, verrà ugualmente accolto a scuola ma non potrà usufruire del servizio mensa (non avendo prenotato il pasto) e dunque uscirà entro le 12:30; il genitore sarà tenuto, inoltre, a compilare l apposito stampato. Il ritardo, se frequente e prolungato nel tempo, verrà comunicato al Dirigente Scolastico. Pagina 22 di 43

23 6. Servizio mensa Gli alunni che non usufruiscono del servizio mensa devono essere prelevati dai genitori o da altra persona maggiorenne, negli orari menzionati nel POF. Le diete speciali devono essere richieste previa presentazione di certificato medico. Per la dieta in bianco il certificato medico è necessario solo per periodi superiori ad una settimana, se sporadica è necessaria la richiesta scritta o verbale di un genitore. In caso di ingresso in ritardo si ricorda che il pasto sarà assicurato se la comunicazione verrà effettuata entro le ore 9,30. In caso di uscita anticipata il pasto dovrà essere disdetto entro e non oltre le ore 10, Infortunio alunni Per consentire l immediata comunicazione con i genitori e per garantire la propria reperibilità, le famiglie rilasciano, nella documentazione di inizio anno, uno o più recapiti telefonici da usare in caso di necessità (infortunio, avviso urgente ). 8. Somministrazione farmaci Il genitore è tenuto a presentare, in forma riservata, ogni notizia utile a prevenire le emergenze (allergie, terapie particolari in corso, ecc.). In base ai dati della situazione singola verranno attivate le soluzioni più opportune nel rispetto delle indicazioni ministeriali. I docenti non possono prendere iniziative autonome a questo riguardo. 9. Pediculosi Se nella scuola si verificano casi di pediculosi, per evitare che il problema si diffonda, i capelli degli alunni devono essere controllati dai propri genitori i quali sottoscriveranno una dichiarazione personale che attesterà l avvenuto controllo, ovvero di aver effettuato il trattamento specifico. 10. Partecipazione dei genitori alle riunioni scolastiche Durante le riunioni dei genitori con gli insegnanti per assemblee o colloqui, non è prevista dalla scuola la sorveglianza sugli alunni che lasciati da soli possono arrecare danni a se stessi, a cose o ad altre persone, pertanto i bambini non devono essere presenti né nell edificio scolastico, né tanto meno devono essere lasciati, senza sorveglianza nel giardino. Per motivi di sicurezza e, affinché, non venga meno la sorveglianza, gli insegnanti non possono soffermarsi a colloquiare (salvo comunicazioni urgenti) con i genitori né all entrata-uscita dalla scuola né durante l orario di attività. Coloro che desiderano comunicare con i docenti devono farne richiesta tramite il collaboratore scolastico. Sarà cura degli insegnanti fissare un incontro. Per ogni altra richiesta, delucidazione, osservazione, consiglio, i genitori si rivolgeranno al fiduciario di plesso. Pagina 23 di 43

24 11. Oggetti preziosi o soggettivamente preziosi Non si possono portare a scuola oggetti preziosi né soggettivamente preziosi per evitare smarrimenti o deterioramenti. Al fine di garantire l incolumità dei bambini si chiede, inoltre, ai genitori di controllare gli oggetti che i bambini portano a scuola, in quanto potrebbero rappresentare fonte di pericolo (monetine, forcine...). 12. Consumazione di alimenti a scuola In occasione di festeggiamenti e manifestazioni, ove sia prevista la consumazione di dolci è vietato portare cibi prodotti in casa, poiché non può essere garantita la rispondenza ai parametri previsti dalla normativa vigente per i consumi in comunità. Essi dovranno essere portati a scuola direttamente dal bar o pasticceria e dovrà essere conservato lo scontrino fiscale. Pagina 24 di 43

25 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Ufficio VII Ambito Territoriale Grosseto Istituto Comprensivo n. 6 Grosseto Scuola Primaria Via Monte Bianco Scuola Primaria Istia Scuola Primaria Scansano Scuola Primaria Pomonte Pagina 25 di 43

26 Scuola Primaria Enrico Toti Via Monte Bianco N. 3 Grosseto La Dirigente Scolastica e gli Insegnanti condividono l idea che la Scuola non debba fornire esclusivamente l istruzione, ma anche l educazione alla convivenza civile, pertanto chiedono la collaborazione dei genitori per un corretto comportamento. Le regole che di seguito riportiamo nascono da motivazioni legate alla formazione ed educazione dei bambini e non hanno la valenza di uno sterile elenco di norme. l orario della scuola è il seguente: 8:05 suono prima campanella, 8:10 suono seconda campanella ed ingresso in aula degli alunni; su richiesta dei genitori può essere attivato un servizio pre-scuola dalle ore 7:45 alle ore 8:05 fornito dall'associazione AUSER. Il personale AUSER avrà la responsabilità della sorveglianza dei bambini; I genitori accompagnano i propri figli davanti al portone d ingresso della Scuola e non all interno dell edificio, fatta eccezione del Primo giorno di ripresa dell attività scolastica dopo la pausa estiva; Il portone della scuola sarà chiuso alle 8:10; se eccezionalmente si verifica un ritardo i genitori accompagneranno i propri figli all interno dell edificio scolastico e compileranno un apposito stampato reperibile presso i Custodi i quali provvederanno ad accompagnare gli alunni nelle rispettive classi; dopo tre ritardi, registrati nello stesso mese, i nominativi degli alunni ritardatari saranno segnalati alla Dirigente Scolastica che prenderà i dovuti provvedimenti; l orario di uscita degli alunni dalla Scuola è fissato alle ore 16:10 quando è funzionante la mensa scolastica ed alle ore 13:10 negli altri periodi; le uscite anticipate degli alunni saranno concesse a fronte di una richiesta scritta e in casi eccezionali o subito prima dell'inizio della mensa scolastica (per il primo turno alle ore 12:00 e per il secondo turno alle ore 13:00) o subito dopo (per il primo turno alle 13:00 e per il secondo turno alle 14:00) i genitori al termine delle lezioni attenderanno i propri figli nei luoghi indicati per evitare la confusione che disorienta i bambini; nel caso i genitori non potessero ritirare personalmente i propri figli dovranno comunicarlo per scritto all'insegnante; All'inizio dell'anno scolastico entrambi I genitori compileranno e firmeranno una liberatoria, indicando le generalità delle persone di loro fiducia autorizzate a ritirare I propri figli (dovrà essere allegata fotocopia di un documento di identità). Si precisa che per legge gli alunni non possono essere affidati ad un minore; Pagina 26 di 43

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