Agent and Object Technology Lab Dipartimento di Ingegneria dell Informazione Università degli Studi di Parma. Fondamenti di Informatica

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Agent and Object Technology Lab Dipartimento di Ingegneria dell Informazione Università degli Studi di Parma. Fondamenti di Informatica"

Transcript

1 Agent and Object Technology Lab Dipartimento di Ingegneria dell Informazione Università degli Studi di Parma Fondamenti di Informatica Linguaggi di Programmazione Michele Tomaiuolo

2 Linguaggi macchina I linguaggi macchina forniscono solo le operazioni che l'elaboratore può eseguire: Operazioni molto elementari Diverse per ogni processore Scritte in linguaggio binario Sono più orientati alla macchina che ai problemi da trattare 2

3 Linguaggi assemblativi Una prima evoluzione sono i linguaggi assemblativi che sostituiscono i codici binari con codici simbolici START: MOV AX, BX CMP AX, 12h JZ EQUAL INT 21h RET EQUAL: MOV BL, 82h I linguaggi macchina e i linguaggi assemblativi sono detti linguaggi a basso livello 3

4 Linguaggi ad alto livello I cosiddetti linguaggi ad alto livello sono stati introdotti per facilitare la scrittura dei programmi Sono linguaggi simbolici e in continua evoluzione Sono definiti da un insieme di regole formali, le regole grammaticali o sintassi Questi linguaggi di programmazione permettono: La descrizione del problema in modo intuitivo, dimenticandosi che verranno eseguiti da un calcolatore Una astrazione rispetto al calcolatore su cui verrà eseguito il programma Ma devono essere tradotti in linguaggio macchina 4

5 Storia dei linguaggi Inizi Sistema OOP Internet Assembly Linguaggio macchina ALGOL COBOL LISP BASIC FORTRAN Prolog Simula C Pascal Smalltalk C++ ADA.NET PHP Javascript Java

6 Sintassi e semantica Le regole di sintassi definiscono come si devono comporre i simboli e le parole per formare delle istruzioni corrette La semantica di un istruzione definisce il significato della stessa Un programma sintatticamente corretto non è necessariamente semanticamente corretto I programmi fanno quello che prescriviamo che facciano e non quello che vorremmo che facessero 6

7 Sintassi e semantica Programma sintatticamente corretto Soddisfa le regole sintattiche Cioè, è una sequenza di parole o simboli appartenenti alle giuste categorie sintattiche Programma semanticamente corretto Soddisfa le regole semantiche Dice se il programma ha senso, se sarà possibile eseguirlo Ad esempio, la frase Il cane gioca in borsa è sintatticamente corretta, ma non semanticamente 7

8 Semantica Correttezza semantica (typing) Quali tipi di dato possono essere elaborati? Quali operatori applicabili ad ogni dato? Quali regole per definire nuovi operatori? Effetto dell esecuzione (semantica operazionale) Quale è il singolo effetto di ogni azione elementare? Quale è l effetto dell aggregazione delle azioni? Cioè quale è l effetto dell esecuzione di un certo programma? 8

9 Paradgmi di programmazione Forniscono la filosofia con cui si scrivono i programmi e stabiliscono: La metodologia con cui si scrivono i programmi Il concetto di computazione I linguaggi devono consentire ma soprattutto spingere all adozione di un particolare paradigma: Imperativo Logico Funzionale Orientato agli oggetti 9

10 Imperativi Fortran Cobol C Pascal Visual Basic Funzionali Lisp ML Linguaggi di programmazione Logici Prolog Orientati agli Oggetti C++ Java C# Smalltalk Eiffel 10

11 Esempi di programma Calcolo fattoriale Il fattoriale del numero intero positivo n è il prodotto dei primi n numeri interi positivi Il fattoriale viene rappresentato con la forma n! Gestione liste Una lista è una delle strutture dati consistente in una sequenza di nodi che contengono Campi di dati arbitrari Uno o due riferimenti che puntano al nodo successivo e/o precedente Operazioni possibili sulle liste sono aggiunta, rimozione, ordinamento ecc. di nodi 11

12 Linguaggi imperativi Un linguaggio imperativo è legato all architettura della macchina di Von Neumann, ma ad un livello di astrazione vicino a quello dei diagrammi di flusso La principale attività del processore è assegnare valori a celle di memoria Le operazioni che effettuano le istruzioni di un linguaggio imperativo si basano sul concetto di variabile Astrazione del concetto di locazione di memoria 12

13 Linguaggi imperativi I linguaggi imperativi adottano uno stile prescrittivo Il programma imperativo prescrive le operazioni che il processore deve compiere L esecuzione delle istruzioni è nell'ordine in cui appaiono nel programma L ordine può essere alterato dalle strutture di controllo realizzate dal processore con le istruzioni di salto 13

14 Programma imperativo La struttura del programma consiste principalmente in due parti: Una parte di dichiarazione in cui si dichiarano tutte le variabili del programma ed il loro tipo Una parte di istruzioni che realizzano l'algoritmo risolutivo del problema I tipi di istruzioni corrispondono proprio ai tipi di istruzioni possedute dai processori Istruzioni di lettura e scrittura Istruzione di assegnamento Istruzioni aritmetiche e logiche Istruzioni di controllo 14

15 main( ) { printf( %d, fattoriale(n)); } int fattoriale(int n) { int fatt = 1; for (int i = 1; i <= n; i++) { fatt = fatt * i; } return fatt; } cc fattoriale.c fattoriale 3 6 Fattoriale 15

16 Gestione liste struct lista { int val; lista *next; } main( ) { } int aggiungi(int n, lista l) { } cc gestiscilista.c gestiscilista Scegli l operazione: int rimuovi(int indice, lista l) { } 16

17 Pregi e difetti + Ottima efficienza + Adatti a programmi numerici e gestionali - Scarsa naturalezza, leggibilità e flessibilità - Difficile programmazione incrementale - Non adatti per la manipolazione simbolica - Le funzioni e le variabili non sono funzioni e variabili matematiche - Poco adatti per applicare metodi formali di correttezza e di verifica di programmi - Difficile manipolazione dinamica di programmi 17

18 Linguaggi funzionali In un linguaggio funzionale un programma è visto come una funzione matematica Una funzione è una regola di corrispondenza che associa ad ogni elemento del suo dominio un unico elemento nel codominio Una definizione di funzione specifica il dominio, il codominio e la regola di associazione Dopo la definizione una funzione può essere applicata ad un elemento del dominio per restituire l'elemento associato nel codominio 18

19 Linguaggi funzionali La sola operazione del modello funzionale è l applicazione di funzioni ad operandi Il ruolo della macchina funzionale (interprete) è valutare il programma e produrre un valore Il valore di una funzione è determinato solo dai suoi argomenti Non ci sono effetti collaterali (funzionale puro) L'essenza della programmazione funzionale è combinare funzioni Basato sull utilizzo della ricorsione Le variabili sono variabili matematiche che denotano un valore fisso nel tempo e non valori mutabili Non c è nessun assegnamento 19

20 Fattoriale (defun fattoriale(n) ) (if (= n 0) ) 1 (* n (fattoriale (- n 1))) (fattoriale 3)

21 Gestione liste (car (list 1 2 3)) 1 (cdr (list 1 2 3)) (2 3) (cons 4 (list 1 2 3)) ( ) 21

22 Pregi e difetti + Adatti per la manipolazione simbolica e per i problemi naturalmente ricorsivi + Le funzioni e le variabili sono funzioni e variabili matematiche + Adatti per applicare metodi formali di correttezza e di verifica di programmi + Facile manipolazione dinamica di programmi + Adatti per applicazioni di Intelligenza Artificiale e programmazione esplorativa + Buona naturalezza - Bassa efficienza - Non adatti per la manipolazione numerica - Difficile programmazione procedurale - Scarsa leggibilità e flessibilità - Non facilitano la programmazione incrementale 22

23 Linguaggi logici In un linguaggio logico un programma è composto da una base di conoscenza contenente: Una descrizione del problema basata su formule logiche (fatti, predicati, ) Un insieme di regole per manipolare la descrizione del problema Con un linguaggio logico programmare significa: Descrivere il problema con delle formule del linguaggio Interrogare il sistema (motore inferenziale) per effettuare delle inferenze 23

24 Linguaggi logici L esecuzione di un programma corrisponde all applicazione delle regole alla descrizione del problema L esecuzione è attivata da una interrogazione dell utente Lo scopo dell esecuzione è Verificare se la descrizione del problema soddisfa l interrogazione Recuperare i valori della descrizione del problema che soddisfano l interrogazione Rispetto alle normali computazioni, il calcolo logico ha le caratteristiche del cosiddetto non-determinismo: Può terminare con insuccesso Può concludersi con più di un caso di successo 24

25 Fattoriale fattoriale(0, 1) :-!. fattoriale(n, X) :- N > 0, M is N - 1, fattoriale(m, Y), X is Y * N. fattoriale(3, X) X =

26 Gestione liste aggungi([], X, X). aggiungi([[x1 X2], Y, [X1 Z]) :- aggiungi(x2, Y, Z). aggiungi([1], [1, 2], W) W = [1, 1, 2] 26

27 Pregi e difetti + Adatti per la manipolazione simbolica e per i problemi naturalmente ricorsivi + Adatti per applicare metodi formali di correttezza e di verifica di programmi + Facile manipolazione dinamica di programmi + Adatti per applicazioni di Intelligenza Artificiale + Buona naturalezza - Bassa efficienza - Non adatti per la manipolazione numerica - Scarsa leggibilità e flessibilità - Difficile programmazione procedurale - Non facilitano la programmazione incrementale 27

28 Linguaggi orientati agli oggetti I linguaggi orientati agli oggetti si sono evoluti a partire dal concetto di astrazione di dato introdotto in alcuni linguaggi imperativi Con un linguaggio orientato agli oggetti si cerca di rappresentare un problema descrivendo ogni entità partecipante con un oggetto nella forma e nel comportamento La definizione di un oggetto è basata su tecniche di Incapsulamento dei dati Ereditarietà Astrazione Polimorfismo 28

29 Linguaggi orientati agli oggetti Incapsulamento dei dati I dettagli di definizione degli oggetti sono nascosti Solo le operazioni (metodi) permesse su di loro sono visibili Ereditarietà Gli oggetti sono definiti in una gerarchia Ereditano dall immediato parente dati e metodi Aggiungono dati e metodi e specializzano quelli ereditati Astrazione Il meccanismo con cui si specifica le caratteristiche peculiari di un oggetto che lo differenzia da altri Polimorfismo Possibilità di eseguire funzioni con lo stesso nome su tipi di dati differenti 29

30 Linguaggi orientati agli oggetti In un linguaggio di programmazione orientato agli oggetti (OOP) un programma consiste: Definizione di un insieme di classi Creazione di un insieme di istanze di queste classi ed esecuzione dei loro metodi Una classe definisce un tipo di oggetto come insieme di: Variabili (campi) Funzioni (metodi) 30

31 class Fattoriale { int valore; int fattoriale(int n) { int fatt = 1; for (int i = 1; i <= n; i++) fatt = fatt * i; return fatt; } void main(string[] args) { System.out.println(fattoriale(n)); } } Fattoriale javac fattoriale.java java fattoriale

32 class Lista { } int val; Lista next; Lista aggiungi(int val) { } Lista rimuovi(int indice) { } Gestione liste javac GestisciListe.java java GestisciListe import Lista; Class GestisciListe { Vector<Lista> liste; void main(string[] args) { } } 32

33 Pregi e difetti + Ottima flessibilità e programmazione incrementale + Ottimo riuso del software + Buona efficienza + Adatti per programmi numerici e gestionali + Abbastanza adatti per la manipolazione simbolica + Discreta naturalezza e leggibilità e flessibilità - Poco adatti per applicare metodi formali di correttezza e di verifica di programmi - Difficile manipolazione dinamica di programmi 33

34 Paradigmi di programmazione Imperativo Programma = Algoritmo + Dati Logico Programma = Logica + Controllo Funzionale Programma = Funzione Orientato agli Oggetti Programma = Oggetti 34

35 Perchè più paradigmi e linguaggi? Efficienza Rapida prototipazione Facile comprensione del linguaggio (leggibilità) Modificabilità e riusabilità Programmazione in largo Qualità del programma 35

36 Programmazione multi paradigma Rispetto alla varietà dei problemi e delle applicazioni concrete ogni paradigma presenta propri vantaggi e svantaggi Per risolvere il problema si cerca di aggiungere a un linguaggio, appartenente ad un particolare paradigma di programmazione, caratteristiche proprie di un altro paradigma A volte lo stesso scopo viene raggiunto aggiungendo particolari librerie Un'altra soluzione, spesso adottata, è quella di interfacciarsi con altri linguaggi 36

37 Ciclo di vita del software Lo sviluppo del software è un attività dinamica soggetta a continue variazioni e modifiche Si parla di manutenzione del software per indicare l attività che prevede la correzione ed il miglioramento di un programma e della sua documentazione Il software, per questo motivo, è soggetto ad una evoluzione nota con il nome di ciclo di vita che può essere riassunta nello schema seguente 37

38 Ciclo di vita del software Fase 1 Analisi dei requisiti Intervista con il cliente per la messa a punto delle specifiche. Descrizione dell input e dell output mediante variabili semplici e strutturate Fase 2 Progetto Stesura dell algoritmo, rappresentato mediante pseudo codice, e controllo della sua funzionalità Fase 3 Implementazione Codifica dell algoritmo in un linguaggio di programmazione dipendente dal tipo di problema 38

39 Ciclo di vita del software Fase 4 Collaudo e validazione Procedura di prova e verifica del programma realizzato attraverso l esecuzione con dati campione e l utilizzo di utenti Fase 5 Redazione della documentazione Procedura di stesura del manuale d uso Fase 6 Rilascio del prodotto Diffusione del software prodotto e della sua documentazione per la relativa commercializzazione Fase 7 Manutenzione Attività di correzione e modifica necessarie per un migliore utilizzo o funzionamento 39

EVOLUZIONE DEI LINGUAGGI DI ALTO LIVELLO

EVOLUZIONE DEI LINGUAGGI DI ALTO LIVELLO EVOLUZIONE DEI LINGUAGGI DI ALTO LIVELLO Linguaggi di programmazione classificati in base alle loro caratteristiche fondamentali. Linguaggio macchina, binario e fortemente legato all architettura. Linguaggi

Dettagli

Appunti del corso di Informatica 1 (IN110 Fondamenti) 4 Linguaggi di programmazione

Appunti del corso di Informatica 1 (IN110 Fondamenti) 4 Linguaggi di programmazione Università Roma Tre Dipartimento di Matematica e Fisica Corso di Laurea in Matematica Appunti del corso di Informatica 1 (IN110 Fondamenti) 4 Linguaggi di programmazione Marco Liverani (liverani@mat.uniroma3.it)

Dettagli

Linguaggi di programmazione

Linguaggi di programmazione Linguaggi di programmazione Programmazione L attività con cui si predispone l elaboratore ad eseguire un particolare insieme di azioni su particolari dati, allo scopo di risolvere un problema Dati Input

Dettagli

FONDAMENTI di INFORMATICA L. Mezzalira

FONDAMENTI di INFORMATICA L. Mezzalira FONDAMENTI di INFORMATICA L. Mezzalira Possibili domande 1 --- Caratteristiche delle macchine tipiche dell informatica Componenti hardware del modello funzionale di sistema informatico Componenti software

Dettagli

INFORMATICA 1 L. Mezzalira

INFORMATICA 1 L. Mezzalira INFORMATICA 1 L. Mezzalira Possibili domande 1 --- Caratteristiche delle macchine tipiche dell informatica Componenti hardware del modello funzionale di sistema informatico Componenti software del modello

Dettagli

LINGUAGGI DI PROGRAMMAZIONE

LINGUAGGI DI PROGRAMMAZIONE LINGUAGGI DI PROGRAMMAZIONE Il potere espressivo di un linguaggio è caratterizzato da: quali tipi di dati consente di rappresentare (direttamente o tramite definizione dell utente) quali istruzioni di

Dettagli

Linguaggi e Paradigmi di Programmazione

Linguaggi e Paradigmi di Programmazione Linguaggi e Paradigmi di Programmazione Cos è un linguaggio Definizione 1 Un linguaggio è un insieme di parole e di metodi di combinazione delle parole usati e compresi da una comunità di persone. È una

Dettagli

COS È UN LINGUAGGIO? LINGUAGGI DI ALTO LIVELLO LA NOZIONE DI LINGUAGGIO LINGUAGGIO & PROGRAMMA

COS È UN LINGUAGGIO? LINGUAGGI DI ALTO LIVELLO LA NOZIONE DI LINGUAGGIO LINGUAGGIO & PROGRAMMA LINGUAGGI DI ALTO LIVELLO Si basano su una macchina virtuale le cui mosse non sono quelle della macchina hardware COS È UN LINGUAGGIO? Un linguaggio è un insieme di parole e di metodi di combinazione delle

Dettagli

Linguaggi per COMUNICARE. Il linguaggio è un sistema codificato di segni che consente la comunicazione, intesa come scambio di informazioni

Linguaggi per COMUNICARE. Il linguaggio è un sistema codificato di segni che consente la comunicazione, intesa come scambio di informazioni Linguaggi per COMUNICARE Il linguaggio è un sistema codificato di segni che consente la comunicazione, intesa come scambio di informazioni Sintassi e semantica dei linguaggi Un informazione può : Essere

Dettagli

Fondamenti di Informatica PROBLEMI E ALGORITMI. Fondamenti di Informatica - D. Talia - UNICAL 1

Fondamenti di Informatica PROBLEMI E ALGORITMI. Fondamenti di Informatica - D. Talia - UNICAL 1 Fondamenti di Informatica PROBLEMI E ALGORITMI Fondamenti di Informatica - D. Talia - UNICAL 1 Specifica di un algoritmo Primo approccio, scrittura diretta del programma: la soluzione coincide con la codifica

Dettagli

Corso di INFORMATICA 2 (Matematica e Applicazioni)

Corso di INFORMATICA 2 (Matematica e Applicazioni) Università di Camerino Scuola di Scienze e Tecnologie Sezione di Matematica Corso di INFORMATICA 2 (Matematica e Applicazioni) Anno Accademico 2014/15 3 Anno Primo Semestre Docenti: Paolo Gaspari Roberto

Dettagli

!"#$%&&'()#*%+%+!"#$"',,'()#*%+ -")%*&'&'+'$.)+-$$%&&) !"#$%&&'(%)'*+%",#-%"#.'%&'#/0)-+#12"+3,)4+56#7+#.')8'9

!#$%&&'()#*%+%+!#$',,'()#*%+ -)%*&'&'+'$.)+-$$%&&) !#$%&&'(%)'*+%,#-%#.'%&'#/0)-+#12+3,)4+56#7+#.')8'9 !"#$%&&'()#*%+%+!"#$"',,'()#*%+ -")%*&'&'+'$.)+-$$%&&)!"#$%&&'(%)'*+%",#-%"#.'%&'#/0)-+#12"+3,)4+56#7+#.')8'9 Slide 1 Paradigmi di Programmazione! Un linguaggio supporta uno stile di programmazione se

Dettagli

Lezione 8. La macchina universale

Lezione 8. La macchina universale Lezione 8 Algoritmi La macchina universale Un elaboratore o computer è una macchina digitale, elettronica, automatica capace di effettuare trasformazioni o elaborazioni su i dati digitale= l informazione

Dettagli

Corso di Informatica

Corso di Informatica Corso di Informatica Modulo T2 3-Compilatori e interpreti 1 Prerequisiti Principi di programmazione Utilizzo di un compilatore 2 1 Introduzione Una volta progettato un algoritmo codificato in un linguaggio

Dettagli

Concetti di base di ingegneria del software

Concetti di base di ingegneria del software Concetti di base di ingegneria del software [Dalle dispense del corso «Ingegneria del software» del prof. A. Furfaro (UNICAL)] Principali qualità del software Correttezza Affidabilità Robustezza Efficienza

Dettagli

Concetto di Funzione e Procedura METODI in Java

Concetto di Funzione e Procedura METODI in Java Fondamenti di Informatica Concetto di Funzione e Procedura METODI in Java Fondamenti di Informatica - D. Talia - UNICAL 1 Metodi e Sottoprogrammi Mentre in Java tramite le classi e gli oggetti è possibile

Dettagli

Indice generale. OOA Analisi Orientata agli Oggetti. Introduzione. Analisi

Indice generale. OOA Analisi Orientata agli Oggetti. Introduzione. Analisi Indice generale OOA Analisi Orientata agli Oggetti Introduzione Analisi Metodi d' analisi Analisi funzionale Analisi del flusso dei dati Analisi delle informazioni Analisi Orientata agli Oggetti (OOA)

Dettagli

Fasi di creazione di un programma

Fasi di creazione di un programma Fasi di creazione di un programma 1. Studio Preliminare 2. Analisi del Sistema 6. Manutenzione e Test 3. Progettazione 5. Implementazione 4. Sviluppo 41 Sviluppo di programmi Per la costruzione di un programma

Dettagli

12 - Introduzione alla Programmazione Orientata agli Oggetti (Object Oriented Programming OOP)

12 - Introduzione alla Programmazione Orientata agli Oggetti (Object Oriented Programming OOP) 12 - Introduzione alla Programmazione Orientata agli Oggetti (Object Oriented Programming OOP) Programmazione e analisi di dati Modulo A: Programmazione in Java Paolo Milazzo Dipartimento di Informatica,

Dettagli

Sommario. Definizione di informatica. Definizione di un calcolatore come esecutore. Gli algoritmi.

Sommario. Definizione di informatica. Definizione di un calcolatore come esecutore. Gli algoritmi. Algoritmi 1 Sommario Definizione di informatica. Definizione di un calcolatore come esecutore. Gli algoritmi. 2 Informatica Nome Informatica=informazione+automatica. Definizione Scienza che si occupa dell

Dettagli

Soluzione dell esercizio del 2 Febbraio 2004

Soluzione dell esercizio del 2 Febbraio 2004 Soluzione dell esercizio del 2 Febbraio 2004 1. Casi d uso I casi d uso sono riportati in Figura 1. Figura 1: Diagramma dei casi d uso. E evidenziato un sotto caso di uso. 2. Modello concettuale Osserviamo

Dettagli

I Problemi e la loro Soluzione. Il Concetto Intuitivo di Calcolatore. Risoluzione di un Problema. Esempio

I Problemi e la loro Soluzione. Il Concetto Intuitivo di Calcolatore. Risoluzione di un Problema. Esempio Il Concetto Intuitivo di Calcolatore Fondamenti di Informatica A Ingegneria Gestionale Università degli Studi di Brescia Docente: Prof. Alfonso Gerevini I Problemi e la loro Soluzione Problema: classe

Dettagli

Corso di Informatica

Corso di Informatica Corso di Informatica Modulo T3 1-Sottoprogrammi 1 Prerequisiti Tecnica top-down Programmazione elementare 2 1 Introduzione Lo scopo di questa Unità è utilizzare la metodologia di progettazione top-down

Dettagli

Introduzione ai linguaggi di programmazione

Introduzione ai linguaggi di programmazione Università degli Studi di Milano Laurea Specialistica in Genomica Funzionale e Bioinformatica Corso di Linguaggi di Programmazione per la Bioinformatica Introduzione ai linguaggi di programmazione Giorgio

Dettagli

Metodologie di programmazione in Fortran 90

Metodologie di programmazione in Fortran 90 Metodologie di programmazione in Fortran 90 Ing. Luca De Santis DIS - Dipartimento di informatica e sistemistica Anno accademico 2007/2008 Fortran 90: Metodologie di programmazione DIS - Dipartimento di

Dettagli

Generazione Automatica di Asserzioni da Modelli di Specifica

Generazione Automatica di Asserzioni da Modelli di Specifica UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO BICOCCA FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI Corso di Laurea Magistrale in Informatica Generazione Automatica di Asserzioni da Modelli di Specifica Relatore:

Dettagli

Programmazione a Oggetti Lezione 10. Ereditarieta

Programmazione a Oggetti Lezione 10. Ereditarieta Programmazione a Oggetti Lezione 10 Ereditarieta Sommario Come definire sottoclassi Costruttori Abstract Classes Final Ereditarietà: promemoria Strumento tipico dell OOP per riusare il codice e creare

Dettagli

Il sapere tende oggi a caratterizzarsi non più come un insieme di contenuti ma come un insieme di metodi e di strategie per risolvere problemi.

Il sapere tende oggi a caratterizzarsi non più come un insieme di contenuti ma come un insieme di metodi e di strategie per risolvere problemi. E. Calabrese: Fondamenti di Informatica Problemi-1 Il sapere tende oggi a caratterizzarsi non più come un insieme di contenuti ma come un insieme di metodi e di strategie per risolvere problemi. L'informatica

Dettagli

ISTITUTO TECNICO ECONOMICO MOSSOTTI

ISTITUTO TECNICO ECONOMICO MOSSOTTI CLASSE III INDIRIZZO S.I.A. UdA n. 1 Titolo: conoscenze di base Conoscenza delle caratteristiche dell informatica e degli strumenti utilizzati Informatica e sistemi di elaborazione Conoscenza delle caratteristiche

Dettagli

Elementi di semantica operazionale

Elementi di semantica operazionale Elementi di semantica operazionale 1 Contenuti sintassi astratta e domini sintattici un frammento di linguaggio imperativo semantica operazionale domini semantici: valori e stato relazioni di transizione

Dettagli

Ingegneria del Software 12. Progettazione. Dipartimento di Informatica Università di Pisa A.A. 2014/15

Ingegneria del Software 12. Progettazione. Dipartimento di Informatica Università di Pisa A.A. 2014/15 Ingegneria del Software 12. Progettazione Dipartimento di Informatica Università di Pisa A.A. 2014/15 progettare prima di produrre Tipico della produzione industriale sul tavolo da disegno si usa la gomma,

Dettagli

La Macchina Virtuale

La Macchina Virtuale Università degli Studi di Palermo Dipartimento di Ingegneria Informatica Elaborazione di Immagini e Suoni / Riconoscimento e Visioni Artificiali 12 c.f.u. Anno Accademico 2008/2009 Docente: ing. Salvatore

Dettagli

Fasi del ciclo di vita del software (riassunto) Progetto: generalità. Progetto e realizzazione (riassunto)

Fasi del ciclo di vita del software (riassunto) Progetto: generalità. Progetto e realizzazione (riassunto) Università degli Studi di Roma La Sapienza Facoltà di Ingegneria Sede di Latina Laurea in Ingegneria dell Informazione Fasi del ciclo di vita del software (riassunto) Corso di PROGETTAZIONE DEL SOFTWARE

Dettagli

Programmi. Algoritmi scritti in un linguaggio di programmazione

Programmi. Algoritmi scritti in un linguaggio di programmazione Programmi Algoritmi scritti in un linguaggio di programmazione Sistema operativo:programma supervisore che coordina tutte le operazioni del calcolatore Programmi applicativi esistenti Sistemi di videoscrittura

Dettagli

Object Oriented Software Design

Object Oriented Software Design Dipartimento di Informatica e Sistemistica Antonio Ruberti Sapienza Università di Roma Object Oriented Software Design Corso di Tecniche di Programmazione Laurea in Ingegneria Informatica (Canale di Ingegneria

Dettagli

I casi d uso corrispondono ai compiti che l attore (che può essere una persona fisica e non) può svolgere.

I casi d uso corrispondono ai compiti che l attore (che può essere una persona fisica e non) può svolgere. UML e i Casi d USO I casi d uso specificano una sequenza di azioni che producono un risultato visibile agli attori del sistema. Essi nascono per fornire descrizioni delle capacità del sistema. I casi d

Dettagli

Il Software e Il Sistema Operativo. Prof. Francesco Accarino IIS Altiero Spinelli A.S. 09/10

Il Software e Il Sistema Operativo. Prof. Francesco Accarino IIS Altiero Spinelli A.S. 09/10 Il Software e Il Sistema Operativo Prof. Francesco Accarino IIS Altiero Spinelli A.S. 09/10 Cosa Impareremo Programmi e Processi Struttura del Sistema Operativo Sviluppo di Programmi I files e la loro

Dettagli

Progettaz. e sviluppo Data Base

Progettaz. e sviluppo Data Base Progettaz. e sviluppo Data Base! Progettazione Basi Dati: Metodologie e modelli!modello Entita -Relazione Progettazione Base Dati Introduzione alla Progettazione: Il ciclo di vita di un Sist. Informativo

Dettagli

7. Architetture Software

7. Architetture Software 7. Architetture Software progettare la struttura Andrea Polini Ingegneria del Software Corso di Laurea in Informatica (Ingegneria del Software) 7. Architetture Software 1 / 20 Scopo della fase di design

Dettagli

Università degli studi di Roma Tor Vergata Ingegneria Medica Informatica I Programma del Corso

Università degli studi di Roma Tor Vergata Ingegneria Medica Informatica I Programma del Corso Obiettivi formativi Introdurre i principi del funzionamento di un elaboratore e della programmazione. Presentare gli approcci elementari alla soluzione di problemi (algoritmi)e al progetto di strutture

Dettagli

Il calcolatore oggi : UN SISTEMA DI ELABORAZIONE

Il calcolatore oggi : UN SISTEMA DI ELABORAZIONE Il calcolatore oggi : UN SISTEMA DI ELABORAZIONE hardware Firmware, software memorizzato su chip di silicio Sistema Operativo venduto con l, comprende vari programmi di gestione del sistema Applicativo,

Dettagli

Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it

Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms adacher@dia.uniroma3.it Introduzione Sistemi e Modelli Lo studio e l analisi di sistemi tramite una rappresentazione astratta o una sua formalizzazione

Dettagli

Corso di Informatica Applicata. Lezione 3. Università degli studi di Cassino

Corso di Informatica Applicata. Lezione 3. Università degli studi di Cassino Università degli studi di Cassino Corso di Laurea in Ingegneria della Produzione Industriale Corso di Informatica Applicata Lezione 3 Ing. Saverio De Vito e-mail: saverio.devito@portici.enea.it Tel.: +39

Dettagli

Linguaggi di programmazione

Linguaggi di programmazione Linguaggi di programmazione Un calcolatore basato sul modello di von Neumann permette l esecuzione di un programma, cioè di una sequenza di istruzioni descritte nel linguaggio interpretabile dal calcolatore

Dettagli

La Progettazione Concettuale

La Progettazione Concettuale La Progettazione Concettuale Università degli Studi del Sannio Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Informatica CorsodiBasidiDati Anno Accademico 2006/2007 docente: ing. Corrado Aaron Visaggio

Dettagli

INFORMATICA GENERALE. Prof Alberto Postiglione Dipartim. Scienze della Comunicazione Univ. Salerno. Università degli Studi di Salerno

INFORMATICA GENERALE. Prof Alberto Postiglione Dipartim. Scienze della Comunicazione Univ. Salerno. Università degli Studi di Salerno INFORMATICA GENERALE Prof. Alberto Postiglione Dipartimento Scienze della Comunicazione Università degli Studi di Salerno : Introduzione alla Programmazione Bibliografia 14 apr 2010 Dia 2 Curtin, (vecchie

Dettagli

Descrizione di un algoritmo

Descrizione di un algoritmo Descrizione di un algoritmo Un algoritmo descrive due tipi fondamentali di oper: calcoli ottenibili tramite le oper primitive su tipi di dato (valutazione di espressioni) che consistono nella modifica

Dettagli

Strumenti di modellazione. Gabriella Trucco

Strumenti di modellazione. Gabriella Trucco Strumenti di modellazione Gabriella Trucco Linguaggio di modellazione Linguaggio formale che può essere utilizzato per descrivere (modellare) un sistema Il concetto trova applicazione soprattutto nell

Dettagli

Informatica 3. Informatica 3. LEZIONE 10: Introduzione agli algoritmi e alle strutture dati. Lezione 10 - Modulo 1. Importanza delle strutture dati

Informatica 3. Informatica 3. LEZIONE 10: Introduzione agli algoritmi e alle strutture dati. Lezione 10 - Modulo 1. Importanza delle strutture dati Informatica 3 Informatica 3 LEZIONE 10: Introduzione agli algoritmi e alle strutture dati Modulo 1: Perchè studiare algoritmi e strutture dati Modulo 2: Definizioni di base Lezione 10 - Modulo 1 Perchè

Dettagli

Università di Torino Facoltà di Scienze MFN Corso di Studi in Informatica. Programmazione I - corso B a.a. 2009-10. prof.

Università di Torino Facoltà di Scienze MFN Corso di Studi in Informatica. Programmazione I - corso B a.a. 2009-10. prof. Università di Torino Facoltà di Scienze MFN Corso di Studi in Informatica Programmazione I - corso B a.a. 009-10 prof. Viviana Bono Blocco 9 Metodi statici: passaggio parametri, variabili locali, record

Dettagli

Gian Luca Marcialis studio degli algoritmi programma linguaggi LINGUAGGIO C

Gian Luca Marcialis studio degli algoritmi programma linguaggi LINGUAGGIO C Università degli Studi di Cagliari Corso di Laurea in Ingegneria Biomedica (Industriale), Chimica, Elettrica, e Meccanica FONDAMENTI DI INFORMATICA 1 http://www.diee.unica.it/~marcialis/fi1 A.A. 2010/2011

Dettagli

Artifact Centric Business Processes (I)

Artifact Centric Business Processes (I) Introduzione Autore: Docente: Prof. Giuseppe De Giacomo Dipartimento di Informatica e Sistemistica SAPIENZA - Universitá di Roma 16 Novembre 2008 Una visione assiomatica La modellazione dei processi di

Dettagli

Ottimizzazione delle interrogazioni (parte I)

Ottimizzazione delle interrogazioni (parte I) Ottimizzazione delle interrogazioni I Basi di Dati / Complementi di Basi di Dati 1 Ottimizzazione delle interrogazioni (parte I) Angelo Montanari Dipartimento di Matematica e Informatica Università di

Dettagli

TECNOLOGIE INFORMATICHE DELLA COMUNICAZIONE ORE SETTIMANALI 2 TIPO DI PROVA PER GIUDIZIO SOSPESO PROVA DI LABORATORIO

TECNOLOGIE INFORMATICHE DELLA COMUNICAZIONE ORE SETTIMANALI 2 TIPO DI PROVA PER GIUDIZIO SOSPESO PROVA DI LABORATORIO CLASSE DISCIPLINA MODULO Conoscenze Abilità e competenze Argomento 1 Concetti di base Argomento 2 Sistema di elaborazione Significato dei termini informazione, elaborazione, comunicazione, interfaccia,

Dettagli

INTRODUZIONE AGLI ALGORITMI INTRODUZIONE AGLI ALGORITMI INTRODUZIONE AGLI ALGORITMI INTRODUZIONE AGLI ALGORITMI

INTRODUZIONE AGLI ALGORITMI INTRODUZIONE AGLI ALGORITMI INTRODUZIONE AGLI ALGORITMI INTRODUZIONE AGLI ALGORITMI INTRODUZIONE AGLI ALGORITMI Prima di riuscire a scrivere un programma, abbiamo bisogno di conoscere un metodo risolutivo, cioè un metodo che a partire dai dati di ingresso fornisce i risultati attesi.

Dettagli

Corso di Informatica

Corso di Informatica Corso di Informatica Modulo T1 B2 Significato e proprietà della OOP 1 Prerequisiti Concetto ed elementi della comunicazione Allocazione e deallocazione della memoria Compilazione di un programma Spazio

Dettagli

Appunti del corso di Informatica 1 (IN110 Fondamenti) 2 Algoritmi e diagrammi di flusso

Appunti del corso di Informatica 1 (IN110 Fondamenti) 2 Algoritmi e diagrammi di flusso Università Roma Tre Facoltà di Scienze M.F.N. Corso di Laurea in Matematica Appunti del corso di Informatica 1 (IN110 Fondamenti) 2 Algoritmi e diagrammi di flusso Marco Liverani (liverani@mat.uniroma3.it)

Dettagli

Funzioni in C. Violetta Lonati

Funzioni in C. Violetta Lonati Università degli studi di Milano Dipartimento di Scienze dell Informazione Laboratorio di algoritmi e strutture dati Corso di laurea in Informatica Funzioni - in breve: Funzioni Definizione di funzioni

Dettagli

Istituto Universitario Navale Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria delle Telecomunicazioni

Istituto Universitario Navale Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria delle Telecomunicazioni Istituto Universitario Navale Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria delle Telecomunicazioni Fondamenti di Informatica Modulo 1 Programma dell'a.a. 2003/2004 Luigi Romano Dipartimento di Informatica

Dettagli

SOMMARIO. Sistemi Self-Adaptive Motivazioni Ciclo di vita della cellula Paradigma. Future Work

SOMMARIO. Sistemi Self-Adaptive Motivazioni Ciclo di vita della cellula Paradigma. Future Work LEARNING FROM CELL LYFE- CYCLE: A SELF ADAPTIVE PARADIGM Antinisca Di Marco, Francesco Gallo, Paola Inverardi Università degli Studi dell'aquila Dipartimento di Informatica SOMMARIO Sistemi Self-Adaptive

Dettagli

Linguaggio C. Fondamenti. Struttura di un programma.

Linguaggio C. Fondamenti. Struttura di un programma. Linguaggio C Fondamenti. Struttura di un programma. 1 La storia del Linguaggio C La nascita del linguaggio C fu dovuta all esigenza di disporre di un Linguaggio ad alto livello adatto alla realizzazione

Dettagli

Introduzione alle basi di dati. Gestione delle informazioni. Gestione delle informazioni. Sistema informatico

Introduzione alle basi di dati. Gestione delle informazioni. Gestione delle informazioni. Sistema informatico Introduzione alle basi di dati Introduzione alle basi di dati Gestione delle informazioni Base di dati Modello dei dati Indipendenza dei dati Accesso ai dati Vantaggi e svantaggi dei DBMS Gestione delle

Dettagli

Richiami di informatica e programmazione

Richiami di informatica e programmazione Richiami di informatica e programmazione Il calcolatore E una macchina usata per Analizzare Elaborare Collezionare precisamente e velocemente una grande quantità di informazioni. Non è creativo Occorre

Dettagli

Software di sistema e software applicativo. I programmi che fanno funzionare il computer e quelli che gli permettono di svolgere attività specifiche

Software di sistema e software applicativo. I programmi che fanno funzionare il computer e quelli che gli permettono di svolgere attività specifiche Software di sistema e software applicativo I programmi che fanno funzionare il computer e quelli che gli permettono di svolgere attività specifiche Software soft ware soffice componente è la parte logica

Dettagli

MATLAB. Caratteristiche. Dati. Esempio di programma MATLAB. a = [1 2 3; 4 5 6; 7 8 9]; b = [1 2 3] ; c = a*b; c

MATLAB. Caratteristiche. Dati. Esempio di programma MATLAB. a = [1 2 3; 4 5 6; 7 8 9]; b = [1 2 3] ; c = a*b; c Caratteristiche MATLAB Linguaggio di programmazione orientato all elaborazione di matrici (MATLAB=MATrix LABoratory) Le variabili sono matrici (una variabile scalare equivale ad una matrice di dimensione

Dettagli

Programmazione Funzionale

Programmazione Funzionale Programmazione Funzionale LP imperativi: apparenza simile modello di progettazione = macchina fisica Famiglia dei LP imperativi = progressivo miglioramento del FORTRAN Obiezione: pesante aderenza dei LP

Dettagli

Modellazione di sistema

Modellazione di sistema Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Informatica Corso di Ingegneria del Software A. A. 2008 - Modellazione di sistema E. TINELLI Contenuti Approcci di analisi Linguaggi di specifica Modelli di

Dettagli

PIANO DI LAVORO DEI DOCENTI

PIANO DI LAVORO DEI DOCENTI Pag. 1 di 6 Docente: Materia insegnamento: SISTEMI ELETTRONICI AUTOMATICI Dipartimento: ELETTRONICA Classe Anno scolastico: 1 Livello di partenza (test di ingresso, livelli rilevati) Sono richieste conoscenze

Dettagli

Informatica 3. LEZIONE 7: Fondamenti di programmazione orientata agli oggetti (1)

Informatica 3. LEZIONE 7: Fondamenti di programmazione orientata agli oggetti (1) Informatica 3 LEZIONE 7: Fondamenti di programmazione orientata agli oggetti (1) Modulo 1: Introduzione: oggetti e classi Modulo 2: Link e associazioni Modulo 3: Aggregazione Informatica 3 Lezione 7 -

Dettagli

Università degli Studi "Roma Tre" Dipartimento di Informatica ed automazione. Facoltà di Ingegneria

Università degli Studi Roma Tre Dipartimento di Informatica ed automazione. Facoltà di Ingegneria Università degli Studi "Roma Tre" Dipartimento di Informatica ed automazione Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Informatica Tesi di Laurea AUTENTICAZIONE PER APPLICAZIONI WEB Relatore

Dettagli

Informatica. appunti dalle lezioni del 20/09/2011 e del 27/09/2011

Informatica. appunti dalle lezioni del 20/09/2011 e del 27/09/2011 Informatica appunti dalle lezioni del 20/09/2011 e del 27/09/2011 Definizioni Informatica: scienza per lʼelaborazione automatica dellʼinformazione Informatica = Informazione + Automatica Informazione:

Dettagli

Software. Algoritmo. Algoritmo INFORMATICA PER LE DISCIPLINE UMANISTICHE 2 (13042)

Software. Algoritmo. Algoritmo INFORMATICA PER LE DISCIPLINE UMANISTICHE 2 (13042) INFORMATICA PER LE DISCIPLINE UMANISTICHE 2 (13042) Gli elaboratori utilizzano memoria per Dati da elaborare Istruzioni eseguite dall elaboratore software differenti risoluzione problemi differenti Algoritmo

Dettagli

Fondamenti di Informatica e Laboratorio T-AB T-16 Progetti su più file. Funzioni come parametro. Parametri del main

Fondamenti di Informatica e Laboratorio T-AB T-16 Progetti su più file. Funzioni come parametro. Parametri del main Fondamenti di Informatica e Laboratorio T-AB T-16 Progetti su più file. Funzioni come parametro. Parametri del main Paolo Torroni Dipartimento di Elettronica, Informatica e Sistemistica Università degli

Dettagli

Progettazione : Design Pattern Creazionali

Progettazione : Design Pattern Creazionali Progettazione : Design Pattern Creazionali Alessandro Martinelli alessandro.martinelli@unipv.it 30 Novembre 2010 Progettazione : Design Pattern Creazionali Aspetti generali dei Design Pattern Creazionali

Dettagli

DAL PROBLEMA AL PROGRAMMA

DAL PROBLEMA AL PROGRAMMA DAL PROBLEMA AL PROGRAMMA Scopo del modulo Conoscere alcuni concetti fondamentali dell informatica:algoritmo, l automa, linguaggio formale Essere in grado di cogliere l intreccio tra alcuni risultati della

Dettagli

Programmazione per Bioinformatica Il Calcolatore e la Programmazione. Dr Damiano Macedonio Università di Verona

Programmazione per Bioinformatica Il Calcolatore e la Programmazione. Dr Damiano Macedonio Università di Verona Programmazione per Bioinformatica Il Calcolatore e la Programmazione Dr Damiano Macedonio Università di Verona Architettura del calcolatore La prima decomposizione di un calcolatore è relativa a due macrocomponenti:

Dettagli

Semantica dei programmi. La semantica dei programmi è la caratterizzazione matematica dei possibili comportamenti di un programma.

Semantica dei programmi. La semantica dei programmi è la caratterizzazione matematica dei possibili comportamenti di un programma. Semantica dei programmi La semantica dei programmi è la caratterizzazione matematica dei possibili comportamenti di un programma. Semantica operazionale: associa ad ogni programma la sequenza delle sue

Dettagli

Il linguaggio di specifica formale Z

Il linguaggio di specifica formale Z Il linguaggio Z (Spivey, 1992) Il linguaggio di specifica formale Z Sviluppato presso l Università di Oxford (UK) Basato su FSM Applicato in ambito industriale Dotato di numerose estensioni (Object Z,

Dettagli

Ministero della Pubblica Istruzione Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia Direzione Generale

Ministero della Pubblica Istruzione Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia Direzione Generale Unione Europea Regione Sicilia Ministero della Pubblica Istruzione Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia Direzione Generale ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE G. MARCONI EDILIZIA ELETTRONICA e

Dettagli

Modellazione dei dati in UML

Modellazione dei dati in UML Corso di Basi di Dati e Sistemi Informativi Modellazione dei dati in UML Angelo Montanari Dipartimento di Matematica e Informatica Università degli Studi di Udine Introduzione UML (Unified Modeling Language):

Dettagli

Nozione di algoritmo. Gabriella Trucco

Nozione di algoritmo. Gabriella Trucco Nozione di algoritmo Gabriella Trucco Programmazione Attività con cui si predispone l'elaboratore ad eseguire un particolare insieme di azioni su particolari informazioni (dati), allo scopo di risolvere

Dettagli

Università degli Studi di Parma Facoltà di Scienze MM. FF. NN. Corso di Laurea in Informatica. Ingegneria del Software. La fase di Analisi

Università degli Studi di Parma Facoltà di Scienze MM. FF. NN. Corso di Laurea in Informatica. Ingegneria del Software. La fase di Analisi Università degli Studi di Parma Facoltà di Scienze MM. FF. NN. Corso di Laurea in Informatica Ingegneria del Software La fase di Analisi Giulio Destri Ing. del software: Analisi - 1 Scopo del modulo Definire

Dettagli

Scienze della Comunicazione Università di Salerno. UD 3.2a: Introduzione alla Programmazione

Scienze della Comunicazione Università di Salerno. UD 3.2a: Introduzione alla Programmazione UD 3.2a: Introduzione alla Programmazione Bibliografia Curtin, (vecchie edizioni) 12.1 Curtin (IV edizione): 11.1 Questi lucidi Il concetto di programma memorizzato Gli elettrodomestici di uso quotidiano

Dettagli

Introduzione. Informatica B. Daniele Loiacono

Introduzione. Informatica B. Daniele Loiacono Introduzione Informatica B Perchè studiare l informatica? Perchè ha a che fare con quasi tutto quello con cui abbiamo a che fare ogni giorno Perché è uno strumento fondamentale per progettare l innovazione

Dettagli

Modulo 4: Ereditarietà, interfacce e clonazione

Modulo 4: Ereditarietà, interfacce e clonazione Modulo 4: Ereditarietà, interfacce e clonazione Argomenti Trattati: Classi, Superclassi e Sottoclassi Ereditarietà Ereditarietà ed Attributi Privati Override super Ereditarietà e Costruttori Polimorfismo

Dettagli

Macchine a stati finiti. Sommario. Sommario. M. Favalli. 5th June 2007

Macchine a stati finiti. Sommario. Sommario. M. Favalli. 5th June 2007 Sommario Macchine a stati finiti M. Favalli 5th June 27 4 Sommario () 5th June 27 / 35 () 5th June 27 2 / 35 4 Le macchine a stati si utilizzano per modellare di sistemi fisici caratterizzabili mediante:

Dettagli

Gli algoritmi: definizioni e proprietà

Gli algoritmi: definizioni e proprietà Dipartimento di Elettronica ed Informazione Politecnico di Milano Informatica e CAD (c.i.) - ICA Prof. Pierluigi Plebani A.A. 2008/2009 Gli algoritmi: definizioni e proprietà La presente dispensa e da

Dettagli

La Metodologia adottata nel Corso

La Metodologia adottata nel Corso La Metodologia adottata nel Corso 1 Mission Statement + Glossario + Lista Funzionalià 3 Descrizione 6 Funzionalità 2 Schema 4 Schema 5 concettuale Logico EA Relazionale Codice Transazioni In PL/SQL Schema

Dettagli

Macchine a stati finiti. Sommario. Sommario. M. Favalli. Le macchine a stati si utilizzano per modellare di sistemi fisici caratterizzabili mediante:

Macchine a stati finiti. Sommario. Sommario. M. Favalli. Le macchine a stati si utilizzano per modellare di sistemi fisici caratterizzabili mediante: Sommario Macchine a stati finiti M. Favalli Engineering Department in Ferrara 4 Sommario (ENDIF) Analisiesintesideicircuitidigitali / 35 (ENDIF) Analisiesintesideicircuitidigitali 2 / 35 4 Le macchine

Dettagli

TECNICO SUPERIORE PER L AUTOMAZIONE INDUSTRIALE

TECNICO SUPERIORE PER L AUTOMAZIONE INDUSTRIALE ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO TECNICO SUPERIORE PER L AUTOMAZIONE INDUSTRIALE STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI DESCRIZIONE DELLA FIGURA

Dettagli

Tecniche di Simulazione: Introduzione. N. Del Buono:

Tecniche di Simulazione: Introduzione. N. Del Buono: Tecniche di Simulazione: Introduzione N. Del Buono: 2 Che cosa è la simulazione La SIMULAZIONE dovrebbe essere considerata una forma di COGNIZIONE (COGNIZIONE qualunque azione o processo per acquisire

Dettagli

L informatica nella scuola: mezzo o fine?

L informatica nella scuola: mezzo o fine? L informatica nella scuola: mezzo o fine? Il paradigma della ricerca in didattica; L introduzione del computer nell insegnamento delle matematiche. 1 La comunicazione delle matematiche ed il computer come

Dettagli

Macchine a stati finiti G. MARSELLA UNIVERSITÀ DEL SALENTO

Macchine a stati finiti G. MARSELLA UNIVERSITÀ DEL SALENTO Macchine a stati finiti 1 G. MARSELLA UNIVERSITÀ DEL SALENTO Introduzione Al più alto livello di astrazione il progetto logico impiega un modello, la cosiddetta macchina a stati finiti, per descrivere

Dettagli

Object Oriented Programming

Object Oriented Programming OOP Object Oriented Programming Programmazione orientata agli oggetti La programmazione orientata agli oggetti (Object Oriented Programming) è un paradigma di programmazione Permette di raggruppare in

Dettagli

Fondamenti di Informatica Ingegneria Clinica Lezione 16/10/2009. Prof. Raffaele Nicolussi

Fondamenti di Informatica Ingegneria Clinica Lezione 16/10/2009. Prof. Raffaele Nicolussi Fondamenti di Informatica Ingegneria Clinica Lezione 16/10/2009 Prof. Raffaele Nicolussi FUB - Fondazione Ugo Bordoni Via B. Castiglione 59-00142 Roma Docente Raffaele Nicolussi rnicolussi@fub.it Lezioni

Dettagli

Il software impiegato su un computer si distingue in: Sistema Operativo Compilatori per produrre programmi

Il software impiegato su un computer si distingue in: Sistema Operativo Compilatori per produrre programmi Il Software Il software impiegato su un computer si distingue in: Software di sistema Sistema Operativo Compilatori per produrre programmi Software applicativo Elaborazione testi Fogli elettronici Basi

Dettagli

Elementi di semantica denotazionale ed operazionale

Elementi di semantica denotazionale ed operazionale Elementi di semantica denotazionale ed operazionale 1 Contenuti! sintassi astratta e domini sintattici " un frammento di linguaggio imperativo! semantica denotazionale " domini semantici: valori e stato

Dettagli

Telerilevamento e GIS Prof. Ing. Giuseppe Mussumeci

Telerilevamento e GIS Prof. Ing. Giuseppe Mussumeci Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria per l Ambiente e il Territorio A.A. 2014-2015 Telerilevamento e GIS Prof. Ing. Giuseppe Mussumeci Strutture di dati: DB e DBMS DATO E INFORMAZIONE Dato: insieme

Dettagli

Reti sequenziali sincrone

Reti sequenziali sincrone Reti sequenziali sincrone Un approccio strutturato (7.1-7.3, 7.5-7.6) Modelli di reti sincrone Analisi di reti sincrone Descrizioni e sintesi di reti sequenziali sincrone Sintesi con flip-flop D, DE, T

Dettagli

GESTIONE INFORMATICA DEI DATI AZIENDALI

GESTIONE INFORMATICA DEI DATI AZIENDALI GESTIONE INFORMATICA DEI DATI AZIENDALI Alberto ZANONI Centro Vito Volterra Università Tor Vergata Via Columbia 2, 00133 Roma, Italy zanoni@volterra.uniroma2.it Rudimenti di programmazione Programming

Dettagli