BLS-D Basic Life Support Defìbrillation
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1 Itaiian Resuscitation Council BLS-D Basic Life Support Defìbrillation Rianimazione Cardiopolmonare e Defibrillazione Precoce nella Comunità condo le linee guida Italian Resuscitation Council e European Resuscitation Council 2010 gf 1
2 Italian Resuscitation Council Basic Life Support Defìbrillation Rianimazione Cardiopolmonare e Defibrillazione Precoce nella Comunità Secondo le linee guida Italian Resuscitation Council e European Resuscitation Council 2010
3 BLS-D - Basic Life Supporr Defìbrillation *.-*.''".». *.» -. - y &>.-t'-v.* ;. ~?** IRC EDIZIONI SRL Via Della Croce Coperta, Bologna. Tei Fax web: www. ircedizioni. it. ircedizioni@ircoundl.it Ia edizione Commissione per le emergenze cardiologiche di base: Grazia Mannini (coordinatrice) Nicola Casolare (referente per il Consiglio Direttivo IRC) Componenti Commissione: Barbara Boni, Maurizio Liberti, Elisabetta Musto, Franca Refatti La stesura del manuale è stata curata da: Franca Refatti, Barbara Boni, Maurizio Liberti, Grazia Mannini, Elisabetta Musto IIa edizione edizione riveduta ed aggiornata 2011 La revisione del manuale è stata curata da: Grazia Mannini, Maurizio Liberti (per IRC) Laura Valagussa, Massimiliano Gregori, Maurizio Menarmi (per IRC Comunità) Disegni: Daniela Conte Progetto grafico e impaginazione: Omega Graphics Snc - Via Franco Bolognese, Bologna - info@omegagraphics.it Stampa: Industrie Grafiche Labanti e Nanni - Via G. Di Vittorio, Crespellano (Bologna) 2011 Copyright by Italian Resuscitation Council ed IRC Comunità - Tutti i diritti sono riservati. Ai sensi della legge n. 633 del 22/4/1941 è vietata la riproduzione parziale o totale del presente manuale. ISBN
4 INDICE BLS-D - Basic Life Support Defìbrillation i.^^.,u ^..f-ks-'ff,.».*, ^ _, J INTRODUZIONE pag. 4 CAPITOLO 1» 4 La morte cardiaca improvvisa (o arresto cardiaco improvviso) f» 4 CAPITOLO 2» 7 Sequenza delle manovre BLSD» 7 RIEPILOGO» 13 CAPITOLO 3» 14 Ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo» 14 Manovre di disostruzione con vittima in piedi o seduta» 15 Manovra di disostruzione nel soggetto non cosciente» 15 QUESTIONARIO DI GRADIMENTO CORSI BLSD» 16
5 BLS-D - Basic Life Support Defibrillation INTRODUZIONE Lo scopo del corso BLSD è far apprendere sia teoricamente sia - e soprattutto - praticamente come comportarsi quando ci si trova di fronte ad una persona apparentemente senza vita e cosa fare per soccorrerla, disponendo di un defibrillatore semiautomatico. Per morte cardiaca improvvisa si intende la cessazione dell'attività cardiaca che avviene in una persona apparentemente sana, o le cui condizioni non farebbero prevedere la sua morte in quel momento. Molto spesso è la prima manifestazione di una malattia cardiaca e il cuore è abbastanza sano da permettere al soggetto di sopravvivere, purché venga soccorso rapidamente e correttamente. Il più delle volte la situazione che richiede il tuo intervento è drammatica: la vittima può essere una persona giovane, un nostro familiare o compagno di lavoro e non sono presenti medici o soccorritori esperti: dobbiamo fare da soli mantenendo la calma, senza farci prendere dal panico (figura 1). 1 La morte cardiaca improvvisa (o arresto cardiaco improvviso) La morte cardiaca improvvisa a volte si verifica durante un evento, comunemente chiamato attacco cardiaco, che può essere la prima manifestazione dell'infarto miocardico. In questi casi il soggetto lamenta dei disturbi che chiamiamo appunto "segni di allarme" (figura 2): dolore al centro del torace o alla mandibola, alla gola o simile al mal di stomaco, difficoltà di respirazione o senso di debolezza, nausea, vomito, sudorazione. In loro presenza occorre immediatamente chiamare il 118 e fare in modo che il soggetto venga al più presto valutato da un medico e ricoverato in ospedale. Cerca quindi di ricordare questi segni e di non sottovalutarli: di lì a pochi minuti potresti assistere ad un arresto cardiaco. Il battito del cuore ci permette di vivere facendo circolare il sangue e permettendo all'ossigeno di arrivare a tutti gli organi. Quando il cuore si ferma, immediatamente si verifica la 1 - Ogni anno la morte improvvisa colpisce una persona su 1000; molte di esse possono essere salvate. Figura 2 - Segni di allarme dell'attacco cardiaco. dolore al centro del torace o alla mandibola, simile al mal di stomaco; difficoltà di respiro o senso di debolezza; nausea vomito sudorazione; durante sforzo o anche a riposo.
6 /*"*>v ' BLS-D - Basic Life Support Defìbrillation \Jf Figura 3 - Correlazione fra ritmo cardiaco, funzione di pompa e stato di coscienza. ARRESTO CARDIACO Lesioni cerebrali Morte Figura 4 - Arresto cardiaco e danno cerebrale. no coscienza no respiro no circo io perdita di coscienza: il cervello non riceve più ossigeno e il soggetto cade a terra privo di sensi; cessa subito anche l'attività respiratoria (figura 3). Quindi il soggetto in arresto cardiaco non è cosciente e non respira più normalmente. L'ossigeno disponibile si esaurisce molto rapidamente; cessando il respiro ed il circolo non possono più essere riforniti tutti gli organi, soprattutto il cervello, che è l'organo che ne ha il maggior fabbisogno (figura 4). Il cervello, infatti, è il primo organo che risente rapidamente della mancanza di ossigeno: se il soccorso non viene prestato nei primissimi minuti ma troppo tardivamente, il cervello subisce lesioni che possono portare a danni permanenti, come paralisi, e stati di coma prolungati. È perciò determinante far presto (figura5). Il numero di persone che sopravvivono indenni, senza lesioni cerebrali, ad un arresto cardiaco può aumentare se è disponibile una organizzazione basata su una serie di interventi, integrati e consecutivi uno all'altro, rappresentati dal concetto di "catena della sopravvivenza". Lo scopo di ciascuno di questi interventi, l'uno prosecuzione dell'altro, è guadagnare tempo affinchè l'intervento successivo possa risultare efficace. I primi due anelli rappresentano l'intervento che
7 BLS-D - Basic Life Support Defìbrillation'" sopravvivenza 45' tempo Figura 5 - Solo i primi dieci minuti sono ittiliper intervenire efficacemente prima che i danni cerebrali divengano irreversibili. qualunque persona che assista all'evento o venga chiamata per un'emergenza può effettuare: riconoscere e valutare la situazione, attivare il 118 (1 anello) ed iniziare subito, sul posto, le manovre necessarie di rianimazione cardiopolmonare (RCP), per mantenere artificialmente la circolazione e la respirazione, favorendo così l'ossigenazione del cervello (2 anello). La risoluzione del problema però può venire, nella maggior parte dei casi, solo con una scarica elettrica, erogata con il defibrillatore il più precocemente possibile (3 anello). Sarà una équipe specializzata (ALS) a proseguire le cure necessarie in una fase immediatamente successiva (4 anello - figura 6). Figura 7 - Rapporto fra tempo di arresto e probabilità di sopravvivenza in assenza e in presenza di RCP immediata. Ogni minuto che passa dall'inizio dell'arresto cardiaco, infatti, fa scendere del % circa la probabilità di successo della scarica elettrica erogata col defibrillatore. Iniziare la RCP ed utilizzare il defibrillatore entro 3-5 minuti dal collasso può fare aumentare la sopravvivenza fino a percentuali del 49 75%. Se il defibrillatore non è immediatamente disponibile si possono guadagnare minuti preziosi iniziando subito la RCR La RCP iniziata dalle persone presenti all'evento può raddoppiare od addirittura triplicare la sopravvivenza (figura 7). La defibrillazione è perciò una manovra salvavita che deve essere effettuata al più Figura 6 - La catena della sopravvivenza.
8 /**v BLS-D - Basic Life Support Defìbrillation i Jf presto. Ciò è possibile anche per soccorritori non sanitari (non è necessario essere medici o infermieri). Infatti, i defibrillatori semi-automatici (DAE), "intelligenti", rendono tale manovra facile perché analizzano automaticamente il ritmo cardiaco e stabiliscono anche l'opportunità di una scarica (figura 8). Allontanarsi...Analisi in corso... Shock consigliato... Non toccare il paziente...premere i! pulsante rosso Figura 8 - II DAE guida il soccorritore con messaggi vocali e visivi. 2 Sequenza delle manovre BLSD Prima di soccorrere la probabile vittima di un arresto cardiaco improvviso occorre accertarsi di operare in condizioni di sicurezza ambientale, per non mettere rischio anche la nostra incolumità. Accertati, dunque, che nell'ambiente non vi sia fumo, gas, pericolo di folgorazione o di incendio. Successivamente, la prima cosa da chiedersi intervenendo su una persona probabile vittima di arresto cardiaco improvviso deve essere: è COSCIENTE? Per capire questo la scuotiamo per le spalle e la chiamiamo ad alta voce. Se la persona non si muove e non risponde e non c'è nessuno accanto a lei, chiama aiuto per accelerare i soccorsi e poter poi chiamare il 118 (il numero europeo per le chiamate di soccorso è il 112) (figura 9). È cosciente? Se non risponde chiedi aiuto per poter allertare il 118 Figura 9 - Valutazione dello stato di coscienza e primo allarme.
9 BLS-D - Basic Life Support Defìbrillation Figura 10 - Manovra di apertura delle vie aeree. Nel soggetto non cosciente le vie aeree sono ostruite dalla lingua che cade all'indietro a causa del rilasciamento muscolare. La prima cosa da fare in un soggetto che ha perso coscienza è aprire le vie aeree: spingi indietro la testa appoggiando una mano sulla fronte e con due dita dell'altra mano solleva il mento. Le dentiere devono essere rimosse solo se dislocate (Figura 10). Dopo aver provveduto alla pervietà delle vie aeree, occorre sapere se la vittima respira. Per fare questo, mantenendo il capo del soggetto esteso ed il mento sollevato, avvicinati al suo viso, guarda se il torace si alza e si abbassa, ascolta se ci sono rumori respiratori e senti se si percepisce il passaggio di aria dalla bocca. Devi eseguire questa valutazione (promemoria: Guarda Ascolta Senti = GAS) per non più di dieci secondi. Se la vittima respira normalmente ma non è cosciente ponila in posizione laterale di sicurezza (figura 12) e chiama o fai chiamare il 118; ricorda: questa posizione può essere pericolosa se la vittima ha subito un trauma. Se l'attesa di aiuti si prolunga, cambia lato ogni 30 minuti per evitare lesioni e controlla che la vittima continui a respirare. Figura II - Valutazione dell'attività respiratoria.
10 BLS-D - Basic Life Support Defìbrillation Figura 12 - Posizione laterale di sicurezza. Se il respiro non è presente o non è normale fai chiamare il 118 e fai portare il DAE; se sei solo usa il telefono cellulare per chiamare il 118 ed allontanati solamente se non hai nemmeno questa possibilità. Nei primi minuti dopo un arresto cardiaco improvviso, la vittima può respirare in modo irregolare, con respiro lento e rumoroso. Non confondere questa situazione con un respiro normale, ma comportati come se la vittima non respirasse affatto. Allo stesso modo, se hai dei dubbi sul respiro, comportati come se la vittima non respirasse. Chi allerta la Centrale Operativa 118 dovrà rispondere a tutte le domande dell'operatore (in particolare fornendo informazioni esatte sul luogo dell'evento) e non dovrà riagganciare fino a che l'intervista non sarà terminata. Allertati i soccorsi, inizia la RCP. Inizia con il massaggio cardiaco che ti consente di far circolare il sangue: con le braccia perpendicolari al torace poni la parte prossimale del palmo della mano (calcagno della mano) al centro del torace, sovrapponi l'altra mano ed esegui 30 compressioni sullo sterno della profondità di almeno 5 centimetri, alla frequenza di 100 compressioni al minuto. E necessario che il paziente sia disteso in posizione supina su una superficie rigida (figura 13). Dopo le 30 compressioni esegui due insufflazioni della durata di 1 secondo controllando che il torace si sollevi. La ventilazione bocca-bocca si esegue mantenendo il capo esteso ed il mento sollevato. Stai a fianco della vittima e appoggia la tua bocca bene aperta sulla bocca della vittima, mentre gli tieni il naso chiuso pinzando con due dita le narici, insuffla aria osservando che il torace si sollevi. Quindi staccati permettendo l'espirazione ed osserva che il torace si abbassi (figura 14). L'insufflazione deve essere lenta e graduale, e viene ripetuta due volte, facendo in modo che le due ven-
11 BLS-D - Basic Life Support Defìbrillation Figura 13 - Tecnica delle compressioni toraciche esterne. Figura 14 - Tecnica della ventilazione artificiale bocca-bocca. tilazioni non portino via più di 5 secondi di tempo. Non sono descritti casi di trasmissione di HIV attraverso le manovre di respirazione boccabocca, sono invece descritti isolati casi di trasmissione di TBC e di SARS. È pertanto opportuno per i soccorritori utilizzare sistemi di barriera che garantiscano nei confronti della trasmissione di tali malattie (face-shields, maschera tascabile - Figura 15). L'utilizzo di una maschera tascabile ti permette di eseguire la ventilazione artificiale senza entrare in contatto diretto con la vittima. Continua alternando 30 compressioni e 2
12 BLS-D - Basic Life Supporr Defibrillation Figura 15 - Tecniche di utilizzo della maschera facciale. Figura 16- Alternanza di CTE e ventilazione nella sequenza di rianimazione cardiopolmonare fino all'arrivo di un DAE. Figura 17 - Corretta posizione delle piastre del DAE sul torace della vittima. insufflazioni fino a che non è disponibile il DAE (figura 16). Se hai problemi ad eseguire le ventilazioni (non ci riesci, non hai mezzi di protezione), continua a massaggiare senza interrompere, fino all'arrivo del DAE. Può capitare che quando insuffli aria la prima volta il torace non si sollevi come in un respiro normale. In questo caso: a. guarda in bocca della vittima e rimuovi eventuali corpi estranei, se ben visibili; b. ricontrolla che la testa sia estesa ed il mento sollevato. Comunque non provare più di due volte a ventilare la vittima e riprendi immediatamente il massaggio cardiaco. Se disponi di DAE hai ancora la possibilità di salvare il soggetto in arresto cardiaco. Usalo subito! Accendi il DAE. Collega le piastre adesive al torace del soggetto, dopo averlo asciugato se necessario. Le piastre vanno posizionate: una sotto la clavicola destra, l'altra sulla parete laterale sinistra del torace come riportato nella figura 17 (prestando attenzione, soprattutto nella donna, a non posizionarla sopra il tessuto mammario). Esse ti permettono di defìbrillare la vittima senza toccarla e stando a distanza di sicurezza dal suo corpo.
13 BLS-D - Basic Life Support Defibrillation Figura 18 - Analisi in sicurezza. Figura 19 - Erogazione dello shock in sicurezza. Il DAE analizza il ritmo cardiaco: in questa fase nessuno deve toccare o avvicinarsi al paziente per evitare che vibrazioni o movimenti interrompano l'analisi o interferiscano con essa (figura 18). L'apparecchio in questi casi ci obbligherebbe a ripetere l'analisi, perdendo tempo prezioso. Se il DAE consiglia la scarica, fai allontanare tutti, ordinandolo ad alta voce. Eroga la scossa schiacciando il tasto "shock" il più rapidamente possibile. Nessuno (tu compreso) deve essere a contatto con il paziente durante l'analisi e durante la scarica (figura 19). Se il DAE ti dice subito che non c'è l'indicazione alla scarica devi riprendere immediatamente il massaggio cardiaco alternandolo alle ventilazioni (circa 5 cicli di 30 compressioni e 2 insufflazioni). Anche quando il DAE effettua la scarica, è importante riprendere immediatamente la rianimazione cardiopolmonare per 2 minuti (circa 5 cicli di 30 compressioni e 2 insufflazioni figura 20). Dopo 2 minuti l'apparecchio ricomincerà ad analizzare il ritmo e ti dirà di non toccare il paziente: interrompi subito la RCP e fai allontanare tutti. Continua così fino a quando: la vittima comincia a dimostrare segni di risveglio, comincia a muoversi, apre gli occhi e riprende a respirare normalmente; aravano i soccorsi sanitari; non ce la fai più. Figura 20 - Alternanza di CTE e ventilazione per due minuti dopo l'erogazione dello shock.
14 SCHEMA RIASSUNTIVO BLS-D - Basic Life Supporr Defìbriilation non cosciente chiedi aiuto non chiama 118 e chiedi DAE p)s«ìp* *?*F3ff-a. *tff> Tt&&;fRp*r* *f?***?g** 0 *TS XF^W^Vrf*?* -* 1 ^ RCP fino a: ricomparsa di un respiro normale arrivo dei sanitari esaurimento fisico Figura 21 - Schema riassuntivo della sequenza BLSD. RIEPILOGO Riassumendo: ricordari di eseguire nell'ordine la sequenza degli inrervenri: valuta la sicurezza ambientale, valuta se la vittima è cosciente; se non lo è chiedi a qualcuno di allertare il 118 e di portarti un DAE; quindi guarda, ascolta e senti (GAS) per non più di 10 secondi: se non respira normalmente e sei da solo usa il telefono cellulare per chiamare il 118 ed allontanati solamente se non hai nemmeno questa possibilità. Incomincia le manovre di RCP fino a quando non è disponibile il DAE: alterna 30 compressioni toraciche a 2 insufflazioni. Appena possibile collega il DAE e avvia subito l'analisi attivando il DAE: ricordati che in questa fase nessuno deve toccare il paziente. Se ti viene consigliato lo shock, eroga subito la scarica controllando che nessuno si avvicini al paziente. Riprendi immediatamente la RCP per 2 minuti; al termine di 5 cicli di compressioni e insufflazioni riawia l'analisi. Continua alternando 2 minuti RCP - analisi. Se sei tempestivo, utilizzando un DAE ed effettuando le manovre di rianimazione cardiopolmonare, puoi raggiungere il tuo obiettivo: far ripartire il cuore e salvare una persona. Nota C'è una situazione particolare, l'annegamento, in cui questa sequenza deve essere modificata; in questo caso in genere l'arresto cardiaco è dovuto all'asfissia per cui, dopo aver valutato la coscienza ed esserci accorti che la vittima non respira, prima di iniziare il massaggio cardiaco è essenziale fare 5 insufflazioni il prima possibile, in quanto questo aumenta la sopravvivenza. Se si è completamente da soli e senza alcuna possibilità di chiamare aiuto, per aumentare la sopravvivenza della vittima è anche utile eseguire 1 minuto di RCP prima di allontanarsi per allertare il 118.
15 BLS-D - Basic Life Support Defìbrillation 3 Ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo L'ipotesi che una delle cause di arresto respiratorio sia dovuta a un corpo estraneo che ostruisce le vie aeree impone di saper fronteggiare questa emergenza, considerando che le manovre successivamente descritte sono da considerarsi salvavita, e che l'ostruzione da corpo estraneo può, se non trattata, evolvere in arresto cardiaco. Un corpo estraneo può provocare un'ostruzione parziale o completa delle vie aeree. Nell'adulto, più frequentemente il corpo estraneo è rappresentato da materiale alimentare solido, in soggetti con problemi neurologici, in età avanzata, o che fanno abuso di alcool. In queste situazioni, infatti, il riflesso Figura 23 - Manovra di Heimlich. Figura 22 - Colpi interscapolari. della tosse è più torpido, aumentando il rischio di inalazione. Occorre sospettare l'ostruzione da corpo estraneo qualora il soggetto manifesti improvvisamente difficoltà respiratoria accompagnata da sforzi respiratori inefficaci e seguita da cianosi o perdita di coscienza inspiegabile. L'ostruzione parziale permette un flusso respiratorio sufficiente a mantenere lo stato di coscienza; in questo caso bisogna incoraggiare l'infortunato a tossire e a respirare spontaneamente cercando di non interferire con i tentativi di espellere il corpo estraneo. Deve essere accompagnato in ospedale se il corpo estraneo permane e non vi è una risoluzione spontanea del problema. Se ci troviamo di fronte ad una ostruzione completa, la vittima non riuscirà a respirare, parlare e tossire; a volte porterà le mani alla gola nel segno universale del soffocamento. Se non risolta, questa evenienza porta rapidamente alla perdita di coscienza. L'ostruzione deve essere sospettata anche nel corso delle manovre di rianimazione in una vittima che, trovata non cosciente, presenti difficoltà alla ventilazione (il torace non si espande, nono-
16 BLS-D - Basic Life Support Defìbrillation sostiene il torace con una mano e fa in modo che si sporga in avanti appoggiandosi sul suo braccio per favorire la fuoriuscita del corpo estraneo; (figura 22); colpisce fino a 5 volte con l'altra mano sul dorso della vittima tra le scapole (figura 22); se i colpi dorsali non hanno effetto esegue la manovra di Heimlich in piedi (figura 23): * il soccorritore si posiziona alle spalle del paziente; * cinge con entrambe le braccia la vita del paziente; * posiziona una mano, chiusa a pugno, a metà tra l'ombelico e l'estremità dello sterno, e con l'altra mano stringe il polso della prima; * esercita ripetute e brusche spinte con il pugno sull'addome dal basso verso l'alto nel tentativo di creare una tosse artificiale, sfruttando l'aria residua dei polmoni. Figura 24 - Manovre di disostruzione nel soggetto non cosciente. stante la correttezza della manovra di ventilazione). Manovre di disostruzione con vittima in piedi o seduta Se la vittima è cosciente e inizia a presentare segni di debolezza o smette di respirare esegui una serie di colpi dorsali: il soccorritore si posiziona al suo fianco, un pò7 dietro di lei; Manovra di disostruzione nel soggetto non cosciente Se la vittima in qualunque momento perdesse coscienza: mettere la vittima in posizione supina; allertare i servizi di emergenza; iniziare le manovre di RCP. Nota Non è indicato inserire le dita in bocca per liberare le vie aeree se non vedi nulla. E indicato rimuovere manualmente il materiale solido eventualmente presente solo se ben visibile.
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