DIREZIONE DIDATTICA STATALE DUCA D AOSTA Via C. Capelli, Torino Telefax 011/ C.F segreteria@ddducadaosta.

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1 prot. 1164/A26 del 29 febbraio 2012 DIREZIONE DIDATTICA STATALE DUCA D AOSTA Via C. Capelli, Torino Telefax 011/ C.F segreteria@ddducadaosta.it CONTRATTO INTEGRATIVO D ISTITUTO ANNO SCOLASTICO 2011/2012 L anno 2012 mese febbraio giorno 29 presso il Circolo Didattico Duca d Aosta in sede di contrattazione integrativa TRA Il Dirigente Scolastico Dott.ssa Ternavasio Giovanna in rappresentanza dell istituzione scolastica e la rappresentanza sindacale, di cui in calce al presente accordo VIENE STIPULATO Il seguente accordo integrativo ai sensi dell art. 6 comma 2 del C.C.N.L. 29/11/2007, nei limiti delle materie ivi indicate e tenuto conto delle sequenze contrattuali dell 8/4/2008 e del 25/7/2008, nonché dell accordo nazionale del 18/11/2009. TITOLO I -NORME GENERALI Art. 1 Campo di applicazione, decorrenza, durata Il presente contratto integrativo è stipulato tra il Dirigente Scolastico e i rappresentanti delle Organizzazioni sindacali. Gli effetti decorrono dal giorno successivo alla data di sottoscrizione, fermo restando che quanto stabilito nel presente contratto si intenderà tacitamente abrogato da eventuali successivi atti normativi e/o contrattuali gerarchicamente superiori qualora esplicitamente o implicitamente incompatibili. Il presente contratto si applica a tutto il personale docente e ATA in servizio nell istituto e conserva validità fino alla sottoscrizione di un successivo accordo in materia. Resta comunque salva la possibilità di modifiche e/o integrazioni a seguito di innovazioni legislative e/o contrattuali o a richiesta delle parti. Verso marzo si effettuerà un monitoraggio ed eventuale aggiornamento delle attività previste e retribuite dal F.I.S. Il presente contratto è finalizzato al conseguimento di risultati di efficienza ed efficacia e qualità nell erogazione del servizio scolastico, nonché a sostenere i processi innovativi in atto (D.lgs.150/09). Art.2 Conciliazione ed interpretazione autentica 1- In caso di controversia sull interpretazione e/o sull applicazione del presente contratto, le parti di cui all art.1 si incontrano entro 10 giorni dalla formalizzazione della questione. Qualora non si raggiunga un accordo, si inviano gli atti alle autorità superiori. 2- Al fine di avviare la procedura di interpretazione autentica, la parte interessata inoltra richiesta scritta all altra parte, con l indicazione della materia e degli elementi che rendono necessaria l interpretazione; la procedura si deve concludere entro trenta giorni.

2 TITOLO II - RELAZIONI E DIRITTI SINDACALI CAPO I Relazioni sindacali Art. 3 Rispetto delle competenze Nella definizione delle materie oggetto di relazioni sindacali si rispettano le competenze degli OO.CC. (Consiglio di Circolo e Collegio dei docenti), del Dirigente Scolastico e del D.S.G.A. La delibera del Consiglio di Circolo, prevista dall art. 88 del CCNL 29/11/2007, costituisce atto di indirizzo vincolante per il Dirigente Scolastico. Art. 4 Obiettivi e strumenti Il sistema delle relazioni sindacali, nel rispetto dei reciproci ruoli, persegue l obiettivo di contemperare l interesse professionale dei lavoratori con l esigenza di migliorare l efficacia, l efficienza e l economicità del servizio. Le relazioni sindacali sono improntate alla correttezza e trasparenza dei comportamenti delle parti. Il sistema delle relazioni sindacali si articola nei seguenti modelli: - Contrattazione integrativa - Informazione preventiva - Informazione successiva - Interpretazione autentica, come da art. 2. In tutti i momenti delle relazioni sindacali, le parti possono usufruire dell assistenza di esperti di loro fiducia, anche esterni alla scuola, previa comunicazione all altra parte e senza oneri per la scuola. Gli esperti di fiducia della RSU possono essere indicati anche da singoli componenti. Art. 5 Rapporti tra RSU e Dirigente Scolastico Entro 15 giorni dall inizio di ogni anno scolastico, la RSU comunica al Dirigente scolastico le modalità di esercizio delle prerogative e delle libertà sindacali di cui è titolare. Il Dirigente Scolastico concorda con la RSU le modalità di relazioni sindacali; in ogni caso l invito da parte del Dirigente Scolastico va effettuato con almeno 6 giorni di anticipo e la richiesta da parte della RSU va soddisfatta entro 6 giorni, salvo elementi ostativi che rendano impossibile il rispetto dei termini indicati. Per ogni incontro vanno preliminarmente indicate le materie. Art. 6 Contrattazione integrativa Sono oggetto di contrattazione d istituto le materie previste dall art. 6, comma H I J K L M del CCNL del 29/11/2007: H) modalità/criteri di utilizzazione del personale in rapporto al Piano dell Offerta Formativa, I) criteri riguardanti le assegnazioni del personale docente ed ATA alle sezioni staccate e ai plessi, ricadute sull organizzazione del lavoro e del servizio derivanti dall intensificazione delle prestazioni legate alla definizione dell unità didattica, rientri pomeridiani; J) criteri e modalità di applicazione dei diritti sindacali, nonché determinazione dei contingenti di personale previsti dall accordo sull attuazione della legge n. 146/90, così come modificata e integrata dalla Legge n. 83/2000;

3 K) attuazione della normativa in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro; L) criteri generali per la ripartizione delle risorse del fondo d istituto e per l attribuzione dei compensi accessori, ai sensi dell art. 45, comma 1, del D.l.gs. n. 165/2001, al personale docente ed ATA così come modificati dal D.lgs. 150/09; M) criteri e modalità relativi alla organizzazione del lavoro e all articolazione dell orario del personale docente ed ATA, nonché i criteri per l individuazione del personale docente ed ATA da utilizzare nelle attività retribuite con il fondo d istituto; Sono altresì oggetto di contrattazione le seguenti voci: compensi per il personale docente destinatario di funzioni strumentali al Piano dell offerta formativa; compensi per il personale docente che svolge attività di collaborazione con il Dirigente Scolastico; modalità, criteri e compensi per l attribuzione di incarichi specifici al personale ATA, nonché eventuali compensazioni per i titolari di posizioni economiche; compensi al personale docente per la flessibilità organizzativa e didattica; compensi al personale docente ed ATA per attività finanziate da soggetti pubblici o/e privati al di fuori del fondo d istituto; piano delle risorse complessive per il salario accessorio, comprese quelle di fonte non contrattuale; criteri di attuazione dei progetti nazionali, europei e territoriali; criteri di individuazione e modalità di utilizzazione del personale in progetti derivanti da specifiche disposizioni legislative, nonché da convenzioni, intese o accordi di programma stipulati dalla singola istituzione scolastica o dall amministrazione scolastica periferica con altri enti o istituzioni. Art. 7 Informazione preventiva Sono oggetto di informazione preventiva: a) le proposte di formazione delle classi e di determinazione degli organici della scuola; b) piano delle risorse complessive per il salario accessorio, ivi comprese quelle di fonte non contrattuali; c) criteri per l attuazione dei progetti nazionali, europei e territoriali; d) criteri per la fruizione dei permessi per l aggiornamento; e) utilizzazione dei servizi sociali; f) i criteri di individuazione e modalità di utilizzazione del personale in progetti derivanti da specifiche disposizioni legislative, nonché da convenzioni, intese, o accordi di programma stipulati dalla singola Istituzione o dall Amministrazione scolastica periferica con altri Enti o istituzioni. Nel rispetto delle competenze degli OO.CC. il Dirigente Scolastico fornisce alla RSU e ai rappresentanti delle OO.SS. firmatarie l informazione preventiva. L RSU ricevuta l informazione preventiva, avvia con il Dirigente Scolastico e con le OO.SS. appositi incontri per formalizzare la proposta contrattuale. Art.8 Informazione successiva Sono oggetto di informazione successiva: a) i nominativi del personale utilizzato nelle attività e progetti retribuiti con il fondo di istituto;

4 b) la verifica dell attuazione della contrattazione integrativa d istituto sull utilizzo delle risorse. La RSU e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali firmatarie, nell esercizio della tutela sindacale di ogni lavoratore hanno titolo a chiedere l informazione successiva su tutti gli atti e i provvedimenti amministrativi riguardanti il rapporto di lavoro, in nome e per conto dei diretti interessati, hanno altresì diritto all accesso agli atti, nei casi e con le limitazioni previste dalla legge 241/90 e successive modificazioni ed integrazioni e dal D.L.gs. 196/2003 (codice della privacy). CAPO II Diritti sindacali Art. 9 Informazione I rappresentanti sindacali hanno diritto ad affiggere nelle apposite bacheche e a far circolare, anche utilizzando le attrezzature d istituto, notizie e informazioni di natura sindacale comprese le proposte di natura contrattuale. Art. 10 Assemblee sindacali in orario di lavoro I rappresentanti sindacali possono indire assemblee sindacali in orario di servizio rivolte al personale dell istituto nei limiti temporali stabiliti dal contratto nazionale articolo 8 Ccnl vigente La richiesta di assemblea da parte di uno o più soggetti sindacali (RSU e OO.SS.) va inoltrata al Dirigente Scolastico, con comunicazione scritta, fonogramma, fax o e- mail, con almeno cinque giorni di anticipo; ricevuta la richiesta il Dirigente Scolastico informa i componenti della RSU, che, a loro volta, possono entro due giorni richiedere l assemblea per la stessa data e ora. Nella richiesta di assemblea vanno specificati l ordine del giorno, la data, l ora di inizio e di fine, l eventuale presenza di persone esterne alla scuola. L indizione dell assemblea viene comunicata al personale tramite circolare, l adesione va espressa e comunicata in segreteria con almeno tre giorni di anticipo, in modo da poter avvisare le famiglie in caso di interruzione delle lezioni. La dichiarazione di partecipazione alle assemblee durante l orario di servizio, raccolta tramite firma di presenza, fa fede ai fini del computo delle 10 ore consentite ad ognuno ed è irrevocabile. Il personale che partecipa all assemblea deve riprendere servizio alla scadenza prevista nella classe o nel settore di competenza. La sospensione delle lezioni, obbligatoria per le classi il cui docente partecipa all assemblea, può essere dal Dirigente estesa a tutto il plesso/istituto per ragioni di sicurezza. In questo caso, i docenti che non partecipano all assemblea, ma che sono in servizio non detraggono dalle 10 ore annue le ore di lezione non prestate a condizione che durante le medesime si trovino a scuola. Qualora non si dia luogo all interruzione delle lezioni e l assemblea riguardi anche il personale ATA, va in ogni caso assicurata la sorveglianza dell ingresso e il funzionamento dell ufficio di segreteria utilizzando una unità di personale per ogni profilo scelto seguendo lo scorrimento alfabetico.

5 Art. 11 Comportamento in caso di sciopero La comunicazione di adesione o meno allo sciopero è volontaria, il Dirigente Scolastico, nei termini stabiliti dalle norme, dispone l eventuale riduzione e/o sospensione del servizio in base alle notizie in suo possesso. Quale che sia l adesione del personale allo sciopero, la sua proclamazione va in ogni caso comunicata alle famiglie almeno 5 giorni prima. La rilevazione delle adesioni allo sciopero verrà effettuata tramite foglio firme da sottoscrivere da parte dei presenti. Art. 12 Servizi minimi I servizi da garantire in caso di sciopero sono i seguenti: a) esami e scrutini finali, per i quali è necessaria la presenza di un assistente amministrativo in ufficio e di un collaboratore scolastico in ciascuna sede di esame e/o scrutinio; b) pagamento stipendi ai supplenti temporanei (in caso di sciopero prolungato), per il quale è prevista la presenza del DSGA o del suo vicario, di un assistente e di un collaboratore. Il Dirigente scolastico determina il personale interessato ed emana l ordine di servizio con i nominativi del personale obbligato ad assicurare i servizi minimi di cui all art. 6 comma j. Art. 13 Permessi retribuiti Spettano alla RSU permessi sindacali retribuiti in misura pari a 25 minuti e 30 secondi per dipendente in servizio con rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Il calcolo viene effettuato all inizio dell anno scolastico, dal dirigente Scolastico che lo comunica alla R.S.U. medesima. I permessi sono gestiti autonomamente dalla RSU, con l obbligo di preventiva comunicazione almeno un giorno prima al Dirigente Scolastico. Spettano inoltre alla RSU, permessi sindacali per partecipare a trattative sindacali o convegni e congressi di natura sindacale. La comunicazione per la fruizione del diritto va inoltrata, di norma 3 giorni prima dall organizzazione sindacale al Dirigente Scolastico. TITOLO III - UTILIZZAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE CAPO I - ASSEGNAZIONE AI PLESSI Art. 14 Assegnazione ai plessi In assenza di situazioni di particolari gravità l assegnazione ai plessi o ad attività su più plessi del personale di cui al presente articolo, che è titolare sull istituto, è effettuata dal Dirigente Scolastico sulla base dei seguenti criteri: 1 conferma automatica sul plesso di servizio dell anno precedente, previa disponibilità di posti 2 assegnazione ad altro plesso a seguito di domanda del personale già in servizio nell anno precedente 3 assegnazione d ufficio del personale trasferito da altra istituzione 4 assegnazione d ufficio del personale di nuova nomina Eventuali domande di assegnazione devono essere presentate, di norma, entro il 20 giugno

6 dell anno scolastico precedente e in caso di richiesta di assegnazione al medesimo plesso da parte di più docenti, in assenza di condizioni che richiedano particolari attenzioni, si farà riferimento ai criteri adottati dal Collegio Docenti nella seduta dell anno scolastico in corso. In tutte le fasi, valgono le precedenze ex legge 104/92 e successive modificazioni ed integrazioni. In caso di riduzione dell organico, l eventuale spostamento di plesso avviene in base ad una graduatorie interna che tiene conto della continuità didattica e della posizione nella graduatoria d Istituto. In casi eccezionali, il Dirigente Scolastico, sentiti i rappresentanti sindacali e nell interesse del buon funzionamento della scuola, può disporre un assegnazione ai plessi diversa da quella richiesta dagli interessati o derivante dall applicazione della graduatoria dei perdenti posto e, in casi di estrema gravità, indipendentemente dalla continuità didattica. CAPO II - UTILIZZAZIONE DOCENTI IN RAPPORTO AL P.O.F. ART. 15 Orario d insegnamento L orario di insegnamento è determinato dal Dirigente Scolastico sulla base delle proposte formulate da ciascun plesso in sede di programmazione e di verifica. Indipendentemente dalle future assegnazioni esso deve tenere conto prioritariamente della funzionalità didattica. Esso è dovuto, secondo le norme contrattuali, per il periodo intercorrente tra il primo e l ultimo giorno di lezione, secondo il calendario scolastico definito a livello regionale. Esso può essere articolato su base plurisettimanale; in ogni caso, il monte ore totale (orario settimanale dovuto moltiplicato per il numero delle settimane) deve essere prestato. Delle ore d insegnamento fanno parte le due ore settimanali di programmazione (gestibili in modo flessibile su base plurisettimanale); esse sono utilizzate prioritariamente per incontri dei docenti della stessa classe e subordinatamente, per incontri allargati (docenti di lingua 2, di laboratorio, ecc.) o a livello di ambito e interclasse. Il personale supplente è tenuto a seguire l'orario del titolare che sostituisce. In casi eccezionali (es. in occasione di gite), la Dirigente può autorizzare o assegnare al supplente un orario diverso da quello del titolare. L orario di servizio verrà documentato tramite rilevatore di presenza. ART.16 Flessibilità La flessibilità è finalizzata alla realizzazione degli obiettivi e delle attività previste dal P.O.F. Essa consiste in: A) flessibilità oraria organizzativa legata ad una maggiore complessità viene messo a disposizione una cifra forfetaria quale riconoscimento per questa organizzazione. I criteri di flessibilità adottati sono: - almeno 3 rientri settimanali - complessità organizzativa

7 ART.17 Attività funzionali all insegnamento L attività funzionale all insegnamento è costituita da ogni impegno inerente lo svolgimento della funzione docente. Essa comprende le attività anche a carattere collegiale di programmazione, progettazione, ricerca, valutazione, documentazione, aggiornamento e formazione, la preparazione degli organi collegiali la partecipazione alle riunioni e l attuazione delle delibere adottate dai predetti organi. Tra gli adempimenti individuali rientrano le attività relative a : a) preparazione delle lezioni; b) correzione dei compiti; c) rapporti individuali con le famiglie con servizio di N.P.I. e assistente sociale vengono svolti al di fuori dell orario di servizio; viene riconosciuto un ora di recupero sulle due ore di programmazione, qualora gli incontri si svolgano presso le strutture esterne; d) vigilanza all ingresso (almeno 5 minuti) e all uscita degli alunni, Per le attività di carattere collegiale si fa riferimento al piano delle attività deliberato dal Collegio Docenti. Il personale supplente è tenuto a partecipare alle attività di cui al presente articolo qualora la sua nomina abbia una durata non inferiore alla settimana. ART. 18 Assegnazione degli incarichi I criteri di assegnazione degli incarichi sono i seguenti: - le funzioni strumentali (su presentazione candidatura), i membri delle commissioni e dei gruppi di lavoro, i referenti di plesso sono designati dal Collegio dei Docenti; - i presidenti d interclasse, su proposta delle insegnanti dell Interclasse, sono nominati dal Dirigente Scolastico - i due collaboratori sono nominati dal Dirigente Scolastico - i responsabili di plesso sono designati dal Collegio Docenti (plessi Calvino ed Armstrong). ART.19 Assenze L assenza per malattia documentata con certificato medico fin dal primo giorno, deve essere comunicata tempestivamente e comunque a partire dalle 7.45 alle ore 8.15 del mattino indipendentemente dal turno di lavoro, per permettere di potere organizzare il servizio e garantire la vigilanza. Qualora il dipendente non sia in grado di comunicare i giorni di assenza, deve farlo immediatamente appena in possesso del certificato medico, che dovrà essere recapitato o spedito (a mezzo raccomandata e solo la parte indicante la prognosi come da art. 41 del CCNL 3/3/99). ART. 20 Sostituzione colleghi assenti La sostituzione dei docenti assenti avviene dal primo giorno e non oltre il quinto, comunque tenendo conto dei criteri menzionati nella delibera del Collegio Docenti n 7 del 10/10/2011, tenuto conto della circolare n.prot.aoodgper 9839 del 08/11/2010, (con oggetto -Supplenze temporanee del personale docente) e la C. n 37 prot.n.aoodip/1228 del 13/10/2010, seguendo i criteri del contratto nazionale art. 2006/2007 art.28:

8 1 ricorrendo alla contemporaneità derivante da L2, I.R.C. per tutti i docenti ( che non siano impegnati in attività alternative durante la contemporaneità di IRC) e non prestino attività di sostegno nella propria classe; 2 ricorrendo alle ore di disponibilità per completare l orario settimanale; 3 gli insegnanti di sostegno potranno sostituire le colleghe assenti nelle classi nelle quali sono assegnate ricorrendo eventualmente alla flessibilità; in assenza dell alunno sostituiscono nel plesso; 4 gli insegnanti di classe sostituiscono il collega assente dalle ore 12,30 alle ore 14,30 per 6 ore ricorrendo alle ore di ex- compresenza o ricorrendo al recupero permessi brevi o con ore eccedenti; 5 gli insegnanti assegnati alle organizzazioni modulari si sostituiscono al loro interno ricorrendo alla flessibilità. ART.21 Ferie e festività soppresse Giorni di ferie durante il periodo delle lezioni sono regolamentati come previsto dagli articoli 13 e 14 CCNL 2006/2009. I periodi di ferie (giorni) devono essere richiesti al dirigente Scolastico con congruo anticipo. ART.22 Permessi retribuiti e Permessi brevi I permessi retribuiti possono essere usufruiti secondo le disposizione dell art.15 del CCNL 2006/2009. I permessi brevi possono avere la durata massima giornaliera di due ore e non possono superare, nell anno, il numero delle ore settimanali d insegnamento; sono concessi compatibilmente con le esigenze di servizio e la loro concessione è subordinata alla possibilità della sostituzione con personale in servizio. Le ore di permesso fruite dai docenti verranno restituite sostituendo dalle ore 8,30 come da delibera n.7 del Collegio dei Docenti del 10 ottobre Se entro 2 mesi la Dirigente non chiederà la restituzione l ins.te effettuerà le ore da recuperare nella sua classe l ultimo giorno utile. ART. 23 Cambi di orario Devono essere autorizzati dal Dirigente Scolastico e non possono essere più di 10 per docente nell arco dell anno scolastico relativamente alle esigenze personali; esulano le esigenze di servizio e di aggiornamento. Art. 24 Formazione e autoaggiornamento Il piano annuale delle attività di formazione destinato ai docenti è deliberato dal Collegio coerentemente con il POF, considerando anche le esigenze e le opzioni individuali. Il Piano annuale, può avvalersi delle offerte di formazione promosse dall amministrazione centrale e periferica e/o da soggetti pubblici e privati qualificati o accreditati (art. 66 CCNL 2007). Compete alle singole scuole, in rete o consorziate, la programmazione delle iniziative di formazione, ferma restando la possibilità dell'autoaggiornamento (art. 66 CCNL 2007). Si ricorda che i docenti a

9 tempo indeterminato hanno diritto a cinque giorni di permesso, compatibilmente con le esigenze di servizio, per la formazione e l aggiornamento e a otto giorni di permesso retribuito per la partecipazione a concorsi ed esami compresi quelli per il viaggio. ART.25 Ore non prestate nelle riunioni obbligatorie I permessi richiesti durante le riunioni obbligatorie dovranno avere idonea documentazione e saranno recuperati come da art. 22. I ritardi e le uscite anticipate dalle riunioni obbligatorie saranno recuperati come da art. 22. ART.26 Programmazione Gli obblighi relativi a queste attività sono programmati secondo criteri stabiliti dal Collegio Docenti. Eventuali richieste di permessi durante le ore di programmazione saranno recuperati secondo le modalità dell art.22. ART.27 Funzioni strumentali Il Collegio Docenti delibera che per l anno scolastico le funzioni strumentali siano sei: una a gestione del P.O.F. (POF), due a sostegno del lavoro docenti ( informatica e lettura), tre per il servizio agli studenti (continuità, integrazione stranieri, integrazione handicap). I rapporti con gli enti esterni saranno seguiti in parte dalle funzioni specifiche a cui afferisce l intervento e per la restante parte da chi gestisce il P.O.F. Si delibera che siano pagate con un compenso forfetario e con percentuali diverse secondo i compiti stabiliti dal CD (informatica 25%, lettura 20%, integrazione handicap 21%, continuità 14%, integrazione stranieri 10%, gestione POF 10%). TITOLO IV - PERSONALE A.T.A Art.28 Finalità Il presente contratto è finalizzato al conseguimento di risultati di qualità, efficacia ed efficienza nell erogazione del servizio attraverso una organizzazione del lavoro del personale ATA fondata sulla partecipazione e valorizzazione delle competenze professionali di ciascuno. Art. 29 Campo di applicazione Le disposizioni contenute nel presente accordo si applicano a tutto il personale compreso quello a tempo determinato.

10 Art. 30 Orario di lavoro Si prende atto che l orario di lavoro, di norma, è di sei ore consecutive antimeridiane per cinque giorni consecutivi. L orario di lavoro massimo giornaliero è di nove ore. Le ore di servizio pomeridiane prestate a completamento dell orario d obbligo devono, di norma, essere programmate secondo l esigenza di funzionamento della scuola. Se la prestazione di lavoro giornaliera eccede le sei ore continuative, il personale usufruisce, a richiesta, di una pausa di almeno 30 minuti. Tale pausa deve essere comunque prevista se l orario giornaliero è superiore a 7 ore e 12 minuti. L orario di servizio della scuola prevede la presenza di attività curriculari dalle ore 8,30 alle ore 16,30, il P.O.F. estende l orario di permanenza degli alunni dalle ore 7,30 alle ore 17,30, quindi, date le necessità connesse all apertura e alla chiusura, l orario dei locali nei giorni: lunedì-martedìmercoledì-giovedì-venerdì sarà dalle 7,00 alle 18,00, per un adeguata pulizia dei locali scolastici. Il servizio dovrà essere organizzato per turni. Come indicata dal piano delle attività adottato dal collegio docenti ad inizio anno, la scuola resterà aperta fino alle ore 20,00 il mercoledì e i lunedì nei giorni fissati in occasione di riunioni di organi collegiali; nei giorni di colloqui bimestrali con le famiglie e per la consegna schede di valutazione la scuola resterà aperta per 4 mercoledì e giovedì fino alle ore 20,30. Per consentire lo svolgimento di eventuali corsi e progetti previsti dal POF il personale ATA potrà essere impegnato fino alle ore 19,30, nella giornata del lunedì; gli impegni saranno calendarizzati con un certo anticipo e riconosciuti come lavoro straordinario. Il personale sarà assegnato ai vari turni, prioritariamente in base alla disponibilità individuale e alla professionalità necessaria durante il turno del servizio. Nel caso in cui le disponibilità individuali convergano verso un unico turno, sarà attuata la rotazione. I turni e gli orari di lavoro giornalieri assegnati a ciascun dipendente sono definitivi e non modificabili nemmeno in assenza dell interessato. Ferma restando la validità dell orario di lavoro per l insieme dell orario scolastico, in occasione del periodo estivo e dei periodi di sospensione delle attività didattiche tutto il personale ATA effettuerà l orario di 36 ore. L istituzione scolastica in tali periodi effettuerà il seguente orario: dalle ore 8,00 alle ore 15,12. I recuperi prefestivi saranno effettuati con i seguenti criteri: ferie, ore straordinarie; recupero da concordare con il DSGA funzionalmente alle esigenze dell istituzione scolastica. A richiesta degli interessati e per motivi personali è possibile lo scambio giornaliero del turno di lavoro previa richiesta ed autorizzazione del DSGA. Il DSGA organizza la propria presenza in servizio e il proprio tempo di lavoro per 36 ore settimanali secondo criteri di flessibilità, assicurando il rispetto delle scadenze amministrative e la presenza negli organi collegiali nei quali è componente di diritto. Nell istituzione scolastica sono adottate le seguenti tipologie di orario: 1 Orario di lavoro flessibile 2 Turnazioni 3 Turni fissi come allegati in calce al piano di lavoro. L orario di servizio verrà documentato tramite rilevatore di presenza.

11 Art. 31 Assegnazione sede di servizio I Collaboratori scolastici vengono assegnati ai plessi tenendo conto delle preferenze espresse, o qualora non sia possibile, secondo i seguenti principi: A)mantenimento della continuità nella sede occupata nell anno precedente; B) maggiore anzianità di servizio: C) disponibilità del personale stesso a svolgere incarichi specifici da attivarsi nei diversi plessi. Il personale beneficiario dell art,33 della legge 104/92 ha diritto a scegliere, fra le diverse sedi disponibili, quella più vicina al proprio domicilio. Fatte salve l efficacia e l efficienza dei servizi scolastici, ove possibile, il personale beneficiario della L. 1204/71 e/o L. 903/77 va favorito nella scelta della sede di lavoro più vicina al proprio domicilio. Quanto previsto dal precedente comma può eventualmente essere applicato anche a singoli dipendenti che oggettivamente si trovino in gravi situazioni personali, familiari, e/o di salute dimostrabili e documentabili. Entro il 5 settembre di ciascun anno scolastico, il Dirigente Scolastico comunica per iscritto a tutto il personale A.T.A. e ai rappresentanti sindacali il numero delle unità da assegnare a ciascun plesso, e sentito il DSGA comunica tempestivamente ai dipendenti stessi in quale plesso della scuola è necessario l espletamento delle mansioni elencate nell allegato 6 del C.C.N.L. Scuola del , le quali saranno assegnate secondo le graduatorie previste dall allegato 7 del medesimo contratto. In casi eccezionali, il Dirigente Scolastico, nell interesse del buon funzionamento dell istituzione, può disporre un assegnazione ai plessi diversa da quella richiesta dagli interessati. Il personale supplente è tenuto ad effettuare il servizio alle stesse condizioni del personale sostituito. L assegnazione del posto di lavoro ha validità per l intero anno scolastico, salvo casi eccezionali e a seguito di specifico decreto del Dirigente Scolastico. Art. 32 Orario di lavoro flessibile L orario di lavoro è funzionale all orario di servizio per l apertura della scuola (dalle ore 7.00 alle ore 18,00). L orario flessibile giornaliero consiste nell anticipare o posticipare l entrata e l uscita del personale. Art. 33 Riduzione dell orario a 35 ore Destinatario della riduzione dell orario a 35 ore settimanali è il personale adibito a regimi di lavoro articolato su più turni o coinvolto in sistemi d orario comportanti significative oscillazioni di orari individuali rispetto all orario ordinario, finalizzati all ampliamento dei servizi all utenza ossia: a) personale coinvolto su turni. La riduzione a 35 ore settimanali è operata nei confronti del personale ATA. che effettua il proprio orario come al punto a. Art. 34 Permessi brevi e ritardi I permessi possono essere concessi al personale con contratto a tempo indeterminato e determinato. I permessi sono autorizzati dal DSGA, possono avere la durata massima di tre ore e non possono

12 superare, nell anno le 36 ore secondo il servizio effettuato; dovranno essere recuperati entro la stessa giornata o al massimo entro i due mesi successivi a quelli della fruizione, previo accordo con il DSGA che, potrà procedere al recupero con ore di prestazione aggiuntiva. Salvo motivi improvvisi e imprevedibili, i permessi possono essere richiesti all inizio del turno di servizio e saranno concessi salvaguardando il numero minimo del personale in servizio. Art. 35 Chiusura pre-festiva Durante i periodi di interruzione dell attività didattica è possibile la chiusura della scuola nelle giornate prefestive. Detta chiusura sarà disposta dal Dirigente Scolastico con un unico provvedimento all inizio dell anno scolastico, previa delibera del Consiglio di Circolo. L istituto informerà della chiusura gli Enti Locali, il U.S.P. e l utenza. Le ore non prestate verranno recuperate con ferie e/o recupero straordinario come si evince dal piano di lavoro. I giorni di chiusura prefestiva sono quattro 31/10/2011, 09/12/2011, 05/01/2012, 30/04/2012. Art. 36 Santo Patrono In occasione della festività del Santo Patrono, ricadente in giorno lavorativo, la scuola rimarrà chiusa. Art.37 Assenze e sostituzione colleghi assenti Le richieste per ogni tipo di assenza, con esclusione di quelle per malattia, dovranno essere presentate di norma con almeno 3 giorni di preavviso. In caso di malattia, qualora il dipendente non sia in grado di comunicare i giorni di assenza, deve farlo immediatamente appena in possesso del certificato medico, che dovrà essere recapitato o spedito (a mezzo raccomandata e solo per la parte indicante la prognosi come da art. 41 del CCNL 3/3/99). Per le sostituzioni dei colleghi assenti si provvederà come segue: 1. ASSISTENTI AMMINISTRATIVI: la sostituzione avverrà dal primo giorno di assenza del titolare con: un compenso forfettario per lo svolgimento dei compiti dell assente, eventuali ore di straordinario per copertura turno pomeridiano 2. COLLABORATORI SCOLASTICI: la sostituzione del collega assente avverrà dal secondo giorno di assenza del titolare con: Due ore di straordinario anticipando o posticipando il proprio orario di servizio. Art. 38 Piano delle attività All inizio dell anno scolastico, per consentire al DSGA la predisposizione del piano delle attività, il D.S. fornisce, con atto scritto i dati necessari (orario di apertura della scuola e dell ufficio di segreteria, personale assegnato ai plessi, calendario scolastico adottato dal Consiglio di Circolo e ogni altro elemento utile per la piena realizzazione del POF) Il D.S.G.A. formula una proposta di

13 piano delle attività contenente la ripartizione delle mansioni tra il personale in organico, l organizzazione dei turni e degli orari. Il Dirigente Scolastico, verificatane la congruenza rispetto al POF, lo adotta o in caso contrario indica per iscritto le motivazioni e le modifiche da apportare. L attuazione dello stesso è affidata al DSGA, il quale individua anche il personale a cui assegnare le mansioni, i turni e gli orari sulla base dei criteri indicati nel presente contratto e dispone l organizzazione del lavoro, comprendente gli impegni da svolgere per tutto l anno scolastico. Il piano di lavoro completo di mansioni, turni ed orari viene consegnato ad ogni dipendente ed esposto all albo della scuola. Art. 39 Incarichi specifici Gli incarichi specifici di ogni profilo sono stati individuati come segue : 1 Assistente amministrativo Coordinare e supportare il personale ATA e sostituire il DSGA in caso di assenza 1 Assistente amministrativo Gestione TFR 1 Assistente Amministrativo Ricostruzione di carriera 1 Collaboratore scolastico Manutenzione ordinaria degli edifici scolastici, nella struttura,nel mobilio, gli attrezzi 1) Il Dirigente Scolastico assegnerà gli incarichi specifici al personale ATA individuandolo tra quello: a tempo indeterminato, supplente annuale, in base alla loro disponibilità. 2) Il Dirigente Scolastico coinvolgerà il DSGA nel procedimento di conferimento degli incarichi mediante l istituto della proposta. Art. 40 Personale destinatario dell art. 7 CCNL 2005 Ad oggi vi sono cinque unità di personale con attribuzione di posizione economica alle quali saranno assegnati i compiti come indicato nell art. 6 del piano di lavoro 2010/2011. Art. 41 Attività aggiuntive Le attività aggiuntive vengono individuate tra le attività diverse da quelle per le quali sono assegnati gli incarichi specifici, possono inoltre configurarsi come intensificazione di lavoro ordinario quando ciò è dovuto a particolari forme di organizzazione dell orario in conseguenza dell attuazione dell autonomia. Le attività aggiuntive sono descritte nell art. 7 del piano di lavoro 2011/2012 e saranno retribuite con il fondo d istituto. Art. 42 Formazione e aggiornamento La partecipazione del personale A.T.A. a corsi di formazione/aggiornamento, ritenuti utili al miglioramento della qualità del servizio, del circolo è considerata prestazione di servizio. Qualora detti corsi si svolgano fuori dell orario di lavoro, le ore eccedenti saranno compensate nel corso dell anno scolastico, previo accordo con il DSGA.

14 Art. 43 Ore di straordinario Le ore straordinarie potranno essere recuperate con ore e giorni di riposo, seguendo le modalità di richiesta delle ferie. Il recupero delle ore con riposi compensativi, preventivamente concordato con il DSGA, dovrà privilegiare i periodi di sospensione dell attività didattica o le chiusure prefestive. Le eventuale ore non recuperate saranno retribuite come da CCNL. Art. 44 Ferie e festività soppresse Al fine di contemperare la garanzia del servizio e le esigenze del personale in ordine al godimento delle ferie e delle festività soppresse, si procederà nel seguente modo: 1. Le richieste di ferie e festività soppresse sono autorizzate dal Dirigente Scolastico, acquisito il parere del DSGA, o direttamente da quest ultimo su delega del dirigente. 2. Le richieste devono essere presentate entro il 30 aprile (al personale che non ha presentato domanda entro tale data, il periodo di ferie sarà assegnato d ufficio), subito dopo sarà predisposto il piano delle ferie e delle festività soppresse, tenendo in considerazione i seguenti elementi: 1 Le ferie e le festività soppresse devono essere fruite, di norma durante i periodi di sospensione dell attività didattica e in ogni caso entro il termine dell anno scolastico (31 agosto). 2 A richiesta dell interessato e in deroga a quanto stabilito nel punto precedente è consentita la fruizione fino ad un massimo di 7 giorni compatibili con le esigenze di servizio. 3 Per i collaboratori scolastici le ferie avverranno con turnazione annuale, per quanto riguarda il personale di segreteria le ferie verranno concordate in base alle disponibilità, in mancanza di tale disponibilità si provvederà al sorteggio. Il piano delle ferie dovrà essere pubblicato entro 30 giorni dalla scadenza delle domande. Il DSGA, su richiesta e con il consenso del personale interessato, potrà autorizzare lo scambio del turno di ferie tra il personale della medesima qualifica e, se funzionale, anche il cambio del periodo concordato. L eventuale variazione d ufficio del piano delle ferie, anche per evitare danni economici al lavoratore, può avvenire solo per gravissime e motivate esigenze di servizio. Le festività soppresse sono fruite nel corso dell anno scolastico cui si riferiscono. Le richieste per ogni tipo di assenza, con esclusione di quelle per malattia, dovranno essere presentate con almeno 3 giorni di preavviso. TITOLO V - SICUREZZA ART.45 Responsabile del servizio di prevenzione e protezione E designato dal Dirigente, in quanto datore di lavoro, sulla base della disponibilità e delle competenze, sentito il rappresentante dei lavoratori. ART.46 Addetti e preposti vari (figure sensibili) Gli addetti alla sicurezza e i responsabili dei vari servizi (emergenza-antincendio, primo soccorso) sono designati dal Dirigente, su proposta del responsabile del servizio, sentito il rappresentante

15 della sicurezza dei lavoratori, in base alla competenza. Essi non possono rifiutare la designazione (art.43 D.L.vo 81/2008) se non per giustificati motivi; si riuniscono con il dirigente, il responsabile e il rappresentante dei lavoratori, almeno una volta l anno (art.35 D.Lvo 81/2008) e ricevono la formazione prevista al successivo art. 47. Il responsabile del servizio tiene riunioni periodiche con gli addetti alla sicurezza. Gli incaricati di cui al presente titolo sono indicati nel prospetto di ripartizione del fondo. ART.47 Rappresentante per la sicurezza dei lavoratori Il RLS è designato dalla RSU al suo interno o tra il personale del Circolo che sia disponibile o possieda le necessarie competenze. Al RLS è garantito il diritto all informazione per quanto riguarda tutti gli atti che afferiscono al Sistema di prevenzione e di protezione dell istituto. Il RLS può accedere liberamente ai plessi per verificare le condizioni di sicurezza degli ambiente di lavoro e presentare osservazioni e proposte in merito. Il RLS ha diritto alla formazione specifica come stabilito dal Ccnl art:73 e dal D.Lvo 81/2008. Il RLS gode dei diritti sindacali e della facoltà di usufruire dei permessi sindacali e della facoltà di usufruire di permessi retribuiti orari pari a 40 ore per l espletamento del suo compito. ART.48 Formazione e informazione L informazione ai sensi dell art. 36 del D.L.vo 81/2008 si attua attraverso incontri periodici, diffusione di opuscoli e materiale multimediale, intervento di esperti, specifiche attività con gli alunni. La formazione per gli addetti e preposti (ai sensi dell art. 37 del D.L.vo 81/2008) è effettuata come da piano di formazione proposto dal Dirigente Scolastico e successivamente illustrato agli Organi Collegiali. TITOLO VI - FONDO D ISTITUTO ART. 49 Ripartizione fra le categorie di personale La parte di fondo d istituto destinata indifferentemente al personale docente e A.T.A., viene assegnato e ripartito tra le due categorie in relazione al personale A.T.A. effettivamente in servizio e all organico del personale docente per una percentuale di 78% docenti, 22% ATA. ART 50 Funzioni e incarichi A tutto il personale destinatario di funzioni e/o incarichi è riconosciuto un compenso forfetario o orario secondo quanto deliberato dal Collegio Docenti e dal Consiglio di Circolo ad inizio anno. La documentazione dei compensi orari è effettuata tramite firma di presenza, quella dei compensi forfetari relazionata a fine anno al Collegio dei Docenti.

16 ART.51 Documentazione delle prestazioni aggiuntive Le ore prestate in commissioni risultano da apposito registro depositato agli atti e verificato tramite rilevatore di presenze. Le ore effettuate nei progetti sia come gruppi di lavoro sia come referente risultano dai prospetti riassuntivi affidati a ciascun responsabile di progetto. Le ore effettivamente prestate saranno oggetto di verifica finale. Le ore straordinarie del personale A.T.A., concordate con il DSGA, vengono quantificate dal rilevatore di presenza. ART.52 Retribuzione accessoria La misura dei compensi e dei budget di ore destinati alle varie attività aggiuntive sono indicate nelle tabelle sotto riportate. Per quanto riguarda i compensi relativi ai Collaboratori del Dirigente Scolastico, ai Responsabili di plesso, ai Presidenti d interclasse, alle Funzioni Strumentali al POF, e agli Incarichi Specifici ATA e flessibilità le competenze accessorie verranno proporzionalmente ridotte in caso di assenze continuative superiori a 30 giorni.

17 TITOLO VII TRATTAMENTO ECONOMICO ACCESSORIO Si sottolinea che gli importi imputati relativi al miglioramento offerta formativa sono stati quantificati sulla base degli accordi MIUR- OO.SS del 31/5/2011, della nota protocollo n 7451 del MIUR del 14/10/2011 e successive integrazioni MIUR 9238 del 14/12/2011 e prot del 22/12/2011 ; sono state inserite anche le economie dell anno precedente. Lordo dipendente uscite FIS a..s ,03 Economie anno ,51 Totale cifra FIS ,54 Indennità DSGA 3.440,00 Sostituto del DSGA 400,00 Accantonamento 2% 1.238,72 Totale competenze fisse 5 078, 72 Disponibilità FIS da contrattare ,82 Collaboratori del DS 4 987,50 Fondo da distribuire ,32 DOCENTI ATA Responsabili plesso 78 % , % , ,00 Intensificazione 3.755,50 Prestazioni 1.015, , ,00 Presidente Totale interclasse 900,00 intensificazione 8 370,50 progetti ,00 Prestazioni eccedenti orario obbligo (straordinario) commissioni Tot Prest Ecceden 5.024,93 straordinario flessibilità Totale spese Totale ,43 FIS doc FIS ATA Assistenti Amministrativi Collaboratori scolastici 2.465,00 Assistenti Amministrativi 2.559,93 Collaboratori scolastici Le ore di flessibilità, pari a circa euro 200 per ogni punto saranno pagate a 13 docenti in base a: - complessità organizzativa - orario spezzato (almeno tre) Funzioni strumentali a ,87 Ore eccedenti docenti ,68 Ore eccedenti residuo Totale ore eccedenti 6051,66 Incarichi specifici ATA ,08 Economie a.s ,05 Totale incarichi specifici Ata 2.611,13 Fondi alunni stranieri (art.9 CCnl 22/12/2007) 1705,24

18 PROGETTI NON A CARICO DEL FIS Laboratorio lettura fondi circoscrizione di cui per dsga 185,00 Assistenza educativa fondi comunali per 4.475,00 personale esterno Fondi L. 440/97 attività di docenza personale interno per hc Attività aggiuntive dsga e personale ata progetto frutta e non solo 783,58 844,77 TITOLO VIII - NORME FINALI ART. 54 Controversie interpretative Per risolvere eventuali controversie interpretative delle norme contenute nel presente contratto, le parti che lo hanno sottoscritto s incontrano per definire consensualmente il significato della clausola contestata. ART. 55 Impegni di spesa A norma dell art. 51, comma 30, del D.L. 29/79 e successive modificazioni ed integrazioni, il presente accordo non comporta, neanche a carico degli esercizi finanziari successivi, impegni di spesa eccedenti le disponibilità finanziarie definite dal CCNL e quindi delle risorse assegnate alla scuola. ART.56 Validità dell accordo Il presente contratto conserva validità fino alla nuova negoziazione. All inizio di ogni anno scolastico le parti si possono incontrare per verificare la volontà di confermare o meno le norme contenute nel presente contratto. Torino, 29 febbraio 2012 Dirigente Scolastico Dott.ssa TERNAVASIO Govanna Delegazione di parte sindacale: CISLScuola (rsu) POCHETTINO Silvia FLCCGIL (rsu SNALS SCUOLA TITTI Francesca GARAVAGNO Lucia

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