APPUNTI DEL CORSO DI PATROLOGIA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "APPUNTI DEL CORSO DI PATROLOGIA"

Transcript

1 APPUNTI DEL CORSO DI PATROLOGIA Don Angelo Longo *** INTRODUZIONE Patrologia, patristica e letteratura cristiana antica; lo studio dei Padri nella teologia: significato e metodo dello studio Dal documento Optatam Totius, lo studio della teologia incomincia con i temi biblici. Dopo lo studio della scrittura si considerano i Padri della chiesa. E in seguito lo sviluppo della dottrina. 1. DIVERSI APPROCCI La parola Patrologia deriva da Pater + Logos. È la scienza dei Padri della Chiesa. Ci sono diversi approcci alla stessa materia dei padri. La Patrologia è lo studio scientifico della vita delle opere e della dottrina di quei personaggi dell antichità. Ha un approccio prima di tutto storico e bibliografico, ma anche teologico. La Patristica è la teologia patristica che considera la dogmatica dei Padri nella loro riflessione ecclesiale. È quindi vera e propria teologia (nel corso faremo sia patrologia che patristica). La Letteratura cristiana antica è una disciplina non teologica, si può dire letteraria. È uno studio che considera gli aspetti stilistici e filologici degli scrittori cristiani antichi. Anche un ateo può affrontare questo tipo di studi. L oggetto dello studio, comunque, rimane lo stesso; cambia il contesto. Perché studiamo i Padri oggi? Nei Padri vi è qualcosa di singolare. Qualcosa di normativo per noi. I Padri sono i primi teologi che rifletterono sulla scrittura; con loro la teologia prese una direzione precisa che è normativa anche per noi. Perché il canone, perché i simboli di fede, perché le catechesi? Grazie ai Padri. Nell Ottocento riprende con nuovo vigore la teologia dei Padri, soprattutto con Johann Adam Mohler della scuola di Tubinga, con J.H. Newman e con Perrone della scuola romana; nel secolo scorso, poi, si trovano de Lubac, Danielou, von Balthasar. Tutti questi teologi ci dicono che c è ancora moltissimo da sfruttare e da tirare fuori dalla teologia patristica (ne parla sempre Benedetto XVI) che rappresenta per noi una miniera inesauribile. Questo risveglio dei Padri ha preparato il Concilio Vaticano II. Ironicamente, però, dopo li Concilio si trova una certa ermeneutica della discontinuità, l anno 1965 per alcuni è l anno zero della teologia. Papa Paolo VI, però, invitava ad assumere l atteggiamento opposto verso i Padri. Con il grande ritorno alle scritture, il Concilio chiama al ritorno alla grande tradizione, il contesto in cui la chiesa antica leggeva la scrittura; quest ultima infatti non è staccata dalla comunità in cui vive. 2. ATTUALITÀ DEI PADRI È importante sottolineare l attualità dei Padri (La presentazione all Instruzione della Congregazione per

2 l Educazione Cattolica: Lo studio dei padri della chiesa nella formazione sacerdotale, p. 3). Dai Padri ci si attendono oggi: 1) orientamenti e luce per superare certe difficoltà in cui si trova la teologia. [Il Ritorno alle Scritture deve essere accompagnato dal ritorno alla Tradizione attestata dagli scritti patristici, se si vuole che produca I frutti sperati,(instr. 29)]. 2)sani criteri di discernimento dottrinale e morale per camminare più sicuri in mezzo alle attuali trasformazioni culturali e sociali. 1 3)un nutrimento sostanzioso per i vari movimenti di spiritualità che stanno sorgendo nel laicato e animano la vita pastorale (vedi le Piccole Sorelle dell Agnello). 3. IL TITOLO PADRE Il titolo Padre è un titolo onorifico: padre è colui che dà la vita. I Padri, quindi, sono coloro che ci hanno educato nella fede. Sono i custodi della tradizione, gli autentici maestri della fede. Hanno una vocazione particolare nella Chiesa: non sono alla nascita né all infanzia, ma nell adolescenza della Chiesa. Insegnano alla Chiesa quello che dalla Chiesa hanno imparato. La chiesa primitiva, fino al IV secolo ha riservato questo titolo solo ai vescovi, che predicano il vangelo nell assemblea liturgica. Dalla fine del IV secolo diventano i testimoni autorevoli della tradizione. È da allora che nasce un argomentum patristicum per stabilire definitivamente cosa crediamo e cosa non crediamo La prima volta che il titolo viene applicato è per indicare i partecipanti al concilio di Nicea (i 318 padri conciliari, che in realtà erano solo ). dopo il 200 il titolo viene applicato anche ai sacerdoti: san Girolamo non era vescovo. Insieme a Gregorio Magno, Agostino e Ambrogio forma il quartetto dei padri occidentali: il primo era papa, il secondo e il terzo erano vescovi. Lui era solo un eremita che viveva nella caverna. Nell'iconografia viene fatto cardinale (vestito di rosso), dato che era anche assistente di papa Damaso (un caso analogo è quello di Efrem, semplice diacono). La definizione classica di Padre è quella di Vincenzo di Lerin (dispensa 5). si distinguono per la dottrina, la santità di vita e l'approvazione della Chiesa (soprattutto romana, per sottoscrivere la comunione) come testimoni della fede. Sono autorevoli nella spiegazione della fede. Le quattro caratteristiche tracciate da Petrus Anatus in un manuale del '700 che definiscono il padre, quindi, sono Antichità Ortodossia Santità approvazione ecclesiastica ANTICHITÀ Nel suo manuale, oltre ai primi sette secoli, Petrus mette in continuità i padri con gli scolastici, chiamando padri anche Tommaso e Bonaventura. Forse chiamarli Padri è eccessivo, soprattutto per la differenza di metodo. La cosa importante di Petrus è che mette a fuoco la continuità. Bernardo è l'ultimo padre, scrive come i padri, non è scolastico. Padre Perrone, gesuita dell'ottocento, insiste 1 Oggi viviamo in un contesto simile a quello del V secolo: Roma, intoccabile, eterna, invincibile, cade nel 410. Il panico percorre tutto l impero: è uno shock ovunque. Da quel momento tutti i cristiani sono accusati di essere i colpevoli del crollo di Roma: i pagani accusavano i cristiani che andavano contro il decreto di Vespasiano sull idolatria. Agostino risponde con il De Civitate Dei. Oggi la situazione è analoga, almeno negli Stati Uniti. Con il crollo delle Torri Gemelle c è un cambiamento pragmatico non solo in America, ma in tutto il mondo: non si può mai essere sicuri in nessun luogo (aumento dei controlli in tutto il mondo ). E le accuse dei pagani sono: è colpa delle religioni, è colpa del papa, ecc i Padri ci danno risposte valide anche per il nostro contesto.

3 sulla nomina di Bernardo, rendendo molto lunga l'era dei padri. Ma si deve tenere conto che la sua nomina, inizialmente è una critica alla scolastica, che in questo prospettiva si pensa abbia tradito l'eredità patristica. Anche il genere conta (si nota differenza tra i padri e gli scolastici in metodologia). Ma nel de Trinitate Agostino applica anche le categorie aristoteliche e lo si legge come Tommaso. Non è giusto dire che i padri scrivevano in uno stile unico (Tommaso ha scritto inni bellissimi) né discriminare in tal modo gli scolastici. Se non si chiude l'era dei padri con Bernardo, la si chiude con Giovanni damasceno in oriente e con Isidoro di Siviglia in occidente. Un'altra possibilità, più conservatrice, è l'avvento di Giustiniano o la morte di Gregorio Magno (che spesso è il riferimento per l'inizio del medioevo). Un altra ipotesi è il concilio di Calcedonia, ma è una proposta eccessiva. Gli scritti del primo testamento diventano il canone del Testamento. La prima lettera al di fuori è la lettera di papa Clemente alla chiesa di Corinto. L'assemblea liturgica leggeva quella lettera durante la liturgia, come si legge la scrittura (allora c'era ancora fluidità nel canone). L'epoca patristica finisce con un clima intellettuale diverso: le invasioni barbariche e la diffusione dell'islam che comincia a occupare le sedi episcopali e le zone cristiane (alcuni monofisiti erano accoglienti con i musulmani, perché gli permettevano di vivere più in libertà la loro fede, non più sotto il controllo ortodosso). Da quel momento il papa si rivolge più all'impero romano europeo e non più verso la chiesa di oriente (così nasce anche il rapporto stato-chiesa e si pongono i presupposti per il grande scisma del 1054). secondo Ratzinger la configurazione del medioevo è già impostata qui. L'ORTODOSSIA Non significa priva di errore, ma semplicemente che essi mantenevano una comunione leale con la Chiesa e senza opposizione dottrinale. Ad esempio, la chiesa non ha mai condiviso la teoria di Agostino sui bambini morti non battezzati. Questi, insistendo molto sulla priorità della grazia di Cristo per la salvezza, grazia che passa per il battesimo, affermava che per un bambino morto senza battesimo non c'era alternativa all'inferno (anche se poi il bambino finisce in una zona dell'inferno dove il fuoco non brucia tanto). La chiesa non segue Agostino; si crea l'ipotesi del Limbo, mai negata dalla chiesa (solo pochi anni fa la commissione teologica internazionale ha mostrato la non necessarietà dell'ipotesi del limbo). Un altro esempio è quello di altri padri che non hanno sostenuto la santita o l'immacolata concezione di Maria. Come risolvere questi problemi? Qui in gregoriana Perrone faceva la distinzione tra Padri come Testimoni alla tradizione apostolica (quando parla della fede e in accordo agli altri padri) sono infallibili e non possono sbagliarsi. Come esegeti privati, essi prendono la loro posizione privata. Dalla Lettera di Clemente ai Corinti (c. 96AD) fino a Papa Gregorio Magno (604)/ Occidente Imperatore Giustiniano (527)/ Oriente o più tardi Isidoro di Siviglia (c. 636)/ Occidente Giovanni Damasceno (c. 750)/ Oriente Un esempio odierno è il libro di Gesù di Nazareth, lavoro di un teologo, non di un papa. Lo stresso papa distingue tra il dottore privato e il magistero petrino (in quanto testimone autorevole alla tradizione apostolica della chiesa). Gregorio di Nissa sostiene che anche il diavolo sarà guarito (la salvezza universale, condannata dal quinto concilio ecumenico):

4 Questi e di tal genere sono gli insegnamenti che ci offre il grande mistero dell incarnazione divina. Mediante il suo congiungimento con l umanità, assumendo tutti i caratteri propri della natura umana, la nascita, il nutrimento e la crescita, fino alla prova della morte, Dio ha effettuato tutti quei benefici sopra menzionati, liberando l uomo dalla malvagità e procurando guarigione allo stesso padre del vizio. E salvezza da una infermità la liberazione da una malattia, sia pur a costo di sofferenza (Oratio catechetica magna ). LA SANTITÀ Virtù cristiana di base. Armonia tra vita e fede, tra fede e moralità. Una precomprensione vede nella santità una condizione che fa possibile una comprensione più esatta o più profonda della rivelazione cristiana. Per questa santità i Padri sono docili allo spirito ed hanno un istinto dogmatico, leggono le scritture con lo stesso spirito con cui sono state scritte (DV12). APPROVAZIONE ECCLESIASTICA Tertulliano, anche lui compare nel breviario, non è un padre, ma uno scrittore ecclesiastico antico. Lo chiamiamo così perchè gli manca almeno una di queste prerogative: non è santo (muore da montanista). Come lui Origene (muore in comunione con la chiesa e da essa venerato). Al dottore della Chiesa, invece, manca l'antichità. 4. SCRITTI ECCLESIASTICI E DOTTORI DELLA CHIESA Abbiamo visto i quattro padri della chiesa latini latini, nominati da Bonifacio VIII nel Nel 1568 san Pio V nomina quattro padri greci (Atanasio, Basilio il grande, Gregorio nazianzeno e Giovanni crisostomo) In alcune raffigurazioni si trovano i padri latini insieme ai quattro evangelisti (ad indicare scrittura e tradizione). Quando il passato consisteva soltanto degli apostoli, i loro discepoli e i martiri. Dal cuore di Gesù, su cui si è reclinato Giovanni evangelista, al suo discepolo Policarpo, al suo discepolo IV. Scrittori Ecclesiastici e Dottori 1) I Padri Latini: (1)Ambrogio (2) Girolamo (3) Agostino (4) Gregorio Magno 2) I Padri Greci: (1) Atanasio (2) Basilio il Grande (3) Gregorio Nazianzo (4) Giovanni Crisostomo Ireneo che muore a Lione: con Ireneo siamo ancora molto vicini a Gesù. Ireneo insiste sul fatto che Policarpo trasmetteva solo ciò che avevano detto gli apostoli: la sua opera è contro gli gnostici, che pretendevano di avere la vera rivelazione personale da Gesù. Vediamo ancora la vicinanza dei Padri al Signore: Ireneo, verso la fine della sua vita ricorda i ricordi di Policarpo per quanto concerne Giovanni: EUSEBIO, citando la lettera di IRENEO a Florino, dice: «Ricordo infatti gli avvenimenti di allora meglio di quelli accaduti di recente (perché le conoscenze acquisite da ragazzi crescono con l anima, dentro di essa), così che posso dire anche in luoghi dove il beato Policarpo si sedeva a discutere e il suo modo di procedere ed entrare in argomento, il carattere della sua vita e il suo aspetto fisico, i discorsi che faceva alla folla, come riferiva le sue relazioni con Giovanni e con gli altri che avevano visto il Signore, come ricordava le loro parole e quali erano le cose che aveva udito da loro sul Signore, sui suoi miracoli e sul suo insegnamento, e come Policarpo avesse ricevuto tutto questo dai testimoni oculari della vita del Signore e lo riferisse in conformità con le Scritture» (Historia Ecclesiastica ). Policarpo ascoltava Giovanni e raccontava, e quanto raccontava era concorde alle scritture: tradizione viva in sintonia con la Parola scritta. Gli gnostici, invece, credendo alle loro proprie ispirazioni iniziano a produrre altri scritti proprio. La verità che la chiesa professa si manifesta nelle scritture, non in fantasie provenienti da trasmissioni solo orali o da immaginazione privata.

5 5. METODO TEOLOGICO PATRISTICO Siamo in un momento di discernimento, il lavoro dei Padri è anche stabilire le cose normative: il deposito della fede, la teologia sorge come riflessione delle scritture, si canonizza il NT, si proclamano i dogmi trinitari e cristologici, nascono le prime formulazioni liturgiche. 1) Sacra Scrittura La Sacra Scrittura è chiaramente al centro della teologia patristica: i Padri erano principalmente esegeti. Prendevano molto sul serio la parola e la stessa lettera: assieme alla lettura spirituale si trova anche un embrione di riflessione critica. Dire che non si trova la scrittura nei testi patristici è dire che non si trova acqua in un fiume, dice un martire gesuita inglese. Se non avessimo la scrittura, potremmo ricostruirne i due terzi solo dalle citazioni di Agostino nelle sue opere. Facevano un esegesi in medio ecclesiae. La tradizione della chiesa era per loro norma interpretativa. È una teologia scritturistica e liturgica: «I padri hanno dato in tal modo la prima risposta consapevole e riflessa alla sacra Scrittura, formulandola non tanto come una teoria astratta, ma come quotidiana prassi pastorale di esperienza e di insegnamento nel cuore delle assemblee liturgiche riunite per professare la fede e per celebrare il culto del Signore risorto», (Congregazione per l Educazione Cattolica, Lo studio dei padri della chiesa nella formazione sacerdotale, 20). Origene dà sempre tre interpretazioni del Cantico dei Cantici: letterale (l argomento drammatico di amore), spirituale A (la sposa è la Chiesa e l amante è Cristo), spirituale B (la sposa è l anima, ma l incontro individuale avviene solo nella comunità e nel contesto della tradizione viva). Solo nel medioevo si perde questa componente e si arriva ad un misticismo individualista: io e Dio. Non era questo l atteggiamento dei Padri. 2) Inculturazione I Padri si trovano davanti alla necessità di inculturare per esprimere nelle diverse culture il Vangelo (è un problema che si trova già in Paolo). Per alcuni Padri, i filosofi sono degli eretici non illuminati (Tertulliano a qualche altro); per molti altri, invece, la filosofia greca procede da un'unica fonte di saggezza, il Verbo di Dio. Benedetto XVI quando parlò a Regensburg della peculiarità del cristianesimo disse che è la ragione divina che si incarna: il cristianesimo non è dunque al di là della ragione, ma ne è la pienezza. Nonostante ciò non c è sincretismo con i filosofi, ma c è un attenzione critica: Agostino critica la visione platonica che disprezzava il corpo. Lo schema exitus-reditus di Plotino, ad esempio, è stato visto come una similitudine della teologia cristiana. Ma ci sono differenze profonde: i cristiani parlano di Dio in seconda persona, hanno un rapporto personale, i filosofi sempre in terza persona. E di fatti, l exitus è piuttosto una caduta;l uno di Plotino non si preoccupa per niente, né pensa per niente all uomoeil ritorno al Padre non avviene per negazione del mondo materiale come in Plotino: è il Signore stesso che si è preoccupato di riportarci a lui incarnandoci. 3) Difesa della fede Le molte eresie furono un grande stimolo per la crescita della fede cristiana: «Come diceva s. Agostino di fronte al moltiplicarsi degli eretici: Dio ha permesso la loro diffusione, affinché non ci nutrissimo del solo latte e non rimanessimo in stato di rude infanzia (Io. eu. tr. 36.6), in quanto molte questioni riguardanti la fede quando, con astuta inquietudine, vengono esaminate più diligentemente, capite più chiaramente, predicate più insistentemente di modo che la questione mossa dall avversario diventi l occasione d imparare, (ciu )», (Istruzione della Congregazione per l Educazione Cattolica: Lo studio dei padri della Chiesa nella formazione sacerdotale, 33). La fede cristiana è sempre la stessa: già nelle scritture si vede il credo cristologico, testimonianze della trinità, il progetto di salvezza del mondo e tutto ciò che la chiesa ha semplicemente esplicitato e attualizzato nel corso dei secoli, grazie anche alle sfide delle eresie. Così anche il sacerdozio come prerogativa maschile è così perché così lo ha stabilito Cristo.

6 4) Il Senso del Mistero e l Esperienza del Divino C è un bel rapporto fides et ratio nei padri come anche un profondo senso del divino e della trascendenza: si percepisce il mistero di Dio che si può intelligere ma non comprendere. San Gregorio Nazianzeno, in proposito, dice: Io penso che parlare di Dio è impossibile e comprenderlo è ancor più impossibile. Ché quello che si è pensato, la parola potrebbe fors anche manifestarlo, se non adeguatamente, comunque in modo oscuro, a colui che non sia completamente malato nell udito e stolto nell intelligenza. Ma il comprendere con il nostro intelletto una sostanza così grande è assolutamente impossibile e irraggiungibile, non solo per quelli di spirito insonnolito e che badano solo a quello che è a terra, ma anche per quelli che sono molto grandi e che amano Dio; è impossibile, senza distinzione, a tutta la natura creata, a tutti quelli davanti ai quali si addensa questa caligine e ai quali questo spesso elemento carnale fa ostacolo alla conoscenza della verità, (Orazione 28.4). Possiamo fare qualcosa, ma dobbiamo sempre avere presente il nostro limite (cfr. leggenda agostiniana, che lo stesso Benedetto XVI ricorda nel suo stemma con la conchiglia: umiltà del teologo davanti al mistero di Dio). È necessario, oltre allo studio intellettuale, un processo di purificazione dell anima. C è un rapporto tra santità e comprensione. Ancora San Gregorio Nazianzeno: Non crediate, voialtri, che il parlar di Dio come vuole la nostra religione sia una cosa che compete a chiunque. Niente affatto: tale argomento costa caro e non lo posseggono quelli che vivono terra-terra. Aggiungerò anche che non si può parlarne chiunque: lo si può fare certe volte, e a certe persone, e in una certa misura. Non lo possono fare tutti, perché è un compito che spetta a quelli che si sono esercitati e hanno trascorso tutta la loro vita nella contemplazione e, soprattutto, hanno purificato l anima e il corpo o, almeno, la stanno purificando, (Orazione 27.3). Così dice anche Dionigi: è necessario pregare, fare teologia in ginocchio (von Balthasar) per poter stare uniti a Dio. Fare teologia pregando: Perciò, prima di tutto, ed in particolar modo prima di parlare di Dio, è necessario cominciare dalla preghiera, non per attrarre a noi la forza che è presente in tutti i luoghi e in nessuno, ma affinché con il ricordo e le invocazioni possiamo metterci nelle sue mani e unirci a lei (Dionigi L Areopagita, Nomi Divini 3.1). Agostino è un grande esempio che mostra lo stesso atteggiamento: Se mi si domanda poi come si realizzò l incarnazione, dico che il Verbo di Dio si è fatto carne, cioè uomo, senza essere tuttavia convertito e trasformato in ciò che si è fatto, e si è fatto esattamente in tal modo che in lui si trova non solo il Verbo di Dio e la carne dell uomo, ma anche l anima razionale e che questo tutto si dica Dio a causa della natura divina, e uomo a causa della natura umana. Se è difficile intenderlo, l anima si purifichi con la fede, astenendosi ogni giorno di più dal peccato, operando il bene e pregando con il gemito dei santi desideri, perché, progredendo con l aiuto divino, comprenda ed ami, (Agostino, De Trinitate ). 5) La Realtà Unitiva della Teologia L obiettivo è l unione della fede tra ciò che si crede e ciò che si vive. La chiesa non insegna solo la fede, ma anche i costumi. Le due cose vanno insieme: non c è verità senza amore, né amore senza verità (ortodossia ed ortoprassi). C è sempre questo aspetto unitivo tra teologia e spiritualità. Allo stesso modo c era nei padri uno sguardo universale: i cattolici, nella diocesi di Agostino erano in minoranza, ma come vescovo egli influenzava tutto il mediterraneo; aveva una corrispondenza epistolare con mezza Europa. 2 Lo scopo, quindi, è farsi un amico. Sentire cum ecclesiam(?). È più o meno la proposta di sant Ignazio di Loyola. 2 Si dice che una lettera di Agostino per Girolamo circolò 9 anni in Europa prima di arrivare a destinazione, tanto che Girolamo (che ne aveva già sentito il contenuto prima di riceverla) lo rimproverò. Anche Ilario di Poitiers, che passa pure in Asia minore; così anche altri pastori.

7 6. CONCLUSIONE Sant Ignazio di Loyola e gli Esercizi Spirituali. Lo studio dei padri della chiesa ci mostra quel momento di grande compimento di tutti gli esercizi spirituali: amare e servire Dio in tutte le cose. Cosa ami e cosa servi? Come conclusione, leggiamo questo brano della Congregazione per la dottrina della fede: Gli studi patristici non possono fare a meno di una solida conoscenza della storia della chiesa che rende possibile una visione unitaria dei problemi, degli avvenimenti, delle esperienze, delle acquisizioni dottrinali, spirituali, pastorali e sociali nelle varie epoche. In tal modo ci si rende conto del fatto che il pensiero cristiano, se comincia con i padri, non finisce con loro. Ne segue che lo studio della patristica e dalla patrologia non può prescindere dalla tradizione posteriore, compresa quella scolastica, in particolare per ciò che riguarda la presenza dei padri in questa tradizione. Solo in questo modo si può vedere l unità e lo sviluppo che vi è in essa e anche comprendere il senso del ricorso al passato. Esso infatti apparirà non come un inutile archeologismo, ma come uno studio creativo che ci aiuta a conoscere meglio i nostri tempi e a preparare il futuro (Congregazione per l Educazione Cattolica, Lo studio dei padri della chiesa nella formazione sacerdotale, 60). Non si può canonizzare la patristica a scapito dello sviluppo successivo. È bene assumere un ermeneutica di continuità per cogliere l unità e lo sviluppo della teologia e comprendere anche l importanza del ricorso ai padri. La base patristica è un vero punto comune tra ortodossi e cattolici, non c è vera opposizione nel modo di vedere i padri (al di là della forma).

8 Sezione 2: Gli Apocrifi Biblici Canonizzazione del Nuovo Testamento, gli apocrifi ed il Protovangelo di Giacomo. 1. LA CANONIZZAZIONE DEL NUOVO TESTAMENTO 1. Scritti canonici (1) Lettere (2) Vangeli (3) Atti (4) L Apocalisse 2. Scritti dei Padri Apostolici letti come Scrittura: (1) I & II Clemente (2) La Didaché (3) Il Pastore di Erma (4) La Lettera di Barnaba 3. Scritti gnostici * Marcione * κανων = metro, misura, criterio 4. I tre criteri operativi nella canonizzazione del NT (1) Origine apostolica (2) Il ruolo delle chiese locali nell accoglienza del libro (3) Regula Fidei = la norma che delimita l ambito della ricerca cristiana della verità 5. Testimonianza documentiva (1) Il Canone Muratori ( c. 200 AD ) mancano soltanto: Ebrei, I & II Pietro, Giacomo ed una lettera di Giovanni (2) Liste complete Oriente: La Lettera Pasquale di Atanasio (Ep. 39) 367 AD Occidente: Decretum Gelasianum de libris recipiendis et non recipiendis ( capitoli 1-3) 382 AD 2. GLI APOCRIFI BIBLICI 1. αποκρυφος = segreto 2. I Vangeli Apocrifi dell Infanzia Derivano da essi: (1) i nomi dei genitore di Maria 3 (2) la presentazione di Maria nel Tempio 3 Intanto per la bambina i mesi andavano aumentando; quando ebbe due anni, Gioacchino disse: Portiamola nel tempio al Signore per compiere la promessa da noi fatta, per paura che il Signore non ce la richiami e non risulti sgradito il nostro dono. Ma Anna rispose: Aspettiamo il terzo anno, affinché non cerchi suo padre o sua madre. E Gioacchino disse: Aspettiamo.

9 (3) la grotta a Bethlemme (4) il bue e l asino vicino alla culla di Gesù (5) il numero e i nomi dei Magi 3. IL PROTOVANGELO DI GIACOMO Il titolo deriva da P. Guillaume Postel, S.J. nel ; il titolo originale era La Natività di Maria e Apocalisse di Giacomo. Questo vangelo, risalente alla seconda metà del secondo secolo in Egitto e ampliato successivamente, ha lo scopo di completare gli scritti del Vangelo. l autore non è un giudeo: mostra un ignoranza impressionante dei luoghi della Palestina. Si trovano estratti di vangeli canonici arricchiti da tradizioni provenienti da Gerusalemme. In occidente è stato condannato come apocrifo nel decreto Gelasiano, mentre in Oriente è stato tenuto molto in considerazione. Per difendere la verginità di Maria, si è detto che Giuseppe sposò Maria già vecchio, e con figli. Ma questa è solo un idea successiva; lo stesso Giovanni Paolo II la rifiuta: non ci aiuta a comprendere la castità di Giuseppe. Nel testo abbiamo anche una testimonianza della verginità in partu di Maria. La natività miracolosa di Gesù: XIX. E [Giuseppe e la levatrice] si fermarono nel luogo della grotta e vi era una nube oscura che adombrava la grotta. La levatrice disse: Oggi la mia anima è stata esaltata (cf. Lc 1.46), perché oggi i miei occhi hanno visto cose mirabili (cf. Lc 2, 30): è nata la salvezza di Israele. All improvviso la nube si ritrasse dalla grotta, e apparve nella grotta una grande luce, tale che gli occhi non potevano sopportarla. E, a poco a poco, quella luce andava dileguandosi, finché apparve un bambino. Egli venne e prese il seno della madre. La levatrice allora esclamò: Quanto è grande questo giorno per me, perché mi è stato dato di vedere questo nuovo spettacolo! E la levatrice uscì dalla grotta imbattendosi in Salome, alla quale disse: Salome, Salome, ho da riferirti del nuovo: una vergine ha messo al mondo, cosa che la sua natura non permette [ è la verginità in parto: ciò che la sua natura non permette]. Salome replicò: Vive il Signore, mio Dio: se non metto il dito e non esamino la sua natura, non crederò mai che una vergine abbia partorito. [nel racconto del vangelo, Salome fa la prova e la sua mano in quel momento si inaridisce; subito, però, il bambino Gesù la guarisce] Se questo vangelo, pur presentando cose border line, testimonia comunque il canone, ci sono altri vangeli apocrifi che non sono accettati in nessun modo. Vediamo l esempio del vangelo di Tommaso: Questo bambino Gesù, all età di cinque anni, giocava nel guado di un ruscello, e traeva le acque correnti nei fossati, e le rendeva subito pure, e le comandava con una semplice parola. E bagnata dell argilla, ne foggiò dodici passeri, e quando fece questo era un giorno di sabato. E c erano anche molti altri fanciulli che giocavano con lui. Allora un ebreo, avendo osservato quello che Gesù stava facendo, che giocava in giorno di sabato, se ne andò subito ad annunciarlo al padre suo Giuseppe: Ecco, disse, che tuo figlio è presso il ruscello, e, presa dell argilla, ne ha foggiato dodici uccelletti, ed ha profanato il sabato. E Giuseppe, venuto in quel posto, lo vide e gli gridò: Perché fai di sabato ciò che non è permesso fare? Ma Gesù, battendo le mani e rivolgendosi ai passerotti, gridò loro: Volate via! E i passeri, aperte le ali, volarono mandando strida. Gli Ebrei rimasero molto stupiti a questo spettacolo e andarono a raccontare ai loro capi ciò che avevano visto fare a Gesù (c.2). Quando la bimba ebbe tre anni, Gioacchino disse: Invitiamo le figlie degli Ebrei, quelle senza macchia; prendano in mano, ciascuna, una lucerna, e siano (le lucerne) accese, affinché ella non si volga indietro e il suo cuore non sia trattenuto fuori del tempio del Signore. E così fecero fino a quando non furono saliti al tempio del Signore. Il sacerdote l accolse, l abbracciò, la benedisse ed esclamò: Il Signore Iddio ha magnificato il tuo nome in tutte le generazioni [cf. Lc 1, 48 citazione del vangelo canonico]. In te, negli ultimi giorni, il Signore manifesterà la sua salvezza ai figli d Israele. Ed egli la fece sedere sul terzo grado dell altare e il Signore Iddio effuse su di lei la sua grazia, ed ella si mise a danzare [giustificazione patristica della danza liturgica] e così fu presa a benvolere da tutta la casa di Israele. (Il Protovangelo di Giacomo: La presentazione di Maria al tempio, VII)

10 Un altra volta, Gesù attraversava il villaggio, e un bambino correndo lo urtò ad una spalla. E Gesù irritato gli disse: Non continuerai la tua strada. E tosto il bambino cadde morto. E alcune persone, che avevano visto ciò ch era accaduto, dissero: Donde verrà mai questo bambino, che ciascuna sua parola si realizza subito? E i genitori del bambino morto vennero a trovare Giuseppe e si lamentarono dicendo: Con un bambino simile, non puoi abitare con noi nel villaggio, oppure insegnagli a benedire e non a maledire; giacché egli fa morire i nostri figli. E Giuseppe, preso a parte il bambino, lo rimproverava, dicendo: Perché fai così? Queste persone soffrono, e ci odiano, e ci perseguitano. Gesù rispose: So che le parole che pronunci non sono tue; tuttavia, tacerò per amor tuo; ma loro, subiranno il castigo. E subito, quelli che l accusavano divennero ciechi (4,1-5,2) Oppure il vangelo arabo dell infanzia di Gesù: Gesù coricato nella culla disse a Maria: Sono Gesù, il Figlio di Dio, il Logos a cui tu hai dato la luce. C è molto fascino per questi racconti. È interessante chiedersi il perché. Per concludere, quindi, possiamo parlare dei quattro categorie di scritti: Scritti canonici (inizio del primo secolo) Scritti apocrifi (mescolanza di verità e falsità) Scritti gnostici (totalmente fuori dal discorso, sono eretici); non scritti prima dei vangeli canonici (non c è alcuna evidenza della loro esistenza prima del I secolo; vengono fuori dal II in poi; in più le citazioni dei vangeli canonici mostrano la loro posterioritù); Scritti patristici di autori ecclesiastici, che godono una certa ispirazione (nel senso generico, non al livello della parola di Dio); Il cristianesimo che conosceva Maometto, probabilmente, era molto basato sulla letteratura gnostica: il corano cita molto quei testi (ad esempio, il Corano crede che Cristo non è morto in croce: è sceso ed è andato a vivere da un'altra parte).

11 Sezione 3: La letteratura dei Padri Apostolici La lettera di Clemente ai Corinzi, la Didaché, la Lettera di Barnaba, la Lettera a Diogneto ed il Pastore di Erma. 1. I PADRI APOSTOLICI: LETTERATURA SUBAPOSTOLICA ( AD ) Siamo all inizio della letteratura apostolica. La denominazione risale a Jean-Baptiste Cotelier che pubblicò a Parigi nel 1672 la prima edizione di questi Padri: Patres aevi apostolici. Si sapeva dell esistenza della Didake dalle citazioni che si sono susseguite nei secoli. È stata riscoperta nel suo intero solo nel XIX secolo. La Letteratura (1) Le Lettere di Barnaba, Clemente Romano, Ignazio di Antiochia, Policarpo di Smirne ed il Pastore di Erma (2) I frammenti di Papia di Gerapoli e la Lettera a Diogneto (3) La Didaché (riscoperta nel XIX secolo) Non è una letteratura omogenea: Barnaba ed Erma sono scritti apocrifi; la lettera a Diogneto è un apologia. C è diversità anche per l origine letteraria. La datazione è dalla fine del I secolo fino alla prima metà del secondo. (la lettera di Clemente è contemporanea alla lettera di Pietro). Alcune di queste opere godevano dello stato canonico (a Corinto si leggevano le lettere di Clemente, a Roma il Pastore). Con queste si apre, però, il periodo non canonico. Sono scritte dai discepoli degli apostoli, che richiamano immediatamente la tradizione apostolica. Anche la struttura comunitaria è neo-testamentaria. È il momento di passaggio dalla rivelazione alla tradizione. Varie Caratteristiche della Letteratura Sub-apostolica: (1) Obbedienza Ecclesiastica (2) Contro Eresie e Scismi (3) Senso Escatologico (4) Un Ricordo Vivido di Cristo (5) Cristologia più o meno uniforme (Cristo figlio di Dio, pre-esistente, collaboratore nella creazione). (6) Non è una Esposizione Scientifica della Fede; non ne è lo scopo (che è invece di rispondere le sfide della comunità su unità, obbedienza ) 2. LA LETTERA DI CLEMENTE AI CORINTI La più antica accanto agli scritti biblici, contemporanea, più o meno, con quella di Pietro. Il motivo era una disputa nella chiesa di Corinto: alcuni dei presbiteri anziani sono stati messi a lato da giovani carismatici. La comunità di Roma ne viene a conoscenza (è probabile che alcuni cristiani di Roma siano passati per Corinto, non siano stati accolti bene ed hanno riportato a Roma quello scisma). In ogni caso era una comunità molto vispa, san Paolo la bastona spesso. Datata dopo Nerone e subito dopo la persecuzione di Domiziano (volevamo rispondere prima, ma abbiamo appena passato una persecuzione con Domiziano). È probabile che Giovanni sia ancora in vita; è importante per capire l azione della chiesa romana, che, malgrado l apostolo sia ancora in vita, risponde ad una crisi in Grecia. Attestata nella lettera di Dionigi di Corinto a Papa Sotero ( )

12 Circa 96 AD Autore ( Clemente) Chi era? (Un ipotesi è che sia il collaboratore di Paolo) * secondo Ireneo, il terzo successore di Pietro * collaboratore di Paolo? Filippesi 4:3: E prego te pure, mio fedele collaboratore, di aiutarle, poiché hanno combattuto per il vangelo insieme con me, con Clemente e con gli altri miei collaboratori, i cui nomi sono nel libro della vita. * qualche legame con il console Flavio Clemente, cugino di Domiziano? * il portavoce autorevole e autorizzato del consiglio presbiterale di Roma Un analisi scientifica ci mostra che è un testo scritto da un singolo autore di discendenza giudaica: cita molto l AT (e meno i testi che diverranno il NT, solo due volte brani dai Vangeli). L autore parla in nome della comunità romana. Indirizzo e saluto della Lettera (di San Clemente Romano) ai Corinti: La Chiesa di Dio che dimora in Roma, alla Chiesa di Dio che dimora in Corinto, ai chiamati e santificati nella volontà di Dio per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo. Grazia a voi e pace in abbondanza dall onnipotente Dio per mezzo di Gesù Cristo (I Clemente). Il saluto somiglia ai saluti paolini. Nell antichità è stata attribuita unanimemente a Clemente anche se in essa non si trova il suo nome. Chi era Clemente? Secondo Ireneo (seconda metà del II secolo), era (?). Dunque, dopo aver fondato ed edificato la Chiesa, i beati apostoli affidarono a Lino il servizio dell episcopato; di questo Lino Paolo fa menzione nelle lettere a Timoteo. A lui succede Anacleto. Dopo di lui, al terzo posto a partire dagli apostoli, riceve in sorte l episcopato Clemente, il quale aveva visto gli apostoli stessi e si era incontrato con loro ed aveva ancora nelle orecchie la loro predicazione e davanti agli occhi la loro Tradizione. E non era il solo. Perché allora restavano ancora molti che erano stati ammaestrati dagli apostoli. Dunque, sotto questo Clemente, essendo sorto un contrasto non piccolo tra i fratelli di Corinto, la Chiesa di Roma inviò ai Corinzi una importantissima lettera per riconciliarli nella pace, rinnovare la loro fede e annunciare la Tradizione che aveva appena ricevuto dagli apostoli: un solo Dio onnipotente [è un esempio di regula fidei: suona già come il simbolo, ma non aveva ancora una formulazione fissa], creatore del cielo e della terra e plasmatore dell uomo, il quale ha fatto venire il diluvio, ha chiamato Abramo, ha fatto uscire il popolo dalla terra d Egitto, ha conversato con Mosè, ha stabilito la Legge e inviato i profeti ed ha preparato il fuoco per il diavolo e i suoi angeli. Che questo Dio è annunciato dalla Chiesa come Padre del nostro Signore Gesù Cristo, chi vuole lo può apprendere da questo stesso scritto, come pure può conoscere la Tradizione apostolica della Chiesa, essendo quella lettera più antica di coloro che ora inegnano falsamente e immaginano un altro Dio al di sopra del Demiurgo e Creatore di tutto ciò che esiste. A questo Clemente succede Evaristo... (Adversus Haereses 3.3.3). Eusebio di Cesarea sostiene che Clemente era il collaboratore di Paolo che si trova in Fil 4,3: Il dodicesimo anno dello stesso principato [cioè, di Domiziano], ad Anacleto, vescovo della Chiesa di Roma per dodici anni, succedette Clemente, che l apostolo Paolo, nella lettera ai Filippesi, dichiara di aver avuto come collaboratore, dicendo: Insieme con Clemente e gli altri miei collaboratori, i cui nomi sono nel libro della vita (Storia Ecclesiastica 3.15). Un altra ipotesi lo vede come console Flavio clemente, cugino dell imperatore Domiziano e condannato alla morte per ateismo (si sarebbe rifiutato di dare culto agli dei del Pantheon romano e in particolare l imperatore stesso); questo membro della famiglia imperiale, sarebbe stato dunque un cristiano (i cristiani del I secolo, infatti, erano accusati di ateismo). Anche il pastore di Erma, documento romano del II secolo, parla di un Clemente che ha l incarico di corrispondere con le altre chiese (una sorta di ministro degli esteri): Scriverai pertanto due libretti e ne manderai uno a Clemente e uno a Grapte. Clemente poi lo manderà alle città straniere, poiché ciò è commesso a lui; Grapte invece ammonirà le

13 vedove e gli orfani. Tu infine lo leggerai a questa città insieme coi presbiteri preposti alla Chiesa (Il Pastore di Erma Vis 2.4.3). Entriamo qui nelle discussione sulla presenta o meno del mono-episcopato a Roma: gli studiosi dicono che il mono-episcopato si è sviluppato più rapidamente in oriente che in occidente e non era presente ancora in quel secolo. c erano di certo riunioni (concilii direttivi) di vescovi e presbiteri (non distinti). In questi, Clemente si sarebbe distinto tra gli altri come portavoce della comunità romana. Bosio e altri concludono che si deve concludere che si rivendica come portavoce dello Spirito Santo. ma la domanda, allora è come mai Eusebio ci riporta, già nel II secolo, un elenco così preciso di vescovo? Clemente si distingueva nel concilio e rappresentava il concilio; ciò non vuol dire che non possiamo dire di più, ma con la documentazione storica che abbiamo (quella presentata), non si può dire di più con certezza. La tradizione della Chiesa parla comunque di lui come papa. Vari punti sul contenuto e sul significato della Lettera di Clemente Testimonianza alla presenza di Pietro e Paolo a Roma. Ma lasciando gli esempi antichi, veniamo agli atleti vicinissimi a noi. Prendiamo i nobili esempi della nostra generazione. Per gelosia e invidia (le persone che erano) le più giuste colonne furono perseguitate e lottarono sino alla morte. Mettiamoci dinanzi agli occhi i buoni Apostoli. Pietro, che per un ingiusta gelosia sopportò non una o due, ma molte sofferenze e così, resa testimonianza, raggiunse il posto a lui dovuto della gloria. Per gelosia e discordia Paolo mostrò (come si consegua) il premio della pazienza. Sette volte caricato di catene, esiliato, lapidato, fattosi araldo in Oriente e in Occidente, ottenne l eccellente fama della sua fede. Dopo aver insegnato la giustizia a tutto il mondo, giunto i confini dell Occidente [Paolo sarebbe dunque arrivato in Spagna, come ha espresso desiderio di fare], resa testimonianza dinanzi ai governanti, lasciò così il mondo e raggiunse il luogo santo, divenendo un grandissimo modello di pazienza (I Clemente 5.1-7). È una testimonianza antichissima e molto importante. La chiesa romana stabilisce il suo primato sulle due colonne. La lettera risale al 96 circa: se il martirio sarebbe avvenuto nel 60 circa, non c è motivo di dubitare della validità del documento a soli 30 anni di distanza. L ordine e l armonia del cosmo come preludio dell ordine della e nella Chiesa. Il motivo della lettera era ristabilire l ordine nella Chiesa di Corinto, cfr. Clemente 3,5). Che è anche l ordine nella liturgia (risposta allo scisma); è una preoccupazione intra-ecclesiale, non si preoccupa dei giudei, dei pagani o degli eretici. 1. Sono per noi evidenti queste cose e siamo scesi nelle profondità della conoscenza divina. Dobbiamo fare con ordine tutto quello che il Signore ci comanda di compiere nei tempi fissati. 2. Egli ci prescrisse di fare le offerte e le liturgie, e non a caso o senz'ordine, ma in circostanze ed ore stabilite. 3. Egli stesso con la sua sovrana volontà determina dove e da chi vuole siano compiute, perché ogni cosa fatta santamente con la sua santa approvazione sia gradita alla sua volontà. 4. Coloro che fanno le loro offerte nei tempi fissati sono graditi e amati. Seguono le leggi del Signore e non errano. 5. A1 gran sacerdote sono conferiti particolari uffici liturgici, ai sacerdoti è stato assegnato un incarico specifico e ai leviti incombono propri servizi. I1 laico è legato ai precetti laici [ è la prima volta nella letteratura cristiana che si incontra la parola «laico» per quanto concerne l ordine nella liturgia; qui, comunque, l enfasi è sul fatto che tutti sono battezzati] (I Clemente ). La successione apostolica La successione inizia da Dio stesso, che ha mandato Cristo; Egli, a sua volta ha mandato gli apostoli, e questi i vescovi che hanno stabilito i loro successori. Gli apostoli furono mandati a predicare il Vangelo dal Signore Gesù Cristo. Gesù Cristo fu mandato da Dio. Il Cristo dunque viene da Dio e gli Apostoli da Cristo: ambedue le cose procedettero ordinatamente dalla volontà di Dio. Ricevuto quindi il mandato e resi sicuri dalla risurrezione del nostro Signore Gesù Cristo, fiduciosi nella parola di Dio, con l assicurazione dello Spirito Santo, andarono ad annunziare la buona novella che il regno di Dio stava per venire. Predicando per la campagna e per le città, essi costituivano le loro primizie, provandole per mezzo dello spirito, per farne vescovi e diaconi dei futuri credenti. E questo non era una novità, poiché da gran tempo la Scrittura parlava dei vescovi e dei diaconi. Così infatti dice la Scrittura in un luogo: Stabilirò i loro vescovi nella giustizia e i loro diaconi nella fede (Isa. 60,7) (I Clemente ).

14 Non solo i vescovi, ma anche altri. «Anche i nostri Apostoli conoscevano per mezzo del Signor nostro Gesù Cristo che vi sarebbe stata contesa a proposito della dignità episcopale. Per questo motivo, prevedendo perfettamente l avvenire, istituirono coloro di cui sopra abbiamo parlato e poi diedero ordine che quando costoro fossero morti, altri uomini provati succedessero nel loro ministero. Quelli dunque che furono da essi (= Apostoli) stabiliti, oppure, in seguito da altri esimi uomini con l approvazione di tutta la Chiesa, che avevano servito in modo irreprensibile il gregge di Cristo con umiltà, con calma e con gentilezza, e che hanno ottenuto (buona) testimonianza da tutti per molto tempo, noi riteniamo che non sia giusto scacciarli dal loro ministero. Poiché sarebbe una colpa non lieve per noi se rimuovessimo dall episcopato quelli che hanno offerto le oblazioni in modo irreprensibile e santo. Beati i presbiteri che ci precedettero nel cammino e che ebbero una fine fruttousa e perfetta! Essi non temono più che qualcuno li destituisca dal posto loro assegnato. Vediamo infatti che avete rimosso alcuni, che si comportavano virtuosamente, dal ministero che essi esercitavano con onore e in modo irreprensibile (I Clemente ). L intervento di Roma: testimonianza al primato? Roma, informata di ciò che succede a Corinto. Sembra che non sia stata sollecitata dai Corinti per intervenire nei loro affari; sembra dunque che sia la stessa Roma tenuta ad intervenire, si sente coinvolta. Si vede la sua sollecitudine per le altre chiese: forse Roma aveva già un senso di carità per tutta la chiesa. questa sollecitudine si può interpretare in due modi: Semplicemente come solidarietà fraterna (interpretazione protestante), che si trova tra tutte le chiese; ad esempio, nell espressione di Ignazio («Roma che presiede in Carità») è interpretata dai protestanti in modo stretta è che Roma era sempre generosa con i soldi. Vedere il primato in senso un giuridico già articolato. Si può dire che c è una epifania iniziale del primato romano nella Chiesa: come affermano alcuni studiosi c è qui una dimostrazione della preminenza di Roma, che prende in mano la situazione di Corinto. È chiaro che non siamo di fronte ad una distinzione articolata, come la avremo in Leone Magno. Ma parlare di uno sviluppo dottrinale nella vita ecclesiale non nega che già in forma seminale è presente il primato che si andrà esplicitando. In questi documenti, in ogni caso, non si può dire che non si veda il primato in embrione. Di certo c è un motivo storico: Roma era la capitale dell impero, e più facilmente arrivavano le notizie. Ma Leone Magno, quando rifiuta il canone XXVIII del concilio di Calcedonia (in cui Costantinopoli si mette al II posto dopo Roma, lasciando dietro Antiochia ed Alessandria) 4, dice che il primato di Roma non si basa sull importanza politica nell essere capitale dell impero: se così fosse, Costantinopoli sarebbe autorizzata a mettersi sopra ora, perché è la capitale. Il suo primato, invece, si poggia sulle due colonne che ha Roma hanno versato il loro sangue, Pietro e Paolo. C è uno sviluppo teologico in proposito, ma il Ministero Petrino in sé è un dato rivelato (fa parte del depositum fidei): viene da Cristo stesso. Pietro a Roma Roma sarebbe stata evangelizzata tra il 43 e il 49. Chi l avrebbe evangelizzata? La tradizione vuole che sarebbe stato lo stesso Pietro, ma partiamo dagli atti (cfr. Atti, 12,17). Egli [Pietro], allora, fatto segno con la mano di tacere, narrò come il Signore lo aveva tratto fuori del carcere, e aggiunse: Riferite questo a Giacomo e ai fratelli. Poi uscì e s incamminò verso un altro luogo. Pietro non lo si vede per sei anni: ri-appare nel 49. In un documento del IV secolo, Eusebio parla di Pietro a Roma nel 44, all inizio del regno di Claudio (10 a.c. 13 ottobre 54 d.c., ucciso da Agrippina, madre di Nerone). Svetonio dice che Claudio espulse dei giudei nell anno 50. Suentonis, Le vite di dodici Cesari, V Le tre chiese (Roma, Alessandria ed Antiochia) sono tutte e tre chiese Petrine: se Pietro ha concluso il ministero a Roma, Alessandria fu fondata da Marco, suo discepolo; Pietro stesso, secondo la tradizione aveva fondato Antiochia.

15 «I Giudei per le istigazioni di Cristo continuamente tumultuanti [l Imperatore Claudio] espulse da Roma. [Iudaeos impulsore Chresto assidue tumultuantis Roma expulit.] I giudei che abitavano allora in Trastevere, si dividevano su un certo Crestus, che potrebbe essere anche un nome romano; potrebbe anche essere la parola ebrea cristo, che Svetonio sente come Crestus. L evangelizzazione, dunque, sarebbe già arrivata a Roma, e avrebbe provocato divisioni tra i giudei. Nell anno 57 Paolo scrive già alla comunità giudaica di Roma (non è ancora arrivato a Roma), che ha già conosciuto nel 51 attraverso degli elementi espulsi da Roma (Aquila e Priscilla): Roma è già stata evangelizzata. Eusebio di Cesarea, nella sua Storia della Chiesa, ci offre una testimonianza della presenza di Pietro a Roma. Essendo del IV secolo, non si può dire che ci dia la certezza assoluta della presenza di Pietro in quegli anni a Roma (proprio in quelli in cui Roma è stata evangelizzata ), ma è comunque una testimonianza. Eusebio descrive lo scontro tra Pietro e Simone Mago: Simone era venuto a Roma e Pietro lo aveva seguito. Dalla storia scritta da Eusebio leggiamo alcuni brani. Capitolo Quattordicesimo (Predicazione dell apostolo Pietro a Roma) [1] Di questi malanni Simone era il padre e l autore; e il potere malvagio, che odia ciò che è buono e congiura contro la salvezza degli uomini, lo innalzò in quel tempo come un grande antagonista dei grandi e ispirati apostoli del nostro Salvatore. [2] Tuttavia, la grazie di Dio che viene dal cielo aiutò i suoi ministri e subito estinse le fiamme del male con il loro arrivo e la loro presenza, e per mezzo loro umiliò e abbassò ogni altezza che s innalza sopra la conoscenza di Dio (2 Cor 10, 5). [3] Perciò nessuna congiura, sia di Simone, che di ogni altro di coloro che erano sorti in quel tempo, riuscì in quei tempi apostolici, perché la luce della verità e il Verbo divino stesso, che aveva brillato da Dio sopra gli uomini, crescendo sulla terra e abitando fra gli stessi apostoli, aveva stravinto e superato ogni cosa. [4] Il suddetto mago, come se gli occhi della sua mente fossero stati colpiti dal meraviglioso fulgore di Dio quando era stato scoperto nei suoi crimini in Giudea dall apostolo Pietro (cf At 8, 18-23), subito aveva intrapreso un grande viaggio sul mare, ed era andato in fuga da oriente a occidente, perché solo in questo modo poteva vivere come voleva. [5] Finalmente arrivato alla città di Roma, e là tanto avendo lavorato con lui il potere che lo dominava, in poco tempo ottenne tale successo, che gli uomini di quella città lo onorarono come un dio con l erezione di una statua. [6] Ma egli non prosperò a lungo. Subito infatti nello stesso periodo dell impero di Claudio, la provvidenza di Dio benignissima e clementissima verso tutti condusse Pietro, il più forte e il più grande tra gli apostoli, contro quella iattura e peste della vita. Pietro, come un valoroso capo della milizia di Dio, munito di armi divine (cf Ef 6, 14-17; 1 Ts 5, 8), portò quella preziosa mercanzia di luce spirituale dall oriente a coloro che abitavano in occidente, la luce stessa e la Parola che salva le anime (cf Gv 1, 9), proclamando l annuncio del regno dei cieli. I cristiani che avevano ascoltato Pietro chiesero a Marco di scrivere il vangelo, per ricordare l annuncio di Pietro. Capitolo Quindicesimo (Il vangelo secondo Marco) [1] Avendo dunque la Parola divina posto la sua dimora presso di essi, la forza di Simone con lui stesso si estinse e immediatamente fu distrutta. Tale luce della religione risplendette nelle menti di coloro che avevano udito Pietro, che ritenevano poco aver udito una sola volta, né erano contenti di aver ricevuto a viva voce la dottrina dell annuncio divino, non consegnata ad alcuno scritto. Ma pregarono istantemente Marco, del quale anche oggi rimane il Vangelo, vedendo che era seguace di Pietro, di lasciare qualche ricordo scritto dell insegnamento dato loro verbalmente. 3. LA DIDACHE 1. Dottrina dei dodici Apostoli: ιδαχη του κυριου δια των δωδεκα αποστολων τοις εθνεσιν È un documento Siriaco che risale tra il AD; probabilmente dagli ultimi decenni del primo secolo. Aveva una grande importanza nella chiesa antica, che le riconosceva una grande autorità, ma non ne abbiamo avuto tracce fino al 1873, quando a Costantinopoli, fu riscoperta da Philoteos Bryennios.

16 LE DUE VIE I. 1. Due sono le vie, una della vita e una della morte, e la differenza è grande fra queste due vie. 2. Ora questa è la via della vita: innanzi tutto amerai Dio che ti ha creato, poi il tuo prossimo come te stesso; e tutto quello che non vorresti fosse fatto a te, anche tu non farlo agli altri. 3. Ecco pertanto l'insegnamento che deriva da queste parole: benedite coloro che vi maledicono e pregate per i vostri nemici; digiunate per quelli che vi perseguitano; perché qual merito avete se amate quelli che vi amano? Forse che gli stessi gentili non fanno altrettanto? Voi invece amate quelli che vi odiano e non avrete nemici. 4. Astieniti dai desideri della carne. Se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu porgigli anche l'altra e sarai perfetto; se uno ti costringe ad accompagnarlo per un miglio, tu prosegui con lui per due. Se uno porta via il tuo mantello, dagli anche la tunica. Se uno ti prende ciò che è tuo, non ridomandarlo, perché non ne hai la facoltà. 5. A chiunque ti chiede, da' senza pretendere la restituzione, perché il Padre vuole che tutti siano fatti partecipi dei suoi doni. Beato colui che dà secondo il comandamento, perché è irreprensibile. Stia in guardia colui che riceve, perché se uno riceve per bisogno sarà senza colpa, ma se non ha bisogno dovrà rendere conto del motivo e dello scopo per cui ha ricevuto. Trattenuto in carcere, dovrà rispondere delle proprie azioni e non sarà liberato di lì fino a quando non avrà restituito fino all'ultimo centesimo. 6. E a questo riguardo è pure stato detto: "Si bagni di sudore l'elemosina nelle tue mani, finché tu sappia a chi la devi fare". Sant Atanasio ci dice che era usata per l istruzione dei cristiani. Si parla delle due vie, quella della vita e quella della morte. Ci ricordano, tra le altre cose la lotta descritta dalle comunità di Qumran tra i figli della luce e i figli delle tenebre. È un immagine che dal giudaismo è passato al cristianesimo attraverso la Didakè e la lettera di Barnaba ed è rimasto un tema centrale della spiritualità cristiana. Nonostante sia solo dell anno 50, si trova già la prima testimonianza di condanna dell aborto e dell infanticidio. II. 1. Secondo precetto della dottrina: 2. Non ucciderai, non commetterai adulterio, non corromperai fanciulli, non fornicherai, non ruberai, non praticherai la magia, non userai veleni, non farai morire il figlio per aborto né lo ucciderai appena nato; non desidererai le cose del tuo prossimo. 3. Non sarai spergiuro, non dirai falsa testimonianza, non sarai maldicente, non serberai rancore. 4. Non avrai doppiezza né di pensieri né di parole, perché la doppiezza nel parlare è un'insidia di morte. 5. La tua parola non sarà menzognera né vana, ma confermata dall'azione. 6. Non sarai avaro, né rapace, né ipocrita, né maligno, né superbo; non mediterai cattivi propositi contro il tuo prossimo. 7. Non odierai alcun uomo, ma riprenderai gli uni; per altri, invece, pregherai; altri li amerai più dell'anima tua. V. 1. La via della morte invece è questa: prima di tutto essa è maligna e piena di maledizione: omicidi, adultèri, concupiscenze, fornicazioni, furti, idolatrie, sortilegi, venefici, rapine, false testimonianze, ipocrisie, doppiezza di cuore, frode, superbia, malizia, arroganza, avarizia, turpiloquio, invidia, insolenza, orgoglio, ostentazione, spavalderia. 2. Persecutori dei buoni, odiatori della verità, amanti della menzogna, che non conoscono la ricompensa della giustizia, che non si attengono al bene né alla giusta causa, che sono vigilanti non per il bene ma per il male; dai quali è lontana la mansuetudine e la pazienza, che amano la vanità, che vanno a caccia della ricompensa, non hanno pietà del povero, non soffrono con chi soffre, non riconoscono il loro creatore, uccisori dei figli, che sopprimono con l'aborto una creatura di Dio, respingono il bisognoso, opprimono i miseri, avvocati dei ricchi, giudici ingiusti dei poveri, pieni di ogni peccato. Guardatevi, o figli, da tutte queste colpe. C è già una prima testimonianza sul battesimo che non si faceva solo nel fiume e si faceva anche per infusione. La gerarchia stabile. Onorare i vescovi con lo stesso onore che riservate ai profeti che passano: la realtà carismatica si istituzionalizza nella chiesa. il vero profeta, secondo la Didakè è un profeta itinerante, che si trattiene nella comunità solo un giorno o due, e ha il diritto del mantenimento. Se uno rimane per tre giorni è un falso profeta (dopo tre giorni puzza). Eleggetevi dunque [cioè per la celebrazione eucaristica, della quale ha parlato nel capitolo precedente] vescovi e diaconi degni del Signore, uomini mansueti, non bramosi di denaro, veritieri e provati; poiché anch essi esercitano per voi il ministero dei profeti e dei dottori. Perciò non disprezzateli; essi infatti, insieme ai profeti e ai dottori, sono gli uomini onorati tra voi (Didaché ). La chiesa si radica nella comunità e si stabilisce una gerarchia che va onorata. È il passaggio da un carisma iniziale che si cristallizza in un istituzione; è ciò che è avvenuto in ogni carisma (vedi san

17 Francesco, che è stato costretto a scrivere una regola, accettando, come conseguenza, libri, case, come si conciliano con la povertà?) con tutta la tensione del caso. Ecclesiologia Eucaristica: La Cattolicità. Solo i battezzati possono ricevere l eucaristia. È una testimonianza antichissima di questa norma. Oggi, in ambienti protestanti, si parla di ospitalità eucaristica e si invitano tutti a ricevere la comunione. Anche nella quaresima, non si parlava esplicitamente dell eucaristia; lo si iniziava a fare solo dopo la pasqua in cui erano battezzati: si faceva allora una mistagogia. Troviamo anche un immagine eucaristica della chiesa, della sua cattolicità e della sua unità. Come questo pane spezzato era prima sparso qua e là, su per i colli e, raccolto, divenne una cosa sola, così si raccolga la tua Chiesa dai confini della terra nel tuo regno; poiché tua è la gloria e la potenza, per Gesù Cristo nei secoli! (Didaché 9.4) Sull ellenizzazione, da leggere FR 72 e discorso a Ratisbona di Benedetto XVI. Non è stato un problema; anzi. La fede biblica andava interiormente incontro alla parte migliore del pensiero greco. La stessa LXX fa parte della storia della rivelazione (gli ebrei hanno la leggenda della sua ispirazione). La fede biblica e la parte migliore del pensiero greco si sono incontrate e si sono trovate. È stata un inculturazione fondamentale per noi. Newman dice che sbaglia chi vuole dividere la pura rivelazione e la pura cultura ellenistica(?): vivono nella stessa cultura, parlano la stessa lingua. 2. Insegnamento della comunità nei riguardi: della morale (capitoli 1-6) della liturgia (capitoli 7-10) del rapporto con profeti itineranti e con cristiani viandanti (capitoli 11-13) della vita comunitaria (capitoli 14-15) dell escatologia (capitoli 16) 4. LA LETTERA DI BARNABA Da attribuire alle lettere apocrife. È uno scritto pseudo-epigrafo. Porta il nome di un apostolo, ma no è stato scritto da lui. Già da Clemente alessandrino viene ricondotta a Barnaba, compagno di Paolo. La lettera stessa parla di un gentile convertito; eppure Barnaba era giudeo. La data: AD prima della rivolta Bar-Kokba. Provenienza è dubbia Egitto (Alessandrina) o Asia Minore, Siria, la Palestina. Uno scritto pseudo-epigrafico (uno di quelli posti sotto il nome di un Apostolo) Spesso incluso fra i libri canonici del NT nella Chiesa antica. Le due vie, della luce e del Nero Si trova di nuovo questo tema tipicamente giudaico (Η ουν οδος του φωτος. Η δε του µελανος οδος). di nuovo si trova la testimonianza contro l aborto. Si parla di tutto l AT come profezia di Cristo e di condotta di vita cristiana. Si deve intendere il documento come un dibattito tra cugini (non è ancora arrivato Marcione). Il documento sostiene che i giudei hanno perso l alleanza che Dio ha fatto con loro, e si sono rivolti all idolatria. Se c è continuità, c è anche una discontinuità radicale. Si deve sempre analizzare sempre secondo questi due principi. La lettera dice che l interpretazione letterale dell AT è un malinteso. Solo i cristiani lo capiscono, perché lo leggono con un interpretazione spirituale. I giudei, non accettando Cristo, non capiscono le proprie profezie, e quindi non capiscono la Scrittura. ci sono delle tipologie di questo: i gemelli di Rebecca che lottano nel grembo, i figli di Giacobbe. Barnaba fa notare che la benedizione va sempre al fratello minore.

18 La perfetta conoscenza. 5 Noi crediamo, ma dovremmo capire ciò che crediamo. È la gnosi, la giusta conoscenza che dovremmo avere per capire come le scritture ci parlano di Cristo. Cristo è prefigurato nel capro mandato nel deserto per espiare tutti i peccati del popolo. Il nuovo tempio è il nostro cuore, in cui Dio dimora. I nostri peccati sono perdonati per il sacrificio dell agnello di Dio sulla croce. Non si tratta di anti-semintismo: è ancora un dibattito in famiglia sul valore dell AT nei confronti al nuovo; un dibattito sulla fede, non sulla razza. C è una nuova alleanza, le due alleanze sono distinte. 6 L esortazione finale: una chiamata a capire ciò che è stato rivelato. Iddio, che domina tutto l universo, dia a voi sapienza, intelligenza, scienza, conoscenza delle sue disposizioni e perseveranza. 6. Siate docili scolari di Dio, ricercando che cosa richiede da voi il Signore e fate in modo d esser trovati (preparati) nel giorno del giudizio (Epistola di Barnaba 21.5). Le due vie (capitolo 18). Basta così. Passiamo ad un'altra conoscenza e dottrina. Due sono le vie dell'insegnamento e della libertà; quella della luce e quella delle tenebre. Grande è la differenza tra queste due vie. Per l'una sono disposti gli angeli di Dio apportatori di luce, per l'altra gli angeli di Satana. L'uno è il Signore dei secoli nei secoli, l'altro è principe di questo tempo di iniquità. La via della luce (capitolo 19) Questa, pertanto, è la via della luce. Se qualcuno vuole pervenire ad un luogo determinato non risparmi le sue fatiche. Questa è l'indicazione dataci per camminare su tale via. Amerai chi ti ha creato, temerai chi ti ha plasmato, glorificherai chi ti ha liberato dalla morte. Sarai semplice di cuore e ricco di spirito e non ti unirai a coloro che camminano sulla strada della morte. Odierai tutto ciò che non piace a Dio ed ogni ipocrisia e non abbandonerai i precetti del Signore. Non ti vanterai, sarai, invece, umile in tutto senza cercare gloria per te. Non adotterai un malvagio proposito contro il tuo prossimo e non darai arroganza alla tua anima. Non fornicherai, non sarai adultero né corromperai i fanciulli. Non esca da te la parola di Dio frequentando i depravati. Non considerare la persona nel riprendere qualcuno per la caduta. Sarai mansueto, tranquillo e temerai le parole che hai ascoltato. Non avrai rancore contro tuo fratello. Non dubitare se avverrà o non avverrà l'una o l'altra cosa. Non pronunzierai il nome del Signore. Amerai il prossimo tuo più della tua anima. Non ucciderai il bambino con l'aborto e non lo farai morire appena nato. Non allontanare la mano da tuo figlio e da tua figlia, ma dall'infanzia insegnerai loro il timore di Dio. Non essere desideroso dei beni del tuo prossimo, né essere avaro. Non ti legare nell'anima ai superbi, ma frequenterai gli umili e i giusti. Accetta gli avvenimenti che ti capitano come un bene, sapendo che nulla avviene senza Dio. Non sarai doppio nel pensiero e nella parola; laccio di morte è la doppiezza della parola. Sii sottomesso ai padroni come ad immagine di Dio con rispetto e timore. Non comanderai con asprezza al tuo servo e alla tua serva che sperano nello stesso Dio, perché non abbiano a perdere il timore di Dio che è sugli uni e sugli altri. Egli non venne a chiamare secondo la persona, ma quelli che lo Spirito ebbe a preparare. Renderaicomune ogni cosa col tuo prossimo e non dirai che è tua. Se avete in comune ciò che è incorruttibile, quanto più quello che è corruttibile. Non essere loquace, laccio di morte è la bocca. Per quanto potrai, sarai casto per la tua anima. Non avere le mani larghe nel prendere, e strette nel dare. Amerai come la pupilla del tuo occhio chi ti dice la parola di Dio. Giorno e notte ti ricorderai del giudizio. Cercherai sempre di affaticarti con la predicazione andando ad esortare e preoccupandoti di salvare l'anima con la parola, o di lavorare con le mani per espiare le tue colpe. Non esitare nel concedere e non brontolare nel dare e conoscerai chi è il tuo buon rimuneratore. Custodirai ciò che hai ricevuto senza aggiungere e senza togliere. Odierai il male sino alla fine. Giudicherai con giustizia. Non creare divisioni, cerca, invece, la pace riconciliando i contendenti. Confesserai i tuoi peccati e non ti recherai alla preghiera con coscienza agitata. La via delle tenebre (capitolo 20) La via del nero è tortuosa e piena di maledizioni. E' la via della morte eterna nel castigo, in cui si hanno le cose che rovinano l'anima: idolatria, arroganza, superbia di potere, ipocrisia, doppiezza di cuore, adulterio, omicidio, rapina, disprezzo, trasgressione, inganno, malizia, alterigia, veneficio, magia, avarizia, mancanza di 5 Avendo pensato dunque che, se avrò cura di farvi parte di ciò che ho ricevuto, l aver prestato il servizio a tali spiriti mi sarà di ricompensa, mi sono fatto premura di mandarvi questo breve scritto, affinché oltre alla vostra fede abbiate anche perfetta la conoscenza (Epistola di Barnaba 1.5). 6 Un libro completo sul tema è Catholic Engagement with world religions. Ci sono due capitoli di carola: Non cristiani nella teologia patristica; I temi patristici riguardo i non cristiani nel Concilio Vaticano II. Nel primo presenta la distinzione cristiani e greci, come si faceva nell antichità: gli uni tra l antica promessa e Gesù Cristo, gli altri tra la filosofia e il culto pagano.

19 timore di Dio. coloro che vessano i buoni, odiano la verità, amano la menzogna, non riconoscono il guadagno della giustizia, non aderiscono al bene né al giudizio giusto, non si curano della vedova e dell'orfano, non vegliano per il timore di Dio, ma per il male, e da essi sono assai lontano la mansuetudine e la pazienza, amano la vanità e si procacciano la ricompensa. Sono crudeli verso il povero, indolenti verso il sofferente, facili alla maldicenza, ingrati verso il loro creatore, uccisori dei figli, distruttori del plasma creato da Dio, incuranti del bisogno, oppressori del tribolato, avvocati dei ricchi, giudici cattivi dei poveri, peccatori in tutto. 5. IL PASTORE DI ERMA Si tratta di un apocalisse apocrifa ; È il libro più apprezzato tra gli apocrifi, nell antichità godeva di una grandissima stima, come l imitazione di Cristo nel medioevo. Fu scritto a Roma tra AD Erma (1) schiavo liberato e poi commerciante (2) sposato con figli (3) fratello di Papa Pio I? (secondo il frammento muratoriano, che conteneva 22 dei 27 libri del NT, lo attribuisce al fratello di papa Pio I, papa dal 145) (forse una parte fu già scritta verso la fine del primo secolo; si trova un riferimento a Clemente,); secondo Quasten Erma era un uomo di fede, che rimase fermo durante la persecuzione durante cui fu scritto. Durante questa persecuzione i figli stessi di Erma apostatarono e tradirono i genitori. Furono molti ad apostatare: probabilmente c era una certa comodità tra i cristiani, molti di essi nati cristiani, e forse tiepidi. Ciò anche in mezzo al clero, tra diaconi e presbiteri. Si parla di questa possibilità anche negli Atti degli apostoli: quando il capo della casa (pater familias) si convertiva, tutti si convertivano nella casa (anche la figlia del portiere). Anche per questo nella persecuzione ci furono molti apostati. Contenuto Si descrivono due rivelazioni provenienti da due Figure Celesti: (1) Una donna vecchia (l incarnazione simbolica della Chiesa) che esorta alla penitenza (2) Un angelo in forma di pastore da cui il nome dell opera che è il patrono e direttore della missione penitenziale. Il libro, quindi, si presenta come un vasto esame un vasto esame di coscienza della chiesa romana La penitenza Uno dei punti più importanti è il discorso sulla seconda Penitenza (dopo il Battesimo). Al tempo, infatti, il Battesimo era ricevuto solo dopo un lungo cammino penitenziale di conversione. Ma se il catecumeno, ricevuto il battesimo cadeva in peccati gravi (adulterio, omicidio, grande furto o apostasia) poteva avere una seconda possibilità? Questa nuova penitenza non è un secondo battesimo (che si riceve una sola volta); e come il battesimo, anche la penitenza è unica. Quella nuova, dunque, è solo un eco di quella battesimale: Il Pastore di Erma, La Penitenza Seconda : Ancora, dico, Signore, tornerò a interrogare. Parla, dice. Udii, dico, Signore, da alcuni maestri che non c è altra penitenza, se non quella di quando discendemmo nell acqua e ricevemmo la remissione dei nostri peccati passati. Mi dice: Bene udisti: così è infatti. Bisognerebbe che chi ha ricevuto la remissione dei peccati non peccasse più, ma vivesse nell innocenza. E poiché vuoi renderti conto esatto di ogni cosa, anche questo ti manifesterò; ma non voglio dare pretesto (di peccare) a quelli che stanno per credere, o a quelli che hanno creduto adesso nel Signore. Quelli che hanno abbracciato la fede ora, o la abbracceranno in seguito, non hanno possibilità di fare penitenza dei loro peccati; essi hanno solo il perdono dei peccati anteriori. Per quelli, dunque, chiamati prima di questi giorni, dispose il Signore la penitenza. Essendo infatti il Signore conoscitore del cuore e prevedendo ogni cosa, conobbe la debolezza degli uomini e l astuzia del diavolo, cioè che avrebbe fatto del male ai servi di Dio e avrebbe macchinato contro di essi. Essendo pertanto il Signore assai misericordioso, s impietosì per la sua creatura e dispose questa penitenza e diede a me la potestà di questa penitenza. Però io, dice, dico a te: dopo la grande e santa chiamata, se alcuno, tentato dal diavolo, pecca, ha una sola penitenza; se poi subito dopo pecca e fa penitenza è inutile per tal uomo, poiché difficilmente vivrà. Gli dico: Mi sono sentito rinascere nell udire da te tali cose tanto esattamente; ora so

20 che, se non tornerò ai miei peccati, sarò salvo. Sarai salvo, dice, tu e quanti facciano queste cose, (Il Pastore di Erma Precetto ). Ma il pentimento deve essere sincero. Il bisogno di pentimento: Le pietre, che cadono nel fuoco e vi bruciano, sono quelli che si sono separati definitivamente dal Dio vivente; e il pensiero di fare penitenza non è più entrato nel loro cuore (Pastore Vis ). È interessante la grande comprensione per la realtà umana: espressione di un cristianesimo equilibrato, lontano da una fede rigoristica. (1) Carattere Universale: nessuna persona e nessun peccato sono esclusi (2) L unico limite al perdono di Dio è il rifiuto del peccatore al pentimento. (3) µετανοια 6. LA LETTERA A DIOGNETO È una apologia greca, composta per un pagano di alto rango (Diogneto). Il periodo intorno al 200 oppure prima della controversia Marcionista intorno al 140 Luogo d origine probabilmente è Alessandria Autore sconosciuto, anche si ci sono molti punti in comune con Aristide, apologista che utilizzava le opere di Ireneo e Ippolito, ma senza dipendenza diretta. Utilizza le opere di Ireneo e di Ippolito Citiamo direttamente l osservazione di J. Quasten: L epistola merita di essere collocata tra gli scritti più brillanti e più belli della letteratura cristiana greca. Lo scrittore è un maestro di retorica. Il ritmo della sua frase è assai gradevole, e sottilmente equilibrato, lo stile limpido. Il contenuto rivela un uomo di fede ardente, di conoscenze estese, uno spirito completamente imbevuto dei princìpi del cristianesimo, che si esprime con vivacità e con calore, (Quasten, p. 222). Il paradosso della vita dei cristiani I cristiani non si distinguono dagli altri uomini, né per territorio, né per lingua, né per vestiti. Essi non abitano città loro proprie, non usano un linguaggio particolare, né conducono uno speciale genere di vita. La loro dottrina non è conquista di genio irrequieto d uomini indagatori; né professano, come fanno alcuni, un sistema filosofico umano. Abitando in città greche o barbare, come a ciascuno è toccato in sorte, ed adattandosi agli usi del paese nel vestito, nel cibo e in tutto il resto del vivere, danno esempio di una loro forma di vita sociale meravigliosa, che, a confessione di tutti, ha dell incredibile. 7 Abitano la loro rispettiva patria, ma come gente straniera; partecipano a tutti i doveri come cittadini, e sopportano tutti gli oneri come stranieri. 8 Ogni terra straniera è patria per loro, e ogni patria è terra straniera. Si sposano come tutti gli altri e generano figli, ma non espongono i neonati. Hanno comune la mensa, ma non il letto. Vivono nella carne, ma non secondo la carne. Passano la loro vita sulla terra, ma sono cittadini del cielo. Obbediscono alle leggi stabilite, ma con il loro tenore di vita superano le leggi. Amano tutti, e da tutti sono perseguitati. Non sono conosciuti e sono condannati; si dà loro la morte, ed essi ne ricevono vita. Sono poveri e fanno ricchi molti; sono privi di tutto, e di tutto abbondano. Sono disprezzati, e nel disprezzo trovano gloria; si fa oltraggio alla loro fama, e si aggiunge testimonianza alla loro innocenza. Insultati, benedicono; si insolentisce contro di loro, ed essi trattano con riverenza. Fanno del bene. E sono puniti come dei malfattori; e puniti, godono, quasi si dia loro vita. I Giudei fanno loro guerra come razza straniera e gli Elleni li perseguitano; ma coloro che li odiano non sanno dire il motivo del loro odio 7 Inculturazione dei cristiani: non sono una razza diversa, si integrano perfettamente dove vivono. La differenza è radicale. 8 Nell antichità i cristiani erano accusati di essere anti-sociali (si vede il riferimento in san Paolo: non mangiare le carni sacrificate agli idoli). Nell antichità era molto difficile, perché era pieno di tempietti, numerosissimi sacrifici e quindi molta della carne in commercio era quella sacrificata agli idoli; per questo motivo non si poteva andare facilmente al mercato, né a feste. Il macellaio, ovviamente, si arrabbiava spesso con i cristiani per questo motivo, perché non gli compravano la carne. Lo stesso discorso valeva per teatri e altro.

I SIGNIFICATI DEL TERMINE CHIESA.

I SIGNIFICATI DEL TERMINE CHIESA. LA NASCITA DELLA CHIESA (pagine 170-177) QUALI SONO LE FONTI PER RICOSTRUIRE LA STORIA DELLA CHIESA? I Vangeli, gli Atti degli Apostoli le Lettere del NT. (in particolare quelle scritte da S. Paolo) gli

Dettagli

Curricolo di Religione Cattolica

Curricolo di Religione Cattolica Curricolo di Religione Cattolica Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria - L alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sugli elementi fondamentali della vita di Gesù

Dettagli

LA BIBBIA. composto da 46 libri, suddivisi in Pentateuco Storici Sapienziali Profetici 5 16 7 18

LA BIBBIA. composto da 46 libri, suddivisi in Pentateuco Storici Sapienziali Profetici 5 16 7 18 GRUPPOQUINTAELEMENTARE Scheda 02 LA La Parola di Dio scritta per gli uomini di tutti i tempi Antico Testamento composto da 46 libri, suddivisi in Pentateuco Storici Sapienziali Profetici 5 16 7 18 Nuovo

Dettagli

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA-DISCIPLINARE Anno Scolastico 2013/2014. Scuola Primaria Classe 1^ - sez. B

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA-DISCIPLINARE Anno Scolastico 2013/2014. Scuola Primaria Classe 1^ - sez. B PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA-DISCIPLINARE Anno Scolastico 2013/2014 Scuola Primaria Classe 1^ - sez. A Disciplina Religione Cattolica Ins. STRIKA LUCIANA Presentazione della classe Livello cognitivo

Dettagli

Scopri il piano di Dio: Pace e vita

Scopri il piano di Dio: Pace e vita Scopri il piano di : Pace e vita E intenzione di avere per noi una vita felice qui e adesso. Perché la maggior parte delle persone non conosce questa vita vera? ama la gente e ama te! Vuole che tu sperimenti

Dettagli

Programmazione annuale RELIGIONE CATTOLICA CLASSI I II III IV V

Programmazione annuale RELIGIONE CATTOLICA CLASSI I II III IV V Istituto Comprensivo G Pascoli - Gozzano Anno scolastico 2013/2014 Programmazione annuale RELIGIONE CATTOLICA CLASSI I II III IV V Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola

Dettagli

ANNO SCOLASTI CO 2010/ 2011

ANNO SCOLASTI CO 2010/ 2011 ANNO SCOLASTI CO 2010/ 2011 ANNO SCOLASTI CO 2010/ 2011 FINALITA OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO CONTENUTI Acquisire atteggiamenti di stima e sicurezza di se e degli altri Scoprire attraverso i racconti

Dettagli

Classe prima,seconda,terza,quarta, quinta.

Classe prima,seconda,terza,quarta, quinta. DIREZIONE DIDATTICA 1 CIRCOLO MARSCIANO Piazza della Vittoria,1 06055- MARSCIANO (PG)- C.F.800005660545 Centralino/Fax 0758742353 Dirigente Scolastico 0758742251 E.mail:pgee41007@istruzione.it Sito Web:

Dettagli

14 Raduno Giovanile 8-14 Agosto 2011 Congregazione Cristiana Evangelica Messina

14 Raduno Giovanile 8-14 Agosto 2011 Congregazione Cristiana Evangelica Messina .. mettendoci da parte vostra ogni impegno, aggiungete alla vostra fede (2 Pietro 1:5) Natale Mondello 14 Raduno Giovanile 8-14 Agosto 2011 Congregazione Cristiana Evangelica Messina Dio ha un piano per

Dettagli

CURRICOLO RELIGIONE CATTOLICA CLASSE PRIMA

CURRICOLO RELIGIONE CATTOLICA CLASSE PRIMA CURRICOLO RELIGIONE CATTOLICA CLASSE PRIMA Traguardi per lo sviluppo delle competenze L alunno riflette su Dio Creatore e Padre significato cristiano del Natale L alunno riflette sui dati fondamentali

Dettagli

PROGRAMMAZIONE ANNUALE a. s. 2014-2015

PROGRAMMAZIONE ANNUALE a. s. 2014-2015 Scuola Primaria ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE FRATELLI CASETTI CREVOLADOSSOLA (VB) WWW.iccasetti.gov.it PROGRAMMAZIONE ANNUALE a. s. 2014-2015 RELIGIONE CATTOLICA COMPETENZE CHIAVE - competenze sociali

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA Anno Scolastico 2014/2015 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA DELLA SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA PRIMARIA Anno Scolastico 2014/2015 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA DELLA SCUOLA PRIMARIA Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo Statale di Calolziocorte Via F. Nullo,6 23801 CALOLZIOCORTE (LC) e.mail: lcic823002@istruzione.it - Tel: 0341/642405/630636

Dettagli

RELIGIONE CATTOLICA. Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria

RELIGIONE CATTOLICA. Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria RELIGIONE CATTOLICA Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria L alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sui dati fondamentali della vita di Gesù e sa collegare i contenuti

Dettagli

Istituto Comprensivo Perugia 9

Istituto Comprensivo Perugia 9 Istituto Comprensivo Perugia 9 Anno scolastico 2015/2016 Programmazione delle attività educativo didattiche SCUOLA PRIMARIA Disciplina RELIGIONE CLASSE: PRIMA L'alunno: - Riflette sul significato dell

Dettagli

«Il Padre vi darà un altro Paraclito»

«Il Padre vi darà un altro Paraclito» LECTIO DIVINA PER LA VI DOMENICA DI PASQUA (ANNO A) Di Emio Cinardo «Il Padre vi darà un altro Paraclito» Gv 14,15-21 Lettura del testo Dal Vangelo secondo Giovanni (14,15-21) In quel tempo, Gesù disse

Dettagli

RELIGIONE CATTOLICA CLASSE PRIMA Traguardi Obiettivi di apprendimento Contenuti

RELIGIONE CATTOLICA CLASSE PRIMA Traguardi Obiettivi di apprendimento Contenuti RELIGIONE CATTOLICA CLASSE PRIMA Scoprire nell'ambiente i segni che richiamano ai cristiani e a tanti credenti la presenza di Dio Creatore e Padre Descrivere l'ambiente di vita di Gesù nei suoi aspetti

Dettagli

CLASSE PRIMA CONOSCENZE ABILITA COMPETENZE. -Scoprire che per la religione cristiana Dio è Creatore e Padre

CLASSE PRIMA CONOSCENZE ABILITA COMPETENZE. -Scoprire che per la religione cristiana Dio è Creatore e Padre CLASSE PRIMA CONOSCENZE ABILITA COMPETENZE -Scoprire un mondo intorno a sé; un dono stupendo il creato -Scoprire che per la religione cristiana Dio è Creatore e Padre -L alunno/a sa: -riflettere su Dio

Dettagli

Riconosce nella bellezza del mondo e della vita umana un dono gratuito di Dio Padre. Ascoltare alcuni brani del testo biblico.

Riconosce nella bellezza del mondo e della vita umana un dono gratuito di Dio Padre. Ascoltare alcuni brani del testo biblico. Classe prima L alunno riflette su Dio Creatore e Padre e sa collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni dell ambiente in cui vive. Riconosce nella bellezza del mondo e della vita

Dettagli

INDICE. Premessa... 7

INDICE. Premessa... 7 INDICE Premessa... 7 GIOVEDÌ SANTO Schema della Celebrazione... 12 I Santi Padri... 13 Agostino: Vi do un comandamento nuovo... 13 Efrem: L agnello figura e l Agnello vero... 16 Cirillona: La gioia di

Dettagli

INAUGURAZIONE NUOVO ANNO CATECHISTICO

INAUGURAZIONE NUOVO ANNO CATECHISTICO 1. Inaugurazione ufficiale del nuovo anno di catechismo: Biccari 12 Ottobre ore 10,00. Riportiamo il testo della celebrazione. INAUGURAZIONE NUOVO ANNO CATECHISTICO Inizio: Si esce dalla sagrestia con

Dettagli

PICCOLA CATECHESI SUL BATTESIMO PRESENTAZIONE PER GENITORI

PICCOLA CATECHESI SUL BATTESIMO PRESENTAZIONE PER GENITORI PICCOLA CATECHESI SUL BATTESIMO PRESENTAZIONE PER GENITORI PERCHE FACCIAMO IL BATTESIMO? 1. Obbedienti al comando di Gesù: Andate, fate discepole tutte le genti battezzandole nel nome del Padre e del Figlio

Dettagli

Parrocchia Santi Pietro e Paolo. Venite alla festa

Parrocchia Santi Pietro e Paolo. Venite alla festa Parrocchia Santi Pietro e Paolo Venite alla festa Questo libretto e di: Foto di gruppo 2 Occhi, naso, bocca, orecchie, mani... per pregare Occhi: se i miei occhi sono attenti, possono cogliere i gesti

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI RELIGIONE CATTOLICA

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI RELIGIONE CATTOLICA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI RELIGIONE CATTOLICA 1. DIO E L UOMO CLASSE PRIMA 1.1 Scoprire che per la religione cristiana Dio è Creatore e Padre 1.2 Conoscere Gesù di Nazareth come Emmanuele, testimoniato

Dettagli

============================================ II DOMENICA DOPO NATALE (ANNO C) ======================================================================

============================================ II DOMENICA DOPO NATALE (ANNO C) ====================================================================== -------------------------------------------------- LA LITURGIA DEL GIORNO 03.01.2016 Grado della Celebrazione: DOMENICA Colore liturgico: Bianco ============================================ II DOMENICA

Dettagli

Obbiettivo dell incontro: accompagnare i bambini verso la comprensione che per credere in Gesù dobbiamo amarlo e non dubitare mai del suo Amore

Obbiettivo dell incontro: accompagnare i bambini verso la comprensione che per credere in Gesù dobbiamo amarlo e non dubitare mai del suo Amore Traccia: Obbiettivo dell incontro: accompagnare i bambini verso la comprensione che per credere in Gesù dobbiamo amarlo e non dubitare mai del suo Amore Per la preghiera: vedi in allegato. Sviluppo dell

Dettagli

ASCENSIONE DEL SIGNORE LECTIO DIVINA PER LA VII DOMENICA DI PASQUA (ANNO A) «Io sono con voi» Mt 28,16-20. Di Emio Cinardo

ASCENSIONE DEL SIGNORE LECTIO DIVINA PER LA VII DOMENICA DI PASQUA (ANNO A) «Io sono con voi» Mt 28,16-20. Di Emio Cinardo ASCENSIONE DEL SIGNORE LECTIO DIVINA PER LA VII DOMENICA DI PASQUA (ANNO A) Di Emio Cinardo «Io sono con voi» Mt 28,16-20 Lettura del testo Dal Vangelo secondo Matteo (28,16-20) In quel tempo, gli undici

Dettagli

CURRICOLO DI COMPETENZE DI RELIGIONE

CURRICOLO DI COMPETENZE DI RELIGIONE CURRICOLO DI COMPETENZE DI RELIGIONE Competenze in uscita per la classe prima U.A. : Io con gli altri U.A. :Il mondo, dono di Dio. O.S.A. Dio Creatore e Padre di tutti gli uomini (Conoscenza) O.S.A. Scoprire

Dettagli

Compito del magistero nella Chiesa

Compito del magistero nella Chiesa Compito del magistero nella Chiesa Definizione Uno specifico carisma conferisce al magistero il compito fondamentale di testimonianza autentica della divina Rivelazione: con l assistenza dello Spirito

Dettagli

CURRICOLO RELIGIONE CLASSE 1^

CURRICOLO RELIGIONE CLASSE 1^ CLASSE 1^ Dio e l uomo Classe 1^ Scoprire che per la religione cristiana Dio è Creatore. Gesù di Nazareth. La Bibbia e le, leggere e saper riferire circa alcune pagine bibliche fondamentali i segni cristiani

Dettagli

Curricolo di religione cattolica scuola primaria CLASSE I

Curricolo di religione cattolica scuola primaria CLASSE I NUCLEI FONDANTI Dio e l uomo 1. Scoprire che per la religione cristiana Dio è Creatore e Padre e che fin dalle origini ha voluto stabilire un alleanza con l uomo. 2. Conoscere Gesù di Nazareth, Emmanuele

Dettagli

APPARIZIONI DELLA REGINA DELLA FAMIGLIA Ghiaie di Bonate, Bergamo (13-31 maggio 1944)

APPARIZIONI DELLA REGINA DELLA FAMIGLIA Ghiaie di Bonate, Bergamo (13-31 maggio 1944) APPARIZIONI DELLA REGINA DELLA FAMIGLIA Ghiaie di Bonate, Bergamo (13-31 maggio 1944) Posizione della Santa Chiesa Queste apparizioni della Madre di Dio non hanno ancora ottenuto il verdetto di autentica

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO MONTE SAN PIETRO PROGRAMMAZIONE IRC SCUOLA PRIMARIA ***********

ISTITUTO COMPRENSIVO MONTE SAN PIETRO PROGRAMMAZIONE IRC SCUOLA PRIMARIA *********** ISTITUTO COMPRENSIVO MONTE SAN PIETRO PROGRAMMAZIONE IRC SCUOLA PRIMARIA *********** Classe Prima 1. Dio creatore e Padre di tutti gli uomini. 2. Gesù di Nazareth, l Emmanuele, Dio con noi. 3. La Chiesa,

Dettagli

Sacramento del. I segni importanti del Battesimo sono:

Sacramento del. I segni importanti del Battesimo sono: Sacramento del Il Battesimo è la purificazione dal peccato originale e il dono della Nuova Vita, come amati e prediletti Figli di Dio, appartenenti alla famiglia della Chiesa per mezzo dello Spirito Santo.

Dettagli

I Quaresima B. Padre, tu che ci doni il tuo Figlio come Vangelo vivente, fa che torniamo a te attraverso un ascolto rinnovato della tua Parola, pr.

I Quaresima B. Padre, tu che ci doni il tuo Figlio come Vangelo vivente, fa che torniamo a te attraverso un ascolto rinnovato della tua Parola, pr. I Quaresima B Padre buono, ti ringraziamo per aver nuovamente condotto la tua Chiesa nel deserto di questa Quaresima: donale di poterla vivere come un tempo privilegiato di conversione e di incontro con

Dettagli

VANGELO SECONDO GIOVANNI PROF. CARLO RUSCONI ANNO ACCADEMICO 2012-2013

VANGELO SECONDO GIOVANNI PROF. CARLO RUSCONI ANNO ACCADEMICO 2012-2013 VANGELO SECONDO GIOVANNI PROF. CARLO RUSCONI ANNO ACCADEMICO 2012-2013 1. VANGELO SECONDO GIOVANNI LEZIONE DEL 21-09-2012 ARGOMENTI: a. Introduzione al corso; i. Il Vangelo di Giovanni parla di che cos

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO SASSUOLO 2 NORD Via Zanella, 7 41049 Sassuolo (Mo) PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI RELIGIONE CATTOLICA CLASSI 1^ 2^ 3^ 4^ 5^

ISTITUTO COMPRENSIVO SASSUOLO 2 NORD Via Zanella, 7 41049 Sassuolo (Mo) PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI RELIGIONE CATTOLICA CLASSI 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ Via Zanella, 7 41049 Sassuolo (Mo) PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI RELIGIONE CATTOLICA CLASSI 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ ANNO SCOLASTICO 2015/2016 www.ic2sassuolonord.gov.it CURRICOLO IRC 6 11 anni Diocesi di Reggio Emilia

Dettagli

RELIGIONE CATTOLICA CLASSE PRIMA

RELIGIONE CATTOLICA CLASSE PRIMA ELABORATO DAI DOCENTI DELLA SCUOLA PRIMARIA DIREZIONE DIDATTICA 5 CIRCOLO anno scolastico 2012-2013 RELIGIONE CATTOLICA CLASSE PRIMA TRAGUARDI DI COMPETENZA DA SVILUPPARE AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA

Dettagli

CAPACI DI CONDIVIDERE OGNI DONO

CAPACI DI CONDIVIDERE OGNI DONO GRUPPOPRIMAMEDIA Scheda 03 CAPACI DI CONDIVIDERE OGNI DONO Nella chiesa generosita e condivisione Leggiamo negli Atti degli Apostoli come è nata la comunità cristiana di Antiochia. Ad Antiochia svolgono

Dettagli

PREGHIERE per la Corona del Discepolo a 33 grani

PREGHIERE per la Corona del Discepolo a 33 grani PREGHIERE per la Corona del Discepolo a 33 grani PREGHIERE PER LA CORONA DEL DISCEPOLO A 33 GRANI Editrice Shalom 31.05.2015 Santissima Trinità Libreria Editrice Vaticana (testi Sommi Pontefici), per gentile

Dettagli

A cura di Chiesacattolica.it e LaChiesa.it

A cura di Chiesacattolica.it e LaChiesa.it XI DOMENICA PRIMA LETTURA Il Signore ha rimosso il tuo peccato: tu non morirai. Dal secondo libro di Samuèle 12, 7-10.13 In quei giorni, Natan disse a Davide: «Così dice il Signore, Dio d Israele: Io ti

Dettagli

DISCIPLINA RELIGIONE CATTOLICA CURRICOLO VERTICALE SCUOLA PRIMARIA CLASSE PRIMA

DISCIPLINA RELIGIONE CATTOLICA CURRICOLO VERTICALE SCUOLA PRIMARIA CLASSE PRIMA CLASSE PRIMA SCOPRIRE CHE PER LA RELIGIONE CRISTIANA DIO E' CREATORE E PADRE E CHE FIN DALLE ORIGINI HA VOLUTO STABILIRE UN'ALLEANZA CON L'UOMO CONOSCERE GESU' DI NAZARETH, EMMANUELE E MESSIA, CROCIFISSO

Dettagli

Grido di Vittoria.it

Grido di Vittoria.it COME ENTRARE A FAR PARTE DELLA FAMIGLIA DI DIO La famiglia di Dio del Pastore Mario Basile Il mio intento è quello di spiegare in parole semplici cosa dice la Bibbia sull argomento, la stessa Bibbia che

Dettagli

La BIBBIA è il libro più diffuso nel mondo.

La BIBBIA è il libro più diffuso nel mondo. La BIBBIA è il libro più diffuso nel mondo. La parola BIBBIA deriva da una parola greca (biblia) che vuol dire I LIBRI. Possiamo dire, infatti che la Bibbia è una BIBLIOTECA perché raccoglie 73 libri.

Dettagli

Come fare una scelta?

Come fare una scelta? Come fare una scelta? Don Alberto Abreu www.pietrscartata.com COME FARE UNA SCELTA? Osare scegliere Dio ha creato l uomo libero capace di decidere. In molti occasioni, senza renderci conto, effettuiamo

Dettagli

Mario Basile. I Veri valori della vita

Mario Basile. I Veri valori della vita I Veri valori della vita Caro lettore, l intento di questo breve articolo non è quello di portare un insegnamento, ma semplicemente di far riflettere su qualcosa che noi tutti ben sappiamo ma che spesso

Dettagli

LOCUZIONI AL MONDO. Il mistero di ogni persona (22/4/2013 24/4/2013) Testi tradotti dai messaggi originali pubblicati sul sito Locutions to the World

LOCUZIONI AL MONDO. Il mistero di ogni persona (22/4/2013 24/4/2013) Testi tradotti dai messaggi originali pubblicati sul sito Locutions to the World LOCUZIONI AL MONDO Il mistero di ogni persona (22/4/2013 24/4/2013) Testi tradotti dai messaggi originali pubblicati sul sito Locutions to the World 2 Sommario 1. La decisione della SS. Trinità al tuo

Dettagli

RELIGIONE CATTOLICA CLASSE PRIMA

RELIGIONE CATTOLICA CLASSE PRIMA RELIGIONE CATTOLICA CLASSE PRIMA 1. Scoprire nei segni dell ambiente la presenza di Dio Creatore e Padre 2. Conoscere Gesù nei suoi aspetti quotidiani, familiari, sociali e religiosi 3. Cogliere i segni

Dettagli

Conoscere l ambiente geografico, storico, culturale della Palestina al tempo di Gesù.

Conoscere l ambiente geografico, storico, culturale della Palestina al tempo di Gesù. RELIGIONE CATTOLICA CLASSE I U A OBIETTIVI GENERALI OBIETTIVI SPECIFICI CONTENUTI/ ATTIVIT À COMPETENZE PERIODO UA n 1 Unici e speciali Cogliere la diversità tra compagni ed amici come valore e ricchezza.

Dettagli

Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2)

Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2) Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2) Riprendiamo l analisi interrotta nel corso della precedente lezione b) struttura dialogica del fatto educativo Per rispondere a criteri ermenutici, l

Dettagli

Occhi, naso, bocca, orecchie, mani... per pregare

Occhi, naso, bocca, orecchie, mani... per pregare Il Signore ci fa suoi messaggeri Abbiamo incontrato Gesù, ascoltato la sua Parola, ci siamo nutriti del suo Pane, ora portiamo Gesù con noi e viviamo nel suo amore. La gioia del Signore sia la vostra forza!

Dettagli

CURRICULUM SCUOLA PRIMARIA RELIGIONE CATTOLICA

CURRICULUM SCUOLA PRIMARIA RELIGIONE CATTOLICA Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca Istituto Comprensivo Giulio Bevilacqua Via Cardinale Giulio Bevilacqua n 8 25046 Cazzago San Martino (Bs) telefono 030 / 72.50.53 - fax 030 /

Dettagli

Parrocchia del Crocifisso. In cerca d autore. Incontro con i genitori per presentare le attività 2012/13

Parrocchia del Crocifisso. In cerca d autore. Incontro con i genitori per presentare le attività 2012/13 Parrocchia del Crocifisso In cerca d autore Incontro con i genitori per presentare le attività 2012/13 Dal vangelo di Luca [Cap. 9 ver. 10-17] Nel nome del Padre Al loro ritorno, gli apostoli raccontarono

Dettagli

7ª tappa È il Signore che apre i cuori

7ª tappa È il Signore che apre i cuori Centro Missionario Diocesano Como 7 incontro di formazione per commissioni, gruppi e associazioni missionarie 3 anno Aprile 2009 Paolo: la Parola di Dio non è incatenata 7ª tappa È il Signore che apre

Dettagli

ACCENDI UNA LUCE IN FAMIGLIA Preghiera nella comunità domestica in comunione con Papa Francesco

ACCENDI UNA LUCE IN FAMIGLIA Preghiera nella comunità domestica in comunione con Papa Francesco ACCENDI UNA LUCE IN FAMIGLIA Preghiera nella comunità domestica in comunione con Papa Francesco Sul far della sera la famiglia si riunisce in casa per la preghiera. Ove fosse possibile si suggerisce di

Dettagli

RELIGIONE CATTOLICA. Conoscere Gesù di Nazaret, Emmanuele e Messia, crocifisso e risorto e come tale testimoniato dai cristiani.

RELIGIONE CATTOLICA. Conoscere Gesù di Nazaret, Emmanuele e Messia, crocifisso e risorto e come tale testimoniato dai cristiani. RELIGIONE CATTOLICA Classi 1 che fin dalle origini ha voluto stabilire un alleanza con l'uomo Identità personale relazione con l'altro: la famiglia, gli amici, la scuola, il mondo. Racconto biblico della

Dettagli

Curricolo verticale di Religione Cattolica

Curricolo verticale di Religione Cattolica Curricolo verticale di Religione Cattolica Classe Prima Primaria Indicatori Obiettivi di apprendimento 1. DIO E L UOMO 2. LA BIBBIA E LE ALTRE FONTI 3. IL LINGUAGGIO RELIGIOSO 1.1 Scoprire che la vita,

Dettagli

Attività di potenziamento e recupero

Attività di potenziamento e recupero Attività di potenziamento e recupero 7. Dio e l uomo Dio e l uomo (attività e verifiche) 1 ATTIVITA DI POTENZIAMENTO Utilizzando un motore di ricerca in Internet, o materiale fornito dal tuo insegnante,

Dettagli

NATALE DEL SIGNORE (ANNO C) Messa del giorno Grado della Celebrazione: Solennità Colore liturgico: Bianco

NATALE DEL SIGNORE (ANNO C) Messa del giorno Grado della Celebrazione: Solennità Colore liturgico: Bianco NATALE DEL SIGNORE (ANNO C) Messa del giorno Grado della Celebrazione: Solennità Colore liturgico: Bianco INTRODUZIONE Il tempo di Natale è un tempo di doni - un dono dice gratuità, attenzione reciproca,

Dettagli

PIANI DI STUDIO D ISTITUTO INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA AS 2012

PIANI DI STUDIO D ISTITUTO INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA AS 2012 PIANI DI STUDIO D ISTITUTO INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA AS 2012 CURRICOLO DI BASE PER IL PRIMO BIENNIO DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE ABILITA Scoprire che gli altri sono importanti per la vita. Saper

Dettagli

" UN AMORE Celeste Programmazione di Educazione Religiosa Scuola dell Infanzia Paritaria C. Arienta Prato Sesia a.s. 2015-2016

 UN AMORE Celeste Programmazione di Educazione Religiosa Scuola dell Infanzia Paritaria C. Arienta Prato Sesia a.s. 2015-2016 " UN AMORE Celeste Programmazione di Educazione Religiosa Scuola dell Infanzia Paritaria C. Arienta Prato Sesia a.s. 2015-2016 Alle Scuole Paritarie è assicurata piena libertà per quanto concerne l orientamento

Dettagli

MODELLO SCHEMATICO DI PROGRAMMAZIONE PER L IRC SCUOLA PRIMARIA CLASSE: PRIMA

MODELLO SCHEMATICO DI PROGRAMMAZIONE PER L IRC SCUOLA PRIMARIA CLASSE: PRIMA SCUOLA PRIMARIA CLASSE: PRIMA ARGOMENTO CONTENUTI ESSENZIALI PERIODO ORE PREVISTE Dio Creatore e Padre di tutti gli uomini Gesù di Nazaret, l Emmanuele Dio con noi La Chiesa, comunità dei cristiani aperta

Dettagli

LECTIO DIVINA IN FAMIGLIA

LECTIO DIVINA IN FAMIGLIA LECTIO DIVINA IN FAMIGLIA Con la benedizione di Papa Francesco Con Il patrocinio di: Lectio Divina in Famiglia 34. La Parola di Dio è fonte di vita e spiritualità per la famiglia. Tutta la pastorale familiare

Dettagli

Cap. 1 PUSC. Giulio Maspero I anno, I sem (ver. 2006-7)

Cap. 1 PUSC. Giulio Maspero I anno, I sem (ver. 2006-7) Cap. 1 1) Qual è il trattato più importante del mondo? 2) Perché questa disciplina ha subito un eclissi? 3) Perché si parla di Mistero della Trinità? Si può capire la Trinità? Cos è l apofatismo? 4) Cosa

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO SEGNI

ISTITUTO COMPRENSIVO SEGNI ISTITUTO COMPRENSIVO SEGNI Scuola dell infanzia Programmazione Religione Cattolica Anno scolastico 2013 2014 Insegnante:BINACO MARIA CRISTINA Motivazione dell itinerario annuale Il percorso per l I.R.C.

Dettagli

Campo d esperienza: IL SE E L ALTRO

Campo d esperienza: IL SE E L ALTRO Campo d esperienza: IL SE E L ALTRO 1. Il bambino sviluppa il senso dell identità personale, è consapevole delle proprie esigenze e dei propri sentimenti, sa controllarli ed esprimerli in modo adeguato

Dettagli

Catechismo di iniziazione cristiana dei fanciulli SETTIMA UNITÀ

Catechismo di iniziazione cristiana dei fanciulli SETTIMA UNITÀ Catechismo di iniziazione cristiana dei fanciulli SETTIMA UNITÀ Siamo figli di Dio Dio Padre ci chiama ad essere suoi figli Leggi il catechismo Cosa abbiamo imparato Ci accoglie una grande famiglia: è

Dettagli

Misericordiosi))come) il))padre) Esperienza)della)grazia)nell'unità)

Misericordiosi))come) il))padre) Esperienza)della)grazia)nell'unità) LetteradiNatale2015dell'AbateGeneraleOCist Misericordiosi))come))il))Padre) Roma,8dicembre2015 Solennitàdell'Immacolata Carissimi Vi scrivo questa lettera di Natale proprio mentre inizia il Giubileo della

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DELL ISTITUTO COMPRENSIVO DI CARBONERA PER LA SCUOLA PRIMARIA RELIGIONE CATTOLICA

PROGRAMMAZIONE DELL ISTITUTO COMPRENSIVO DI CARBONERA PER LA SCUOLA PRIMARIA RELIGIONE CATTOLICA PROGRAMMAZIONE DELL ISTITUTO COMPRENSIVO DI CARBONERA PER LA SCUOLA PRIMARIA DI RELIGIONE CATTOLICA Tenuto conto dei traguardi per lo sviluppo delle competenze e degli obiettivi di apprendimento al termine

Dettagli

Romite Ambrosiane Monastero di S. Maria del Monte sopra Varese

Romite Ambrosiane Monastero di S. Maria del Monte sopra Varese Romite Ambrosiane Monastero di S. Maria del Monte sopra Varese Celebriamo Colui che tu, o Vergine, hai portato a Elisabetta Sulla Visitazione della beata vergine Maria Festa del Signore Appunti dell incontro

Dettagli

Unità Pastorale Cristo Salvatore. Proposta di itinerari per l iniziazione cristiana dei fanciulli e dei ragazzi

Unità Pastorale Cristo Salvatore. Proposta di itinerari per l iniziazione cristiana dei fanciulli e dei ragazzi Unità Pastorale Cristo Salvatore Proposta di itinerari per l iniziazione cristiana dei fanciulli e dei ragazzi 2 3 Introduzione LE DIMENSIONI DELLA FORMAZIONE CRISTIANA In qualsiasi progetto base di iniziazione

Dettagli

PROGRAMMAZIONE ANNUALE DEL PIANO DI LAVORO RELIGIONE CATTOLICA ISTITUTO COMPRENSIVO DI VOLVERA Anno scolastico 2014-2015

PROGRAMMAZIONE ANNUALE DEL PIANO DI LAVORO RELIGIONE CATTOLICA ISTITUTO COMPRENSIVO DI VOLVERA Anno scolastico 2014-2015 PROGRAMMAZIONE ANNUALE DEL PIANO DI LAVORO RELIGIONE CATTOLICA ISTITUTO COMPRENSIVO DI VOLVERA Anno scolastico 2014-2015 Le insegnanti Ferraris Paola Lupo Rosalia Merino Alessia RELIGIONE CLASSE PRIMA

Dettagli

I sette SACRAMENTI CATECHESI DI PAPA FRANCESCO

I sette SACRAMENTI CATECHESI DI PAPA FRANCESCO I sette SACRAMENTI CATECHESI DI PAPA FRANCESCO I sette SACRAMENTI CATECHESI DI PAPA FRANCESCO SHALOM 1 Editrice Shalom - 06.08.2014 Trasfigurazione del Signore 2008 Fondazione di Religione Santi Francesco

Dettagli

PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI RELIGIONE ANNO SCOLASTICO 2015/ 2016

PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI RELIGIONE ANNO SCOLASTICO 2015/ 2016 ISTITUTO COMPRENSIVO CARLO DEL PRETE DI CASSOLNOVO VIA TORNURA 1 27023 CASSOLNOVO (PAVIA) PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI RELIGIONE ANNO SCOLASTICO 2015/ 2016 SCUOLA PRIMARIA DI CASSOLNOVO:Fossati, Gavazzi e

Dettagli

ISC RODARI- MARCONI-PORTO SANT ELPIDIO SCUOLA PRIMARIA a.s. 2015 2016 PIANO DI LAVORO ANNUALE - IRC Classe 1ª

ISC RODARI- MARCONI-PORTO SANT ELPIDIO SCUOLA PRIMARIA a.s. 2015 2016 PIANO DI LAVORO ANNUALE - IRC Classe 1ª ISC RODARI- MARCONI-PORTO SANT ELPIDIO SCUOLA PRIMARIA a.s. 2015 2016 PIANO DI LAVORO ANNUALE - IRC Classe 1ª 1 ª UA - Dio Creatore e amico 1 Bim. Ott-Nov Scoprire che per la religione cristiana Dio è

Dettagli

Guai a me se non predicassi il Vangelo

Guai a me se non predicassi il Vangelo Guai a me se non predicassi il Vangelo (1 Cor 9,16) Io dunque corro 1 Cor 9,26 La missione del catechista come passione per il Vangelo Viaggio Esperienza L esperienza di Paolo è stata accompagnata da un

Dettagli

CURRICOLO DI RELIGIONE

CURRICOLO DI RELIGIONE CLASSE 1^ L alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sui dati fondamentali della vita di Gesù e sa collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni dell ambiente in cui vive; Scoprire

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE di OSPITALETTO SCUOLA PRIMARIA A. CANOSSI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE VERTICALE RELIGIONE CATTOLICA

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE di OSPITALETTO SCUOLA PRIMARIA A. CANOSSI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE VERTICALE RELIGIONE CATTOLICA ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE di OSPITALETTO SCUOLA PRIMARIA A. CANOSSI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE VERTICALE ANNO SCOLASTICO 2015/2016 CLASSE PRIMA L alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sui dati fondamentali

Dettagli

LITURGIA DEL MATRIMONIO

LITURGIA DEL MATRIMONIO LITURGIA DEL MATRIMONIO 65. Se sono celebrati insieme due o più Matrimoni, le interrogazioni prima del consenso, la manifestazione e l'accoglienza del consenso devono sempre aver luogo singolarmente per

Dettagli

Sono stato crocifisso!

Sono stato crocifisso! 12 febbraio 2012 penultima dopo l epifania ore 11.30 con i fidanzati Sono stato crocifisso! Sia lodato Gesù Cristo! Paolo, Paolo apostolo nelle sue lettere racconta la sua storia, la storia delle sue comunità

Dettagli

Natale del Signore - 25 dicembre

Natale del Signore - 25 dicembre Natale del Signore - 25 dicembre La Messa della notte sviluppa il tema di Gesù luce e pace vera donata agli uomini ( colletta); viene commentata attraverso una lettura tipologica la nascita di Gesù con

Dettagli

CURRICOLA DI RELIGIONE CATTOLICA Scuola Primaria CLASSE 1 ^ COMPETENZE CONOSCENZE ABILITA

CURRICOLA DI RELIGIONE CATTOLICA Scuola Primaria CLASSE 1 ^ COMPETENZE CONOSCENZE ABILITA CURRICOLA DI RELIGIONE CATTOLICA Scuola Primaria CLASSE 1 ^ COMPETENZE CONOSCENZE ABILITA COGLIERE I VALORI ETICI E RELIGIOSI PRESENTI NELL ESPERIENZA DI VITA E RELIGIOSA DELL UOMO - Prendere coscienza

Dettagli

La Bibbia. Divisione Ebraica delle Sacre Scritture

La Bibbia. Divisione Ebraica delle Sacre Scritture La Bibbia Divisione Ebraica delle Sacre Scritture Gli Ebrei suddividevano gli scritti dell'a.t. In tre gruppi: La Legge, i Profeti e gli Scritti Luca 24:44 La TORA' (Legge) NEBIIN (Profeti) KETHUBIM (Scritti)

Dettagli

Convenzione tra la Tavola valdese, la Comunità di lingua francese di Roma e la Chiesa valdese di Roma, via IV Novembre

Convenzione tra la Tavola valdese, la Comunità di lingua francese di Roma e la Chiesa valdese di Roma, via IV Novembre 6 Convenzione tra la Tavola valdese, la Comunità di lingua francese di Roma e la Chiesa valdese di Roma, via IV Novembre N O T A La Comunità Cristiana Protestante di lingua francese svolge dal 1985 la

Dettagli

BENEDIZIONE DELLE MAMME E DEI PAPÀ IN ATTESA

BENEDIZIONE DELLE MAMME E DEI PAPÀ IN ATTESA I A6 BENEDIZIONE DELLE MAMME E DEI PAPÀ IN ATTESA Parrocchia Domenica CANTO D INIZIO NEL TUO SILENZIO Nel tuo silenzio accolgo il mistero venuto a vivere dentro di me, sei tu che vieni, o forse è più vero

Dettagli

Claudio Bencivenga IL PINGUINO

Claudio Bencivenga IL PINGUINO Claudio Bencivenga IL PINGUINO 1 by Claudio Bencivenga tutti i diritti riservati 2 a mia Madre che mi raccontò la storia del pignuino Nino a Barbara che mi aiuta sempre in tutto 3 4 1. IL PINGUINO C era

Dettagli

I TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELATIVI ALL IRC NEI CAMPI DI ESPERIENZA.

I TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELATIVI ALL IRC NEI CAMPI DI ESPERIENZA. I TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELATIVI ALL IRC NEI CAMPI DI ESPERIENZA. (Cfr. Indicazioni nazionali per il curricolo Sc. Infanzia D.P.R. dell 11-02-2010) Il sé e l altro Le grandi domande,

Dettagli

BATTESIMO: PROPOSTA DI ARTICOLI PER I REGOLAMENTI ECCLESIASTICI. Testi di riferimento. basati sulla posizione della FCES

BATTESIMO: PROPOSTA DI ARTICOLI PER I REGOLAMENTI ECCLESIASTICI. Testi di riferimento. basati sulla posizione della FCES BATTESIMO: PROPOSTA DI ARTICOLI PER I REGOLAMENTI ECCLESIASTICI Testi di riferimento basati sulla posizione della FCES Il battesimo in prospettiva evangelica Osservazione preliminare I seguenti testi

Dettagli

Bartolomea e il basilisco del Duomo C'era una volta, intorno al 1600, dentro le mura di Modena, una bambina di nome Bartolomea, a cui era morto il

Bartolomea e il basilisco del Duomo C'era una volta, intorno al 1600, dentro le mura di Modena, una bambina di nome Bartolomea, a cui era morto il Bartolomea e il basilisco del Duomo C'era una volta, intorno al 1600, dentro le mura di Modena, una bambina di nome Bartolomea, a cui era morto il padre. La bambina viveva con sua madre, Maria, in via

Dettagli

M I S T E R I D E L D O L O R E

M I S T E R I D E L D O L O R E M I S T E R I D E L D O L O R E Mio Dio, dona a tutti, a tutti gli uomini, la conoscenza di te e la compassione dei tuoi dolori. Le rosaire. Textes de, Monastère de Chambarand, Roybon 2009, p. 27 1. L

Dettagli

Programmazione Didattica Scuola Primaria

Programmazione Didattica Scuola Primaria DIREZIONE DIDATTICA DI NAPOLI 5 E. MONTALE Viale della Resistenza 11K-80145 NAPOLI tel. e fax 081/5430772 Codice fiscale: 94023840633 Cod. Mecc. : NAEE005006 E-MAIL: naee005006@istruzione.it Web:www.5circolo.it

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA IST. COMPRENSIVO VIA MEROPE a.s 2014-15 - RELIGIONE

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA IST. COMPRENSIVO VIA MEROPE a.s 2014-15 - RELIGIONE DATTICA IST. COMPRENSIVO VIA MEROPE a.s 2014-15 - RELIGIONE Scoprire che per la religione cristiana Dio è creatore e Padre e che fin dalle origini ha voluto stabilire un alleanza con l uomo. Comunicazione

Dettagli

Corona Biblica. per chiedere a Dio, per intercessione di Maria santissima, il dono della maternità e della paternità

Corona Biblica. per chiedere a Dio, per intercessione di Maria santissima, il dono della maternità e della paternità Corona Biblica per chiedere a Dio, per intercessione di Maria santissima, il dono della maternità e della paternità Imprimatur S. E. Mons. Angelo Mascheroni, Ordinario Diocesano Curia Archiepiscopalis

Dettagli

Veglia di preghiera: Riconciliati da Dio, sulla strada della libertà

Veglia di preghiera: Riconciliati da Dio, sulla strada della libertà Veglia di preghiera: Riconciliati da Dio, sulla strada della libertà Tipologia Obiettivi Linguaggio suggerito Setting Veglia di preghiera: Riconciliati da Dio, sulla strada della libertà Una celebrazione

Dettagli

COMPENDIO DEL CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA

COMPENDIO DEL CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA COMPENDIO DEL CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA COMPENDIO «MOTU PROPRIO» Introduzione PARTE PRIMA - LA PROFESSIONE DELLA FEDE Sezione Prima: «Io credo» - «Noi crediamo»

Dettagli

a. Legga questo primo brano e scelga il titolo corretto tra i tre proposti:

a. Legga questo primo brano e scelga il titolo corretto tra i tre proposti: Recupero TVI per matricole straniere a.a. 2010-11 Rosella Bozzone Costa - Lingua Italiana (13049 e 92020) Materiale 1b (Rg) TEST D INGRESSO Data Nome Cognome Matr.: Risultato della prova: PROVA DI COMPRENSIONE

Dettagli

Lezione 2 Il Tabernacolo - dove incontriamo Dio

Lezione 2 Il Tabernacolo - dove incontriamo Dio Lezione 2 Il Tabernacolo - dove incontriamo Dio INTRODUZIONE: andare dove Dio è veramente adorato 1. DIO VIENE AD INCONTRARE NOI (Adamo ed Abramo) Adamo: Abramo: Genesi 12:6,7 (Sichem) - Genesi 14:8 (Bethel)

Dettagli

Parola di Vita Luglio 2009

Parola di Vita Luglio 2009 Parola di Vita Luglio 2009 "Vendete ciò che avete e datelo in elemosina; fatevi borse che non invecchiano, un tesoro inesauribile nei cieli, dove i ladri non arrivano e la tignola non consuma" (Lc 12,33).

Dettagli

I Venerdì dell Avvocatura. La Comunità Pastorale

I Venerdì dell Avvocatura. La Comunità Pastorale Arcidiocesi di Milano Curia Arcivescovile Avvocatura I Venerdì dell Avvocatura La Comunità Pastorale 3 incontro - 13 dicembre 2013 Le Fonti principali 1) Preti missionari per una rinnovata pastorale d

Dettagli

Ognuno è libero di contraddirci. Vi chiediamo solo quell anticipo di simpatia senza il quale non c è alcuna comprensione.

Ognuno è libero di contraddirci. Vi chiediamo solo quell anticipo di simpatia senza il quale non c è alcuna comprensione. Ognuno è libero di contraddirci. Vi chiediamo solo quell anticipo di simpatia senza il quale non c è alcuna comprensione. Eugenio e Chiara Guggi (tramite le parole di Benedetto XVI) Il laico dev essere

Dettagli