Comunicato stampa Il vangelo secondo Giotto In mostra a San Giuliano Milanese gli affreschi della cappella degli Scrovegni Dal 3 al 19 ottobre 2014 San Giuliano Milanese ospiterà una fedelissima riproduzione fotografica degli affreschi della celebre cappella degli Scrovegni eseguiti da Giotto oltre sette secoli fa. Apre i battenti venerdì 3 ottobre a San Giuliano Milanese la mostra Il vangelo secondo Giotto, fedele riproduzione fotografica, in scala 1:4, delle pareti della cappella degli Scrovegni che Giotto affrescò oltre sette secoli fa, fra il 1303 e il 1305, su commissione del banchiere padovano Enrico Scrovegni. La mostra itinerante prodotta da Itaca, società editrice e di promozione culturale è organizzata dalle sette parrocchie di San Giuliano Milanese, con il patrocinio del Comune, ed è allestita nella sala Tapia Radic, in piazza della Vittoria. La cappella degli Scrovegni di Padova è unanimemente riconosciuta come l'espressione più alta dell'arte medievale. Il ciclo pittorico mette a tema il destino dell uomo attraverso il racconto dei fatti salienti della storia della salvezza, che inizia con la scena della Cacciata di Gioacchino dal tempio e si snoda lungo le pareti in 38 scene armoniosamente distribuite su tre registri sovrapposti che raffigurano episodi della vita di Maria e di Gesù, la sua Passione e Resurrezione. Completano le pareti, nello zoccolo inferiore, le allegorie monocromatiche dei Vizi e delle Virtù, le due strade che decidono del destino eterno dell'uomo rappresentato dal Giudizio universale dipinto nella controfacciata. Dopo i restauri del 2002, per ragioni conservative è stato ridotto a pochi minuti il tempo consentito per ammirare gli affreschi; la mostra, quindi, offre l opportunità di guardarli con il tempo necessario per cogliere la poesia iconica delle corrispondenze verticali e frontali, del simbolismo dei colori, dei numeri, delle prospettive architettoniche. Definito la Divina Commedia di Giotto, questo capolavoro dimostra come Giotto, assieme a Dante, sia all apice di una cultura in cui ogni particolare partecipa di un ordine che tutto abbraccia. Venerdì 3 ottobre sono previsti due grandi eventi: alle ore 18 si svolgerà la presentazione a cura del curatore, Roberto Filippetti, cui seguirà l inaugurazione; la serata invece, con inizio alle ore 21, sarà dedicata a Francesco secondo Giotto, tra musica e pittura con Roberto Filippetti e il Coro Milano. La mostra potrà essere visitata nei seguenti giorni e orari: da lunedì a venerdì 15-18; sabato e domenica 10-12; 15-18. È possibile prenotare le visite guidate per scolaresche e gruppi telefonando al 347.7887017. L ingresso è libero. Altre informazioni sono reperibili sui siti www.itacaeventi.it/scrovegni e www.vangelosecondogiotto.it
Informazioni utili mostra itinerante Il vangelo secondo Giotto. La cappella degli Scrovegni ideata e prodotta da Itaca San Giuliano Milanese (MI) Sala Tapia Radic, piazza della Vittoria 3-19 ottobre 2014 organizzatore Chiesa San Giuliano Martire orari di apertura da lunedì a venerdì 15-18 sabato e domenica 10-12; 15-18 ingresso libero info e prenotazioni visite guidate tel. 347.7887017 gli appuntamenti 3 ottobre 2014, ore 18 Sala Tapia Radic, piazza della Vittoria Presentazione e inaugurazione interviene il curatore Roberto Filippetti 3 ottobre 2014, ore 21 Chiesa San Giuliano Martire, piazza della Vittoria Francesco secondo Giotto, tra musica e pittura con il prof. Roberto Filippetti e il Coro Milano siti ufficiali della mostra www.itacaeventi.it/scrovegni www.vangelosecondogiotto.it
Colophon della mostra I volumi di Roberto Filippetti che accompagnano la mostra Mostra itinerante ideata da Itaca Con il contributo di Regione Veneto Consorzio Giotto Padova In collaborazione con Azienda Turismo Padova Terme Euganee Con il patrocinio di Provincia di Padova Comune di Padova Camera di Commercio di Padova Curatore Roberto Filippetti Fotografie di Giorgio Deganello Itaca, p. 64, a colori, 15,00 quarta edizione edizioni in inglese, francese, tedesco e spagnolo Fotografia e progetto grafico Giorgio Deganello Produzione Itaca Siti ufficiali della mostra www.itacaeventi.it/scrovegni www.vangelosecondogiotto.it Fotografie di Giorgio Deganello Itaca, p. 80, a colori, cartonato, 18,00 sesta edizione
Il curatore della mostra Roberto Filippetti, marchigiano di origine e padovano di adozione, è studioso d arte e letteratura. Da anni percorre l Italia per introdurre bambini, giovani e adulti all incontro con la grande arte, letteraria e pittorica. A tutti comunica il suo sguardo di studioso, etimologicamente colui che è appassionato, e guida a guardare con occhio intelligente e affettivo l'opera d'arte che, resa familiare, riacquista il suo pieno valore: ridestare il desiderio della Bellezza infinita. Da tale opera divulgativa sono nati i suoi libri, editi da Itaca, attraverso i quali ha raccontato la grande pittura: L Avvenimento secondo Giotto (2001 4 ; edizioni in inglese, francese, tedesco e spagnolo), Il vangelo secondo Giotto (2002 6 ), Caravaggio. L urlo e la luce (2005 2 ; 2011 nuova edizione rivista e aggiornata), S. Francesco secondo Giotto (2006, fuori catalogo), Van Gogh. Un grande fuoco nel cuore (2008), Pietro, mi ami tu? Lo sguardo di Gesù secondo Giotto (2009), Francesco secondo Giotto (2013). Non meno significativi i suoi lavori dedicati alla poesia e alla narrativa. Ha pubblicato presso le edizioni Itaca: Il per-corso e i per-corsi. Schede di revisione di letteratura italiana ed europea (2000 2 )in tre volumi, Leopardi e Manzoni. Il viaggio verso l infinito (2008), Educare con le fiabe. Andersen, Collodi, Saint-Exupéry, Lewis (2008 2 ), L io spezzato e la domanda di assoluto. Percorso di letteratura italiana ed europea (2012) in due volumi (vol. I L Ottocento vol. II Il Novecento). Ha curato per Itaca Eventi quattro mostre itineranti: «Il vangelo secondo Giotto. La cappella degli Scrovegni», «San Francesco secondo Giotto. La vita del Santo attraverso gli affreschi della basilica superiore di Assisi», «Caravaggio. L urlo e la luce», «Van Gogh. Un grande fuoco nel cuore». www.filippetti.eu
Il promotore della mostra Itaca è una società editoriale e di promozione culturale sorta nel 1989 per iniziativa di Eugenio Dal Pane, approdato al mondo dell editoria dopo anni di insegnamento, con l intento di pubblicare e diffondere prodotti editoriali espressivi della ricerca di verità, di bellezza, di bene, di senso, propria dell uomo, che potessero essere per ciascuno preziosi compagni di viaggio. Negli ultimi anni Itaca ha registrato una significativa crescita che ha reso riconoscibile a livello non solo nazionale il proprio marchio editoriale e l'attività commerciale. Percorso personale e mission insoliti, ma è questa originalità che spiega la paziente e costante crescita di Itaca, una realtà oggi consolidata e operante su più versanti: editoria, e-commerce, rete di librerie, eventi. Eventi Mostra la luce della fede è lo slogan sotto il quale Itaca ha raccolto le mostre itineranti sulla fede finora prodotte. Lo scopo: mostrare la bellezza di Dio e la sua attrattiva. Il metodo: la testimonianza, una comunicazione da persona a persona. Circa 400 allestimenti ed oltre mezzo milione di visitatori. Un fenomeno di nuova evangelizzazione, che ha varcato i confini nazionali. La mostra Sulla via di Damasco. L inizio di una vita nuova, dedicata a san Paolo, in collaborazione con il Progetto Culturale della CEI, ha toccato 152 città italiane ed è stata vista da oltre 300.000 visitatori accompagnati da 4.700 guide volontarie. La mostra è stata tradotta in russo, inglese, spagnolo, croato, olandese, arabo, per esposizioni in diversi Paesi nel mondo (Russia, Malta, Croazia, Olanda, Perù, Uganda, Siria) e in alcune città della Terra Santa (Gerusalemme, Nazareth, Acri, Betlemme). Per dare continuità a tale significativa esperienza di comunicazione dei contenuti della fede, Itaca ha ideato altre due mostre: Oggi devo fermarmi a casa tua. L Eucaristia, la grazia di un incontro imprevedibile, in occasione del XXV Congresso Eucaristico Nazionale, e Videro e credettero. La bellezza e la gioia di essere cristiani, d intesa con il Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione che ha concesso il logo dell Anno della fede 2012-2013. Itaca annovera tra i suoi eventi anche quattro mostre didattiche d arte curate da Roberto Filippetti: Il vangelo secondo Giotto. La cappella degli Scrovegni, San Francesco secondo Giotto. Gli affreschi della basilica superiore di Assisi, Caravaggio. L urlo e la luce e Van Gogh. Un grande fuoco nel cuore. www.itacaeventi.it Itaca via dell Industria 249-48014 Castel Bolognese (RA) tel. 0546 656188 fax 0546 652098 itaca@itacalibri.it www.itacaedizioni.it www.itacalibri.it
Scheda di presentazione Il vangelo secondo Giotto. La cappella degli Scrovegni è una fedelissima riproduzione fotografica, in scala 1:4, del capolavoro di Giotto a Padova. Tra il 1303 e il 1305 Giotto affresca la cappella intitolata a Santa Maria della Carità su commissione del banchiere padovano Enrico Scrovegni. Questa piccola chiesa romanico-gotica, concepita per accogliere lui stesso e i suoi discendenti dopo la morte ed oggi meglio nota come cappella degli Scrovegni, è unanimemente riconosciuta come l espressione più alta dell arte medievale. Gli affreschi, dopo un accurato restauro, sono tornati all antico splendore e qui riprodotti ad alta definizione, rivelando la bellezza e la genialità della pittura giottesca che influenzò generazioni di artisti e mutò i canoni stilistici della pittura italiana ed europea. Siamo dentro una Biblia Pauperum, una Bibbia dei poveri. Nella pittura di Giotto tutto partecipa dell avvenimento di Dio che si fa uomo, un fatto storico che egli mette in scena affinché, attraverso i colori e le immagini, i fedeli possano meditare sulle storie di Maria e di Gesù. Il ciclo pittorico della cappella sviluppa tre temi principali, ciascuno in dodici episodi disposti sulle pareti della navata: l Immacolata Concezione di Maria, la sua nascita e presentazione al tempio, fino alle nozze con Giuseppe; l infanzia e la vita pubblica di Gesù; l'apice della Redenzione, con la Passione, Morte, Risurrezione, Ascensione e infine la Pentecoste. Infine il registro basso, nello zoccolo monocromo delle due pareti, presenta le conseguenze morali di quell Avvenimento: le personificazioni dei sette vizi e delle sette virtù che conducono rispettivamente all Inferno e al Paradiso del grande Giudizio universale dipinto sulla controfacciata. Nell epoca in cui gli artisti bizantini seguitavano a dipingere Santi e Madonne idealizzati, Giotto descrive col pennello i vari episodi della vita di Gesù raffigurando i veri protagonisti della sua storia come uomini di tutti i giorni, con una tecnica da scaltrito regista e scenografo cinematografico. In seguito ai restauri del 2002, per ragioni conservative è stato ridotto a pochi minuti il tempo consentito per ammirare questo capolavoro della pittura del Trecento italiano ed europeo. La mostra, quindi, offre l opportunità di guardare gli affreschi con il tempo necessario per cogliere la poesia iconica delle corrispondenze verticali e frontali, del simbolismo dei colori, dei numeri, delle prospettive architettoniche. Giotto, infatti, assieme a Dante è all apice di una cultura in cui ogni particolare partecipa di un ordine che tutto abbraccia. La mostra, prodotta da Itaca, società editoriale e di promozione culturale, è curata dal professor Roberto Filippetti, già noto al grande pubblico perché da anni percorre l Italia per introdurre bambini, giovani e adulti all incontro con la grande arte, letteraria e pittorica, e autore dei due volumi, editi da Itaca, che accompagnano la mostra: L Avvenimento secondo Giotto. Cappella degli Scrovegni - Padova (tradotto in cinque lingue) e Il vangelo secondo Giotto. La vita di Gesù raccontata ai ragazzi attraverso gli affreschi della cappella degli Scrovegni, giunto alla sesta edizione. L esposizione è stata realizzata grazie al contributo di Regione Veneto e Consorzio Giotto Padova, in collaborazione con l Azienda Turismo Padova Terme Euganee e con il patrocinio di Provincia di Padova, Comune di Padova e Camera di Commercio di Padova. Gli oltre 70 allestimenti in nove anni, con più di 250.000 visitatori, confermano la validità di questa mostra didattica come strumento di educazione alla bellezza che nasce dalla fede e la sua destinazione a un largo pubblico di giovani e adulti, a partire dai bambini delle scuole materne.
Invito alla Bellezza «La bellezza ferisce, ma proprio così essa richiama l uomo al suo Destino ultimo». Questa espressione dell allora card. Ratzinger costituisce il più efficace invito a visitare la mostra Il vangelo secondo Giotto. La cappella degli Scrovegni. Perché la bellezza ferisce? Ferisce perché attrae, induce a seguirla e in tal modo ridesta il nostro desiderio, alimentando la speranza e strappandoci al nulla della solitudine e del ripiegamento su noi stessi. Spesso le nostre giornate sono piene di cose da fare, di rapporti freddi o superficiali così che facilmente si insinuano la noia e/o la violenza, perfino nei più giovani, sollecitati a desiderare mille cose, ma non ciò che può essere adeguato alla profondità del cuore, che è esigenza di felicità, di amore, di verità, di giustizia, di bellezza. Per questo l incontro con l arte costituisce un momento fondamentale nella vita della persona e della società, perché «può diventare il colpo del dardo che ferisce l anima e in questo modo le apre gli occhi» (Ratzinger). Da secoli, però, l arte è ridotta a pura estetica, ad analisi e descrizione dell opera «in termini nozionistici e asettici» (Timothy Verdon). A fare le spese di tale approccio è tutta l arte, divenuta fine a se stessa e perciò privata della sua finalità: ridestare nell uomo il desiderio della Bellezza infinita. L artista, infatti, ha ricordato Giovanni Paolo II nella Lettera agli artisti, è immagine del Creatore e al servizio di quella bellezza senza la quale il mondo cadrebbe nella disperazione. Tale sorte non ha risparmiato, anzi ha colpito particolarmente l arte sacra, tolta, sovente anche fisicamente, dal suo contesto e dalla sua funzione originaria fino a risultare spesso incomprensibile perché ha perso il suo legame con la memoria storica e la tradizione. Ne consegue il venir meno di un patrimonio di immagini, di segni, di simboli che per secoli hanno forgiato la coscienza e l identità del nostro popolo e sostenuto le ragioni della sua speranza e costruttività. La mostra Il vangelo secondo Giotto fin dal titolo intende proporre uno sguardo integrale sugli affreschi della cappella degli Scrovegni (che Vittorio Sgarbi ha definito la Divina Commedia di Giotto ), perché il visitatore sia guidato a scorgere nella bellezza della forma l invito alla Bellezza che il cuore attende. Eugenio Dal Pane direttore editoriale di Itaca