Scuola e Cultura a Figline Valdarno e Incisa in Val d Arno



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Comune Incisa in Val d Arno Scuola e Cultura a Figline Valdarno e Incisa in Val d Arno 09/01/2012 Dati: Comune Figline Valdarno-Comune Incisa in Val d Arno

Figline Valdarno 1. Scheda sintetica della città Regione: Toscana Provincia: Firenze Popolazione: 17.050 abitanti (gen. 2012) Superficie: 71 km2 Frazioni: Brollo, Celle San Leo, Cesto, Gaglianella, Gaville, Matassino, Pavelli, Poggio alla Croce, Ponte agli Stolli, Porcellino, Restone, San Donato in Avane, San Martino Altoreggi, Stecco, Tartigliese Turismo: prevalentemente dal nord Europa, oltre 500mila visitatori annui. Note: 1. Secondo una indagine svolta dal Centro Studi Sintesi di Venezia nel 2009 la cittadina di Figline Valdarno si è posta al 22º posto in Italia e seconda in Toscana nella classifica che stila i 100 comuni dove si vive meglio in Italia 2. Figline Valdarno è il secondo comune della Provincia (solo dopo Firenze) per presenze turistiche: oltre 500mila 3. Primo Comune della Provincia per percentuale verde pubblico per singolo cittadini: 13 metri quadri 4. Nel 2010 Figline Valdarno è stato il 2 Comune in Toscana ed il 36 in Italia per la mitigazione del rischio idrogeologico secondo un indagine di Legambiente e Dipartimento di Protezione Civile. 2. La Cultura a Figline Valdarno Il Comune di Figline Valdarno presenta un quadro erogativo ampio ed articolato che riflette l impegno dell amministrazione nei diversi ambiti di intervento istituzionale - dai servizi di welfare allo sviluppo economico e delle attività produttive coerentemente con la storia, la cultura ed i valori che qualificano la missione dell ente. I servizi culturali, dal teatro alla biblioteca, dall archivio alle attività convegnistiche ed espositive, completano l offerta e si distinguono per valore dei contenuti e delle professionalità. 2.1 Il Teatro Garibaldi Inaugurato nel 1871 con l opera verdiana Ernani, il Teatro Garibaldi è uno degli ultimi teatri all italiana costruiti. La prima attività del teatro è rimasta celebre sopratutto per l intensa programmazione lirica e per taluni allestimenti che videro in scena compagnie e cantanti di livello nazionale. Grazie ad un lungo restauro avviato nel 1993, dopo una chiusura più che trentennale, il Garibaldi è stato riaperto nell ottobre del 1995 e da allora tutti gli anni vengono proposte una stagione di prosa ed una di concertistica con artisti di fama internazionale. Secondo la borsa dei teatri italiani suddivisi per posti del Giornale dello spettacolo, grazie soprattutto alla stagione di prosa, il teatro comunale Garibaldi si posiziona, nella classifica per spettatori dei teatri da 201 a 500 posti, al 40 posto.

2.2 La Biblioteca Marsilio Ficino Già casa del fascio e dal dopoguerra casa del popolo, acquisita dal Comune è stata ristrutturata alla fine degli anni 70 per essere adibita a nuova sede della biblioteca comunale. Intitolata al più illustre figlio della città di Figline, l umanista Marsilio Ficino, è funzionante dal 1979. Dal 2006, inoltre, la Biblioteca Marsilio Ficino è protagonista di numerosi incontri con scrittori locali e nazionali racchiusi nel progetto Incontri con l autore. Servizi Ultimo anno Ore complessive di apertura settimanale 44 Presenze annue (affluenza) 8678 Dotazione documentaria 27946 Volumi attivi 3639 Prestiti locali 5559 Prestiti Sdiaf passivi 736 Prestiti Sdiaf attivi 354 2.3 Le mostre e i convegni Nell'ambito del ciclo di mostre La città degli Uffizi, promossa dalla Galleria degli Uffizi di Firenze, sono state allestite due mostre: Figline, il Cigoli e i suoi amici, circa 5900 visitatori nel 2008/2009 e Arte a Figline. Dal maestro della Maddalena al Masaccio, oltre 6500 visitatori nel 2010/2011. Altre mostre Rinascimento in Valdarno (2007) presso Museo d arte sacra della Collegiata di Santa Maria. Collettiva di 20 artisti locali in mostra al Palazzo Pretorio (2010) circa 500 visitatori. Mostra fotografica Terra da Vivere. Figline negli scatti di Gianni Berengo Gardin. Per un pubblico di studiosi, ricercatori ed appassionati l Amministrazione ha inoltre proposto un ciclo di convegni di storia medievale, cultura e filosofia. Le conferenze Ciclo di conferenze sulla storia e la civiltà medioevale. Ciclo di incontri di storia dell arte. I Convegni Il Castello, il Borgo, la piazza Il millenario di Figline (2008). Ficino e l Europa (2009). I centri minori della Toscana nel medioevo (2009). Francesco Pucci e il sistema della religione naturale (2010). 2.4 Le collane editoriali Il Comune di Figline Valdarno possiede due collane editoriali (oltre quella dedicata alle manifestazioni espositive), di cui una intitolata Fonti e studi di storia locale, dove dal 1982 hanno trovato ospitalità 16 titoli. Ricerche e saggi dedicati a vicende e personaggi della storia territoriale dal medioevo all 800, presentati e prefatti, nonché curati, da alcuni dei migliori nomi della storiografia italiana ed anglosassone.

Dal 2005 è nata un altra iniziativa settoriale, dedicata esclusivamente a studi di medievistica, Valdarno medievale. Studi e fonti, diretta, come la precedente, da Paolo Pirillo dell Università di Bologna. 2.5 L archivio post-unitario Collocato nella sede attuale del Comune, raccoglie i documenti prodotti dall ente dal 1866 ai nostri giorni. Ordinato ed inventariato l archivio post-unitario è dotato di un repertorio aggiornato al 1955 che è andato a completare quello dell archivio comunale pre-unitario, che conserva la documentazione dal 1365 al 1865, pubblicato nel 1982, e che è attualmente riunito ed aperto al pubblico nel ristrutturato Palazzo Pretorio. Grazie al riordino scientifico dei 3662 pezzi cui l archivio è stato sottoposto nei decenni passati, la documentazione rappresenta un prezioso punto di riferimento per quanti si interrogano sulle vicende ed i personaggi della memoria storica di Figline Valdarno. N. pezzi N. utenti Archivio Post-Unitario 3662 10 per anno 2.6 L Antica Spezieria L antica istituzione ospedaliera del Serristori conserva ancora al suo interno in un piccolo ambiente l antica spezieria. Gli oggetti che la compongono sono una vera e propria raccolta museale tipologica, composta da una collezione di maioliche (vasi e albarelli del XVI, XVII e XVIII sec.) provenienti dalle più importanti fornaci di Montelupo Fiorentino ed anche del territorio senese; da una serie di vetri officinali di manifattura veneziana e boema che hanno la caratteristica di conservare solidificati i loro contenuti medicamentosi ed altri elementi quali polizzini e tappi che li decoravano. Completano la raccolta arredi ed altri oggetti tra i quali sono di particolare importanza due dipinti di scuola fiorentina del primo 400 e pieno 600. 2.7 Il Museo della Civiltà contadina Nell antica fattoria della Pieve di Gaville si trova il Museo della Civiltà Contadina, importante testimonianza della storia rurale del territorio. Gli ambienti accolgono antichi arredi e suppellettili del mondo contadino, organizzati seguendo due tematiche principali: il lavoro legato al ciclo produttivo della campagna e la vita quotidiana dei contadini, evocata attraverso la ricostruzione di suggestivi ambienti quali la cucina, la camera da letto, la cantina. Il museo conserva un frantoio in pietra di grandi dimensioni, del 1729, corredato di tutti i macchinari e gli attrezzi necessari per la produzione dell olio. Curiosa la raccolta di santini e di erbe medicinali.

2.8 I grandi eventi I grandi eventi, le manifestazioni artistiche, culturali, storiche e sportive, i festeggiamenti in onore delle celebrazioni istituzionali sono un tratto distintivo della tradizione di quest area territoriale. Da segnalare, tra le più importanti, la festa rionale Palio di San Rocco (settembre e giugno) ed Autumnia, una manifestazione dedicata all Agricoltura, all Ambiente e all Alimentazione. Evento "Carnevale dei ragazzi Frammenti d antico "Palio di Primavera Festa del Perdono e Palio di San Rocco "Gran Premio dei limoni" Festa dei mestieri L Opera in Piazza "Triocco delle stelle" "Autumnia" "r-estate a Figline" "Curiosando tra il vecchio e il nuovo" Festivaldarno Periodo febbraio giugno settembre maggio ottobre estate luglio novembre giugno luglio agosto - settembre agosto giugno 2.9 Le eccellenze del territorio BENI CULTURALI LUOGHI DELLA FEDE NATURA E PAESAGGIO SHOPPING Piazza Marsilio Ficino ("Mercatale") Ex Spedale Serristori Villa di San Cerbone Villa Casagrande dei Serristori Museo di Arte Sacra della Collegiata Palazzo Pretorio Teatro Garibaldi Cinta muraria Loggia del Grano Spedale dell Annunziata La casa dipinta L Albero dell Universo (monumento ai Caduti) Collegiata di Santa Maria Cappella di Santa Maria della Mota Chiesa di San Biagio Nuova Chiesa di San Biagio Vecchia Chiesa di Santa Maria a Tartigliese Chiesa di Sant'Andrea a Ripalta Santuario di S. Maria a Ponterosso Chiesa di San Francesco Ex Chiesa di San Bartolomeo a Scampata Monastero della Santa Croce delle Agostiniane Tabernacolo di San Rocco Cappella Serristori Chiesa di San Pietro al Terreno Abbazia di San Cassiano a Montescalari Pieve di San Romolo a Gaville Giardino del Cassero Giardino interno alle mura La Garzazia Montescalari Forestello Pian dell Albero Pian delle macchie Il Granaio (centro commerciale naturale)

3. La Scuola a Figline Valdarno L offerta formativa di Figline Valdarno copre l intero percorso educativo dall asilo nido fino alla scuola superiore, con una eterogeneità di indirizzi didattici e strutture moderne ed efficienti. Il sistema scolastico figlinese si è affermato negli anni come un vero e proprio polo educativo per l intero Valdarno, con alcuni indirizzi di eccellenza che servono un bacino di utenza ben più ampio (es. alberghiero). L offerta formativa prevede le seguenti strutture: 3 asili nido 3 scuole dell infanzia 4 scuole primarie 2 scuole secondarie di I grado 1 istituto di scuola superiore con quattro indirizzi di studio 1 centro di formazione professionale 1 scuola dell infanzia privata 1 scuola primaria parificata 1 secondaria di I grado parificata 1 liceo ginnasio parificato Il Comune di Figline gestisce direttamente i tre asili nido ed è proprietario degli immobili di tutte le scuole pubbliche fi no alle scuole secondarie di 1 grado; interviene nelle attività di manutenzione ordinaria e straordinaria, nel pagamento delle utenze e nella erogazione dei servizi di supporto. L Amministrazione, inoltre, finanzia con proprie risorse, di concerto con gli istituti scolastici d ogni ordine e grado, progetti per il sostegno e l autonomia didattica. Gli investimenti sulla scuola e l educazione sono stati al centro dell azione amministrativa. Gli asset strategici dell azione dell Amministrazione sono stati: la manutenzione dei plessi scolastici per l adeguamento degli impianti ed il raggiungimento di elevati standard di sicurezza. gli investimenti per reperire nuovi spazi da destinare ad aule, laboratori, palestre, uffici amministrativi, luoghi di riunione e refettori. il miglioramento dei servizi di supporto, come il trasporto degli alunni e la refezione scolastica rinnovando e potenziando le attrezzature e le attuali strutture. il sostegno alla didattica e l ampliamento dell offerta formativa con una programmazione adeguata. sostenuto progetti di Protezione Civile ottenendo riconoscimenti a livello regionale. partecipato al progetto Tifa l Amicizia in occasione della partita di calcio Italia-Germania Under 20 disputata in collaborazione con FIGC a Figline Valdarno nel novembre 2010. Il Comune ha valorizzato e rafforzato il rapporto di collaborazione con la Scuola in modo da migliorare il dialogo, rendere sinergiche le forze, produrre più efficienza e, soprattutto, sviluppare una buona capacità progettuale. Da segnalare che il Comune di Figline ha sostenuto nell.a.s. 2009/10 una classe della scuola secondaria di I grado nel progetto Cl@ssi 2.0, un iniziativa del Ministero della Pubblica istruzione che, previa partecipazione ad un bando, ha consentito a 156 scuole su scala nazionale di elaborare progetti di inclusione e di apprendimento attraverso lo sviluppo di conoscenze tecnologiche. Scuola Numero studenti Asili nido 74 Scuola dell Infanzia 387 Scuola Primaria 707 Scuola Secondaria I grado 511 Scuola Secondaria II grado 1181

Incisa in Val d Arno 1. Scheda sintetica della città Regione: Toscana Provincia: Firenze Popolazione: 6.339 (gen. 2012) Superficie: 27 km2 Frazioni: Burchio, La Fonte, La Massa, Le Valli, Loppiano, Palazzolo, Pian dell'isola, Poggio alla Croce, San Michele, Santa Maria Maddalena 2. La Cultura a Incisa in Val d Arno Il territorio di Incisa in Val d'arno è ricco di luoghi d'arte, risalenti all'epoca medioevale, legati ai luoghi di culto. Alcuni di essi sono inseriti nel circuito turistico dell'arte sacra. BENI CULTURALI LUOGHI DELLA FEDE NATURA E PAESAGGIO LUXURY SHOPPING Casa Paterna del Petrarca Museo dell'arte Sacra Castello di Incisa: le mura e la torre campanaria Villa Fattoria dei Bagnani Museo di Arte Sacra Villa Pratelli Torre della Bandinella Cittadella di Loppiano Chiesa di Santa Maria di Loreto di Palazzolo Chiesa e Complesso di S. Quirico di Montelfi Chiesa e Convento dei Santi Cosma e Damiano al Vivajo Oratorio del SS. Crocifisso Chiesa di Sant Alessandro Ex Chiesa di San Biagio Pieve dei Santi Vito e Modesto Punto Panoramico Chiesa San Quirico di Montelti Punto panoramico sul fosso di Cappiano Punti panoramici presso le località Palazzolo, Bagnani e Le Valli Poggio alla Croce Fashion Groove 2.1 L Oratorio del Crocifisso L'Oratorio del Crocifisso risale al '300, ma è stato rimaneggiato nel '600; di forma semplice: un unica navata con al centro un altare a forma di ara in pietra serena. E' sito a mezza costa della strada che dal centro urbano, lungo il fiume, porta al castello. Il Crocifisso miracoloso, da cui prende nome l'oratorio, fu portato ad incisa nel '300 da una processione di penitenti bianchi, così detti dal colore della veste; essi invocano fratellanza e perdono quali rimedi contro le avversità. Ancora oggi ad incisa si celebra la festa del Perdono. La devozione popolare è testimoniata dalla presenza dentro l'oratorio di numerosi ex-voto. L'Oratorio è stato restaurato nel 1969 e nel 2002 con la creazione del Museo di Arte Sacra

2.2 Il Museo di Arte Sacra L apertura del Museo di Arte Sacra di Incisa in Val d Arno rappresenta il conseguimento di un importante obiettivo nel quale l Amministrazione Comunale ha voluto impegnare energie e risorse. Questo progetto nasce dalla volontà di recuperare, restaurare e valorizzare il nostro patrimonio artistico e architettonico il quale, per il suo importante valore simbolico, rappresenta la storia, la cultura e le tradizioni proprie di questi luoghi. Grazie alla collaborazione con la Curia Vescovile di Fiesole, con la Soprintendenza per i Beni Architettonici ed il Paesaggio e per il Patrimonio Storico, Artistico e Demoetnoantropologico delle Province di Firenze, Pistoia e Prato e con la Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Fiorentino, è stato possibile dare una collocazione adeguata agli oggetti e alle opere provenienti dalle chiese di campagna del territorio comunale, salvaguardando la loro appartenenza al contesto territoriale. Le opere pittoriche del Museo comprendono testimonianze di diversi autori, fra cui: - Maestro di Barberino (documentato dal 1358 al 1369) Madonna con Bambino (Tavola lignea proveniente dalla Chiesa di San Lorenzo a Cappiano. All artista sono attribuiti affreschi nella volta della cappella Maggiore in Santa Maria Novella, e in Ognissanti, a Firenze; inoltre gli sono stati assegnati altri frammenti di affresco in San Lorenzo a Signa.) - Scuola di Domenico Ghirlandaio (fine sec. XV) Madonna col Bambino e Santi (Pregevole pala d altare proveniente dalla Chiesa di S.Quirico a Montelfi, come rivela la presenza del piccolo San Quirico accanto alla madre Santa Giulitta a lato della Madonna col Bambino; dall altro lato è San Bartolomeo, e in basso il ritratto del donatore. L opera esce dalle propaggini della bottega del Ghirlandaio, ma presenta caratteristiche particolari che l hanno fatta assegnare di volta in volta a Scuola bolognese, a Piero del Donzello, e anche alla prima attività di Giuliano Bugiardini (Firenze 1476-1555). Non va dimenticato del resto che nel secondo decennio del Cinquecento quest ultimo avrebbe eseguito proprio per questa zona del Valdarno una delle sue opere più importanti, la pala d altare per la cappella di Santa Maria Maddalena a Isola, oggi a New York.) - Sebastiano Mainardi (San Giminiano1460 c.a.- Firenze 1513) Madonna in trono col Bambino e i Santi Domenico, Lorenzo, Giovanni Battista e Lucia (Tavola proveniente anch essa dalla Chiesa di San Lorenzo a Cappiano; destinata probabilmente all altare principale come dimostra la presenza di San Lorenzo a destra della Vergine. All artista, collaboratore e cognato di Domenico Ghirlandaio, è stato assegnato il gruppo di opere riunite dapprima sotto il nome di Maestro del 1506, che appartengono alla tarda attività dell autore. Tavole analoghe si trovano nella collezione Chiaramonte Bordonaro a Palermo e nel museo di Indianapolis. Tipico prodotto della attivissima e diversificata bottega ghirlandaiesca, che vedeva soprattutto negli epigoni il rifiuto di ogni sperimentalismo, la tavola con le sue linee morbide e la sua franca partitura coloristica era indubbiamente destinata ad avere successo presso un pubblico di gusti non aggiornati, qualificandosi come buon prodotto devozionale.) - Orazio Fidani (Firenze 1606-1656) San Michele pesa le anime (Tela proveniente da San Michele a Morniano di elegante manifattura. L artista si configura come un raffinato e robusto colorista presente con molte opere nei musei fiorentini.) - Scuola Fiorentina (fine sec. XVI inizi sec. XVII) Gentildonna con San Domenico (Piccola tela reperita nella sagrestia dello stesso Oratorio del Crocifisso. Di notevole valore storico in quanto raffigura un episodio legato alla storia di Incisa: Sono protagonisti una dama in abiti eleganti che sembra invitare o indicare all indirizzo di San Domenico con un confratello. A parte il valore iconografico, sono però da apprezzare anche le sue fresche qualità narrative e una certa eleganza di decoro, sostenuta da colori vivaci e da una piacevole composizione.) Il Museo accoglie complessivamente circa 100 opere fra le quali compaiono anche le più tradizionali produzioni delle manifatture toscane dei secoli XVI-XVII, reliquari in legno intagliato e dorato dalle eleganti volute, calici incisi e punzonati con belle decorazioni simboliche, pissidi dalle tipiche forme seicentesche, come il secchiello per l acqua benedetta, ostensori e turiboli, carteglorie, e perfino rosari e anellini donati come ex.-voto. Vi sono alcuni oggetti di particolare

importanza, come il grande ostensorio del Settecento proveniente da Olmeto, il turibolo datato 1692 da San Vito a Loppiano, la Croce astile del secolo XV da Cetina, due bei reliquari a busto in legno argentato e dorato, per non parlare delle ricche pianete dei secoli XVII e XVIII, dal decoro raffinato e prezioso che costituiscono un nucleo interessante per la conoscenza dei tessuti antichi e 13 quadri votivi di varie grandezze rappresentanti soggetti alludenti al miracolo compiuto dal SS. Crocifisso. Vi è inoltre custodito un piccolo organo positivo con sportelli del sec. XVIII. Ultima opera inserita nel Museo è un prezioso Cappuccio di Piviale, di manifattura spagnola risalente alla fine XV secolo inizi del XVI secolo, che raffigura la lapidazione di Santo Stefano, giovane diacono protomartire vissuto in Palestina nel I secolo. 2.3 Pieve di San Vito a Loppiano L'ex Pieve di San Vito a Loppiano è una delle più antiche chiese del Valdarno Superiore e della diocesi di Fiesole. E' citata già dall'anno mille nelle carte dei monasteri della zona ma è probabilmente più antica (VIII Secolo). Con la crescita del borgo di "Ancisa", la chiesa perse di valore, venendo declassata nel 1786 a prioria. Oggi ha ritrovato nuova vita e valore spirituale dall'insediamento del movimento internazionale dei Focolarini a Loppiano. L'edificio, di stile romanico, risale al XII secolo; la planimetria è quella di una struttura a tre navate estese in larghezza più che in lunghezza, tanto da dare la sensazione di una chiesa a pianta centrale. Un intervento di restauro della metà dell'ottocento, ha cambiato i rapporti dimensionali attraverso opere di spesso rivestimento in muratura ed intonaco su mura esterne, colonne interne e campanile. Fra i dipinti di valore conservati ricordiamo la Madonna assunta con San Tommaso ed Angeli.(detta Madonna della "Cintola") di Francesco d'antonio (1393-1433 ca.), ricollocata sull'altare di sinistra nel 1993 dopo lungo restauro. 2.4 Pieve di San Vito a Loppiano La Chiesa dei Santi Cosma e Damiano al Vivaio, costruita nel 1514, di stile barocco, fu consacrata il 28 giugno 1538 da Fra' Barnaba del Matino, vescovo di Dalmazia, in onore dei SS. Cosma e Damiano. Sorge nel luogo in cui i Frati Minori Francescani fin dal 1510 avevano un ospizio per viandanti, presso la preesistente Chiesa di S.Maria al Vivaio. Su richiesta della popolazione locale, Papa Leone X, di passaggio ad Incisa, elevò il piccolo ospizio a convento con la bolla di elezione risalente al 6 giugno 1516. Recentemente oggetto di un imponente restauro, questa chiesa è ricca all'interno di opere d'arte. Tra le altre, un bassorilievo in terracotta colorata raffigurante la Madonna col Bambino, di derivazione donatelliana; ghirlande e stemmi nelle vele del coro e delle cappelle laterali; numerose tele seicentesche, raffiguranti santi e altri soggetti, nelle due cappelle, agli altari laterali e alle pareti. 14 stazioni della via crucis, ovali, dipinte a olio, di scuola fiorentina del 1600; un grandioso organo, costituito dalla cassa di un precedente strumento realizzato nel 1706 dal romano Lorenzo Testa e relativa cantoria decorata a ornati scolpiti e decorati su fondo bianco sopra la porta d'ingresso; l'affresco nel soffitto della chiesa, di fine del secolo XVIII. Chiesa e convento, concessi oggi al Movimento dei Focolari, sono idealmente parte della Maria Poli di Loppiano. 2.5 Chiesa di Sant Alessandro La chiesa di Sant'Alessandro ad Incisa in Val d'arno fu eretta nel 1786 sul luogo dell' Oratorio della soppressa Compagnia del Corpus Domini (1564-1785). L'istituzione della nuova parrocchia fu dettata dall'accresciuta importanza che il borgo di "Ancisa" stava acquisendo, e dalla necessità di creare un'altra chiesa facilmente raggiungibile dai fedeli e non troppo piccola per le esigenze di culto. L'istituzione di S.Alessandro, in pianura, declassò il potere ed il valore dell'antica Pieve di San Vito che era posta in collina. Nella chiesa si trova una lapide in onore di Fracesco Petrarca, il quale visse ad Incisa i primi sette anni della sua vita ed altri oggetti d'arte.

2.6 La Casa di Petrarca Incisa ospita quella che, secondo alcune fonti storiche, pare sia stata la residenza del poeta Francesco Petrarca nel periodo della sua fanciullezza. Nell estate 2011 l Amministrazione Comunale ha inaugurato una nuova sala polivalente ricavata nella struttura, la quale ha subito una pesante ristrutturazione. Adesso l idea forte è quella di un recupero integrale di tutto l antico castello che gli studi svolti in occasione della ristrutturazione dell edificio individuano come la prima terra nuova della signoria di Firenze nel 1300 e come uno dei più grandi castelli a battifolle esistenti. Nel dettaglio, si prevede il recupero dell antico camminamento che dall Arno conduce al Castello e il ripristino della piazzetta del Castello, oggi piazza Benassai, alla sua integrale ampiezza e bellezza, un attività di stimolo affinché prosegua il restauro degli edifici storici privati del castello. 2.7 La Biblioteca comunale La Biblioteca comunale Gilberto Rovai di Incisa in Val d Arno vanta un patrimonio librario di circa 13.056, con 3000 prestiti medi all anno e circa 900 persone iscritte al servizio. 3. La Scuola a Incisa in Val d Arno L offerta formativa di Incisa in Val d Arno si distingue per la presenza di un importante istituto universitario, Sophia, fondato da Chiara Lubich. Esistono poi un asilo nido, una scuola dell infanzia, due scuole primarie ed una scuola secondaria di I grado, ma nessuna scuola secondaria di II grado. Scuola Numero studenti Asili nido 32 Scuola dell Infanzia 132 Scuola Primaria 281 Scuola Secondaria I grado 128 Scuola Secondaria II grado 0 Università 67 3.1 L Università Sophia L Università Sophia si configura come un percorso di vita, di studio e di ricerca che permette di acquisire e costantemente approfondire una cultura cristianamente ispirata, capace d illuminare e innervare le molteplici dimensioni dell umano e le diverse discipline. Si propone perciò come una comunità di formazione, di studio e di ricerca cui concorrono, nell'esercizio delle rispettive competenze e responsabilità, i docenti, gli studenti e tutto il personale. Promosso dall'opera di Maria - Movimento dei Focolari, l'istituto è eretto dalla Santa Sede con decreto della Congregazione per l'educazione Cattolica del 7 dicembre 2007. Offre una Laurea magistrale (Master's) in Fondamenti e prospettive di una cultura dell'unità, della durata di due anni, e il corrispondente dottorato. L'Istituto, oltre alla sede centrale in Loppiano, prevede di aprire sedi locali in altre nazioni con specifici ambiti di ricerca. L'Istituto si rivolge a studenti provenienti da varie nazioni che intendano dilatare la loro specializzazione in una prospettiva interdisciplinare e transdisciplinare allo scopo d'indirizzare i loro studi nell'orizzonte cristiano di una cultura dell'unità

4. La Cittadella di Loppiano È la prima cittadella internazionale dei Focolari, sorge su 260 ettari di terreno, sull'altopiano che si sviluppa ad ovest del comune di Incisa in Val d'arno, a 20 chilometri da Firenze. Conta 900 abitanti. Sorta nel 1964, la cittadella si presenta come luogo di formazione ed esperienza di una socialità fondata sul principio della fraternità universale e centro di testimonianza di una convivenza multiculturale fondata sulla vita evangelica. La città accoglie circa 40.000 visitatori l'anno ed è divenuta punto d'incontro tra popoli, culture e fedi religiose, indicando uno stile di convivenza che parla anche alle grandi città multiculturali del Terzo Millennio. Col tempo si sono consolidate diverse attività economiche. Nel 2004 è stata inaugurato il santuario Maria Theotokos, che ospita anche una cappella ecumenica aperta alle differenti confessioni cristiane. Dall'inizio del 2007 è in funzione l'adiacente complesso polifunzionale, attrezzato di sale per congressi, eventi musicali e multimediali. Nei pressi della cittadella sorge il Polo imprenditoriale Lionello Bonfanti, inaugurato nel 2006, attualmente sede di 20 aziende (a regime saranno 30) di Economia di Comunione. Dal 2008 nella cittadella ha sede anche l'istituto superiore di cultura Sophia che propone percorsi interdisciplinari di teologia, filosofia, economia, politica alla luce del carisma dell'unità. Internazionalità, inter-cultura, integrazione, formazione. Ecco ciò che ha caratterizzato Loppiano fin dai suoi inizi. L'aspetto multiculturale e interreligioso è l'essenza della città stessa dove si punta a sviluppare una nuova cultura della relazione. Il banco di prova è la quotidianità, vissuta nelle sfide della convivenza sociale, attraversando le diversità culturali, alla ricerca di ciò che unisce, accomunati dalla regola d'oro: "fai agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te". Tutto ciò mantenendo le proprie radici, cercando di realizzare già a Loppiano un frammento di mondo unito.

Figline-Incisa: il dato aggregato Figline Incisa Totale Abitanti 17.148 6.452 23.600 Scuole 18 6 24 Studenti 2.860 640 3.500 Musei 3 1 4 Beni culturali 12 3 15 Luoghi della fede 14 7 21 Biblioteche 1 1 2 Patrimonio librario 27.946 13.056 41.002 Teatri 1 1 2