Comune COMUNE DI VERONA Provincia Verona I.P.S.E.O.A. A BERTI. Servizio Prevenzione e Protezione A. Berti SEDE



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Anno Scolastico 2013 / 2014 ALLEGATO G Comune COMUNE DI VERONA Provincia Verona Istituto Scolastico I.P.S.E.O.A. A BERTI Servizio Prevenzione e Protezione A. Berti SEDE Istituto Professionale Servizi per l Enogastronomia e l Ospitalità Alberghiera "Angelo Berti" Via Aeroporto Berardi, 51-37139 Verona (VR) ----------Tel. 045 569443 045 8100739------- Sito: www.bertivr.it e-mail: VRRH02000X@istruzione.it Posta certificata: VRRH02000X@pec.istruzione.it Cod. Fis. 93040040235 DOCUMENTO REGISTRO ANTINCENDIO E REGISTRO DEI CONTROLLI Ai sensi del D.Lgs 81/08 e successive modifiche e integrazioni del D.Lgs. 626/94 e 242/96 e successive modifiche e integrazioni D.M. 10/03/98 e per le strutture soggette a CPI secondo il DPR 37/98 ed il DM 04/05/98 Dirigente Scolastico: Ing. Antonio Benetti RSPP Mascalzoni Dino Data: 01/09/2013 1

PREMESSA Il presente DOCUMENTO REGISTRO ANTINCEDIO E CONTROLLI (ai sensi del D.Lgs. 626/94 e 242/96 e successive modifiche e integrazioni, D.M. 10/03/98 e per le strutture soggette a CPI secondo il DPR 37/98 ed il DM 04/05/98) è correlato al PIANO DI EMERGENZA dell istituto e deve essere tenuto costantemente aggiornato e reso disponibile in occasione dei controlli degli organi di vigilanza. Il presente REGISTRO contempla tutta la registrazione dei controlli e delle manutenzioni sugli impianti e sui presidi che interessano aspetti di sicurezza antincendio e sicurezza della struttura in oggetto. La registrazione sul presente REGISTRO viene concordata tra l istituto e il proprietario dell edificio che di seguito firmano per assunzione di responsabilità sulle modalità di registrazione e utilizzo dello stesso. DATI GENERALI DELL AZIENDA Anagrafica Azienda Ragione Sociale Azienda Attività Rappresentante Legale Istituto Professionale Servizi per l Enogastronomia e l ospitalità Alberghiera A. BERTI formazione (scuola secondaria di secondo grado) Ing. Antonio Benetti Sede Legale Comune Verona Indirizzo Sede Legale via A. Berardi, 51 Partita IVA/Cod. Fiscale Cod. Fis. 93040040235 ASL competente Asl 20 Sede Operativa Comune Verona Indirizzo Sede Operativa via A. Berardi, 51 Figure e Responsabili Datore di Lavoro Antonio Benetti Resp. Servizio di Prevenzione e Protezione RSPP Dino Mascalzoni Medico Competente ----------------------- Resp. Dei Lavoratori per la Sicurezza RLS Elisabetta Bertoni SOTTOSCRIZIONE DEL DOCUMENTO Il presente documento si compone di n 17 pagine ed è corredato dagli allegati A indicazioni prescrizioni generali degli interventi di manutenzione ordinaria, D Addetti Registrazione Controlli e dai riferimenti planimetrici dell Istituto. Le documentazioni e le certificazioni dell edificio sono archiviate nell apposito armadio. Esso sarà pertanto sottoposto a costante revisione e aggiornamento. 2

INDICE Pag. A - GENERALITA' 4 1- Identificazione e riferimenti generali 1.1 Plesso scolastico 1.2 Proprietario dell edificio 1.3 Aziende incaricate delle manutenzione B - MODALITA DELLA REGISTRAZIONE 7 C - PROCEDURE DI GESTIONE CONTROLLO E MANUTENZIONE 8 1 Controlli e verifiche in appalto 2 Sorveglianza a carico degli Addetti Squadre Emergenza 2.1 Mantenimento delle misure antincendio 2.2 Controllo giornaliero 2.3 Controllo settimanale 2.4 Controllo in caso di necessità 3 Gestione della Sicurezza secondo Norme Specifiche Scuole (D.M. 26/08/92) 3.1 Informazione alle imprese in appalto (art.7 D.Lgs.626/94) 3.2 Allegato del D.M. 10/03/98 Lavori di manutenzione e di ristrutturazione Rifiuti e scarti di lavorazione combustibili Aree non frequentate Mantenimento delle misure antincendio 4 Segnaletica 4.1 in generale 4.2 aree esterne 4.3 uscite di emergenza 4.4 segnalazione vie di esodo 4.5 illuminazione di sicurezza D ALLEGATI 17 1 Modulo Registrazione Controlli 3

A - GENERALITA A 1 - IDENTIFICAZIONE E RIFERIMENTI GENERALI RAPPRESENTANTE LEGALE: Dirigente scolastico :ANTONIO BENETTI, a seguito di accettazione di titolarità dell attività e di incarico di Presidenza presso la sede legale Istituto IPSA A. BERTI Via Aeroporto Berardi, 51 Cap 37129, Località Q.re CHIEVO (Provincia) VERONA A 1.1 - IDENTIFICAZIONE E RIFERIMENTI DEL PLESSO SEDE DEL PLESSO Istituto IPSA A. BERTI Via A. BERARDI, n civico 51. CaP 37129, Località VERONA; (Provincia) VR Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione dell istituto Dino Mascalzoni, qualità di RSPP con designazione del Dirigente Scolastico A 1.2 - PROPRIETARIO DELL EDIFICIO Ragione sociale Provincia di Verona Via delle Franceschine, n civico 10 Cap 37122,Località Verona; (Provincia) VR ORGANIZZAZIONE DEL PROPRIETARIO DELL EDIFICIO Provincia di Verona via S. Maria Antica 1 37121 Verona tel. +39 045 9288611 fax +39 045 9288763 email: urp@provincia.vr.it posta elettronica certificata (PEC): provincia.verona@cert.ip-veneto.net partita iva 00654810233 codice fisc. 00654810233 4

A 1.3 - IDENTIFICAZIONE AZIENDE INCARICATE DELLE MANUTENZIONE PRESIDIO IMPIANTO APPALTATORE A cui occorre comunque riferirsi Estintori Idranti e naspi Ragione Sociale Referente Telefoni,, cellulare Telefono/i Telefono/i Telefono/i Telefono/i Telefono/i Telefono/i 5

6 Impianti elettrici, rivelazione, ecc. Telefono/i Telefono/i Porte tagliafuoco e uscite di emergenza Telefono/i Telefono/i Segnaletica di sicurezza Telefono/i Telefono/i Impianti gas metano Telefono/i Telefono/i

B MODALITA DI REGISTRAZIONE La firma per il proprietario dell edificio all interno del presente REGISTRO,si deve intendere esclusivamente quale testimonianza dell avvenuto intervento e non si assume alcuna responsabilità in merito al risultato dell operazione eseguita dal manutentore. Tutte gli addetti dell appaltatore che si recheranno presso la struttura si dovranno presentare con apposito GILET ad alta visibilità con evidenziato NOME DITTA E MANUTENZIONE SICUREZZA e CARTELLINO DI RICONOSCIMENTO declinando il proprio nome, cognome e su quale impianto o presidio interverranno chiedendo del Dirigente/Datore di lavoro o di uno degli ADDETTI ANTINCENDIO, che a loro volta mostreranno il presente REGISTRO sul quale l addetto apporrà la propria firma di esecuzione. La mancata presentazione e difformità di procedura da parte dell appaltatore costituisce motivo di richiamo ed eventuali sanzioni. LE COPIE DEI RAPPORTI DI LAVORO (CONTROLLI E/O COLLAUDI DI IMPIANTI, PRESIDI, ECC.) DELLE VARIE AZIENDE ESTERNE CHE PROVVEDONO ALLA MANUTENZIONE, DEVONO ESSERE MANTENUTE ALLEGATE AL PRESENTE REGISTRO, MENTRE GLI ORIGINALI VANNO SEMPRE SPEDITI ALL UFF.TECNICO DELLA PROVINCIA DI VERONA PROPRIETARIO DELL EDIFICIO Ragione sociale: Provincia di Verona : 045 9288927 Palazzo Capuleti Ufficio U.O. Ovest Unità operativa manutenzioni zona Ovest L'unità operativa si occupa della manutenzione degli edifici scolastici e patrimoniali presenti nella zona Ovest della Provincia di Verona Responsabile: SANDRO DELLI PAOLI Addetti: GIANLUCA ANTERRI GIORGIO BISIGHIN SANDRO DELLI PAOLI ROSALBA FERBA PAOLO MARTELLO MASSIMO MARTINELLI Fa parte di: Servizio edilizia tecnologico NEL CASO DI RISCONTRATA ANOMALIA DI UN IMPIANTO E/O PRESIDIO, ECC. DOVRA' ESSERE IMMEDIATAMENTE AVVERTITO ANCHE IN FORMA SCRITTA IL PROPRIETARIO DELL EDIFICIO CHE PROVVEDERA' AGLI INTERVENTI DEL CASO. 7

C PROCEDURE DI GESTIONE CONTROLLO E MANUTENZIONE C 1 CONTROLLI E VERIFICHE IN APPALTO In particolare presso la struttura in oggetto sono stati previsti i controlli ed interventi manutentivi sui seguenti impianti ed attrezzature/presidi (se presenti) le cui procedure sono contenute all interno del CONTRATTO con l appaltatore : Estintori Idranti UNI 45 Idranti UNI 70 Colonne UNI 70 Attacchi VV.F. Impianti idrico antincendio in generale Porte tagliafuoco Uscite di emergenza e di esodo Gruppo elettrogeno Cabina elettrica Gruppi continuità Pulsanti allarme antincendio Impianto rivelazione fumi e gas Sistema comunicazione sonora Sistema di allarme con campanelli Sirene allertamento Impianto di illuminazione di emergenza Impianti chiamata per disabili Impianto elettrico cucina Impianto messa a terra ed interruttori differenziali Impianto di protezione scariche atmosferiche Impianti evacuazione fumo e calore Segnaletica di sicurezza Impianti gas cucina 8

C 1.1 PROCEDURE IN CASO PRINCIPIO D INCENDIO ANTINCENDIO 1 DEOCUMENTO VALUTAZIONE RISCHI PERSONA CHE VEDE L INCENDIO 2 IN SICUREZZA TENTA DI CIRCOSCRIVERE L INCENDIO l art. 5 Obblighi connessi con l esercizio dell attività - del DPR n. 37 del 1998 4 A Se l'incendio tende ad assumere proporzioni preoccupanti chiamare i vigili del fuoco 3 AVVISA GLI ADDETTI ANTINCENDIO AL CENTRALINO 4 B Appena si scopre un incendio, gridare al fuoco per richiamare l'attenzione di altre persone o dei responsabili 4 C se l'entità dell'incendio è tale da poter essere affrontato con un estintore. Il D. Lgs. 81/08, all art. 43, prescrive la nomina da parte del datore di lavoro di una squadra di addetti alla gestione delle emergenze. In particolare ci riferiamo agli addetti al Piano di Evacuazione in caso d Incendi. 4D individuare tutti i pericoli che possano coinvolgere la vitadei lavoratori e la funzionalità delll attività scolastica CHIAMA 115 D S AZIONA L ALLARME ANTINCENDIO ATTIVA ADDETTI ANTINCENDIO D S AZIONA L ALLARME ANTINCENDIO PROCEDE INTERVENENDO TEMPESTIVAMENTE E SOLO SE SI SA MANOVRARE ED AZIONARE UN ESTINTORE INFORMA D S RSPP RLS ADDETTI ANTINCENDIO 9

C 2 SORVEGLIANZA A CARICO DEGLI ADDETTI SQUADRE EMERGENZA Il Decreto Ministeriale del 10/03/98 intende per sorveglianza il controllo visivo finalizzato a verificare che le attrezzature e gli impianti antincendio siano nelle normali condizioni operative, siano facilmente accessibili e non presentino danneggiamenti accertabili tramite l esame visivo. Tale verifica va fatta dai componenti la squadra di emergenza e pronto soccorso con le cadenze temporali indicate di seguito e sulle schede del registro. Una volta portati a termine i controlli, è obbligatorio annotare i risultati indicando giorno, ora e nome di chi li ha effettuati. Gli addetti devono quindi sorvegliare : 1. che tutte le porte di uscita di emergenza e di esodo siano utilizzabili e libere da impedimenti, ecc.; 2. che le condizioni di sicurezza della cucina siano rispettate ; 3. che siano visibili e raggiungibili tutti i sistemi di allarme in dotazione ; 4. che tutti i mezzi e presidi di spegnimento degli incendi siano visibili, raggiungibili, carichi, ecc.; 5. che presso aree non frequentate siano in ordine e libere da materiali infiammabili e/o combustibili non indispensabili ; 6. che la segnaletica di sicurezza sia efficiente e visibile ; 7. che sia rispettato il divieto di sosta destinato alle auto di soccorso ; 8. ARMADI EMERGENZA 9. in occasione di manifestazioni, feste, spettacoli, presenza pubblico, ecc. 10. che le cassette di primo soccorso siano in ordine secondo la specifica procedura. Si ricorda che il punto 2.11 del D.M. 10/03/98 pone a carico degli addetti una serie di procedure molto semplici che hanno la finalità di sorvegliare costantemente le condizioni di lavoro in modo da ridurre la PROBABILITA di un incendio nonché ridurre le possibilità di propagazione. C 2.1 - MANTENIMENTO DELLE MISURE ANTINCENDIO I lavoratori addetti alla prevenzione incendi devono effettuare regolari controlli sui luoghi di lavoro finalizzati ad accertare l'efficienza delle misure di sicurezza antincendio. In proposito è opportuno predisporre idonee liste di controllo. Specifici controlli vanno effettuati al termine dell'orario di lavoro affinché il luogo stesso sia lasciato in condizioni di sicurezza. Tali operazioni, in via esemplificativa, possono essere le seguenti: a) controllare che tutte le porte resistenti al fuoco siano chiuse, qualora ciò sia previsto; b) controllare che le apparecchiature elettriche, che non devono restare in servizio, siano messe fuori tensione; c) controllare che tutte le fiamme libere siano spente o lasciate in condizioni di sicurezza; d) controllare che tutti i rifiuti e gli scarti combustibili siano stati rimossi; e) controllare che tutti i materiali infiammabili siano stati depositati in luoghi sicuri. I lavoratori devono segnalare agli addetti alla prevenzione incendi ogni situazione di 10

potenziale pericolo di cui vengano a conoscenza. C 2.2 CONTROLLO GIORNALIERO a. Sorveglianza e verifica di apertura di tutte le porte e delle vie di esodo All inizio della giornata lavorativa è necessario assicurarsi che le porte in corrispondenza delle uscite di piano e di quelle utilizzate lungo le vie di esodo non siano chiuse a chiave o, nel caso siano previsti sistemi antintrusione, possano essere facilmente ed immediatamente aperte dall interno senza l uso di chiavi. Tutti i passaggi, i corridoi e le scale devono essere libere da ostacoli e da pericoli che possono compromettere il sicuro utilizzo in caso di esodo. Ogni ostruzione deve essere subito rimossa e ogni difetto segnalato subito al responsabile della struttura o al Dirigente/Datore di lavoro per essere riportato in condizioni di sicurezza il più presto possibile. b. Sorveglianza e procedure di sicurezza cucina, eventuale lavanderia, stireria All inizio della giornata provvedere ad aprire le saracinesche gas metano e acqua Alla fine della giornata è necessario siano effettuate le seguenti operazioni : Chiusura di tutte le porte tagliafuoco ; Messa fuori tensione di tutte le apparecchiature elettriche che non devono rimanere in servizio ; Chiusura delle saracinesche del gas metano e dell acqua ; Rimozione di tutti i rifiuti combustibili ; Deposito presso appositi armadietti di tutte le sostanze infiammabili. c. Sorveglianza visibilità sistemi di allarme ed allertamento di qualsiasi tipo Occorre assicurarsi che nulla impedisca l accesso ai pulsanti di allarme antincendio, sirene di allertamento, impianto chiamata ed a campanelli, ecc. e che questi non siano stati manomessi. Assicurarsi che nulla impedisca la visibilità degli indicatori e del quadro di allarme visivo antincendio. 11

C 2.3 CONTROLLO SETTIMANALE d. Sorveglianza estintori e idranti Verifica che gli estintori siano correttamente posizionati così come indicato dall apposita segnaletica. Verifica che estintori e manichette o naspi antincendio non presentino manomissioni rilevabili dall esame visivo e che nulla impedisca l accesso. e. Sorveglianza AREE NON FREQUENTATE Tutte le zone della struttura che normalmente non sono frequentate (archivi, depositi, magazzini, ripostigli, ecc.) e ogni area dove un incendio potrebbe svilupparsi senza essere rapidamente individuato, devono essere tenute nel massimo ordine e pulizia e liberi da prodotti infiammabili e combustibili non necessari. L accesso a queste aree deve essere consentito solo a persone autorizzate. f. Sorveglianza segnaletica di sicurezza All interno ed all esterno della struttura la segnaletica relativa ai presidi antincendio, prescrizioni di sicurezza, vie di esodo ed uscite di emergenza, accessi regolamentati, destinazione locali, deve essere in ordine e ben visibile. g. Sorveglianza rispetto DIVIETO DI SOSTA in aree o presso accessi destinate a mezzi di soccorso All esterno della struttura occorre sorvegliare affinché, siano evitate soste in punti che potrebbero compromettere l accesso ed il transito ai mezzi di soccorso. Procedere eventualmente con segnalazione alla POLIZIA MUNICIPALE. h. Sorveglianza ARMADI EMERGENZA Qualora fossero in dotazione occorre verificare che tutto il materiale previsto sia efficiente e disponibili. C 2.4 CONTROLLO IN CASO DI NECESSITA l. Sorveglianza e procedure in occasione di manifestazioni, feste, spettacoli, presenza pubblico, ecc. Di norma prima di ogni manifestazione devono essere verificate tutti i presidi, mezzi, vie di esodo, sistemi, porte di uscita, ecc. che garantiscono la sicurezza degli utenti e degli spettatori 12

C 3 GESTIONE DELLA SICUREZZA SECONDO QUANTO DISPOSTO DALLE NORME SPECIFICHE PER LE SCUOLE (Allegato Norme di prevenzione incendi per l edilizia scolastica del D.M. 26/08/92) 12. Norme di esercizio. A cura del titolare dell'attività dovrà essere predisposto un registro dei controlli periodici ove sono annotati tutti gli interventi ed i controlli relativi all'efficienza degli impianti elettrici, dell'illuminazione di sicurezza, dei presidi antincendio, dei dispositivi di sicurezza e di controllo, delle aree a rischio specifico e dell'osservanza della limitazione dei carichi d'incendio nei vari ambienti dell'attività. Tale registro deve essere mantenuto costantemente aggiornato e disponibile per i controlli da parte dell'autorità competente. 12.0. Deve essere predisposto un piano di emergenza e devono essere fatte prove di evacuazione, almeno due volte nel corso dell'anno scolastico. 12.1. Le vie di uscita devono essere tenute costantemente sgombre da qualsiasi materiale. 12.2. È fatto divieto di compromettere la agevole apertura e funzionalità dei serramenti delle uscite di sicurezza, durante i periodi di attività della scuola, verificandone l'efficienza prima dell'inizio delle lezioni. 12.3. Le attrezzature e gli impianti di sicurezza devono essere controllati periodicamente in modo da assicurarne la costante efficienza. 12.4. Nei locali ove vengono depositate o utilizzate sostanze infiammabili o facilmente combustibili è fatto divieto di fumare o fare uso di fiamme libere. 12.5. I travasi di liquidi infiammabili non possono essere effettuati se non in locali appositi e con recipienti e/o apparecchiature di tipo autorizzato. 12.6. Nei locali della scuola, non appositamente all'uopo destinati, non possono essere depositati e/o utilizzati recipienti contenenti gas compressi e/o liquefatti. I liquidi infiammabili o facilmente combustibili e/o le sostanze che possono comunque emettere vapori o gas infiammabili, possono essere tenuti in quantità strettamente necessarie per esigenze igienico- sanitarie e per l'attività didattica e di ricerca in corso (come previsto al punto 6.2. dell Allegato Norme di prevenzione incendi per l edilizia scolastica del DM 26.8.92). 12.7. Al termine dell'attività didattica o di ricerca, l'alimentazione centralizzata di apparecchiature o utensili con combustibili liquidi o gassosi deve essere interrotta azionando le saracinesche di intercettazione del combustibile, la cui ubicazione deve essere indicata mediante cartelli segnaletici facilmente visibili. 12.8. Negli archivi e depositi, i materiali devono essere depositati in modo da consentire una facile ispezionabilità, lasciando corridoi e passaggi di larghezza non inferiore a 0,90 m. 12.9. Eventuali scaffalature dovranno risultare a distanza non inferiore a m 0,60 dall'intradosso del solaio di copertura. 12.10. Il titolare dell'attività deve provvedere affinché nel corso della gestione non vengano alterate le condizioni di sicurezza. Egli può avvalersi per tale compito di un responsabile della sicurezza, in relazione alla complessità e capienza della struttura scolastica. 13

C 3.1 INFORMAZIONE ALLE IMPRESE IN APPALTO (Art.7 del D.Lgs. 626/94) Informare dettagliatamente le imprese che operano in appalto e tutti i prestatori d opera dei rischi specifici esistenti nell ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività. Nel caso di affidamenti di servizi in appalto o contratto d'opera è obbligatorio inserire nel contratto una apposito capitolo riguardante tali informazioni e fare controfirmare all'appaltatore di aver ricevuto tali informazioni. Vedi Documento di Valutazione dei Rischi Capitolo A A.1.2 Organizzazione Sistema prevenzionistico Comunicazione m. Lettera per impresa lavori in appalto C 3.2 ALLEGATO II del D.M. 10/03/98 MISURE INTESE A RIDURRE LA PROBABILITA DI INSORGENZA DEGLI INCENDI LAVORI DI MANUTENZIONE E DI RISTRUTTURAZIONE (punto 2.8) A titolo esemplificativo si elencano alcune delle problematiche da prendere in considerazione in relazione alla presenza di lavori di manutenzione e di ristrutturazione: a) accumulo di materiali combustibili; b) ostruzione delle vie di esodo; c) bloccaggio in apertura delle porte resistenti al fuoco; d) realizzazione di aperture su solai o murature resistenti al fuoco. All'inizio della giornata lavorativa occorre assicurarsi che l'esodo delle persone dal luogo di lavoro sia garantito. Alla fine della giornata lavorativa deve essere effettuato un controllo per assicurarsi che le misure antincendio siano state poste in essere e che le attrezzature di lavoro, sostanze infiammabili e combustibili, siano messe al sicuro e che non sussistano condizioni per l'innesco di un incendio. Particolare attenzione deve essere prestata dove si effettuano lavori a caldo (saldatura od uso di fiamme libere). Il luogo ove si effettuano tali lavori a caldo deve essere oggetto di preventivo sopralluogo per accertare che ogni materiale combustibile sia stato rimosso o protetto contro calore e scintille. Occorre mettere a disposizione estintori portatili ed informare gli addetti al lavoro sul sistema di allarme antincendio esistente. Ogni area dove è stato effettuato un lavoro a caldo deve essere ispezionata dopo l'ultimazione dei lavori medesimi per assicurarsi che non ci siano materiali accesi o braci. Le sostanze infiammabili devono essere depositate in luogo sicuro e ventilato. I locali ove tali sostanze vengono utilizzate devono essere ventilati e tenuti liberi da sorgenti di ignizione. Il fumo e l'uso di fiamme libere deve essere vietato quando si impiegano tali prodotti. Le bombole di gas, quando non sono utilizzate, non devono essere depositate all'interno del luogo di lavoro. Nei luoghi di lavoro dotati di impianti automatici di rivelazione incendi, occorre prendere idonee precauzioni per evitare falsi allarmi durante i lavori di manutenzione e ristrutturazione. Al termine dei lavori il sistema di rivelazione ed allarme deve essere provato. Particolari precauzioni vanno adottate nei lavori di manutenzione e risistemazione su impianti elettrici e di adduzione del gas combustibile. 14

RIFIUTI E SCARTI DI LAVORAZIONE COMBUSTIBILI (punto 2.9) I rifiuti non devono essere depositati, neanche in via temporanea, lungo le vie di esodo (corridoi, scale, disimpegni) o dove possano entrare in contatto con sorgenti di ignizione. L'accumulo di scarti di lavorazione deve essere evitato ed ogni scarto o rifiuto deve essere. rimosso giornalmente e depositato in un'area idonea preferibilmente fuori dell'edificio. AREE NON FREQUENTATE (punto 2.10) Le aree dei luogo di lavoro che normalmente non sono frequentate da personale (cantinati, locali deposito) ed ogni area dove un incendio potrebbe svilupparsi senza poter essere individuato rapidamente, devono essere tenute libere da materiali combustibili non essenziali e devono essere adottate precauzioni per proteggere tali aree contro l'accesso di persone non autorizzate. MANTENIMENTO DELLE MISURE ANTINCENDIO (punto 2.11) I lavoratori addetti alla prevenzione incendi devono effettuare regolari controlli sui luoghi di lavoro finalizzati ad accertare l'efficienza delle misure di sicurezza antincendio. In proposito è opportuno predisporre idonee liste di controllo. Specifici controlli vanno effettuati al termine dell'orario di lavoro affinché il luogo stesso sia lasciato in condizioni di sicurezza. Tali operazioni, in via esemplificativa, possono essere le seguenti: a) controllare che tutte le porte resistenti al fuoco siano chiuse, qualora ciò sia previsto; b) controllare che le apparecchiature elettriche, che non devono restare in servizio, siano messe fuori tensione; c) controllare che tutte le fiamme libere siano spente o lasciate in condizioni di sicurezza; d) controllare che tutti i rifiuti e gli scarti combustibili siano stati rimossi; e) controllare che tutti i materiali infiammabili siano stati depositati in luoghi sicuri. I lavoratori devono segnalare agli addetti alla prevenzione incendi ogni situazione di potenziale pericolo di cui vengano a conoscenza. C 4 SEGNALETICA Segue elenco segnaletica installata dal proprietario dell edificio. C 4.1 IN GENERALE Sono stati installati in generale : divieto di ingresso al personale estraneo; obbligo dell utilizzo dei dispositivi di protezione individuale (scarpe, guanti, mascherine, ecc..); procedure da adottare in caso di emergenza; posizione estintori; posizionamento manichette antincendio ; uscite di emergenza e loro percorso di esodo; interruttore generali alimentazione elettrica (in prossimità del quadro generale); posizione della cassetta di pronto soccorso. 15

C 4.2 AREE ESTERNE Sono stati installati in generale : la posizione degli idranti aree di raccolta (lettera o colore) la posizione dei dispersori dell impianto di terra DIVIETI ED OBBLIGHI per i lavoratori DIVIETO DI SOSTA E FERMATA DAVANTI AD USCITE DI SICUREZZA C 4. 3 USCITE DI EMERGENZA DEVONO SEMPRE ESSERE facilmente apribili dall interno anche in caso di mancanza di energia elettrica; sia correttamente segnalata con appositi cartelli indicatori (Uscita di Emergenza); sia idoneamente illuminata con lampade di sicurezza che entri in funzione in caso di mancanza di energia elettrica principale. Le porte presenti nei reparti e settori ed individuate come uscite di emergenza possono ritenersi idonee purché: siano agevolmente apribili dall interno con maniglia; non siano chiuse a chiave durante le ore di lavoro e servizio ; siano chiaramente segnalate con appositi cartelli indicanti Uscita di Emergenza ; siano illuminate con lampade di sicurezza ad accensione automatica in caso di mancanza di energia elettrica. N.B. Si ricorda che deve essere vietata la sosta di autovetture e/o altri mezzi negli spazi esterni in corrispondenza delle porte sopra richiamate. C 4.4 SEGNALAZIONE VIE DI ESODO Deve essere sempre chiaramente visibile la segnaletica indicante l uscita di emergenza ed il percorso che conduce alla medesima, secondo il D.Lgs. 493/96. C 4.5 ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA Deve essere presente un illuminazione minima di sicurezza diffusa in modo da garantire una rapida individuazione delle vie di fuga ed uscite di emergenza in caso di pericolo grave e mancanza di energia elettrica primaria. Modulo Registrazione Controlli D ALLEGATI Istituto IPSA A. BERTI Via A. Berardi, n civico 51 C.a.p 37129, Località VERONA, Provincia VR Legenda Interven to: n. progres sivo Presidio Imp. Verificato: Indicare il tipo di impianto es. Porta tagliafuoco Addetto: nome cognome dell addetto intervenuto Azienda: ragione sociale azienda Data: data dell int ervent o Risultato in sintesi dell esito del controllo Difetti Riscontrati : elencare il difetto es. maniglione Provvedimenti adottati: descrivere il provvedimento es. ripristinata molla Firma: del Dirigente Scolastico o suo referente per conferma dell esecuzion e 16

manomes so dell intervento FOGLIO N. x /x...dal... al... Interve nto N. Presidio /Impianto Verificato Addetto Azienda Data Risultato Difetti Provvedi menti adottati Firma Leggibile Intervento N. Osservazioni Segnalazioni Data /_/ Firmato DATORE DI LAVORO Ing. Antonio Benetti _ RSPP Prof. Dino Mascalzoni _ PREPOSTO Sig. Ennio Dario _ 17