VESPA CLUB TREVISO. CODICE DI COMPORTAMENTO Edizione 2014. - approvato dall'assemblea Straordinaria dei Soci in data 14.12.2013 -

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VESPA CLUB TREVISO CODICE DI COMPORTAMENTO Edizione 2014 - approvato dall'assemblea Straordinaria dei Soci in data 14.12.2013 -

VESPA CLUB TREVISO CODICE DI COMPORTAMENTO Premessa L associazione VESPA CLUB TREVISO, ha per finalità principale, lo sviluppo e la diffusione delle attività sportive connesse alla pratica del motociclismo. Gli associati hanno il dovere di osservare il presente codice di comportamento e a mantenere una condotta rispettosa nei confronti con gli altri soci, ed a evitare di divulgare notizie lesive dell onorabilità e prestigio degli associati, dell associazione, del Vespa Club Italia. Il presente regolamento, al Titolo II, riporta specifiche discipline che tutti i tesserati del Vespa Club Treviso devono rispettare e sono tenuti all'osservanza di tutte le norme presenti, considerando la loro violazione, grave inadempimento meritevole di adeguate sanzioni. L'ignoranza del Codice non può essere invocata a nessun effetto. Titolo I Disposizioni Generali 1. Osservanza della disciplina sportiva I tesserati, gli affiliati e gli altri soggetti sono tenuti all'osservanza delle norme statutarie, regolamentari e sulla giustizia. Essi sono tenuti ad adire previamente agli strumenti di tutela previsti dai rispettivi ordinamenti. Gli organi competenti adottano le misure dirette a facilitare la conoscenza e il rispetto della normativa vigente. I tesserati, gli affiliati e gli altri soggetti collaborano alla corretta applicazione della normativa vigente. Essi comunicano agli uffici competenti dell'ente di appartenenza ogni situazione di illegalità o di irregolarità, legata allo svolgimento dell'attività in ambito sportivo, e forniscono ai medesimi tutte le informazioni richieste. Le società, le associazioni e gli altri Enti rispondono dei comportamenti adottati in funzione dei loro interessi, da parte dei propri tesserati, dirigenti o soci e devono adottare codici organizzativi idonei alla prevenzione degli illeciti 2. Principio di lealtà I tesserati, gli affiliati e gli altri soggetti devono comportarsi secondo i principi di lealtà e correttezza in ogni funzione, prestazione o rapporto comunque riferibile all'attività sportiva. I tesserati e gli altri soggetti cooperano attivamente alla ordinata e civile convivenza sportiva. 3. Divieto di alterazione dei risultati sportivi E' fatto divieto ai tesserati, gli affiliati e gli altri soggetti di compiere, con qualsiasi mezzo, atti diretti ad alterare artificiosamente lo svolgimento o il risultato di una gara ovvero ad assicurare a chiunque un indebito vantaggio nelle competizioni sportive. 4. Divieto di doping e di altre forme di nocumento della salute E' fatto divieto ai tesserati, gli affiliati e agli altri soggetti di tenere comportamenti comunque in violazione o in contrasto con la disciplina antidoping in vigore. I tesserati, gli affiliati e gli altri soggetti devono astenersi da qualsiasi altra condotta atta a recare pregiudizio alla salute.

5. Principio di non violenza I tesserati, gli affiliati e gli altri soggetti non devono adottare comportamenti o rilasciare dichiarazioni che in qualunque modo determinino o incitino alla violenza o ne costituiscano apologia. I tesserati, gli affiliati e gli altri soggetti devono astenersi da qualsiasi condotta suscettibile di ledere l'integrità fisica e morale dell'avversario nelle gare e nelle competizioni sportive e adottano iniziative positive per sensibilizzare il pubblico delle manifestazioni sportive al rispetto degli atleti, delle squadre e dei relativi sostenitori. 6. Principio di non discriminazione I tesserati, gli affiliati e gli altri soggetti devono astenersi da qualsiasi comportamento discriminatorio in relazione alla razza all'origine etnica o territoriale, al sesso, all'età, alla religione, alle opinioni politiche e filosofiche. 7. Divieto di dichiarazioni lesive della reputazione I tesserati, gli affiliati e gli altri soggetti non devono esprimere pubblicamente giudizi o rilievi lesivi della reputazione dell'immagine o della dignità personale di altre persone. 8. Dovere di riservatezza I tesserati, gli affiliati e gli altri soggetti sono tenuti a non divulgare informazioni riservate relative a procedimenti in corso prima che gli atti e i provvedimenti finali siano formalizzati e pubblicizzati. I tesserati, gli affiliati e gli altri soggetti non devono fornire a terzi informazioni riservate relative all'ente di appartenenza o da questi detenute. 9. Principio di imparzialità I tesserati, gli affiliati e gli altri soggetti devono operare con imparzialità ed evitare disparità di trattamento nei confronti dei soggetti con cui hanno rapporti in funzione dell'attività che svolgono nell'ambito sportivo. Al di fuori dei rapporti contrattuali leciti e trasparenti, i tesserati, gli affiliati e gli altri soggetti non chiedono né accettano, per sé o per altri, somme di denaro, regali o altri benefici, qualora essi eccedano il modico valore e siano offerti in connessione con lo svolgimento dell'attività in ambito sportivo. 10. Prevenzione dei conflitti di interessi I tesserati, gli affiliati e gli altri soggetti sono tenuti a prevenire situazioni, anche solo apparenti, di conflitto con l'interesse sportivo, in cui vengano coinvolti interessi personali o di persone ad essi collegate. E' fatto divieto ai tesserati e agli altri soggetti di effettuare scommesse, direttamente o per interposta persona, aventi ad oggetto i risultati relativi a competizioni alle quali si partecipi o alle quali abbia diretto interesse. Titolo II Disposizioni Particolari 11. Gli associati Possono far parte dell associazione le persone fisiche che siano interessate, per ragioni non commerciali, all attività dell associazione stessa. Gli associati sono tenuti al pagamento di una quota annua il cui importo è fissato dal consiglio direttivo dell associazione. Possono chiedere di associarsi anche minorenni, purché la domanda sia sottoscritta anche dal genitore esercente la potestà. Poiché l associazione si avvale prevalentemente di prestazioni volontarie, personali e gratuite dei propri aderenti e non può assumere lavoratori dipendenti o avvalersi di prestazioni di lavoro autonomo se non per assicurate il regolare funzionamento delle

strutture o qualificare e specializzare le sue attività, si impegnano a dare la loro collaborazione per la realizzazione dei suoi fini istituzionali. E' fatto obbligo ad ogni associato di non essere iscritto ad altro Vespa Club Italiano, pena la perdita di qualità di socio per radiazione. Gli associati hanno il diritto di: - frequentare la sede sociale e i locali dell associazione; - partecipare a tutte le manifestazioni organizzate dall associazione; - fregiarsi del distintivo associativo previsti per l anno in corso; - presentare proposte, reclami e richieste al consiglio direttivo; - intervenire, discutere e presentare proposte in assemblea, proporre candidature; - se maggiorenne, vota nell assemblea anche per l approvazione e le modifiche dello statuto e dei regolamenti e per la nomina degli organi dell associazione; può essere eletto per qualsiasi carica sociale; - l associato minorenne, che pure ha diritto di partecipare all assemblea, esprime il proprio voto assembleare attraverso il genitore esercente la potestà. 12. Rispetto del Codice della Strada La sicurezza delle persone, nella circolazione stradale, rientra tra le finalità primarie di ordine sociale ed economico perseguite dallo Stato. La circolazione dei pedoni, dei veicoli e degli animali sulle strade è regolata dalle norme del Codice della Strada e da provvedimenti emanati in applicazione di esso, nel rispetto delle normative internazionali e comunitarie in materia. I tesserati sono ammessi alla partecipazione di manifestazioni ufficiali con motoveicoli Vespa senza distinzione di cilindrata e di anno di costruzione e tutti i mezzi devono possedere i requisiti previsti dal Codice della Strada e dalla normativa vigente in materia di circolazione. 13. Norme particolari di comportamento nelle manifestazioni ufficiali Senza sostituirsi alla legge, gli atteggiamenti riportati in seguito, intendono rendere la convivenza tra vespisti civile, amichevole e collaborativa. Il presente regolamento entra a far par parte delle norme che l associato è tenuto ad osservare durante tutte le attività del Club. In particolare durante le manifestazioni e le attività di club ogni associato è tenuto a portare la fascia del club sullo scudo del mezzo ed indossare esclusivamente la divisa dell associazione di volta in volta stabilita dal direttore turistico. Durante la guida ogni associato dovrà tenere un comportamento rispettoso nei confronti dei propri soci evitando continui sorpassi che potrebbero mettere in pericolo la sicurezza del gruppo. Come citato all art.11, è fatto divieto, pena la radiazione dal club, l iscrizione a manifestazioni ufficiali e non con gruppi non autorizzati dal consiglio direttivo ed è considerato auspicabile per quanto possibile di rimanere in gruppo durante cortei, pranzi e premiazioni. Ogni socio del Vespa Club Treviso si impegna a rispettare gli utenti più deboli della strada come pedoni bambini e animali e a portare soccorso, sotto ogni punto di vista, il vespista o il motociclista in difficoltà bisognoso di qualsiasi assistenza impegnandosi di aspettare ed aiutare ogni socio in difficoltà per guasto del mezzo o bisognoso di assistenza medica. I soci partecipanti ad una manifestazioni si impegnano a tenere un andatura rispettosa dei mezzi più lenti agevolandone l andatura e lasciandoli in posizione avanzata del corteo. Il socio che indossa i fregi del Vespa Club Treviso si impegna a tenere un atteggiamento decoroso nei confronti dell ambiente evitando ogni comportamento di inciviltà a prescindere dalla partecipazione ad una manifestazione. E apprezzato l utilizzo della fascia applicata sullo scudo della Vespa anche al di fuori delle attività di club, al fine di testimoniare l attaccamento e l appartenenza al questa prestigiosa associazione. Ogni socio si impegna a portare la propria fattiva collaborazione all organizzazione e allo svolgimento delle manifestazioni organizzate dal club secondo le proprie capacità e disponibilità.

14. Sanzioni Nei confronti degli associati che si rendono responsabili di violazioni e/o inadempienze, possono essere adottati i seguenti provvedimenti: - ammonizione scritta; - censura; - ammenda nella misura fissata dal consiglio direttivo; - sospensione; - radiazione. Salvo che per l ammonizione scritta, i provvedimenti adottati dal consiglio di direttivo devono essere preceduti dall audizione dell associato. 15. Rinvio alla legge comune Per quanto non espressamente disposto dal presente Codice di Comportamento valgono le norme dettate in materia dal Vespa Club Italia, dalle disposizioni legislative, norme e regolamenti generali e locali attualmente vigenti in quanto applicabili. Treviso 14.12.2013 Il Presidente Enrico Martini