PROCEDURA AZIENDALE DI ASSISTENZA DEL NEONATO IN SALA PARTO E IN SALA OPERATORIA NEI PUNTI NASCITA DI I LIVELLO

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PROCEDURA AZIENDALE DI ASSISTENZA DEL NEONATO IN SALA PARTO E IN SALA OPERATORIA NEI PUNTI NASCITA DI I LIVELLO Rev. 01/RM Del 05/12/2017 Approvata da: Comitato Rischio Clinico Verificato da: Direttore Sanitario Aziendale Dr. Giuseppe Drago Autorizzato alla diffusione da: Commissario Dott. Salvatore Lucio Ficarra Pag. 1 di 12 1

Indice 1. Background... 3 2. Obiettivi e campo di applicazione... 3 3. Glossario... 4 4. Matrice delle Responsabilità... 5 5. Modalità operativa... 6 6. PROCEDURA ASSISTENZIALE DEL NEONATO PATOLOGICO... 9 7. Gruppo di lavoro... 10 8. Riferimenti bibliografici... 10 9. Allegati... 11 2

1. Background L evento parto e nascita rappresentano un evento fisiologico, che in oltre il 90% dei casi richiede scarsa o nessuna assistenza da parte di personale specializzato. Circa il 10% dei neonati necessita di assistenza e aiuto per iniziare a respirare, da ciò deriva che la tempestività e la correttezza nelle procedure possono fare la differenza per il futuro del neonato e della famiglia che si sta creando. Ad ogni parto e ad ogni nascita deve essere presente almeno una persona in grado di avviare la rianimazione neonatale e deve essere immediatamente reperibile un professionista in grado di eseguire una rianimazione neonatale completa (incluse l'intubazione endotracheale e la somministrazione di farmaci). Nelle nostre U.O di Ostetricia/Ginecologia e Pediatria/Neonatologia di I livello, in attuazione della nota prot.n. U-0022793 del 07.09.2016 della Direzione Generale, è prevista la presenza di un dirigente medico di Pediatria ad ogni evento nascita in collaborazione e a supporto del personale ostetrico. 2. Obiettivi e campo di applicazione La procedura si applica nelle sale parto e nelle sale operatorie dei punti nascita di I livello della ASP 7 di Ragusa. La presente procedura è destinata al personale infermieristico e ostetrico delle UUOO di Ostetricia e Ginecologia, nonché al personale Medico di Pediatria, Ginecologia, Anestesia e Rianimazione dei punti nascita di I livello. Nel P.O. di Modica viene coinvolto anche il personale infermieristico di Pediatria. Il presente documento è stato elaborato per uniformare i comportamenti del personale nell accoglienza del neonato in sala parto subito dopo la nascita e per definire i campi di intervento delle diverse figure professionali che afferiscono all evento nascita. 3

3. Glossario Infermiera/e di sala parto: infermiera/e della U.O. di Ostetricia/Ginecologia addetta alle attività di Sala Parto /Sala Operatoria Isola neonatale: culla termica dove giunge il neonato subito dopo la nascita e dove gli vengono date le prime cure. Caratteristiche minime dell isola neonatale: Pannelli laterali in plexiglass, di tipo retraibile e asportabili senza l impiego di utensili; Materassino riscaldato in gel per il massimo confort del paziente; Lampada di illuminazione del piano di lavoro; Dispositivo timer per cronometrare la durata delle cure apportate al neonato dal momento del suo arrivo nell isola neonatale; Display per l indicazione dei principali parametri impostati e dei messaggi relativi allo stato di funzionamento e di eventuale allarme, ecc ; 4

4. Matrice delle Responsabilità Ruoli Predisposizione dell isola neonatale Controllo funzionalità dell isola neonatale Pulizia e ripristino isola neonatale Individuazione dei fattori di rischio legati al parto Comunicazione al Pediatra dell imminenza di un parto e degli eventuali elementi di rischio Convocazione del Pediatra (1) Assistenza al Neonato NON patologico (2) Assistenza al Neonato Patologico (3) Attivazione STEN/Trasferimento (4) Medico U.O Ginecologia e Ostetricia R R Ostetrica* Infermiera di sala parto /sala operatoria* R Medico U.O. Pediatria R* C C C R C C R* C R Medico U.O. Anestesia- Rianimazione C* R C C* R C R: Responsabile; C: Coinvolto Note 1. Il momento della convocazione del Pediatra viene definito come: - Periodo espulsivo, per i parti vaginali - Inizio delle procedure di anestesia, per i parti operativi. 2. In caso di parto eutocico non complicato, il Pediatra procederà alla prima visita del neonato al termine delle attività di assistenza primaria e di igiene operate dall ostetrica. 3. In caso di parto a rischio, il Pediatra potrà allertare/convocare l Anestesista/Rianimatore prima del parto quale supporto per eventuale intubazione e terapia farmacologica. 4. E responsabilità del Pediatra/neonatologo la decisione dei tempi e modi di attivazione del trasferimento neonatale, da attuarsi secondo procedura aziendale, l anestesista rianimatore collabora e supporta nelle procedure assistenziali, il personale infermieristico coadiuva e partecipa nella gestione delle comunicazioni. Nel Punto Nascita di Modica le funzioni segnate con asterisco vengono espletate da personale infermieristico della pediatria 5

5. Modalità operativa PROCEDURA DELLA PREPARAZIONE DELL ISOLA NEONATALE PER L ACCOGLIMENTO DEL NEONATO: 1. Premere l interruttore ON posto dietro l apparecchio; 2. Selezionare la temperatura con il pulsante manuale; impostare la temperatura dell isola a X gradi in relazione alle necessità del caso (vedi Tabella in Allegato 1): è necessario garantire sin dalla nascita una temperatura corporea stabile e un ambiente termo neutrale dove il consumo di energia per il controllo della temperatura corporea è minimo. L ambiente termoneutrale varia a seconda del peso neonatale e dell e.g.; temperature ambientali più elevate sono necessarie per neonati di peso più basso e di e.g. più bassa 3. Porre i panni sotto il pannello radiante; 4. Verificare il funzionamento del sistema di aspirazione; 5. Verificare il funzionamento del sistema di erogazione dell ossigeno: aprendo la valvola del flussometro verificare che fuoriesca l ossigeno e che gorgogli l acqua distillata contenuta nell umidificatore; 6. Verificare il collegamento e la tenuta del pallone flusso-dipendente pediatrico provvisto di reservoir attraverso il tubo connettore; 7. Controllare che siano a disposizione: Sondini da aspirazione ch 8, ch 10, fr 06 Maschera laringea neonatale Maschere oro facciali neonatali di varie misure Lame laringoscopio varie misure Laringoscopio Pinza di magill Mandrino 8. Verificare il funzionamento del laringoscopio: la luce emessa deve essere intensa e bianca (se la luce è arancione vanno cambiate le pile; se non eroga nessuna luce vanno cambiate le pile altrimenti va sostituita la lampadina). 6

PROCEDURA ASSISTENZIALE DEL NEONATO NON PATOLOGICO La procedura assistenziale del neonato NON PATOLOGICO realizza due esigenze primarie: 1. Valutazione immediata delle condizioni del bambino attraverso l Indice di APGAR (valutare cioè la respirazione, la reattività, il colorito, il tono muscolare, i riflessi, la frequenza cardiaca); 2. Valutazione complessiva dello stato generale e dell anatomia (presenza di malformazioni evidenti, valutazione della pervietà delle coane, valutazione della pervietà dell esofago). Al momento della nascita l ostetrica chiederà all infermiera di sala parto di avviare il TIMER di cui è fornita l isola neonatale premendo l interruttore ON. Il timing dalla nascita è infatti una informazione fondamentale per un eventuale operatore coinvolto secondariamente nell assistenza al neonato (Anestesista o Pediatra), nonché un dato imprescindibile nel caso di eventuale rianimazione cardiopolmonare. L ostetrica: - Estrae il neonato ed avvia la stimolazione tattile; - Lo posiziona sull isola neonatale, lo asciuga e fornisce calore cambiando almeno 3 telini asciutti e precedentemente riscaldati, proseguendo con la stimolazione tattile N.B: presso il PN di Modica, l Ostetrica dopo l estrazione consegna il neonato al personale infermieristico della pediatria che prosegue con la procedura assistenziale. Per la valutazione immediata e le manovre da eseguire si rimanda all Algoritmo di Rianimazione Neonatale- Update 2015-a cura del Gruppo di Studio di Rianimazione & Task Force- Società Italiana di Neonatologia (SIN) (ALLEGATO 2) Se il neonato alla fine delle manovre routinarie risulta essere in buona salute: l Ostetrica / infermiera : - procede alla sua identificazione applicando il braccialetto identificativo (predisposto dall ostetrica); 7

- applica il cord clamp sul cordone ombelicale lasciando almeno 2 cm di spazio dalla cute; - taglia il cordone ombelicale; - pesa il neonato; - lava il neonato e lo riposiziona sull isola neonatale (o fasciatoio riscaldato); - esegue la profilassi oculare ed antiemorragica; - al termine di tutte queste manovre il Pediatra effettua la prima visita quindi l Osterica/Infermiera, veste il neonato e lo avvolge in panni caldi, lo consegna alla mamma o al papà se presente, se questo non è possibile, lo tiene nell isola neonatale al caldo vigilando sul suo stato, e garantendo la sua sicurezza mantenendo sollevate le sponde protettive, fino all invio in rooming-in con la madre; - se le condizioni del neonato lo consentono cerca di favorire l attaccamento al seno della madre, poco dopo la nascita, per poter avviare lo stimolo ossitocico per la produzione del latte e favorire la contrazione dell utero. Il Pediatra: - presenzia alle attività di assistenza primaria prestate dall Ostetrica/Infermiera di sala parto e interviene in caso di necessità; - verifica gli esami presenti nella cartella ginecologica della madre. Eventuali esami mancanti vanno ricercati nel data base Aziendale se eseguiti in precedenza, o richiesti al familiare se eseguiti presso laboratori esterni. Ove si rilevi l assenza di HbSAg; HCVab; HIVab; VDRL/TPHA gli stessi vanno richiesti entro i tempi previsti, lasciandone consegna al pediatra del turno successivo; - se possibile, avvia promozione allattamento materno; - procede alla prima visita completa del neonato e compila la cartella clinica neonatale. 8

6. PROCEDURA ASSISTENZIALE DEL NEONATO PATOLOGICO La procedura assistenziale del neonato PATOLOGICO prevede la valutazione immediata delle condizioni del bambino a cura del personale ostetrico e del Pediatra e l avvio delle manovre rianimatorie come previsto nell Algoritmo di Rianimazione Neonatale- Update 2015- a cura del Gruppo di Studio di Rianimazione & Task Force- Società Italiana di Neonatologia (SIN) (ALLEGATO 2) Il Dirigente Medico di Pediatria avvia e coordina le manovre rianimatorie avvalendosi della collaborazione del personale di Sala Parto e può disporre la convocazione dell Anestesista- Rianimatore in previsione della necessità di rianimazione neonatale avanzata (intubazione endotracheale e somministrazione di farmaci). Al termine delle procedure rianimatorie procede alla stabilizzazione ed al trasferimento del neonato mediante termoculla da trasporto presso l U.O. di Pediatria-Neonatologia per la prosecuzione del monitoraggio e delle cure e/o ne stabilisce la necessità di trasferimento per competenza presso l UTIN di riferimento attivando la relativa procedura. 9

7. Gruppo di lavoro Gruppo di Lavoro Pediatria-Neonatologia P.O. Guzzardi Dr. Fabrizio Comisi Pediatria-Neonatologia P.O. Maggiore Dr. Carlo Vitali Ostetricia- Ginecologia P.O. Guzzardi Dr. Antonio Schifano Ostetricia- Ginecologia P.O. Maggiore Dr. Giovanni Cavallo Anestesia-Rianimazione P.O. Guzzardi Dr. Sebastiano Tiralongo Anestesia-Rianimazione P.O. Maggiore Dr. Rosario Trombadore 8. Riferimenti bibliografici - Raccomandazioni sulla stabilizzazione del neonato critico in attesa dell arrivo dello STEN, Società Italiana di Neonatologia-Gruppo di Studio sul Trasporto del Neonato in Emergenza a cura di M. Agosti, P. Gancia, P. Tagliabue - Appunti di Rianimazione Neonatale, Linee Guida 2015 - D. Trevisanuto, E. Ciarmoli, F. Ciralli, M. Vanzati, F. Torielli, I. Giordano, A. Staffler, A. Umbaldo, M. Scollo, P. Cavicchioli, D. Enrietti, S. Pratesi, N. Doglioni, P. Villani, A. Cuttano, S. Moschella, I. Mondello, D. Sordino, C. Gizzi. 10

9. Allegati ALLEGATO 1 Temperatura necessaria a garantire l omeostasi termica del neonato 11

ALLEGATO 2 12