GIORNATA DELLA MEMORIA. 27 gennaio 2018

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IL GIORNO DELLA MEMORIA

Transcript:

GIORNATA DELLA MEMORIA 27 gennaio 2018 «Il mondo non vi crederà mai» Con questa frase gli aguzzini nazisti deridevano i prigionieri dei lager per sottolineare che nessuno sarebbe sopravvissuto allo sterminio in modo da poterlo raccontare al mondo. Noi insegnanti e alunni della scuola primaria P.G. Faustidi Brozzo vogliamo tenere vivo il ricordo grazie alle testimonianze dei sopravvissuti affinché non si dimentichi ciò che è accaduto e non si ripetano mai più queste atrocità.

IL PAESE DELLE DOLCICOCCOLE 27 gennaio 2018 Giornata della memoria Classe 1^A scuola primaria Brozzo guidata dall insegnante Isabella Merlino

GIORNATA DELLA MEMORIA 2018 TANTI ANNI FA, ERA IL TEMPO DEI VOSTRI BISNONNI, SI SONO VERIFICATI DEI FATTI ATROCI E TERRIBILI. C È STATA UNA GUERRA NELLA QUALE SONO MORTE MOLTE PERSONE, PENSATE CHE FU TALMENTE DEVASTANTE CHE VENNE CHIAMATA MONDIALE. MONDIALE?? SÌ, PERCHÉ FURONO COINVOLTE MOLTE NAZIONI. SCOPRIAMO COSÌ CHE TRA QUESTE C ERANO L ITALIA, L ALBANIA E LA ROMANIA: I NOSTRI PAESI D ORIGINE. RIFLETTENDO, VARI BAMBINI RICORDANO I RACCONTI DI FAMIGLIA E RACCONTANO DI ZII, NONNI E BISNONNI CHE PURTROPPO FURONO COINVOLTI IN QUESTA GUERRA.

NOI PREFERIAMO IMMAGINARE UN MONDO DOVE TUTTI SI VOGLIONO BENE E SONO GENTILI TRA LORO DA PRENDERE COME MODELLO PER CRESCERE BENE: IL PAESE DELLE DOLCICOCCOLE ( D A L A T E C A D I D AT T I C A )

U N A V O LTA, TA N T O T E M P O FA, C ' E R A U N A T E R R A D O V E L A G E N T E V I V E VA F E L I C E. T U T T I E R A N O A M I C I, S I V O L E VA N O B E N E, G I O C AVA N O I N S I E M E E S I A I U TAVA N O. E R A N O G E N T I L I, C O R D I A L I, P R E M U R O S I. A N C H E P E R L A S T R A D A, A N C H E Q U A N D O C ' E R A L A C O D A D A FA R E A L L ' U F F I C I O P O S TA L E E A N C H E N E L L ' AT R I O D E L L A S C U O L A.

N AT U R A L M E N T E C ' E R A U N S E G R E T O. A L L O R A, A L L A N A S C I TA, O G N I B A M B I N O R I C E V E VA U N S A C C H E T T O P I E N O D I D O L C I C O C C O L E. N O N S I S A Q U A N T E C E N ' E R A N O I N O G N I S A C C H E T T O P E R C H É N O N E R A P O S S I B I L E C O N TA R L E. M A A P PA R E N T E M E N T E E R A N O I N E S A U R I B I L I. T U T T E L E V O LT E C H E U N A P E R S O N A M E T T E VA L A M A N O N E L S A C C H E T T O, T R O VAVA S E M P R E U N A D O L C E C O C C O L A.

L E D O L C I C O C C O L E E R A N O M O LT O A P P R E Z Z AT E. T U T T I Q U E L L I C H E L E R I C E V E VA N O S I S E N T I VA N O P I E N I D I D O L C E Z Z A E D I C A L D A S I M PAT I A. C O L O R O C H E N O N N E R I C E V E VA N O, F I N I VA N O P E R P R E N D E R S I I L M A L D I S C H I E N A, A P PA S S I VA N O, TA LV O LTA M O R I VA N O. I N Q U E L T E M P O, P E R Ò, E R A FA C I L E P R O C U R A R S I D E L L E D O L C I C O C C O L E. Q U A N D O U N O N E AV E VA V O G L I A, S I AV V I C I N AVA A U N A LT R O E D O M A N D AVA : " V O R R E I U N A D O L C E C O C C O L A! ". L ' A LT R O T U F FAVA L A M A N O N E L S U O S A C C H E T T O E N E T R A E VA U N A D O L C E C O C C O L A D E L L E D I M E N S I O N I D I U N A M A N O D I B A M B I N A. A P P E N A F U O R I, L A D O L C E C O C C O L A C O M I N C I AVA A S O R R I D E R E E S B O C C I AVA I N U N A G R A N D E, T E N E R A, S O F F I C E, M O R B I D A, C A L D A D O L C E C O C C O L A. C H I L A R I C E V E VA L A S T R O F I N AVA D O L C E M E N T E S U L C U O R E, S U L L E G U A N C E O S U L L E B R A C C I A E S U B I T O S I S E N T I VA I N VA D E R E D A U N ' O N D ATA D I C A L O R E E D I B E N E S S E R E P I A C E V O L E N E L C O R P O E N E L L ' A N I M A. L A G E N T E S I S C A M B I AVA C O N T I N U A M E N T E D O L C I C O C C O L E E, D A L M O M E N T O C H E E R A N O A S S O L U TA M E N T E G R AT U I T E, S E N E P O T E VA N O AV E R E A V O L O N T À. C O S Ì Q U A S I T U T T I V I V E VA N O F E L I C I, E S I S E N T I VA N O T E N E R I E C A L D I.

DOPO AVER ASCOLTATO LA STORIA OGNUNO DI NOI RICEVE UN SACCHETTO VUOTO DELLE DOLCICOCCOLE. VUOTO? CERTO IL SACCHETTO DEVE ESSERE RIEMPITO DALLE DOLCICOCCOLE DEI NOSTRI AMICI. COSÌ TUTTI (ANCHE LA MAESTRA, PERCHÉ NON SI È MAI TROPPO GRANDI PER LE DOLCICOCCOLE) PENSIAMO A DELLE DOLCICOCCOLE CHE POSSIAMO DARE AI NOSTRI AMICI E INIZIAMO A DISTRIBUIRLE E.. I SACCHETTI SI RIEMPIONO IN UN BALENO.

ATTIVITA DELLE CLASSI 2 E 3 guidate dall insegnante Giuseppina Cannizzo

Lettura dell insegnante della favola Otto, autobiografia di un orsacchiotto di Tomi Ungerer

Discussione collettiva sul tema dell amicizia

Riflessioni della Classe 5 guidate dall insegnante Sabrina Vivenzi

26 gennaio: Introduzione sulla ricorrenza riconosciuta dalle Nazioni unite e sulle leggi razziali.

Visione del filmato-testimonianza della neo senatrice a vita Liliana Segre, qui disegnata da Davide mentre riceve l onorificenza dal Presidente della Repubblica Italiana.

Nicola, autore del disegno sotto, è rimasto colpito dal numero tatuato sul suo braccio. Con esso Liliana cessava di essere una persona. Nel suo testo Davide racconta che Liliana, dopo quarant anni di silenzio, cominciò ad andare in tutte le scuole a raccontare i suoi vissuti perché queste cose non succedano più.

Leonardo ha disegnato Liliana a tredici anni con suo padre sulle montagne fra Italia e Svizzera, dove i due avevano inutilmente cercato rifugio e salvezza, ma non furono accolti e vennero imprigionati dai militari italiani alla frontiera.

Elisa ha disegnato il treno sotterraneo che dalla stazione di Milano portava ad Auschswitz. Lo stesso treno preso anche da Liliana Segree da suo padre.

Visione del filmato-testimonianza di Alice HertSommer, disegnata da Federico.

Di lei Elisa ci racconta che ebbe una forte depressione a causa della deportazione della madre in un campo di sterminio. Questo avvenne un anno prima della deportazione di Alice stessa. Alice la superò chiudendosi in casa e suonando il piano fino a quando, una sera mentre stava cenando con il marito ed il figlio Raphael, i loro amici più stretti e di cui si fidavano entrarono in casa loro portando via tutti i mobili, i letti, il tavolo come se loro fossero divenuti invisibili! Non avevano né bussato né salutato! Allora capirono che le SS stavano per arrivare. Il giorno dopo infatti furono portati nel campo di concentramento. Un giorno tutti gli uomini furono condotti via dal lager. Prima di partire il marito disse ad Alice: -Fa tutto quello che ti dicono, ma non fare nulla di tua volontà, è l unico modo per salvarti-. Una mattina dissero alle donne ed ai loro figli che, se volevano raggiungere i loro mariti e padri, potevano salire su un treno messo a disposizione. Molte donne e bambini si affrettarono a prenderlo. Alice, Raphaele altre poche persone restarono nel campo. Dopo pochi giorni Alice seppe che erano tutti morti. Suo marito aveva salvato le loro vite con il suo consiglio.

Lettura della testimonianza delle sorelle Tatiana ed Andra Bucci sopravvissute ad Auschwitz Anna ci racconta di Tatiana ed Andra, la sera del 28 marzo 1944, quando avevano sei e quattro anni. La loro mamma le andò a chiamare di corsa, le vestì e le portò di sotto. Dei soldati le condussero alla Risiera di San Sabba. Qui c erano dei vasi per i propri bisogni, ma erano all aperto, dove tutti potevano vedere. Una volta trasferite nel campo di concentramento ricordano la cattiveria delle sorveglianti, ma anche qualche soldato gentile che, pur rischiando la vita, dava loro dei biscotti.

Giulia è rimasta colpita dal fatto che le due sorelle si salvarono perché scambiate per gemelle e quindi utili per gli esperimenti del terribile dottor Joseph Mengele, medico e criminale di guerra tedesco.

29 gennaio: Lettura di due articoli tratti da PopotusAVsui Giusti fra le Nazioni. Giacomo ha disegnato Francesco Tirelli, che aveva una gelateria in quei mesi chiusa perché era inverno. Lì dentro lui nascose alcune famiglie ebree rischiando la sua stessa vita.

Giovanni ha disegnato Oskar Schindler. Federico ci racconta che Oskar era una persona benestante che per aiutare gli ebrei li assunse nella sua fabbrica impedendone la deportazione. Fu riconosciuto Giusto tra le Nazioni dallo stato di Israele perché ne salvò migliaia.

Rosa è rimasta meravigliata dal coraggio delle persone, tra cui Oskar Schindler (disegnato da Sara), che nascondevano gli Ebrei a rischio della loro stessa vita.

Angelo è rimasto impressionato dal fatto che la gente vicina ad Auschwitz vedeva sempre un terribile fumo salire verso il cielo, ma non interveniva. Annamaria ci ricorda che i sopravvissuti non riescono a dimenticare il dolore provato nei campi di sterminio, anche dopo che sono passati molti anni.

31 gennaio: conclusione. I ragazzi scrivono le loro riflessioni. Sono rimasto colpito dalle persone internate nei campi di concentramento, a cui non veniva dato da mangiare, venivano tolti i vestiti e le scarpe. (Gianluca) La giornata della memoria è per ricordare i fatti accaduti, ma anche per imparare a non rifare gli stessi errori. (Sara) Sono felice che esista la Giornata della memoria, così almeno non accadrà più una tragedia simile se tutti noi ci schieriamo per la pace. (Anna) Queste brutte cose non devono ripetersi più. (Leonardo)