MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO ai sensi del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231 PARTE SPECIALE Ultimo aggiornamento - Approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 16/02/2018 Organismo di Vigilanza di Alia S.p.A. Indirizzo: Via Baccio da Montelupo, n. 52, 50142 Firenze E-mail: alia@aliaspa.it Segnalazioni: ODV231@aliaspa.it
SEZIONE... 9 PREMESSA... 10 STRUTTURA DELLA SEZIONE... 10 PRINCIPI GENERALI... 11 RISPETTO DELLE LEGGI... 11 CONFLITTO DI INTERESSI... 11 RISERVATEZZA... 11 CORRETTEZZA... 11 IMPARZIALITÀ... 11 COMUNICAZIONI ALL ESTERNO... 11 TUTELA DEI BENI AZIENDALI... 11 OMAGGI, REGALIE E BENEFICI... 11 INDIVIDUAZIONE DELLE AREE SENSIBILI... 13 1. SEZIONE A REATI CONTRO LA PA ED IL PATRIMONIO... 14 1.1 REATI CONTRO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE... 14 1.1.1 DEFINIZIONE DI PUBBLICA AMMINISTRAZIONE... 14 1.1.2 MALVERSAZIONE A DANNO DELLO STATO (ART. 316 BIS C.P.)... 15 1.1.3 INDEBITA PERCEZIONE DI EROGAZIONI A DANNO DELLO STATO (ART. 316 TER C.P.)... 15 1.1.4 TRUFFA AI DANNI DELLO STATO E DI ALTRO ENTE PUBBLICO O COL PRETESTO DI FAR ESONERARE TALUNO DAL SERVIZIO MILITARE (ART. 640, COMMA 2, N. 1, C.P.)... 16 1.1.5 TRUFFA AGGRAVATA PER IL CONSEGUIMENTO DI EROGAZIONI PUBBLICHE (ART. 640 BIS C.P.)... 16 1.1.6 FRODE INFORMATICA A DANNO DELLO STATO O DI ALTRO ENTE PUBBLICO (ART. 640 TER, COMMA 1 C.P.).. 16 1.1.7 CONCUSSIONE (ARTT. 317 E 322-BIS C.P.)... 17 1.1.8 CORRUZIONE PER L ESERCIZIO DELLA FUNZIONE (ART. 318 C.P.)... 17 1.1.9 CORRUZIONE PER UN ATTO CONTRARIO AI DOVERI D UFFICIO (ART. 319 C.P.)... 18 1.1.10 CORRUZIONE IN ATTI GIUDIZIARI (ART. 319-TER C.P.)... 18 1.1.11 INDUZIONE A DARE O PROMETTERE UTILITÀ (ART. 319 QUATER C.P.)... 18 1.1.12 CORRUZIONE DI PERSONA INCARICATA DI UN PUBBLICO SERVIZIO (ART. 320 C.P. E ART. 322-BIS)... 19 1.1.13 ISTIGAZIONE ALLA CORRUZIONE (ART. 322 C.P. E ART. 322-BIS C.P.)... 20 1.1.14 CONCUSSIONE, INDUZIONE INDEBITA A DARE O PROMETTERE UTILITÀ, CORRUZIONE E ISTIGAZIONE ALLA CORRUZIONE DI MEMBRI DELLA CORTE PENALE INTERNAZIONALE O DEGLI ORGANI DELLE COMUNITÀ EUROPEE E DI FUNZIONARI DELLE COMUNITÀ EUROPEE DI STATI ESTERI (ART. 322 BIS C.P.)... 20 1.1.15 INDUZIONE A NON RENDERE DICHIARAZIONI O A RENDERE DICHIARAZIONI MENDACI ALL AUTORITÀ GIUDIZIARIA (ART. 377-BIS C.P.)... 22 1.2 ATTIVITÀ A RISCHIO... 22 1.2.1 SISTEMA DI DELEGHE... 22 1.2.2 GESTIONE RAPPORTI CON COMUNI, ATO TOSCANA CENTRO E ALTRI ENTI PUBBLICI... 23 1.2.3 VERIFICHE E ISPEZIONI SVOLTE DA SOGGETTI ESTERNI... 24 1.2.4 ATTIVITÀ CONTRATTUALE... 25 1.2.5 GESTIONE DEGLI INCARICHI PROFESSIONALI DI NATURA TECNICA PER L EFFETTUAZIONE DEL LAVORI SUB A1. 28 1.2.6 GESTIONE DELLE ALTRE ATTIVITÀ PROFESSIONALI E CONSULENZE... 29 1.2.7 GESTIONE AFFIDAMENTI CONTRATTUALI... 29 1.2.8 INDIVIDUAZIONE DEI CRITERI TECNICO-ECONOMICO GIURIDICI DELL APPALTO E REDAZIONE DEL CAPITOLATO TECNICO PER QUANTO RIGUARDA I LAVORI PUBBLICI (SUB A1)... 31 1.2.9 INDIVIDUAZIONE DEI FABBISOGNI DI SERVIZI E SOMMINISTRAZIONI DI BENI E REDAZIONE DEI CAPITOLATI TECNICI PER QUANTO RIGUARDA I LAVORI PUBBLICI (SUB A1)... 31 Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ai sensi del D.Lgs. 231/2001 2
1.2.10 INDIVIDUAZIONE DEI FABBISOGNI DI SERVIZI E DI BENI E REDAZIONE DEI CAPITOLATI TECNICI PER BENI E SERVIZI (SUB A2, A3, A4)... 32 1.2.11 ATTIVITÀ CONTRATTUALE E RENDICONTAZIONE NEI CONFRONTI DELLA PA... 33 1.2.12 RICHIESTA FINANZIAMENTI E CONTRIBUTI PUBBLICI... 35 1.2.13 GESTIONE DEL PERSONALE... 36 1.2.14 SPONSORIZZAZIONI... 37 1.2.15 GESTIONE REGALI, OMAGGI E SPESE DI RAPPRESENTANZA... 38 1.2.16 TRASMISSIONE TELEMATICA DI DATI... 39 1.2.17 PROCEDIMENTI GIUDIZIARI ED ARBITRALI E ACCORDI TRANSATTIVI... 40 1.2.18 RECUPERO CREDITI... 41 1.2.19 GESTIONE DELLE RIDUZIONI (SCONTI)... 42 1.2.20 GESTIONE NOTE SPESE E RIMBORSO ANTICIPI... 43 1.2.21 BUDGET ANNUALE E CONTROLLO DI GESTIONE... 44 1.2.22 GESTIONE OFFERTE COMMERCIALI... 44 1.2.23 GESTIONE DEI BENI STRUMENTALI E DELLE UTILITÀ AZIENDALI... 45 1.2.24 GESTIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE... 46 1.2.25 GESTIONE DELLA CONTABILITÀ ORDINARIA... 46 1.2.26 GESTIONE DELLE IMMOBILIZZAZIONI... 47 1.3 PRINCIPI GENERALI DI COMPORTAMENTO E DI ATTUAZIONE DEI PROCESSI NELLE AREE DI ATTIVITÀ A RISCHIO... 48 1.4 ELEMENTI FONDAMENTALI DEL PROCESSO... 51 1.5 I COMPITI DELL ORGANISMO DI VIGILANZA... 51 2. SEZIONE B REATI SOCIETARI... 52 2.1 REATI SOCIETARI... 52 2.1.1 FALSE COMUNICAZIONI SOCIALI (ARTT. 2621 E 2621-BIS C.C.)... 52 2.1.2 FALSE COMUNICAZIONI SOCIALI DELLE SOCIETÀ QUOTATE (ART. 2622 C.C.)... 52 2.1.3 FALSO IN PROSPETTO (ART. 2623 C.C.)... 53 2.1.4 FALSO NELLE RELAZIONI O NELLE COMUNICAZIONI DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE (ART. 2624 C.C.)... 53 2.1.5 IMPEDITO CONTROLLO (ART. 2625 C.C.)... 53 2.1.6 INDEBITA RESTITUZIONE DEI CONFERIMENTI (ART. 2626 C.C.)... 53 2.1.7 ILLEGALE RIPARTIZIONE DEGLI UTILI E DELLE RISERVE (ART. 2627 C.C.)... 54 2.1.8 ILLECITE OPERAZIONI SULLE AZIONI O QUOTE SOCIALI O DELLA SOCIETÀ CONTROLLANTE (ART. 2628 C.C.)... 54 2.1.9 OPERAZIONI IN PREGIUDIZIO DEI CREDITORI (ART. 2629 C.C.)... 54 2.1.10 OMESSA COMUNICAZIONE DEL CONFLITTO DI INTERESSI (ART. 2629-BIS C.C.)... 54 2.1.11 FORMAZIONE FITTIZIA DEL CAPITALE (ART. 2632 C.C.)... 54 2.1.12 INDEBITA RIPARTIZIONE DEI BENI SOCIALI DA PARTE DEI LIQUIDATORI (ART. 2633 C.C.)... 55 2.1.13 ILLECITA INFLUENZA IN ASSEMBLEA (ART. 2636 C.C.)... 55 2.1.14 AGGIOTAGGIO (ART. 2637 C.C.)... 55 2.1.15 OSTACOLO ALL ESERCIZIO DELLE AUTORITÀ PUBBLICHE DI VIGILANZA (ART. 2638 C.C.)... 55 2.2 ATTIVITÀ A RISCHIO... 55 2.2.1 GESTIONE DEL CICLO ATTIVO E PASSIVO... 56 2.2.2 GESTIONE DELLA FISCALITÀ... 56 2.2.3 GESTIONE DEL MAGAZZINO... 57 2.2.4 PREDISPOSIZIONE DEI BILANCI ED ALTRE COMUNICAZIONI SOCIALI... 57 2.2.5 GESTIONE DEI RAPPORTI CON IL COLLEGIO SINDACALE E ALTRI ORGANI DI CONTROLLO... 58 2.2.6 OPERAZIONI INFRAGRUPPO, CON PARTI CORRELATE O IN POTENZIALE CONFLITTO DI INTERESSE E OPERAZIONI STRAORDINARIE... 60 2.2.7 INFLUENZA IN ASSEMBLEA DEI SOCI... 61 2.2.8 GESTIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE... 61 Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ai sensi del D.Lgs. 231/2001 3
2.2.9 GESTIONE DEL PERSONALE... 61 2.2.10 GESTIONE DI ACCESSI, ACCOUNT E PROFILI... 61 2.2.11 GESTIONE DELLE IMMOBILIZZAZIONI... 62 2.2.12 GESTIONE DELLE CONSULENZE... 62 2.3 PRINCIPI GENERALI DI COMPORTAMENTO NELLE AREE DI ATTIVITÀ A RISCHIO... 62 2.4 COMPITI DELL ORGANISMO DI VIGILANZA... 64 3. SEZIONE C - REATI IN TEMA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO... 65 3.1 REATI CONNESSI ALLA SALUTE E ALLA SICUREZZA SUL LAVORO... 65 3.1.1 OMICIDIO COLPOSO (ART. 589 C.P.)... 65 3.1.2 LESIONI PERSONALI COLPOSE (ART. 590 C.P.)... 65 3.2 ATTIVITÀ A RISCHIO... 66 3.3 DESTINATARI DELLA SEZIONE... 67 3.3.1 I PRINCIPI GENERALI DI COMPORTAMENTO... 67 3.4 PROCEDURE SPECIFICHE... 68 3.4.1 IL RESPONSABILE INTERNO PER LE AREE A RISCHIO... 68 3.4.2 L ATTIVITÀ DI CONTROLLO... 68 3.5 I PRINCIPI SPECIFICI DI COMPORTAMENTO... 70 3.6 COMPITI DELL ORGANISMO DI VIGILANZA... 71 4. SEZIONE D REATI DI RICETTAZIONE, RICICLAGGIO E IMPIEGO DI DANARO, BENI O UTILITA DI PROVENIENZA ILLECITA E AUTORICICLAGGIO... 72 4.1 INTRODUZIONE... 72 4.1.1 RICETTAZIONE (ART. 648 C.P.)... 72 4.1.2 RICICLAGGIO (ART. 648 BIS C.P.)... 72 4.1.3 IMPIEGO DI DENARO, BENI O UTILITÀ DI PROVENIENZA ILLECITA (648 TER C.P.)... 72 4.1.4 AUTORICICLAGGIO (648 TER.1 C.P.)... 72 4.2 SOGGETTI DESTINATARI DELLA PRESENTE SEZIONE... 73 4.3 ATTIVITA A RISCHIO... 73 4.3.1 ATTIVITÀ CONTRATTUALE... 74 4.3.2 GESTIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE E DEI FLUSSI FINANZIARI IN ENTRATA E IN USCITA... 74 4.3.3 OPERAZIONI INFRAGRUPPO, CON PARTI CORRELATE O IN POTENZIALE CONFLITTO DI INTERESSE E OPERAZIONI STRAORDINARIE... 75 4.3.4 DONAZIONI E SPONSORIZZAZIONI... 75 4.3.5 GESTIONE DELLA FISCALITÀ... 75 4.3.6 GESTIONE DEL MAGAZZINO... 75 4.3.7 PREDISPOSIZIONE DEI BILANCI ED ALTRE COMUNICAZIONI SOCIALI... 75 4.3.8 GESTIONE DEI RAPPORTI CON ENTI PUBBLICI... 75 4.3.9 LE ATTIVITÀ A RISCHIO PER I REATI AMBIENTALI... 75 4.3.10 GESTIONE DELLE CONSULENZE... 75 4.4 PRINCIPI GENERALI DI COMPORTAMENTO NELLE AREE DI ATTIVITÀ A RISCHIO... 75 4.5 I COMPITI DELL ORGANISMO DI VIGILANZA... 77 5. SEZIONE E REATI AMBIENTALI... 78 5.1. INTRODUZIONE... 78 5.2. I REATI... 78 5.2.1 DELITTI CONTRO L AMBIENTE... 78 5.2.2 ANIMALI, VEGETALI E HABITAT PROTETTI... 79 5.2.3 ACQUE REFLUE... 79 5.2.4 RIFIUTI... 80 Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ai sensi del D.Lgs. 231/2001 4
5.2.5 EMISSIONI IN ATMOSFERA... 81 5.2.6 SOSTANZE INQUINANTI... 81 5.2.7 RIDUZIONE DELLA PENA PER ATTIVITÀ DI GESTIONE DI RIFIUTI NON CONTROLLATA (COMMA 6, ART. 25 UNDECIES)... 82 5.2.8 SANZIONE INTERDITTIVA PERMANENTE (COMMA 8, ART. 25 UNDECIES)... 82 5.3 CERTIFICAZIONE AMBIENTALE ISO 14001 E AIA... 82 5.4 I RISCHI AMBIENTALI... 84 5.5 ATTIVITÀ A RISCHIO... 84 5.5.1 DIREZIONE GESTIONE IMPIANTI... 85 5.5.2 DIREZIONE PROGRAMMAZIONE GESTIONE... 86 5.5.3 DIREZIONE RISORSE TECNICHE APPALTI E LOGISTICA... 87 5.5.4 PRINCIPI GENERALI PER TUTTA L AZIENDA... 87 5.5.5 CONFORMITÀ ALLE PRESCRIZIONI LEGISLATIVE E REGOLAMENTARI IN MATERIA DI:... 88 5.5.6 PRELIEVI, CAMPIONAMENTI, ANALISI, RILEVAMENTI, ECC.... 89 5.6 ATTIVITÀ DI CONTROLLO... 90 5.7 PRINCIPI GENERALI DI COMPORTAMENTO E DI ATTUAZIONE DEI PROCESSI NELLE AREE DI ATTIVITÀ A RISCHIO... 94 5.8 COMPITI DELL ORGANISMO DI VIGILANZA... 94 6. SEZIONE F REATI INFORMATICI E VIOLAZIONE DEL DIRITTO D AUTORE... 96 6.1 DELITTI INFORMATICI E TRATTAMENTO ILLECITO DEI DATI... 96 6.1.1 FALSITÀ IN UN DOCUMENTO INFORMATICO PUBBLICO O PRIVATO AVENTE EFFICACIA PROBATORIA (ART. 491- BIS C.P.) 96 6.1.2 ACCESSO ABUSIVO AD UN SISTEMA INFORMATICO O TELEMATICO (ART. 615-TER C.P.)... 96 6.1.3 DETENZIONE E DIFFUSIONE ABUSIVA DI CODICI DI ACCESSO A SISTEMI INFORMATICI O TELEMATICI (ART. 615- QUATER C.P.)... 96 6.1.4 DIFFUSIONE DI APPARECCHIATURE, DISPOSITIVI O PROGRAMMI INFORMATICI DIRETTI A DANNEGGIARE O INTERROMPERE UN SISTEMA INFORMATICO O TELEMATICO (ART. 615-QUINQUIES C.P.)... 96 6.1.5 INTERCETTAZIONE, IMPEDIMENTO O INTERRUZIONE ILLECITA DI COMUNICAZIONI INFORMATICHE O TELEMATICHE (ART. 617-QUATER C.P.)... 97 6.1.6 INSTALLAZIONE DI APPARECCHIATURE ATTE AD INTERCETTARE, IMPEDIRE O INTERROMPERE COMUNICAZIONI INFORMATICHE O TELEMATICHE (ART. 617-QUINQUIES C.P.)... 97 6.1.7 DANNEGGIAMENTO DI INFORMAZIONI, DATI E PROGRAMMI INFORMATICI (ART. 635-BIS C.P.)... 97 6.1.8 DANNEGGIAMENTO DI INFORMAZIONI, DATI E PROGRAMMI INFORMATICI UTILIZZATI DALLO STATO O DA ALTRO ENTE PUBBLICO O COMUNQUE DI PUBBLICA UTILITÀ (ART. 635-TER C.P.)... 97 6.1.9 DANNEGGIAMENTO DI SISTEMI INFORMATICI O TELEMATICI (ART. 635-QUATER C.P.)... 97 6.1.10 DANNEGGIAMENTO DI SISTEMI INFORMATICI O TELEMATICI DI PUBBLICA UTILITÀ (ART. 635-QUINQUIES C.P.) 97 6.1.11 FRODE INFORMATICA DEL SOGGETTO CHE PRESTA SERVIZI DI CERTIFICAZIONE DI FIRMA ELETTRONICA (ART. 640-QUINQUIES C.P.)... 97 6.2 VIOLAZIONE DEL DIRITTO D AUTORE... 98 6.3 ATTIVITÀ A RISCHIO... 100 6.3.2 GESTIONE E UTILIZZO DI ACCESSI, ACCOUNT E PROFILI... 101 6.3.3 GESTIONE ED UTILIZZO DEI DATABASE... 102 6.3.4 GESTIONE DEI SISTEMI HARDWARE E DEGLI ACCESSI FISICI OVE RISIEDONO LE INFRASTRUTTURE IT... 103 6.3.5 SCANNING DEI DOCUMENTI... 103 6.3.6 UTILIZZO DI IMMAGINI, MUSICHE, TESTI E VIDEO... 104 6.3.7 GESTIONE DEI RAPPORTI CON IL GARANTE DELLA PRIVACY... 104 6.3.8 GESTIONE DELLE CONSULENZE... 104 6.4 PRINCIPI GENERALI DI COMPORTAMENTO NELLE AREE DI ATTIVITA A RISCHIO... 105 Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ai sensi del D.Lgs. 231/2001 5
6.5 I COMPITI DELL ORGANISMO DI VIGILANZA... 106 7. SEZIONE G CORRUZIONE TRA PRIVATI E ISTIGAZIONE ALLA CORRUZIONE TRA PRIVATI...107 7.3 INTRODUZIONE... 107 7.4 ATTIVITÀ A RISCHIO... 109 7.2.1 GESTIONE DELL ATTIVITÀ CONTRATTUALE CON SOGGETTI PRIVATI... 109 7.2.2 GESTIONE DEI RAPPORTI CON GLI ISTITUTI DI CREDITO... 109 7.2.3 VERIFICHE E VISITE DA PARTE DI SOGGETTI PRIVATI... 110 7.2.4 RAPPORTI CON I SOGGETTI APICALI E I DIPENDENTI DELLA SOCIETÀ... 110 7.5 PRINCIPI GENERALI DI COMPORTAMENTO NELLE AREE DI ATTIVITÀ A RISCHIO... 111 7.6 I COMPITI DELL ORGANISMO DI VIGILANZA... 113 8. SEZIONE H IMPIEGO DI LAVORATORI STRANIERI IRREGOLARI...114 8.3 INTRODUZIONE... 114 8.3.3 IMPIEGO DI CITTADINI DI PAESI TERZI IL CUI SOGGIORNO È IRREGOLARE (ART. 22, COMMA 12-BIS, D.LGS. N. 286/1998)... 114 8.3.4 IMPIEGO DI CITTADINI DI PAESI TERZI IL CUI SOGGIORNO È IRREGOLARE (ART. 25- DUODECIES)... 114 8.4 SOGGETTI DESTINATARI DELLA PRESENTE SEZIONE... 115 8.5 ATTIVITA A RISCHIO... 116 8.5.3 GESTIONE DEL PERSONALE... 116 8.5.4 GESTIONE DEGLI APPALTI... 116 8.6 PRINCIPI GENERALI DI COMPORTAMENTO NELLE AREE DI ATTIVITA A RISCHIO... 117 8.7 COMPITI DELL ORGANISMO DI VIGILANZA... 119 9. SEZIONE I DELITTI IN MATERIA DI CRIMINALITA ORGANIZZATA...120 9.1 INTRODUZIONE... 120 9.1.1 ASSOCIAZIONE PER DELINQUERE (ART. 416 C.P.)... 121 9.1.2 ASSOCIAZIONE DI TIPO MAFIOSO ANCHE STRANIERE (ART. 416 BIS C.P.)... 121 9.2 SOGGETTI DESTINATARI DELLA PRESENTE SEZIONE... 122 9.3 ATTIVITA A RISCHIO... 122 9.4 GESTIONE AFFIDAMENTI CONTRATTUALI... 123 9.5 GESTIONE REGALI, OMAGGI E SPESE DI RAPPRESENTANZA... 123 9.6 GESTIONE OFFERTE COMMERCIALI... 123 9.7 GESTIONE DEL PERSONALE... 123 9.8 PRINCIPI GENERALI DI COMPORTAMENTO NELLE AREE DI ATTIVITA A RISCHIO... 123 9.9 I COMPITI DELL ORGANISMO DI VIGILANZA... 123 10. SEZIONE L DISPOSIZIONI IN MATERIA DI ANTICORRUZIONE...125 10.1 ANTICORRUZIONE... 125 10.2 LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE IN ALIA ULTERIORI PROCEDURE SPECIFICHE... 125 10.2.1 CONFLITTO D INTERESSE... 125 10.2.2 MONITORAGGIO AFFIDAMENTI SENZA PREVENTIVO CONFRONTO COMPARATIVO... 126 10.2.3 GESTIONE TRANSAZIONI... 126 10.2.4 INCARICHI PROFESSIONALI DI NATURA FIDUCIARIA;... 126 10.2.5 PROGRAMMI FORMATIVI SPECIFICI... 126 10.2.6 INTEGRAZIONE DEL FLUSSI INFORMATIVI... 126 10.3 DISPOSIZIONE IN MATERIA DI TRASPARENZA... 127 10.4 I COMPITI DELL ORGANISMO DI VIGILANZA... 127 11. SEZIONE M ABUSI DI MERCATO...128 Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ai sensi del D.Lgs. 231/2001 6
11.1 INTRODUZIONE... 128 11.1.1 ABUSO DI INFORMAZIONI PRIVILEGIATE (ART. 184 TUF)... 128 11.1.2 MANIPOLAZIONE DEL MERCATO (ART. 185 TUF)... 129 11.2 SOGGETTI DESTINATARI DELLA PRESENTE SEZIONE... 130 11.3 ATTIVITÀ A RISCHIO... 131 11.3.1 PREDISPOSIZIONE DELLE COMUNICAZIONI SOCIALI DESTINATE ALL'ESTERNO... 131 11.3.2 GESTIONE DELLA COMUNICAZIONE... 131 11.3.3 GESTIONE DI INFORMAZIONI PRIVILEGIATE... 132 11.3.4 ACQUISIZIONE, VENDITA O ALTRE OPERAZIONI RELATIVE A STRUMENTI FINANZIARI, PROPRI O DI TERZI, SUI MERCATI REGOLAMENTATI... 133 11.3.5 GESTIONE DELLE CONSULENZE (DI NATURA FINANZIARIA)... 134 11.4 PRINCIPI GENERALI DI COMPORTAMENTO NELLE AREE DI ATTIVITÀ A RISCHIO... 134 CONTRATTI... 137 GESTIONE FORMAZIONE ED INFORMAZIONE... 137 11.5 I COMPITI DELL ORGANISMO DI VIGILANZA... 137 12. SEZIONE N - DELITTI CONTRO LA PERSONALITA INDIVIDUALE...138 12.1 INTRODUZIONE... 138 Articolo 602 - Acquisto e alienazione di schiavi... 140 Chiunque, fuori dei casi indicati nell'articolo 601, acquista o aliena o cede una persona che si trova in una delle condizioni di cui all'articolo 600 è punito con la reclusione da otto a venti anni. La pena è aumentata da un terzo alla metà se la persona offesa è minore degli anni diciotto ovvero se i fatti di cui al primo comma sono diretti allo sfruttamento della prostituzione o al fine di sottoporre la persona offesa al prelievo di organi... 140 12.2 SOGGETTI DESTINATARI DELLA PRESENTE SEZIONE... 141 12.3 ATTIVITA A RISCHIO... 141 12.3.1. GESTIONE DELL ATTIVITA CONTRATTUALE... 142 12.3.2. GESTIONE DEGLI APPALTI... 142 12.3.3. GESTIONE DEL PERSONALE... 142 12.4 PRINCIPI GENERALI DI COMPORTAMENTO NELLE AREE DI ATTIVITA A RISCHIO... 143 12.5 I COMPITI DELL ORGANISMO DI VIGILANZA... 143 13. SEZIONE O - DELITTI CONTRO L INDUSTRIA E IL COMMERCIO...145 13.1. INTRODUZIONE... 145 13.2. SOGGETTI DESTINATARI DELLA PRESENTE SEZIONE... 148 13.3. ATTIVITA A RISCHIO... 148 13.4. PRINCIPI GENERALI DI COMPORTAMENTO NELLE AREE DI ATTIVITA A RISCHIO... 148 13.5. I COMPITI DELL ORGANISMO DI VIGILANZA... 149 14. SEZIONE P - RAZZISMO E XENOFOBIA...150 14.1 INTRODUZIONE... 150 IL PRIMO COMMA DELL ART. 25- TERDECIES PREVEDE CHE, IN CASO DI COMMISSIONE DEI REATI DI CUI SOPRA, ALL ENTE VERRÀ IRROGATA LA SANZIONE PECUNIARIA DA 200 A 800 QUOTE, OSSIA DA 51.600 EURO A 1.239,00 EURO. ALLA SANZIONE PECUNIARIA, SI AGGIUNGONO LE SANZIONI INTERDITTIVE PREVISTE DAL COMMA 2 DELL ART. 9 DEL DECRETO, PER UNA DURATA INFERIORE AD UN ANNO. ALL ULTIMO COMMA, LA NUOVA DISPOSIZIONE PREVEDE, COME IPOTESI AGGRAVATA, CHE SE L ENTE O LA SUA ORGANIZZAZIONE SONO STABILMENTE UTILIZZATI ALLO SCOPO, UNICO O PREVALENTE, DI CONSENTIRE O AGEVOLARE LA COMMISSIONE DEI DELITTI DI RAZZISMO E XENOFOBIA, SI APPLICA LA SANZIONE DELL INTERDIZIONE DEFINITIVA DALL ESERCIZIO DELL ATTIVITÀ... 150 RAZZISMO E XENOFOBIA (ART. 25- TERDECIES)... 150 14.2 SOGGETTI DESTINATARI DELLA PRESENTE SEZIONE... 151 Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ai sensi del D.Lgs. 231/2001 7
14.3 ATTIVITA A RISCHIO... 152 14.3.1 GESTIONE SERVIZIO COMUNICAZIONE E RELAZIONI INTERNE ED ESTERNE... 152 14.3.2 UTILIZZO DEI SOCIAL MEDIA... 152 14.4 PRINCIPI GENERALI DI COMPORTAMENTO NELLE AREE DI ATTIVITA A RISCHIO... 152 14.5 COMPITI DELL ORGANISMO DI VIGILANZA... 153 APPENDICE DEI REGOLAMENTI E DELLE PROCEDURE...154 APPENDICE IMPIANTI E STAZIONI ECOLOGICHE SEZIONE E - REATI AMBIENTALI...158 Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ai sensi del D.Lgs. 231/2001 8