BOLLETTINO DELL ASSOCIAZIONE CACCIATORI MIGRATORI ACQUATICI A.C.M.A. Numero 11 anno 2016

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BOLLETTINO DELL ASSOCIAZIONE CACCIATORI MIGRATORI ACQUATICI A.C.M.A Numero 11 anno 2016

Editoriale Giunti alla fine di una stagione venatoria caratterizzata da un meteo anomalo, eccoci con un nuovo numero del bollettino AC- MA. Voglio evidenziare come il rischio di cacciare senza richiami vivi nel mese di gennaio, stante la scadenza della deroga al 31 dicembre 2015, ci ha visti impegnati in un opera di pressing verso tutti le istituzioni interessate al fine di recepire in tempo la proroga europea di cui leggerete nel proseguo. E ora, mentre le levatacce mattutine lasciano il posto a tutte le operazioni di preparazione per il prossimo settembre, vi invito a leggere tutte le nostre iniziative e a collaborare con noi nella difesa di quella meravigliosa passione che è la caccia agli acquatici. Alfonso Lenzoni Presidente ACMA-FIDC Progetto AnaSat Anche quest anno sono finite le operazioni di marcatura dei nuovi soggetti, dodici, di alzavola. In questo terzo anno sono stati marcati anche dei maschi e speriamo che parecchi di questi nuovi animali dotati di trasmettitore possano fornirci dati utili. Vi ricordiamo che gli spostamenti di tutti i soggetti marcati possono essere visionati al sito dedicato a questo progetto www.progettoanatidisatellitare.com nel menù cartine ( sono già presenti anche gli animali marcati quest anno). Il sito è stato rinnovato in alcune delle sue parti e c è anche la possibilità di lasciare un contributo in maniera veloce e sicura per il proseguo di questo progetto. La nota negativa è che non si è riusciti ad estendere la ricerca anche alla specie Canapiglia e/o Codone a causa di difficoltà nella cattura, amplificate anche dall anomalia termica di questo inverno. Riproveremo il prossimo anno consapevoli che dopo il successo con le alzavole è ora necessario disporre di dati anche sulle altre due specie che possono essere cacciate fino al 31 gennaio solo usufruendo della decade di sovrapposizione. Ci fa inoltre piacere sottolineare come il progetto stia riscontrando interessamenti anche dall estero, per primo dalla Francia, dove i colleghi dell ANCGE (equivalente francese dell ACMA) ci hanno chiesto informazioni per avviare un progetto simile anche da loro. E questa un ulteriore conferma del valore di questa nostra iniziativa.

Richiami vivi A seguito della proroga da parte della commissione europea delle decisioni in merito alle misure di biosicurezza per ridurre il rischio di trasmissione dell'influenza aviaria ( che anche in questi ultimi mesi si è presentata con alcuni focolai in Europa ), anche il nostro Ministero della Salute ha pubblicato un decreto di proroga sulla Gazzetta Ufficiale n. 303 del 31/12/2015 pag. 63 che estende la deroga all uso dei richiami con le modalità odierne fino al 31/12/2017 ( il decreto è scaricabile dal sito ACMA : http://www.federcaccia.org/associazione_news_show.php?idn=265). Come anticipato nell editoriale, ACMA ha fatto quanto era in suo potere insieme all Ufficio Avifauna Migratoria FIDC per consentire che il recepimento in Italia avvenisse in tempi rapidi e permettere l uso dei richiami anche in questo ultimo gennaio (la precedente deroga scadeva il 31 dicembre 2015). Siamo soddisfatti che questo sia stato possibile e intendiamo portare avanti relazioni con il mondo scientifico, e gli istituti zooprofilattici che si occupano dell aviaria, per trovare un protocollo di sicurezza che non sia inutilmente vessatorio per le nostre cacce in caso si presentassero focolai ad alta patogenicità. Ricordiamo a tal proposito la fine del 2014 quando per un caso nel Veneto fu interdetto in tutta Italia l uso dei richiami vivi. Sostieni l ACMA Il Consiglio Direttivo, per far sì che tutti gli appassionati di caccia agli acquatici possano conoscere al meglio l ACMA ricevendo questo bollettino on line ed altro materiale e informazioni inerenti l Associazione e, in particolare, sostenere le ricerche in corso, ha creato un card promozionale che è possibile ricevere con la seguente modalità: compilazione di un modulo di sostegno/adesione scaricabile alla sezione modulistica del sito www.federcaccia.org/ fidc_associazioni_settoriali.php cliccando sul nostro logo e versando una quota minima annua di euro 7,00 (cards euro 5,00 + euro 2,00 per spese di spedizione). Al ricevimento della richiesta e del contributo verrà prontamente inviata la card promozionale. I bonifici dovranno essere effettuati tramite il seguente IBAN: IT42U0301503200000003556974 (ATTENZIONE! IBAN CAMBIATO )intestato ad "ACMA" con la causale contributo anno 2016. In alternativa ci si può rivolgere al Delegato provinciale a Voi più vicino. L elenco dei delegati è visionabile sul nostro sito. Per ogni informazione acmautility@yahoo.it o Alfonso Lenzoni 335 1215223 ACMA sul web Si invitano nuovamente tutti i simpatizzanti a consultare periodicamente il sito ACMA ( www.federcaccia.org/ fidc_associazioni_settoriali.php cliccando sul nostro logo) che viene aggiornato con frequenza in merito a tutte le notizie riguardanti il mondo della caccia agli acquatici e il sito dedicato al progetto AnaSat (www.progettoanatidisatellitare.com) seguendo la migrazione delle alzavole marcate. Ci trovate anche su facebook: www.facebook.com/acmafidc/

Giornata mondiale delle zone umide Il 2 febbraio si celebra la Giornata mondiale delle zone umide istituita nel 2003 in occasione dell Anno Mondiale dell Acqua indetto dalle Nazioni Unite. La data scelta è quella della sottoscrizione della Convenzione di Ramsar, avvenuta il 2 febbraio 1971 nell omonima città iraniana, che ha sancito la tutela, a livello mondiale, di questi habitat. Oggetto della Convenzione sono la gran varietà di zone umide, fra le quali: aree acquitrinose, paludi, torbiere oppure zone naturali o artificiali d'acqua, permanenti o transitorie, con acqua stagnante o corrente, dolce, salmastra o salata, comprese le zone di acqua marina. Sono inoltre comprese le zone rivierasche, fluviali o marine, adiacenti alle zone umide, le isole nonché le distese di acqua marina nel caso in cui la profondità, quando c'è bassa marea, non superi i sei metri oppure nel caso che le stesse siano entro i confini delle zone umide e siano d importanza per le popolazioni di uccelli acquatici del sito. Le aree umide svolgono un importante funzione ecologica per la regolazione del regime delle acque e come habitat per la flora e per la fauna; sono gli ecosistemi con la più alta biodiversità sulla Terra. Esiste uno stretto rapporto tra zone umide e qualità della vita. Per esempio gli ultimi siti inseriti nella Convenzione di Ramsar sono nello Zimbabwe e sono di particolare importanza per la tutela idrica e biologica di quel paese. Infatti, durante il Global Risk del World Economic Forum 2016, la crisi idrica è stata indicata come uno dei primi tre fattori di rischio planetario. Come cacciatori la tutela dell acqua in generale e delle zone umide in particolare ci deve trovare particolarmente presenti e interessati. Senza questi ambienti e relativa fauna molti appassionati, forme e tradizioni venatorie non potrebbero più esistere. Particolare importanza nella continua perdita di terreni agricoli e habitat naturali hanno i ripristini ambientali per attività venatoria. Anche se il fine ultimo è il prelievo, di fatto la creazione di migliaia di micro siti costituiti dagli appostamenti fissi, dalle aziende faunistiche e non ultimo dai vari ATC, sono un baluardo alla standardizzazione e omologazione agricola e al consumo di suolo ad uso civile ed industriale di vastissime aree rendendo possibile la presenza di specie animali e vegetali altrimenti destinate ad un inarrestabile declino. Fondamentale la gestione poi delle zone umide naturali poichè necessitano di continue manutenzioni e cure al fine di evitare sia fenomeni naturali come l eutrofizzazione, la siccità o il deterioramento vegetazionale, che innaturali come l inquinamento, il prelievo irrazionale delle risorse idriche e le continue ingiustificate bonifiche. Non ultimo poi merita attenzione lo sviluppo sempre di nuove e meno impattanti tecniche come l uso di pallini no tox invece del piombo o l obbligo di mantenere il livello idrico e l ambiente per tutta stagione. E fondamentale la presa di coscienza dei cacciatori sull utilità di questi habitat al fine di tutelarli e controllarli sistematicamente. Sito: http:/www.worldwetlandsday.org Siti Ramsar in Italia

Censimenti Acquatici Il censimento invernale degli uccelli acquatici è una forma di monitoraggio ornitologico che da oltre trent anni si è sviluppata in Europa. Si tratta del progetto IWC (International Waterbird Census) di Wetlands Intern. coordinato in Italia dall Ispra (ex INFS). Nel contesto italiano si è iniziato a metà degli anni settanta e attualmente vengono coperte quasi 700 zone umide (oltre 80% di quelle codificate) grazie ad oltre 400 rilevatori, in gran parte volontari, le cui capacità tecniche vengono testate con apposite prove. Gli obiettivi di questo progetto sono la stima generale e locale delle popolazioni delle varie specie di acquatici definendo il valore dei siti di svernamento. I dati confluiscono in archivi internazionali che rendono possibile la loro analisi a livello globale o di macro-regioni (areali delle diverse popolazioni bio-geografiche)al fine di valutare le variazioni numeriche (trend) e distributive delle popolazioni delle diverse specie e le relative misure gestionali tra cui il prelievo venatorio. Per dare un idea dei numeri e dei dati, normalmente vengono rilevate circa 130 specie di acquatici a cui aggiungere i rapaci strettamente legati alle zone umide e le specie di origine domestica od esotica per arrivare a quasi 170 con una media annua di oltre 1,5 milioni di esemplari rilevati (in aumento anche grazie ad una sempre più capillare copertura del territorio e alla migliore preparazione dei rilevatori). A queste attività il mondo venatorio è direttamente interessato sia per la molteplicità di zone censite ove si svolge attività venatoria (molte le a.f.v.) che per il diretto coinvolgimento e apporto di rilevatori competenti e autorizzati. L Ispra (ex Infs) ha recentemente pubblicato un interessante e importante lavoro che riassume dieci anni di censimenti (Zenatello M., Baccetti N., Borghesi F. (2014). Risultati dei censimenti degli uccelli acquatici svernanti in Italia. Distribuzione, stima e trend delle popolazioni nel 2001-2010. ISPRA, Serie Rapporti, 206/2014) scaricabile gratuitamente al sito: http://www.isprambiente.gov.it/it/pubblicazioni/rapporti/risultati-dei-censimenti-degli-uccelli-acquatici-svernanti-in-italia Anche nel gennaio 2016 si sono svolti regolarmente i conteggi e i primi risultati emersi sono la conferma di un annata e una migrazione non particolarmente copiosa probabilmente a causa sia della mancanza del freddo che favorisce consistenti spostamenti dai quartieri di nidificazione che della carenza di piogge e acqua che non hanno favorito la creazione di idonei habitat. Solo per citare alcune realtà, nella laguna di Venezia, che rappresenta il comprensorio di maggiore presenza di acquatici, sono state censiti circa 230.000 anatidi interessati da attività venatoria (oltre 260.000 nel 2015) di cui quasi 80.000 germani reali (oltre 60.000 nel 2015) circa 130.000 alzavole (quasi 180.000 nel 2015) circa 10.000 codoni ( in ripresa come presenze in altre realtà minori per numeri come la Toscana) e quasi 8.000 fischioni. Ancora scarsa la presenza dei tuffatori con circa 3000 moriglioni e poche decine di morette. Le folaghe sono risultate poco più di 30.000 (quasi 40.000 nel 2015). In un altra importante realtà per gli acquatici, il delta del Po, sono stati rilevati oltre 50.000 fischioni e una straordinaria presenza di un anatide non soggetto a prelievo venatorio ma dato, sino a pochi anni fa, come in forte declino: la volpoca (particolarmente protetta dall art.2 legge 157/92) che solo in queste zone ha fatto contare ben oltre 40.000 soggetti! Si è evidenziata la scarsità in generale dei tuffatori e degli uccelli cosiddetti del freddo (quattrocchi, orchi, smerghi ecc.), compensate dalla presenza di specie particolari come la nitticora, il fenicottero, il mignattaio o l airone guardabuoi. Sempre più presenti specie alloctone (non appartenenti alla fauna europea) come l ibis sacro o il cigno nero. Altrove va segnalata la presenza sempre con numeri molto limitati rispetto al passato della pavoncella mentre segnali più incoraggianti vengono dalla presenza del piviere dorato.

Progetti sugli abbattimenti Vista l importanza dei dati sugli abbattimenti, ricordiamo a tutti i simpatizzanti di compilare i diari di caccia specifici per la pavoncella e per beccaccino e frullino e quello generale per i migratori acquatici scaricabili dal sito FIDC : http://www.federcaccia.org/progetti_ricerche.php?idn=9. Se non fossero disponibili i dati per la singola giornata di caccia, potete utilizzare in via alternativa il classico modulo ACMA presente sul nostro sito: http://www.federcaccia.org/associazione_modulistica.php I moduli compilati possono essere spediti a acmautility@yahoo.it o a Daniel Tramontana d.tramontana@gmail.com Il libro di racconti di caccia agli acquatici : Riflessi sull acqua Si ricorda che l ultimo libro di racconti di caccia agli acquatici edito da ACMA è ancora disponibile. Il libro ha il costo di euro 15 da pagare tramite bonifico IBAN IT09Y0100503338000000005162 intestato ad ACMA. Inviando il Vostro recapito postale e la ricevuta di pagamento alla nostra segreteria ( fidc.milano@fidc.it ) o ad acmautility@yahoo.it riceverete il volume a casa. Il ricavato di questa iniziativa sarà investito nel proseguimento della ricerca di telemetria satellitare su anatidi. ACMA ad Hunting Show ACMA sarà presente all Hunting show di Vicenza nel prossimo fine settimana. Venite a trovaci all interno dello stand FIDC Veneto nel corridoio di passaggio tra il padiglione 1 e il padiglione 2