SEPRTORE IDRULIO G DI PRODUZIONE odice ttacchi orpo Portata max Kvs (1) Peso (2) ontenuto idraulico DN l/h m 3 /h kg litri 617.06.00 1" 50 1.800 14,7 2,5 1,1 617.07.00 1"1/4 65 3.100 26,5 3,5 2,1 617.08.00 1"1/2 80 4.200 35,3 5 3 617.09.00 2" 100 7.100 60,0 9 6 617.09.60 DN50 100 7.100 60,0 20 6 617.10 DN65 150 15.800 100,3 31 18 617.11.60 DN80 200 26.500 156,6 55 37 617.13.60 DN100 250 42.200 264,3 60 71 (1) I valori riportati sono relativi alla caduta di pressione nella condizione di totale cortocircuito. (2) Il Peso si riferisce al Separatore idraulico privo di accessori premortati.
DESRIZIONE Il Separatore idraulico è un collettore predimensionato avente il compito di rendere indipendenti fra loro circuiti primari e secondari qualora, idraulicamente collegati, siano dotati di proprie pompe di circolazione. LO SOPO L'inserimento del Separatore, come elemento di disgiunzione idraulica fra due circuiti, assicura principalmente le seguenti funzioni: - annullare la reciproca influenza fra le stazioni di pompaggio dei diversi circuiti. - favorire la sedimentazione, la raccolta e lo scarico delle macroimpurità in sospensione nel fluido. - favorire la disaerazione dei circuiti mediante l eliminazione automatica dei gas disciolti. IL PRODOTTO I Separatori idraulici RB sono forniti completi dei seguenti accessori premontati: - degasatore modello VS completo di valvola di ritegno di intercettazione automatica, per separatori idraulici con connessioni filettate. - degasatore modello VSSET, a grande capacità di scarico, completo di valvola a sfera di intercettazione per manutenzione, per separatori idraulici con connessioni flangiate. - Valvola a sfera per scarico di fondo e drenaggio fanghi Per favorire il montaggio di componenti ausiliari, quali: - organi di controllo temperatura e pressione - circuito di riempimento impianto - tubo di sicurezza per il collegamento al vaso di espansione Tutti i Separatori idraulici della gamma RB sono dotati di 3 manicotti filettati. L SELT La scelta del Separatore idraulico viene eseguita sulla base della portata massima consigliata ai bocchelli di attacco. I valori di Kvs riportati in tabella, nonché il diagramma portata/perdite di carico, sono relativi alla caduta di pressione che il fluido di un circuito incontra, all'interno del Separatore idraulico, nella condizione di totale cortocircuito (sbocco ed imbocco dal medesimo lato). Particolare attenzione dovrà essere posta, in fase di progettazione, alle possibili variazioni di temperatura che i circuiti possono subire a causa della miscelazione indotta all'interno del Separatore idraulico. Un circuito secondario con portata superiore a quella circolante nel circuito primario, genera, infatti, attraverso il Separatore idraulico, una temperatura di mandata inferiore a quella posseduta dal circuito primario. RTRISE DIENSIONLI Figura 1 SEPRTTORE IDRULIO FILETTTO odice Dimensioni Peso D1 D2 D3 D4 L1 L2 DN mm mm mm kg 617.06.00 1" 50 1/2" 130 250 663 2,5 617.07.00 1"1/4 65 1/2" 150 300 733 3,5 617.08.00 1"1/2 80 1/2" 160 300 753 5 617.09.00 2" 100 1/2" 205 350 853 9 SEPRTTORE IDRULIO FLNGITO odice Dimensioni Peso D1 D2 D3 D4 L1 L2 DN DN mm mm mm kg 617.09.60 50 100 300 350 913 20 617.10 65 150 350 500 1163 31 617.11.60 80 200 450 650 1363 55 617.13.60 100 250 500 800 1613 60 D1 F D2 D4 L2 F D1 D3 L1 D2 D4 L2 D3 L1 RTRISE OSTRUTVE orpo e connessioni acciaio al carbonio orpo valvola a sfera ottone nichelato orpo degasatore ottone nichelato Tenute valvola a sfera teflon Tenute degasatore EPD e NBR Finitura esterna verniciatura epossidica onnessioni filettate F UNI ISO 7/1 onnessioni flangiate PN16 UNI 2282.67 RTRISE NIE Pressione max di esercizio - corpo separatore 1000 kpa - valvola a sfera 2500 kpa - degasatore 800 kpa Temperature consentite - corpo e degasatore 0 110 - valvola a sfera -15 150 2
Generatore RTRISE FLUIDODINIE Schema tipico di inserimento di un Separatore idraulico come disgiuntore fra il circuito primario ed il circuito secondario. Il diagramma portata/perdite di carico, nonché i valori di Kvs, sono relativi alla caduta di pressione ( P fra i punti B e D) che il fluido di un circuito incontra, all'interno del Separatore idraulico, nella condizione di totale cortocircuito. Il Separatore idraulico è sicuramente il luogo più indicato per il collegamento del vaso di espansione e per la connessione del gruppo di caricamento e di reintegro. Nella rappresentazione di fig.2, il Separatore idraulico, grazie anche al modesto valore di P generato al transito del fluido, rappresenta il punto Neutro dell'impianto. In questo punto, infatti, il valore della pressione è sempre uguale alla pressione di precarica dell'impianto (carico idrostatico), con o senza pompe in funzione. Figura 2 entrale di produzione ircuito primario P N P Reintegro acqua Utenza B D ircuito secondario aduta di pressione kpa (1kPa =102 mm2o) 100 10 1 0,1 0,01 1 1 1/4 1 1/2 2 - DN50 DN65 DN80 DN100 0,1 1,0 10,0 100,0 1000,0 Portata m 3 /h Diagramma portata - aduta di pressione Taglia Potenza max m 3 /h Kvs m 3 /h 1" 1,8 14,7 1"1/4 3,1 26,5 1"1/2 4,2 35,3 2" 7,1 60,0 DN50 7,1 60,0 DN65 15,8 100,3 DN80 26,8 156,6 DN100 42,2 264,3 determinazione della caduta di pressione per liquidi con ρ = 1 kg/dm 3 P = ( Q ) 2 x100 Kvs valido per acqua con Temperatura da 0 a 30 orrezione del P per liquidi con ρ diverso da 1 kg/dm 3 P = Px ρ dove: P = perdita di carico in kpa P' = perdita di carico corretta in kpa Q = portata in m 3 /h Kvs = caratteristica idraulica in m 3 /h ρ' = densità del liquido in kg/dm 3 ONSIGLI PER L INSTLLZIONE Si consiglia il rispetto delle seguenti semplici prescrizioni nell'installazione del Separatore idraulico: Il Separatore idraulico deve essere installato in posizione verticale. on riferimento alla figura 2, installare le pompe in modo che entrambe risultino possibilmente contrapposte nel funzionamento rispetto la posizione del Separatore idraulico. Prevedere a monte ed a valle, idonee intercettazioni per consentire il sezionamento di uno o di entrambi i circuiti. Periodicamente provvedere allo scarico dei fanghi sedimentati sul fondo del Separatore idraulico. 3
PRINIO DI FUNZIONENTO ED PPLIZIONI E Quando esistono circuiti di produzione fluidi termici, più o meno complessi, dotati di proprie pompe di circolazione, e circuiti secondari di distribuzione all'utenza, anch'essi dotati di più pompe dedicate, è sicuramente possibile assistere a continue variazioni delle portate in gioco, tanto sul circuito primario (cascata di caldaie o di gruppi di refrigerazione), quanto sul circuito secondario (compensazione climatica della temperatura, chiusura zone termiche con valvole a due vie, etc.). Figura 3 pplicazione del Separatore idraulico come disgiuntore fra la colonna montante e le alimentazioni di zone termiche autonome. Questa soluzione permette al circuito secondario, alimentante la colonna montante, di non essere idraulicamente influenzato dal funzionamento delle zone termiche. La prevalenza del circuito secondario garantirà esclusivamente la circolazione del fluido termico fino ai singoli Separatori idraulici. Queste continue variazioni di portata, che normalmente si verificano nella maggior parte dei circuiti di distribuzione derivati direttamente da un impianto di produzione fluidi termici, possono essere causa di: - alterazione dei bilanciamenti dei circuiti - variazione delle prestazioni di portata e prevalenza erogate dalle pompe, con con seguente variazione della mutua influenza che una stazione di pompaggio può eser citare sull altra (incremento o sottrazione di portata), e con alterazione del già precario equilibrio fra il circuito primario e quello secondario. Infatti, la stazione di pompaggio del circuito primario è di fatto posta in serie alla stazione di pompaggio del circuito secondario. - conseguente variazione delle prestazioni degli impianti e degli apparecchi terminali rispetto le condizioni di progetto. L'inserimento del Separatore idraulico, come elemento di disgiunzione idraulica fra due circuiti, annulla l azione di reciproco disturbo e di influenza fra le pompe presenti sui diversi circuiti, operando una sorta di virtuale divisione fra il circuito primario e quello secondario. Questo è reso possibile grazie all azzeramento delle pressioni indotte dalle stazioni di pompaggio dovuto alla brusca espansione del fluido all interno del Separatore idraulico. Il flusso di un circuito può quindi migrare, per sola inerzia, verso il bocchello di aspirazione dell altro circuito, o cortocircuitare, verso il proprio bocchello di aspirazione, nel caso di riduzione parziale o totale della portata di uno dei due circuiti. Questa libera migrazione avviene senza alcuna alterazione delle condizioni di lavoro dei due circuiti, grazie alla ridottissima caduta di pressione che i flussi incontrano nel percorrere il Separatore idraulico. Figura 4 pplicazione del separatore idraulico come disgiuntore fra il circuito primario di centrale ed il circuito secondario di distribuzione. on utenze alimentate da proprie pompe (ad esempio per circuiti con elevate cadute di pressione) il Separatore idraulico trova impiego come disgiuntore con il circuito secondario. 4
FS PS PS TS TS PRINIO DI FUNZIONENTO ED PPLIZIONI E Figura 5 pplicazione del Separatore idraulico come disgiuntore fra il circuito di produzione calore ed il circuito di distribuzione all'utenza. Soluzione tipica da impiegare per impianti a due tubi per climatizzazione ambiente di uffici o attività commerciali. Questa soluzione permette al circuito primario caldo di essere idraulicamente indipendente delle utenze asservite (il circuito primario freddo è reso indipendente dal serbatoio inerziale). La prevalenza delle pompe del circuito secondario garantirà esclusivamente la circolazione del fluido termico per la corretta alimentazione degli apparecchi terminali. Figura 6 pplicazione del Separatore idraulico come disgiuntore fra una caldaietta murale e l'impianto di alimentazione di una abitazione residenziale dotata di due zone termiche. Soluzione tipica da impiegare quando le prestazioni del circolatore della caldaietta sono insufficienti a garantire la corretta alimentazione degli apparecchi terminali. Questa soluzione permette di: - evitare manomissioni alla caldaietta per la sostituzione del circolatore con conseguente decadimento della garanzia - evitare l'inserimento in serie di un secondo circolatore che garantirebbe la corretta alimentazione degli elementi terminali, ma aumenterebbe in modo anomalo e pericoloso la circolazione all'interno della caldaietta oltre i valori ammessi dal costruttore. - consentire l'alimentazione di elementi terminali con portate o T differenti da quelle di lavoro della caldaietta. 5