Il sistema dei servizi e i programmi di emersione, assistenza, protezione e integrazione sociale a favore delle persone vittime di tratta

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Il sistema dei servizi e i programmi di emersione, assistenza, protezione e integrazione sociale a favore delle persone vittime di tratta 20 Settembre 2017

Finanziamenti La fonte principale di finanziamento è il Dipartimento per i Diritti e le Pari Opportunità che attraverso bandi finanzia progetti attuati a livello territoriale finalizzati a garantire il «Programma Unico di emersione, assistenza, protezione e integrazione sociale a favore degli stranieri e dei cittadini di cui al comma 6 bis art.18 D.Lgs 286/98, alle vittime dei reati previsti dagli articoli 600 e 601 del c.p. o che versano nelle ipotesi di cui al comma 1 del medesimo art.18» I finanziamenti coprono solo in parte il reale costo dei servizi offerti: la differenza è a carico sia degli Enti Locali che contribuiscono con una quota di di co-finanziamento, sia delle associazioni che gestiscono i programmi. Enti attuatori dei progetti: I progetti sono realizzati - dagli Enti locali e - da Enti privati e Associazioni accreditati, cioè iscritti alla II sezione dell apposito Registro- istituito presso il Ministero del Lavoro - degli Enti e delle Associazioni che svolgono attività a favore degli immigrati (art. 52 D.P.R. n 394/99)

26/02/2016: Approvato il Piano Nazionale Antitratta che introduce il «Programma Unico di emersione, assistenza, protezione e integrazione sociale» di cui all art.18 comma 3bis D.Lgs 286/98 modificato dal D.Lgs 24/14 recepimento Direttiva 2011/36/UE ha riunito i due programmi precedentemente previsti rispettivamente dall art.13 Legge 228/2003 e dall art.18 D.Lgs 286/98 Programma di prima assistenza Ai sensi dell art.13 Legge 228/2003 «Misure contro la tratta delle persone» Progetti di prima assistenza garantiscono alle vittime dei reati di riduzione o mantenimento in schiavitù o in servitù e tratta di persone, alloggio, vitto e assistenza sanitari e prevede l istituzione di un Fondo Speciale per la realizzazione di interventi di emersione. Programma di assistenza e integrazione sociale: Ai sensi «Testo Unico Immigrazione» Progetti che consentono allo straniero di sottrarsi alla violenza e alla condizione di grave sfruttamento e pericolo attuale, destinati all accoglienza, all alfabetizzazione, alla formazione scolastica e professionale, all inserimento socio lavorativo. Durata max 3 mesi Durata vincolata al permesso di soggiorno per motivi umanitari (18 mesi, con possibilità rinnovo)

Art.18 TUI Introduzione nella disciplina dell immigrazione l istituto della PROTEZIONE SOCIALE volto a consentire alle persone straniere vittime di situazioni di grave sfruttamento riconducibili a determinate fattispecie di reati, tra cui successivamente anche la tratta delle persone e la riduzione o mantenimento in schiavitù, di ottenere - Uno speciale permesso di soggiorno - Di accedere a specifici programmi di protezione e assistenza REQUISITI PER IL RILASCIO DEL TITOLO DI SOGGIORNO Una situazione di violenza o grave sfruttamento La sussistenza del pericolo, concreto ed attuale ( anche eventuali rischi per l incolumità personale ai quali potrebbero essere esposti nei Paesi di origine tanto gli stranieri interessati quanto i loro familiari) Adesione dello straniero al programma

Art.18 TUI «QUANDO NEL CORSO DI OPERAZIONI DI POLIZIA, DI INDAGINI O DI UN PROCEDIMENTO PER TALUNO DEI DELITTI DI CUI ALL ART.3 DELLA L. 75/58 (*) O DI QUELLI PREVISTI DALL ART.380 C.P.P. (**), OVVERO NEL CORSO DI INTERVENTI ASSISTENZIALI DEI SERVIZI SOCIALI DEGLI ENTI LOCALI, SIANO ACCERTATE SITUAZIONI DI VIOLENZA O DI GRAVE SFRUTTAMENTO NEI CONFRONTI DI UNO STRANIERO, ED EMERGANO CONCRETI PERICOLI PER LA SUA INCOMUNITA, PER EFFETTO DEI TENTATIVI DI SOTTRARSI AI CONDIZIONAMENTI DI UN ASSOCIAZIONE DEDITA AD UNO DEI PREDETTI DELITTI O DELLE DICHIARAZIONI RESE NEL CORSO DELLE INDAGINI PRELIMINARI O DEL GIUDIZIO, IL QUESTORE, ANCHE SU PROPOSTA DEL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA O CON IL PARERE FAVOREVOLE DELLA STESSA AUTORITA, RILASCIA UNO SPECIALE PERMESSO DI SOGGIORNO PER CONSENTIRE ALLO STRANIERO DI SOTTRARSI ALLA VIOLENZA ED AI CONDIZIONAMENTI DELL ORGANIZZAZIONE CRIMINALE E DI PARTECIPARE AD UN PROGRAMMA DI ASSISTENZA E INTEGRAZIONE SOCIALE» (*) L. 20 febbraio 1958, n. 75 Legge Merlin: Abolizione della regolamentazione della prostituzione e lotta contro lo sfruttamento della prostituzione altrui. (**)prevede l arresto in flagranza per taluni reati, tra cui art.600 c.p «Riduzione op mantenimento in schiavitù» e art. 601 c.p. «Tratta di persone»-

Il programma art.18 prevede che il beneficiario: Aderisca in modo formale ad un programma di assistenza e integrazione sociale; Il permesso di soggiorno per «motivi umanitari» potrà essere revocato qualora il beneficiario interrompa il programma o tenga un comportamento incompatibile con le finalità dello stesso; La durata del permesso di soggiorno è di 6 mesi e può essere rinnovato per un ulteriore anno; Le persone che aderiscono al programma possono studiare e svolgere attività lavorativa; Alla conclusione del programma il permesso di soggiorno può essere convertito in motivi di lavoro, famiglia, studio.

Il rilascio del permesso di soggiorno art.18: sistema del «doppio binario» A) PERCORSO GIUDIZIARIO Il permesso può essere rilasciato alla vittima a seguito di una denuncia su richiesta del Procuratore della Repubblica nei casi in cui sussista un procedimento penale per violenza o grave sfruttamento adesione al programma di assistenza e integrazione sociale Il permesso di soggiorno ha la durata di 6 mesi, rinnovabile per un anno B) PERCORSO SOCIALE Il permesso può essere rilasciato alla vittima su richiesta da parte dei servizi sociali degli Enti Locali o delle Associazioni /Enti accreditati è soggetto alla valutazione del Questore sulla base degli elementi forniti dalla relazione dell Ente titolare del programma art.18 che ne presenta richiesta adesione al programma di assistenza e integrazione sociale Il permesso di soggiorno ha la durata di 6 mesi, rinnovabile per un anno

La rete si articola in interventi e servizi riconducibili a 1) Servizi di contatto, aggancio, di emersione del fenomeno: - Unità Mobili di Strada o Indoor - il Numero verde - i Servizi a bassa soglia (sportelli di ascolto, counselling, drop-in) - raccordo con le C.T. e con i centri di accoglienza nei sistema dei richiedenti protezione internazionale Svolgono funzioni di: favorire l emersione e l uscita tramite il contatto diretto con le persone; monitorare l evoluzione del fenomeno

IL NUMERO VERDE TRATTA Il servizio viene finanziato e organizzato all interno delle azioni di sistema previste dal Dipartimento delle Pari Opportunità, e attivo dal luglio del 2000. Garantisce una risposta 24 ore su 24 E rivolto ai cittadini, alle associazioni, alle vittime stesse Fornisce informazioni alle persone vittime di tratta, in condizione di sfruttamento e riduzione in schiavitù, sulle opportunità offerte dalla legislazione italiana, sui diritti e sulle possibili forme di aiuto Consente agli operatori di accedere ad una rete specializzata capace di rispondere nell emergenza, all accoglienza della richiesta di aiuto e alla pronta assistenza della vittima E strutturato con una postazione centrale con funzioni di filtro e smistamento delle chiamate e postazioni locali in altrettante regioni 2

I Servizi a bassa soglia luoghi di incontro e ascolto delle donne; forniscono informazioni, orientamento e consulenza alle donne, ai cittadini, clienti, associazioni, agli operatori del settore pubblico e privato; offrono accompagnamento e invio ai programmi di assistenza e integrazione sociale o ad altri servizi.

RETE CON IL SISTEMA DEI RICHIEDENTI PROTEZIONE INTERNAZIONALE: Filtro valutazione identificazione potenziali vittime di tratta segnalate da COMMISSIONI TERRITORIALI, ENTI LOCALI, ENTI DEL SISTEMA ASILO PROCEDURA DI REFERRAL: nell ambito della procedura di protezione internazionale il meccanismo di referral permette - di favorire la segnalazione, da parte delle Commissioni Territoriali, di possibili vittime di tratta tra i richiedenti protezione internazionale agli Enti preposti alla tutela delle vittime di tratta; - favorire la corretta identificazione delle vittime di tratta e di persone potenzialmente e rischio di diventarlo e fornire adeguata assistenza e tutela La COMMISSIONE TERRITORIALE verifica la presenza dei primi indicatori di tratta (identificazione preliminare) e segnala all Ente Anti Tratta della zona di riferimento L ENTE ANTI TRATTA restituisce relazione contenente gli elementi utili per la valutazione della domanda di protezione internazionale (identificazione formale) L ENTE DEL SISTEMA ASILO si può avvalere della consulenza e intervento dell ENTE ANTITRATTA della zona di riferimento per attivare procedura di Referral

COMPETENZA TERRITORIALE C.T. : C.T. MILANO : province Milano, Lodi, Pavia C.T. MONZA : province Lecco, Sondrio, Como, Varese, Monza Brianza C.T. BERGAMO : provincia di Bergamo C.T. BRESCIA : province Brescia, Crema, Cremona, Mantova

COMPETENZA TERRITORIALE ENTI ANTI TRATTA LOMBARDIA : Città Metropolitana MILANO : Comune di Milano, Ufficio Filtro PSS.FiltroTratta@comune.milano.it Province LECCO, LODI: Fondazione Somaschi bassasoglia@somaschi.it Province PAVIA, MANTOVA Associazione LULE tratta@luleonlus.it Provincia BERGAMO Associazione MICAELA martinella@micaelaonlus.it Provincia CREMONA Comunità accoglienza Giulia Colbert giuliacolbert@libero.it Province MONZA BRIANZA, SONDRIO, COMO, VARESE, BRESCIA Cooperativa Lotta contro l Emarginazione tiziana.bianchini@cooplotta.org

2) PRIMA ASSISTENZA: accoglienza in strutture di Pronta Accoglienza: Tempo di permanenza 1/2 mesi. Le strutture garantiscono indirizzo segreto, reperibilità H.24, protezione, vitto, alloggio, assistenza sanitaria/psicologica, supporto ad eventuale denuncia, consulenza legale. Si valutano: avvio percorso di integrazione sociale, accompagnamento al rimpatrio assistito, invio ai servizi sociali competenti, dimissioni. Accoglienza residenziale: Tempo di permanenza 6/8 mesi. Le strutture garantiscono protezione, assistenza sanitaria/psicologica, elaborazione progetto individuale, consulenza legale, accompagnamento eventuale denuncia e iter giudiziario, formazione linguistica e professionale, orientamento/inserimento lavorativo. Accoglienza semiautonomia e/o presa in carico territoriale: Tempo di permanenza 8/10 mesi. Le strutture sono case autogestite o in autonomia abitativa per persone in possesso di permesso di soggiorno, percorso formativo o di inserimento lavorativo in attuazione, semi autonomia economica, capacità di autogestione.

3) INTERVENTI DI ACCOMPAGNAMENTO ALL INCLUSIONE SOCIO LAVORATIVA Interventi di secondo livello integrati e multidimensionali mirati all inserimento socio lavorativo con il coinvolgimento di altri attori significativi

Reti primarie: Comprendono la rete degli Enti che realizzano i programmi di assistenza e integrazione sociale (servizi di contatto, aggancio, di emersione del fenomeno; servizi di accoglienza e realizzazione dei progetti). Reti secondarie La realizzazione dei programmi di assistenza e integrazione sociale prevede necessariamente un lavoro di rete con servizi di carattere: Servizi Giudiziari (Magistratura e Questura); Sanitario; Sociale; Anagrafico; Legale consolare giudiziario; Scolastico e professionalizzanti; Inclusione lavorativa.

Indicatori di tratta e sfruttamento Possono essere utili nell osservazione del caso e diventare spunto per approfondire la conoscenza della persona. Alcuni possono essere comuni a tutti i tipi di tratta, mentre altri sono specifici di un determinato tipo di sfruttamento. Indicatori generali (possono riguardare tutte le tipologie di vittime di tratta) Libertà di movimento Stato di salute Possesso dei documenti Comunicazione Condizioni di vita Condizioni di lavoro

Indicatori specifici per tipologia di sfruttamento Servitù domestica Grave sfruttamento lavorativo Sfruttamento nell accattonaggio ed economie illegali Sfruttamento sessuale

INDICATORI per facilitare individuazione ed emersione delle potenziali vittime Scopo è di fornire alcuni utili indicatori per facilitare l individuazione di vittime di tratta e sfruttamento Tipologia di tratta o grave sfruttamento Elementi biografici: nazionalità, età, sesso, grado di istruzione, stato civile, religione. Documenti posseduti all arrivo. Rapporti con la famiglia di origine ed eventuale famiglia costituita. Esperienze lavorative; condizione socio economica. Conoscenza della lingua del Pese di arrivo. Traumi e violenze subite Reclutamento: chi (parente, amico, ), come (inganno, informazioni distorte, false promesse..), dove, perché? Paese di aggancio. Rapporto col reclutatore (l aggancio nel Paese di origine viene fatto da connazionali). Debito contratto per partire: se si, quanto? Con che impegno di restituzione (ipoteca sulla casa, vudu, altro..). Minacce (rivalse sui famigliari rimasti in patria), ricatti, violenze fisiche e psicologiche Viaggio: rotte, mezzi di trasporto, luoghi di sosta, documenti utilizzati, metodi di controllo. Eventuali violenze, soprusi Sfruttamento: persone che lo attuano e ruoli diversificati nelle varie fasi. Condizioni di lavoro. Controllo. Sequestro dei documenti. Disponibilità del denaro guadagnato Condizioni di vita Vissuti della vittima: consapevolezza, inconsapevolezza, paura: verso chi, per cosa..? Organizzazione «fornisce» per il debito contratto: passaporto, visto, viaggio (via terra, via mare, aereo..), accompagnatori alle frontiere (attraverso i passeur), case dove abitare e luoghi di permanenza, vestiti e accessori, pagamento del joint, cellulare, riferimenti di una avvocato, storia da raccontare