Astronomia Lezione 15/12/2011

Documenti analoghi
Astronomia Lezione 16/12/2011

Sito web per slides lezioni: oberon.roma1.infn.it:/alessandro/astro2012/

Astronomia Lezione 9/1/2012

Docente: Alessandro Melchiorri

Le nebulose. Le nebulose sono agglomerati di idrogeno, polveri e plasma.

Astronomia Lezione 23/1/2012

Richiami di Astrofisica Stellare. Lezione 3

Astronomia Lezione 2/12/2011

Evoluzione stellare: dalla nascita di una stella alla sua fine. Serafina Carpino

L'EVOLUZIONE STELLARE

Osservando il Sole è possibile scorgere delle aree che appaiono più scure (macchie) rispetto al resto della fotosfera a causa della loro temperatura

Docente: Alessandro Melchiorri Slides delle lezioni: oberon.roma1.infn.it/alessandro/astro2014

Struttura ed evoluzione delle stelle. Lezione 11

1. Le stelle. corpi celesti di forma sferica. costituite da gas (idrogeno ed elio)

ESERCIZI SCIENZE: SISTEMA SOLARE

Astronomia Lezione 5/12/2011

Oltre il Sistema Solare

Gli oggetti dell analisi spettrale: le stelle e la loro evoluzione

Parte I Le informazioni fisiche contenute negli spettri

Per improvvisa morte del computer oberon le slides sono temporaneamente qui:

Astronomia Lezione 17/10/2011

Astronomia Lezione 7/11/2011

Fondamenti di Astrofisica. Alessandro Marconi

1. In giostra intorno al Sole 2. Il Sole, la nostra stella 3. Pianeti rocciosi e pianeti gassosi 4. Asteroidi e comete 5. Il moto dei pianeti: le

Una situazione nebbiosa

Nane bianche e stelle di neutroni. di Roberto Maggiani

telescopi fotometro magnitudine apparente

Il Sole. Primo Levi 2017 Roberto Bedogni INAF Osservatorio Astronomico di Bologna

Stelle e galassie. Le sorgenti dei raggi cosmici

Lezione 4. Vita delle Stelle Parte 2

Più importanti osservabili stellari

Con la parola Universo possiamo intendere tutto ciò che ci circonda: le stelle, i pianeti e tutti gli altri oggetti che vediamo nel cielo (insieme ad

SOLE, struttura e fenomeni

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI CATANIA Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche, Naturali Corso di Laurea Specialistica in Fisica

Astronomia Lezione 11/11/2011

LE STELLE, LE GALASSIE, L UNIVERSO

Galassie, Quasar e Buchi neri

RICERCA di FABRIZIO PORTA LEGGERE LE STELLE

Lezione 7/12/2012. Sito web per slides lezioni: oberon.roma1.infn.it:/alessandro/astro2012/

quando la vita di una stella sta per giungere al termine l'idrogeno diminuisce limitando le fusione nucleare all interno

Studiamo le stelle su modelli che si basano su due presupposn principali:

Astronomia Lezione 4/11/2011

1. Le caratteristiche delle stelle 2. La vita e la morte delle stelle 3. Le galassie 4. L universo e il Big Bang

LE STELLE. I diversi tipi di stelle sono divisi in classi indicate da lettere maiuscole

Evoluzione stellare prima della sequenza principale

Astronomia Lezione 12/12/2011

Premessa. Partiamo da dati certi

Astronomia Lezione 20/10/2011

Docente: Alessandro Melchiorri

CARATTERISTICHE DELLE STELLE

Riepilogo lezione 2. Si era visto : Velocità Accelerazione Forza Lavoro ed energia. Forza gravitazionale

La Terra nello spazio

Nucleosintesi da catture protoniche e meccanismi di mescolamento nelle fasi finali dell evoluzione stellare.

Astronomia Lezione 24/11/2011

Le stelle nascono nell l e l n ebulo l se s

Astronomia INTRODUZIONE

Lo studio della volta celeste ha infatti attratto l uomo fin dagli albori della civiltà e continua a costituire una delle scienze più affascinanti.

IL SOLE Diametro medio: 1,35 milioni di km Volume 1,25 milioni di volte del volume Terra Composizione gassosa; densità Sole = densità Acqua

RILEVAZIONE OPINIONI STUDENTI on-line OPISONLINE Nucleo di Valutazione della Facolta di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali

Formazione Stellare dalla Nostra Galassia all Universo Lontano

Stelle. - emette un flusso continuo di onde elettromagnetiche, che noi osserviamo in parte sotto forma di luce

Uno schema per trattare la formazione del Sistema solare

Le Stelle parametri fisici, evoluzione e formazione degli elementi pesanti

INAF - OSSERVATORIO ASTROFISICO DI CATANIA

Francesco Palla Osservatorio Astrofisico di Arcetri Pianeti e Sistemi Planetari: 400 anni dopo Galileo

Astronomia Lezione 27/10/2011

AFAM - Remanzacco. Serata osservativa del 19 novembre

3 CORSO DI ASTRONOMIA

1. La luce delle stelle

Ciao a tutti! Teorie Osservazione

BRILLANZA: potenza emessa per unità di angolo solido e unità di superficie della sorgente.

La classificazione delle stelle

La nostra stella. Scritto da Osservatorio K76 BSA

I molti volti dell'universo

Salve ragazzi e ragazze!

Il Sistema Solare. Che cos è?

OGGETTO DEL MESE. Aldebaran

Astronomia Lezione 25/1/2012

La stella più vicina a noi, dopo il Sole, è Proxxima Centauri, con una distanza di 4.22 anniluce

C.O.D.A.S. Centro Osservazioni e Divulgazione Astronomiche Siracusa. A cura di Sebastiano Leggio

Le Galassie I mattoni dell Universo

celeste Per osservare il cielo dobbiamo prima orientarci.

Sezione Il Sistema Solare Testo Parte IV

Anno Accademico 2006/2007. Astronomia. Corso di Laurea in Scienze Naturali. Alessandro Marconi

Astronomia Lezione 12/1/2012

ESERCITAZIONI ASTROFISICA STELLARE

Sistema solare interno: Pianeti terrestri. Mercurio

Lezione 3. Diagramma HR Effetto Doppler

Il Diagramma di Hertzsprung-Russell

4 CORSO DI ASTRONOMIA

In questa zona siamo molto lontani dal Sole quindi qui l attrazione gravitazionale del Sole sarà molto più debole, e così anche il vento solare.

La Formazione Stellare. Lezione 10

Istituto Nazionale di Astrofisica

Astronomia Lezione 14/11/2011

ASTRONOMIA=scienza che studia i corpi celesti

Nuovi mondi possibili: i pianeti extrasolari. INAF - Osservatorio Astronomico di Brera

In questa zona siamo molto lontani dal Sole quindi qui l attrazione gravitazionale del Sole sarà molto più debole, e così anche il vento solare.

Sito web per slides lezioni: oberon.roma1.infn.it:/alessandro/astro2012/ - Universe, R. Freedman, w. Kaufmann, W.H. Freeman and Company, New York

Transcript:

Astronomia Lezione 15/12/2011 Docente: Alessandro Melchiorri e.mail:alessandro.melchiorri@roma1.infn.it Slides: oberon.roma1.infn.it/alessandro/ Libri di testo: - An introduction to modern astrophysics B. W. Carroll, D. A. Ostlie, Addison Wesley - The Physical Universe, an introduction to Astronomy F. Zhou, University Science Books - Elementi di Astronomia, P. Giannone.

Protostelle Come abbiamo visto l evoluzione stellare ha inizio con il collasso gravitazionale di una nube molecolare gigante (giant molecular cloud, GMC). Le GMC hanno dimensioni tipiche di 100 anni luce (9.5 10 14 km) e possono contenere fino a 6,000,000 masse solari (1.2 10 37 kg). Mentre collassa una GMC si frammenta in pezzi via via piu piccoli. In ciascuno di questi frammenti il gas collassante rilascia la sua energia potenziale gravitazionale come calore. Mano a mano che la sua temperatura e pressione aumentano i frammenti condensano in una sfera ruotante di Gas estremamente caldo. A questo punto si e formata una protostella.

In seguito al collasso la protostella deve aumentare la propria massa accumulando gas; ha così inizio una fase di accrescimento che va avanti ad un ritmo di circa 10 6-10 5 M all'anno. L'accrescimento del materiale verso la protostella prosegue grazie alla mediazione di un disco di accrescimento, allineato con l'equatore, che si forma nel momento in cui il moto di rotazione della materia in caduta (inizialmente uguale a quello della nube) viene amplificato a causa della conservazione del momento angolare. La velocità di accrescimento non è costante: infatti la futura stella raggiunge in tempi rapidi quella che sarà la metà della sua massa definitiva, mentre impiega oltre dieci volte più tempo per accumulare la restante massa. Solo una parte della materia del nucleo denso (si stima circa un terzo) andrà a precipitare sulla protostella; infatti, se tutto il momento angolare del disco venisse trasferito ad essa, la sua velocità di rotazione incrementerebbe sino a raggiungere un valore di forza centrifuga tale da provocarne lo smembramento. In questa fase si formano inoltre dei flussi molecolari che si dipartono dai poli della protostella, probabilmente per disperdere l'eccesso di momento angolare.

Quando nel nucleo si raggiunge una temperatura di almeno un milione di kelvin, ha inizio la fusione del deuterio. La pressione di radiazione che ne risulta rallenta (ma non arresta) il collasso, mentre prosegue la caduta di materiale dalle regioni interne del disco di accrescimento sulla superficie della protostella. In questa fase, la protostella è circondata dal resto della nube, tipicamente molto densa e polverosa. La radiazione della protostella fa evaporare il gas circostante e sublima le polveri, mentre i grani di polvere adiacenti al nucleo idrostatico costituiscono una falsa fotosfera che lo mascherano, finché la luce di questo non riesce a disfarla. Alla fine di questo processo la protostella è molto grande, luminosa e fredda. A questo punto, quando in pratica finisce l accrescimento ma ancora non si ha La fusione dell idrogeno, la protostella raggiunge la fase di stella pre-sequenza principale (stella PMS). Stelle in fase di pre-sequenza principale possono essere del tipo T Tauri o FU Orionis se minori di due masse solari o stelle Herbig Ae/Be (tra due-otto masse solari e Tipi spettrali piu primitivi (maggiori di F)). Non esistono stelle PMS più massicce di 8 M, dal momento che quando entrano in gioco delle masse molto elevate l'embrione stellare raggiunge in maniera estremamente rapida le condizioni necessarie all'innesco della fusione dell'idrogeno dando inizio alla sequenza principale

Stelle PMS: T Tauri Le stelle T Tauri hanno masse e temperature (superficiali) simili a quelle del Sole, ma alcune volte sono più grandi in termini di diametro e decisamente più luminose. Ruotano velocemente su se stesse, tipicamente in pochi giorni (invece che in un mese come il Sole), e sono molto attive. Hanno campi magnetici estremamente intensi, che attraggono i gas vicini risucchiandoli lungo le linee di campo, provocando massicci brillamenti ed estese macchie sulla loro superficie. Le stelle T Tauri hanno, inoltre, emissioni di raggi X e radio intense e variabili, circa 1000 volte superiori a quelle del Sole e molte hanno venti stellari estremamente potenti. Le stelle T Tauri contengono molto litio rispetto al Sole. Si pensa quindi che le T Tauri siano molto giovani e che la maggior parte della loro energia derivi dal collasso gravitazionale, non dalle reazioni di fusione nucleare, perché il loro nucleo è ancora troppo freddo: esse richiedono come minimo temperature di qualche decina di milioni di kelvin. Circa la metà delle stelle T Tauri hanno dei dischi circumstellari, che potrebbero essere il residuo della nebulosa da cui si sono formate, e che potrebbe dare origine a dei pianeti. La maggior parte sono anche stelle binarie.

T Tauri T Tauri (T Tau) è una stella variabile situata nella costellazione del Toro. E il prototipo di una classe di oggetti noti come stelle T Tauri. L'astro fu scoperto nell'ottobre del 1852 da John Russell Hind, vista dalla Terra sembra faccia parte dell'ammasso delle Iadi, non molto distante da ε Tauri, in realtà si trova a circa 420 anni luce dietro ad esso, ad una distanza di circa 600 anni luce dalla Terra. Come tutte le stelle di questa classe, T Tauri è un corpo celeste molto giovane, con un'età stimata in circa un milione di anni. La sua magnitudine apparente oscilla senza preavviso tra 9,3 e 14.

Stelle PMS Ae/Be di Herbig Le stelle Ae/Be di Herbig, appartenenti alle classi A e B, costituiscono i rappresentanti più massicci delle stelle pre-sequenza principale. Sono caratterizzate da spettri in cui dominano le linee di emissione dell'idrogeno (serie di Balmer) e del calcio; tale emissione non proviene direttamente dalla stella, ma dal materiale che si addensa attorno ad essa dovuto all'intervento del disco residuo dal processo di accrescimento. (nella foto, V633 cassiopeiae)

Evoluzione in PMS L'energia emessa da oggetti in stato di pre sequenza principale non è dovuta alle reazioni termonucleari di fusione dell'idrogeno nel nucleo stellare, ma al collasso gravitazionale. La stella PMS segue un caratteristico tragitto sul diagramma H-R, noto come traccia di Hayashi, durante il quale continua a contrarsi. La contrazione prosegue fino al raggiungimento del limite di Hayashi, dopodiché prosegue a temperatura costante in un tempo di Kelvin-Helmholtz superiore al tempo di accrescimento; in seguito le stelle con meno di 0,5 masse solari raggiungono la sequenza principale. Stelle più massicce, al termine della traccia di Hayashi, subiscono invece un lento collasso in una condizione prossima all'equilibrio idrostatico, seguendo a questo punto un percorso nel diagramma H-R detto traccia di Henyey.

Sorgenti di Energia per le Stelle Cosa fornisce alle Stelle l energia necessaria per mantenere l equilibrio? Proviamo prima con solo l energia potenziale gravitazionale: Se prendiamo un guscio di massa dm distante r dal centro si ha: E quindi l energia potenziale e data da: Assumendo una densita costante si ha Da cui (ricordarsi che per il teorema del viriale l energia totale e meta di quella potenziale)

Scala di Kelvin-Helmholtz Consideriamo ad esempio il Sole e supponiamo che questo sia nato da una nube molto Piu grande con l energia rilasciata e dell ordine di: Supponendo che avvenga con luminosita costantte, tutto questo deve essere avvenuto In un tempo: Detto scala temporale di Kelvin-Helmholtz. Questo fissa un limite superiore all eta del Sole che e ovviamente sbagliato dato che, ad esempio, la luna sarebbe 100 volte piu vecchia. Quindi non e solo l energia gravitazionale quella responsabile.

Evoluzione in PMS Le stelle appena formate sono grandi ma fredde. Al procedere della contrazione, la stella si riscalda ed emette radiazione convertendo energia gravitazionale in energia termica (stella di pre-sequenza). Infine, si innescano le reazioni di fusione nucleare che bloccano il collasso e la stella si colloca sulla sequenza principale.

Stelle piu massicce sono piu Luminose Stelle piu Luminose hanno temperature maggiori al centro e quindi innescano le reazioni nucleari prima

Masse delle Stelle in Sequenza Principale Cosa determina la massa massima di una stella di sequenza principale? Qual è la massa minima che può avere una stella di sequenza principale?

Masse delle Stelle in Sequenza Principale: Massa Max Abbiamo visto che la luminosità cresce rapidamente con la massa. Quando la massa eccede il cosiddetto Limite di Eddington (pressione radiazione = attrazione gravitazionale), la stella non è più stabile: l equilibrio idrostatico crolla e la pressione di radiazione provoca grosse perdite di massa (venti). Esempio: η Carinae (forse sistema binario massiccio di stelle con 60 M e 70 M.ì). Mostra evidenza di grossa perdita di massa.

Masse delle Stelle in Sequenza Principale: Massa Min Le stelle di sequenza principale ricavano la lore energia dalla fusione termonucleare H He. Il nucleo di una protostella deve però essere sufficientemente caldo da innescare queste reazioni. La temperatura del nucleo è TC PC Massa questo determina una massa minima per l innesco delle reazioni di fusione termonucleare, Mmin = 0.08 M. Esistono oggetti meno massicci e questi sono le nane brune o nane marroni. Es. Glies 229B 40 volte massa di Giove.

Nane Marroni Sono stelle mancate (analoghe a Giove). La temperatura del nucleo non è sufficiente ad innescare le reazioni di fusione nucleare. Masse ~10-80 MGiove (MGiove ~ 0.001 M ). Fredde e deboli difficili da trovare. Nane brune libere sono state trovate in regioni di formazione stellare come la nebulosa di Orione. Infatti seguono lo stesso processo di formazione delle stelle.

Tempo di vita in sequenza principale La fase di sequenza principale è la fase di combustione dell idrogeno ed è la fase più importante nella vita di una stella. Quando l idrogeno nel nucleo è esaurito, la stella si allontana rapidamente dalla sequenza principale. I tempi di vita sulla sequenza principale dipendono da: riserva di energia disponibile (massa H); tasso di perdita di energia (Luminosità).

Fasi seguenti alla sequenza principale Le stelle passano gran parte della loro vita nella sequenza principale. P.e. l 80% per il Sole. La sequenza principale è la parte del diagramma H-R più densamente popolata. Dopo che la combustione dell H nel nucleo cessa, le stelle si allontanano dalla sequenza principale e diventano giganti. La massa iniziale determina: la forma precisa della traccia evolutiva post-sequenza principale; il destino finale della stella. L evoluzione dopo la sequenza principale è guidata dalla fusione di elementi sempre più pesanti.

Gigante Rossa La fusione termina nel nucleo quando H è esaurito. Non c è convezione nel nucleo non c è combustibile fresco. TC non è ancora sufficientemente alta da far bruciare He. L idrogeno continua a bruciare in uno strato più esterno attorno al nucleo. Il nucleo si contrae e riscalda lo strato di combustione dell H il tasso di produzione di energia aumenta. La stella riassesta la sua struttura: gli strati esterni si espandono e si raffreddano. La stella è diventata una gigante rossa

Il Sole come Gigante Rossa Il Sole si trova circa a metà della sua vita sulla sequenza principale. La durata della fase di combustione di H è ~10 miliardi di anni. L età stimata del Sole è ~4.5 miliardi di anni. Quando H nel nucleo sarà esaurito, il Sole diventerà una gigante rossa. Raggio ~ 100 R 0.5 AU Luminosità ~1000 L