Prof. Claudia Navarini Università Europea di Roma
C. Navarini, Autonomia e immaginazione morale. Etica, bioetica, neuroscienze, Editori Riuniti University Press, Roma 2012, ultimo capitolo
Etimologicamente la proprietà di essere «legge a se stessi» In generale avere in se stessi i principi o le leggi che governano una condizione o un mutamento
Si può «avere in sé» questi principi anche involontariamente o automaticamente Sviluppo fisico Abitudini Comprension e razionale
SCELTA LIBERA ATTO CONCRETO DI LIBERTA VOLONTA
AUTONOMIA Possibilità o capacità di essere, volere, agire e mutare in modo indipendente, sebbene relativo ad aspetti determinati Libertà da AUTODETERMINAZIONE Tratto positivo del libero arbitrio e dunque del momento decisionale che dà forma all autonomia Libertà di e per
L autonomia è «sfondo» dell autodeterminazione e sua condizione Atd > Atn Senza autonomia (relativa all aspetto decisionale) non si dà nemmeno autodeterminazione
AUTONOMIA AUTODETERMINAZIONE Usi analogici o traslati (aut. biologica, funzionale, produttiva, finanziaria) Ammette gradi Indica l indipendenza rispetto ad altro È propria solo dell uomo Dato che corrisponde alla scelta, non ammette gradi Indica il momento positivo della scelta e il nesso fra atto umano e interdipendenza o dimensione relazionale del soggetto
Non è mai assoluta, come non è assoluta l indipendenza dei viventi Da un punto di vista etico (come libertà di scelta) si può parlare di AUTONOMIA SOSTANZIALE (Beauchamp e Childress 2000) Per metafora l autonomia sostanziale vale anche per ambiti diversi dall etica
La totale autonomia [full autonomy] resta una possibilità puramente teorica; di conseguenza, per qualificare come autonoma un azione occorre solo una decisiva [substantial] quantità di comprensione e di indipendenza (Beauchamp e Childress 2000)
Nell opinione comune, si tende a pensare che ogni atto umano, dunque ogni atto libero, sia indipendente, cioè non condizionato da altri e da altro Invece, quello che la scelta non comprende ma pone in essere sono invariabilmente una serie di conseguenze, imprevedibili e/o irreversibili
Proprio perché la libertà pone qualcosa di nuovo, l azione libera innesca, al tempo stesso, un processo all interno del quale si scopre compresa con nuove inevitabili opzioni, possibilità o effetti Arendt 1964
L azione che un uomo mette in atto in vista di uno scopo determinato si consegna alla pluralità degli intrecci delle azioni e intenzioni umane, assumendo significati nuovi, a volte, anche contrastanti con l intenzione originaria. Ciò che realizza la libertà, allora, presto o tardi, pare negarla
Innanzitutto è un fatto Ci si presenta gradualmente come evidente, nell esercizio della nostra intelligenza Es. Il bambino che impara a dire no! sta facendo dei tentativi di comprensione e di utilizzo della libertà
La cogliamo immediatamente come un bene È uno dei beni indisponibili della persona La prova di questo sta nel fatto che non possiamo rinunciare volontariamente alla libertà
L uomo è effettivamente libero quando sa esercitare responsabilmente le sue facoltà, quando sa guidare se stesso, e quindi di non è soggetto a impulsi e forze che non lo rappresentano pienamente Dewey: la dipendenza dai propri impulsi rende l uomo tanto poco libero quanto la dipendenza dalla volontà altrui
1. Libertà minima: assenza di costrizioni esterne fisiche e psichiche (libertà da) 2. Libertà media: assenza di costrizioni interne e responsabilità delle proprie scelte (libertà di) 3. Libertà massima o piena: coprensione/visione del bene autentico e capacità di adeguarsi ad esso nelle azioni (libertà per)
Apice della libertà: dire di no? È il contrario: massima libertà = dire di sì
Quando è pienamente se stesso, cioè sa dirigere le proprie azioni in maniera conforme alla sua dignità personale, secondo la sua natura fisico/spirituale
Sempre di più si assiste ad un conflitto fra il valore della vita e quello della libertà. Si è ampliato il concetto di autonomia fino ad affermare che l uomo è libero di fare ciò che vuole della vita (esigerla o rifiutarla)
Rispetto per la volontà del paziente Opposto al paternalismo Ma idea sottesa di autonomia come diritto sovrano
Rispetto per la persona? Oppure Rispetto per la scelta?
P (x,y) x agisce in modo paternalistico nei confronti di y se e solo se X intende (primariamente o esclusivamente) fare il bene di y X agisce indipendentemente da quello che pensa y
Questo comportamento (per Schermen) potrebbe essere temporaneamente giustificato se b) y non si può autodeterminare a) necessario per stabilire se i desideri e le scelte di y sono autonomi (nell ottica del diritto sovrano di y) c) viene violato un principio etico universale (nell ottica dell autonomia relativa o autonomia eteronoma)
Autonomia parziale (non assoluta) in cui la legge morale non è fondata dal soggetto ma riconosciuta a abbracciata autonomamente grazie al consenso ad essa
Nessuno può fare tutto ciò che vuole La libertà si esplica sempre in concreto e mai in astratto
È l altra faccia del consenso Fa parte delle libertà individuali Non è mai stato assente nella storia della medicina È associato alla libertà dell uomo, e dunque sottoposto ai limiti della libertà stessa
La volontà presunta, a rigore, non esiste (non è implicita, né tacita) L eutanasia su richiesta anticipata,ovvero quella attraverso il testamento biologico, equivale di fatto ad un eutanasia non consensuale.
C è un enorme differenza etica fra il rifiuto della terapia da parte del paziente e la richiesta eutanasica
Il no di un paziente può avere vari significati: Rifiuto del trattamento Rifiuto della malattia Rifiuto della vita Tale significato emerge solo nell alleanza terapeutica Avviene sempre in concreto Delinea il ruolo del medico
Quando il dissenso informato diventa un imposizione al medico e una rivendicazione di autonomia assoluta, si minaccia l intero equilibrio sociale
Genericità Indeterminatezza di termini come cure straordinarie o sproporzionate, cure normali, malato terminale, trattamenti di sostentamento vitale Aleatorietà delle indicazioni ed eccessiva apertura nelle definizioni
Comprensione dell informazione Difficoltà di spiegare e di comprendere le caratteristiche e le conseguenze dei vari interventi medici di fine-vita Pressioni ideologiche: accanimento terapeutico, eutanasia passiva, morte degna, diritto di morire, qualità della vita, accompagnamento alla morte, aiuto a morire
Ruolo del tutore Vigilare affinché siano rispettate le volontà del paziente (?) Prendere le decisioni al posto del paziente incapace (?)
Autodeterminazione del paziente Assolutizzazione dell autonomia del paziente Riduzione del medico a mero esecutore della volontà del paziente Stravolgimento della relazione medico-paziente
Attualità Distanza cronologica fra la compilazione del testamento di vita e la realizzazione del quadro clinico Mutamento delle condizioni esistenziali o delle possibilità tecniche di intervenire su determinate patologie e sintomi
Viene dunque da domandarsi perché, in una situazione sociale e sanitaria globalmente evoluta come la nostra, con progressi continui, si dovrebbe preferire ora per allora di optare per la morte, quando peraltro è ben noto che persone in condizioni decisamente compromesse riescono tuttavia a sorridere e a godere di esserci, senza che in genere evochino precedenti risoluzioni di morire Card. Angelo Bagnasco, Prolusione all apertura del Consiglio Permanente della CEI, Roma, 26 gennaio 2009
Presunzione di volontà suicidaria vs. domanda di aiuto Eutanasia volontaria su base anticipata = eutanasia non consensuale
Inutilità - Non è necessaria per impedire l accanimento terapeutico - Codice deontologico, buona pratica clinica, legge italiana e documenti internazionali, formazione dei medici bastano
Giovanni Paolo II, Lettera Enciclica Evangelium Vitae, 1995, n. 65
Con l atto eutanasico 1) viene meno l integrità professionale del medico (costrizione, mutazione) 2) si rompe l alleanza terapeutica La DAT, per sua natura, predispone a 1) e 2) Non prolunga l alleanza terapeutica Alimenta la diffidenza fra medico e paziente (medicina difensiva)
il medico non può costringere un paziente ad intraprendere o continuare una terapia, ma allorché il paziente dipenda direttamente da lui, non deve essere costretto a sospendere trattamenti proporzionati
Pretesa sul medico Pretesa sulla società
A ben vedere, non è il diritto del singolo a muovere, ma i criteri stabiliti da altri di dignità o non dignità della vita umana
SUICIDIO EV, n. 65 OMICIDIO
1. È accanimento terapeutico 2. Vuole così 3. Soffre troppo 4. Quella non è vita
L accanimento terapeutico è un male e come tale va evitato Ma il vero accanimento colpevole errore medico è molto raro In realtà, i confini dell accanimento vengono spesso estesi indebitamente, abbracciando il rifiuto della terapia e l abbandono del paziente
L autonomia del paziente rispetto al medico non è illimitata (non posso costringere il medico, o chi per lui, a violare i suoi doveri professionali e umani) La libertà personale è distorta se vuole il proprio male e arriva a darsi volontariamente la morte. La morte può talora essere invocata come liberazione, ma non può mai essere ricercata come mezzo.
Le cure palliative curano il dolore fisico e la sofferenza psichica La vicinanza spirituale cura il vuoto esistenziale Occorre una preparazione remota alla morte a livello culturale ed educativo
Non esistono vite indegne di essere vissute La vita umana ha un valore intrinseco e inalienabile