Specie vegetali della Direttiva 92/43/CEE (All. II-IV-V)

Documenti analoghi
(Art. 28 L.R n. 29 art. 13 legge n. 394) IL DIRETTORE DELLA RISERVA NATURALE

La conservazione del biocorridoio Alpi-Appennini Un approccio ecoregionale WWF

IL CLIMA IN EUROPA PRINCIPALI TIPI DI CLIMA CHE SI INCONTRANO IN EUROPA. ATLANTICO ALPINO MEDITERRANEO CONTINENTALE U N I T A N 1 1

Istituto Comprensivo di Gaiarine (TV) Scuola Primaria di Gaiarine Progetto Regione Veneto A Scuola nei Parchi -Classe 4^A- Anno Scolastico

La scienza della vegetazione nella gestione e conservazione del territorio

LEGGE REGIONALE N. 14 DEL REGIONE LOMBARDIA

L Osservatorio Regionale per la Biodiversità

Paeonia officinalis L. ssp. villosa (Huth) Cullen et Heywood PEONIA

La vegetazione dei Monti Simbruini APPUNTI

- Favorire una corretta gestione delle aree della Rete Natura 2000;

XIII. B1 d OL: EN ANLAGE/ANNEXE/ALLEGATO/PRILOGA

BOSCHI E BIODIVERSITÀ. Rete Natura 2000

LA FILIERA BOSCO LEGNO ENERGIA IN LOMBARDIA Direzione Generale Sistemi Verdi e Paesaggio Roberto Carovigno Struttura Foreste. Milano 19 ottobre 2011

IL CLIMA E L AMBIENTE

Il monitoraggio di habitat e specie nei siti gestiti dal Corpo Forestale dello Stato

Pianificazione dei parchi

INDICE. L area dei pioppeti dell Azienda Agricola Cascina Bosco e il Parco Naturale del Ticino... La flora e la fauna presenti...

Lo stato dell arte delle misure di salvaguardia dei SIC della regione alpina e dei Piani di gestione di SIC e ZPS

L ATTUAZIONE DEI REGOLAMENTI COMUNITARI PER L ARBORICOLTURA DA LEGNO. Franco Licini Settore Politiche Forestali REGIONE PIEMONTE

1. La Direttiva «Habitat» 1

Corpo Forestale dello Stato Progetto di educazione ambientale

Club Alpino Italiano Commissione Interregionale Tutela Ambiente Montano Piemonte e Valle d Aosta

PROGETTO LIFE RI.CO.PR.I

VIII ROBERTO FORMIGONI

PIANO DI GESTIONE DEL SIC IT Brughiera del Dosso

Ortofoto digitali a colori programma IT2000 CGR

3.4. Aree protette (a cura dell Ufficio Verde Pubblico e Aree Protette - Comune di Fano)

La tecnica colturale per il ciliegio ad alta densità in Germania

Monte Moregallo (m.1276) - Cresta G.G. OSA

LA CONDIZIONALITA NELLE AZIENDE ZOOTECNICHE

Mauro De Osti Sezione Parchi, Biodiversità, Programmazione Silvopastorale e Tutela dei Consumatori Regione del Veneto

Erickson. Le carte geografiche, il tempo e il clima, il paesaggio italiano. Scuola primaria. Carlo Scataglini. Collana diretta da Dario Ianes

Storia ed Evoluzione del Paesaggio Vegetale della Piana del Fibreno

COMUNE DI PESCAGLIA Provincia di Lucca PIANO STRUTTURALE

Workshop fa.re.na.it 7 marzo RN 2000: stato dell arte in Regione Veneto e PAF come strumento di programmazione delle politiche naturalistiche

COME NASCONO LE MONTAGNE

COMPRENSORIO ALPINO PENISOLA LARIANA CONSUNTIVO ISTITUTI A REGOLAMENTAZIONE SPECIALE

IL PROGETTO DI CONSERVAZIONE DEL GRIFONE SULLE ALPI ORIENTALI

Catalogo dei prodotti del Sistema Informativo territoriale della Provincia di Savona

Via Giuseppe Garibaldi n BELLAGIO (Como) Italia

I FATTORI CHE DETERMINANO IL CLIMA

AL PRESIDENTE DELLA REGIONE LIGURIA AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI IMPERIA AL SINDACO DI POMPEIANA

TITOLO 3 VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI E PAESAGGISTICHE Art Unità di paesaggio

Seminari locali destinati agli Enti gestori delle aree SIC/ZPS

Istituto Figlie di Betlem classe V a.s. 2006/2007

I Giardini di pietra. viticoltura eroica in Valtellina

Rete Natura 2000 e valutazione ambientale transfrontaliera

alla Provincia di Pavia piazza Italia, Pavia urp@provincia.pv.it

1. Abilitazione alla vendita dei prodotti fitosanitari e relativi coadiuvanti (art. 8, comma 2, del DLgs n. 150/2012)

Il Programma LIFE+ per la protezione della natura e la biodiversità

26 La politica per l'agricoltura di montagna dalla CEE alla regione: analisi e proposte (vol. 1) A.A.V.V.

VALORIZZAZIONE E AMMODERNAMENTO DEL SERVIZIO DI CONTINUITA ASSISTENZIALE DELL ASL PROVINCIA DI BERGAMO

A relazione dell'assessore Sacchetto:

CONCLUSIONI INDIVIDUAZIONE DELLE DIRETTRICI DI VOLO

II incontro autunnale-2d

Presentazione dell incontro

Interventi di manutenzione delle alberature cittadine

Mauro BERNONI SPECIE FAUNISTICHE DI ECOSISTEMI FORESTALI DI PARTICOLARE INTERESSE CONSERVAZIONISTICO : L AVIFAUNA

CURRICOLO DI GEOGRAFIA


Allegato C 1. Precipitazioni (grafico dimostrativo )

Università degli Studi di Torino Scuola di Agraria e Medicina Veterinaria. Laurea Magistrale in Scienze Forestali e Ambientali

L ambiente è costituito da: una componente abiotica - (aria, acqua, terra, rocce, ecc.)

LA LUCE Le piante sono completamente dipendenti dalla luce per la costruzione di tutte le sostanze necessarie alla crescita ed alla fioritura.

Utilizzazioni forestali in Piemonte, analisi statistiche e spunti di riflessione. Simone Blanc, Filippo Brun, Angela Mosso

NATURA, AGRICOLTURA, ECOTURISMO STORIA, TRADIZIONI E PERSONE PARCO LOMBARDO DELLA VALLE DEL TICINO

scaricato da

Con il patrocinio di: C. Lenti, Foto Archivio P.F.Po vc al MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI

Foto 1. Immagine panoramica della ZPS Lago di Bolsena Isole Bisentina e Martana.

Codice Operazione 3.2 Efficientamento energetico scuola media. Tipologia del soggetto beneficiario

Bio. Bio diversi. diversi. Il futuro incerto dei Centri Nazionali per la Biodiversità Forestale. I CNBF di Verona e di Peri: conosciamoli meglio.

Carta dei tipi forestali della Regione Lombardia LA BANCA DATI FORESTALE. Relatore: Michele Carta

SINERGIE TRA ORTI BOTANICI E BANCHE DEL GERMOPLASMA PER UNA CONSERVAZIONE EFFICACE DELLA BIODIVERSITÀ: LE ESPERIENZE DI R.I.B.E.S.

ASPETTI FLORO-VEGETAZIONALI

Programmazione finanziaria e gestione dei Siti Natura 2000 D.ssa Tina Guida

Completa e Colora GIOCO 01

STOCK DI CARBONIO NEI SUOLI REGIONALI

Provincia di Monza e della Brianza

Le attività della Regione Lombardia

NOME COMMERCIALE: Pino comune NOMI BOTANICI: Pinus linneo, pinus sylvestris, pinus mugo, pinus cembra, pinus edulis, pinus strobus.

Dinamiche di uso del suolo e biodiversità

CARATTERISTICHE ACQUE COSTIERE: scheda 24_POR

sis i tema m o ga g ni n c i o o d i d i a ree p r p ot o ette

Cliente: Infiorate Spello Data: 17 giugno 2014

Daniele Valfrè Guardiaparco, Riserva Naturale Montagne della Duchessa

Rapporto Preliminare

MISURE DI CONSERVAZIONE RELATIVE A SPECIE E HABITAT

VALUTAZIONE DELLA STATO DI CONSERVAZIONE DEI SIC O ZPS GESTITI DAL WWF ITALIA E DAL CORPO FORESTALE DELLO STATO

CORPO FORESTALE DELLO STATO Comando Regionale Lombardia.

Direzione Ambiente. Guida tecnica

Dipartimento Biologia e Biotecnologie. Luigi Boitani. Il monitoraggio della biodiversità nella

Ottobre Bollettino del clima Ottobre MeteoSvizzera. Inizio di mese freddo. Correnti da ovest e da sudovest. Breve estate indiana

Gli aspetti di sistemazione idrogeologica e idraulica nel loro rapporto con il PdG Po. Ing. Lorenzo Masoero Geol. Giorgio Gaido

Podere La Torre. Localizzazione e Toponomastica

Liceo di Sachem Nord

I punti di partenza: Direttiva Uccelli selvatici (79/409/CEE) 194 specie di Uccelli (allegato I) e specie migratrici

Considerazioni generali sui progetti LIFE NATURA in Italia e in Provincia autonoma di Trento. Alberto Cozzi, Astrale Timesis

PROGETTO E.A.D.E. (Educazione Ambientale di Emergenza) del Settore Nazionale Survival C.S.E.N.

24 PARCHI IN LOMBARDIA, PIÙ DI 120 INIZIATIVE PER VIVERE NELLA NATURA

La Regione germanica

Transcript:

Specie vegetali della Direttiva 92/43/CEE (All. II-IV-V) Guido Brusa Stefano Armiraglio Foto: Tito Nasi

Direttiva 92/43/CEE del 21 maggio 1992 Direttiva del Consiglio relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche G.U.C.E. n. L 206 del 22 luglio 1992 Art. 1 definizioni: specie di interesse comunitario: i) sono in pericolo, tranne quelle la cui area di ripartizione naturale si estende in modo marginale su tale territorio e ii) iii) che non sono in pericolo né vulnerabili nell'area del paleartico occidentale, oppure sono vulnerabili, vale a dire che il loro passaggio nella categoria delle specie in pericolo è ritenuto probabile in un prossimo futuro, qualora persistano i fattori alla base di tale rischio, oppure sono rare, vale a dire che le popolazioni sono di piccole dimensioni e che, pur non essendo attualmente in pericolo né vulnerabili, rischiano di diventarlo. Tali specie sono localizzate in aree geografiche ristrette o sparpagliate su una superficie più ampia, oppure iv) sono endemiche e richiedono particolare attenzione, data la specificità del loro habitat e/o le incidenze potenziali del loro sfruttamento sul loro stato di conservazione. Queste specie figurano o potrebbero figurare nell'allegato II e/o IV o V

Direttiva 92/43/CEE del 21 maggio 1992 ALLEGATO II: SPECIE ANIMALI E VEGETALI di interesse comunitario la cui conservazione richiede la designazione di zone speciali di conservazione. Allegato complementare dell'allegato I per la realizzazione di una rete coerente di zone speciali di conservazione. L'asterisco (*) davanti al nome di una specie indica che si tratta di una specie prioritaria. ALLEGATO IV: SPECIE ANIMALI E VEGETALI di interesse comunitario che richiedono una protezione rigorosa ALLEGATO V: SPECIE ANIMALI E VEGETALI di interesse comunitario il cui prelievo in natura e il cui sfruttamento dovrebbero prevedere misure di gestione

SIC e ZPS in Lombardia

ALLEGATO II: SPECIE ANIMALI E VEGETALI di interesse comunitario la cui conservazione richiede la designazione di zone speciali di conservazione.

Specie dichiarate estinte in Lombardia ALLEGATO II http://www.altairgarden.it Gianni Dose (P.so Monte Croce Carnico, 08/2008)

ALLEGATO II Specie segnalate per errore in Lombardia http://de.wikipedia.org Nicolò Parrino (Talmassons (UD), 09/2011)

Paeonia officinalis ssp. banatica ALLEGATO II Specie dubbia per la Lombardia www.floraofromania.transsilvanica.net Passalacqua N.G., Bernardo L., 2010. Paeonia officinalis subsp. banatica. Notula 1701. Inform. Bot. Ital. 42: 516

Gladiolus palustris Gaudin Gladiolus imbricatus L. ALLEGATO II luirig.altervista.org Daniele Longo Carlo Cibei G. Brusa (VA) Paola Rizzi Rechsteiner (CH)

Specie sino a ora sottostimate ALLEGATO II Tito Nasi (S- Eufemia, 27/05/2014) www.uni-graz.at

ALLEGATO II Specie stenoendemiche

ALLEGATO IV: SPECIE ANIMALI E VEGETALI di interesse comunitario che richiedono una protezione rigorosa

Primula glaucescens Moretti ALLEGATO IV Quando? da aprile sino a giugno Dove? al di sotto dei mille metri di quota, dove si trovano le popolazioni più sensibili ai cambiamenti ambientali; nella parte occidentale del suo areale (a ovest del ramo lecchese del Lago di Como)

Primula spectabilis Tratt. ALLEGATO IV Quando? da aprile sino a giugno Dove? al di sotto dei mille metri di quota, dove si trovano le popolazioni più sensibili ai cambiamenti ambientali; Come? l intera foglia (in modo che si veda la presenza/assenza delle minuscole depressioni circolari).

Physoplexis comosa ALLEGATO IV Quando? piena estate Dove? al di sotto dei mille metri di quota, dove si trovano le popolazioni più sensibili ai cambiamenti ambientali Cosa? l intera pianta (con o senza fiori). Franco Fenaroli (Cima Caldoline, 09/07/2008)

ALLEGATO V: SPECIE ANIMALI E VEGETALI di interesse comunitario il cui prelievo in natura e il cui sfruttamento dovrebbero prevedere misure di gestione

Arnica montana Quando? Da maggio ad agosto ALLEGATO V Dove? massima diffusione sui rilievi montuosi, sia sulle Alpi che sull Appennino, dove localmente è piuttosto comune. fascia collinare, soprattutto della zona nord-occidentale della regione (dove erano presenti le brughiere); zona montana, dove sono presenti i boschi di latifoglie (dominati da querce e soprattutto dal faggio). Cosa? pianta in fioritura, con visibili le foglie basali; eventualmente, anche le sole foglie basali.

Galanthus nivalis Quando? Da febbraio sino ad aprile ALLEGATO V Dove? diffusa in tutta la regione, dove è più frequente nella zona prealpina. Soprattutto in provincia di Sondrio: mancano segnalazioni, ma la specie potrebbe anche essere assente; pianura, dove si trovano le popolazioni più a rischio. Cosa? il fiore, eventualmente, anche le sole foglie

Galanthus nivalis Leucojum vernum Foto E. Romani (www.actaplantarum.org)

Gentiana lutea Quando? Piena estate ALLEGATO V Dove? rilievi montuosi, sia sulle Alpi che sull Appennino; soprattutto sulla catena alpina, localmente può essere piuttosto comune Cosa? l infiorescenza, meglio se solo una porzione di essa Specie simili: può essere confusa con altre specie di grossa taglia, che però presentano petali più larghi e saldati tra loro a formare una sorta di coppa; il colore dei petali è diverso, con tonalità di porporaviola presenti almeno sottoforma di punteggiature sui petali

Ruscus aculeatus ALLEGATO V Quando? Inizio primavera ma poco appariscente Dove? in tutta la regione, anche se con abbondanza differente. È particolarmente comune nella fascia prealpina, in particolar modo nell area dove prevalgono le formazioni forestali di querce. Nei lembi di foreste di pianura. Al limite superiore della sua distribuzione, perché potrebbe essere una delle piante in maggior misura favorite dai cambiamenti climatici in atto Cosa? l intera pianta.

Myricaria germanica Quando? Da maggio a settembre ALLEGATO V Dove? Sembra essere confinata esclusivamente ad alcune valli interne della catena alpina. Un tempo era diffusa anche in pianura (es. fiume Ticino) e persino lungo i corsi d acqua nell Oltrepò Pavese. L ambiente in cui cresce non risulta facilmente raggiungibile ed è inoltre soggetto potenzialmente a improvvise ondate di piena (ad esempio, per rilascio dalle dighe). Prestare quindi particolare attenzione durante le ricerche. Cosa? i rami allungati (con o senza fiori).

Per segnalare altre specie http://www.biodiversita.lombardia.it