Recepimento Direttive Europee Trattato sul funzionamento dell Unione europea (TFUE): La direttiva vincola lo Stato membro cui è rivolta per quanto riguarda il risultato da raggiungere, salva restando la competenza degli organi nazionali in merito alla forma e ai mezzi. La direttiva non è obbligatoria in tutti i suoi elementi: determina un obbligo di risultato. Obbligo: nel periodo antecedente il termine di attuazione lo Stato non può adottare atti in contrasto con gli obiettivi della direttiva. Lo Stato deve, in fase di recepimento, comunicare la forma e i mezzi attraverso i quali la direttiva è stata recepita (Corte di giustizia dell Unione europea valuta se i mezzi adottati corrispondono al principio di certezza del diritto). XV - 1
Recepimento Direttive Europee 2003/87/CE (sistema ETS) D. Leg. 216/2006 2008/101/CE (l inclusione nel sistema ETS del trasporto aereo ) D. Leg. 257/2010 2009/28/CE (promozione dell energia rinnovabile (RED)) D. Leg. 28/2011 2009/31/CE (stoccaggio geologico del CO 2 ) D. Leg. 162/2011 Presidenza Consiglio Ministri: http://www.politichecomunitarie.it/normativa/?c=direttive-ue-recepite XV - 2
Sistema degli incentivi (EE) esenzione fiscale tariffa feed-in (con o senza tetto) (omnicomprensiva, ritiro dedicato) priorità dispacciamento Produttore contributo costruzione ( ristrutturazioni edilizie ) http://www.gse.it/ tariffa feed-in premium (oltre al prezzo commerciale) (conti energia) sistema quote mercato (certificati verdi) XV - 3
Sistema italiano di gestione dell elettricità Decreto Bersani (D.Lgs. 79/1999) e D.Lgs. 93/2011 TERNA Gestione del sistema elettrico (equilibrio tra domanda e offerta) Ingegneria e gestione impianti Sviluppo della rete Tariffe per l uso delle infrastrutture Autorità per l Energia Elettrica e il Gas Gestore Servizi Energetici S.p.A. ritiro e collocamento produzione da fonti rinnovabili Produttore da fonti rinnovabili Tariffe per consumo tutelato Acquirente Unico S.p.A. mercato libero Piccoli consumatori Grossista Gestore Mercati Energetici (borsa) mercato libero Produttore da fonti non rinnovabili Grande consumatore XV - 4
Conti energia (elettrica FV) Fonte normativa 2001/77/CE (Energia elettrica da fonti rinnovabili) D. Leg. 387/2003 e DM 28 Luglio 2005 + Delibera 188 14/9/2005 Principi: incentivazione della produzione elettrica, e non dell investimento connessione alla rete elettrica > 1 kwp durata: 20 anni Primo conto energia (2005-2007) Secondo conto energia (2007-2010) Terzo conto energia (2010-2011) Quarto conto energia (2011-2016) troncato per crisi economica Quinto conto energia (2012-2013) XV - 5
Quarto conto energia (2011-2016) Incentivazione della produzione di energia elettrica da fotovoltaico norma D.Lgs. 387/2003 applicazione Min. Svil. Ec. D.M. 5/5/2011 Piccoli impianti: nessun limite Grandi impianti: 300 M (2011), 150 M (1 semestre 2012), 150 M (2 semestre 2012) Durata: 20 anni Premio del 10% se almeno il 60% dei componenti (esclusa la manodopera) è prodotto all interno dell Unione europea Scambio sul posto: impegno del GSE all acquisto dell energia prodotta in eccesso rispetto a quella consumata Piccoli impianti (<200 kw): scelta tra scambio sul posto o credito futuro. XV - 6
Quinto conto energia (2012-2013) Incentivazione della produzione di energia elettrica da fotovoltaico norma D.Lgs. 387/2003 applicazione Min. Svil. Ec. D.M. 5/7/2012 Da 6 miliardi di euro l anno fino al limite di 6,7 miliardi di euro l anno, raggiunto il 6 Luglio 2013 Incentivo sulla quota di produzione netta immessa in rete: per gli impianti di potenza nominale fino a 1 MW, una tariffa omnicomprensiva, determinata sulla base della potenza e della tipologia dell impianto e individuata, rispettivamente, per gli impianti fotovoltaici, per gli impianti integrati con caratteristiche innovative e per gli impianti fotovoltaici a concentrazione; per gli impianti di potenza nominale superiore a 1 MW, la differenza, se positiva, fra la tariffa omnicomprensiva e il prezzo zonale orario. In alternativa alla tariffa omnicomprensiva, lo scambio sul posto permette un autoconsumo differito. impianti fotovoltaici di potenza fino a 50 kw (rimozione dell eternit o dell amianto); impianti fotovoltaici di potenza non superiore a 12 kw; impianti fotovoltaici integrati con caratteristiche innovative; impianti fotovoltaici a concentrazione (CPV) fino al raggiungimento di un costo indicativo cumulato degli incentivi di 50 ML ; XV - 7
Risultati - fotovoltaico GWp Installati TWh prodotti 45000 45000 40000 40000 35000 35000 Installazione (GWp) 30000 25000 20000 15000 10000 5000 0 1990 1995 2000 2005 2010 2015 Produzione (TWh) 30000 25000 20000 15000 10000 5000 0 1990 1995 2000 2005 2010 2015 Germania Italia XV - 8
Risultati - fotovoltaico 1400 1200 Ore equivalenti/anno 1000 GWh/GWp 800 600 400 200 0 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 Germania Italia XV - 9
Risultati - fotovoltaico Frazione E.E. 10 9 8 Frazione E.E. (%) 7 6 5 4 3 2 1 0 1990 1995 2000 2005 2010 2015 Germania Italia XV - 10
Erogazioni conto energia (al 6/7/2013) Costo annuale ( ) Impianti Potenza (kwp) /kwp /kwh (a 1200 kwh/kwp) Primo conto energia (2005-2007) 95,158,698 5,726 163,431 582 0.49 Secondo conto energia (2007-2010) 3,270,071,753 203,767 6,791,240 482 0.40 Terzo conto energia (2010-2011) 648,924,689 38,608 1,566,638 414 0.35 Quarto conto energia (2011-2012) 2,468,976,287 203,301 7,600,371 325 0.27 Quinto conto energia (2012-2013) 216,877,095 79,840 2,094,902 104 0.09 TOTALE 6,700,008,522 531,242 18,216,582 368 0.31 0,31 /kwh contro i circa 0,18 /kwh in bolletta XV - 11
Bolletta elettricità (finanziamento conto energia) Voce di costo Peso percentuale sul totale Servizi di vendita 60-70% Servizi di rete 15% Imposte 14% Oneri di sistema 7% promozione delle fonti rinnovabili e assimilate (A3) mantenimento di regimi tariffari speciali (A4) contributi per ricerca e sviluppo (A5) contributi per lo smantellamento delle centrali nucleari e relative misure di compensazione (Componente A2 e MCT) altro minore fonti rinnovabili: eolico, geotermico, idroelettrico, etc. fonti "assimilate : centrali elettriche a ciclo combinato alimentate con il metano gas ottenuto dalla gassificazione dei residui di raffineria, termovalorizzatori connessi agli inceneritori di rifiuti Nota: le vere fonti rinnovabili rappresentano, nel 2010, solo il 15% del totale di rinnovabili e assimilate XV - 12
Certificati verdi e bianchi Principio: a fronte di obblighi di raggiungimento di un traguardo esiste un mercato di compensazione tra chi supera il traguardo, chi non raggiunge il traguardo, e chi non ha obbligo di traguadi. Il raggiungimento del traguardo comporta contributi erogati dallo Stato. Al mercato possono partecipare soggetti che non hanno un obbligo di traguardo. Certificati verdi: obbligo per i produttori di immettere una certa quantità di energia da fonti rinnovabili in rete Certificati bianchi: obbligo di efficentamento energetico per i distributori di energia elettrica e le imprese distributrici di gas naturale I certificati sono finanziati attraverso un prelievo sulle tariffe elettriche e del gas XV - 13
Certificati verdi Immissione in rete di energia da fonti rinnovabili (1 certificato/mwh e /anno) con priorità di ritiro obiettivi quantificati norma Min. Ind. D.M. 11/11/1999 D.lgs. 152/06 D.Lgs. 16 Finanziaria 2008 (L. 244/07) marzo 1999, n. 79 Min. Ind. D.M. 18/12/08 L. 99/09 8% 7% 6% 5% 4% 3% 2% 1% % obbligatorio 0% 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 Obbligo per produttori con più di 100 GWh e /anno Possibile per altri produttori Il sistema dei certificati verdi terminerà nel 2016 (D.Lgs. 28/2011) Durata: 8 anni (impianti a rifiuti non biodegradabili entrati in esercizio entro il 31/12/2006, impianti di cogenerazione abbinata a teleriscaldamento alimentati da fonte non rinnovabile) 12 anni (impianti successivi ad Apr. 99) 15 anni (impianti successivi a Gen. 2008) XV - 14
Tariffa omnicomprensiva Alternativa ai Certificati Verdi per impianti di produzione di energia elettrica di piccola dimensione (escluso FV), al netto degli autoconsumi. norme Finanziaria 2008 (L. 244/07) D. Lgs. 28/2011 regole Delibere AEEG L. 99/2009 Possibile per impianti <1 MW (<0,2 MW per l eolico) CV Omnicomprensiva Fonte Coefficiente c /kwhe Eolica per impianti di taglia inferiore a 200 kw 1,0 30 Eolica per impianti di taglia superiore a 200 kw 1,0 na Eolica offshore 1,5 na Geotermica 0,9 20 Moto ondoso e maremotrice 1,8 34 Idraulica 1,0 22 Rifiuti biodegradabili, biomasse 1,3 na Biogas e biomasse, esclusi i biocombustibili liquidi ad eccezione degli oli vegetali puri tracciabili (Regolamento (CE) n. 73/2009). Alcol etilico di origine agricola Gas di discarica e gas residuati dai processi di depurazione Gas di discarica, gas residuati dai processi di depurazione e biocombustibili liquidi ad eccezione degli oli vegetali puri tracciabili (Regolamento (CE) n. 73/2009) na 28 0,8 na na 18 http://www.gse.it/it/qualifiche%20e%20certificati/tariffa%20omnicomprensiva/pages/default.aspx Durata: 15 anni (impianti successivi a Gen. 2008) Non cumulabile con altre forme di contributo o incentivazione pubblica locale, regionale, nazionale o europea (tranne aziende agricole, zootecniche e agro-forestali che fanno utilizzo di biogas, biomasse e oli vegetali con limite al 40% dell investimento) XV - 15
Ritiro dedicato (piccoli produttori) Alternativa più semplice per piccoli produttori: prezzo minimo garantito fino a un certo quantitativo di energia annuale, oltre è applicato il prezzo di mercato (tariffa feed-in con tetto). XV - 16
Sistema italiano di gestione del gas AEEG 22/04 PVS SNAM Rete Gas Gestione del sistema fino al Punto Virtuale di Scambio (PVS) Produttore Gestore locale Gestore Mercati Energetici (borsa) Grande consumatore Tariffe per l uso delle infrastrutture Autorità per l Energia Elettrica e il Gas Tariffe per consumo Consumatore XV - 17
norma D.Lgs. 16 marzo 1999, n. 79 Certificati bianchi obiettivi quantificati Min. Att. Prod. D.M. 20/7/2004 D.M. 21/12/2007 Obbligo per operatori con più di 50,000 utenti Mtep 4 3.5 3 2.5 2 1.5 1 0.5 0 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 elettricità gas Interventi: 1. Rifasamento elettrico 2. Motori elettrici e loro applicazioni 3. Sistemi per l illuminazione 4. Stand-by 5. Sostituzione energia elettrica con altri vettori 6. Riduzione dei consumi di energia elettrica per usi termici 7. Riduzione della domanda di energia elettrica per il condizionamento 8. Elettrodomestici e apparecchiature per ufficio ad elevata efficienza 9. Efficientamento della combustione delle fonti energetiche non rinnovabili 10. Sostituzione di altra fonte o vettore con energia elettrica 11. Edilizia 12. Impianti a fonti rinnovabili presso gli utenti finali 13. Iniziative per la diffusione di veicoli elettrici o a gas naturale 14. Formazione, informazione, promozione e sensibilizzazione Possibile per società di servizi, produttori, impiantisti, ecc. min 25 tep / max 200 tep annui Durata: 5 anni (edifici: 8 anni) almeno il 50% XV - 18
Piano d Azione Nazionale Sintesi del Piano di Azione Nazionale per le Energie Rinnovabili (direttiva 2009/28/CE) Consumi FER [Mtep] 2005 2008 2020 Consumi FER/ Consumi Consumi FER/ Consumi Consumi finali lordi consumi FER finali lordi consumi FER finali lordi [Mtep] [%] [Mtep] [Mtep] [%] [Mtep] [Mtep] FER/ consumi [%] Elettricità 4.846 29.749 16.29% 5.040 30.399 16.58% 9.112 31.448 28.97% Calore 1.916 68.501 2.80% 3.238 58.534 5.53% 9.520 60.135 15.83% Trasporti 0.179 42.976 0.42% 0.723 42.619 1.70% 2.530 39.630 6.38% Trasferimenti da - - - - - - 1.144 - - altri stati Totale 6.941 141.226 4.91% 9.001 131.553 6.84% 22.306 131.214 17.00% Trasporti ai fini del 10% 0.338 39.000 0.87% 0.918 37.670 2.44% 3.419 33.975 10.06% XV - 19
Stato obiettivi 20/20/20 Complessivo Termico Elettrico Trasporti www.gse.it/it/statistiche/simeri/monitoraggio/obiettivocomplessivo/pagine/default.aspx XV - 20
Burden sharing Decreto Min. Sv. Econ. 15 marzo 2012 sulla Definizione e qualificazione degli obiettivi regionali in materia di fonti rinnovabili e definizione della modalità di gestione dei casi di mancato raggiungimento degli obiettivi da parte delle Regioni e delle province autonome (c.d. Burden Sharing) (pubblicato in G.U. n. 78 del 02/04/12) In attuazione dell Art. 8bis della legge 13/2009 (che fissava un termine di 90 giorni!) Obiettivi regionali per la percentuale da FER (senza Trasporti) 2005 2012 2014 2016 2018 2020 Abruzzo 5,8 10,1 11,7 13,6 15,9 19,1 Basilicata 7,9 16,1 19,6 23,4 27,8 33,1 Calabria 8,7 14,7 17,1 19,7 22,9 27,1 Campania 4,2 8,3 9,8 11,6 13,8 16,7 Emilia Romagna 2,0 4,2 5,1 6,0 7,3 8,9 Friuli V. Giulia 5,2 7,6 8,5 9,6 10,9 12,7 Lazio 4,0 6,5 7,4 8,5 9,9 11,9 Liguria 3,4 6,8 8,0 9,5 11,4 14,1 Lombardia 4,9 7,0 7,7 8,5 9,7 11,3 Marche 2,6 6,7 8,3 10,1 12,4 15,4 Molise 10,8 18,7 21,9 25,5 29,7 35,0 Piemonte 9,2 11,1 11,5 12,2 13,4 15,1 Puglia 3,0 6,7 8,3 10,0 11,9 13,7 Sardegna 3,8 8,4 10,4 12,5 14,9 17,8 Sicilia 2,7 7,0 8,8 10,8 13,1 15,9 TAA-Bolzano 32,4 33,8 33,9 34,3 35,0 36,5 TAA-Trento 28,6 30,9 31,4 32,1 33,4 35,5 Toscana 6,2 8,7 9,5 12,3 14,1 16,5 Umbria 6,2 9,6 10,9 12,3 14,1 16,5 Valle d Aosta 51,6 51,8 51,0 50,7 51,0 52,1 Veneto 3,4 5,6 6,5 7,4 8,7 10,3 Totale 5,3 8,2 9,3 10,6 12,2 14,3 XV - 21
Rifiuti e riciclo Fonte normativa 94/62/CE (Rifiuti) 2008/98/CE (Rifiuti) D. Leg. 22/1997 (Ronchi) D. Leg. 205/2010 Applicazione della gerarchia dei rifiuti, il rispetto del principio chi inquina paga e di responsabilità estesa del produttore. Ai Consorzi di Filiera aderiscono obbligatoriamente i diversi soggetti che operano nel settore, dai produttori agli utilizzatori. Consorzi: Centro di Coordinalemto Pile e Acumulatori Centro di Coordinamento RAEE CIC Consorzio Italiano Compostatori COBAT Consorzio Obbligatorio Batterie al Piombo Esauste e Rifiuti Piombosi CONAI Consorzio Nazionale Imballaggi CONAI CiAl - Consorzio Imballaggi Alluminio CONAI - Consorzio Nazionale Acciaio - Consorzio Nazionale per il Riciclo e il Recupero degli Imballaggi in Acciaio CONAI Comieco - Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica CONAI COREPLA - Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclaggio ed il Recupero dei Rifiuti di Imballaggi in Plastica CONAI CoReVe - Consorzio Recupero Vetro CONAST Società Cooperativa Consorzio Ambiente Servizi e Territorio CONAI Rilegno - Consorzio Nazionale per la raccolta, il recupero e il riciclaggio degli imballaggi di legno in Italia. CONIP - Consorzio Nazionale Imballaggi in Plastica COOU - Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati Consorzio Italiano Recupero e Riciclaggio Elettrodomestici Consorzio per il recupero e lo smaltimento di apparecchiature d illuminazione PolieCO - Consorzio obbligatorio per il Riciclaggio dei Rifiuti di Beni in Polietilene XV - 22
Consorzi Compito di ciascun Consorzio è quello di coordinare, organizzare e incrementare: il ritiro dei rifiuti di imballaggi conferiti al servizio pubblico; la raccolta dei rifiuti di imballaggi delle imprese industriali e commerciali; il riciclaggio e il recupero dei rifiuti di imballaggio; la promozione della ricerca e dell innovazione tecnologica finalizzata al recupero e riciclaggio A tal fine i Consorzi stipulano convenzioni a livello locale, con i Comuni e le società di gestione dei servizi di raccolta differenziata, per il ritiro e la valorizzazione degli imballaggi usati conferiti dai cittadini. Il tutto è regolamentato dall Accordo ANCI-CONAI. Esempio corrispettivi: Consorzio Nazionale Accaio http://www.ambientediritto.it/legislazione/rifiuti.htm XV - 23
Normativa Regionale Delibera dell Assemblea Regionale 51/2011: individuazione delle aree e dei siti per l installazione di impianti di produzione di energia elettrica mediante l utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili eolica, da biogas, da biomasse e idroelettrica Delibera dell Assemblea Regionale 28/2010 n.51 e Delibera di Giunta 46/2011: individuazione delle aree idonee all installazione di impianti fotovoltaici con moduli ubicati al suolo e di quelle non idonee all installazione degli stessi XV - 24
Cartografia Zone B5 Le zone C dei Parchi nazionali, interregionali e regionali, istituiti ai sensi della L. n. 394/91 nonché della L.R. n. 6 del 2005, e le aree incluse nella Rete Natura 2000 designate in base alla Direttiva 92/43/CE (Siti di Importanza Comunitaria) ed alla Direttiva 79/409/CE (Zone di Protezione Speciale) non rientranti nella lettera A punti 4 e 5 qualora la superficie occupata dall impianto fotovoltaico non sia superiore al 10% della superficie in disponibilità del richiedente e la potenza nominale complessiva dell impianto non sia superiore a 200 KW Zone A Le zone di particolare tutela paesaggistica come perimetrate nel piano territoriale paesistico regionale (PTPR) ovvero nei piani provinciali e comunali che abbiano provveduto a darne attuazione Zone B1 Le zone di tutela dei caratteri ambientali di laghi, bacini e corsi d acqua (art. 17 del PTPR), qualora l impianto fotovoltaico sia realizzato da un impresa agricola e comunque fino ad una potenza nominale complessiva non superiore a 200 Kw; XV - 25
Cartografia Zone B7 Le aree in zona agricola non rientranti nella lettera A) e nei punti precedenti della presente lettera B), qualora l impianto occupi una superficie non superiore al 10% delle particelle catastali contigue nella disponibilità del richiedente. Non costituiscono fattori di discontinuità i corsi d acqua, le strade e le altre infrastrutture lineari. Per i Comuni montani, l impianto non può superare la quota del 10% delle particelle catastali anche non contigue nella disponibilità del richiedente Zone B2 Qualora l impianto fotovoltaico sia realizzato da un impresa agricola, la superficie occupata dall impianto fotovoltaico non sia superiore al 10% della superficie agricola disponibile, la potenza nominale complessiva dell impianto sia pari a 200 Kw più 10 Kw di potenza installata eccedente il limite dei 200 Kw per ogni ettaro di terreno posseduto, con un massimo di 1 Mw per impresa e l impianto risulti coerente con le caratteristiche essenziali e gli elementi di interesse paesaggistico ambientale XV - 26