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5. IMPIANTI DI SMALTIMENTO E RECUPERO: SITUAZIONE ATTUALE E FABBISOGNO IMPIANTISTICO Piano Provinciale Gestione Rifiuti Pag. 81

Piano Provinciale Gestione Rifiuti Pag. 82

5.1. La situazione impiantistica La struttura impiantistica della Provincia di Ancona risente ovviamente di un sistema improntato, fino ad oggi, allo smaltimento in discarica. Si è in ogni caso superata ormai la filosofia della piccola discarica a servizio del singolo Comune e si sta giungendo ad una graduale riduzione del loro numero complessivo con la realizzazione di impianti di capacità maggiore che garantiscono un miglior controllo ambientale mediante l'utilizzo di tecnologie avanzate. Prima del 1982 erano in funzione ben 29 discariche di 1 a categoria (per RSU, assimilati ed assimilabili); nel 1990 erano 11; al 31 dicembre 1999 ne erano in esercizio solo sei, situate nei seguenti Comuni: Castelcolonna, Chiaravalle, Corinaldo, Falconara Marittima, Maiolati Spontini e Montemarciano, comunque prossima alla chiusura. A.T.O. Provincia di Ancona - Discariche di 1^ Cat. Smaltimenti 1999 70.000 69.809 65.851 60.000 50.000 45.817 40.000 36.640 34.550 30.000 20.000 4.358 10.000 0 Tonnellate smaltite Castelcolonna Maiolati Spontini Chiaravalle Corinaldo Falconara Marittima Montemarciano Piano Provinciale Gestione Rifiuti Pag. 83

La distribuzione dei Comuni serviti al 31.12.1999 dalle sei discariche attive è illustrata nella cartografia seguente. $ $ CORINALDO CASTEL COLONNA MONTEMARCIANO $ $ $ CHIARAVALLE FALCONARA MARITTIMA $ MAIOLATI SPONTINI DISCARICHE Comuni conferenti nella discarica di: Montemarciano (1) Falconara M.ma (5) Chiaravalle (12) Corinaldo (5) Maiolati Spontini (17) Castelcolonna (9) La mappa indica i Comuni che abitualmente conferiscono i propri rifiuti in ciascuna discarica. In taluni casi alcuni Comuni conferiscono limitati quantitativi di rifiuti (ad es. rifiuti da spazzamento) anche in discariche diverse La tabella seguente illustra invece nel dettaglio l elenco dei Comuni serviti da ciascun impianto Piano Provinciale Gestione Rifiuti Pag. 84

DISCARICA Comuni conferenti al 31.12.1999 Montemarciano Montemarciano Chiaravalle Chiaravalle Monte San Vito Monsano Camerata Picena Belvedere Ostrense Morro d Alba San Marcello Castelfidardo Loreto Numana Filottrano Sirolo. Corinaldo Corinaldo Senigallia Barbara Ostra Vetere Castelleone di Suasa. Maiolati Spontini Maiolati Spontini Castelbellino Castelplanio Rosora Poggio San Marcello Mergo Cupramontana Montecarotto Monte Roberto San Paolo di Jesi Staffolo Serra San Quirico Santa Maria Nuova Jesi Cerreto d Esi Genga Arcevia. Falconara Marittima Falconara Osimo Offagna Polverigi Agugliano. Castelcolonna Castelcolonna Monterado Ripe Ostra Serra de Conti Sassoferrato Fabriano Ancona Camerano. I grafici seguenti illustrano invece l entità degli smaltimenti di rifiuti avvenuti nelle sei discariche attive nel corso del 1999 A.T.O. Ancona - Discariche di 1^ Cat. Smaltimenti 1999 70.000 69.809 65.851 60.000 50.000 45.817 40.000 36.640 34.550 30.000 20.000 4.358 10.000 0 Tonnellate smaltite Castelcolonna Maiolati Spontini Chiaravalle Corinaldo Falconara Marittima Montemarciano Piano Provinciale Gestione Rifiuti Pag. 85

A.T.O. Ancona - Discariche di 1^ Cat. 1999 - Tipologie rifiuti smaltiti 300.000 250.000 200.000 150.000 100.000 50.000 0 Tonnellate smaltite R.S.U. 208.962 Fanghi depurazione 19.059 R.S.A.U. 29.004 A.T.O. Ancona - Discariche di 1^ Cat. 1999 - Composizione rifiuti smaltiti R.S.U. 81,30% Fanghi depurazione 7,42% R.S.A.U. 11,28% Piano Provinciale Gestione Rifiuti Pag. 86

A.T.O. Ancona - Discariche di 1^ Cat. Discariche di 1^ Cat. - Ripartizione smaltimenti 1999 Falconara Marittima 13,44% Montemarciano 1,70% Castelcolonna 27,16% Corinaldo 14,26% Chiaravalle 17,83% Maiolati Spontini 25,62% Nell Allegato n 2 sono descritti l'evoluzione storica e lo stato di ogni discarica attiva riferito al 31 dicembre 1999 sia sotto il profilo tecnico che amministrativo. Per ogni discarica viene inoltre allegata una cartografia elaborata con il sistema di rilevamento satellitare da Telespazio, la quale ne evidenzia l'espansione nel tempo e l'attuale estensione (vds. Allegato n 2). Piano Provinciale Gestione Rifiuti Pag. 87

5.2. Fabbisogni di recupero e smaltimento 5.2.1. Stima di produzione dei rifiuti urbani Per definire le necessità di impianti di recupero e smaltimento di rifiuti solidi urbani ed assimilati è necessario stabilire l entità del fabbisogno, cioè il quantitativo dei rifiuti che devono essere gestiti. Il Piano Regionale ha preso come base di riferimento, per determinare il fabbisogno, la produzione dei rifiuti urbani registrata nel 1996, che è risultata essere la seguente: ABITANTI A B C=A+B D C+D RSU (t.) Racc.Diff. (t) Totale RSU (t) RSAU (t) Totale (t) 441.123 197.207 13.846 211.053 30.300 241.353 Il Piano Regionale prevede che la produzione di RU resti pressoché stabile negli anni. Tale considerazione non ha però trovato riscontro nella realtà; basti pensare che dal 1996 al 1999 la produzione di rifiuti urbani è aumentata del 15%, in linea con il trend nazionale. Potendo quindi disporre di dati più aggiornati si è ritenuto più corretto e più congruo procedere ad un'analisi statistica della produzione dei RU che permetta di stimare il reale fabbisogno impiantistico al 2003, quando il P.P.G.R. dovrà essere, ad ogni livello, a regime. Analizzando il trend dal 1991 al 1999 si nota che la crescita della produzione di RU è pressoché lineare. Piano Provinciale Gestione Rifiuti Pag. 88

Si è quindi provveduto a misurare la correlazione tra il fenomeno della produzione di RU ed alcuni indicatori socio-economici quali la popolazione, il PIL e i consumi. Il coefficiente di correlazione più elevato è risultato essere quello relativo ai parametri produzione RU e PIL (r = 0,979378 con serie storica dal 1991 al 1997). L'indice più significativo per la stima della produzione futura di RU sembra quindi essere costituito dal PIL, considerando anche l'indisponibilità di dati relativi ai consumi (serie storica eccessivamente limitata) e l'andamento della popolazione a livello provinciale la quale, negli ultimi anni, è andata stabilizzandosi (aumento complessivo dell'1,8% dal 1991 al 1999 con una crescita media annua dello 0,22%). Indicando la retta di regressione con x = rifiuti urbani prodotti (in tonnellate) e con y = PIL provinciale (miliardi di lire, base 1990) è possibile ricavare le seguenti stime dei valori dal 2000 al 2004: Piano Provinciale Gestione Rifiuti Pag. 89

ANNO PROVINCIA DI ANCONA Produzione Rifiuti e P.I.L. Trend e stima RSU prodotti (ton) PIL (miliardi di lire) 1991 180.851 10.477,70 1992 190.005 11.057,40 1993 185.145 11.339,50 1994 196.878 11.877,90 1995 202.720 12.783,60 1996 211.053 13.482,50 1997 220.474 13.957,50 1998 237.280 14.529,97 1999 241.822 15.127,60 2000 246.612 15.725,24 2001 254.463 16.322,87 2002 262.314 16.920,50 2003 270.163 17.518,13 2004 278.015 18.115,76 Pur avendo mantenuto negli scorsi anni una crescita lineare, la produzione di rifiuti, come del resto la popolazione non può che avere una tendenza di tipo logistico, cioè è impensabile che possa crescere all'infinito. Lo studio effettuato non può evidentemente tener conto proprio di quei fattori che determineranno un'inversione di tendenza nel trend dei RU, quali: interventi legislativi, minor produzione di imballaggi, mutato comportamento da parte dei cittadini o variazioni nell'assimilazione da parte dei Comuni dei rifiuti speciali che, dato non trascurabile, costituiscono circa il 35% dei RU. Ai fini del presente Piano si stima una crescita della produzione di RU nel 2000, come desumibile dal trend dell'ultimo decennio, e una progressiva diminuzione della stessa a decorrere dal 2001 sotto l'effetto delle politiche di riduzione attuate ai sensi della pianificazione territoriale. Piano Provinciale Gestione Rifiuti Pag. 90

Considerati inoltre gli obiettivi posti dal Piano Regionale quali la stabilizzazione della crescita della produzione dei rifiuti sul medio periodo e il raggiungimento, al 2008, di una riduzione minima del 10% dei rifiuti prodotti nel 1996, si ipotizza la seguente produzione di rifiuti urbani: ANNO RSU (t) crescita annua 2000 246.612 +2,0% 2001 244.146-1,0% 2002 240.484-1,5% 2003 232.067-3,5% 2004 222.784-4,0% 2005 212.759-4,5% 2006 203.823-4,2% 2007 196.485-3,6% 2008 189.608-3,5% obiettivo piano regionale al 2008 = 190.000 t 5.2.2. Stima dei rifiuti da trattare e smaltire I dati relativi ai rifiuti da avviare al recupero o direttamente allo smaltimento sono stati ottenuti tenendo conto dei seguenti fattori: 1) che gli obiettivi di recupero, ex Dlgs. 22/97 e L.R. 28/99, sono i seguenti: Anno 2000 20% Anno 2001 25% Anno 2002 30% Anno 2003 35% 2) che si presume che il 5% dei rifiuti urbani sia costituito dai materiali derivanti dallo spazzamento stradale avviati direttamente allo smaltimento in discarica; Piano Provinciale Gestione Rifiuti Pag. 91

3) che entro il 16 luglio 2001 9 non potranno essere più smaltiti in discarica rifiuti tal quali, ad eccezione dei rifiuti inerti e di quelli individuati da apposite norme tecniche e che pertanto tutti i rifiuti domestici devono essere comunque avviati ad impianti di selezione; 4) che nelle discariche per RSU non si può smaltire più del 20% di rifiuti speciali assimilabili non assimilati, come previsto dal Piano Regionale Rifiuti al par. 3.3.3. Sulla base di tali presupposti sono stati quindi definiti i quantitativi di rifiuti da avviare al trattamento nel sistema integrato dei rifiuti urbani della Provincia di Ancona, sintetizzati nei seguenti diagrammi di flusso. Anno 1999 9 Termine previsto dalla legge n. 33 del 25 febbraio 2000. Piano Provinciale Gestione Rifiuti Pag. 92

Sistema Impiantistico Integrato a regime E' possibile pertanto stimare i fabbisogni di trattamento e smaltimento indicati nella tabella riportata nella pagina seguente tenendo conto che gli impianti dovranno essere realizzati ad avviati entro il 2004. Piano Provinciale Gestione Rifiuti Pag. 93

Fabbisogni complessivi di smaltimento/collocazione (2000-2006) tonnellate Discarica (spazzamento stradale e non recuperabili) 1.051.243 Collocazione stabilizzato/compost 36.601 TOTALE 1.087.844 Piano Provinciale Gestione Rifiuti Pag. 94

Considerando che nelle discariche per rifiuti urbani potrà essere smaltito fino al 20% di rifiuti speciali assimilabili, il fabbisogno complessivo (100% = 80% RSU + 20% RSAU) relativamente al quinquennio 2000-2006 è il seguente: Fabbisogno complessivo = 1.359.805 t. (1.087.844 RSU e 271.961 RSAU) Il tutto si traduce nei seguenti fabbisogni di trattamento a regime (t/a al 2005) suddivisi per Bacino di recupero e smaltimento come di seguito individuati dal P.P.G.R.: Selezione/trattamento del secco Stabilizzazione/compostaggio A.T.O. Provincia di 123.400 38.297 Ancona Bacino n. 1 70.338 21.830 Bacino n. 2 53.062 16.467 Piano Provinciale Gestione Rifiuti Pag. 95

5.3. Offerta impiantistica al 31 dicembre 1999 L offerta impiantistica esistente sul territorio provinciale al 31 dicembre 1999, era data dalla disponibilità volumetrica delle sei discariche autorizzate che risultava la seguente: Discarica Metri cubi Ampliamenti già Comune- Località disponibili al 31/12/99 autorizzati Castel Colonna - Loc. S. Pietro 358.000 Chiaravalle - Loc. Galoppo 251.000 Corinaldo Loc. S. Vincenzo 190.000 310.000 Falconara Marittima - Loc. Saline 50.000 Maiolati Spontini - Loc. La Cornacchia 163.000 Montemarciano - Loc. Santa Veneranda 17.000 TOTALE 1.029.000 310.000 Totale volumetria disponibile al 31/12/1999 (compreso l'ampliamento autorizzato relativamente alla discarica di Corinaldo): 1.339.000 m 3. Solo con la realizzazione della discarica nel Bacino n. 1 e con gli ampliamenti delle discariche di Maiolati Spontini e Corinaldo sarà possibile sopperire al fabbisogno ipotizzato fino al 2006. E' da rimarcare inoltre che il 20% di RSAU smaltibili nelle discariche per rifiuti urbani è da considerarsi come limite massimo e che, come tale, potrà essere ulteriormente ridotto in situazioni di emergenza. Piano Provinciale Gestione Rifiuti Pag. 96