Ricerca e Sviluppo di Innovazioni Tecnologiche. TecnoaXess503 Specifiche Tecniche



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Specifiche Tecniche

Pagina 2 Terminale di controllo accessi 503 TecnoRS Specifiche Tecniche Rev. 00 EDIZIONE Maggio 2008

Pagina 3 Indice 1 Generalità... 3 1.1 Descrizione del dispositivo... 3 1.2 Caratteristiche tecniche del terminale... 4 2 Collegamenti e descrizione del prodotto... 4 2.1 Fissaggio del terminale... 5 2.2 Collegamento e installazione del terminale... 6 2.2.1 Collegamento alla linea di alimentazione... 7 2.2.2 Collegamento dell uscita a relay... 8 2.2.3 Collegamento dell interfaccia RS485 su bus di trasmissione dati... 9 3 Uso del dispositivo... 10 3.1 Configurazione terminale... 11 3.2 Programmazione / cancellazione card abilitate... 11 3.3 Gestione Tasca Interna (cod. TRS0141)... 12 3.4 Utilizzo del lettore RFID... 12 3.5 Sincronizzazione dell orologio di sistema... 13 1 GENERALITÀ 1.1 DESCRIZIONE DEL DISPOSITIVO Il terminale è un dispositivo di controllo accessi RFID progettato per essere inserito in scatole 503 in modo da garantire la massima integrazione a livello architettonico adattandosi ad ogni tipo di modello e marca di armature in commercio. Specificamente progettato per esigenze in ambito alberghiero è in grado di gestire autonomamente sia un accesso ad una stanza, che un eventuale lettore RFID aggiuntivo (di seguito indicato come tasca interna cod. TRS0141) che rileva e gestisce la permanenza dell utente all interno della stanza. E possibile inoltre richiedere eventuali personalizzazione che l integratore vuole customizzare sulle specifiche del cliente. Le principali caratteristiche che lo contraddistinguono si possono elencare come: Funzionamento stand-alone (senza collegamento al sistema Host) sia intermini di chiavi di accesso che di memorizzazione transiti gestendo in locale fino a 5950 transiti espandibili a richiesta. Gestione fino a 100 card per ogni terminale (espandibile a richiesta) divise su 3 livelli di autorizzazione diverse. Livello 1 anche detto Ospiti che viene assegnato normalmente all utente che deve poter accedere e soggiornare all interno di una data stanza; Livello 2 anche detto Operatori che viene assegnato agli addetti alla manutenzione / pulizie ed in fine il Livello 3 anche detto Passepartout che è assegnato alle card che debbono poter accedere ad ogni stanza senza restrizioni. Gestione di una particolare card detta di Programmazione che consente l abilitazione o la cancellazione di card di Livello 1 direttamente dal terminale senza l utilizzo di software accessori o nel caso di mancanza di collegamento con il sistema Host di controllo. Gestione di una card detta di Configurazione fornita all installatore che è utilizzata per la configurazione del terminale in fase di installazione del sistema. Lettura di card RFID operanti alla frequenza di 13,56MHz nel formato più comune come MIFARE (ISO 14443 A/B) ed opzionalmente è possibile avere la possibilità di utilizzo di card del tipo I-CODE2 (ISO 15693). Interfacce di trasmissione dati RS485. Gestione fino a 5m di antenne di ribattuta Tasca Interna su bus RS232 (TTL comp.)

Pagina 4 Fissaggio su scatola 503 di ogni modello e marca (Vimar, Gewiss, bticino) ad esclusione delle placche in metallo. Un relay interno per la gestione completa di serrature elettroniche, due uscite open collector per la gestione su due livelli delle utenze interne alla stanza. E dotato di 2 ingressi analogici. Possibilità di implementazione della gestione di ingressi a scalare. Possibilità di integrazione su sistemi di controllo accessi su protocollo di comunicazione lato server. 1.2 CARATTERISTICHE TECNICHE DEL TERMINALE Tensione di alimentazione: Consumo massimo: Dimensioni (HxLxP): 12 24 Vdc 2W (Incluso lettore tasca interna) 6,5 cm x 3,7 cm x 4 cm Contenitore Fornito su armatura per scatola 503 (Gewiss Vimar Bticino) Range di temperatura di stoccaggio: - 40 C + 150 C Range di temperatura di funzionamento: 0 C + 60 C Umidità: 85% @ 40 C (non condensante) Standard card RFID ISO14443A/B (MIFARE) (I-CODE2 opzionale) Distanza di lettura card 3 ~ 6 cm (*) Uscite a relay 1 relay con contatto NO (2A @ 24V) Ingressi 2 ingressi analogici (0-5V). Led 1 Led Bicolore verde / rosso Segnalazione sonora Buzzer interno Interfacce di trasmissione dati - RS485 (Dispositivo Slave) Distanze di trasmissione dati Vedere sez relative alle interfacce di trasmis. Cap. di memorizzazione transiti 5950 (espandibile a richiesta) Massimo numero di card gestite 100 (espandibile a richiesta) Numero di livelli card gestiti 3 Gestione antenna di ribattuta Distanza massima antenna di ribattuta Configurazione terminale Su bus RS232 (TTL). ~ 5 m RS232, sistema Host (*)La distanza di lettura può dipendere dalla tecnologia di fabbricazione della card, dalle sue dimensioni, dal modello dell armatura utilizzata (Vimar, Gewiss, Bticino). 2 COLLEGAMENTI E DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Di seguito viene riportata una rappresentazione del terminale con indicazione delle varie parti così come si presenta all utente finale una volta installato.

Pagina 5 2 1 Legenda: 1) Led bicolore (rosso/verde) 2) Placca esterna 3) Testa di lettura RFID 3 2.1 FISSAGGIO DEL TERMINALE Per fissare il terminale su una parete verticale seguire le indicazioni riportate nello schema di assemblaggio dell armatura scelta (Vimar Gewiss Bticino).

Pagina 6 2.2 COLLEGAMENTO E INSTALLAZIONE DEL TERMINALE Di seguito si riporta il layout della scheda connessioni in cui sono alloggiati i morsetti di collegamento del terminale: Posizione Funzione Descrizione J9 2 +5V Terminale Positivo tensione di servizio +5V Alimentazione tasca interna J9 1 GND Terminale Negativo tensione di servizio 0V Alimentazione tasca interna J8 1 RX RS232 Terminale di ricezione del bus per collegamento Tasca interna J8 2 TX RS232 Terminale di Trasmissione del bus per collegamento Tasca interna J7 1 Eearth Terminale di terra per bus RS485 J7 2 Ground Terminale di massa per bus RS485 J6 1 B- Bus RS485 (B-)

Pagina 7 J6 2 A+ Bus RS485 (A+) J5 1 OUT1 Uscita digitale 1 (open collector) J5 2 OUT2 Uscita digitale 2 (open collector) J4 1 Relay COM Contatto Relay Comune J4 2 Relay NO Contatto Relay Normalmente Aperto J3 2 VCC IN Pin di alimentazione positiva del terminale (12-24V) J3 1 GND IN Pin di alimentazione negativa del terminale (GND) J2 1 IN 1 Ingresso analogico 1 (0V-5V) J2 2 IN 2 Ingresso analogico 2 (0V-5V) 2.2.1 COLLEGAMENTO ALLA LINEA DI ALIMENTAZIONE PERICOLO Verificare che: - l alimentazione abbia voltaggio idoneo al funzionamento del dispositivo. Tensioni più elevate possono provocare danni a cose o persone oltre che danneggiare irreversibilmente il dispositivo. - Non vi sia una differenza di potenziale tra la terra della macchina o quadro elettrico e il neutro di alimentazione. E possibile alimentare il terminale utilizzando tensione continua. Collegare la linea di alimentazione ai morsetti J3-2 (12V 24V) e J3-1 (GND) rispettando in ogni caso il range di tensione minima e massima pari a 12 24 Vdc. Per un corretto collegamento del terminale procedere nel seguente modo: Effettuare tutti gli altri collegamenti come relay, ingressi ed eventuale rete di trasmissione dati (RS485) Collegare i cavi collegati sul connettore J3 Il terminale rispetta la normativa sulla compatibilità elettromagnetica ma è tuttavia buona norma tenere separata la linea di alimentazione da quella di potenza. Nel progetto della linea di alimentazione dei terminali occorre tenere in considerazione la sezione del cavo utilizzato in relazione al numero di terminali collegati sulla stessa tratta e quindi all assorbimento totale a in relazione alla lunghezza del cavo. AVVERTENZA Nel caso in cui si collegano più terminali connessi alla stessa linea di alimentazione tenere in considerazione la sezione dei cavi utilizzati in relazione alla lunghezza della tratta di alimentazione, all assorbimento totale dei terminali e alla temperatura di esercizio dei cavi stessi. In ambienti particolarmente rumorosi si consiglia l uso di cavi schermati.

Pagina 8 2.2.2 COLLEGAMENTO DELL USCITA A RELAY ATTENZIONE Prima di procedere al collegamento delle uscite a relay verificare che: - le potenze che il relay dove commutare non superino le specifiche riportate di seguito - Il terminale sia scollegato dalla linea di alimentazione. - Tutti gli apparecchi connessi al terminale siano scollegati dalla linea di alimentazione. Il terminale è dotato di un relay per la gestione completa della serratura. Di seguito si riportano le caratteristiche elettriche del relay: Relay Morsetti Caratteristiche elettriche Tensione e corrente nom. 2A 30Vdc RL1 Relay di accesso Massima Potenza commutabile 60W J4-1 / J4-2 Massima tensione commutabile 220Vdc Massima corrente commutabile 2A Resistenza di contatto massima 100mΩ Per un corretto funzionamento si consiglia di inserire: Diodo di protezione del tipo 1N4002, 1N4003 e 1N4004 nel caso di serrature elettriche che hanno un alimentazione in continua. Inserire il catodo del diodo contrassegnato dalla barra bianca sul positivo dell alimentazione della serratura Un varistore di tipo MOV (metal oxide varistor) nel caso di serrature alimentate a tensione alternata. Scegliere un MOV con una tensione di lavoro maggiore di quella della serratura. Utilizzare alimentatore a 12 o 24Vdc se si vuole connettere direttamente al relay interno del TecnoaXess 503.

Pagina 9 2.2.3 COLLEGAMENTO DELL INTERFACCIA RS485 SU BUS DI TRASMISSIONE DATI AVVERTENZA Prima di collegare il terminale al bus RS485 verificare che il terminale e tutti gli apparecchi connessi allo stesso bus siano scollegati dalla linea di alimentazione. AVVERTENZA Condizioni di massimo utilizzo previste dallo standard RS485: Massima distanza di trasmissione = 1220 m Massima tensione ai capi = +/- 7V Massimo numero di dispositivi sulla stessa linea = 32 Per un corretto collegamento verso dispositivi esterni si consiglia di seguire scrupolosamente le indicazioni nel presente paragrafo. In figura, il layout del terminale con indicate le parti relative alla comunicazione RS485: dove i riferimenti riportati in figura sono: Riferimento Descrizione 1 Connettore a morsetti per collegamenti su bus RS485 2 Jumper per la configurazione delle terminazioni di linea per quanto riguarda il connettore di connessione RS485 (rif. 1) si hanno i seguenti significati:

Pagina 10 Pin Descrizione A+ Pin Trasmissione / Ricezione non invertente B- Pin Trasmissione / Ricezione invertente GND Pin per collegamento del segnale GND bus RS-485 Earth Pin per collegamento a terra mentre per i Dip-Switch: Pin J10 J11 J12(**) J13 Descrizione ON/OFF terminazione 5V fail - safe ON/OFF terminazione GND fail - safe ON/OFF terminazione con resistenza 120 Ω e condensatore Esclusione condensatore su terminazione J12 2.2.3.1 TERMINAZIONI SU BUS RS485 E CONFIGURAZIONE DEL BUS Nel caso in cui il bus ha una lunghezza che eccede la decina di metri è necessario attivare le terminazioni di linea per evitare errori di trasmissione. Ogni terminale RS485 ha una serie di jumper dedicati alla configurazione delle terminazioni. Più precisamente il jumper J13 permette di escludere il condensatore dalla terminazione attivabile con J12 e realizzata con la serie di una resistenza di 120 Ω e da un condensatore di 100nF. Normalmente J13 non va inserito. Esso può essere usato per aumentare la velocità di trasmissione nel caso di collegamenti a breve distanza ed in ambienti non rumorosi. La lunghezza massima di un collegamento su bus RS-485 non può essere definita a priori ma dipende dalla velocità di comunicazione, dal rapporto fra segnale e disturbo e dalla qualità del cavo. Per quanto riguarda la configurazione di ogni singolo ramo del bus RS485 si consiglia di cablare il bus di comunicazione senza derivazione praticando per ogni terminale l ingresso sul rispettivo pin e la partenza dello stesso verso i terminali che lo seguono. Se strettamente necessario, si possono ammettere alcune derivazioni che non devono tuttavia avere una lunghezza complessiva maggiore di 2 metri. In fine quello che se deve assolutamente evitare sono le configurazioni a stella con più rami che derivano da un punto. Gli estremi della linea dovranno essere opportunamente terminati. Nella configurazione entra-esci in cui i terminali sono collegati in cascata, dovranno essere attivate le terminazioni da 120Ω dei dispositivi che si trovano all estremità della linea. Per attivare le terminazioni da 120Ω inserire il jumper J12. Si consiglia inoltre di attivare in almeno un dispositivo del ramo le terminazioni dette fail-safe per evitare false detezioni nel caso in cui tutti i dispositivi sono in alta impedenza. Per attivare tale terminazioni inserire i jumper J10 e J11. Nel caso in cui si usi un cavo schermato, lo schermo del cavo deve essere collegato al morsetto EARTH su tutti i componenti della rete RS485. 3 USO DEL DISPOSITIVO Di seguito verranno illustrate le operazioni che consentono l utilizzo del terminale nel normale esercizio per il quale è stato configurato.

Pagina 11 All accensione del terminale il led assume il colore verde fisso e in questa fase il terminale sta eseguendo la fase di boot in cui controlla le periferiche hardware e controlla la presenza o meno della tasca interna (Cod. TRS0141). Al termine della fase di boot il terminale inizia il suo normale funzionamento contrassegnato da un lento lampeggio verde del led; in questa fase il terminale è pronto e indica che all interno della camera non vi è alcuna persona in quanto il lettore interno non rileva alcuna card. Avvicinando una card non abilitata, si accenderà il led rosso per una durata pari al tempo impostato in Timer Relay e il terminale memorizzerà tale Log come Ingresso Negato salvando contestualmente l ID card e la data / ora dell evento. Avvicinando invece una card abilitata, si accenderà il led verde per una durata pari al tempo impostato in Timer Relay durante il quale il relay rimane eccitato consentendo l apertura della serratura elettrica della porta e quindi l accesso alla camera. Contestualmente all apertura della porta, il terminale attiva per un tempo pari Timer Utenze anche la / le uscite digitali OUT1 e OUT2 (open collector) a seconda del livello della card che ha avuto accesso. Nella fattispecie se ad entrare è una card di livello 1 o 3 viene attivata l uscita OUT1 mentre nel caso di card di livello 2 Operatori viene attivata OUT2. In questo modo è possibile differenziare il tipo di utenze che si voglio abilitare agli utenti di livello 1 e 3 e a quelli di livello 2. Allo scadere del tempo impostato su Timer Utenze, se l utente non ha ancora inserito la sua card nella tasca interna, il terminale disabilita le utenze finche l utente non inserisce la card nel lettore all interno della stanza. L inserimento di una card nella tasca è memorizzato dal terminale come Log di tipo Inizio Permanenza mentre la sua estrazione come Log di tipo Fine Permanenza. Nel momento di estrazione della card dalla tasca, il terminale lascia ancora attive le uscite per un tempo pari a quello impostato in Timer Utenze dando quindi il tempo al utente di uscire dalla stanza prima di disabilitare tutte le utenze. 3.1 CONFIGURAZIONE TERMINALE Mediante l uso della card di configurazione è possibile configurare il terminale al momento della sua prima accensione. Avvicinando la card di configurazione infatti il terminale si pone in uno stato di configurazione, contrassegnato dal lampeggio alternato tra il led verde e rosso, durante il quale assume come indirizzo su bus RS485 il numero 65536 (0xFFFF). Il software lato Host dovrebbe interrogare, mediante il comando GET_INFO, tale indirizzo al quale risponderebbe il particolare terminale in configurazione. Successivamente al comando GET_INFO è possibile inviare allo stesso terminale anche il comando GET_CONFIG per conoscere l attuale configurazione del dispositivo. Una volta scelta la nuova configurazione (compreso il nuovo indirizzo che il terminale dovrà assumere) è possibile inviarla al terminale tramite il comando SEND_CONFIG dopo il quale il terminale esce dallo stato di configurazione e riprende il normale funzionamento con la nuova configurazione. Tranne nel caso in cui si voglia modificare la velocità di comunicazione, non è necessario riavviare il dispositivo dopo l invio di una nuova configurazione. 3.2 PROGRAMMAZIONE / CANCELLAZIONE CARD ABILITATE Nella configurazione del terminale mediante il comando SEND_CONFIG è possibile impostare una particolare card come card di programmazione che, consegnata al utente finale, consente l inserimento o la cancellazione di card di livello 1 direttamente interagendo con il terminale senza l utilizzo del software di gestione.

Pagina 12 Più precisamente avvicinando la card di programmazione ad un terminale esso si pone nello stato di programmazione contrassegnato dal lampeggio alternato del led bicolore (verde / rosso) in cui è possibile avvicinare una card non ancora abilitata per consentirne il suo inserimento nella lista del terminale, oppure cancellarla se essa è già presente. In questo modo il sistema garantisce il funzionamento anche in assenza di collegamento con il sistema Host di gestione e l utente può abilitare o disabilitare una card di una data stanza. 3.3 GESTIONE TASCA INTERNA (COD. TRS0141) Ogni terminale consente la gestione di un lettore di card ausiliario posto all interno della stanza e adibito al controllo della presenza di una persona. Tale lettore viene connesso direttamente al terminale posto all esterno della camera, mediante un cavo a 4 poli in cui vengono forniti direttamente l alimentazione al lettore e il bus (RS232 TTL) di comunicazione con il lettore. Il bus di comunicazione non deve superare la lunghezza di 5 metri ed è consigliabile separarlo da linee di potenza di altri dispositivi per limitare le interferenze. Nel momento in cui viene inserita nella tasca interna una card abilitata il terminale rileva un Log del tipo inizio permanenza mantenendo attive le uscite digitali relative al livello della card per tutta la durata della permanenza. Al momento dell estrazione della card dalla tasca, il terminale rileva un Log del tipo Fine Permanenza e mantiene ancora le uscite abilitate per un tempo pari a quello impostato in configurazione alla sezione Timer Utenze. Durante la permanenza, il led del terminale all esterno della camera lampeggerà con colore rosso invece di verde; questo ad indicare che la stanza è occupata e disabilita pertanto l accesso alla camera stessa a tutte le card di livello 2 Operatori mentre ne consente l accesso a quelle di livello 1 e 3. 3.4 UTILIZZO DEL LETTORE RFID L antenna RFID che consente la lettura delle card assegnate agli utenti si trova in corrispondenza al logo raffigurato nel tasto centrale. Per effettuare un accesso occorre avvicinare la card tenendola orizzontalmente rispetto al piano dove è raffigurato il logo e centrata rispetto ad esso. La distanza di lettura può variare a seconda del tipo di card o dal tipo di placca utilizzata, da 2 a 4 cm. Una volta avvicinata la card attendere l avvenuta lettura indicata dal led rosso o verde a seconda dell accesso consentito o negato. AVVERTENZA Nel caso la card venga allontanata prima della completa lettura o ci sono errori in lettura, occorre attendere 4~5 secondi prima di riavvicinare la card per effettuare un nuovo tentativo di lettura. AVVERTENZA Evitare l utilizzo di placche metalliche che possono sensibilmente ridurre la distanza di lettura della card RFID.

Pagina 13 3.5 SINCRONIZZAZIONE DELL OROLOGIO DI SISTEMA Il terminale di rilevazione presenze possiede internamente un orologio ad alta precisione con batteria di backup che garantisce il funzionamento anche in assenza di alimentazione generale (terminale spento). Tuttavia per garantire una maggiore precisione, occorre sincronizzare i terminali mediante il messaggio SET_DATE_TIME inviato dal sistema host al terminale. L intervallo di sincronizzazione è scelto dal sistema host a seconda del grado di precisione voluto.

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