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Avviso pubblico Presentazione di manifestazioni di interesse per il riconoscimento di regimi facoltativi di certificazione per i prodotti agricoli e alimentari, ai sensi dell Art. 16, lettera c) del Regolamento (UE) 1305/2013 1 Obiettivo Obiettivo del presente avviso è l acquisizione di manifestazioni di interesse per l istituzione e il riconoscimento di regimi facoltativi di certificazione per i prodotti agricoli e alimentari, ai sensi dell Art. 16, lettera c) del Regolamento (UE) 1305/2013. La sempre maggiore sensibilità del consumatore europeo verso informazioni più dettagliate riguardo non solo le caratteristiche del prodotto ma anche del processo produttivo ha indotto le imprese ad accentuare il loro impegno sul piano della sostenibilità sociale ed ambientale. Negli ultimi tempi infatti è aumentata notevolmente la richiesta verso prodotti in grado di fornire informazioni dettagliate, relative, in particolare alla qualità degli stessi e al relativo metodo di produzione. Le imprese dell agroalimentare pertanto nella loro offerta commerciale stanno investendo con impegno crescente nel fornire prodotti con elevati contenuti informativi e garanzie di qualità, complementari alle indicazioni cogenti. Tali informazioni si rivelano di fondamentale importanza, non solo verso il consumatore ma anche nel rapporto tra imprese della filiera. In particolare l esigenza di tali contenuti informativi appare sempre più centrale nel notevole flusso commerciale di import-export, soprattutto tra Paesi appartenenti ad aree geografiche e modelli di consumo molto differenti. Anche a tali fini, i regimi di certificazione per i prodotti agricoli e alimentari prevedono specifiche garanzie per il rispetto di un certo numero di caratteristiche o di attributi, del prodotto oppure del metodo o del sistema di produzione, specificato in un disciplinare. Detti regimi comprendono una vasta gamma di iniziative diverse che operano a diversi livelli della filiera agroalimentare. 1

Nell ambito del mercato comunitario e internazionale i regimi facoltativi di certificazione per i prodotti agricoli e alimentari, come politiche di impresa volte a corrispondere le esigenze di mercato, hanno riscontrato infatti nell ultimo decennio un notevole incremento. Le iniziative più efficaci nell ambito dei regimi facoltativi di certificazione sono quelle che prevedono procedure di certificazione riconosciute che garantiscano gli operatori del sistema produttivo e il consumatore da comportamenti scorretti consentendo, allo stesso tempo, di rafforzare il potenziale competitivo di quelle imprese che adottano comportamenti virtuosi, sistemi produttivi rispondenti alla crescente domanda di sicurezza alimentare, di sostenibilità sociale e ambientale ma anche rispettosi di corrette regole competitive. Diverse iniziative in ambito comunitario sono state messe in campo per definire delle regole di base volte ad introdurre criteri omogenei cui adeguare i regimi facoltativi di certificazione, le relative adozioni ed anche l eventuale tutela. Il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali pertanto, aderendo agli Orientamenti UE sulle migliori pratiche riguardo ai regimi facoltativi di certificazione per i prodotti agricoli e alimentari - (2010/C 341/04) - intende promuovere il riconoscimento di regimi facoltativi di certificazione per alcuni prodotti di valore strategico per il sistema agricolo-alimentare nazionale, con la considerazione che potranno essere raggiunti effetti positivi sulle diverse fasi della filiera: a) a livello della fase primaria, ampliando l'accesso al mercato, la quota di mercato e i margini per i prodotti certificati e anche, eventualmente, aumentando l'efficienza e riducendo i costi di transazione; b) ai diversi livelli intermedi della filiera alimentare, garantendo il rispetto di determinate norme e tutelando pertanto la loro responsabilità e la loro reputazione per quanto riguarda il prodotto e le indicazioni riportate sull'etichetta; c) a livello di sistemi e processi produttivi il più possibile aderenti e rispettosi dei principi legati ai temi di sostenibilità sociale, ambientale ed economico; d) a livello di trading internazionale, rafforzando i regimi facoltativi di certificazione con un riconoscimento istituzionale, dal quale far derivare opportunità non marginali, tra le quali: una concentrazione dei flussi delle merci; una aggregazione delle imprese; una tutela a livello internazionale; la definizione di politiche di comunicazione coordinate; e) a livello dei consumatori, fornendo informazioni affidabili, garantite sulle caratteristiche del prodotto. Con questo obiettivo il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali intende raccogliere manifestazioni di interesse da parte degli operatori di alcune delle filiere più rappresentative per procedere ad un riconoscimento istituzionale di regimi facoltativi di certificazione atti a valorizzare i prodotti agro-alimentari nazionali con il dichiarato obiettivo di favorire migliori relazioni di mercato, di elevare il grado di sicurezza alimentare assicurando al contempo una sempre 2

più elevata trasparenza nei rapporti con il consumatore. Il percorso procedurale prevede: a) l acquisizione delle manifestazioni di interesse; b) la loro valutazione; c) iter procedurale di approvazione e sua pubblicizzazione. 2 I prodotti e i comparti produttivi interessati I regimi facoltativi di certificazione riguardano esclusivamente: a) i prodotti alimentari di cui all'articolo 2 del regolamento (CE) n. 178/2002; b) i processi e i sistemi di gestione connessi alla produzione e alla trasformazione dei prodotti alimentari di cui alla lettera a). Le filiere di prodotto selezionate per la prima fase della manifestazione d interesse sono: filiera olivicolo-olearia; filiera ortofrutticola; filiera vitivinicola. Con avvisi successivi potranno essere prese in considerazione proposte relative ad ulteriori filiere. 3 Requisiti della proposta di regime facoltativo di certificazione La proposta, con palese indicazione del prodotto e della filiera di riferimento cui si riferisce, dovrà essere conforme agli Orientamenti UE sulle migliori pratiche riguardo ai regimi facoltativi di certificazione per i prodotti agricoli e alimentari (2010/C 341/04). In particolare la proposta dovrà prevedere: 3

1. Coerenza con le disposizioni giuridiche in vigore nell'ue; nello specifico: 1.1. norme relative al funzionamento dei regimi, con riferimento alle norme relative al mercato interno e a quelle relative alla concorrenza; 1.2. norme sulla partecipazione dello Stato ai regimi (non possono comportare restrizioni basate sull'origine nazionale dei produttori od ostacolare altrimenti il mercato unico; qualsiasi aiuto deve essere conforme alle norme in materia di aiuti di Stato) 1.3. requisiti in materia di informazione dei consumatori e di etichettatura;. 1.4. norme relative al funzionamento dei regimi 1.5. norme relative al contenuto dei regimi (es: disposizioni regolamentari in materia di igiene e sicurezza alimentare, produzione biologica di prodotti agricoli, benessere degli animali, tutela dell'ambiente, norme di commercializzazione per prodotti specifici). 1.6. Norme che disciplinano la valutazione della conformità, la certificazione e l'accreditamento degli organismi di certificazione 2. Raccomandazioni concernenti la partecipazione al regime e il suo sviluppo 2.1. i regimi devono essere aperti, in base a criteri obiettivi, trasparenti e non discriminatori, a tutti i partecipanti che desiderano e possono rispettare il disciplinare; 2.2. trasparenza ed accesso alle informazioni inerenti al regime. 3. Requisiti del regime e chiarezza delle indicazioni date: 3.1. i regimi devono definire chiaramente gli obiettivi sociali, ambientali, economici e/o giuridici; 3.2. le indicazioni e i requisiti del regime devono basarsi su elementi oggettivi, concreti e verificabili, nonché su una documentazione scientificamente fondata e liberamente consultabile o messa a disposizione. 4. Raccomandazioni in materia di certificazione e ispezioni 4.1. Il processo di certificazione deve essere imparziale e indipendente 4.2. I costi di partecipazione e di certificazione o almeno i parametri per la definizione del costo - devono essere indicati e accessibili. 5. Raccomandazioni concernenti il riconoscimento reciproco e la valutazione comparativa o la sovrapposizione con altri regimi 5.1. Giustificazione della necessità del regime di certificazione proposto 4

La manifestazione di interesse deve essere corredata di: a) L indicazione della dicitura di accompagnamento del prodotto, oggetto del regime facoltativo di certificazione e la relativa filiera; b) un disciplinare/standard che definisca i requisiti del regime facoltativo di certificazione; c) un regolamento di certificazione che definisca al minimo le modalità di accesso alla certificazione, i criteri di verifica, la durata del certificato, le verifiche di sorveglianza, la classificazione delle non conformità; d) una scheda descrittiva del soggetto proponente (base sociale, attività statutaria, riconoscimenti istituzionali) ; e) eventuale marchio collettivo oppure la manifestazione della volontà di realizzare un marchio o logo. 4 Requisiti soggettivi e di rappresentatività La manifestazione di interesse può essere presentata esclusivamente da organizzazioni rappresentative della filiera per la quale si richiede il riconoscimento del Regime Facoltativo di Certificazione a livello nazionale. Possono presentare la manifestazione di interesse i seguenti soggetti: a. Aggregazioni di persone giuridiche legalmente costituite, attive in almeno due fasi della filiera di riferimento; b. Organismi interprofessionali riconosciuti o in via di riconoscimento ai sensi del Regolamento (UE) 1308/2013; c. Consorzi costituti i ai sensi del codice civile e /o loro associazioni rappresentative. Per garantire la rappresentatività della filiera a livello nazionale le organizzazioni proponenti devono possedere i seguenti requisiti: a. avere una base sociale presente in almeno 7 Regioni; 5

b. essere componenti di Tavoli di filiera, di Tavoli tecnici ministeriali formalmente costituiti o di Gruppi di lavoro istituzionali, per la specifica filiera di riferimento. 5 Requisiti del sistema di controllo dei regimi facoltativi di certificazione Le proposte di riconoscimento dei regimi facoltativi di certificazione dei prodotti alimentari devono prevedere un sistema di certificazione a cura di un organismo di certificazione riconosciuto ed accreditato ai sensi della norma UNI CEI EN/ISO 17065:2012 per il prodotto oggetto del regime facoltativo di certificazione riconosciuto. 6 Modalità di presentazione delle proposte Il Ministero, per la ricezione delle proposte preliminari, attiva una procedura a sportello cosi calendarizzata: a) 1 sportello: dalla data di pubblicazione del presente avviso fino al 31 gennaio 2018; b) 2 sportello: dal 1 marzo al 31 maggio 2018; c) 3 sportello: dal 1 giugno al 30 settembre 2018. La manifestazione d interesse, sottoscritta dal delegato della struttura proponente, giusta delega o procura, dovrà pervenire entro e non oltre le ore 20.00 delle suddette date, a mezzo PEC, indirizzata a: Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali Dipartimento delle politiche competitive, della qualità agroalimentare, ippiche e della pesca Dicor.dipartimento@pec.politicheagricole.gov.it inserendo nell'oggetto il seguente testo: "Presentazione di manifestazione di interesse per il riconoscimento di un regime facoltativo di certificazione per il settore/prodotto - I (o II o III ) sportello. Il proponente nella presentazione della manifestazione di interesse dichiara: di essere a conoscenza delle disposizioni che disciplinano la presentazione della manifestazione di interesse e che tale presentazione rappresenta una proposta preliminare che non impegna l amministrazione ricevente alla conclusione dell iter procedurale del riconoscimento. 6

Il trattamento dei dati inviati dai soggetti interessati si svolgerà in conformità alle disposizioni contenute nel D.lgs. 196/03 per finalità unicamente connesse alla presente procedura. 7 Procedure e criteri di valutazione Il Ministero, per il tramite di una specifica commissione interdipartimentale, effettua le opportune verifiche di conformità della documentazione allegata alla manifestazione di interesse e, entro 30 giorni comunica l ammissibilità o la non ammissibilità della proposta, invitando eventualmente a produrre documentazione integrativa. Il competente Ufficio della Direzione generale per la promozione della qualità agroalimentare e dell ippica effettua le debite comunicazioni ai competenti Uffici del Mise e della Commissione Europea. Il medesimo ufficio, ad esito positivo, predisporrà il decreto di riconoscimento dello specifico regime facoltativo di certificazione a firma del signor Ministro pro-tempore. I regimi facoltativi di certificazione per i prodotti agricoli e alimentari riconosciuti vengono iscritti in un apposito elenco pubblico, consultabile sul sito internet del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali. 8 Informazioni e pubblicizzazione Per informazioni e/o chiarimenti scrivere al seguente indirizzo di posta elettronica: L indirizzo internet contenente debite informazioni è il seguente: https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/serveblob.php/l/it/idpagina/12065 Roma, 21 dicembre 2017 Il Capo del Dipartimento Luca Bianchi 7