La protezione dal radon: panorama italiano e sguardi oltre frontiera

Documenti analoghi
Il radon nei luoghi di lavoro normativa, prevenzione e protezione

STATO. Fonte ed elaborazioni: Provincia di Pistoia.

Quadro normativo di riferimento

G - Località termali - Castel San Pietro Terme

Decreto Legislativo 26 maggio 2000, n. 241

Tracciato record modello Istat MOV/C per Comune

Tracciato record modello Istat MOV/C per Comune

Laboratorio Agenti Cancerogeni e Mutageni DiMEILA - INAIL Settore Ricerca e Certificazione

MOVIMENTO TURISTICO IN PROVINCIA DI PORDENONE - ANNO 2015

Comunità Montana Valle del Santerno (Borgo Tossignano, Casalfiumanese, Castel del Rio, Fontanelice)

TAVOLA MOVIMENTO CLIENTI NEGLI ESERCIZI RICETTIVI PER PAESE DI RESIDENZA, CATEGORIE E TIPOLOGIE DI ESERCIZI Anno 2015

6 T T U U R R I I S S M M O

Regione FVG - arrivi e presenze - italiani e stranieri dettaglio trimestrale anno 2011 (conf. 2010)

6 T T U U R R I I S S M M O

Capitolo 2 - MOVIMENTO DEI CLIENTI NELLE STRUTTURE RICETTIVE

autosnodato auto-treno con rimorchio totale incidenti trattore stradale o motrice auto-articolato

Tracciato record modello Istat MOV/C per Comune

Tracciato record modello Istat MOV/C per Comune

Tracciato record modello Istat MOV/C per Comune

6 TURISMO Strutture ricettive

Tracciato record modello Istat MOV/C per Comune

I FLUSSI TURISTICI DELL' ALBERGHIERO NEL COMPRENSORIO TURISTICO DEL FELTRINO: ANNI

aa Strutture ricettive

Tracciato record modello Istat MOV/C per Comune

Tracciato record modello Istat MOV/C per Comune

Delta del Po: arrivi, presenze e permanenza media nelle strutture ricettive per tipologia e provenienza dei turisti ( )

I FLUSSI TURISTICI DELL' ALBERGHIERO NEL COMPRENSORIO TURISTICO DEL COMELICO SAPPADA: ANNI

Tracciato record modello Istat MOV/C per Comune

Tracciato record modello Istat MOV/C per Comune

Tracciato record modello Istat MOV/C per Comune

Tracciato record modello Istat MOV/C per Comune

Tracciato record modello Istat MOV/C per Comune

I FLUSSI TURISTICI DELL' ALBERGHIERO NEL COMPRENSORIO TURISTICO DI CADORE AURONZO MISURINA: ANNI

Tracciato record modello Istat MOV/C per Comune

I FLUSSI TURISTICI DELL' ALBERGHIERO NEL COMPRENSORIO TURISTICO DI ARABBA MARMOLADA: ANNI

REGIONI TOTALE ITALIANI TOTALE GENERALE

Tracciato record modello Istat MOV/C per Comune

Tracciato record modello Istat MOV/C per Comune

Tracciato record modello Istat MOV/C per Comune

IL LAVORO E LE DONNE BIANCA BECCALLI. L Europa che vogliamo e il lavoro che progettiamo, Incontri Riformisti, sabato 5 luglio 2014 Tartano (Sondrio)

Tracciato record modello Istat MOV/C per Comune

GIORNATA MONDIALE DEL TURISMO XIV Rapporto sul turismo italiano Titolo intervento. Gian Paolo Oneto

Tracciato record modello Istat MOV/C per Comune

Tracciato record modello Istat MOV/C per Comune

Tracciato record modello Istat MOV/C per Comune

Tracciato record modello Istat MOV/C per Comune

AREA TERRITORIALE VALLE CAMONICA FLUSSO TURISTICO DATI COMPARATI ANNO PRECEDENTE

Tracciato record modello Istat MOV/C per Comune

IAT DARFO BOARIO TERME FLUSSO TURISTICO DATI COMPARATI ANNO PRECEDENTE

Note metodologiche Per maggiori informazioni:

AT VALLE CAMONICA FLUSSO TURISTICO DATI COMPARATI ANNO PRECEDENTE

I FLUSSI TURISTICI DELL' ALBERGHIERO NEL COMPRENSORIO TURISTICO DI CORTINA D'AMPEZZO: ANNI

IAT SALO' FLUSSO TURISTICO DATI COMPARATI ANNO PRECEDENTE

IAT EDOLO FLUSSO TURISTICO DATI COMPARATI ANNO PRECEDENTE

Note metodologiche Per maggiori informazioni:

Note metodologiche Per maggiori informazioni:

IAT GARDONE RIVIERA FLUSSO TURISTICO DATI COMPARATI ANNO PRECEDENTE

IAT PONTE DI LEGNO FLUSSO TURISTICO DATI COMPARATI ANNO PRECEDENTE

Mappatura radon: esempi in Europa e situazione in Italia. G.Torri, (ISIN Ispettorato per la sicurezza nucleare e la radioprotezione)

IAT SIRMIONE FLUSSO TURISTICO DATI COMPARATI ANNO PRECEDENTE

IAT TOSCOLANO MADERNO FLUSSO TURISTICO DATI COMPARATI ANNO PRECEDENTE

Note metodologiche Avvertenze Per maggiori informazioni:

AT BRESCIA E HINTERLAND FLUSSO TURISTICO DATI COMPARATI ANNO PRECEDENTE

IAT LIMONE SUL GARDA FLUSSO TURISTICO DATI COMPARATI ANNO PRECEDENTE

aderente a I dati sono suddivisi tra Città di Milano e Comuni appartenenti alla Città Metropolitana (provincia).

Ricognizione regionale sull attuazione del D.Lgs. Lgs.. 31/2001

La situazione Radon nel Lazio

Anno Regione Euro AL BE BG BM EL GA IB IG ND Totale 2017 PIEMONTE EURO

Gennaio-Febbraio 2018

Anno TOT CAPACITA' RICETTIVA FLUSSI TURISTICI 05/02/2019 TOTALE ITALIANI

Seminario sull attuazione dei programmi di sviluppo rurale

Il turismo nella Provincia di Forlì-Cesena - Anno 2014

AGGIORNAMENTI STATISTICI 2010

Persone che hanno subito incidenti in. Regioni

TRIESTE TURISTICA I NUMERI DELLA CRESCITA

Struttura Ex asl impegni prestazioni costo prestazioni Ticket Regione H , ,76 Basilicata H

A.P.T. della Provincia di Venezia - Ufficio Studi & Statistica

6. Serata di formazione continua per i consulenti in materia di radon

SPEDIZIONI LOGISTICS

Caratteri stazionali Capitolo 16 - L'esposizione. INFC - Le stime di superficie

Affitti Quota Latte - Periodo 2014/2015

Capitolo 8. Turismo Comune di Lecce - Ufficio Statistica di Lecce - Ufficio Statistica 127

Area Turismo. I dati relativi al turismo sono stati forniti dall Assessorato Regionale al Turismo e riguardano gli anni dal 2002 al 2011.

Le donne italiane nel mercato del lavoro

Seminario: L esposizione ai campi elettromagnetici e alle radiazioni ionizzanti Povo (TN) 23/03/2012

PRESENZE NEGLI ESERCIZI ALBERGHIERI PER CATEGORIA NELLE QUATTRO PROVINCE - ANNO

ARRIVI E PRESENZE IN STRUTTURE RICETTIVE E RICREATIVE REGIONALI Anno 2017 Gennaio Dicembre

IL CONTROLLO DELL ESPOSIZIONE AL RADON NEGLI AMBIENTI DI LAVORO: SITUAZIONE ATTUALE E PROSPETTIVE

Commenti a: Per un atterraggio morbido di Boeri et al.

Registro Italiano Donatori di Midollo Osseo

RISTORAZIONE 2015 RISTORAZONE ITALIANA, ECCELLENZA MONDIALE

Estate 2007 Indagine campionaria sul turismo in Sardegna Il comportamento di vacanza

Registro Italiano donatori di midollo osseo. Report di attività - anno 2011

Figura 1 - Territorio con copertura artificiale -Anno 2009 (incidenza percentuale sulla superficie totale)

Serie storica delle principali grandezze della scuola statale

Gli enti locali in Europa: panoramica e tendenze

I cambiamenti demografici e sociali del prossimo futuro

Area Turismo. I dati relativi al turismo sono stati forniti dall Assessorato Regionale al Turismo e riguardano gli anni dal 1999 al 2008.

Struttura Ex asl impegni prestazioni costo Ticket Regione

EVOLUZIONE DELLA SPESA SANITARIA

Transcript:

La protezione dal radon: panorama italiano e sguardi oltre frontiera D. de Bartolo, ARPA Lombardia, Settore Agenti Fisici, Milano Giornata di Studio EVOLUZIONE DELLA PROTEZIONE DELL AMBIENTE DALLE RADIAZIONI IONIZZANTI 2 febbraio 2006 Università degli Studi di Milano Dipartimento di Fisica Via Celoria, 16 Milano

RADON Il Radon è un gas radioattivo naturale prodotto dal decadimento del torio e dell uranio, elementi presenti nel terreno e nelle rocce. Nell ambiente esterno le concentrazioni di radon sono normalmente inferiori che negli ambienti chiusi a causa della diluizione con l aria. Negli ambienti interni invece, siano essi abitazioni o luoghi di lavoro, il radon si può accumulare e le sue concentrazioni possono assumere valori significativi L esposizione della popolazione al radon presente nell aria in ambienti chiusi) rappresenta uno dei principali fattori di rischio di tumore polmonare, dopo il fumo di sigaretta. Le principali sorgenti di RADON TERRENO ACQUA MATERIALI DA COSTRUZIONE

NORMATIVA ITALIANA AMBIENTI DI LAVORO Direttiva Europea 96/29/EURATOM à D.Lgs. 241/2000 AMBIENTI DI LAVORO: - luoghi di lavoro sotterranei o interrati - locali seminterrati o al piano terreno (nelle radon prone areas) - altre attività

AMBIENTI DI LAVORO ATTIVITA LAVORATIVE Art.10 bis, comma 1, lettera a) - attività lavorative in tunnel, sottovie, catacombe, grotte e, comunque, in tutti i luoghi di lavoro sotterranei o interrati: il datore di lavoro deve fare la misurazione della concentrazione di radon entro 24 mesi dall inizio dell attività. livelli d azione: la concentrazione di radon misurata come media annuale non deve superare il livello d azione fissato in: 500 Bq/m³. Se si supera questo livello si valuta un secondo livello d azione di 3 msv/a (si tiene conto del tempo di permanenza). Per scuole dell obbligo, scuole materne e asili nido vale il primo livello d azione

AMBIENTI DI LAVORO Obblighi del datore di lavoro: fare eseguire le misure di esposizione di radon nei luoghi di lavoro. richiedere una relazione tecnica contenente i risultati di misura. fare ripetere ogni anno le misurazioni se i valori misurati sono compresi tra 0,8 e 1,0 dei livelli di azione. in caso di superamento dei livelli di azione, dare comunicazione agli organi di vigilanza (Arpa, Appa, A.S.L., e Direzioni Provinciali del Lavoro). in caso di superamento dei livelli d azione, sentito l esperto qualificato, adotta subito le necessarie azioni di rimedio che devono essere completate (con relative misure di controllo) entro 3 anni dal rilascio della relazione tecnica. se, nonostante le azioni di rimedio non si è riusciti a rientrare nella norma, il datore di lavoro deve porre in atto la sorveglianza fisica di radioprotezione, come imposto dal Capo VIII del DL 230 ove applicabile (classificazione dei lavoratori, sorveglianza fisica, sorveglianza medica ecc.).

AMBIENTI DI LAVORO locali seminterrati o al piano terreno (nelle radon prone areas) Art.10 bis, comma 1, lettera b) - attività lavorative in superficie in zone ben individuate (radon prone areas): il datore di lavoro è tenuto ad effettuare le misure di concentrazione di radon, a partire dai locali seminterrati o al piano terreno, entro 24 mesi dall inizio dell attività o dall individuazione effettuata dalle Regioni e Province Autonome.

AMBIENTI DI LAVORO Altre attività Art.10 bis, comma 1, lettera c), d) ed e): (c) attività lavorative implicanti l uso o lo stoccaggio di materiali abitualmente non considerati radioattivi, ma contenenti radionuclidi naturali. (d) Attività lavorative che comportano la produzione di residui abitualmente non considerati radioattivi, ma contenenti radionuclidi naturali. (e) Attività lavorative in stabilimenti termali o attività estrattive non disciplinate dal capo IV. Il datore di lavoro è tenuto ad effettuare, entro 24 mesi dall inizio dell attività, una valutazione preliminare sulla base di misurazioni espletate secondo le indicazioni e le linee guida della Commissione. Regime transitorio: l obbligo di effettuare le valutazioni delle esposizioni entra in vigore il 1 settembre 2003, fermo restando i 24 mesi di tempo per effettuarle.

Il radon in Italia: indagine nazionale Alto Adige Valle d Aosta Piemonte Liguria Trentino Lombardia Veneto Emilia-Romagna Friuli- Venezia Giulia 20 40 Bq/m 3 40 60 Bq/m 3 60 80 Bq/m 3 80 100 Bq/m 3 Indagine nazionale sulla esposizione alla radioattività naturale in un campione di 5000 abitazioni (1989/1997) 100 120 Bq/m 3 Toscana Umbria Marche Media annuale nazionale della concentrazione di radon: Lazio Abruzzo 70 Bq/m 3 Molise Sardegna Campania Puglia Basilicata Percentuale di abitazioni con concentrazione Calabria > 200 Bq/m 3 : 4.1% > 400 Bq/m 3 : 0.9% Sicilia

RADON PRONE AREAS Aree con elevata probabilità di alte concentrazioni di radon La normativa nazionale italiana prevede che ogni regione proceda all individuazione delle radon prone areas (art. 10-ter, comma 2, D.L.vo 241/00) entro il 31 agosto 2005 Le indicazioni e i criteri per l individuazione delle radon prone areas avrebbero dovuto essere individuati dalla Sezione Speciale della Commissione Tecnica di cui all art.9 del D.Lgs. 230/95, che come noto non si è ancora insediata.

RADON PRONE AREAS Regioni italiane Poiché perdura la mancata istituzione della Commissione tecnica di cui all art. 10- septies del decreto (non sono quindi stati definiti i criteri per l individuazione delle radon prone areas ), non è risultato possibile per le Regioni ottemperare all individuazione delle suddette aree nei tempi e nei modi definiti dalla normativa. Moltissimo lavoro è comunque stato fatto dalle Regioni italiane per caratterizzare il proprio territorio, facendo riferimento, in modo non coordinato, alle modalità adottate in altri Paesi o Regioni Europee e non, oltre che ai contenuti della bozza del Piano Nazionale Radon Alcune Regioni hanno già divulgato i risultati delle proprie ricognizioni, le altre valutano se e come procedere in tal senso. Nell ambito del gruppo di lavoro Rischi da radiazioni del Coordinamento Interregionale della Prevenzione (DG Sanità), si è evidenziata la necessità di attivarsi autonomamente, come già avvenuto nel caso delle linee guida per le misure di radon nei luoghi di lavoro sotterranei, per produrre indicazioni che possano rappresentare un riferimento comune per l impostazione/proseguimento delle attività nelle Regioni e che possano anche fungere da base per i futuri criteri da emanare a livello nazionale.

ABITAZIONI Assenza di normativa italiana La raccomandazione 90/143/Euratom del 21-02-1990 la Comunità Europea, nell intento di armonizzare gli standard di protezione negli Stati Membri, ha indicato due valori di riferimento: - 400 Bq/m 3 per le abitazioni già esistenti, raccomandando altresì che l adozione di provvedimenti correttivi avvenga con una urgenza proporzionale al superamento di tale valore. - 200 Bq/m 3 per le abitazioni di futura edificazione, da garantire utilizzando opportune tecniche preventive.

ICRP Publication 60 Il radon nelle abitazioni viene preso in considerazione a causa dell entità del problema. La Commissione raccomanda : la miglior scelta di un livello di azione è quella che individua un numero significativo, ma non ingestibile, di case da risanare. Non è assolutamente detto che lo stesso livello di azione sia appropriato per tutti i Paesi. ICRP Publication 65 Protection against Radon-222 at Home and at Work Livelli di azione per interventi in abitazioni (in relazioe alla concentrazione media annuale: l azione deve produrre una sostanziale riduzione dell esposizione al radon. Una volta deciso, l intervento deve essere ottimizzato) La commissione raccomanda che i livelli d azione siano scelti dalle autorità nel range 3 10 msv (effective dose) 200-600 Bq/m 3 (radon concentration)

Quadro di riferimento normativo internazionale Livelli d'azione Stato Abitazioni Scuole Luoghi di lavoro EUROPA Austria 400 200 400 (200) Belgio - - - Danimarca 200, 400 400 400 Finlandia 400 200 400 Francia - - - Germania (250), 400-1000* 3000* Grecia - - - Irlanda 200 150 200 Italia - 500 500 Lussemburgo 150 150 150 Norvegia 200 800 800 Olanda - - - Portogallo - - - Regno Unito 200 400 400 Rep. Ceca 500 250 500 Slovacchia 500 250 - Slovenia 400 - - Spagna - - - Svezia 200, 400 200 400 (200) Svizzera 400, 1000 1000 3000 ALTRI PAESI Australia 200 1000 1000 Canada 800 800 - Stati Uniti 150 150

UK radon programme La crescente attenzione mondiale all esposizione al radon nelle abitazioni ha portato ad iniziare delle indagini in UK fra il 1970 1980 Linea politica generale: - trovare le case più a rischio e risanarle - prevenire il problema nelle nuove costruzioni - controllo occupazionale - ricerca 1970 1980 misure effettuate in 2100 famiglie media aritmetica 20 Bq/m 3 stima : 100000 case sopra i 200 Bq/m 3 correlazione con la geologia : non sempre ha dato buoni risultati 1987 : NRPB raccomanda che di intraprendere azioni per ridurre concetrazioni rason maggiori di 400 Bq/m 3 nelle case esistenti e 100 Bq/m 3 nelle nuove 1990 : NRPB definisce formalmente il livello di azione a 200 Bq/m 3

UK radon programme E stato anche introdotto il concetto di RADON AFFECTED AREAS: aree nelle quali ci si aspetta che le concentrazioni di radon in più dell 1% delle abitazioni esistenti superino il livello di azione Nel 1991 House of Commons Environment Commettee: raccomanda entro il 2000 il governo identifichi la maggioranza delle case al di sopra del livello di azione. Mappatura: alcune aree con risoluzione di 1 km e altre di 5 km Punto di partenza per identificare abitazioni più a rischio Programmi condotti separatamente in Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord

Successo della campagna di misura, ma solo il 10-20 % dei proprietari risanano Coinvolgimento delle autorità locali per incoraggiare i risanamenticampagne di misura locali Misure in circa 500000 case in UK Identificate 50000 case sopra il livello di azione Introduzione da parte del governo di un progetto per offrire assistenza economica per i costi di risanamento

SVIZZERA 814.50: Legge sulla radioprotezione (LRaP) del 22 marzo 1991 art. 24 Aumento durevole della radioattività nell ambiente art. 47 Esecuzione Art. 110 814.501 Ordinanza sulla radioprotezione (ORaP) del 22 giugno 1994 Valori limite per le concentrazioni di radon nei locali di abitazione e di soggiorno: 1000 Bq/m 3 (media annua) Valori limite per le concentrazioni di radon nelle aree di lavoro: 3000 Bq/m 3 (media sulla durata mensile del lavoro) Valore operativo: per le nuove costruzoni e le ristrutturazioni e per i risanamenti: 400 Bq/m 3 Costi delle misure a carico del proprietario Art.113: Provvedimenti Risanamento: a carico del proprietario entro 3 anni

SVIZZERA 814.501 Ordinanza sulla radioprotezione (ORaP) del 22 giugno 1994 Art. 118 Servizio tecnico e d informazione sul radon dell UFSP a. regolarmente, emana raccomandazioni e conduce campagne di misurazione, in collaborazione con i Cantoni; b. consiglia i Cantoni, i proprietari di case e gli altri interessati circa i problemi legati al radon; c. informa regolarmente l opinione pubblica sulla problematica del radon in Svizzera; d. consiglia le persone e i servizi interessati sui provvedimenti protettivi adeguati; e. svolge regolarmente valutazioni sugli effetti delle misure; f. può svolgere indagini in merito alla provenienza e agli effetti del radon; g. fornisce regolarmente ai Cantoni una panoramica delle aree a concentrazione di radon

SVIZZERA Obiettivi principali programma radon (1994 2014) Risanamenti nelle zone a elevata concentrazione di radon -misurazioni in tutti i locali abitabili interessati -risanamenti di tutti gli edifici con una concentrazione di radon elevata -nessun superamento del valore limite a partire dal 2014 -Risanamenti fuori dalle zone a elevata concentrazione di radon -informazione della popolazione -miglioramento dell accesso ai dosimetri -promozione dell iniziativa personale -Nuove costruzioni e ristrutturazioni in tutta la Svizzera: -attuazione delle norme edilizie -informazione e formazione dei professionisti dell edilizia

SVIZZERA

SVIZZERA

ICRP situazione attuale ICRP Publication 60 Pratica: qualunque attività umana che implichi un rischio da radiazioni ionizzanti provenienti da una sorgente artificiale (produzione, trattamento, detenzione, manipolazione ecc.) o da radionuclidi naturali. Intervento: qualunque attività mirante a prevenire o a limitare l esposizione di persone derivante da sorgenti che non fanno parte di una pratica o sono fuori controllo a seguito di incidenti. Nel caso del radon alle volte nei luoghi di lavoro c è la difficoltà nel fare una distinzione fra queste due tipologie

ICRP situazione futura ICRP 2005 Draft optional source: l esistenza o la natura della sorgente sono frutto di una scelta controllable source: la sorgente o l esposizione ad essa sono controllabili unavoidable source: né l esistenza né la natura della sorgente sono frutto di una scelta, ma le vie di accesso all uomo sono controllabili Obiettivo: ridurre la dose agli individui tramite Protective Action Levels importanza della dose al singolo individuo Livelli di dose individuale al disopra dei quali si propone che si cerchi di fare tutto il possibile per ridurre la dose.

ICRP 2005 Draft Sorgenti naturali La commissione intende includere esplicite raccomandazioni per la protezione dalle sorgenti naturali. E la controllabilità dell esposizione a determinare se le esposizioni sono incluse o escluse dal sistema di protezione. Il controllo del radon ne è un caso particolare a causa della sua natura ubiqua. La commissione continuerà sulla strada tracciata dell ICRP 65 Per esposizioni al di sopra di un certo livello (Exclusion level) si applicherà il sistema di protezione.

Conclusioni 1/3 ITALIA NORMATIVA ABITAZIONI: la normativa nazionale sul radon non le contempla RADON PRONE AREAS: le Regioni dovrebbero determinarle, ma mancano i criteri per la loro individuazione (avrebbero dovuto essere elaborati dalla Sezione Speciale della Commissione Tecnica di cui all art.9 del D.Lgs. 230/95, che come noto non si è ancora insediata) Le Regioni si sono mosse in modo indipendente per caratterizzare il proprio territorio, ma si è evidenziata la necessità di attivarsi autonomamente, per produrre indicazioni che possano rappresentare un riferimento comune

Conclusioni 2/3 ESTERO ( UK e SVIZZERA) Le esperienze illustrate di UK e Svizzera mostrano come la problematica radon sia stata presa in considerazione come un problema ambientale e sanitario importante Programmi radon per Individuare le abitazioni che superano i livelli di azione per far risanare Importanza di - elevato coinvolgimento locale - informazione alla popolazione

Conclusioni 3/3 ICRP draft 2005 Importanza della dose al singolo individuo E il controllo della dose che è importante per proteggere gli individui, indipendentemente da quale sia la sorgente Sorgenti naturali RADON: la commissione continuerà sulla strada tracciata dell ICRP 65 Si sta inoltre considerando un approccio analogo anche per altre sorgenti naturali controllabili ( 40 K, serie di decadimento di 238 U e 232 Th)