REGOLAMENTO DEL GRUPPO SARA

Documenti analoghi
Regolamento del Comitato per le Nomine

REGOLAMENTO DEL COMITATO NOMINE E REMUNERAZIONE DI ITALGAS S.P.A.

Corporate Governance. Consiglio di amministrazione 23 marzo 2007

REGOLAMENTO DEL COMITATO CONTROLLO E RISCHI E OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE DI SNAM S.P.A.

REGOLAMENTO DEL COMITATO PARTI CORRELATE E SOGGETTI COLLEGATI. DI POSTE ITALIANE S.p.A.

Regolamento del Comitato per la Remunerazione di UBI Banca S.p.A.

REGOLAMENTO ORGANIZZATIVO DEL COMITATO CONTROLLO E RISCHI. DI ENEL GREEN POWER S.p.A.

REGOLAMENTO ORGANIZZATIVO DEL COMITATO CONTROLLO E RISCHI. DI ENEL S.p.A.

Regolamento del COMITATO CONTROLLO E RISCHI

Documento approvato dal Consiglio di Amministrazione de Il Sole 24 Ore S.p.A. nella riunione del 20 agosto 2007

REGOLAMENTO DEL COMITATO NOMINE E CORPORATE GOVERNANCE. DI POSTE ITALIANE S.p.A.

REGOLAMENTO del Comitato per la Remunerazione di SNAI S.p.A.

REGOLAMENTO DEL COMITATO PER LE NOMINE, GOVERNANCE E SOSTENIBILITA

Regolamento del Comitato per le nomine di Eni S.p.A.

REGOLAMENTO DEL COMITATO NOMINE DI POSTE ITALIANE S.p.A.

REGOLAMENTO ORGANIZZATIVO DEL COMITATO CONTROLLO E RISCHI. DI ENEL S.p.A.

REGOLAMENTO DEL COMITATO CONTROLLO E RISCHI

REGOLAMENTO DEL COMITATO CONTROLLO E RISCHI

Regolamento del Comitato Corporate Governance e Scenari

Regolamento Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità (che svolge anche la Funzione di Comitato per le Operazioni con Parti Correlate)

REGOLAMENTO ORGANIZZATIVO DEL COMITATO PER LA CORPORATE GOVERNANCE. E LA SOSTENIBILITÀ DI ENEL S.p.A.

REGOLAMENTO ORGANIZZATIVO DEL COMITATO PER LE NOMINE E LE REMUNERAZIONI. DI ENEL S.p.A.

COMITATO REMUNERAZIONI

PRYSMIAN S.P.A. COMITATO CONTROLLO E RISCHI. Regolamento. Regolamento del Comitato Controllo e Rischi

Regolamento di funzionamento del Comitato Controllo Interno e Rischi di Gala S.p.A.

Regolamento del Comitato Controllo e Rischi

Technogym S.p.A. Regolamento del comitato controllo e rischi

REGOLAMENTO DEL COMITATO NOMINE DI SNAM S.P.A. Il presente Regolamento, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 13 febbraio 2018,

Regolamento del COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO

PRYSMIAN S.P.A. COMITATO. Regolamento PER LA REMUNERAZIONE, LE NOMINE E LA SOSTENIBILITÀ

3 IAS 24 (testo in vigore alla data di approvazione della presente procedura)

Regolamento Comitato Remunerazione e Nomine

REGOLAMENTO ORGANIZZATIVO DEL COMITATO PER LE NOMINE E LE REMUNERAZIONI. DI ENEL GREEN POWER S.p.A.

Technogym S.p.A. Regolamento del comitato per le nomine e la remunerazione

Regolamento del Comitato per la Remunerazione e le Nomine

REGOLAMENTO DEL COMITATO CONTROLLO E RISCHI

REGOLAMENTO COMITATO RISCHI CONSILIARE

Attribuzioni riservate ex art c.c. in via esclusiva al Consiglio di. Amministrazione

Procedura per la gestione delle operazioni con Parti Correlate

Regolamento del Comitato per la Remunerazione di UBI Banca S.p.A.

REGOLAMENTO DEL COMITATO NOMINE

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE INTERNA ED IL TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI RISERVATE PER LA COMUNICAZIONE ALL ESTERNO

Regolamento del Compensation Committee di Eni SpA

REGOLAMENTO DEL COMITATO NOMINE E REMUNERAZIONI

Pianificazione dell attività di vigilanza del Collegio Sindacale

Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A. Bologna, Via Triumvirato, 84 Codice Fiscale e Partita IVA

Regolamento del Comitato investimenti

COMUNE DI SONNINO REGOLAMENTO COMMISSIONI CONSILIARI

Regolamento del Comitato Controllo e Rischi

Aggiornamento: 23 marzo 2015 PROCEDURA IN MATERIA DI OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

COMUNITA MONTANA VALLE TROMPIA REGOLAMENTO DEL SISTEMA BIBLIOTECARIO

Modifiche statutarie. Assemblea degli Azionisti

REGOLAMENTO PER IL CONTROLLO ANALOGO NELLE SOCIETA IN HOUSE 2016

Regolamento del Comitato Sostenibilità e Scenari di Eni SpA

Procedura sui flussi informativi verso Consiglieri e Sindaci

Regolamento del Comitato per le Nomine di Eni SpA

CONFERENZA ISTITUZIONALE DEGLI ENTI SOCI PER IL CONTROLLO ANALOGO SULLA SOCIETÀ UMBRIA SALUTE SCARL REGOLAMENTO

Società Ambiente del Sud-Ovest Milanese s.r.l. Sede Sociale ed Amministrativa: Via Roma, Gaggiano (MI) Italia

ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI APRILE Proposta di revisione del testo statutario con modifica di alcuni articoli:

PROCEDURA PER LE INFORMAZIONI AL COLLEGIO SINDACALE

REGOLAMENTO COMITATO CONTROLLO, RISCHI, REMUNERAZIONE E NOMINE

SIT S.P.A. REGOLAMENTO DEL COMITATO REMUNERAZIONE

ARTICOLO 1. Il presente Regolamento, approvato dal Consiglio di Amministrazione con delibera del 14 giugno

Il modello di governance dualistico per le società chiuse

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO DI INDIRIZZO STRATEGICO

REGOLAMENTO DEL COMITATO RISCHI

Procedura sui flussi informativi verso Consiglieri e Sindaci

Regolamento del Comitato per la Sostenibilità e il Territorio

Art. 3 - Oggetto. Art. 3 - Oggetto. Art. 4 - Durata. Art. 4 - Durata. Art. 5 - Capitale sociale. Art. 5 - Capitale sociale

W I S E S G R S. p. A.

INDICE. Allegato n. 1 Modello di Codice di comportamento dei rappresentanti del Comune di Monteriggioni nominati in società soggetta a controllo.

COMUNE DI CORTONA REGOLAMENTO PER IL CONTROLLO ANALOGO NELLE SOCIETA IN HOUSE

Modifica degli articoli 13 (Assemblea degli Azionisti) e 18 (Consiglio di Amministrazione) dello Statuto Sociale; deliberazioni inerenti e conseguenti

SNAI S.p.A. REGOLAMENTO DEL COMITATO CONTROLLO E RISCHI

EL.EN. S.P.A. REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

Assemblea straordinaria dei Soci

art.150, I c. D. Lgs. n. 58/1998

REGOLAMENTO PER IL CONTROLLO SULLE SOCIETA PARTECIPATE E GLI ALTRI ORGANISMI GESTIONALI ESTERNI

Attività e responsabilità degli amministratori nella Governance d impresa

REGOLAMENTO DEL COMITATO CONTROLLO E RISCHI. DI POSTE ITALIANE S.p.A.

LINEE GUIDA E CRITERI PER L IDENTIFICAZIONE DELLE OPERAZIONI SIGNIFICATIVE E CON PARTI CORRELATE.

COMUNE DI MONTEMILETTO PROVINCIA DI AVELLINO

Procedura per l adempimento degli obblighi informativi di cui all art. 150, co. 1, D. Lgs. n. 58 del 24 febbraio 1998

Economia dei gruppi e bilancio consolidato. Le operazioni iinfragruppo e con parti correlate

Assemblea degli Azionisti. 28 aprile 2015 (prima convocazione) 30 aprile 2015 (seconda convocazione)

MAGNIFICA COMUNITA DI FIEMME

RAPPORTI CON PARTI CORRELATE

Procedure per le Operazioni con Parti Correlate

PROCEDURA PER L ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI INFORMATIVI DI CUI ALL ART. 150, COMMA 1, D. LGS. N. 58 DEL 24 FEBBRAIO 1998

DE LONGHI S.p.A. CODICE DI AUTODISCIPLINA

Regolamento Nucleo Interno di Valutazione

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE PER IL CONTROLLO ANALOGO DI COMO ACQUA

LA COMMISSIONE NAZIONALE PER LE SOCIETÀ E LA BORSA. VISTA la legge 7 giugno 1974, n. 216, e successive modificazioni;

Regolamento del Dipartimento di Economia, Ingegneria, Società e Impresa (D.E.Im.) Art. 1 Oggetto della disciplina

Transcript:

REGOLAMENTO DEL GRUPPO SARA

INDICE GENERALE Premessa... Pag. 3 Principi Generali del Regolamento di Gruppo.... 6 Modalità e Principi Attuativi del Regolamento di Gruppo.... 9 Indice Allegati.... 11 Allegato 1: Regolamento del Comitato per il Controllo Interno e la Corporate Governance.... 12 Allegato 2: Regolamento del Comitato per le Nomine. 16 Allegato 3: Regolamento del Comitato per le Remunerazioni.. 19 Allegato 4: Regolamento del Comitato Investimenti di Gruppo.. 22 Allegato 4 bis: Regolamento del Comitato per le operazioni con il Socio di Maggioranza. 25 Allegato 5: Linee guida in tema di informativa sulle operazioni con parti correlate 28 Allegato 6: Operazioni riservate alla competenza deliberativa ovvero autorizzativa del Consiglio di Amministrazione 35 Normativa richiamata 38 2

PREMESSA Il Gruppo Sara ha deciso di dotarsi di un Regolamento di Gruppo con lo scopo di definire e regolare meglio i rapporti tra la Capogruppo e le Società del Gruppo e tra le Società stesse. In questa premessa è doveroso richiamare: - le motivazioni del Regolamento; - gli obiettivi del Regolamento; - la collocazione del Regolamento nell ambito dell ordinamento normativo del Gruppo. 1. Motivazioni Le più importanti motivazioni di adozione del Regolamento di Gruppo sono conseguenti allo sviluppo societario di Sara e all articolazione raggiunta come società Capogruppo. Nel contempo, Sara si propone di recepire le indicazioni normative sia nazionali che comunitarie in materia di corporate governance. 1.1. Contesto di mercato In questi ultimi anni, sia in Europa che nel resto del mondo, si è assistito ad una generalizzata e progressiva concentrazione dei mercati, con la conseguente formazione di gruppi articolati, con grande capacità di investimento in risorse umane ed attività. Tale processo ha caratterizzato anche il comparto dei servizi finanziari ed il settore assicurativo. Una delle caratteristiche dei gruppi è quella di sviluppare un ampio spettro di attività per servire i clienti e creare valore. All interno di queste attività si possono concretizzare iniziative congiunte tra diverse unità del Gruppo (ad esempio: joint venture bancarie-assicurative, società-prodotto e società di servizi). Un tema primario per essere competitivi sui mercati diventa quindi la capacità di governo unitario di tutte le componenti del Gruppo, sia ai fini della gestione economica e patrimoniale, sia ai fini di un approccio unitario ai clienti. 1.2. Strategie del Gruppo Il Gruppo Sara intende utilizzare in modo sinergico, coordinato e controllato tutte le risorse nei campi di presenza delle Società del Gruppo stesso e ciò rende necessario il costante controllo del livello dei rischi assicurativi, finanziari ed operativi ai fini della sua ottimizzazione. 1.3. Indicazioni normative Il mutamento di contesto evidenziato in precedenza è stato recepito in diverse normative, anche di carattere comunitario, volte espressamente alla tutela del mercato, dei soci e dei clienti ed alla salvaguardia della correttezza operativa dei Gruppi. Tra tali norme, vanno ricordate in via principale: 3

quella sulla vigilanza supplementare sulle imprese di assicurazione e riassicurazione; quella sui gruppi assicurativi quella sulle operazioni infragruppo; quella sul sistema di controllo interno, che stabilisce gli obiettivi del sistema stesso nella garanzia di efficienza ed efficacia dei processi aziendali, nell attendibilità dei dati, nella salvaguardia del patrimonio e nella conformità dell attività di impresa alle normative, alle direttive e alle procedure aziendali; quella sulla responsabilità amministrativa delle imprese; quella della riforma del diritto societario; la normativa in materia di intermediazione finanziaria e di corporate governance. la normativa riguardante la direttiva Solvency 2 Tali regole vanno concordemente nella direzione di riconoscere i Gruppi come organismi il cui operato sul mercato deve essere controllabile internamente e trasparente verso l esterno. 2. Obiettivi del Regolamento Gli obiettivi del Regolamento sono quelli di configurare le norme di governo e l architettura organizzativa del Gruppo per consentire: alla Capogruppo di esercitare l attività di indirizzo, governo e controllo, di promuovere la gestione efficiente e la valorizzazione delle singole società e del Gruppo nel suo complesso, nell interesse anche dei Soci; alle Società del Gruppo di operare, pur nella loro autonomia, in armonia con il modello di governo definito. 3. Collocazione nell ambito dell ordinamento normativo del Gruppo Il Regolamento si inserisce nel quadro delle fonti normative del Gruppo, alcune delle quali già presenti (gli Statuti societari) e altre di prevista emanazione. L architettura normativa è pertanto composta da: lo Statuto Sociale della Capogruppo, Sara Assicurazioni S.p.A.; il Regolamento Assembleare della Capogruppo Sara Assicurazioni S.p.A.; i Regolamenti dei Comitati della Capogruppo (organi collegiali di emanazione del Consiglio di Amministrazione della Sara Assicurazioni S.p.A., così come previsto dallo Statuto Sociale della stessa e per i quali si fa rinvio agli allegati 1, 2, 3, 4 e 4 bis che fanno parte integrante del presente Regolamento); gli Statuti Sociali delle diverse Società del Gruppo Sara; il Codice Etico delle Società del Gruppo Sara; il Regolamento del Gruppo Sara (il presente documento) Il Regolamento emanato dalla Capogruppo sarà presentato per la sua adozione ai Consigli di Amministrazione delle Società facenti parte del Gruppo, in modo che ognuna di esse, pur nella propria autonomia, lo assuma a base della propria attività. 4

Il Regolamento esplica la propria validità in coerenza con le disposizioni di legge e le normative specifiche di Vigilanza, relative alle diverse aree di attività. 5

PRINCIPI GENERALI DEL REGOLAMENTO DI GRUPPO I principi generali ai quali si ispira il Regolamento di Gruppo e ai quali si devono conformare tutte le Società del Gruppo Sara sono i seguenti: 1. Viene istituita la posizione di Direttore Generale di Gruppo. 2. Al Direttore Generale di Gruppo è riservato un posto nel Consiglio di Amministrazione di ogni Società del Gruppo al fine di fornire adeguato coordinamento e omogeneità tra la Capogruppo e le controllate e tra le singole controllate stesse. A tale figura rispondono inoltre tutti gli Amministratori Delegati/Direttori Generali delle Società del Gruppo per quanto riguarda l operatività di ogni singola Società. 3. E compito del Consiglio di Amministrazione della Capogruppo delineare le linee guida delle strategie delle diverse Società del Gruppo. Il Direttore Generale della Capogruppo ha l incarico di riportare tali linee guida nei Consigli di Amministrazione delle singole controllate e di riferire periodicamente al Consiglio di Amministrazione della Capogruppo su quanto intrapreso da tali Società e sui risultati raggiunti. 4. Le Società del Gruppo recepiscono le linee guida della Capogruppo attraverso la redazione di piani industriali e budget annuali ed operano sulla base di quest ultimi provvedendo a periodiche verifiche attraverso la redazione di consuntivi di periodo. La Capogruppo verifica preventivamente la corrispondenza dei piani industriali e dei budget annuali delle controllate con le linee guida date e gli scostamenti con i consuntivi di periodo. Il piano industriale ed il budget consolidato di Gruppo vengono sottoposti all approvazione del Consiglio di Amministrazione della Capogruppo. 5. Le Società del Gruppo pongono particolare attenzione nel monitorare gli interessi degli Amministratori nelle operazioni della Società sulle quali sono chiamati a decidere, nelle operazioni con parti correlate ed in generale riguardo i conflitti di interesse. Al fine di assicurare la trasparenza sulle operazioni con parti correlate prevista dalla normativa applicabile le stesse società si attengono alle linee guida contenute nell allegato 5. 6. Gli Organi Amministrativi, gli Amministratori Delegati e i Direttori Generali di tutte le Società del Gruppo, nonché il Direttore Generale della Capogruppo, devono ottenere la preventiva autorizzazione del Consiglio di Amministrazione della Capogruppo per l attuazione di ogni operazione che, secondo quanto previsto dall allegato 6 che fa parte integrante del presente Regolamento, abbia rilievo economico-finanziario e/o di rilevante impatto strutturale-organizzativo o con parti correlate. 7. La completezza delle informazioni a disposizione degli Amministratori rappresenta condizione essenziale per il corretto esercizio delle competenze e delle responsabilità di indirizzo strategico e organizzativo degli organi amministrativi della Capogruppo e delle Società del Gruppo delineate dall art. 2381 del codice civile. Gli Amministratori della 6

Capogruppo e delle Società del Gruppo sono tenuti ad agire in modo informato. Le informazioni e i documenti a supporto dell attività dei Consigli di Amministrazione dovranno essere: a. tempestivi, b. chiari, completi e agevolmente fruibili, c. riferibili ad un responsabile specificamente individuato. 8. Il Presidente della Capogruppo e i Presidenti delle Società del Gruppo, nell ambito delle responsabilità fissate dal 1 comma dell art. 2381 del codice civile, potranno emanare specifiche disposizioni di dettaglio affinché sia garantito il necessario flusso informativo in occasione delle convocazioni dei Consigli di Amministrazione, avvalendosi a tal fine della collaborazione delle segreterie societarie. 9. Gli organi delegati e tutte le funzioni aziendali della Capogruppo e delle Società del Gruppo, nell ambito delle attività di pertinenza, hanno la responsabilità di assicurare la produzione delle informazioni e dei documenti necessari alla corretta informazione degli Organi Amministrativi. 10. La Capogruppo definisce e mantiene in costante aggiornamento, a seconda dell evoluzione del Gruppo e dei contesti interni ed esterni di riferimento, i presenti principi generali del Regolamento di Gruppo, i principi attuativi e le modalità operative di coordinamento dello stesso. Disposizioni particolari derivanti dalla normativa speciale sulle imprese assicurative e riassicurative. La Capogruppo nella qualità di Capogruppo del Gruppo Assicurativo Sara ai sensi del Regolamento Isvap n. 15 assume il ruolo di referente dell IVASS per la vigilanza sul Gruppo assicurativo. In tale veste adotta nei confronti delle società componenti il Gruppo i provvedimenti per l attuazione delle disposizioni impartite dall IVASS nell'interesse della stabile ed efficiente gestione del gruppo assicurativo" e comunque espleta tutti i compiti previsti dalla suddetta normativa. E compito del Direttore Generale di Gruppo assicurare il rispetto della suddetta normativa La determinazione dei criteri per il coordinamento e la direzione delle imprese del gruppo assicurativo e per l attuazione delle disposizioni impartite dall IVASS sono riservate alla esclusiva competenza dell'organo Amministrativo della Capogruppo. L Organo Amministrativo delle imprese che fanno parte del gruppo assicurativo è tenuto a dare attuazione ai provvedimenti adottati dalla capogruppo in esecuzione delle disposizioni impartite dall IVASS nell'interesse della stabile ed efficiente gestione del Gruppo. LOrgano Amministrativo delle imprese che fanno parte del Gruppo assicurativo è tenuto a fornire alla Capogruppo la necessaria collaborazione nonché ogni dato, documento ed informazione per l'adozione dei provvedimenti da parte di quest'ultima. Gli Organi Amministrativi, di tutte le Società del Gruppo sono tenuti a fornire alla Capogruppo le informazioni da questa richieste ai fini 7

dell'esercizio della vigilanza supplementare sull'impresa di assicurazione o sul Gruppo assicurativo così come stabilito dall art. 212 del Codice delle Assicurazioni Private. 8

MODALITA E PRINCIPI ATTUATIVI DEL REGOLAMENTO DI GRUPPO L attuazione del Regolamento di Gruppo implica la costituzione di funzioni di presidio di tematiche tipiche di indirizzo e di controllo nella Capogruppo, con l obiettivo di gestire le principali attività di indirizzo e controllo del Gruppo. L attuazione del Regolamento implica altresì la possibilità di creare funzioni centralizzate o società dedicate, per l erogazione di servizi o funzioni operative alla Capogruppo ed alle altre società del Gruppo auspicabile là dove sia possibile realizzare economie di scala o rafforzare competenze specifiche, salvaguardando il mantenimento di un adeguato livello di servizio che tenga conto delle singole realtà operative delle società del Gruppo. Viene, inoltre, previsto un sistema di Comitati della Capogruppo. I Comitati sono emanazione diretta del Consiglio di Amministrazione della Capogruppo e specializzati in determinate materie; hanno come obiettivo quello della formulazione e condivisione delle strategie/operatività tra gli esponenti di vertice della Capogruppo e delle società del Gruppo. Il numero e la composizione dei medesimi verrà definita in funzione delle esigenze specifiche. Vengono costituiti fin d ora i seguenti Comitati, già richiamati in altri punti del presente Regolamento: a) Comitato per il Controllo Interno e la Corporate Governance b) Comitato per le Nomine c) Comitato per le Remunerazioni d) Comitato Investimenti di Gruppo e) Comitato per le Operazioni con il Socio di Maggioranza Per ciò che riguarda il funzionamento, la composizione e le competenze dei Comitati di cui sopra si fa rinvio ai rispettivi Regolamenti. Potranno, inoltre, far parte delle modalità attuative del presente Regolamento: 1. Le direttive e Policy di Gruppo Le direttive e le Policy di Gruppo definiscono i principi cui riferirsi nella gestione d'impresa, nonché i provvedimenti necessari per dare attuazione alle disposizioni, di carattere generale o particolare, impartite dall IVASS, nell'interesse della stabile ed efficiente gestione del Gruppo assicurativo, o aventi ad oggetto le procedure di gestione del rischio, ivi comprese le procedure amministrative e contabili, ed i meccanismi di controllo interno. All interno delle direttive e Policy di Gruppo, ove necessario, sono inoltre definite le modalità con le quali le controllate devono recepire i provvedimenti in esse contenuti. In particolare ciò può avvenire: - attraverso l emanazione di una procedura di Gruppo da parte della Capogruppo a cui tutte le controllate devono attenersi 9

- attraverso l emissione da parte delle controllate di specifiche disposizioni o procedure che devono essere preventivamente inviate alla Capogruppo affinché possa verificarne la congruenza rispetto ai principi sanciti dai provvedimenti emanati. 2. Le procedure di Gruppo Le procedure di Gruppo definiscono le norme di funzionamento ed i flussi di lavoro su temi di interesse del Gruppo (quali il reporting di gruppo, la gestione del rischio, i consolidamenti contabili, ecc.), e le attività intercompany (ad esempio lo sviluppo di prodotti che coinvolge più società del Gruppo,ecc.).. 3. I collegamenti funzionali diretti I collegamenti funzionali diretti vengono stabiliti tra i responsabili delle strutture della Capogruppo e i titolari di attività omologhe presso le Società del Gruppo. 4. Le autorizzazioni preventive Le autorizzazioni preventive vengono rilasciate dalla Capogruppo su specifiche tematiche con l obiettivo di assicurare la coerenza delle scelte gestionali delle singole Società del Gruppo alle politiche del Gruppo. 10

Indice allegati: 1. Regolamento del Comitato per il Controllo Interno e la Corporate Governance 2. Regolamento del Comitato per le Nomine 3. Regolamento del Comitato per le Remunerazioni 4. Regolamento del Comitato Investimenti di Gruppo 4bis Regolamento del Comitato per le operazioni con il Socio di maggioranza 5 Linee guida in tema di informativa sulle operazioni con parti correlate 6 Operazioni riservate alla competenza deliberativa ovvero autorizzativa del Consiglio di Amministrazione 11

Allegato 1 Regolamento del Comitato per il Controllo Interno e la Corporate Governance 1 Oggetto 1.1 Il presente Regolamento disciplina il funzionamento del Comitato per il Controllo Interno e la Corporate Governance (il Comitato ) istituito nell ambito del Consiglio di Amministrazione della SARA Assicurazioni S.p.A. (la Società ). 2 Funzioni 2.1 Il Comitato è titolare di funzioni consultive e propositive nei confronti del Consiglio di Amministrazione in materia di determinazione delle linee di indirizzo del sistema dei controlli interni, nella verifica periodica della sua adeguatezza e del suo effettivo funzionamento, nell identificazione e gestione dei principali rischi aziendali. e di definizione della corporate governance della società. A tali fini il Comitato, tra l'altro: 2.1.1 assiste il Consiglio di Amministrazione nell espletamento dei compiti di definizione delle linee di indirizzo del sistema di controllo interno, di periodica supervisione dell adeguatezza e dell effettivo funzionamento del medesimo, nonché di verifica dell idoneità delle attività di identificazione e di gestione dei principali rischi aziendali; 2.1.2 esprime il proprio parere sul piano di lavoro preparato dai Preposti al controllo interno, e riceve le relazioni periodiche degli stessi; 2.1.3 riferisce sull attività svolta e sull adeguatezza del sistema di controllo interno al Consiglio di Amministrazione, in occasione delle riunioni consiliari convocate per l approvazione del progetto di bilancio e della relazione semestrale, esprimendo le proprie valutazioni con riferimento alle materie relative alle attribuzioni delegate; 2.1.4 supporta il Consiglio di Amministrazione nell attività di definizione dell assetto di Corporate Governance della Società; 2.1.5 svolge i compiti che il Consiglio di Amministrazione potrà, in seguito, ad esso ulteriormente attribuire con apposite deliberazioni. 3 Composizione e durata 12

3.1 Il Comitato è composto da tre a quattro membri del Consiglio di Amministrazione, nominati da quest ultimo, la maggioranza dei quali non esecutivi. 3.2 Il Comitato dura in carica per un periodo non superiore a tre esercizi. 3.3 In ogni caso il Comitato decade all atto della cessazione del Consiglio di Amministrazione. 3.4 Qualora uno o più membri vengano a mancare per qualsiasi ragione, il Consiglio di Amministrazione provvede alla sostituzione con propri membri che siano in possesso dei requisiti di cui al precedente articolo 3.1. 3.5 Alle riunioni del Comitato potranno partecipare, su espresso invito del Presidente, anche soggetti terzi, dipendenti e non della Capogruppo. 3.6 Alle riunioni del Comitato partecipano in via permanente: - il Direttore Generale di Sara Assicurazioni, anche in qualità di Presidente del Comitato Rischi ed al fine di garantire: i) l adeguata rappresentazione delle proposte in tema di sistema di gestione dei rischi rivenienti dalla linea manageriale; ii) l adeguato approfondimento delle grandezze di rischio misurate dalla funzione di risk management in correlazione con gli andamenti e le azioni gestionali; - il componente dell Organo Amministrativo delle Società controllate al quale sia stata attribuita specifica delega in materia di Governance e/o Controllo Interno, al fine di assicurare costante coordinamento sulle suddette tematiche in ambito di Gruppo. 4 Presidente del Comitato 4.1 Il Presidente è nominato dal Consiglio di Amministrazione tra i membri del Comitato. 4.2 Il Presidente assente o impedito è sostituito in tutte le sue attribuzioni dal membro del Comitato più anziano d età. 4.3 Il Presidente presiede le adunanze del Comitato; ne prepara i lavori; dirige, coordina e modera la discussione; rappresenta il Comitato in occasione delle riunioni del Consiglio di Amministrazione, potendo altresì sottoscrivere a nome del Comitato le relazioni e i pareri da sottoporre al Consiglio di Amministrazione. 5 Adunanze 5.1 Il Comitato si raduna, su invito del suo Presidente, nel luogo da lui fissato a mezzo apposito avviso trasmesso a tutti i suoi membri. 13

5.2 L avviso è inoltre trasmesso ai componenti del Collegio Sindacale che hanno facoltà di partecipare all adunanza.. 5.3 La convocazione deve essere fatta almeno tre giorni prima di quello fissato per l'adunanza. In caso di urgenza il termine può essere più breve. In ogni caso, la convocazione deve essere effettuata a mezzo telefax o posta elettronica, con conferma dell avvenuta ricezione, inviata al numero di utenza telefonica o indirizzo e-mail indicati per lo specifico scopo da ciascun membro del Comitato. 5.4 Il Comitato deve essere convocato qualora ne sia fatta domanda dal Presidente del Collegio Sindacale. 5.5 Le riunioni del Comitato si tengono con cadenza almeno semestrale e comunque in tempo utile per deliberare sulle materie per le quali il Comitato deve riferire al Consiglio di Amministrazione. 5.6 Per la validità delle deliberazioni occorre la presenza della maggioranza dei membri in carica. 5.7 Le deliberazioni sono prese a maggioranza assoluta di voti. A parità di voti prevale quello di chi presiede la riunione. Il voto non può essere dato per rappresentanza. 5.8 Di ogni riunione viene tenuto un verbale, firmato dal Presidente e dal Segretario. Questi sarà designato dal Presidente nella persona del preposto alla Revisione Interna, in apertura di seduta. 5.9 E ammessa la possibilità che le adunanze si tengano con sistemi audiovisivi, a condizione che tutti i partecipanti possano essere identificati da ciascuno di essi e sia loro consentito di seguire la discussione e di intervenire in tempo reale alla trattazione degli argomenti affrontati; verificandosi tali presupposti, l'adunanza si considera tenuta nel luogo in cui si trovano il Presidente e il Segretario. 6 Relazione al Consiglio 6.1 Il Presidente del Comitato o un altro membro dello stesso, dal primo designato, riferisce, in occasione delle riunioni del Consiglio di Amministrazione della Società, sull'attività svolta, formulando specifiche proposte nelle materie di competenza. 7 Gettone di presenza e rimborsi spese 14

7.1 Ai membri del Comitato spetta, per ciascuna riunione cui abbiano partecipato, un gettone di presenza, oltre al rimborso delle spese incontrate per intervenire alle riunioni. 8 Disposizioni finali 8.1 Per quanto non espressamente statuito, si intendono qui richiamate, in quanto applicabili, le norme di legge e statutarie riguardanti il Comitato Esecutivo della Società. 15

Allegato 2 Regolamento del Comitato per le nomine 1 Oggetto 1.1 Il presente Regolamento disciplina il funzionamento del Comitato per le nomine (di seguito, il "Comitato") della Sara Assicurazioni S.p.A. (di seguito, la "Società"). 2 Funzioni 2.1 Il Comitato è titolare di funzioni consultive e propositive nei confronti del Consiglio di Amministrazione in materia di nomine, per quanto riguarda la Capogruppo, dei membri del Comitato Esecutivo e del Direttore Generale, e, per quanto concerne le Società controllate, degli Amministratori, del Presidente, dell'amministratore Delegato, dei Sindaci, del Direttore Generale; nonché dei membri dell Organismo di Vigilanza della Società Capogruppo e delle controllate qualora tale incarico non sia affidato al Collegio Sindacale. 3 Composizione e durata 3.1 Il Comitato è composto da tre a quattro membri del Consiglio di Amministrazione, nominati da quest ultimo. 3.2 Il Comitato dura in carica per un periodo non superiore a tre esercizi. 3.3 In ogni caso il Comitato decade all atto della cessazione del Consiglio di Amministrazione. 3.4 Qualora uno o più membri vengano a mancare per qualsiasi ragione, il Consiglio di Amministrazione provvede alla sostituzione con propri membri. 3.5 Alle riunioni del Comitato potranno partecipare, su espresso invito del Presidente, anche soggetti terzi, dipendenti e non della Capogruppo. 4 Presidente del Comitato 4.1 Il Presidente è nominato dal Consiglio di Amministrazione tra i membri del Comitato. 4.2 Il Presidente assente o impedito è sostituito in tutte le sue attribuzioni dal membro del Comitato più anziano d età. 4.3 Il Presidente presiede le adunanze del Comitato; ne prepara i lavori; dirige, coordina e modera la discussione; rappresenta il Comitato in occasione delle riunioni del Consiglio di Amministrazione, potendo altresì sottoscrivere a nome 16

del Comitato le relazioni e i pareri da sottoporre al Consiglio di Amministrazione. 5 Adunanze 5.1 Il Comitato si raduna, su invito del suo Presidente, nel luogo da lui fissato a mezzo apposito avviso trasmesso a tutti i suoi membri. Il Comitato deve essere comunque convocato in anticipo rispetto alle sedute del Consiglio di Amministrazione o del Comitato Esecutivo allorché sia prevista, nell'ambito di tali riunioni, la trattazione di materie di competenza. 5.2 L avviso è inoltre trasmesso ai componenti del Collegio Sindacale che hanno facoltà di partecipare all adunanza. 5.3 La convocazione deve essere fatta almeno tre giorni prima di quello fissato per l'adunanza. In caso di urgenza il termine può essere più breve. In ogni caso, la convocazione deve essere effettuata a mezzo telefax o posta elettronica, con conferma dell avvenuta ricezione, inviata al numero di utenza telefonica o indirizzo e-mail indicati per lo specifico scopo da ciascun membro del Comitato. 5.4 Il Comitato deve essere convocato qualora ne sia fatta domanda dal Presidente del Collegio Sindacale. 5.5 Per la validità delle deliberazioni occorre la presenza della maggioranza dei membri in carica. 5.6 Le deliberazioni sono prese a maggioranza assoluta di voti. A parità di voti prevale quello di chi presiede la riunione. Il voto non può essere dato per rappresentanza. 5.7 Di ogni riunione viene tenuto un verbale, firmato dal Presidente e dal Segretario. 5.8 E ammessa la possibilità che le adunanze si tengano con sistemi audiovisivi, a condizione che tutti i partecipanti possano essere identificati da ciascuno di essi e sia loro consentito di seguire la discussione e di intervenire in tempo reale alla trattazione degli argomenti affrontati; verificandosi tali presupposti, l'adunanza si considera tenuta nel luogo in cui si trovano il Presidente e il Segretario. 6 Relazione al Consiglio 6.1 Il Presidente del Comitato o un altro membro dello stesso, dal primo designato, riferisce, in occasione delle riunioni del Consiglio di Amministrazione 17

della Società, sull'attività svolta, formulando specifiche proposte nelle materie di competenza. 6.2 Le proposte di nomina alla carica di Amministratore Delegato, di membro del Comitato Esecutivo, di Amministratore nelle Società controllate, di Sindaco, di Direttore Generale, di membro dell Organismo di Vigilanza, accompagnate da un'esauriente informativa riguardante i candidati (nonché gli incarichi dagli stessi eventualmente ricoperti), tengono conto anche degli incarichi che ciascun candidato potrebbe essere chiamato a ricoprire nelle Società controllate (Presidente, Amministratore Delegato, Membro del Comitato Esecutivo, Direttore Generale, ecc.). 7 Gettone di presenza e rimborsi spese 7.1 Ai membri del Comitato spetta, per ciascuna riunione cui abbiano partecipato, un gettone di presenza, oltre al rimborso delle spese incontrate per intervenire alle riunioni. 8 Disposizioni finali 8.1 Per quanto non espressamente statuito, si intendono qui richiamate, in quanto applicabili, le norme di legge e statutarie riguardanti il Comitato Esecutivo della Società. 18

Allegato 3 Regolamento del Comitato per le Remunerazioni 1 Oggetto 1.1 Il presente Regolamento disciplina il funzionamento del Comitato per le Remunerazioni (di seguito, il "Comitato") della Sara Assicurazioni S.p.A. (di seguito, la "Società"). 2 Funzioni 2.1 Il Comitato svolge funzioni di consulenza e di proposta nell ambito della definizione delle politiche di remunerazione e formula proposte in materia di compensi di ciascuno degli amministratori investiti di particolari cariche. In particolare è titolare di funzioni consultive e propositive nei confronti del Consiglio di Amministrazione in materia di remunerazione, per quanto concerne la Capogruppo, di ciascuno degli amministratori investiti di particolari cariche e del Direttore Generale, e, per quanto riguarda le Società controllate, degli Amministratori, del Presidente, dell'amministratore Delegato, del Direttore Generale e dei membri dell Organismo di Vigilanza della Capogruppo e delle controllate qualora tale incarico non sia affidato al Collegio Sindacale; nonché in materia di determinazione dei criteri per la remunerazione dei Dirigenti della Società Capogruppo e delle controllate. Verifica la proporzionalità delle remunerazioni degli amministratori esecutivi tra loro e rispetto al personale dell impresa. 3 Composizione e durata 3.1 Il Comitato è composto da tre a quattro membri del Consiglio di Amministrazione, nominati da quest ultimo fra i propri membri aventi le caratteristiche di cui all art. 8 del regolamento Isvap n. 39 e sue eventuali modifiche o integrazioni. 3.2 Il Comitato dura in carica per un periodo non superiore a tre esercizi. 3.3 In ogni caso il Comitato decade all atto della cessazione del Consiglio di Amministrazione. 3.4 Qualora uno o più membri vengano a mancare per qualsiasi ragione, il Consiglio di Amministrazione provvede alla sostituzione con propri membri che siano in possesso dei requisiti di cui al precedente articolo 3.1. 19

3.5 Alle riunioni del Comitato potranno partecipare, su espresso invito del Presidente, anche soggetti terzi, dipendenti e non della Capogruppo. 4 Presidente del Comitato 4.1 Il Presidente è nominato dal Consiglio di Amministrazione tra i membri del Comitato. 4.2 Il Presidente assente o impedito è sostituito in tutte le sue attribuzioni dal membro del Comitato più anziano d età. 4.3 Il Presidente presiede le adunanze del Comitato; ne prepara i lavori; dirige, coordina e modera la discussione; rappresenta il Comitato in occasione delle riunioni del Consiglio di Amministrazione, potendo altresì sottoscrivere a nome del Comitato le relazioni e i pareri da sottoporre al Consiglio di Amministrazione. 5 Adunanze 5.1 Il Comitato si raduna, su invito del suo Presidente, nel luogo da lui fissato a mezzo apposito avviso trasmesso a tutti i suoi membri. Il Comitato deve essere comunque convocato in anticipo rispetto alle sedute del Consiglio di Amministrazione o del Comitato Esecutivo allorché sia prevista, nell'ambito di tali riunioni, la trattazione di materie di competenza. 5.2 L avviso è inoltre trasmesso ai componenti del Collegio Sindacale che hanno facoltà di partecipare all adunanza. 5.3 La convocazione deve essere fatta almeno tre giorni prima di quello fissato per l'adunanza. In caso di urgenza il termine può essere più breve. In ogni caso, la convocazione deve essere effettuata a mezzo telefax o posta elettronica, con conferma dell avvenuta ricezione, inviata al numero di utenza telefonica o indirizzo e-mail indicati per lo specifico scopo da ciascun membro del Comitato. 5.4 Il Comitato deve essere convocato qualora ne sia fatta domanda dal Presidente del Collegio Sindacale. 5.5 Per la validità delle deliberazioni occorre la presenza della maggioranza dei membri in carica. 5.6 Le deliberazioni sono prese a maggioranza assoluta di voti. A parità di voti prevale quello di chi presiede la riunione. Il voto non può essere dato per rappresentanza. 5.7 Di ogni riunione viene tenuto un verbale, firmato dal Presidente e dal Segretario. 20

5.8 E ammessa la possibilità che le adunanze si tengano con sistemi audiovisivi, a condizione che tutti i partecipanti possano essere identificati da ciascuno di essi e sia loro consentito di seguire la discussione e di intervenire in tempo reale alla trattazione degli argomenti affrontati; verificandosi tali presupposti, l'adunanza si considera tenuta nel luogo in cui si trovano il Presidente e il Segretario. 6 Relazione al Consiglio 6.1 Il Presidente del Comitato o un altro membro dello stesso, dal primo designato, riferisce, in occasione delle riunioni del Consiglio di Amministrazione della Società, sull'attività svolta, formulando specifiche proposte nelle materie di competenza. 7 Gettone di presenza e rimborsi spese 7.1 Ai membri del Comitato spetta, per ciascuna riunione cui abbiano partecipato, un gettone di presenza, oltre al rimborso delle spese incontrate per intervenire alle riunioni. 8 Disposizioni finali 8.1 Per quanto non espressamente statuito, si intendono qui richiamate, in quanto applicabili, le norme di legge e statutarie riguardanti il Comitato Esecutivo della Società. 21

Allegato 4 Regolamento del Comitato Investimenti di Gruppo 1 Oggetto 1.1 Il presente Regolamento disciplina il funzionamento del Comitato Investimenti di Gruppo (il Comitato ) istituito nell ambito del Consiglio di Amministrazione della SARA Assicurazioni S.p.A. (la Società Capogruppo ). 2 Funzioni Il Comitato è titolare delle funzioni consultive e propositive nei confronti del Consiglio di Amministrazione in materia di profilo di rischio e linee guida degli investimenti (mobiliari ed immobiliari) delineate dalla policy sugli investimenti. 3 Composizione e durata 3.1 Il Comitato è composto da tre a quattro membri, fra questi il Direttore Generale di Gruppo ed i restanti tutti appartenenti al Consiglio di Amministrazione della Capogruppo. 3.2 Il Comitato dura in carica per un periodo non superiore a tre esercizi. 3.3 In ogni caso il Comitato decade all atto della cessazione del Consiglio di Amministrazione. 3.4 Qualora uno o più membri vengano a mancare per qualsiasi ragione, il Consiglio di Amministrazione provvederà alla loro sostituzione. 3.5 Alle riunioni del Comitato sono invitati gli Amministratori Delegati/Direttori Generali di tutte le Società controllate; potranno partecipare alle riunioni tutti coloro i quali saranno all uopo invitati dal Presidente. 4 Presidente del Comitato 4.1 Il Presidente è nominato dal Consiglio di Amministrazione tra i membri del Comitato appartenenti al Consiglio di Amministrazione della Capogruppo. 4.2 Il Presidente assente o impedito è sostituito in tutte le sue attribuzioni dal membro del Comitato più anziano d età appartenente al Consiglio di Amministrazione della Capogruppo e, nel caso di assenza di membri del Comitato appartenenti al Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, dal Direttore Generale di Gruppo. 22

4.3 Il Presidente presiede le adunanze del Comitato; ne prepara i lavori; dirige, coordina e modera la discussione; rappresenta il Comitato in occasione delle riunioni del Consiglio di Amministrazione, potendo altresì sottoscrivere a nome del Comitato le relazioni e i pareri da sottoporre al Consiglio di Amministrazione. 5 Adunanze 5.1 Il Comitato si raduna, su invito del suo Presidente, nel luogo da lui fissato a mezzo apposito avviso trasmesso a tutti i suoi membri. 5.2 La convocazione deve essere fatta almeno tre giorni prima di quello fissato per l'adunanza. In caso di urgenza il termine può essere più breve. In ogni caso, la convocazione deve essere effettuata a mezzo telefax o posta elettronica, con conferma dell avvenuta ricezione, inviata al numero di utenza telefonica o indirizzo e-mail indicati per lo specifico scopo da ciascun membro del Comitato. 5.3 Il Comitato deve essere convocato qualora ne sia fatta domanda dal Presidente del Collegio Sindacale. 5.4 Le riunioni del Comitato si tengono prima di ogni Consiglio di Amministrazione della Capogruppo in tempo utile per deliberare sulle materie per le quali il Comitato deve riferire al Consiglio di Amministrazione. 5.5 Per la validità delle deliberazioni occorre la presenza della maggioranza dei membri in carica. 5.6 Le deliberazioni sono prese a maggioranza assoluta di voti. A parità di voti prevale quello di chi presiede la riunione. Il voto non può essere dato per rappresentanza. 5.7 Di ogni riunione viene tenuto un verbale, firmato dal Presidente e dal Segretario. 5.8 E ammessa la possibilità che le adunanze si tengano con sistemi audiovisivi, a condizione che tutti i partecipanti possano essere identificati da ciascuno di essi e sia loro consentito di seguire la discussione e di intervenire in tempo reale alla trattazione degli argomenti affrontati; verificandosi tali presupposti, l'adunanza si considera tenuta nel luogo in cui si trovano il Presidente e il Segretario. 6 Relazione al Consiglio 6.1 Il Presidente del Comitato o un altro membro dello stesso, dal primo designato, riferisce, in occasione delle riunioni del Consiglio di Amministrazione 23

della Società, sull'attività svolta, formulando specifiche proposte nelle materie di competenza. 7 Gettone di presenza e rimborsi spese 7.1 Ai membri del Comitato spetta, per ciascuna riunione cui abbiano partecipato, un gettone di presenza, oltre al rimborso delle spese incontrate per intervenire alle riunioni. 8 Disposizioni finali 8.1 Per quanto non espressamente statuito, si intendono qui richiamate, in quanto applicabili, le norme di legge e statutarie riguardanti il Comitato Esecutivo della Società. 24

Allegato 4 bis Regolamento del Comitato per le operazioni con il Socio di Maggioranza 1 Oggetto 1.1 Il presente Regolamento disciplina il funzionamento del Comitato per le operazioni con il Socio di Maggioranza (di seguito, il "Comitato") della Sara Assicurazioni S.p.A. (di seguito, la "Società"). 2 Funzioni 2.1 Il Comitato è titolare di funzioni consultive e propositive nei confronti del Consiglio di Amministrazione per il perfezionamento di nuovi accordi (che non si concretizzino in un rinnovo di precedenti accordi a condizioni sostanzialmente invariate) fra una (o più) società del Gruppo con il Socio di Maggioranza Automobile Club d Italia, con le Società da questi Controllate o con gli Enti federati (Automobile Club Provinciali) che prevedano a carico di una singola società del Gruppo interessata esborsi superiori ad Euro 50.000 annui. Per le operazioni prima indicate con esborsi superiori ad Euro 500.000 a carico di una delle società del Gruppo il Comitato richiede parere di un professionista indipendente esterno sulla congruità del prezzo pattuito. Sono fuori dal campo di applicazione le operazioni rientranti nell ambito della normale attività assicurativa (assunzione di polizze, pagamenti di indennizzi e di risarcimenti a seguito di sinistri) che non rivestano il carattere di operazioni atipiche o inusuali. 3 Composizione e durata 3.1 Il Comitato è composto da tre membri del Consiglio di Amministrazione, nominati da quest ultimo fra i propri componenti, espressione dell intera compagine societaria. 3.2 Il Comitato dura in carica per un periodo non superiore a tre esercizi. 3.3 In ogni caso il Comitato decade all atto della cessazione del Consiglio di Amministrazione. 3.4 Qualora uno o più membri vengano a mancare per qualsiasi ragione, il Consiglio di Amministrazione provvede alla sostituzione con propri membri. 3.5 Alle riunioni del Comitato potranno partecipare, su espresso invito del Presidente, anche soggetti terzi, dipendenti e non della Capogruppo. 25

4 Presidente del Comitato 4.1 Il Presidente è nominato dal Consiglio di Amministrazione tra i membri del Comitato. 4.2 Il Presidente assente o impedito è sostituito in tutte le sue attribuzioni dal membro del Comitato più anziano d età. 4.3 Il Presidente presiede le adunanze del Comitato; ne prepara i lavori; dirige, coordina e modera la discussione; rappresenta il Comitato in occasione delle riunioni del Consiglio di Amministrazione, potendo altresì sottoscrivere a nome del Comitato le relazioni e i pareri da sottoporre al Consiglio di Amministrazione. 5 Adunanze 5.1 Il Comitato si raduna, su invito del suo Presidente, nel luogo da lui fissato a mezzo apposito avviso trasmesso a tutti i suoi membri. Il Comitato deve essere comunque convocato in anticipo rispetto alle sedute del Consiglio di Amministrazione o del Comitato Esecutivo allorché sia prevista, nell'ambito di tali riunioni, la trattazione di materie di competenza. 5.2 L avviso è inoltre trasmesso ai componenti del Collegio Sindacale che hanno facoltà di partecipare all adunanza. 5.3 La convocazione deve essere fatta almeno tre giorni prima di quello fissato per l'adunanza. In caso di urgenza il termine può essere più breve. In ogni caso, la convocazione deve essere effettuata a mezzo telefax o posta elettronica, con conferma dell avvenuta ricezione, inviata al numero di utenza telefonica o indirizzo e-mail indicati per lo specifico scopo da ciascun membro del Comitato. 5.4 Il Comitato deve essere convocato qualora ne sia fatta domanda dal Presidente del Collegio Sindacale. 5.5 Per la validità delle deliberazioni occorre la presenza della maggioranza dei membri in carica. 5.6 Le deliberazioni sono prese a maggioranza assoluta di voti. A parità di voti prevale quello di chi presiede la riunione. Il voto non può essere dato per rappresentanza. 5.7 Di ogni riunione viene tenuto un verbale, firmato dal Presidente e dal Segretario. 5.8 E ammessa la possibilità che le adunanze si tengano con sistemi audiovisivi, a condizione che tutti i partecipanti possano essere identificati da 26

ciascuno di essi e sia loro consentito di seguire la discussione e di intervenire in tempo reale alla trattazione degli argomenti affrontati; verificandosi tali presupposti, l'adunanza si considera tenuta nel luogo in cui si trovano il Presidente e il Segretario. 6 Relazione al Consiglio 6.1 Il Presidente del Comitato o un altro membro dello stesso, dal primo designato, riferisce, in occasione delle riunioni del Consiglio di Amministrazione della Società, sull'attività svolta, formulando specifiche proposte nelle materie di competenza. 7 Gettone di presenza e rimborsi spese 7.1 Ai membri del Comitato spetta, per ciascuna riunione cui abbiano partecipato, un gettone di presenza, oltre al rimborso delle spese incontrate per intervenire alle riunioni. 8 Disposizioni finali 8.1 Per quanto non espressamente statuito, si intendono qui richiamate, in quanto applicabili, le norme di legge e statutarie riguardanti il Comitato Esecutivo della Società. 27

Allegato 5 Linee guida in tema di informativa sulle operazioni con Parti Correlate 1. Definizione di Parte Correlata Ai sensi del Principio contabile internazionale IAS 24 (par. 9) una parte è correlata all entità che redige il bilancio se: (a) direttamente o indirettamente, attraverso uno o più intermediari, la parte: (i) controlla 1 l entità che redige il bilancio, ne è controllata, oppure è soggetta al controllo congiunto 2 ; (ii) detiene una partecipazione nell entità tale da poter esercitare un influenza notevole 3 su quest ultima; o (iii) controlla congiuntamente l entità; (b) la parte è una società collegata 4 dell entità; (c) la parte è una joint venture 5 in cui l entità è una partecipante; (d) la parte è uno dei dirigenti con responsabilità strategiche 6 dell entità o di una sua controllante; 1 Ai sensi del Principio contabile internazionale IAS 24, per controllo deve intendersi il potere di determinare le politiche finanziarie e gestionali di una società al fine di ottenerne i benefici dalla sua attività. 2 Il controllo congiunto è la condivisione, stabilita contrattualmente, del controllo su un attività economica che esiste unicamente quando per le decisioni relative a tale attività è richiesto il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo (IAS 28, par. 3). 3 L influenza notevole è il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali di un entità senza averne il controllo. Un influenza notevole può essere ottenuta attraverso il possesso di azioni, tramite clausole statutarie o accordi. L influenza notevole si presume quando nell Assemblea ordinaria può essere esercitato almeno un quinto dei voti ovvero un decimo se la società ha azioni quotate in borsa (art. 2359 cod. civ.) 4 Ai sensi del Principio contabile internazionale IAS 28, una società si ritiene collegata quando l investitore esercita un influenza notevole. 5 Una joint venture è un accordo contrattuale con il quale due o più parti intraprendono un attività economica sottoposta a controllo congiunto ( IAS 31 par. 3). 6 Lo IAS 24 definisce i dirigenti con responsabilità strategiche come quei soggetti che hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività dell entità, compresi gli amministratori (esecutivi o meno) dell entità stessa. 28

(e) la parte è uno stretto familiare 7 di uno dei soggetti di cui alle lettere (a) o (d); (f) la parte è un entità controllata, controllata congiuntamente o soggetta ad influenza notevole da uno dei soggetti di cui ai punti (d) o (e), ovvero tali soggetti detengono, direttamente o indirettamente, una quota significativa di diritti di voto; (g) la parte è un fondo pensionistico per i dipendenti dell entità, o di una qualsiasi altra entità ad essa correlata. (h) la parte, o un qualsiasi membro di un gruppo a cui essa appartiene, presta servizi di direzione con responsabilità strategiche all'entità che redige il bilancio o alla controllante dell'entità che redige il bilancio. Non rientrano comunque nella definizione di Parte Correlata 8: a) due società che abbiano semplicemente un amministratore in comune o un altro dirigente con responsabilità strategiche oppure perché un dirigente con responsabilità strategiche di un entità ha un influenza notevole sull altra entità; b) due entità partecipanti, per il solo fatto di detenere il controllo congiunto in una joint venture c) i) i finanziatori, ii) i sindacati, iii) le imprese di pubblici servizi, iv) ministeri e agenzie di Stato che non controllano, non controllano Per dirigenti con responsabilità strategiche, ai fini delle presenti linee guida, si intendono: - gli Amministratori (esecutivi e non), - i Sindaci, - i Direttori Generali, - i Vice Direttori Generali, - il Personale rientrante nella categoria del Risk Taking Staff individuato nella delibera sulle politiche di remunerazione adottate ai sensi degli artt. 6 e 7 del regolamento Isvap n. 39 del 9 giugno 2011; - i Responsabili delle funzioni di Risk Management, Compliance, Revisione Interna e Attuariale Per dirigenti con responsabilità strategiche dell Automobile Club d Italia società controllante di Sara Assicurazioni si intendono: - i membri del Comitato Esecutivo. 7 Si considerano familiari stretti di una persona quei familiari che ci si attende possano influenzare, o essere influenzati da, tale persona nei loro rapporti con l entità, tra cui: (a) i figli e il coniuge o il convivente di quella persona; (b) i figli del coniuge o del convivente di quella persona; e (c) le persone a carico di quella persona o del coniuge o del convivente di quella persona. 8 Secondo quanto previsto dal par. 11 dello IAS 24. 29

congiuntamente né influenzano notevolmente l entità che redige il bilancio, solo in ragione dei normali rapporti d affari con l entità (sebbene essi possano circoscrivere la libertà di azione dell entità o partecipare al suo processo decisionale); d) un singolo cliente, fornitore, franchisor, distributore o agente con il quale le società del Gruppo SARA Assicurazioni S.p.A. effettuano un rilevante volume d affari, unicamente in virtù della dipendenza economica che ne deriva. Ai fini delle presenti Linee Guida, si considerano comunque parti correlate gli Automobil Club locali e provinciali, in quanto aderenti alla federazione nazionale al cui vertice è posto l Ente controllante A.C.I. 2. Identificazione delle Parti Correlate La Segreteria Societaria di SARA Assicurazioni è responsabile dell individuazione delle Parti Correlate del Gruppo. Le Direzioni e le Funzioni aziendali della Capogruppo e delle Controllate sono tenute a fornire alla Segreteria Societaria di SARA il supporto e le informazioni necessarie per l identificazione delle Parti Correlate del Gruppo, nonché a rappresentare tempestivamente le circostanze sopravvenute che possano comportare eventuali modifiche nella suddetta identificazione. I soggetti indicati al par. 1 lett.(d) rilasciano una dichiarazione con la quale certificano la propria qualità di Parte Correlata ed indicano eventuali altri soggetti, a loro legati, da considerare Parte Correlata del Gruppo SARA Assicurazioni. L autodichiarazione deve essere rilasciata su specifico formulario predisposto dalla Segreteria Societaria di SARA Assicurazioni. La Segreteria Societaria di SARA Assicurazioni provvederà in ogni caso a richiedere, con cadenza semestrale in occasione della predisposizione del bilancio d esercizio e della relazione semestrale, l aggiornamento o la riconferma delle autodichiarazioni ai soggetti interessati. Tali soggetti sono inoltre tenuti a comunicare tempestivamente alla Segreteria Societaria di SARA Assicurazioni le circostanze sopravvenute di cui siano venuti a conoscenza e che possano comunque incidere, ovvero influire, sulla qualifica di Parte Correlata. 30

Tutti i soggetti segnalati ed identificati come Parti Correlate sono oggetto di specifica informativa, anche ai sensi del D.Lgs. 196/2003 (Codice Privacy), dalla Segreteria Societaria di SARA Assicurazioni. 3. Informative riguardanti le Operazioni con Parti Correlate Un operazione con Parte Correlata è un trasferimento di risorse, servizi od obbligazioni fra l entità che redige il bilancio ed una parte correlata, indipendentemente dal fatto che sia stato pattuito un corrispettivo (cfr. Par. 9 IAS 24). Per il Gruppo Sara è operazione con parte correlata (rilevante ai sensi dello IAS 24) anche l operazione fra l entità che redige il bilancio o una Parte Correlata ed il fondo immobiliare Helios. Lo IAS 24 richiede che vengano fornite in bilancio informazioni integrative sulle operazioni e sui saldi in essere con parti correlate; nella redazione del bilancio consolidato di Gruppo tali informazioni, qualora relative a rapporti tra le parti correlate infragruppo 9, non devono essere individuate. 3.1 Operazioni con Parti Correlate oggetto di informativa nel Bilancio consolidato (IAS 24) Tutte le Direzioni e le Funzioni aziendali di SARA Assicurazioni e delle società controllate, con cadenza semestrale in occasione della predisposizione del bilancio d esercizio e della relazione semestrale, sono tenute a comunicare agli uffici preposti alla redazione del bilancio consolidato ogni operazione con parte correlata rilevante ai sensi del principio contabile internazionale n. 24. In ogni caso dovranno essere comunicate: A) le operazioni effettuate con parte correlata a condizioni diverse da quelle di mercato (intendendosi per tali quelle non concluse alle normali condizioni di mercato o comunque non in linea con le condizioni previste per i normali rapporti con soggetti diversi dalle Parti correlate) di valore superiore ad Euro 100.000. B) 9 Il Regolamento Isvap n. 25, concernente la vigilanza sulle operazioni infragruppo, prevede che alcune operazioni con parti correlate, che rientrano nel perimetro soggettivo di cui all art. 5 del suddetto Regolamento, siano soggette a comunicazione preventiva (art. 9 Reg. Isvap n. 25) ovvero successiva (art. 14 Reg. Isvap n. 25) all Autorità di Vigilanza 31