LA MANUTENZIONE. Ing. S.Iannello

Documenti analoghi
Le celle fotovoltaiche

L ENERGIA FOTOVOLTAICA E LE SUE APPLICAZIONI

ITIS G. CARDANO GENERATORE FOTOVOLTAICO

Descrizione della tecnica prescelta

TECNOLOGIA FOTOVOLTAICA

SOLARE FOTOVOLTAICO. Rovigo - 7 marzo 2007

FOTOVOLTAICO GLOSSARIO FOTOVOLTAICO

EFFETTO FOTOELETTRICO

Il Fotovoltaico: come funziona

Radiazione solare. Energia elettrica

Tecnologia FOTOVOLTAICA consente di trasformare direttamente la luce solare in energia elettrica

UTE effetto fotovoltico e conversione luce- energia elettrica

OPPORTUNITA PER PER TUTTI

LA FISICA DEL PROCESSO FOTOVOLTAICO

Energia dal sole. Gli impianti fotovoltaici. Stefano DUGLIO Dipartimento di Management, Sezione di Scienze merceologiche

IMPIANTI FOTOVOLTAICI IN CONTO ENERGIA

Impianto ITIS Einstein

Energia elettrica fotovoltaica (1)

Semiconduttori. Bande di energia. Un cristallo è formato da atomi disposti in modo da costituire una struttura periodica regolare

L'energia solare è una delle principali fonti di energia rinnovabile.

Sistemi per l'energia in edilizia

Indirizzo Costruzioni Ambiente Territorio Corso di Progettazione Costruzioni Impianti ENERGIE RINNOVABILI. Impianti solari

ITIS G. CARDANO TIPOLOGIA CELLE FOTOVOLTAICHE

LA MANUTENZIONE. Ing. S.Iannello

Esperimenti con i semiconduttori: caratteristica corrente-tensione di una batteria solare in funzione dell irraggiamento. Fondamenti teorici

L energia inesauribile

Celle Fotovoltaiche. Annalisa Mastrolia

Fotovoltaico: etimologia. photo dal Greco φῶς (Luce) + volt elettricità dalla luce.

ENERGIA SOLARE FOTOVOLTAICA MODULI MONOCRISTALLINI - SI-ESF-M-M156-66

IL CANNOCCHIALE DI GALILEO MODULO: Miniature energetiche Docente esperto: Angela Corso Docente Tutor: Maria Paola Purrone

MARIE CURIE PON OBBIETTIVO B AZIONE 1 CORSO ENERGIA IN FORMAZIONE

IMPIANTI FOTOVOLTAICI

PANNELLI FOTOVOLTAICI Liceo Artistico V.Foppa. Simona Garraffo Carolina Leali Leonardo De Martini Nicola Asti Enrico Pagani

Comune di CERRO AL LAMBRO Provincia di Milano

L effetto Fotovoltaico

ISTITUTO COMPRENSIVO A.FRANK SCUOLA MEDIA AGRIGENTO ANNO SCOLASTICO ENERGIA SOLARE ENERGIA & AMBIENTE QUADERNO 2

CATALOGO 2018V1 GERMAN BRAND

LA GIUNZIONE PN SILICIO INTRINSECO LACUNE - ELETTRONI. La giunzione PN - diodo Prof. Antonio Marrazzo Pag. 1

Sistemi energetici. La cella fotovoltaica: dal silicio all'elemento del pannello

Nanostrutture plasmoniche per l ottimizzazione delle prestazioni di pannelli fotovoltaici

20ENERGÍA SOLAR FOTOVOLTAICA MODULI POLICRISTALLINI - SI-ESF-M-BIPV-SM-P125-60

costant e solare ed è pari a 1353 W/m 2

Kit per esperimenti con l energia solare

L ENERGIA FOTOVOLTAICA: DALLE CELLE SOLARI A SEMICONDUTTORE ALLE INNOVAZIONI TECNOLOGICHE E LO SVILUPPO DI NUOVI MATERIALI

Impianto stand alone: non collegato alla rete elettrica nazionale

ENERGIA SOLARE FOTOVOLTAICA MODULI MONOCRISTALLINI - SI-ESF-M-M125-88

Fisica Tecnica Ambientale

Prof.ssa Silvia Martini. L.S. Francesco D Assisi

Caratteristiche tecniche

Pannello Solare Flessibile Uni-Solar 68Wp

AM = P/(Po sin f) I = Isc - Io (e^(qu/kt) - 1)

Diodo by-pass RRR. Se le celle del modulo 2 sono in ombra il modulo stesso funziona da resistenza R 2, quindi la R (totale) = R 1 + R 2.

CORSO DI FISICA TECNICA 2 AA 2013/14 ILLUMINOTECNICA. Lezione n 6: Lampade a tecnologia LED. Ing. Oreste Boccia

L ENERGIA FOTOVOLTAICA

Conduttori, Isolanti e Semiconduttori

Corso di Elettronica Industriale (CdL in Ingegneria Meccatronica, sede di Mantova) Semiconduttori intrinseci e drogati

Progetto di norma CEI C.931

INDICE TECNOLOGIA DELLA CONVERSIONE FOTOVOLTAICA

SPECIFICA TECNICA PER LA REALIZZAZIONE DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI DI POTENZA NOMINALE NON. INFERIORE A 10 kw CONNESSI ALLA RETE

Conduttori Semiconduttori Isolanti cm 3. Diamante = = 0.14

INSTALLAZIONE DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO. Impianti a isola o stand alone.

Impianti fotovoltaici (Norme di Installazione)


sistemi fotovoltaici corso Principi di Ecodesign docente A. Magliocco facoltà di architettura di genova

Energia Solare Fotovoltaica

Tecnologia fotovoltaica. il fotovoltaico

(2) cubico a facce centrate (3) esagonale compatto

Prof.ssa Valeria Trollini Liceo Scientifico F. D Assisi - Roma. 19 Aprile 2010

Figura 3.1: Semiconduttori.

CORSO DI PRODUZIONE DI ENERGIA RINNOVABILE A.A Sezione 03b - Fotovoltaico

COMUNE DI COPPARO ENERGY DAY 10 Ottobre Fotovoltaico. E.s.co.gita S.r.l.s - Via Vittorio Emanuele III, 36 - Fiscaglia (FE)

KIT LP_ HYBRID GRID OFF

Pianeta Sole Beghelli

IL TUO IMPIANTO FOTOVOLTAICO SUL TUO NUOVO TETTO

Elettronica I Introduzione ai semiconduttori

Producibilità. Nord kwh/kwp. Centro kwh/kwp. Sud kwh/kwp

DESCRIZIONE TECNICA SISTEMA LUMINOSOLARE

ALLEGATO A CAPITOLATO TECNICO

OnOff Giugiaro Architettura

ANALISI DELL IMPIANTO FOTOVOLTAICO

Generatore. Generatore. Un sistema a raggi-x consiste di: Tubo a raggi-x. Sistema di rilevazione

SOLON SOLraise. La soluzione fotovoltaica dalle elevate prestazioni anche per tetti parzialmente ombreggiati.

Testo di riferimento: Millman-Grabel MICROELECTRONICS McGraw Hill Cap. 1: 1,2,3,4 Cap. 2: 1,2,3,4,6,7,8,(9,10). Cap. 3: 1,2,4,5,6,8,9,10.

2. Energia solare. Elementi di progettazione e analisi tecnico-economica. Normativa per l incentivazione del fotovoltaico

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II SCUOLA POLITECNICA DELLE SCIENZE DI BASE

Figura 2.1: Semiconduttori.

transizione energetica

Componentistica elettronica: cenni

Elettromagnetismo e circuiti

INDICE. Generalità... 2 Scelta dei moduli... 3 Configurazione del campo fotovoltaico... 4 Scelta dell'inverter... 5 Cavi... 7 Caduta di tensione...

IL PROGETTO SOSTENIBILE: LA RISORSA SOLE - Milano 5/12/2003. INTEGRAZIONE DEGLI IMPIANTI FOTOVOLTAICI IN EDILIZIA F.

Impianti Fotovoltaici DOCENTE: Roberto Longo

Cenni informativi tecnici ed economici sui sistemi fotovoltaici

Heliosphera. Thin Film Micromorph Experience

L energia solare. L energia solare è un energia pulita, sicura e, da un certo punto di vista. assolutamente gratuita L importanza del sole

scuola secondaria di primo grado istituto gianelli Tecnologia prof. diego guardavaccaro Energia u.d. 03 produzione energia solare

Allegato A al Bando Regionale misura POR Impianti Fotovoltaici da 1 a 20 kw SPECIFICA TECNICA DI FORNITURA PREDISPOSTA DALL ENEA

Le celle fotovoltaiche e i moduli

FONTI RINNOVABILI IMPIANTI FOTOVOLTAICI LABORATORIO DI PROGETTAZIONE 4 A.A. 2009/2010. Facoltà di architettura L. Quaroni

Transcript:

LA MANUTENZIONE Ing. S.Iannello

La Tecnologia fotovoltaica Negli ultimi dieci anni si è assistito ad un progressivo lento interessamento a quelle che sono le tecnologie fotovoltaiche di produzione di energia. Le politiche al riguardo hanno creato una serie di facilitazioni economiche e legislative affinché l installazione di generatori solari diventi il più estesa possibile e sostituisca almeno in parte le tradizionali produzioni di energia, ormai sempre più problematiche a livello ambientale, sociale, economico.

La Tecnologia fotovoltaica La produzione di energia utilizzando l effetto fotovoltaico e quindi trasformando l energia del sole in energia elettrica sembra essere al momento una delle più sviluppate prospettive considerate. In teoria, infatti, il globo terrestre viene irradiato con una quantità di energia, gratuita, ben superiore al consumo totale mondiale (in un ora il sole irraggia sul nostro pianeta tanta energia quanta l intera umanità ne consuma in un anno).

La Tecnologia fotovoltaica Il punto chiave della tecnologia fotovoltaica è costituito dalla capacità di un materiale semiconduttore di adattarsi per liberare elettroni, quando viene colpito dalla luce solare. I componenti più importanti di un sistema fotovoltaico sono le celle, ovvero l unità basica che raccoglie la luce solare, unite a formare moduli o placche fotovoltaiche. Tutte le celle fotovoltaiche sono provviste di due strati semiconduttori, uno con carica negativa e uno con carica positiva in modo da produrre un campo elettrico quando la cellula è investita dalla luce solare.

Effetto fotovoltaico La conversione diretta dell energia solare in energia elettrica utilizza il fenomeno fisico dell interazione della radiazione luminosa con gli elettroni nei materiali semiconduttori, denominato effetto fotovoltaico. L oggetto fisico in cui tale fenomeno avviene è la cella solare, la quale altro non è che un diodo con la caratteristica essenziale di avere una superficie molto estesa (alcune decine di cm2). Per analizzare in modo più approfondito l effetto fotovoltaico è necessario quindi descrivere, almeno concettualmente, il funzionamento del diodo (giunzione p-n).

Effetto fotovoltaico Se prendiamo il silicio, esso ha 14 elettroni di cui 4 sono di valenza. Se alcuni atomi di silicio del cristallo vengono sostituiti con atomi di fosforo che ha 5 elettroni di valenza, di questi elettroni 4 verranno usati per legami chimici con atomi adiacenti di silicio, mentre il quinto diventa libero di muoversi nel reticolo del cristallo. Analogamente se la sostituzione avviene con atomi di boro, che ha solo 3 elettroni di valenza, ci sarà un elettrone mancante per completare i legami chimici con gli atomi adiacenti di silicio. Tale elettrone mancante agisce come se fosse un elettrone positivo e viene chiamato lacuna.

Effetto fotovoltaico La giunzione p-n (diodo) si realizza unendo una barretta di materiale di tipo n con una barretta di materiale di tipo p. Gli elettroni liberi (portatori) si sposteranno verso le zone in cui non esistono elettroni liberi nel tentativo di ristabilire l equilibrio. Analogamente le lacune si sposteranno nella regione nella quale non ci sono lacune e ci sarà quindi un flusso di cariche positive nel verso contrario. Con il proseguire di tale processo di diffusione, da un lato si verificherà un eccesso di cariche negative mentre un eccesso di cariche positive si avrà sul lato opposto. Nella regione di interfaccia dei due materiali si è così creato un campo elettrico che diventa sempre più grande man mano che le lacune e gli elettroni continuano a diffondere verso i lati opposti.

Effetto fotovoltaico Tale processo è quello che avviene quando una particella costituente un raggio solare colpisce la cella fotovoltaica.

Cella fotovoltaica La cella fotovoltaica è un generatore di corrente che, tramite l effetto fotovoltaico descritto, trasforma (trasduce) in elettricità l energia solare incidente. La cella diventa così come una pila elettrica capace di alimentare un circuito elettrico esterno. Questo dispositivo è realizzato con materiali semiconduttori, materiali cioè che conducono la corrente elettrica.

Cella fotovoltaica Si tratta di una tecnologia priva di manutenzione, silenziosa e pulita. Infatti, rispetto ad altre tipologie di impianti, dove la produzione di energia avviene attraverso un procedimento meccanico (ad esempio l eolico o le centrali idroelettriche), nelle celle fotovoltaiche non vi sono parti meccaniche in movimento, il che rende la loro vita teoricamente illimitata. Le celle fotovoltaiche vengono costruite utilizzando principalmente il silicio, materiale presente in abbondanza nella crosta terrestre (argilla, granito, quarzo), non tossico e facilmente lavorabile.

Cella fotovoltaica Il tipo di cella fotovoltaica più diffuso è di colore nero o blu, con spessore complessivo compreso tra 0,25 mm e 0,35 mm. La cella si comporta come una minuscola batteria, producendo nelle condizioni di radiazione solare solare tipiche (per l Italia, radianza pari a 1 kw/m2 e temperatura di cella pari a 25 C) una corrente tra i 3 A e 4 A a una tensione di circa 0,5 V, generando quindi una potenza di 1,5-2 Watt di picco (Wp).

Cella fotovoltaica E composta da due strati sovrapposti di materiale semiconduttore, generalmente silicio, la cui conducibilità viene aumentata mediante uno speciale trattamento, noto come drogaggio. Il primo strato, di tipo (p), viene drogato con atomi di boro, mentre l altro strato, di tipo (n), viene drogato con piccole quantità di fosforo. Questi due strati così composti avranno proprietà elettriche opposte, e nel loro punto di contatto si avrà una giunzione (detta giunzione pn), che è il punto in cui avrà luogo l effetto fotovoltaico.

Cella fotovoltaica

Cella fotovoltaica Lo strato di tipo p, localizzato nella parte posteriore della cella, è a contatto con uno strato metallico che ricopre l intera superficie e che costituisce l elettrodo negativo, mentre, lo strato di tipo n, esposto alla radiazione, è a contatto con una pellicola trasparente di ossido conduttore o, con una griglia metallica che, in entrambi i casi, costituisce l elettrodo positivo. La cella fotovoltaica si completa con una pellicola di materiale antiriflettente che viene depositata sulla sua superficie per minimizzare le perdite di radiazione per riflessione, ed infine una lastra di vetro conferisce stabilità strutturale e protegge la superficie della cella dagli agenti atmosferici.

Cella fotovoltaica Il silicio utilizzato in questo ambito può essere di tre tipologie: monocristallino policristallino amorfo

Cella fotovoltaica

Cella fotovoltaica Le celle in silicio monocristallino sono caratterizzate da un omogenea colorazione blu. Vantaggi: discreto rendimento (15-20%) Svantaggi: elevato costo di produzione. Con rendimento si intende la percentuale di energia captata e trasformata rispetto a quella totale giunta sulla superficie del modulo.

Cella fotovoltaica Le celle in silicio policristallino sono caratterizzate da un rendimento inferiore (circa 15-17%) poiché all interno sono presenti delle impurità che limitano il passaggio della corrente elettrica. Si ottiene riciclando componenti elettronici scartati, il cosiddetto scraps di silicio che viene rifuso per ottenere una composizione cristallina compatta. Il vantaggio è dovuto ai minori costi. Tali celle sono riconoscibili grazie a un disegno ben distinguibile dovuto ai cristalli presenti all'interno.

Cella fotovoltaica Solitamente il colore delle celle fotovoltaiche è il blu scuro dovuto al rivestimento antiriflettente in ossido di titanio, fondamentale per ottimizzare la captazione dell'irraggiamento solare. Le celle di colori differenti in genere implicano una perdita d'efficienza.

Cella fotovoltaica Le celle in silicio amorfo, riconoscibili per via del caratteristico colore scuro, sono prodotte mediante spruzzamento catodico di atomi di silicio su una piastra di vetro. Al loro interno, per aumentare l assorbimento della radiazione solare, sono aggiunte sostanze come ossigeno, idrogeno e carbonio, che permette di raggiungere rendimenti dell 8% circa. Tali dispositivi sono particolarmente indicati nelle zone spesso vi è la presenza di nuvole o ostacoli fissi, ottenendo rendimenti del 10% circa superiori alle altre tipologie. Oltre al basso rendimento, un ulteriore limite è dato dal marcato degrado nel tempo del rendimento (1% annuo).

Cella fotovoltaica Esistono poi altre tipologie di celle dette celle in film sottile (a cui appartengono anche quelle in silicio amorfo) che si contraddistinguono per il ridotto costo di produzione, e per la possibilità di realizzare dispositivi estremamente sottili e flessibili. I limiti sono quelli descritti per le celle in silicio amorfo. Alcuni esempi sono rappresentati dalle celle in: tellururo di cadmio (CdTe), solfuro di cadmio, arseniuro di gallio, indio, selenio.

Cella fotovoltaica Tali materiali sono applicati in una pellicola sottile (dell ordine di pochi micron) su un di materiale di sostegno, (vetro o ceramica) per ridurre la massa e, pertanto i costi. Hanno versatilità d impiego (es. su materiali da utilizzare quali elementi strutturali delle facciate degli edifici), anche se, per quanto riguarda sopratutti il Si-a resta da superare l ostacolo rappresentato dalla bassa efficienza. Ne consegue che a parità di produzione elettrica richiesta, la superficie occupata da un campo fotovoltaico amorfo (film sottile) sarà maggiore rispetto ad un equivalente campo fotovoltaico cristallino.

Cella fotovoltaica Celle a film sottile

Cella fotovoltaica Nell ultimo decennio sono state sviluppate nuove tecnologie che consentono la produzione di celle semitrasparenti, offrendo nuove opportunità per la progettazione e per il mercato. La loro trasparenza media è del 10% e si possono realizzare celle colorate, permettendo così nuove opportunità artistiche in ambito architettonico.

Il modulo fotovoltaico La tensione generata da una singola cella risulta troppo bassa per poter essere sfruttata, si rende quindi necessario collegare insieme più celle per formare dei moduli fotovoltaici. Il collegamento avviene mediante ribbon metallici (busbar) che attraversando la cella formano opportune serie e paralleli elettrici. I busbar hanno il compito di canalizzare gli elettroni generati dal modulo per il cosiddetto effetto fotovoltaico, cioè portano (come dice la parola stessa bus ) la corrente che genera il nostro modulo fotovoltaico

Il modulo fotovoltaico

Il modulo fotovoltaico La potenza erogata da un modulo fotovoltaico è sempre minore della sommatoria delle potenze generate dalle celle prese in maniera univoca, questo perché, ad esempio, due blocchi di celle collegate in parallelo avranno tensioni diverse, causate da inevitabili difformità costruttive, che portano alla formazione di una corrente che circola dal blocco a tensione maggiore a quello a tensione minore. Tali perdite di potenza vengono dette perdite di mismatch.

Il modulo fotovoltaico

Pannelli fotovoltaici Collegando meccanicamente tra di loro più moduli fotovoltaici otteniamo il pannello fotovoltaico, in pratica l insieme dei moduli in grado di produrre la potenza richiesta alla tensione prestabilita. Un pannello è generalmente racchiuso in una struttura in grado di proteggere dagli agenti atmosferici ed è composto da diversi elementi che costituiscono un sandwich di materie prime, detto laminato.

Composizione del pannello Indipendentemente dalla tipologia di cella utilizzata la struttura è identica in quanto si tratta di un sandwich di vari materiali che hanno lo scopo di proteggere le celle di silicio. Il film di Tedlar rappresenta il supporto rigido su cui viene assemblato il tutto. Il Tedlar è un supporto di polivinilfluoruro utilizzato per le sue caratteristiche di robustezza, resistenza agli UV e agli agenti atmosferici. In alcune tipologie di pannelli è sostituito da una lastra di vetro temperato.

Composizione del pannello A seguire troviamo un sottile foglio di E.V.A. (Etilene Vinil Acetato), utilizzato per isolare elettricamente le celle dalla struttura. Durante la "cottura" del pannello, fondendo provvede a riempire tutte le irregolarità delle celle. Viene utilizzato anche per la sua eccezionale trasparenza ai raggi solari. Al di sopra dell E.V.A. vengono posizionate le celle, preconnesse mediante i busbar. Su queste viene steso un secondo foglio di E.V.A. e quindi una lastra di vetro temperato a basso contenuto di ferro per garantire una maggiore trasparenza ai raggi solari.

Composizione del pannello Il sandwich così realizzato viene inviato al laminatore, una macchina nella quale viene creato il vuoto; a questo punto la piastra del laminatore viene riscaldata fino a 145 C per 10 minuti, in modo da favorire la polimerizzazione dell E.V.A. che si trasforma in un collante inerte, garantendo il contatto meccanico tra vetro e celle, oltre all isolamento elettrico. Con il riscaldamento viene anche eliminata l aria residua interna.

Composizione del pannello Infine il laminato è pronto per essere inserito in una cornice di alluminio anodizzato (resistente alla corrosione), dotata di vari fori per il fissaggio alla struttura adatta a sostenerlo e a orientarlo opportunamente verso il sole. Se la laminazione viene fatta correttamente, il laminato sarà in grado di resistere alle intemperie per almeno 25/30 anni Per ultima è presente la scatola di giunzione che consente il collegamento tra gli apparati.

Composizione del pannello

Composizione del pannello

Stringhe e campo fotovoltaico Si dice stringa il collegamento in serie di più moduli fotovoltaici. Più stringhe collegate in parallelo danno forma al campo fotovoltaico, in cui la corrente totale è data dalla somma della corrente in uscita da ogni stringa.

Stringhe e campo fotovoltaico

Stringhe e campo fotovoltaico Le disuguaglianza strutturali dei moduli, comportano problemi di mismatch anche nei campi fotovoltaici con conseguenti perdite, a volte anche dell ordine del 5% rispetto alla potenza nominale. Per far fronte al problema della circolazione di correnti inverse tra le stringhe, si utilizzano i diodi di blocco, tali dispositivi entrano in funzione, escludendo l intera stringa di competenza, anche quando un solo modulo è ombreggiato.

Stringhe e campo fotovoltaico Quindi nella progettazione occorre ridurre al minimo le zone soggette a oscuramenti o, almeno, di raggruppare i moduli soggetti a ombreggiamento in modo che siano tutti presenti nella medesima stringa. Se, ad esempio, di fronte al campo fotovoltaico si ha un palo, bisognerà fare in modo che l effetto dell ombra si senta su una sola stringa e non vada ad intercettare più serie di pannelli fotovoltaici, compromettendo quindi il corretto funzionamento di tutto l impianto.

Stringhe e campo fotovoltaico

CELLA fino a: 1.5 V 4.7A MODULO PANNELLO fino a: 50 V 10 A STRINGA (moduli serie) Fino a 1000 V 10 A CAMPO (stringhe parallelo) Fino a 1000V 1000 A

Impianti fotovoltaici Stand-alone Caratterizzati dal completo isolamento dalla rete elettrica di distribuzione, sono impiegati per elettrificare le utenze difficilmente collegabili alla rete (baite in montagna); in questi impianti, l energia prodotta alimenta direttamente un carico elettrico (in continua o in alternata), mentre la parte in eccedenza viene generalmente immagazzinata in un apposito sistema di accumulo, per renderla disponibile all utenza nelle ore di generazione fotovoltaica nulla o insufficiente.

Impianti fotovoltaici Grid Connected Negli impianti connessi a una rete elettrica di distribuzione, l energia viene convertita in corrente elettrica alternata per alimentare il carico-utente e/o per essere immessa nella rete stessa (con la quale lavora in regime di scambio sul posto ), a seconda delle condizioni istantanee della generazione fotovoltaica e dell utilizzatore.

Un sistema non connesso alla rete elettrica è composto da: - uno o più pannelli fotovoltaici - una o più batterie Impianti stand alone - un regolatore per ottimizzare la carica della batteria - un inverter (opzionale).

Impianti stand alone

Impianti grid connected Un sistema connesso alla rete elettrica è composto da: - più pannelli fotovoltaici (potenza totale minima 1 kw) -un inverter - un quadro elettrico di connessione alla rete

Impianti grid connected