Rassegna Stampa del 17.01.2012 - a cura dell Ufficio Stampa di FederLab Italia
Inflazione. Per la sanità aumento complessivo contenuto (+ 0,3%). Ma il ticket balza al + 7% Secondo i dati diffusi dall Istat le spese per la salute sono il settore che ha avuto il minor tasso di crescita. Ma secondo l indice di confronto europeo, che tiene conto solo della spesa sostenuta dai cittadini e dunque anche dei ticket, l incremento tendenziale per la salute è del 7%. 16 GEN - L Istat ha diffuso i dati sull andamento dei prezzi nel mese di dicembre 2011 e dell intero anno appena chiuso. L indice nazionale dei prezzi al consumo fa registrare un aumento del 3,3% rispetto al dicembre 2010, che si traduce in un tasso di inflazione medio per il 2011 pari al 2,8%, sensibilmente più alto di quello rilevato lo scorso anno che era dell 1,5%. Trasporti (+7,1%), energetici e alimentari i settori nei quali i prezzi sono maggiormente cresciuti, mentre i servizi sanitari e le spese per la salute sono la voce di spesa che ha avuto l incremento più contenuto: +0,3%. In calo, invece, i prezzi per le comunicazioni, ridotti del 2%. Dati sensibilmente diversi, sempre secondo l Istat, applicando l indice IPCA, ovvero l indice dei prezzi al consumo armonizzato per i Paesi dell Unione Europea che tiene conto non del costo complessivo per la collettività ma della spesa effettivamente sostenuta dal consumatore. Con questo metodo si pone dunque in evidenza il peso prodotto dall aumento dei ticket, tanto che l incremento di spesa per i servizi sanitari, su base tendenziale, si allinea con quello dei trasporti e fa registrare un +7%.
Puglia. Per il Tar illegittimi criteri di esenzione per ticket disabili Con sentenza n. 169/2012 annullata parte del regolamento regionale per la determinazione delle fasce di esenzione dal ticket per l accesso ai servizi dei centri diurni da parte delle famiglie dei disabili gravi. Illegittimo prendere a riferimento anche le somme non fiscalmente rilevanti. 16 GEN - Il Tar della Puglia ha bocciato, con la sentenza n. 169/2012, i ticket sociali della Regione riguardanti disabili gravi poiché svuotano i principi della normativa nazionale. I giudici amministrativi pugliesi hanno annullato quella parte di regolamento regionale sulle esenzioni dal ticket per l accesso ai servizi dei centri diurni da parte delle famiglie dei disabili gravi laddove si prevede come riferimento il reddito familiare incluse le somme non fiscalmente rilevanti, quali l indennità di accompagnamento dell Inps, le pensioni di invalidità, le rendite Inail. La sentenza ha così accolto un ricorso presentato da alcuni utenti e loro familiari, e dal sindacato Sfida (Sindacato famiglie italiane diverse abilità) contro le linee guida del Comune di Bari, ispirate alla disciplina della stessa Regione. Entrambi gli Enti, inoltre, sono stati condannati a pagare 3 mila euro di spese. Il regolamento regionale aveva stabilito tre fasce di reddito ai fini dell esenzione: 7mila e 500 euro quale soglia di gratuità, e 30mila euro come limite oltre il quale la retta è a totale carico della famiglie. Il caso nasce per i disabili cosiddetti gravi: in tal caso la Regione aveva fatto riferimento alla situazione del singolo ma rapportandola a quella della sua situazione familiare, inserendo quindi nei calcoli anche quei redditi non fiscalmente rilevanti (assegni invalidità accompagnamento, ecc.). Ed è stato esattamente questo il principio bocciato dal Tar. Per quanto riguarda Bari, invece, il Comune aveva individuato nel range tra 7.500 e 30 mila euro altri quattro criteri (oltre a quelli regionali), ma non aveva tutelato quei singoli disabili gravi comunque tutelati anche dal regolamento regionale. Il Comune - è scritto nel dispositivo del Tar - non ha previsto casi di rilevanza della situazione del solo assistito, omettendo così di operare una valutazione e una distribuzione delle risorse diverse per i casi di disabilità più grave.
Sardegna. I referti medici si ritirano al centro commerciale Grazie al progetto "Sanità a Gonfie Vele" promosso dal Comune di Quartucciu, dall Aou di Cagliari e dal Centro Commerciale Le Vele i risultati degli esami effettuati presso l ospedale San Giovanni di Dio di Cagliari e al Policlinico di Monserrato possono essere ritirati gratuitamente in appositi totem 16 GEN - Ritirare i risultati degli esami effettuati presso le strutture ospedaliere mentre si fa la spesa è oggi possibile. Grazie alla sinergia tra pubblico-privato stretta tra il Comune di Quartucciu (Ca), l Azienda Ospedaliero- Universitaria di Cagliari e il Centro Commerciale Le Velè di Quartucciu i cittadini possono ritirare i referti medici ospedalieri anche al centro commerciale. Il progetto pilota Sanità a Gonfie Vele, unico e primo in Sardegna e in Italia, consente di ritirare gratuitamente referti medici per gli esami effettuati all ospedale di Cagliari, San Giovanni di Dio e al Policlinico di Monserrato dell Azienda Ospedaliero universitaria in postazioni multimediali (totem) di facile utilizzo. È sufficiente individuare il codice a barre presente sul foglio ricevuto in ospedale dopo l esame e avvicinarlo al lettore ottico indicato sullo stesso totem. E senza nessuna conoscenza tecnica specifica.