l Inps in cifre La gestione del fondo parasubordinati prevede un avanzo di esercizio pari mln.

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1 l Inps in cifre (sintesi a cura dello Spi-Cgil Emilia Romagna su dati bilancio preventivo Inps 2013 e Rapporto Istat -Inps 2012 sulla coesione sociale) Sulla base dei dati negativi dei fondi diversi da quello dei lavoratori dipendenti e per il forte disavanzo della gestione ex Inpadp confluito ora in Inps, il Comitato di Indirizzo e Vigilanza - Civ - nella sua relazione del 26 febbraio 2013, di approvazione del bilancio ha ribadito la necessità di sottoporre ad un attento monitoraggio tutti i Fondi o Gestioni amministrati dall Inps che presentano consistenti disavanzi economici con effetti negativi sul saldo generale del bilancio dell Istituto. Diventa pertanto indispensabile portare in equilibrio quei fondi del lavoro autonomo e gli ex fondi soppressi che presentano un disavanzo economico di esercizio, per evitare che strumentalmente si giunga ad una ennesima controriforma sulle pensioni che penalizzerebbe ancora una volta il lavoro dipendente, i pensionati e le pensionate del paese. Andamento delle gestioni amministrative dei vari fondi Fondo lavoratori dipendenti: avanzo economico di esercizio pari a mln con un saldo positivo di mln che viene però diminuito dal disavanzo delle separate contabilità dei soppressi fondi trasporti mln; elettrici mln; telefonici mln; ex Inpdai mln. La gestione del fondo parasubordinati prevede un avanzo di esercizio pari mln. La gestione ex Inpdap prevede per il 2013 un disavanzo economico di esercizio di mln mentre la gestione ex Enpals per il 2013 presume un avanzo economico di esercizio di 264 milioni di euro. I restanti fondi dei lavoratori autonomi del commercio, degli artigiani, dei coltivatori diretti, mezzadri e coloni presentano nelle previsioni del bilancio 2013 un disavanzo economico di esercizio rispettivamente pari a meno 175 mln di euro per il commercio; mln per il fondo artigiani; mln per coltivatori diretti e agricoli. Sostenibilità della spesa pensionistica 1

2 La stima del numero totale degli iscritti delle varie gestioni pensionistiche per il 2013 è previsto in unità con un decremento di iscritti, pari a meno 1,3% rispetto al In particolare per il 2013 il bilancio dell Istituto prevede una spesa per prestazioni pensionistiche pari a milioni di euro con un incremento rispetto al 2012 di milioni di euro + 1,7% Dall esame dei dati del bilancio preventivo dell Inps, secondo l Istituto, emerge una contrazione progressiva del numero degli iscritti a fronte di un aumento delle pensioni che determinano un andamento negativo del rapporto iscritti/pensioni, e contributi/pensioni, in particolare per le gestioni diverse dal Fondo lavoratori Dipendenti. Infatti quest ultimo Fondo, comprendendo anche la gestione delle contabilità separate, resta invece stabile rispetto al 2012 nel rapporto iscritti e pensioni che risulta pari a 1,32. Incidenza della spesa pensionistica sul Pil (Prodotto Interno Lordo) La spesa pensionistica finanziata in via principale dai contributi versati dai lavoratori e dai datori di lavoro incide sul Pil per l anno 2011 il 10,75%; per l anno 2012 il 15,08%; per l anno 2013 il 15,16%; passa al 15,93% se si comprende anche la spesa erogata per conto dello Stato. La previsione della spesa pensionistica per l anno 2013 risulta pari a milioni di euro. Pensioni e Pensionati - dati al 31 dicembre ultimo dato disponibile Al 31 dicembre 2011 il numero complessivo dei pensionati è pari a , di questi il 75% percepisce solo pensioni di invalidità, vecchiaia e superstiti - Ivs - mentre il restante 25% riceve pensioni di tipo assistenziale, in parte anche cumulate con pensioni IV S. La classe di età più numerosa è quella degli ultraottantenni con circa pensionati (23%), mentre i pensionati con meno di 55 anni sono l 8,1%. La classe tra i anni comprende 2 milioni 900 mila pensionati; quella tra i anni 2 milioni 812 mila pensionati. Come è noto un pensionato su due percepisce una pensione (reddito da pensione) inferiore a mille euro lorde al mese. 2

3 I pensionati d invalidità e di assegni sociali sono circa 4 milioni 400 mila di cui 2 milioni 320 mila sono donne (53%). Il numero delle pensioni erogate per invalidità civile è pari a 3 milioni 172 mila. Le rendite per infortuni sul lavoro sono oltre 718 mila, di cui 618 mila assegnate agli uomini. Il numero delle pensioni di guerra è pari a oltre 98 mila delle quali l 86% erogate a uomini Le pensioni e gli assegni sociali erogati al 31 dicembre 2011 sono circa 821 mila di cui circa 550 mila a donne (67%) con un importo medio annuo di euro. Andamento numero pensioni (Previsioni anno 2013) Il movimento complessivo delle pensioni stimato per l anno 2013, escluse le pensioni erogate dalla Gestione Invalidi Civili, è il seguente: al sono previste pensioni vigenti, con un calo di pensioni: meno 0,8 % sul Nel complesso nel 2013 il calo di pensioni risulta così distribuito: lavoratori dipendenti meno pensioni, pari a -1,1% pensioni dei lavoratori autonomi più parasubordinati più pensioni. L insieme delle pensioni liquidate e quelle eliminate sono pari ad un meno 19%. Per la gestione Invalidi Civili si stimano pensioni vigenti al 31 dicembre 2013 con un incremento del 3,9% rispetto al 2012 per un importo medio annuo di 5,736 euro (di fatto sono fra le pensioni in crescita nonostante la controriforma del governo). Le pensioni erogate per conto dello Stato cioè gli assegni sociali, coltivatori diretti ante 1989 e altre, si stima una riduzione del -4,4% pari a meno pensioni. Riepilogo andamento pensioni vigenti (previsioni anno 2013 rispetto al 2012): pensioni lavoratori dipendenti meno 1,1% pensioni erogate per conto dello Stato (assegni sociali, vitalizi e altre) con un calo del 4,4% pensioni lavoratori autonomi più 0,8% pensioni dei lavoratori parasubordinati più 8,3%. Sostanzialmente gli effetti della controriforma evidenziano una riduzione del numero delle pensioni dei lavoratori dipendenti e delle pensioni erogate per conto dello Stato mentre aumentano quelle del lavoro autonomo, subordinato e degli invalidi civili. 3

4 Nuove liquidazioni pensioni anno 2013 Per quanto riguarda le pensioni ai superstiti (indirette e reversibilità), sono previste nuove liquidazioni pari a pensioni con un decremento di pensioni con un calo del 3%. Le pensioni di anzianità subiranno nel 2013, secondo le previsioni Inps, una riduzione di unità pari ad un 31% in meno, passando dalle pensioni accolte e liquidate nel 2012 alle pensioni previste in corso anno; così pure per le pensioni di vecchiaia (-20,3%), dalle pensioni liquidate nello scorso anno alle pensioni nel Nel loro complesso il numero delle nuove pensioni nel 2013 è stimabile in unità con una riduzione netta di pensioni, pari ad un meno 15,8% rispetto alle pensioni accolte e liquidate nel Indennità di accompagno Per quanto riguarda l indennità di accompagno l Inps stima in milioni di euro la spesa per l indennità di accompagnamento agli invalidi civili con un incremento della spesa del più 4,6% pari a milioni di euro rispetto al N.B. In questo caso la spesa non incide sui risultati di gestione dell istituto in quanto è coperta da trasferimenti dal bilancio dello Stato. Occupati contribuenti Inps Il dato quantitativo medio del lavoro dipendente, relativo al primo semestre 2012, è pari a occupati di cui 10 milioni 492 mila (85,38%) con contratto a tempo indeterminato. Il lavoro a tempo parziale riguarda prevalentemente le donne che rappresentano nel 2012 il 76% lei lavoratori con contratto a orario ridotto o parziale. Nel lavoro autonomo, gli artigiani, iscritti alla gestione speciale dell Inps sono un milione 854 mila e il 91,7% degli artigiani è titolare di azienda. I commercianti iscritti nella gestione speciale dell Inps sono 2 milioni 141 mila. I coltivatori diretti, coloni, mezzadri e imprenditori agricoli ammontano a 464 mila unità. 4

5 I contribuenti parasubordinati con almeno un versamento all anno sono 1,7 milioni dei quali 1,5 milioni (87%), risultano essere collaboratori + 1,4% rispetto all anno precedente e circa 220 mila (13%) professionisti. I beneficiari dei permessi ai sensi della Legge 104 nell anno 2011 per l assistenza di persone con handicap nel settore privato sono state complessivamente 328 mila, di questi il 78% usufruisce di permessi per assistenza ai propri familiari. Le famiglie in condizione di povertà relativa in Italia sono pari all 11,1% delle famiglie residenti, corrispondenti a 8 milioni di persone povere, il 13, 6% dell intera popolazione. Fra i minorenni l incidenza della povertà relativa è pari al 27,8%, è invece del 10 % nel caso di povertà assoluta. Nel Mezzogiorno risulta relativamente povero il 24,9% degli anziani, mentre gli anziani assolutamente poveri sono il 7,4%. LE PRINCIPALI VARIABILI MACROECONOMICHE FORMULATE CON LA NOTA DI AGGIORNAMENTO DEL DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA APPROVATO DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI IL 20 SETTEMBRE 2012 PREVEDONO PER IL 2013: una riduzione del Pil in termini reali pari al 0,2 un aumento dell indice di inflazione programmata pari al 2% un decremento dell occupazione complessiva dello 0,3% un aumento del costo del lavoro dello0,9% un tasso di disoccupazione dell 11,4%. 5