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Scuola di Alpinismo e Scialpinismo Guido Della Torre - http://www.scuolaguidodellatorre.it Accesso stradale: da Madonna di Campiglio seguire le indicazioni per la località di Vallesinella, (ultimo tratto di strada a pagamento). Parcheggiare di fronte al rifugio a 1513 metri di quota. Avvicinamento: seguire le indicazioni per il rifugio Casinei (n 317) che sale a gradoni e tornanti nel bosco fino ad una piana erbosa a quota 1850 metri (0h40). Lasciare il rifugio sulla destra e seguire le indicazioni per il rifugio Brentei (n 318). Un lungo sentiero in costa con qualche saliscendi ed un caratteristico passaggio in una galleria porta ad un'ampia piana erbosa al cospetto della maestosa parete Nord Est del Crozzon di Brenta dove sorge il rifugio Maria ed Alberto ai Brentei a quota 2175 metri (2h00). Dal rifugio seguire il sentiero che parte oltre la cappella alle spalle del rifugio e si inoltra nella valle di Brenta alta rimanendo in costa sul lato sinistro, è il sentiero che porta alla Bocca di Brenta. Giunti ad un bivio segnalato da un ometto di pietre, prendere una ripida traccia poco evidente che sale a sinistra taglia un pendio detritico e porta alla base dello spigolo dello Spallone del Campanile Basso. (2h45). Attacco: La via attacca poco a destra dello spigolo, circa 20 metri più a sinistra dell'evidente diedro della via Fehrman. L'attacco è segnalato da un piccolo ometto di pietre addossato alla parete e da qualche vecchio cordone e fettuccia posti su dei piccoli spuntoni di roccia.la via attacca poco a destra dello spigolo, circa 20 metri più a sinistra dell'evidente diedro della via Fehrman. L'attacco è segnalato da un piccolo ometto di pietre addossato alla parete e da qualche vecchio cordone e fettuccia posti su dei piccoli spuntoni di roccia. Discesa: dalla caratteristica campana di vetta portarsi sul ciglio della parete Sud Ovest, verso la valle di Brenta alta (ometti di pietre), scendere ad un terrazzino dove è presente il primo ancoraggio per le calate in corda doppia. Ci si cala sulla via Normale di salita. Tutte le calate sono attrezzate su catene e 2 anelloni accoppiati. Con due calate lunghe da 55 metri o 4 più brevi si arriva sulla cengia dello "Stradone Provinciale", percorrere la cengia che costeggia la parte terminale della parete Est e portarsi all'attacco della via Preuss. Ci si cala sulla parte inferiore della parete Est per 40 metri dall'ancoraggio utilizzato come sosta di partenza, con una successiva calata da circa 25 metri si arriva ad una larga cengia detritica. Traversare a sinistra (faccia a monte) per circa 20 metri e raggiungere l'ancoraggio successivo posto sulla sommità della "parete Pooli". Calarsi per 40 metri fino alla cengia d'attacco della via Normale. Con una breve doppia da circa 20 metri calarsi ancora fino a poco sopra il canale (neve). Un breve traverso di una decina di metri a destra (faccia a monte al Campanile) permette di raggiungere la forcella denominata "Bocchetta del Campanile Basso" dove passa il sentiero attrezzato delle Bocchette (n 305) a quota 2620 metri. (1h15) Seguire il sentiero attrezzato che sale verso destra sulla parete opposta al canale e succesivamente prosegue in costa alla parete scendendo gradualmente con qualche passaggio molto esposto e qualche scaletta (assicurarsi al cavo) che riporta nella valle di Brenta alta. Scendere per il sentiero (n 318), ben segnalato da bolli segnavia ed ometti di pietre, dopo un pendio detritico (o innevato) ed un ultimo salto roccioso attrezzato riportarsi alla base dello Spallone del Campanile Basso. Percorrendo a ritroso il sentiero di avvicinamento si giunge al rifugio Maria ed Alberto ai Brentei (2h15) e successivamente al parcheggio in località Vallesinella. (3h45) Difficoltà: VI+ o V+ e A0 lo Spallone Graffer, V- la Preuss. Sviluppo: 470 metri lo Spallone, 130 metri la Preuss per un totale di 600 metri. Attrezzatura: soste da attrezzare su 2/3 chiodi. Chiodatura buona, da integrare con una serie di friend fino al numero 2 BD. Chiodatura più distanziata sulla Preuss, comunque integrabile con friend medi e piccoli. Utilizzare corde da 60 metri, utili per effettuare doppie lunghe in discesa, casco obbligatorio. Esposizione: sud-ovest lo Spallone Graffer, est la Preuss. Tipo di roccia: dolomia. Periodo consigliato: estate. Tempo salita: 6h30 lo Spallone Graffer, 2h00 la Preuss. Primi salitori: Spallone Graffer: G. Graffer, A. Miotto Agosto 1934 Preuss: P. Preuss in solitaria il 28 Luglio 1911 Riferimenti bibliografici: Buscaini G., Castiglioni E., Dolomiti di Brenta, Guida dei Monti d'italia, C.A.I.-T.C.I. 1977 Rivista ALP Grandi Montagne n 29 Dolomiti di Brenta Sett-Ott. 2005 CDA & Vivalda Editori Srl. (solo relazione via Preuss) Bertolotti M., Galbiati L., Arrampicare Dolomiti Sud-Occidentali volume 1, 82 Vie di Roccia, PALE/LAGORAI/BRENTA/PICCOLE DOLOMITI/ ARCO E PREALPI, Collana Mountain Geographic VIVIDOLOMITI, edizione 2014 Si veda anche in rete il sito http://www.sassbaloss.com Riferimenti cartografici: Kompass n 73: Gruppo di Brenta Relazione Via Spallone Graffer Lunghezza 1, III+, 35 metri: salire per muretti e gradoni in obliquo a sinistra fino ad un terrazzino detritico posto sullo spigolo, rimontare un gradone ed attrezzare la sosta su un grosso spuntone appoggiato alla paretina successiva di roccia scura. Lunghezza 2, IV, 35 metri: salire la paretina obliquando a sinistra fino a portarsi alla base di un diedrino obliquo a destra, salirlo (chiodi) e raggiungere una cengia posta alla base di una parete gialla strapiombante in prossimità dello spigolo dove si sosta.

Scuola di Alpinismo e Scialpinismo Guido Della Torre - http://www.scuolaguidodellatorre.it Lunghezza 3, IV, 15 metri: traversare orizzontalmente a destra doppiando lo spigolo, rimontare un breve muretto verticale e sostare su un terrazzino. Lunghezza 4, IV, V, 40 metri: salire il diedro sulla sinistra e traversare a sinistra doppiando lo spigolo, in verticale (chiodi) fino ad uno strapiombino da aggirare sulla destra. Sosta poco sopra appesa e scomoda. Lunghezza 5, V, IV+, 45 metri: salire qualche metro in verticale sopra la sosta, obliquare poi lungamente a sinistra per muretti appigliati (qualche chiodo) fino alla base di un diedrino fessurato obliquo a destra, posto poco sotto l'estremità sinistra della parete gialla strapiombante superiore (presente un chiodo parzialmente infisso) salirlo interamente e raggiungere la cengia alla base della parete successiva, traversare a destra fino alla sosta. Lunghezza 6, IV+, V, 50 metri: molto bello! Traversare a destra su cengia e portarsi alla base della fessura diedro gialla ed arancione (quella di destra più stretta e proteggibile). Salirla interamente (chiodi) ed uscire a destra per una paretina fino in sosta. Lunghezza 7, V, V+, VI+ o V+ e A0, 30 metri, lunghezza chiave della via: dalla sosta traversare a destra un paio di metri aggirando uno spigoletto, salire poi una placca gialla a buchi fino ad un alla base di uno strapiombino, aggirarlo sulla destra (chiodi) e proseguire per un diedrino liscio ed impegnativo (molti chiodi) fino ad un piccolo pulpito posto sulla verticale di una fessurina gialla strapiombante (chiodi visibili). Sosta scomoda ed appesa da attrezzare su 2 chiodi distanti. Lunghezza 8, V+, VI+ o V+ e A0, IV+, 30 metri: altra lunghezza impegnativa ma meno sostenuta della precedente. Salire il muretto verticale a destra della sosta, traversare poi a sinistra portandosi alla base della fessurina gialla strapiombante, salirla (molti chiodi) e proseguire a destra di una fascia di roccia aggettante fino in sosta. Lunghezza 9, IV+, IV, 50 metri: salire il lungo diedro sulla verticale della sosta, superato un breve tratto delicato su rocce rosse il diedro piega un poco a sinistra fino in prossimità dello spigolo. Raggiungere la base di un camino grigio verticale, salirlo fino ad una grossa clessidra dove si attrezza la sosta. Lunghezza 10, IV-, 20 metri: proseguire nel camino ora più abbattuto, obliquare poi a destra e raggiungere una comoda cengia alla base di una parete strapiombante gialla. Lunghezza 11, IV-, III, 35 metri: salire il divertente diedro fessurato abbattuto inclinato a sinistra, uscire su una cengia detritica, traversare a sinistra per qualche metro e sostare comodamente su chiodi oltre un roccione alla base di una parete gialla verticale. Lunghezza 12, IV, V, IV+, 35 metri: salire la paretina verticale strisciata di nero sopra la sosta, traversare poi orizzontalmente a sinistra per circa 15 metri (chiodi) fino in prossimità dello spigolo. Salire il camino verticale di roccia scura fino ad un pulpito dove si sosta. Lunghezza 13, IV, 35 metri: continuare nel camino ed uscire a sinistra e proseguire obliquando a sinistra su placche appigliate (qualche chiodo) appena possibile salire in verticale, superare qualche gradone e raggiungere la sommità dello Spallone. Sosta da attrezzare su un grosso spuntone di roccia chiara. percorrere assicurati la cresta che collega lo Spallone e la base della cuspide terminale del Campanile Basso e raggiungere la famosa cengia denominata "Stradone Provinciale" in prossimità del camino della via Normale di salita. Percorrere la comoda cengia orizzontale verso sinistra (faccia a monte) per circa 40/50 metri (meglio togliere le scarpette ed indossare le scarpe), portarsi alla base della parete Est e proseguire fino ad un ancoraggio predisposto per la doppia costituito da una catena con due anelloni collegati. La via Preuss attacca qualche metro a destra appena oltre un alto gradone alla base di una parete fessurata. E' consigliabile assicurarsi all'ancoraggio ed utilizzarlo come sosta di partenza. Se si vuole o si è costretti ad abbandonare la salita da questo punto è possibile iniziare la discesa sulla via Normale (vedi discesa). Via Preuss Lunghezza 14, IV+, V-, 35 metri: salire la parete grazie ad una serie di buone fessure (chiodo), proseguire in verticale (chiodi) fino all'altezza di un chiodo con cordino posto sopra ad uno strapiombino, effettuare un traverso delicato verso sinistra e raggiungere un terrazzino dove si sosta alla base di uno strapiombino. Lunghezza 15, V-, 20 metri: superare direttamente lo strapiombo (chiodo con cordino) e salire un breve diedro verticale (chiodo), uscire a destra su placca e proseguire verticalmente per pochi metri, traversare poi a sinistra fino ad un comodo pulpito roccioso dove si sosta. Lunghezza 16, IV+, 40 metri: obliquare a destra su placca e portarsi alla base di una fessura (chiodo), salire la parete articolata a sinistra della fessura, obliquare leggermente a destra e portarsi alla base di uno strapiombino, superarlo direttamente e proseguire fino ad un terrazzino e sostare alla base del tratto di parete terminale. Lunghezza 17, IV, 35 metri: salire in verticale la parete di roccia scura (chiodo) e raggiungere la base di un evidente camino, superarlo ed uscire in vetta. Sosta da attrezzare su un grosso masso sulla sinistra (vecchio cordone in posto). Note: una bella combinazione di vie per raggiungere la vetta della più estetica e famosa Torre delle Dolomiti di Brenta. Si sale per diedri camini e fessure di roccia ottima sullo Spallone Graffer, sulla Preuss arrampicata in parete aperta, logica esposta ed entusiasmante. Aggiornamento: relazione a cura di Simone Rossin, da un'ascensione effettuata con William Lorenzi il 12 agosto 2015.

Scuola di Alpinismo e Scialpinismo Guido Della Torre - http://www.scuolaguidodellatorre.it Lo spigolo dello spallone dove sale la via Graffer e la cuspide terminale del Campanile Basso

Scuola di Alpinismo e Scialpinismo Guido Della Torre - http://www.scuolaguidodellatorre.it William sul diedro della sesta lunghezza

Scuola di Alpinismo e Scialpinismo Guido Della Torre - http://www.scuolaguidodellatorre.it William in uscita dal tiro chiave, il settimo William sulla fessurina strapiombante dell'ottavo tiro

Scuola di Alpinismo e Scialpinismo Guido Della Torre - http://www.scuolaguidodellatorre.it Simone sul diedro della nona lunghezza

Scuola di Alpinismo e Scialpinismo Guido Della Torre - http://www.scuolaguidodellatorre.it William sul traverso della dodicesima lunghezza la sommità dello spallone dalla cengia dello Stradone Provinciale

Scuola di Alpinismo e Scialpinismo Guido Della Torre - http://www.scuolaguidodellatorre.it Si riparte! William sul primo tiro della Preuss Preuss secondo tiro dalla S2

Scuola di Alpinismo e Scialpinismo Guido Della Torre - http://www.scuolaguidodellatorre.it Simone sull'ultima lunghezza della Preuss Il libro contiene la narrazione del Raid Scialpinistico svoltosi nel 2015 per celebrare i 40 anni della Scuola Guido Della Torre. Maggiori informazioni su http://www.nomosedizioni.it/spaziobianco

Scuola di Alpinismo e Scialpinismo Guido Della Torre - http://www.scuolaguidodellatorre.it Maggiori informazioni su http://www.nomosedizioni.it/spaziobianco