Approvato dal Collegio dei Docenti il 15 giugno 2018

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REGOLAMENTO INTERNO DELLE ATTIVITÀ DI ALTERNANZA SCUOLA/LAVORO Approvato dal Collegio dei Docenti il 15 giugno 2018 L alternanza non è un esperienza isolata collocata in un particolare momento del curriculo ma va programmata in una prospettiva pluriennale. Il D.P.R. 15 marzo 2010, n.88 (regolamento sul riordino degli istituti tecnici) e il D.P.R. 15 marzo 2010, n.87 (regolamento sul riordino degli istituti professionali) sanciscono la messa a regime dei percorsi di alternanza scuola-lavoro a partire dal terzo anno del curricolo di studio. Per gli istituti professionali, l'area di professionalizzazione (terza area), di cui all'articolo 4 del decreto del ministro della pubblica istruzione 15 aprile 1994, è sostituita, nelle quarte e quinte classi a partire dall'anno scolastico 2010/2011, con 132 ore di attività in alternanza scuola lavoro ai sensi della legge 53/2003 e del decreto legislativo 15 aprile 2005, n.77. L ALTERNANZA È UNA METODOLOGIA DIDATTICA, ISTITUITA DAL DECRETO LEGISLATIVO N.77/2005, E CHE CON LA LEGGE 107 DEL 13 LUGLIO 2015 DIVENTA OBBLIGATORIA PER TUTTI GLI INDIRIZZI SCOLASTICI. L ASL si propone di: a) attuare modalità di apprendimento flessibili e equivalenti sotto il profilo culturale ed educativo, rispetto agli esiti dei percorsi del secondo ciclo, che colleghino sistematicamente la formazione in aula con l'esperienza pratica; b) arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con l'acquisizione di competenze spendibili anche nel mercato del lavoro; c) favorire l'orientamento dei giovani per valorizzarne le vocazioni personali, gli interessi e gli stili di apprendimento individuali; d) realizzare un organico collegamento delle istituzioni scolastiche e formative con il mondo del lavoro e la società civile, che consenta la partecipazione attiva dei soggetti nei processi formativi; e) correlare l'offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio. L attività può prevedere una pluralità di tipologie di integrazione con il mondo del lavoro (incontro con esperti, visite aziendali, ricerca sul campo, simulazione di impresa, project work in e con l impresa, tirocini, progetti di imprenditorialità ecc.) in contesti organizzativi diversi, anche in filiera o all estero, in un processo graduale articolato in fasi. Pag. 1 a 6

Alla base della metodologia formativa dell alternanza S.L. c è dunque un vero ripensamento dell istruzione fondato su una maggiore attenzione allo sviluppo di competenze di base e trasversali (responsabilità, spirito di iniziativa, motivazione, creatività, imprenditorialità) e di competenze specifiche (apprendimento delle lingue straniere, sviluppo della cultura digitale). Gli strumenti attuativi previsti dalla L. 107, per lo sviluppo di tali competenze sono il Piano Nazionale Scuola Digitale (commi 56 e 58) e i Laboratori per l occupabilità (comma 60). COS È L ALTERNANZA SCUOLA/LAVORO - È un attività che prevede un accordo con un ente/impresa/professionista - È svolta anche in azienda, ad eccezione dell Impresa Formativa Simulata - Deve avere come supervisore un tutor interno/scolastico - Dev essere validata da un tutor esterno aziendale, che certifica le competenze acquisite in azienda - Prevede che tutta la modulistica (convenzione e patto formativo) sia debitamente compilata e firmata FINALITÀ DELL ALTERNANZA S.L. 1. Attuare modalità di apprendimento flessibili ed equivalenti per collegare la formazione in aula con l esperienza pratica (l alternanza è una metodologia didattica) 2. Sviluppare competenze trasversali (softskills) spendibili anche nel mercato del lavoro: - avere capacità comunicative - saper lavorare in gruppo - saper rispettare regole e tempi di consegna - saper gestire le informazioni e le risorse - saper gestire le informazioni e le risorse - saper risolvere problemi - avere autonome capacità decisionali - avere spirito d iniziativa (autoimprenditorialità) 3. Acquisire un etica e una cultura del lavoro 4. Favorire l orientamento dello studente 5. Aprire le scuole al territorio con organici collegamenti con il mondo del lavoro, anche in mobilità in Europa Pag. 2 a 6

ORGANIZZAZIONE DEI PERCORSI DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO (CAPITOLO 5 DELLA GUIDA OPERATIVA PER LA SCUOLA- MIUR) - Ai sensi dell articolo 4 del d.lgs. 77/2005, i percorsi in alternanza sono dotati di una struttura flessibile e si articolano in periodi di formazione in aula e in periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro, che le istituzioni scolastiche e formative progettano e attuano sulla base delle convenzioni allo scopo stipulate. - L alternanza scuola lavoro può essere sviluppata anche in collaborazione con un associazione senza fini di lucro che non ha dipendenti assunti a tempo indeterminato presso enti no profit e associazioni di volontariato. L opportunità di avvalersi della collaborazione con strutture del terzo settore è stata espressamente prevista dal decreto legislativo n.77/2005, al art.1, comma 2. - Gli studenti quindicenni possono accedere alle attività di alternanza, poiché dall art.1 del Decreto legislativo 15 aprile 2005, n.77, art.1, è stabilito che l alternanza è una modalità didattica accessibile agli studenti che hanno compiuto il quindicesimo anno di età. La legge 107/2015, infatti, non ha modificato i criteri di accesso, bensì è intervenuta per sistematizzare l alternanza all interno dei curricoli della scuola secondaria di secondo grado con la previsione di un monte ore obbligatorio da riservare a queste esperienze nel secondo biennio e nell ultimo anno: almeno 200 ore nei licei. - Per quanto riguarda gli alunni con disabilità, si specifica che sarà compito del consiglio di classe adottare gli accorgimenti necessari per adattare o personalizzare il percorso di alternanza scuola-lavoro, in funzione della tipologia e/o livello di complessità della disabilità. Per fare ciò, i docenti dovranno lavorare in stretta collaborazione con la famiglia e gli operatori socio-sanitari per costruire un progetto congruo con le reali abilità dell alunno e il suo potenziale di sviluppo, cercando di fare leva sulle sue naturali inclinazioni. - Nelle attività di alternanza scuola/lavoro non è previsto il pagamento per i formatori delle Ditte che ospitano gli studenti per lo stage. - L attività di alternanza può essere svolta sia durante l arco dell anno scolastico che durante la sospensione estiva. In questo caso la valutazione dell esperienza avverrà nel primo consiglio di classe di settembre/ottobre. Pag. 3 a 6

PERCHÉ L ATTIVITÀ DI ALTERNANZA SCUOLA/LAVORO POSSA RIENTRARE NELLE 200 ORE - Deve avere attinenza con le competenze a cui è finalizzato il percorso delle 200 ore scelto dal consiglio di classe (è obbligatorio); - i consigli di classe terza dovranno decidere, un percorso triennale e stabilire le competenze da sviluppare nel corso delle 200 ore; - le 200 ore potranno essere svolte nel corso del triennio prediligendo una ripartizione del monte orario più elevata nel corso del terzo e quarto anno. Nell eventualità che le ore previste dalla normativa siano espletate entro la fine del quarto anno, il Consiglio di classe adotterà le misure opportune; - un attività autonoma e non concordata con la scuola non può essere riconosciuta come attività ASL; - tutte le attività di alternanza scuola lavoro prevedono la stipula di una convenzione tra scuola e struttura ospitante; - secondo quanto stabilito dai chiarimenti interpretativi nella nota MIUR del 28/03/2017 per gli alunni riconosciuti come studenti-atleti di alto livello agonistico la scuola potrà stipulare una convenzione con la società sportiva di appartenenza in quanto le attività sportive praticate ad alto livello, per l intensità dell impegno e della motivazione, per il livello di responsabilità e per le sollecitazioni psico-fisiche ad esse sottese permettono lo sviluppo di competenze assimilabili a quelle del contesto lavorativo; - per gli alunni atleti che svolgono attività agonistica ma non rientrano nelle categorie citate dalla normativa, in seguito alla presentazione di un progetto formativo specifico concordato con il Consiglio di classe, sarà possibile stipulare una convenzione con la società sportiva; - considerato che la permanenza di un anno scolastico in un paese straniero comporta, come indicato dal MIUR, «indubbio valore formativo sotto il profilo culturale, personale e professionale», e l acquisizione di un ampio bagaglio di competenze, conoscenze ed esperienze assimilabili a quanto si richiede nel mondo del lavoro e si intende raggiungere attraverso i percorsi di ASL, il Collegio Docenti ha deliberato l assegnazione di una quota di 70 ore agli alunni in mobilità studentesca che hanno trascorso un anno all estero, 40 ore per un semestre e 20 per un trimestre. Pag. 4 a 6

ATTORI 1. Il gruppo di progetto per l alternanza coordina le attività con gli Enti esterni e svolge azione di collegamento fra Ente esterno e scuola. 2. Il comitato scientifico (aperto a contributi esterni da designare) svolge un ruolo di raccordo sinergico tra gli obiettivi educativi della scuola, le innovazioni della ricerca scientifica e tecnologica, le esigenze del territorio e i fabbisogni professionali espressi dal mondo produttivo. 3. I docenti tutores interni (uno per ciascuna classe) svolgono le seguenti funzioni: a) elabora, insieme al tutor esterno, il percorso formativo personalizzato che verrà sottoscritto dalle parti coinvolte (scuola, struttura ospitante, studente/soggetti esercenti la potestà genitoriale); b) assiste e guida lo studente nei percorsi di alternanza e ne verifica, in collaborazione con il tutor esterno, il corretto svolgimento; c) gestisce le relazioni con il contesto in cui si sviluppa l esperienza di alternanza scuola lavoro, rapportandosi con il tutor esterno; d) monitora le attività e affronta le eventuali criticità che dovessero emergere dalle stesse rapportandosi se necessario anche con i referenti ASL; e) collabora con il tutor esterno per la valutazione delle competenze acquisite dallo studente al termine del percorso ASL; f) promuove l attività di valutazione sull efficacia e la coerenza del percorso di alternanza, da parte dello studente coinvolto; g) aggiorna il Consiglio di classe, il Dirigente Scolastico e i referenti ASL scolastici sullo svolgimento dei percorsi; h) assiste il Dirigente Scolastico nella redazione della scheda di valutazione sulle strutture con le quali sono state stipulate le convenzioni per le attività di alternanza, evidenziandone il potenziale formativo e le eventuali difficoltà incontrate nella collaborazione; i) inserisce i dati relativi ai percorsi ASL svolti dai singoli alunni sulla piattaforma dell alternanza scuola lavoro del MIUR. 4. I tutores esterni, hanno tre compiti fondamentali: a. coordinano con il tutor interno l attività degli studenti nell ente; b. ne registrano presenza e tipologia di attività; c. ne valutano la performance sulla base di una scheda di valutazione concordata con il tutor interno e personalizzata sull attività. 5. L alunno viene formato sulla sicurezza - discute con il tutor i risultati della sua esperienza (a sett/ott) - scrive una relazione valutativa e compila il questionario di gradimento online. Pag. 5 a 6

VALIDAZIONE COMPETENZE ASL NEL PERIODO DI STUDIO ALL ESTERO Il Consiglio di classe stabilisce quali sono le competenze disciplinari acquisite e come valutarle in base al percorso di studi svolto e alle valutazioni rilasciate dalla scuola estera. Durante il colloquio integrativo, i docenti delle discipline coinvolte verificheranno opportunamente il livello delle competenze conseguite. COMPETENZE TRASVERSALI ATTESE comunicazione: l alunno ha dimostrato abilità comunicative sia in lingua madre che in una o più lingue straniere relazione: l alunno ha dimostrato capacità di partecipazione attiva alla vita sociale e scolastica di un altro paese e di aver stabilito relazioni interpersonali soddisfacenti. consapevolezza ed espressione culturale: l alunno ha dimostrato di aver sviluppato una maggiore consapevolezza delle capacità personali e degli obiettivi futuri; dimostra inoltre apprezzamento per le differenze culturali riconoscimento e rispetto di regole e principi di paesi diversi dal proprio: l alunno ha dimostrato capacità di orientarsi al di fuori del proprio ambiente umano e sociale. Per l accertamento delle competenze acquisite durante l esperienza all estero, l alunno dovrà produrre un lavoro multimediale corredato da una breve relazione scritta che verrà conservata nel suo fascicolo personale. Durante il colloquio integrativo, lo studente presenterà al Consiglio di classe in modo critico l esperienza formativa vissuta. Nella presentazione dovranno emergere i seguenti aspetti: 1. PROFILO DELLA SCUOLA FREQUENTATA ALL ESTERO (nome e specificità della scuola, numero degli studenti dei corsi frequentati, organizzazione oraria delle attività curricolari e non, progetti e eventuali viaggi d istruzione, attività opzionali, mensa, assemblea studentesca, tutor estero, figura dei docenti, regole scolastiche, livello d informatizzazione, clima dei rapporti tra studenti e tra studenti e docenti. 2. SINTESI ESPERENZIALE: elementi che hanno determinato la scelta, aspettative e aspirazioni, prime impressioni e primi giudizi sull ambiente e sulle persone, nuove abitudini quotidiane e qualità delle relazioni con la famiglia ospitante, con i compagni di corso e con il tutor, livello di comprensione e di comunicazione in lingua straniera all arrivo e sua evoluzione nel tempo, momenti significativi che hanno segnato il soggiorno, curiosità e abitudini riguardanti l organizzazione della giornata, coinvolgimento nella vita quotidiana della famiglia ospitante, adeguamento ad un ambiente differente evidenziando le maggiori difficoltà riscontrate. 3. CONFRONTO TRA SISTEMA SCOLASTICO PAESE OSPITANTE E IL NOSTRO: pregi e difetti dei diversi sistemi scolastici facendo riferimento anche al diverso metodo di valutazione utilizzato 4. RIENTRO IN ITALIA: considerazioni relative al tempo di riadattamento alla normalità 5. Allegare qualche documento fotografico a supporto di quanto riferito. Pag. 6 a 6