(Messa vigiliare del sabato: la voce guida prima che inizia la processione all altare) Celebriamo la Messa vigiliare della sesta domenica di Avvento, chiamata della divina maternità di Maria. In questa aula santa, invochiamo lo Spirito Santo perché accenda i nostri cuori del desiderio di incontrare ancora il Signore Gesù nei giorni di questo Avvento: perché il suo Natale è vicino. Seguendo l antica disciplina dell oriente cristiano, la Chiesa milanese valorizza, accanto alla domenica, giorno di festa per eccellenza, il carattere festivo che Dio ha assegnato al sabato. La Messa del sabato sera inizia con la celebrazione dei vesperi primi della domenica: vesperi che anche noi celebreremo tra poco. Anche questa Messa è la presenza sempre nuova della Pasqua di Gesù, che ogni sabato sera viene annunciata all inizio della Messa. Anche questa Messa ripresenta per noi il Mistero della Incarnazione del Figlio di Dio nel grembo verginale di Maria: Maria è la Madre di Dio. Vi invitiamo a prendere tutti il foglietto con i testi della Messa e il foglietto dei canti. Accogliamo la processione in piedi. 1
Prima del segno di croce: Buona domenica e buona santa Messa. Anche oggi, fratelli miei, siamo a Messa perché vogliamo ricevere Gesù; speriamo che Gesù ci dica qualcosa che ci faccia innamorare di Lui; vogliamo diventare cristiani innamorati di Gesù. Questo è il desiderio del Padre: ascoltate Gesù. Oggi Gesù ci parlerà della sua Mamma, la B. V. Maria: Lei è la Madre di Dio. Nel nome del Padre 2
Omelia Beati coloro che sperano in te Lui deve crescere e io diminuire. Sia lodato Gesù Cristo! Prima di far festa perché un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio, oggi facciamo festa perché ci è donata sua madre, Maria di Nazareth. Oggi la confessione della nostra fede si esprime così: Gesù di Nazareth è il figlio di Dio, Dio come il Padre e come lo Spirito Santo, Maria è la Madre di Gesù, Maria è Madre di Dio. E il nostro stupore si allarga ai confini dell infinito: una donna, come tutte le nostre donne, le vostre spose, le nostre madri, oggi noi veneriamo come Madre di Colui che nè i cieli nè la terra possono contenere. Perciò, mentre stiamo preparandoci a celebrare il Natale di Gesù, il Figlio di Dio, non possiamo dimenticare anche i duemila anni dalla divina maternità di Maria di Nazareth: duemila anni fa, come in questi giorni, ella stava vivendo, nel tremore e nella speranza, gli ultimi giorni della sua gravidanza, come oggi tante vostre spose nei giorni della loro gravidanza. La vicenda di Maria e la sua esperienza personale sono uniche e irripetibili; ma la Grazia che fu di Maria (quella di dare corpo e umanità al Figlio di Dio) oggi è anche per noi. Il senso e il valore della maternità di Maria danno oggi senso e valore ad ogni maternità e anche ad ogni paternità. Oggi mentre contempliamo Maria madre di Gesù, contempliamo anche Giuseppe padre di Gesù. Nei vangeli non è registrata solo l annunciazione a Maria; è registrata anche l annunciazione (anzi, più di una) a Giuseppe, prezioso protagonista del Natale di Gesù. L annuncio del Natale è fatto alla coppia, è rivolto allo sposo e alla sposa insieme, al giusto e alla vergine che si amano. Dentro a ogni coppia Dio è all opera: Dio cerca il doppio sì dell uomo e della donna, e senza il loro coraggio di due sposi neanche Dio avrebbe figli sulla terra. Nella vostra vita di famiglia, vita in casa vostra, Dio vi sfiora e vi tocca, e lo fa nei giorni in cui siete così ubriachi di gioia da dire a colui o a colei che ami parole stupite, totali, 3
eterne; e Dio vi sfiora e vi tocca anche nei giorni di crisi, di difficoltà, di fatica, di dubbio, di lacrime. Poveri di tutto, Maria e Giuseppe, ma Dio non ha voluto che fossero poveri di amore; e non vuole che nessuno coppia sia povera di amore perché, se c è qualcosa sulla terra che apre e conduce a Dio, è l amore. Giuseppe è messo alla prova. E nel suo cuore Giuseppe conosce che Maria è la sua sposa, anche senza volerla possedere: la sente sua sposa fino all intimo del suo cuore, ma decide di rispettare il mistero che conosce in Lei. È il segreto della verginità di quella coppia. E Giuseppe scava nel suo cuore spazio per quel Bambino che gli è estraneo. Il coraggio di questa coppia: per questo coraggio Dio avrà un figlio e tanti figli tra noi. Tutte le volte che un uomo e una donna, nella pienezza della loro vocazione di sposi, consentono a Dio di suscitare la vita di un uomo nuovo attraverso il loro amore coniugale, tutte le volte, come Maria e Giuseppe, hanno trovano grazia presso Dio. E quando la vita scoppia nel grembo di una donna, in quel momento si consuma tra Dio e questa vita che nasce una inscindibile alleanza, come con il Figlio di Maria: Dio è suo padre. Questa è la Grazia, che è concessa e che vivono due sposi che cercano e accolgono la vita: hanno trovato Grazia presso Dio. E la donna vive nove mesi di incredibile tenerezza di Dio per il bambino che porta in grembo. Quante nostre ragazze, già spose, stanno già vivendo in questi mesi l incredibile tenerezza di Dio per il bambino che portano in grembo. L angelo informa Maria che suo Figlio avrà un nome, Gesù, e che gli è stato assegnato un grande progetto da realizzare nella sua vita perché colui che nascerà da te sarà Santo e chiamato Figlio di Dio. Ogni uomo e ogni donna, che offrono a Dio la possibilità di generare la vita, sanno che il loro figlio, i vostri figli possiedono un progetto da realizzare, del quale voi genitori siete i primi collaboratori: lieti di collaborare al disegno di Dio sulla vita dei vostri figli. Due sposi, quando ricevono il dono di un figlio, desiderato o accolto, compiono sempre un gesto che ha un altissimo significato: scelgono e assegnano un nome al loro figlio. Quasi a dire: questo nostro figlio, che Dio ci ha donato, sarà riconosciuto per sempre da Dio con una inconfondibile identità: per sempre esisterà un figlio di Dio con questo nome e questo figlio Dio amerà con amore inconfondibile, come con amore 4
inconfondibile ama colui che Maria ha chiamato Gesù. I vostri figli Dio ama con un amore inconfondibile, come ama il figlio di Maria che si chiama Gesù, e non si stanca mai di amarli. Riconoscete, carissimi genitori, questo amore di Dio per ciascuno dei vostri figli, anche quando vi danno preoccupazioni, delusioni, tristezza Maria disse: Eccomi, sono la serva del Signore.... Il servizio alla vita di due genitori è un atto di libero e responsabile affidamento a Dio, è una obbedienza alla sua Parola, è fiducia nelle sue promesse. Ogni papà e ogni mamma sanno che fare i genitori è affidarsi del tutto alla volontà di Dio, alle sue promesse nei confronti dei vostri figli e perciò della loro vocazione. E Maria saprà molto presto fin dove la porterà la sua missione di Madre di Gesù di Nazareth, fino alla Croce. Tutti i genitori sanno che, quando un figlio è strappato dal grembo di sua Madre, ha bisogno ancora di essere plasmato, come nel grembo materno, alle sue responsabilità. E ogni papà e ogni mamma sanno che la vita accanto ai loro figli è una parto continuo, è un donare e un servire, è un donare e un donarsi sempre nella Croce: e questo è sempre Grazia e Gioia. Contempliamo la divina maternità di Maria: Le chiediamo di prepararci al Natale di Gesù, suo figlio e nostro Signore: come Lei fu pronta al Natale, alla vita e alla missione di Gesù, suo Figlio e anche suo Signore. 5