Le infrastrutture di comunicazione elettronica negli edifici. La Guida Tecnica CEI : Opportunità e obblighi normativo/legislativi

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A) Accorgimenti tecnici idonei all istallazione di meccanismi per l accesso ai piani superiori, come segue:

Semplificazioni per Soprintendenze. 1. Esenzioni specifiche per la realizzazione di interventi a basso impatto ambientale

L evoluzione normativa obblighi e opportunità per i professionisti della filiera Luca Baldin

e LepidaSpA, rappresentata dal Direttore Generale Gianluca Mazzini

Sommario generale PARTE I APPENDICE

IL MINISTRO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE

Transcript:

Ancona 17 aprile 2018 Le infrastrutture di comunicazione elettronica negli edifici La Guida Tecnica CEI 306-22 : Opportunità e obblighi normativo/legislativi

La vigente legislazione nel settore Broadcast e Broadband

C era una volta

fino al secolo scorso Broadband telefono dati due cuori Broadcast radio televisione

e una capanna Broadband telefono dati Broadcast radio televisione

DIR/2002/21/CE (direttiva quadro) Reti e servizi di comunicazione elettronica nel XXI secolo Broadband comunicazione telefono dati elettronica Broadcast radio televisione

Leggi finalizzate a garantire accesso a servizi comunicazione elettronica Si accomodi signor servizio

XXI secolo Legge 1 agosto 2002, n. 166 Art. 40. (Installazione di cavidotti per reti di telecomunicazioni) 1. [omissis]. Nelle nuove costruzioni civili a sviluppo verticale devono essere parimenti previsti cavedi multiservizi o, comunque, cavidotti di adeguate dimensioni per rendere agevoli i collegamenti delle singole unita' immobiliari. Decreto Legislativo 1 agosto 2003, n. 259 "Codice delle comunicazioni elettroniche" Garantire i diritti inderogabili di libertà delle persone nell uso dei mezzi di comunicazione elettronica (estratto principi Art.3, comma 1)

XXI secolo Legge 3 maggio 2004, n. 112 garantire: l accesso dell utente, secondo criteri di non discriminazione, ad un ampia varietà di informazioni e di contenuti offerti da una pluralità di operatori nazionali e locali. (estratto Art. 4.Principi a garanzia degli utenti) Decreto Legislativo 15 febbraio 2016, n. 33 " recante misure volte a ridurre i costi dell installazione di reti di comunicazione elettronica ad alta velocità " Facilitare riduzione costi installazione di reti di comunicazione elettronica (estratto Art.1)

I principi rendere agevoli i collegamenti delle singole unità immobiliari garantire i diritti inderogabili di libertà delle persone nell'uso dei mezzi di comunicazione elettronica garantire accesso utenti ad ogni varietà di contenuti e operatori ridurre i costi dell installazione di reti di comunicazione elettronica ad alta velocità (facilitare installazione)

Come tutelare e garantire tali principi? Prendendo atto che le predisposizioni di adeguati spazi installativi sono il presupposto fondamentale per la realizzazione di impianti a regola d arte. In altri termini prima ancora dell impianto vero e proprio è importante che venga predisposta un infrastruttura che consenta non solo la realizzazione di impianti, ma che ne agevoli la manutenzione e soprattutto che permetta di ampliare, rinnovare, integrare soluzioni tecnologiche che potrebbero in futuro veicolare servizi di comunicazione.

2014 la Direttiva 2014/61/EU

la direttiva 2014/61/EU DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 15 maggio 2014 recante misure volte a ridurre i costi dell'installazione di reti di comunicazione elettronica ad alta velocità Como 16 dicembre 2015

Nei vari Considerando afferma (8) Rilevanti costia causa di strozzature per la posa delle reti all'interno degli edifici; (29) la posa di mini-condottidurantelacostruzione di unedificioha un costo marginale limitato (29) è opportuno che tutti gliedifici nuovi osottoposti a una profonda ristrutturazione siano equipaggiati di un'infrastruttura fisica

DIR/2014/61/EU Art. 1 1.Scopo della presente direttiva è facilitaree incentivarel'installazionedi reti di comunicazione elettronica ad alta velocità promuovendo l'uso condiviso dell'infrastruttura fisica esistente e consentendo un dispiegamento più efficiente di infrastrutture fisiche nuove in modo da abbattere i costi dell'installazione di tali reti.

DIR/2014/61/EU Art. 2, C2 «infrastruttura fisica»: tutti gli elementi di una rete destinati ad ospitare altri elementidi una rete senza che diventino essi stessi un elemento attivo della rete, ad esempiotubature, piloni, cavidotti, pozzi di ispezione, pozzetti, centraline, edifici o accessia edifici, installazioni di antenne, tralicci e pali; i cavi, compresa la fibra inattiva, nonché gli elementi di reti utilizzati per la fornitura delle acque destinate al consumo umano ai sensi dell'articolo 2, punto 1, della direttiva 98/83/CE del Consiglio (1) non costituiscono Como 16 dicembre 2015 infrastrutture fisiche ai sensi della presente direttiva;

DIR/2014/61/EU Art. 2, C8 «infrastruttura fisica interna all'edificio predisposta per l alta velocità»: l'infrastruttura fisica presente all'interno dell'edificio e destinata a ospitareelementio consentire la fornitura di reti di comunicazione elettronica ad alta velocità; Como 16 dicembre 2015

Direttiva in vigore dal 12 giugno 2014 pochi mesi dopo un prerecepimento poiché il recepimento vero e prorpio avverrà nel 2016 con il D.Lgs.33 Como 16 dicembre 2015

Nel 2014 : periodo 12 settembre 12 novembre Il governo ha adottato provvedimenti con il D.L. sblocca Italia. Nel percorso di conversione, tra i molti provvedimenti, inserisce l articolo 6-ter il cui comma 2 modifica il D.P.R.380/01dove viene inseritoil nuovo articolo 135-bis.

1 Creare opportunità di sviluppo per il settore edilizia 2 Creare condizioni agevoli per installare impianti di comunicazione elettronica (una sorta di prerecepimento della direttiva 2014/61/EU )

DL 12 settembre 2014, n. 133 Convertito, con modificazioni, dalla Legge 11 novembre 2014, n. 164 recante misure urgenti per l'apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l'emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attività produttive (GU Serie Generale n.262 del 11-11-2014 -Suppl. Ordinario n. 85) entrata in vigore il 12/11/2014, Como 16 dicembre 2015 con art. 6-ter Disposizioni per l infrastrutturazione degli edifici con impianti di Como 16 dicembre 2015 comunicazione elettronica

L articolo 6-ter (Disposizioni per l'infrastrutturazione degli edifici con impianti di comunicazione elettronica). Comma 1[ art. 91 limitazioni legali della proprietà in CdCE/03] Comma 2. Nel capo VI della parte II del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, dopo l'articolo 135 e' aggiunto il seguente: "Art. 135-bis. -(Norme per l'infrastrutturazione digitale degli edifici). tre commi

Crea le condizioni utili all applicazione della DIR/2014/61/EU 3 commi 1 OBBLIGATORI 2 3 FACOLTATIVO Como 16 dicembre 2015

articolo 135-bis_ c1 OBBLIGO Comma1.dal1 luglio2015: > edifici di nuova costruzione > permesso di costruire ai sensi dell'articolo 10, comma 1, lettera c). devono essere equipaggiati con un'infrastruttura fisica multiservizio passiva interna all'edificio Costituita da Comma 1 + adeguati Spazi installativi e impianti comunicazione in fibra ottica

Il comma 1 si applica. domande di autorizzazione edilizia per Nuovi edifici e nei casi di permesso di costruire ai sensi DPR 380/01, art. 10, comma 1, lettera c Cosa dice la lettera c): c) gli interventidi ristrutturazione edilizia che portinoad un organismoedilizio in tutto o in parte diversodal precedente e che comportino aumentodi unità immobiliari, modifichedel volume, della sagoma, dei prospettio delle superfici, ovvero che, limitatamenteagli immobili compresi nelle zone omogenee A*, comportino mutamentidella destinazione d'uso. (*) zone omogenee A: territorio di interesse storico, artistico e di particolare pregio ambientale, comprese le aree circostanti che, per tali caratteristiche, ne sono parte integrante.

Comma2dal1 luglio2015: articolo 135-bis_ c2 > edifici di nuova costruzione > permesso di costruire ai sensi dell'articolo 10 OBBLIGO devono essere equipaggiati con Comma 2 Como 16 dicembre 2015 Punto di accesso

Il comma 2 si applica. domande di autorizzazione edilizia per Nuovi edifici e nei casi di ristrutturazione profonda che richieda il permesso di costruire ai sensi DPR 380/01, art. 10 Cosa dice art. 10): Comma 1. Costituiscono interventi di trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio e sono subordinati a permesso di costruire: a) gli interventi di nuova costruzione; b) gli interventi di ristrutturazione urbanistica; c) gli interventi di ristrutturazione edilizia che comportino aumento di unità[ ] Comma 2 : Le regioni stabiliscono con legge quali mutamenti, connessi o non connessi a trasformazioni fisiche, dell'usodi immobili o di loro parti, sono subordinati a permesso di costruire o a denuncia di inizio attività. Comma 3 : Le regioni possono altresì individuare con legge ulteriori interventi che, in relazioneall'incidenza sul territorioe sul carico urbanistico, sono sottoposti al preventivo rilascio del permesso di costruire. La violazione delle disposizioni regionali emanate ai sensi del presente comma non comporta l'applicazione delle sanzioni di cui all'articolo 44.

Nei commi 1 e 2 viene usato devono Ne deriva una responsabilità per: il progettista il firmatario del provvedimento amministrativo di autorizzazione l agente immobiliare che propone l oggetto in vendita costruttore esempio: -progetto presentato dopo il 1 luglio 2015 - approvato senza segnalare la necessità di rispettare l art. 135-bis - firmato il preliminare di vendita durante la fase di costruzione Come si comporterà il notaio venuto a conoscenza dell art. 135-bis?

L articolo 135-bis_ c3 volontario Comma 3.etichetta volontaria di 'edificio predisposto alla banda larga'. > rilasciata da un tecnico abilitato art. 1, comma 2, lettera b), DM 37/08 > infrastruttura secondo le Guide CEI 306-2 e 64-100/1, 2 e 3. Guide CEI abilitazione Comma 3 Etichetta 'edificio predisposto alla banda larga' Dal 1 luglio 2015 per cessione affitto o vendita

Perché il possesso di abilitazione? [ lettera b), comma 2, art. 1, DM 37/08 ] Perché solo chi è deputato a realizzare gli impianti attivi che saranno (o potranno essere) ospitatinella infrastruttura fisica multiservizio passiva interna all'edificio è in grado di asseverare se tale infrastruttura sia adeguata ad assolvere la funzione di : riduzione dei costi dell'installazione di reti di comunicazione elettronica ad alta velocità garantendo contemporaneamente gli altri tre principi segnalati : Como 16 dicembre 2015 1) Collegamenti singole unità 2) Diritti inderogabili 3) Accessi garantiti

perché riferimento Guide CEI? Guida Tecnica CEI 306-2 Ed. 3 Guida al cablaggio per comunicazioni elettroniche negli edifici residenziali. Guide Tecniche CEI 64-100/1,2,3 Edilizia residenziale. Guida per la predisposizione delle infrastrutture per gli impianti elettrici, elettronici e per le comunicazioni. Perché tali Guide forniscono indicazioni ed esempi per la predisposizione di adeguati spazi installativi idonei ad ospitare impianti per le comunicazioni elettroniche realizzabili a regola d arte.

1 Scopo e campo di applicazione La presente Parte 1 della Guida CEI 64-100 è destinata principalmente ai progettisti edili, e fornisce indicazionisulla predisposizionedelle infrastruttureda utilizzare per l installazionedelle condutture e degli apparati necessari agli impianti elettrici, elettronicie per le comunicazioni. [omissis]. Diventa quindi sempre più importante pensaregià nella fasedi progettoad una adeguata flessibilità dell immobile in modo da offrire la possibilità di utilizzare i vari servizi disponibili senza per questo essere obbligati a fare tutto e subito, potendo effettuare ampliamentidegli impianti anche in tempi successivi, senzadover interveniresulla struttura edilizia.

Considerato l obbligo introdotto Nel 2015 il CEI raggruppa in un unico documento le parti dedicate alla comunicazione elettronica Guida Tecnica CEI 306-22 Disposizioni per l'infrastrutturazione degli edifici con impianti di comunicazione elettronica Linee guida per l applicazione della legge 11 novembre 2014, n. 164 Con questo documento, il CEI intende fornire ai progettisti e agli operatori edili, nonché agli installatori di comunicazione elettronica negli edifici, uno strumento semplificato per favorire l applicazione del DPR 380/01, articolo 135-bis, come modificato dalla legge 164/2014 di conversione del D.L. 133/2014, art. 6-ter, dove vengono indicate le Guide CEI 306-2, CEI 64-100/1, CEI 64-100/2, CEI 64-100/3 come riferimento tecnico.

Spazio/locale tecnico per ospitare apparati per le comunicazioni elettroniche via radio U.I. U.I. Q DS A U.I. U.I. Spazio/Locale Apparati U.I. U.I. U.I. U.I. Adeguati percorsi di accesso per i cavi e per gli addetti alla manutenzione. Punti di ancoraggio per antenne in funzione della tipologia di edificio Q DS A QDSA : centro stella dell appartamento. Da qui partono tutti i tubi per i diversi punti di utilizzo interni (tv, telefono e dati) e qui trovano posto gli apparati necessari come STOA, router, convertitore ottico/elettrico, permutazione LAN, distribuzione tv/sat, ecc. Condutture (o cavedio) per il passaggio di cavi e fibre ottiche per i servizi di comunicazione elettronica. Lo spazio disponibile varia in funzione del numero di unità immobiliari e deve unire i due estremi Distribuzione interno UI a stella U.I. U.I. U.I. U.I. Condutture di collegamento tra il punto di derivazione e il QDSA interno alle unità immobiliari (D 32mm) U.I. Q DS A U.I. U.I. Q DS A U.I. Spazio/locale tecnico per ospitare apparati per le comunicazioni elettroniche da sottosuolo Il QDSA può essere distribuito cioè più spazi per superare limiti ambientali opportunamente collegati tra loro Spazio/Locale Apparati Adeguati percorsi di accesso all edificio. Dimensioni proporzionate all edificio per garantire accesso a più operatori Suolo pubblico

Accesso per segnali da sottosuolo Pozzetto operatore/i TLC Pozzetto 550x550 mm AREA CONDOMINIALE Dimensioni tubi ma anche attenzione a visitatori indesiderati Dalla Guida CEI 306-22

Dimensioni indicative edificio <32 U.I. 20 cm 40 cm 20 cm Soffitto ni porta cav vi Area per canalizza azio Area Espansioni CSOE CSOE Lato isp pezione perm mutazioni ROE Como 16 dicembre 2015 Area Espansioni ROE TB BD cm Altezza (H) metri Larghezza (L) metri Profondità (P) metri >2,7 1,8 1,0 H locale > 1,7 2,0 2,0 (1) spazio minimo per vano scala per edifici a sviluppo verticale con un numero uguale o inferiore a 32 Unità Immobiliari. Le dimensioni definite in tabella non sono applicabili al caso di contenitori Dalla Guida CEI 306-22 Pavimento

accessi per segnali via radio SOSTEGNO DELLA PARTE AEREA Tubi per passaggio di cavi dalle antenne al terminale di testa Tubi per passaggio di cavi dalle antenne al terminale di testa La posizione delle antenne deve essere valutata in funzione dei segnali ricevibili Il terminale di testa deve essere accessibile per gli interventi di manutenzione Terminale di testa L accesso al tetto deve essere agevole. Gli interventi di manutenzione alla parte aerea devono poter avvenire in sicurezza SPAZIO INSTALLATIVO PER GLI APPARATI DEL TERMINALE DI TESTA Dalla Guida CEI 306-22 Attenzione a esigenze per eventuali negozi/uffici

distribuzione TV-telefono e dati : esempio U.I. 165 m 2 derivazione montanti TV-tel-dati (rame e fibra ottica) QDSA STOA 165 m 2 12 punti utilizzabili Arredo libero STOA QDSA Scatola Terminazione Ottica Quadro distribuzione Punto presa Tubo Φ 32 oppure 2 x 25 Tubo Φ 25

Dimensioni indicative cassette e tubi montanti N piani N U.I. piano N tubi Diametro tubi Numero di cassette per piano 2 2 5 40 2 2 4 5 40 2 4 2 5 40 2 4 4 6 40 2 6 2 6 40 2 6 4 7 40 2 8 2 6 40 2 8 4 8 40 2 Dimensioni interne delle cassette 400 x 215 x 65

Dimensioni indicative cassette e tubi misure indicative da valutare in funzione dell ambiente, numero di utenti, ecc. i mezzi trasmissivi per i segnali richiedono spazipiù ampi (rispetto ai cavi energia) per evitare schiacciamenti deleteri per la funzionalitàdell impianto.

non spazi come un guanto per l impianto del momento

condizioni installative inadeguate

Non solo interventi quando ci sono i ponteggi

sottosuolo pubblico un'infrastruttura fisica multiservizio passiva interna all'edificio con accessi In grado di ospitare diverse soluzioni d impianto, nel pieno rispetto della neutralità tecnologica

Questionario per valutare l infrastruttura fisica interna all edificio L infrastruttura consente : i collegamenti delle singole unità immobiliari in modo agevole senza servitù? la libera scelta delle singole persone nell uso dei mezzi di comunicazione? il libero accesso ad ogni varietà (contenuti e operatori) senza discriminazioni? la riduzione dei costi d installazione di reti di comunicazione ad alta velocità? Le Guide CEI indicate dalla legge contengono suggerimenti relativi a : dimensionie modalità distributive Per applicazioni ripetute o continue Da utilizzare come riferimento non obbligatorio

Art. 135-bis comma 1 Infrastruttura fisica multiservizio passiva a) Adeguati spazi installativi b) Impianto in fibra ottica Fase 2 Art. 135-bis comma 2 Accessi a) Accessi all edificio

Spazio/Locale Apparati E/O Cavo 8 fibre per inviare allo CSOE previo Conversione Elettrico/Ottica eventuali segnali TV/SAT o altro da distribuire su fibra ottica U.I. U.I. U.I. U.I. Q DS A QDSA Quadro Distribuzione Segnali Appartamento (Ambiente) U.I. U.I. U.I. U.I. U.I. U.I. U.I. U.I. STOA Scatola Terminazione Ottica Appartamento (Ambiente) può essere interna a QDSA U.I. U.I. U.I. U.I. CSOE Centro Servizi Ottico di Edificio raccomandata chiara e univoca identificazione delle UI Consigliati cavi 4 fibre, meglio se 8 (almeno due terminate da subito) Con opportune bretelle si collega la fibra dell utente interessato al servizio CSOE CSOE ROE Spazio/Locale Apparati ROE Ripartitore Ottico Edificio uno per ogni operatore è il punto di terminazione ottica dell operatore Suolo pubblico

Art. 135-bis comma 1 Infrastruttura fisica multiservizio passiva b) Impianto in fibra ottica - fare quando ambiente pulito - considerare come infrastruttura tubi l elettronica farà la differenza : - Banda disponibile - Integrazione servizi

Necessarie competenze specifiche : Impianti elettrici impianti per la comunicazione elettronica > Lettera A D.M. 37/08 > Lettera B Art. 1, C2,

Abrogazione L.109/91 L.109/91 e DM 314/92 e DM 314/92 impianti telefonici (reti LAN) divenuti impianti di comunicazione elettronica Prima dell abrogazione Rientranti nelle regole del DM 37/08 quando sono : <<posti al servizio degli edifici, indipendentemente dalla destinazione d'uso, collocati all'interno degli stessi o delle relative pertinenze.>> Vietatoa imprese conmeno di 3 dipendenti per impianti rame Vietato a imprese con meno di 10 dipendenti per impianti fibra ottica

Non confondere competenze tra: > sicurezza > funzionalità Impianti elettrici impianti per la comunicazione elettronica dal 1 luglio 2015 dal 1 luglio 2016 > sicurezza > funzionalità > Rispetto D.Lgs.259/03 > Rispetto Art. 135-bis DPR 380/01 > Rispetto D. Lgs. 33/2016

il committente ha la possibilità di risolvere il contratto ai sensi dell articolo 1418 del IMPORTANZA C.C. nel caso DEI in cui REQUISITI il responsabile tecnico della ditta esecutrice dei lavori risulti privo dei requisiti specifici. Possibilità descritta nello stesso DM 37/08, art. 15, comma 7. Articolo 15 Sanzioni Comma 7 : Sono nulli, ai sensi dell articolo 1418 del Codice Civile, i patti relativi alle attività disciplinate dal presente regolamento stipulati da imprese non abilitate ai sensi dell articolo 3, salvo il diritto al risarcimento di eventuali danni.

Impianti d antenna Da rispettare il D.M. 22-01-2013 Regole tecniche relative agli impianti condominiali centralizzati da antenna riceventi del servizio di radiodiffusione 4. Divieti di discriminazione 1. Gli impianti centralizzati d antenna nondeterminano condizioni discriminatorie tra le stazioni emittenti i cui programmi siano contenuti esclusivamente in segnali terrestri primari e satellitari. 2. L'impianto centralizzato d antenna nondetermina condizioni discriminatorie nella distribuzionedei segnali alle diverse utenze. 3. L utilizzo di un mezzo trasmissivo nondeve comportare l esclusionedi altri mezzi trasmissivi che siano da considerare complementari tra loro.

6. Criteri realizzativi 1. L'impianto d antenna è costituito di apparati e componenti tecnici e adeguati spazi installativiidonei a conseguiregli obiettiviprescrittinel presente decreto, [...]. 2. I riferimenti per la conformità di progettazione, installazione e manutenzione degli impianti centralizzati sono: a) la direttiva 2004/108/CE per agli aspetti di compatibilità elettromagnetica; b) le pertinenti norme e guide tecniche di impianto del CEI ed i relativi riferimenti normativi europei CENELEC ed in particolare la guida CEI 100-7e le norme della serie EN 50083 ed EN 60728 per gli aspetti funzionali e di sicurezza. Per la conformità relativa alla sicurezza dell impianto restano valide le disposizioni del D.M. 37/08. 3. [ ]

Guida CEI 100-7 Classificazione impianti antenna APLUS A B C D E F G In presenza di impianto dati e servizi interattivi (prese RJ 45) ciascuna classe potrà avere: + + + + + +

Classificazione impianti antenna APLUS A B C D E F G In presenza di impianto dati e servizi interattivi (prese RJ 45) ciascuna classe potrà avere: + + + + + +

Rispetto della neutralità tecnologica A pag. 9 si legge: Strategia Italiana [ ]. L infrastruttura che si vuole realizzare è ad almeno 100Mbps nei cluster A e B (probabilmente in parte) e ad almeno 30Mbps nel cluster C e D in neutralità tecnologica (fisso, mobile, accesso fisso-wireless, satellite) per la totalità di ciascuna sotto-area. [ ]. Como 16 dicembre 2015

Prestazioni dei mezzi trasmissivi Banda Larga (broadband) identifica una condizione trasmissiva in grado di veicolare grandi quantità di dati (bit) Campo tipico di funzionamento (Larghezza di banda tipica) Cavo a coppie simmetriche Cavo coassiale Fibra ottica vetro monomodale 16 250 MHz 5-3000 MHz 1650 1270 nm 181.000.000 MHz 236.000.000 MHz

Direttiva in vigore dal 12 giugno 2014 20 mesi mesi dopo il recepimento ufficiale Como 16 dicembre 2015

Le opportunità dal D.Lgs 33/2016

Art. 2 Definizioni C1, lett. e e) «rete di comunicazione elettronica ad alta velocità»: una rete di comunicazione elettronica capace di fornire servizi di accesso a banda larga ad una velocità di almeno 30 Mbit/s; Como 16 dicembre 2015

Art. 2 Definizioni C1, lett. i i) «infrastruttura fisica interna all'edificio»: l'infrastruttura fisica o installazioni presenti nella sede dell'utente finale, compresi elementi oggetto di comproprietà, destinata a ospitare retidi accesso cablate e/o senza fili, se queste reti permettono di fornire servizi di comunicazione elettronica e di connettere il punto di accesso dell'edificio con il punto terminale di rete;

Art. 4 Accesso alle informazioni sulle infrastrutture fisiche e sportello unico telematico. Istituzione del Sistema informativo nazionale federato delle infrastrutturazioni Comma 1 Al fine di facilitare l installazione di reti di comunicazione elettronica ad alta velocità, anche attraverso l uso condiviso dell infrastruttura fisica esistente ed il dispiegamento più efficiente delle infrastrutture fisiche nuove, si procede ad una mappaturadelle retidi comunicazione elettronica veloci esistenti edi ogni altra infrastruttura fisica funzionale ad ospitarle, presente nel territorio nazionale. [ ].

fibra + accessi Spazi installativi + fibra + accessi Art. 8 Infrastrutturazione fisica interna all'edificio ed accesso C1. I proprietari di unità immobiliari, o il condominio ove costituitoin base alla legge, di edifici realizzati nel rispetto di quanto previsto dell'articolo 135-bis del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, o comunque successivamente equipaggiati secondo quanto previstoda tale disposizione, hanno il diritto, ed ove richiestone, l'obbligo, di soddisfare tutte le richieste ragionevoli di accesso presentate da operatori di rete,secondo termini e condizioni eque e non discriminatorie, anche con riguardo al prezzo. Laddove un condominio anche di edifici esistentirealizzi da sé un impianto multiservizio Como 16 in dicembre fibra ottica 2015e un punto di accessoin conformità a quanto previsto [ ] anche con riguardo al prezzo. 65

Art. 8, comma 4 4. In assenza di un infrastruttura interna all edificio predisposta per l alta velocità, gli operatori di rete hanno il diritto di far terminare la propria rete nella sede dell abbonato, a condizione di aver ottenuto l accordo dell abbonato e purché provvedano a ridurre al minimo l impatto sulla proprietà privata di terzi. Como 16 dicembre 2015

Art. 12 Disposizioni di coordinamento C1. Le disposizioni contenute nel decreto legislativo 1 agosto 2003, n. 259, e successive modificazioni, recante Codice delle comunicazioni elettroniche prevalgonoin caso di conflitto con le disposizioni del presente decreto. Prevale: Diritto d antenna No discriminazioni (segnali primari, utenti, mezzi trasmissivi, operatori) Como 16 dicembre 2015 Diritto inderogabile di libertà delle persone nell uso dei mezzi di c.e.

Interessante il comma 2: Art. 12 Disposizioni di coordinamento 2. All articolo 86, comma 3, del Codice delle comunicazioni elettroniche di cui al decreto legislativo 1 agosto 2003, n. 259, è aggiunto, in fine, il seguente periodo: Gli elementi di reti di comunicazione elettronica ad alta velocità e le altre infrastrutture di reti pubbliche di comunicazione, di cui agli articoli 87 e 88, nonché le opere di infrastrutturazione per la realizzazione delle reti di comunicazione elettronica ad alta velocità in fibra ottica in grado di fornire servizi di accesso a banda ultralarga, effettuate anche all interno di edifici, da chiunque posseduti, non costituiscono unità immobiliari ai sensi dell articolo 2 del decreto Como 16 del dicembre Ministro 2015delle finanze 2 gennaio 1998, n. 28, e non rilevano ai fini della determinazione della rendita catastale..

4G, 5G, case sempre più schermate Segnali più forti per penetrarle utilità dell infrastruttura fisica multiservizio interna agli edifici Stessa infrastruttura di scatole e tubi per i segnali dal sottosuolo Con spazi installativi e apparecchiature adeguati, sarà facile garantire la fruizione di ogni tipologia di servizi 71

La predisposizione di adeguati spazi installativi può risultare utile anche per altro

Legge 9 gennaio 1989, n. 13 ed il suo decreto applicativo DM 236 del 14 giugno 1989 ci sono obblighi finalizzati a garantire: accessibilità, adattabilità e visitabilità ai fini del superamento ed abbattimento delle barriere architettoniche.

DM 236-89 Art. 2. (Definizioni). poniamo l attenzione su adattabilità I) Per adattabilitàsi intende la possibilità di modificare nel tempo lo spazio costruito a costi limitati,, allo scopo di renderlo completamente ed agevolmente fruibile anche da parte di persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale. DM 236-89 Art. 6. (Criteri di progettazione per la adattabilità) 6.1. Interventi di nuova edificazione. Gli edifici di nuova edificazione e loro parti si considerano adattabili quando, tramite l'esecuzione differita nel tempo di lavori che non modificano né la struttura portante, né la rete degli impianti comuni, possono essere resi idonei, a costi contenuti,, alle necessitàdelle personecon ridotta o impedita capacità motoria,, garantendo il soddisfacimento dei requisiti previsti dalle norme relative alla accessibilità. 6.2. Interventi di ristrutturazione. Negli interventi di ristrutturazione si deve garantire il soddisfacimento di requisiti analoghi a quelli descritti per la nuova edificazione, [ ]

la DOMOTICA può offrire soluzioni tecnologichein grado di rendere l ambiente domestico completamente ed agevolmente fruibile anche da parte di persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale. la PREDISPOSIZIONE DOMOTICA può creare le condizioni per consentire esecuzioni differite nel tempo a costi contenuti.

Il futuro della comunicazione elettronica negli edifici Indispensabile infrastruttura In futuro meno WiFi Arrivano soluzioni per connessioni libere grazie a fonti luminose : Connessioni ottiche senza fili

Rete LAN domestica derivazione montanti TV-tel-dati (rame e fibra ottica) QDSA STOA STOA Scatola Terminazione Ottica QDSA Quadro distribuzione Tubo Φ 32 oppure 2 x 25 Tubo Φ 25 Punto presa

Costo assistenza muraria 50-60 % Costo impianti comunicazione elettronica Per non penalizzare la predisposizione di una infrastruttura fisica multiservizio passiva destinata ad ospitare impianti

Como 16 dicembre 2015