PIANO DI GESTIONE INFORMATIVA SPECIFICHE TECNICHE DI GESTIONE INFORMATIVA

Documenti analoghi
CAPITOLATO INFORMATIVO SPECIFICHE TECNICHE DI GESTIONE INFORMATIVA

16/06/2017 OFFERTA DI GESTIONE INFORMATIVA CLAUDIO CORBO MICHELANGELO DE PASQUALE-PIGRECO S.R.L.

IL PIANO DI GESTIONE INFORMATIVA

Capitolo 1 - Modelli, oggetti ed elaborati 2D e 3D... 1

CAPITOLATO INFORMATIVO

CAPITOLATO INFORMATIVO (Employers Information Requirements) SPECIFICHE TECNICHE DI GESTIONE INFORMATIVA

Università degli Studi di Napoli Federico II

IL CAPITOLATO INFORMATIVO

CAPITOLATO INFORMATIVO (Employers Information Requirements) SPECIFICHE TECNICHE PER L OFFERTA DI GESTIONE INFORMATIVA

BIM. Università degli Studi di Napoli Federico II Scuola Politecnica e delle Scienze di Base Ingegneria strutturale e geotecnica

CAPITOLATO INFORMATIVO (Employers Information Requirements) SPECIFICHE TECNICHE DI GESTIONE INFORMATIVA

Offerta di Gestione Informativa

Appendice al capitolato prestazionale. CAPITOLATO INFORMATIVO (Employer s Information Requirements) SPECIFICHE TECNICHE

CAPITOLATO INFORMATIVO SPECIFICHE TECNICHE PER L OFFERTA DI GESTIONE INFORMATIVA

CAPITOLATO INFORMATIVO (Employers Information Requirements) SPECIFICHE TECNICHE DI GESTIONE INFORMATIVA

SEGRETARIATO GENERALE STRUTTURA DI MISSIONE PER GLI ANNIVERSARI DI INTERESSE NAZIONALE

Introduzione al BIM: gestione digitale dei processi informativi delle costruzioni

SEGRETARIATO GENERALE STRUTTURA DI MISSIONE PER GLI ANNIVERSARI DI INTERESSE NAZIONALE

F.A.Q - Frequently Asked Questions

GIO.FED. Engineering Company

Direzione Regionale Campania

Durata 33 ore online. Corso di preparazione alla figura di BIM MANAGER BASE. Svolgimento. a cosa prepara. A chi si rivolge

COMUNE DI SAN DONACI PROVINCIA DI BRINDISI Piazza Pompilio Faggiano San Donaci (BR) Tel Fax:

SCHEDA PRESENTAZIONE INIZIATIVA FORMATIVA. Il BIM per l'architettura

Master di II livello 2017/18 in BIM & PROGETTAZIONE INTEGRATA SOSTENIBILE

Il BIM per la gestione della commessa. Ing. Antonio Ianniello

STR Vision Teamwork. SUITE Common Data Environment

ORGANIZZAZIONE DEL MASTER : FIGURA PROFESSIONALE: il Master può avere una durata di:

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

BIM Coordinator. Programma didattico 2018/2019. Corso Base Online

ORGANIZZAZIONE DEL MASTER : FIGURA PROFESSIONALE: il Master può avere una durata di:

Adriano Castagnone. BIM: l interoperabilità per il calcolo strutturale

Pierluigi Feliciati Università di Macerata

PROGETTO DI UN EDIFICIO IN CEMENTO ARMATO SECONDO LA METODOLOGIA BIM

Arena 2 Il BIM ITALIANO facile e per tutti By ACCA SOFTWARE

GIO.FED. Engineering Company TEAM OF THE PROJECT: Federico Di Carlo. Giovanni Iovino. Federico Di Carlo & Giovanni Iovino

UNI11337:2017: LA NECESSITÀ DI STANDARD COMUNI PER L ESECUZIONE DI UNA GARA BIM

Presentazione del 2 Report OICE sui bandi BIM 2018 Roma, 14 febbraio Il BIM come veicolo progettuale: Case Study restyling Stazione di Latina

Direzione Regionale Friuli Venezia Giulia

PROGETTO DI UN EDIFICIO IN CEMENTO ARMATO CON LA METODOLOGIA BIM

Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale del Veneto (SFMR) 3 a fase di attuazione

REGOLAMENTO TECNICO PER LA CERTIFICAZIONE DEL PERSONALE NELL ATTIVITÀ DI ESPERTO IN BUILDING INFORMATION MODELING

Adozione di processi BIM per la progettazione di un edificio

INTEROPERABILITA E STANDARD IFC

Approccio metodologico per la progettazione delle opere a verde su infrastruttura ferroviaria in BIM

ORGANIZZAZIONE DEL MASTER : FIGURA PROFESSIONALE: il Master può avere una durata di:

COMUNE DI SOCCHIEVE LAVORI DI ADEGUAMENTO ANTISISMICO SCUOLA INFANZIA E SCUOLA PRIMARIA DI SOCCHIEVE, FRAZIONE MEDIIS.

Il BIM in condominio

Lo scenario, il BIM, gli obiettivi del progetto e i risultati attesi. Ph.D. Domenico Tripodi Project Manager GREENBIM

2 CONFERENZA NAZIONALE ibimi - Roma 9 Aprile 2019

ALLEGATO IX CAPITOLATO INFORMATIVO (EIR - Employer Information Requirement)

PROGETTO STRADALE PROGETTO PRELIMINARE PROGETTO DEFINITIVO PROGETTO ESECUTIVO

Politica per la Gestione del Servizio

Progetto di un Edificio a Telaio con Metodologia BIM

Percorso BIM Strutturale

Salerno, 11 Aprile Il BIM per l Edilizia 4.0. Francesco Semeraro

MODULO 2: BIM 3D REVIT ARCHITECTURE

Esperienze di utilizzo del BIM in Agenzia del Demanio

PROGETTAZIONE E SVILUPPO Procedura PG. 01 REV.00 del

ISTITUTO COMPRENSIVO «GUGLIELMO II» Comune di Monreale (PA)

La relazione tra qualità e digitalizzazione nelle fasi del processo

VERIFICA DI PROGETTO AI FINI DELLA VALIDAZIONE

Progettista dell edilizia sostenibile

Il corso è strutturato in tre UF/moduli formativi di cui si riportano in dettaglio gli argomenti trattati:

Allegato Tecnico Pubblica Amministrazione. Specificità del Contratto (rif. Manuale del Sistema di Conservazione)

COMUNE DI POLLA Provincia SA

PRESENTAZIONE ASSOBIM

BIM STRUTTURALE: PROGETTO E CONTROLLO. Adriano Castagnone

PROGETTAZIONE ORGANIZZAZIONE E SICUREZZA NEL CANTIERE

LA DIGITALIZZAZIONE NEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI. Processi snelli di collaborazione tra le parti in causa nel cantiere digitalizzato

AMPLIAMENTO ISTITUTO AGRARIO SARTOR Castelfranco Veneto Provincia di Treviso

ILVA di Taranto Progettazione di dettaglio e reverse engineering - coperture parchi minerari e gallerie idrauliche dello stabilimento

BIM Building Information Modeling

La Validazione Strumento efficace per progetti di qualità

CAPITOLATO INFORMATIVO SPECIFICHE TECNICHE DI MODELLAZIONE E DI GESTIONE INFORMATIVA

CIG: CUP: G34J CPV:

COMUNE DI Provincia. Porticciolo - lotto lavori e impianti. Elaborato Tavola N

WE EMBRACE THE GREEN CHANGE

BIM PER LA PROGETTAZIONE STRUTTURALE OPERATIVITÀ E VANTAGGI

9 IL PROGETTO DEFINITIVO

COMPUTO ANALITICO/ESTIMATIVO DELLE PRESTAZIONI SERVIZI RELATIVI ALL ARCHITETTURA E ALL INGEGNERIA (Deliberazione ANAC n. 49/2012)

Allegato Tecnico. Specificità del Contratto (rif. Manuale del Sistema di Conservazione)

COMUNE DI NAPOLI Provincia NA

DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI

L ESECUTIVO ARCHITETTONICO. la rappresentazione grafica 1.0. a cura di

COMUNE DI DONORI Provincia SU

Tecnica dei lavori stradali. Cenni sulla redazione del progetto stradale

IL BIM E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE UN PERCORSO NECESSARIO

La nuova edizione della norma ISO (seconda parte)

Adriano Castagnone INTEROPERABILITA E STANDARD IFC

Controllo tecnico del Progetto

VERBALE DI VERIFICA CONCLUSIVO DEL PROGETTO ESECUTIVO. RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA TRAMITE SOSTITUZIONE DEGLI INFISSI Importo 520.

COMUNE DI SAN VITO Provincia PORDENONE

il decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 recante: Codice dei contratti pubblici e successive modificazioni ed in particolare l articolo 23;

INTRODUZIONE AL BIM. LABORATORIO INTEGRATO DI PROGETTAZIONE TECNOLOGICA E. Quaquero

VERIFICA E VALIDAZIONE DEL PROGETTO - MANUALE D USO - INDICE

Transcript:

PIANO DI GESTIONE INFORMATIVA (PGI) SPECIFICHE TECNICHE DI GESTIONE INFORMATIVA PARISI RAFFAELE M56/555 - ROMANO GIUSEPPE M56/553

Sommario Premesse... 4 Identificazione del progetto... 4 Riferimenti normativi... 4 Sezione tecnica... 5 Caratteristiche tecniche e prestazionale dell infrastruttura hardware e software. Errore. Il segnalibro non è definito. Infrastruttura utilizzata e/o messa a disposizione... 5 Sistema comune di coordinate e specifiche di riferimento... 6 Competenze di gestione informativa dell affidatario... 6 Sezione gestionale... 6 Obiettivi informativi strategici e usi dei modelli e degli elaborati... 6 Obiettivi del modello in relazione alle fasi del processo... 6 Usi del modello in relazione agli obiettivi definiti ed elaborati minimi... 6 Livello di sviluppo informativo per i modelli grafici e per gli oggetti... 6 Ruoli, responsabilità e autorità ai fini informativi... 7 Definizione della struttura informativa dell affidatario e della sua filiera... Errore. Il segnalibro non è definito. Identificazione dei soggetti professionali... 7 Strutturazione e organizzazione della modellazione digitale... 7 Strutturazione dei modelli disciplinari... 7 Coordinamento modelli... 8 Politiche per la tutela e la sicurezza del contenuto informativo... 8 Riferimenti normativi... 8 Richieste aggiuntive in materia di sicurezza... 9 Proprietà del modello... 9 Modalità di condivisione di dati, informazioni e contenuti informativi... 9 Caratteristiche delle infrastrutture di condivisione... 9 Denominazione dei file... 9 Procedure di verifica, validazione di modelli, oggetti e/o elaborati...10 Definizione delle procedure di validazione...10 Processo di analisi e risoluzione delle interferenze e delle incoerenze informative...10 Interferenze di progetto...10 Incoerenze di progetto...10 Definizione delle modalità di risoluzione di interferenze e incoerenze...11 Modalità di gestione informativa economica (5D computi, estimi e valutazioni)...11 Modalità di archiviazione e consegna finale di modelli, oggetti e/o elaborati informativi...11 2

BIBLIOGRAFIA...12 3

Premesse Con il presente documento si vuole redarre (con riferimento ai contenuti relativi alle specifiche tecniche richieste dal capitolato informativo) la proposta per il Piano di Gestione Informativa - pgi (BIM Execution Plan). Le informazioni specificate fanno riferimento alle uniche discipline di interesse: architettura e struttura. Identificazione del progetto L opera in esame rientra nel progetto denominato Mangia prega e Ama, ed è commissionata dalla Scuola Politecnica e delle Scienze di Base Università degli studi di Napoli Federico II. L intervento prevede la realizzazione allo stadio definitivo di un progetto di un edificio multipiano destinato ad uso commerciale per quanto riguarda il piano terra e il primo piano e ad uso residenziale per i piani superiori. L edificio è da collocarsi in via Foria e presenta un lotto ben definito dalla figura sottostante. L altezza massima dell edificio (seguendo le direttive del regolamento edilizio del Comune di Napoli ) non può superare i 28,5m. Riferimenti normativi Per la redazione del pgi, così come previsto per l ogi, si fa riferimento alle specifiche norme in termini di digitalizzazione, proposti dalla norma UNI 11337. Per la parte tecnica il riferimento normativo è l NTC 2008, Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 14 gennaio 2008, Norme tecniche per le costruzioni, Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 29, 4/2/2008. Diversamente da quanto specificato, si farà 4

ulteriormente riferimento anche alle disposizioni presenti negli Eurocodici 2 e 8 in merito alle strutture in cemento armato in zona sismica. Per quanto riguarda la parte amministrativa il riferimento normativo è il Regolamento Edilizio del Comune di Napoli (delibera n 104 del 28 Aprile 1998). Sezione tecnica La presente sezione definisce i requisiti tecnici del sistema di informatizzazione scelti per il progetto in esame, in termini di hardware, tipologia di software, dati, sistemi di riferimento, livelli di sviluppo, competenze richieste, ecc. Infrastruttura utilizzata e/o messa a disposizione Si dichiarano le infrastrutture hardware e software che si intendono mettere a disposizione per la progettazione richiesta. Quanto detto viene quindi specificato nella seguente tabella. HARDWARE Obiettivo Processazione dati Archiviazione temporanea dati Archiviazione di backup dati Trasmissione dati Risoluzione grafica Specifiche Intel Core i7 8 Gb 2 Gb Rete NVIDIA GEFORCE GTX 860 SOFTWARE Ambito Disciplina Software Modellazione BIM Revit 2017 Compatibilità con formati aperti IFC 4 Progettazione architettonica Computo metrico Rendering Primus - Acca software Revit Live txt, csv Progettazione strutturale Analisi e calcolo Modellazione BIM Controllo interferenze Midas Revit 2017 IFC 4 Controllo incoerenze 5

Sistema comune di coordinate e specifiche di riferimento Il sistema di riferimento scelto viene specificato nel seguente prospetto: Sistema di riferimento assoluti Oggetto Specifica Intersezione griglie XX e YY (decimali) Latitudine 40.858 Longitudine 14.261 Altimetria 17 m Competenze di gestione informativa dell affidatario I livelli di esperienza, conoscenza e competenza del team risultano idonei a soddisfare i requisiti minimi per attuare una gestione digitale dei processi informativi del progetto, grazie al processo di formazione realizzato mediante la partecipazione ad un corso specifico sulla progettazione in BIM. Sezione gestionale Obiettivi informativi strategici e usi dei modelli e degli elaborati Nella presente sezione si definiscono gli obiettivi e gli usi dei modelli in funzione delle fasi del processo. La quantità e qualità dei contenuti informativi degli Elaborati e dei Modelli risulta in alcuni aspetti superiore a quella necessaria e sufficiente per assicurare gli obiettivi delle fasi del processo a cui ci si riferisce. Obiettivi del modello in relazione alle fasi del processo Gli obiettivi raggiunti mediante il modello prevedono per la fase di progettazione definitiva la definizione del modello strutturale comprensivo di armature e dettagli costruttivi affinché la struttura risulti verificata agli stati limite di esercizio e allo stato limite ultimo. Il modello consente inoltre l individuazione di una prima articolazione degli spazi e conseguentemente la definizione delle prestazioni raggiunte. Usi del modello in relazione agli obiettivi definiti ed elaborati minimi Risultano garantiti: Elaborati grafici e documentali; Coordinamento delle interferenze geometriche di tipo clash-detection, delle discipline architettura/struttura; Computazione estimativa; Livello di sviluppo informativo per i modelli grafici e per gli oggetti II livello di sviluppo degli oggetti che compongono i modelli grafici (LOD) definisce quantità e qualità del loro contenuto informativo ed è funzionale al raggiungimento degli obiettivi delle fasi a cui il modello si riferisce. Il livello di sviluppo di un oggetto va considerato come risultante della sommatoria delle informazioni di tipo geometrico e non-geometrico, (normativo, economico ecc.) che possono essere rappresentate in 6

forma grafica 2D e 3D ed in forma alfanumerica (4D tempo, 5D costi, 6D sostenibilità, ecc.). La Scala di riferimento dei livelli di sviluppo degli oggetti è l UNI 11337-4, al paragrafo 5.3. Tale Scala è stata considerata come riferimento e pertanto il LOD che verrà utilizzato nella fase strutturale è il LOD D. Il LOD per la disciplina architettonica è quello B (per alcuni oggetti si è ritenuto necessario spingersi al livello successivo C). Ruoli, responsabilità e autorità ai fini informativi Le attività di gestione informativa sono svolte con soggetti in possesso delle necessarie esperienze e competenze anche in relazione a responsabilità e ruoli come specificato di seguito. Identificazione dei soggetti professionali Si indicano il flusso di ruoli e relazioni dei soggetti interessati. FIGURE RUOLO GESTORE DELLE INFORMAZIONI E PROGETTISTA COORDINATORE DELLE INFORMAZIONI E PROGETTISTA altri NOME COGNOME RAFFAELE PARISI GIUSEPPE ROMANO AZIENDA TELEFONO E-MAIL Strutturazione e organizzazione della modellazione digitale Strutturazione dei modelli disciplinari CARTELLA BIM WORK IN PROGRESS Cad Calcoli Famiglie Modello al Revit Modello al Midas SHARED Cad Modello al Revit strutturale Modello al Revit architettonico PUBLISHED Modello Revit Master Cad Computo metrico Relazione tecnica 7

Coordinamento modelli Il coordinamento tra la parte strutturale e quella architettonica termina il giorno 8 Giugno 2017. Per tale operazione, come successivamente specificato sono previsti incontri con scadenza prefissata. Politiche per la tutela e la sicurezza del contenuto informativo Riferimenti normativi Si riporta l elenco dei riferimenti normativi che sono adottati. Per i sistemi di gestione per la sicurezza delle informazioni: - ISO/IEC 27000:2016 Information technology - Security techniques - Information security management systems - Overview and vocabulary - ISO/IEC 27001:2013 Information technology - Security techniques - Information security management systems - Requirements - ISO/IEC 27002:2013 Information technology - Security techniques - Code of practice for information security controls1 - ISO/IEC 27005:2011 Information technology - Security techniques - Information security risk management - ISO/IEC 27007:2011 Information technology - Security techniques - Guidelines for information security management systems auditing - ISO/IEC TR 27008:2011 Information technology - Security techniques - Guidelines for auditors on information security controls Per la privacy: - ISO/IEC 29100:2011 Information technology - Security techniques - Privacy framework1 Per i profili professionali: - UNI 11506:2013 Attività professionali non regolamentate - Figure professionali operanti nel settore ICT - Definizione dei requisiti di conoscenza, abilità e competenze - UNI 11621-2:2016 Attività professionali non regolamentate - Profili professionali per l ICT - Parte 2: Profili professionali di "seconda generazione" - UNI 11621-4:2016 Attività professionali non regolamentate - Profili professionali per l ICT - Parte 4: Profili professionali relativi alla sicurezza delle informazioni Per le tecniche e tecnologie: - ISO/IEC 9798-1:2010 Information technology - Security techniques - Entity authentication - Part 1: General - ISO/IEC 18033:2015 Information technology - Security techniques - Encryption algorithms - Part 1: General - ISO/IEC 27039:2015 Information technology - Security techniques - Selection, deployment and operations of intrusion detection systems (IDPS) - ISO/IEC 27040:2015 Information technology - Security techniques - Storage security 8

- ISO/IEC 29115:2013 Information technology - Security techniques - Entity authentication assurance framework. Richieste aggiuntive in materia di sicurezza Ulteriori azioni intraprese dal coordinatore delle informazioni: - salvataggio con backup dei dati per l archiviazione su supporto fisso esterno con cadenza prefissata; - redazione di una scheda informativa digitale identificativa da allegare al modello grafico informativo al momento del caricamento nell archivio di condivisione dei dati (ACDat). Proprietà del modello La disciplina architettonica è affidata e di proprietà della sezione Architettura dell Università degli Studi di Napoli Federico II. La disciplina strutturale è affidata e di proprietà del coordinatore delle informazione e del gestore delle informazioni (specificati precedentemente). Modalità di condivisione di dati, informazioni e contenuti informativi Caratteristiche delle infrastrutture di condivisione L ambiente di condivisione dati (ACDat) messo a disposizione prevede: accessibilità a tutti gli attori coinvolti nel processo, compreso il committente, tramite connessione di rete utilizzando credenziali proprie e accesso alla piattaforma DropBox. Si dà possibilità di consultare ed estrarre copia dei documenti, degli elaborati, nonché dei modelli ivi presenti nello stato di pubblicazione; aggiornamento continuo degli elaborati; possibilità di archiviare i file secondo i formati già specificati; garanzia di sicurezza e riservatezza dell archivio (ACDat), in riferimento alle modalità di gestione dei dati in esso contenuti; caratterizzazione dei modelli, oggetti e/o elaborati rispetto al proprio stato di definizione e approvazione del contenuto informativo secondo la seguente classificazione prevista dalla UNI 11337; Fornitura di dati tra i quali in maniera specifica quello relativo secondo la UNI EN ISO 16739 (IFC). Denominazione dei file Si riportano la denominazione dei file scelta. A tale scopo si seguono le linee guida descritte nel capitolato informativo: CONTENUTO identifica il contenuto del documento. Per esempio stima, piano di bonifica, quadro economico, progetto, ecc.; DISCIPLINA identifica a quale specifica disciplina il documento fa riferimento. TIPO identifica se il documento è un elaborato un modello, ecc.; AAMMGG identifica la data scritta a partire dall anno; 9

Architettonico Strutture Altri Capitolato informativo gruppo Parisi R. Romano G. VER identifica la versione del giorno. Procedure di verifica, validazione di modelli, oggetti e/o elaborati Definizione delle procedure di validazione Le procedure di validazioni, sia per quanto concerne la sfera BIM sia per quanto riguarda l insieme delle verifiche strutturali vengono realizzate mediante i software e gli applicativi precedentemente specificati e validati opportunamente con un analisi qualitativa mediante giudizio ingegneristico. Pertanto sebbene il processo risulti automatizzato viene comunque tenuto sotto controllo dalle figure precedentemente segnalate. Processo di analisi e risoluzione delle interferenze e delle incoerenze informative Interferenze di progetto Le caratteristiche di determinazione e risoluzione delle interferenze informative risultano in accordo con quanto riportato al punto 5.3.1 della UNI 11337-5. Verranno fornite le matrici di corrispondenza redatte come nel prospetto, utilizzando i livelli secondo UNI 11337 per specificare la tipologia di coordinamento applicata. MODELLO Architettonico Strutture Oggetto/Oggetto Modello/Modelli Modello/Elaborati Oggetto/Oggetto Modello/Modelli Modello/Elaborati LC1 LC2 LC3 LC1 LC2 LC3 Incoerenze di progetto Le caratteristiche del processo di determinazione e risoluzione delle incoerenze informative risultano in accordo con quanto riportato al punto 5.3.2 della UNI 11337-5. 10

Livello di coordin a mento Legislazione e u ropea Legislazione nazi o nale Legislazione r e gionale Altre legislazione e norme Vincoli contrattuali Vincoli progettuali Vincoli costruttivi Vincoli manuten tivi Capitolato informativo gruppo Parisi R. Romano G. MODELLO Architettonico Strutture Oggetto/Oggetto Modello/Modelli Modello/Elaborati Modello/Modelli Oggetto/Oggetto Modello/Modelli Modello/Elaborati LC1 LC2 LC3 LC2 LC1 LC2 LC3 Definizione delle modalità di risoluzione di interferenze e incoerenze Al termine di ogni analisi viene stabilito se l interferenza è univocamente attribuibile ad un soggetto o meno. Nel primo caso il soggetto stesso è tenuto alla risoluzione della problematica in maniera autonoma e inequivocabile. Nel secondo caso sono previste riunioni di coordinamento per il confronto tra i soggetti interessati e successivi incontri volti all attuazione delle modifiche fissate nel/i primo/i meeting. Modalità di gestione informativa economica (5D computi, estimi e valutazioni) La gestione economica, con conseguente identificazione dei computi metrici ed estimativi avviene mediante l utilizzo dell applicativo di Acca software Primus. Modalità di archiviazione e consegna finale di modelli, oggetti e/o elaborati informativi La consegna dei file avverrà entro il giorno 16 Giugno mediante l utilizzo di una cartella di condivisione su DropBox e l invio dei documenti principali tramite mail ai committenti. 11

BIBLIOGRAFIA PAS 1192-2:2013 Specification for information management for the capital-delivery phase of construction projects using Building Information Modelling PAS 1192-3:2014 Specification for information management for the operational phase of assets using Building Information Modelling ISO/IEC 27000:2016 Information technology - Security techniques - Information security management systems - Overview and vocabulary ISO/IEC 27001:2013 Information technology - Security techniques - Information security management systems - Requirements ISO/IEC 27002:2013 Information technology - Security techniques - Code of practice for information security controls1 ISO/IEC 27005:2011 Information technology - Security techniques - Information security risk management ISO/IEC 27007:2011 Information technology - Security techniques - Guidelines for information security management systems auditing ISO/IEC TR 27008:2011 Information technology - Security techniques - Guidelines for auditors on information security controls ISO/IEC 29100:2011 Information technology - Security techniques - Privacy framework1 UNI 11506:2013 Attività professionali non regolamentate - Figure professionali operanti nel settore ICT - Definizione dei requisiti di conoscenza, abilità e competenze UNI 11621-2:2016 Attività professionali non regolamentate - Profili professionali per l ICT - Parte 2: Profili professionali di "seconda generazione" UNI 11621-4:2016 Attività professionali non regolamentate - Profili professionali per l ICT - Parte 4: Profili professionali relativi alla sicurezza delle informazioni ISO/IEC 9798-1:2010 Information technology - Security techniques - Entity authentication - Part 1: General ISO/IEC 18033:2015 Information technology - Security techniques - Encryption algorithms - Part 1: General ISO/IEC 27039:2015 Information technology - Security techniques - Selection, deployment and operations of intrusion detection systems (IDPS) ISO/IEC 27040:2015 Information technology - Security techniques - Storage security ISO/IEC 29115:2013 Information technology - Security techniques - Entity authentication assuranceframework. Regolamento (UE) N. 305/2011 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 9 marzo 2011 che fissa condizioni armonizzate per la commercializzazione dei prodotti da costruzione e che abroga la direttiva 89/106/CEE del Consiglio 12