Ri Costruire a (quasi) km 0 Viggiano. 22 novembre 2013 Trasformare con gli ecosistemi naturali: coperture verdi, fitodepurazione, ingegneria naturalistica Dottore Forestale - Cristian Guidi - libero professionista
coperture verdi
I vantaggi del verde pensile Calore + luce Ossigeno, acqua, elementi nutritivi H 2 O Emissioni radicali Ritenzione 50-90% Vantaggi dal punto di vista della salvaguardia ambientale e dell ecologia urbana Fino al 20% in meno di polvere
Andamento delle temperature Copertura piana non protetta Copertura piana con verde pensile -20 C T ca. 25 C +30 C -20 C T 90 C +70 C +20 C +20 C
TETTO VERDE - ESTENSIVO Sistema tecnico di rinverdimento con pesi contenuti e ridotta manutenzione, adatto a coperture con grandi luci e realizzato con vegetazione poco esigente senza utilizzo impianti irrigui. Non fruibile, estetica legata alla stagionalità. GIARDINO PENSILE - INTENSIVO Sistema che ripropone l aspetto estetico dei giardini a terra utilizzando molte specie vegetali, dal peso più elevato, necessita di manutenzione regolare e impianto irriguo. Sfruttabile a tutti gli effetti.
1) Solaio pendenziato 2) Manto impermeabile antiradice 3) Riserva idrica (drenaggio) [80 mm] 4) Strato di separazione filtro[1,30mm] 5) Substrato vulcanico[80mm] 6) Miscela di Sedum Spessore: Peso (a secco): Peso (saturo d acqua): Pendenza max supporto: Accumulo idrico: Manutenzione: Impianto di irrigazione: Calpestabilità: 16 cm 75 kg/mq 115 kg/mq fino al 25% (x tetti piani) 24 litri/mq Minima non necessario per manutenzione
1) Inverdimento intensivo leggero: tappeto erboso e tappezzanti arbustive 2) Substrato per inverdimenti intensivi leggeri, spessore variabile (15 cm per tappeto erboso) 3) Telo filtrante 4) Strato di accumulo, drenaggio e aerazione, spessore c.a. 4 cm 5) Feltro di protezione e accumulo 6) Membrana impermeabilizzante sintetica antiradice 7) Strato di separazione: geotessile 8) Isolamento termico 9) Barriera vapore 10)Piano di copertura (pendenza min. >1%)
fitodepurazione
Nei sistemi VF si ha già l entrata spontanea di ossigeno e quindi il ruolo delle radici risulta secondario
Impianto al servizio di struttura ricettiva - Puglia
ingegneria naturalistica
Tipologia di intervento in funzione dell inclinazione della scarpata
Tipologia di intervento in funzione del minore impiego di energia
Massima efficacia nel tempo delle opere di ingegneria naturalistica
Semine a spaglio ed idrosemine
Reti e biostuoie
Reti e geostuoie sintetiche
Reti, biostuoie e geostuoie naturali e sintetiche
Viminata viva
Viminata viva
Palizzata rinverdita
Palizzata rinverdita
Palificata semplice e doppia rinverdita
Palificata semplice e doppia rinverdita
Grata viva
Grata viva
Terre rinforzate
Terre rinforzate
Scogliera in massi ciclopici rinverdita
Scogliera in massi ciclopici rinverdita
Gabbionata rinverdita
Gabbionata rinverdita
Intervento di protezione antierosiva con semina di miscugli di sementi per prati naturalistici fioriti riduzione interventi manutentivi su scarpate
Intervento di protezione antierosiva con semina di miscugli di sementi per prati naturalistici fioriti eliminazione interventi irrigui durante la stagione secca
Intervento di protezione antierosiva con biostuoia biodegradabile in fibra di cocco e piantagione arbusti
Intervento di protezione antierosiva con biostuoia biodegradabile in fibra di cocco e piantagione arbusti
Intervento di protezione antierosiva con biostuoia biodegradabile in fibra di cocco e piantagione arbusti
Intervento stabilizzante con fascinata e viminata: talee di tamerice e piantagione arbusti autoctoni
Intervento stabilizzante con fascinata e viminata: talee di tamerice e piantagione arbusti autoctoni
Intervento stabilizzante con fascinata e viminata: talee di tamerice e piantagione arbusti autoctoni Dopo tre stagioni vegetative
Intervento di consolidamento con palificata doppia: traversine ferroviarie, talee di tamerice e piantagione arbusti Ante operam
Intervento di consolidamento con palificata doppia: traversine ferroviarie, talee di tamerice e piantagione arbusti Ante operam
Intervento di consolidamento con palificata doppia: traversine ferroviarie, talee di tamerice e piantagione arbusti sezione di progetto
Intervento di consolidamento con palificata doppia: traversine ferroviarie, talee di tamerice e piantagione arbusti realizzazione palificata doppia e rimodellamento terreno
Intervento di consolidamento con palificata doppia: traversine ferroviarie, talee di tamerice e piantagione arbusti
Intervento di consolidamento con palificata doppia: traversine ferroviarie, talee di tamerice e piantagione arbusti inserimento delle talee di tamerici all interno della palificata
Intervento di consolidamento con palificata doppia: traversine ferroviarie, talee di tamerice e piantagione arbusti attecchimento e sviluppo vegetativo delle talee di tamerici
fitorimediazione
La fitorimediazione fa uso di piante superiori per il trattamento in situ di suoli, sedimenti e acque contaminati. E applicabile a sostanze organiche, nutrienti, radionuclidi o inquinanti metallici, accessibili alle radici delle piante Attraverso la fitorimediazione, i contaminanti possono essere sequestrati, degradati, immobilizzati o metabolizzati
Le piante incorporano molecole nei tessuti (lignificazione) Le piante traspirano Le piante usano gli inquinanti come nutrienti Le piante assorbono metalli Le piante tollerano alte concentrazioni di composti tossici Le radici crescono anche in acqua Le radici stabilizzano e legano sostanze chimiche Le radici rilasciano sostanze naturali come nutrienti per i microrganismi
Tecnologie per la fitorimediazione Basate su diverse tecnologie di fitorimediazione, diversi processi biologici, sono state sviluppate: 1. Fitotrasformazione 2. Biorimediazione nella rizosfera 3. Fitostabilizzazione 4. Fitoestrazione 5. Fitovolatilizzazione
1. Fitotrasformazione Le sostanze organiche possono essere adsorbite dalle radici, assunte, traslocate, trasformate nel metabolismo e volatilizzate
2. Biorimediazione nella rizosfera La rimediazione nella rizosfera richiede che i contaminanti siano associati alla radice. Le sostanze idrofobiche vengono fortemente adsorbite, ma possono anche essere trasformate da enzimi vegetali o microbici
3. Fitostabilizzazione Trattiene i contaminanti in situ con lo sviluppo delle radici, rallentando l erosione e fornendo controllo idraulico. Specialmente applicabile a metalli e radionuclidi, per contenerli e isolarli in situ
4. Fitoestrazione Uso di piante accumulatrici di metalli per traslocare e concentrare metalli nelle parti aeree
5. Fitovolatilizzazione Il contaminante, o una sua forma metabolizzata, viene trasportato alle foglie e liberato in atmosfera nel processo della traspirazione
Grazie dell attenzione Dott. For. Cristian Guidi c.guidi@pampastudio.eu www.pampastudio.eu Se uno sogna da solo, è solo un sogno. Se molti sognano insieme, è l'inizio di una nuova realtà. Friedensreich Hundertwasser