I soggetti disabili visivi: tra realtà e bisogni Dr. Michele Corcio Vicepresidente Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità
Cecità legale: definizioni e classificazione cecità legale fino agli anni 90: soggetto totalmente privo della vista o con un residuo visivo in entrambi gli occhi (ovvero nell occhio migliore) non superiore ad un decimo con eventuale correzione di lenti Il riconoscimento della cecità legale era indispensabile per accedere all istruzione (art. 144 del T.U. n. 383/1934 e legge n.1463 del 1952) nonché per il collocamento obbligatorio al lavoro, purché in possesso della qualifica professionale di centralinista telefonico o di massofisioterapista o, se laureato, abilitato all insegnamento (Art. 6 della Legge n. 482 del 1968, Legge 503 del 1971, Legge n. 113 del 1985, Legge n. 120 del 1991, Legge n. 68 del 1999) Anche per avere diritto alle concessioni protesiche da parte delle AA.SS.LL. e per il riconoscimento delle agevolazioni previste dalle diverse disposizioni di Legge (Decreti Ministero della Sanità 1992 e 1999) era indispensabile essere riconosciuti ciechi
Il primo riconoscimento della categoria Ipovedenti Il primo riconoscimento scientifico degli ipovedenti avvenne nel 1977 grazie a una direttiva dell'organizzazione Mondiale della Sanità, "Classification of Visual Performances" contenuta nella "Classification of Disease", universalmente riconosciuta, che indicava 5 categorie di minorazione visiva nel 1977 nacque ufficialmente la categoria degli ipovedenti La direttiva OMS non ebbe però applicazioni immediate ed esaustive nelle normative di legge italiane dell'epoca
Legge n. 138 del 2001 CIECHI TOTALI (ART. 2): coloro che sono colpiti da totale mancanza della vista in entrambi gli occhi; coloro che hanno la mera percezione dell ombra e della luce o del moto della mano in entrambi gli occhi o nell occhio migliore; coloro il cui residuo perimetrico binoculare è inferiore al 3% CIECHI PARZIALI (ART.3): coloro che hanno un residuo visivo non superiore a 1/20 in entrambi gli occhi o nell occhio migliore anche con eventuale correzione; coloro il cui residuo perimetrico binoculare è inferiore al 10% IPOVEDENTI GRAVI (ART. 4): coloro che hanno un residuo visivo non superiore a 1/10 in entrambi gli occhi o nell occhio migliore anche con eventuale correzione; coloro il cui residuo perimetrico binoculare è inferiore al 30% IPOVEDENTI MEDIO-GRAVI (ART. 5): coloro che hanno un residuo visivo non superiore a 2/10 in entrambi gli occhi o nell occhio migliore anche con eventuale correzione; coloro il cui residuo perimetrico binoculare è inferiore al 50% IPOVEDENTI LIEVI (ART. 6): coloro che hanno un residuo visivo non superiore a 3/10 in entrambi gli occhi o nell occhio migliore anche con eventuale correzione; coloro il cui residuo perimetrico binoculare è inferiore al 60%
Educazione e istruzione dei minorati della vista R. D. n. 3126 del 1923 sancisce l obbligo scolastico anche per i fanciulli ciechi Legge n. 1463 del 1952 sancisce che l obbligo scolastico deve espletarsi esclusivamente presso le scuole speciali degli Istituti per ciechi Agli inizi degli anni 70 i moderni pedagogisti sostengono che la normalizzazione degli handicappati non può che avvenire in normali ambienti di vita Legge n. 360 del 1976, riconosce ai fanciulli ciechi il diritto di optare tra la scuola speciale e quella comune
Educazione e istruzione dei minorati della vista: nuove esigenze Problemi didattici e metodologici con differenziazione territoriale a seconda della presenza di insegnanti specializzati, risorse finanziarie, disponibilità dei testi in braille e attività integrative extrascolastiche (art. 8 lett. m legge n. 104/1992) L aumento del numero degli alunni ipovedenti pone nuove problematiche: provenienza della luce, contrasto cromatico, disponibilità dei testi ingranditi L aumento del numero degli alunni pluriminorati richiede nuove competenze
I ciechi e il mondo del lavoro: un riscatto sociale ed economico Nel 1920 nasce l Unione Italiana dei Ciechi Negli anni 50 vengono avviati i primi Corsi di formazione per Centralinisti telefonici Con le leggi su collocamento obbligatorio (1961 e 1971), il mondo del lavoro apre le porte anche ai massaggiatori e massofisioterapisti ciechi o con un residuo visivo nell occhio migliore non superiore ad un decimo e le scuole di formazione professionale presso gli Istituti per ciechi formano centinaia di apprezzati professionisti assunti alle dipendenze dei diversi ospedali Il decreto del Min. Lavoro 10/1/2000 ha poi reso equipollenti al centralinismo telefonico le qualificazioni professionali di addetto alle relazioni con il pubblico e di operatore banche dati, grazie all enorme progresso delle nuove tecnologie ma soprattutto alle tecnologie assistive per ciechi e ipovedenti.
Bisogni e problematiche attuali Oggi l'handicap non è più una limitazione della persona ma un problema dovuto alla difficoltà dell'ambiente sociale di rispondere positivamente alle esigenze di una persona in condizione di svantaggio Il mutamento più rilevante nella condizione delle persone disabili consiste nel riconoscimento che le stesse non sono portatori di handicap ma di diritti L'uguaglianza delle opportunità e dei diritti non è un ideale astratto ma la condizione per l'effettiva inclusione delle persone con disabilità nel contesto sociale
Bisogni e problematiche L ipovedente, seppure non totalmente cieco, ha subito una tale riduzione della funzione visiva da risentirne pesantemente nella vita quotidiana: disagio sociale che può variare a seconda dell età, delle attitudini, del carattere e del tipo di lavoro differenti difficoltà nella percezione visiva a seconda del tipo di patologia compromettendo la capacità di riconoscere adeguatamente le informazioni visive (es. può riconoscere un cartello stradale, ma non riuscire a leggerlo, non vedere in tempo un ostacolo perché abbagliato da una luce improvvisa)
Bisogni e problematiche: sintesi abbattimento delle barriere sensoriali orientamento e mobilità accessibilità ai siti WEB diritto alla lettura
Prevenzione della cecità e riabilitazione visiva degli ipovedenti: l impegno dei non vedenti l Unione Italiana dei Ciechi dà vita in Roma, il 9 febbraio del 1977, alla Sezione Italiana dell Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità alla cui fondazione partecipa la Società Oftalmologica Italiana Legge 28 agosto 1997, n. 284 Disposizioni per la prevenzione della cecità e per la riabilitazione visiva e l integrazione sociale e lavorativa dei ciechi pluriminorati Vengono stanziati fondi per l istituzione dei centri regionali per l educazione e la riabilitazione visiva (5.000 milioni di lire) e per le attività della Sezione Italiana dell Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità (1.000 milioni di lire)
Prevenzione della cecità e riabilitazione visiva degli ipovedenti: le attività della IAPB Italia onlus Prevenzione Primaria Campagne di educazione sanitaria Apposite iniziative in occasione della Giornata Mondiale della Vista La produzione di materiale divulgativo relativo alle patologie visive maggiormente diffuse La linea verde di consultazione oculistica (800-068506), attiva tutte le mattine dal lunedì al venerdì Il sito internet (www.iapb.it), costantemente aggiornato, in cui è possibile raccogliere tutte le informazioni relative alle iniziative in corso, ai progetti e alle novità della ricerca scientifica; Istituzione del forum l oculista risponde si possono ottenere gratuitamente indicazioni specifiche su qualsiasi problema oftalmico. Oftalmologia sociale-rivista di sanità pubblica.
Prevenzione della cecità e riabilitazione visiva degli ipovedenti: le attività della IAPB Italia onlus Prevenzione Secondaria 14 Unità mobili oftalmiche (camper attrezzati come ambulatori oculistici) presenti sul territorio nazionale, che ogni anno consentono a oltre 20 000 persone di essere visitate gratuitamente. Occhio ai bambini, rivolto agli alunni della scuola dell infanzia che, attraverso l utilizzo di un Unità mobile oftalmica e alla collaborazione di medici oculisti, permette di effettuare una visita di controllo dai 3 ai 6 anni. Prevenzione terza età visite gratuite all interno dei centri anziani comunali per la prevenzione delle patologie visive in età senile
Prevenzione della cecità e riabilitazione visiva degli ipovedenti: le attività della IAPB Italia onlus Prevenzione Terziaria Il progetto del Polo Nazionale di Servizi e icerca per la Prevenzione della Cecità e la Riabilitazione Visiva degli Ipovedenti, è stato approvato dal Parlamento italiano e finanziato con la Legge n. 291 del 16 ottobre 2003 ubicato in Roma al 2 piano del Policlinico A. Gemelli, in locali appositamente allestiti. Suoi obiettivi sono: ricerca epidemiologica e terapeutica, sperimentazione di nuovi protocolli riabilitativi e creazione di una rete fra i Centri italiani e quelli internazionali.
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