IL GRUGNITO DELL ISSEL



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ANNO I, NUMERO IV IL GRUGNITO DELL ISSEL IL GRUGNITO DELL ISSEL EDITORIALE Mi presento a voi per l'ultima volta in questo ciclo del Grugnito. Ripensando al lavoro svolto durante tutto l'anno, non posso che essere soddisfatto per l'operato della Redazione: un continuo crescendo con la consapevolezza di essere alla prima, o quasi, esperienza in questo campo. Credo che il prodotto della nostra fatica, fatta con piacere, si possa considerare come il primo tassello di un percorso che speriamo trovi continuità nei prossimi anni, perché quello che avete potuto leggere nasce dalla grande autonomia concessaci quest'anno. Auspichiamo che anche nel futuro sia così. La risposta del pubblico, di voi lettori, è stata entusiasmante e ci ha spinto a cercare di migliorarci volta per volta; naturalmente ci sono state delle voci fuori dal coro che vanno ascoltate e a cui bisogna offrire spazio, cose da noi adempiute. Criticare è molto facile, soprattutto quando lo si fa senza poi agire in modo da dimostrare ciò che si è affermato, sostanziando le critiche con esempi concreti, sporcandosi le mani, senza impegnarsi affinché le cose cambino. D'altra parte il giornale è fatto da chi partecipa alle riunioni e si spende, in termini di tempo, impegno e valori da mettere in campo. Chi non si fa avanti e non agisce, non sbaglia mai ma non può certo pensare di incidere sulle scelte e sulle idee di chi fa. Chi non fa dovrebbe riflettere bene prima di dar fiato alle corde vocali senza esporsi, ma scegliendo la via della voce che circola, certo più comoda. Facendo qualche conto sul piano danaroso, abbiamo finora raccolto circa 500, un gran risultato ottenuto grazie alla generosità di alunni e professori. Ringrazio sentitamente fin d'ora tutti coloro che hanno contribuito alla pubblicazione del Grugnito dell'issel: il prof. D'Amico che ci ha portato per mano durante la nostra avventura, il Dirigente Scolastico prof. Vassallo che sempre ci ha garantito fiducia e appoggio, i bidelli che ci hanno dato una mano a far girare le rotative, e mi scuso con quelli che non ho citato. Mentre noi eravamo a scuola, a imparare o a fare dell'altro, nel mondo succedevano davvero tante cose, tante che se uno si distrae per qualche minuto poi per rimettersi in pari deve vedere telegiornali e, soprattutto, (Continua a pagina 2) Attenzione!!! Nuoce gravemente alla salute dei poveri di spirito!!! ANNO I, NUMERO IV GIUGNO 2005 e chi vuol capire, capisca Il Grugnito ha un suo sito, che potete trovare all indirizzo http://liceoissel.altervista.org/giornalino/ Durante l estate non andremo del tutto in vacanza, ci sarà a breve uno spazio aperto a tutti in cui si potranno inserire articoli e commenti sugli argomenti più svariati. Seguiteci!!! SOMMARIO Striscia delle buone notizie pag. 2 Dorian, il ritratto dell anima pag. 3 Ipse Dixit pag. 4 SuperSondaggio pag. 5 Trafficanti pag.6 Intervista al prof. Paola pag. 7 Allarme spinelli pag. 8 Allarme atomico pag. 8 Fecondazione Assistita pag. 9 Viaggio a Kandahar pag. 10 Cultura Studentesca pag. 11 CORSIVO Puntuali come un orologio svizzero le critiche di corridoio seguono sistematicamente ogni pubblicazione del Grugnito. Critiche, ma date le circostanze entro le quali si sviluppano sarebbe più corretto definirle mugugni, che ben poco hanno di costruttivo e molto sanno di qualunquismo. Ci avete accusati d essere troppo frivoli, d aver intaccato la sacralità del regolamento scolastico, d aver pubblicato sconcezze, di non saper scrivere, d essere troppo laici, d essere terzomondisti (è una colpa?), di avere delle idee e una visione del mondo. Errare humanum est Noi siamo sempre stati pronti ad accogliere ogni tipo d aiuto, di contributo, di critica, purché fatta con (Continua a pagina 2)

ANNO I, NUMERO IV IL GRUGNITO DELL ISSEL 2 Architetto: dicesi di un tipo che non è sufficientemente macho per essere ingegnere; Definitions né abbastanza finocchio per essere stilista (Continua da pagina 1) leggere quotidiani di seguito per giorni! In ottobre abbiamo assistito alla firma in pompa magna della Costituzione Europea (o Trattato Costituzionale, come volete) a Roma ed ora ogni Paese la sta esaminando e magari l'approverà, non senza difficoltà, come sta accadendo nel Regno Unito dove Tony Blair (sì, proprio lui, è stato rieletto!) sta sudando le camicie sue e di tutta la sua numerosa famiglia per far passare il sì, con all'orizzonte un esito quantomeno incerto. C è poi il caso della Francia che ha votato NO a questa Costituzione, innescando un possibile effetto domino sugli altri Paesi che voteranno a breve. La guerra, le guerre, ci hanno accompagnato quotidianamente, con l'italia coinvolta in Iraq e nell'ormai dimenticato Afghanistan e con soldati che muoiono tutti i giorni, come il funzionario dei servizi segreti Calipari, colpito a morte dal fuoco di amici che ci hanno negato giuste e complete indagini sull'accaduto. Checché se ne dica, l'economia vive una grave crisi e le conseguenze su tutti noi credo che siano esplicite anche senza una mia elencazione. Ci sono anche altri problemi, innumerevoli, vicini o lontani. Il primo passo per risolverli è rendersene conto e tentare di metterci una pezza per quanto si può. Il potere dei cittadini è il voto per le politiche da cui escono i parlamentari e il capo del governo, premier alla British. Coloro che vanno a Roma ci rappresentano nella gestione del Paese, sono i politici. Ho una visione di questa bestia politica abbastanza simile al ritratto che Machiavelli fa del Principe nella sua famosa opera: il principe ieri e il politico oggi deve sempre piegarsi alla ragion di Stato e per far questo, per adempiere al loro alto ministero, deve saper usare la dialettica, la retorica, per ispirare e la forza per convincere. Volpe e Leone allo stesso tempo. Per distinguere quelli capaci dagli altri basta farli parlare, lì si scopre che sa muoversi con valore/i nell'ambiente e chi invece,forse, troverebbe miglior impiego nel settore pubblicitario, pentole o materassi (che le marche cambino, perchè la Eminflex e MondialCasa ci hanno davvero macinato gli zebedei!). Poi c è il Diplomatico: colui che ti manda a fare in culo così bene che non vedi l'ora di partire. Ma l'unico motivo di questa mia disquisizione è che ho ben chiara la situazione attuale e mi rendo conto che è possibile ben più di una ripresa. Ho cercato di fare un ritratto di quelli che penso servano per salvarci, ma naturalmente non necessitiamo solo di politici, Dio ce ne salvi! Abbiamo bisogno di tutti, ma un tutti consapevole della realtà in cui stiamo vivendo e della realtà che ci attende. Spero che non mi considererete pazzo se credo nell'europa, credo nel mondo intero e credo che tutti noi, ben 6 miliardi, possiamo riuscire ad evitare il collasso che ci aspetta dietro l angolo o fra molti anni. Il tempo di dirigere le nostre giovani menti su ragionamenti simili ad aria fritta è terminato, ora dobbiamo agire, meglio dobbiamo programmare l'azione futura, ma seriamente e con impegno massimo. Non possiamo limitarci a girare i nostri stimoli ai cinquantenni, dobbiamo farlo noi, ci dobbiamo preparare a cambiare le cose. La scuola deve avere in questo un ruolo forte, come laboratorio di educazione alla cittadinanza ed alla democrazia, ma come tutti sappiamo senza la volontà personale non si arriva da nessuna parte, figuriamoci arrivare a portare a termine un compito così importante. Il modo di gestire il futuro deve essere necessariamente discusso sia nelle piccole comunità, sia nei consessi mondiali, poiché servono decisioni e provvedimenti condivisi e pensati per il bene di tutti. Ce la faremo, ne sono sicuro! Per il momento Buone Vacanze! Buon Divertimento! Buon Lavoro! Luigi Mandraccio LA STRISCIA DELLE BUONE NOTIZIE Gli studenti di scuola media di un distretto dell OHIO (Usa) che, ripetutamente non fanno i compiti per casa, potranno apparire davanti al tribunale per minorenni rischiano fino a trent anni di liceo classico (fonte ANSA) DICHIARAZIONE In Nuova Zelanda un magistrato ha condannato un uomo, colpevole di aver dato del maiale a un poliziotto, a trascorrere un giorno in un porcile! (fonte DAGOSPIA) I fantasiosi ricercatori del Massachussets institute of technology hanno messo a punto CLOCKY, una sveglia che, oltre a suonare ad un ora prestabilita è in grado di allontanarsi dal comodino costringendo chi dorme ad alzarsi per spegnerla. Aumenta il volume del trillo col passare del tempo ed è anche antiproiettile! (fonte G.CANOVA) Uno studente dell ultimo anno della scuola media superiore di Savona è stato condannato a pagare 1000 di multa per aver dato del terrone, negro, extra-comunitario, albanese, africano a un suo compagno e per mancanza di coerenza!! (fonte ANSA) La polizia della Florida, è riuscita ad acciuffare il ladro che in una sola settimana ha svaligiato 10 case, e almeno 90 automobili. Il criminale, avrebbe 14 anni e sostiene di aver imparato tutto da CSI! (fonte U.BOSCO) (Continua da pagina 1) serio spirito costruttivo e alla luce del sole. Molto semplice è infatti criticare il lavoro altrui - sì, lavoro, perché non è propriamente una passeggiata organizzare un giornale e non lo si fa in cinque minuti - mentre è assai più complicato e soprattutto più faticoso fare qualcosa di meglio, anzi, anche solo fare qualcosa. Occasioni per dare contributi ve ne abbiamo offerte molte, a partire dalle lettere al giornale che chiunque può scrivere con la garanzia che saranno pubblicate, così come ci sono pervenute, sino alle riunioni dove tutti, permettetemi di sottolinearlo ancora, tutti, possono prendere parte. E se è vigliacco lanciare il sasso e nascondere la mano, addirittura antidemocratico è il non accettare il confronto con chi la pensa diversamente quando questo ci viene offerto Si tratta, infatti, dello stesso ragionamento di chi, convinto di non reggere ad un confronto con la parte avversa, punta all astensionismo (ogni riferimento alla attuale politica interna è da ritenersi puramente casuale) o di chi pretende d imporre le proprie idee con la violenza (fisica o verbale che sia). Sono il confronto con gli altri, la disponibilità a mettere in gioco se stessi e non il trincerarsi dietro sterili polemiche che permettono di creare un prodotto migliore, sia esso un giornale, uno stato o un mondo. E come dice il nostro direttore Irresponsabile chi fa sbaglia, chi non fa un.. critica. Robert Alain Woodstock

ANNO I, NUMERO IV IL GRUGNITO DELL ISSEL 3 Diplomatico: colui che ti dice di andare a fare in culo in modo tale che non vedi l ora d iniziare il viaggio Prete: persona che tutti chiamano padre eccetto i suoi figli, che lo chiamano zio Dorian, il ritratto dell anima Anche quest anno lo spettacolo di fine anno, organizzato dal laboratorio teatrale e messo in scena all interno del Chiostro di Santa Caterina, si è concluso con uno strepitoso e meritato successo. Ad essere rappresentata è stata Dorian, il ritratto dell anima, opera liberamente tratta dal celebre romanzo di Oscar Wilde Il ritratto di Dorian Gray. Un laborioso lavoro durato mesi ha impegnato i nostri compagni che si sono cimentati - molti di loro per la prima volta - in questa vera e propria impresa, che nonostante i continui cambi di rotta, fisiologici nella preparazione di ogni spettacolo, come ha voluto sottolineare Letizia Castellazzi, aiuto regista, è giunta in porto accolta dagli applausi. Il teatro, come ha scritto Nicola Panizza, che sul set veste i panni del cattivo Henry, è frutto di un lavoro di squadra, di un gruppo compatto e affiatato, di una armoniosa ensemble concertistica e non di tacite coalizioni e di estrose individualità da reality show, di quel clima che si viene a creare lentamente durante la fase preparatoria e che si manifesta nello spettacolo conclusivo. Spettacolo finale che ha visto gli attori, ben immedesimati nei rispettivi ruoli, dare prova di una buona capacità espressiva, intervallati da originali stacchi di danza. Di notevole pregio la scenografia, all interno della Liberamente tratto da: Il ritratto di Dorian Gray di O.Wilde quale hanno trovato spazio numerose simbologie: le rose, naturalmente soggette allo sfiorire e che rappresentano il cuore pulsante di Dorian; la scacchiera, ovvero la partita contro il destino; gli arredi, posizionati in scena fin dall'inizio e poi spostati durante lo spettacolo, erano la casa di Wilde gradatamente contaminata dalla corruzione ha spiegato Letizia. L attenzione per la coreografie, per gli effetti speciali (luci e suoni) e per gli abiti di scena ha permesso che nulla fosse lasciato al caso. Il finale, a libera interpretazione (che rievoca il teatro greco, quando l opera rappresentata doveva essere spunto di riflessione sul senso tragico della vita), è stato la degna conclusione di uno spettacolo che, durante il prologo, si era rifatto al maestro del teatro latino Plauto. La duplice natura del copione, a tratti quasi comico ed a tratti tragico, l abilità e l impegno degli attori, la fluidità e la grazia delle danzatrici, e la passione di chi da dietro le quinte ha organizzato il lavoro di ogni singolo ingranaggio all interno della complessa macchina recitativa, sono tutti elementi che hanno determinato il successo della rappresentazione, intrattenendo un pubblico molto eterogeneo che per tutta la durata dello spettacolo non si è mai annoiato. Andrea Martinelli Regia e adattamento: Lupo Misrachi e Alexander Con la collaborazione della scuola di danza Armonia Danza di Susa Compagnia Lo Sproloquio - Liceo Scientifico A. Issel di Finale Ligure Personaggi e interpreti: Dorian Gray: Lord Henry Wotton: Basil Hallward: Sibyl Vane: Signora Vane: Prostitute: Oscar Wilde: Simone Potenzi Nicola Panizza Andrea Piana Irene Rembado Paola Fatta Giulia Battistella Beatrice Cappa Federica Cucci Chiara Lena Diego Schiesaro Danzatrici: Veronica Ferrari, Vanessa Terziano, Margherita Montalto. Sartoria: Giulia Battistella, Elisa Montini Trucco e coreografie: Scenografia: Luci e suoni: Aiuto Regia: Mariangela Bernacchia Manuele Dagnino Davide Di Gloria Letizia Castellazzi

ANNO I, NUMERO IV IL GRUGNITO DELL ISSEL 4 (D )Amico: dicesi della persona di sesso maschile in possesso di quel certo non so che che cancella qualsiasi velleità di andare a letto con lui Amica: dicesi della persona di sesso femminile in possesso di quel certo non so che che ti fa venire una voglia pazzesca di andare a letto con lei RUSSO: Quando sarai badessa mi offrirai una cena Neanche la mucca pazza fa tutto sto casino quando si muove din don, din don Sarà stupido quello che vi sto per spiegare, ma lo anticipo, sono stupido anch io Giovanni L Evangelista era chiamato il vergine, ma non perché non sapesse fare zin zin Dopo Giovanni Paolo II il grande, c è il Resio il grande e il D Amico il grande o grande Amico! Adesso tutto il mondo sa cosa succede quando mangio fagioli siete delle serpi! Ma un giorno, mi vendicherò con i fagioli stessi!!! Scusa ma che telefonino hai? È distrofilo? Ci scommetto un marciapiede di focaccia! La grande sorella traslata in campo teologico diventa la grande suora Cos è, siete tutti filo-d Amico con sti basettoni? FASCE: Ma ragazzi, dovete darvi una regolata al sistema centrale Alunna: Prof., ma dobbiamo copiarlo? prof: Certo! Vediamo di non slogarci il polso! L unica cosa che non si sloga mai è la lingua! Mi serve un tappo da damigiana da infilargli in bocca! Ragazzi perché non fate i compiti? Lo so che non è trendy, però D AMICO: Molto simpatico è molto meglio una pugnalata al cuore che molto simpatico quando serve, a voi donne, tirate fuori l amicizia!!! PAOLA: Io a scuola ero molto vicino ai nerds...però di mussa ne ho presa! BOCCONE: Accendi la spina N****e! Ci sei? Ce la fai? Sei connesso? WETTSTEIN: Daremo il bradipo d oro ma quello dell era glaciale a non l ho visto.. Bisogna far finta di aver capito una cosa per fare un discorso più complesso RUBRICHE ZANELLI: Allora, adesso ti do una testata! prof: Gli assiomi sono verità autoevidenti alunno: come l acqua che bolle a 100? prof: No, come tu sei scemo!!! prof dopo il derby Milan-Inter: immaginiamo il risultato di una partita: 2 a 0 Alunno interista: Di che partita sta parlando? Prof: Quella che disputano i tuoi neuroni: uno contro uno CILLARIO: C**i! vuoi fare un bel volo dalla finestra o vuoi uscire dalla porta? Scegli tu E li A********o che sei stordito? Prof: Dove vuoi che te la tiri? Alunna: Che cosa? Prof: Una scarpa!!! BURATTIN: C**i! se tu scrivi c è il rischio che impari qualcosa, idem come sopra per l altro nullafacente! Adesso prendo qualcuno e lo defenestro! Ragazzi, voglio che cominciate ad usare una terminologia chimicia Lo mettiamo a bagno Giuseppe non vedo perché si debba sempre bagnare Maria CARDENTE: piove = il tempo scarica acqua Non me ne vorrà Pitagora se dopo anni di confidenza, io lo chiamo Pit Va beh..nella prossima vita faremo anche questo Perché il topo ha degli orizzonti inferiori ai nostri? Perché è più basso! La vostra altezza è 1,7*10-3 Km non vi emoziona la cosa? RESIO: D altronde se uno va al forno si infarina, se uno va in classe si inclassa Come si chiama Saddam? Ah, l uccello del bosco La magna Grecia non è la zia greca! FERRO (alle prese con Dante): Caddi come porco morto cadde e questa va sul giornalino...

ANNO I, NUMERO IV IL GRUGNITO DELL ISSEL 5 Ninfomane: termine con il quale un uomo definisce una donna che ha voglia di fare sesso più spesso di lui Lingua: organo sessuale che certi degenerati usano per parlare Domingo Paola 51 Giovanni Zanelli 48 Antonello Resio 31 Milena Boccone 47 Ivana Mandraccia 32 Simonetta Giolito 27

ANNO I, NUMERO IV IL GRUGNITO DELL ISSEL 6 Fisico quantico: è un uomo cieco, in una stanza buia, che cerca un gatto nero. Che non c è Nanosecondo: frazione di tempo che trascorre tra l accendersi della luce verde del semaforo e il suono del clacson dell automobile dietro a noi Alla vincitrice del sondaggio, per divina beltà famosa Milena, e a tutte le donne del Liceo - a parziale riparazione della irriverente misoginia di Rustico e del cinismo di Bukowski dedichiamo i versi del romantico spagnolo G.A. Bécquer (Rimas y Leyendas); anche in noi redattori del Grugnito batte un cuore (riempire lo spazio con epiteti a discrezione del lettore) Podrà no haber poetas; pero sempre habrà poesia Mientras las ondas de la luz al beso Palpiten encendidas; Mientras el sol las desgarradas nubes De fuego y oro vista ; Mientras el aire en su regazo lleve Perfumes y armonias, Mientras haya en el mundo primavera Habrà poesia! Mientras la ciencia a descubrir no alcanne La fuentes de la vida, Y en el mar o en el cielo haya un abismo Que al calculo resista; Mientras la humanidad sempre avanzando, no sepa a do camina; Mientras haya un misterio para el ombre, habrà poesia! TRAFFICANTI Mientras sintamos que se alegra el alma Sin que los labios rian; Mientras se llora sin que el llianto acuda A nublar la pupila ; Mientras el corazon y la cabeza Batallando prosigan ; Mientras haya esperanzas y recuerdos Habrà poesia! Mientras haya unos ojos que refleien Los ojos que los miran ; Mientras responda el labio suspirando Al labio que suspira ; Mientras sentirse puedan en un beso Dos almas confundidas ; Mientras exista una mujer hermosa, Habrà poesia! P.S.: Per la traduzione rivolgersi alla prof.ssa Adriana Capani L'Italia si colloca, in Europa, al 4 posto per il fatturato nella produzione e vendita di armi. Un risultato per nulla gratificante, considerando che per la vendita dei nostri prodotti vengono attuate strategie di marketing che coinvolgono in segreto settori diplomatici e politici. Accordi economici dei quali siamo tenuti allo scuro. Sarebbe più opportuno operare una riconversione civile della nostra industria bellica in modo da ridurla ai settori necessari alla sola autodifesa, eliminando la produzione destinata alla vendita. Infatti non esiste traffico più sporco del commercio di armi, col quale i potenti si spartiscono enormi guadagni, mettendo in gioco la vita di milioni di persone. Gli armamenti scrive F. Vignarca a tale proposito non rappresentano solo lo strumentario delle guerre, ma sono un elemento fondamentale della creazione delle disuguaglianze che favoriscono la nascita di conflitti. La produzione e il commercio di armi costituiscono un meccanismo essenziale per la produzione di un sistema di guerra permanente. Oltretutto i principali clienti dei nostri armamenti sono i Paesi del Sud del mondo, che in questo modo sperperano grandi somme che potrebbero servire a progetti più positivi, come la riduzione della mortalità infantile e materna e l'eliminazione dell'analfabetismo. Così ogni giorno milioni di uomini, donne e bambini, vivono nel terrore della guerra, costretti a lavorare e morire per pagare le armi che noi produciamo. I pretesti delle guerre sono molteplici, però la causa immediata ne è una sola: l'esistenza di un esercito (Victor Hugo)... e dell'industria che lo arma. Elena Degiorgis

ANNO I, NUMERO IV IL GRUGNITO DELL ISSEL 7 Autorità: colui che arriva dopo la battaglia e prende a calci i feriti Amore: parola di cinque lettere, tre vocali, due consonanti e due idioti Ci sono differenze tra quello che si aspettava all'inizio dell'anno, quando assunse questo incarico, e quello che è stato realizzato durante tutto l'anno? Quando si è inclini a un ragionevole ottimismo si è portati a proporsi obiettivi che possono essere difficili da conseguire. È quindi normale, per me, osservare uno iato tra quelle che erano le attese e ciò che effettivamente è stato realizzato. Insomma, ci sono motivi di soddisfazione per alcuni obiettivi che sono stati conseguiti, ma anche delusione per altri che non sono usciti dal cassetto dei sogni. E' soddisfatto del lavoro che ha svolto? INTERVISTA AL PROF. DOMINGO PAOLA Parzialmente. Tra i motivi di soddisfazione ci sono due assemblee che mi sono sembrate ben organizzate dagli studenti e, in tutte le assemblee, momenti in cui il dibattito ha assunto particolare intensità e maturità. Tra i motivi di insoddisfazione la scelta di una parte considerevole di studenti di non partecipare alle assemblee e, soprattutto, il fallimento del tentativo di formare una commissione di studio mista (genitori, studenti, insegnanti) che riflettesse serenamente, ma approfonditamente, sui problemi del nostro istituto e che proponesse il risultato di questa riflessione all attenzione del collegio dei docenti. Che impedimenti ha trovato nel tener fede all'impegno preso? Parlare di impedimenti sarebbe eccessivo. Diciamo che non ho trovato nella componente delle famiglie quella collaborazione che, invece, è stata offerta almeno da una parte della componente studentesca e che ha consentito il conseguimento di quei piccoli, ma significativi risultati ai quali primo ho accennato. Sono girate, un po' di tempo fa, voci di una presunta autogestione ; vero, falso? Che ne è rimasto? Autogestione significa gestione di organismi o attività da parte di coloro che vi operano. La scuola, sotto un certo aspetto, è quindi in perenne autogestione, nel senso che tutte le componenti concorrono alla gestione degli organi collegiali, ciascuna secondo le rispettive competenze, concordando le modalità di svolgimento delle attività scolastiche ed extrascolastiche. Quando gli studenti parlano di autogestione, intendono, invece, l estromissione dalla gestione della scuola di tutte le componenti ad esclusione di quella studentesca. Questo fatto è illegale anche quando sia motivato. Nel caso a cui voi vi riferite, per loro stessa ammissione, gli studenti che proponevano l autogestione non avevano alcun motivo per richiederla (non c era un contenzioso specifico con le altre componenti, non c era il problema di avere più spazio per dibattere temi di interesse, ma, semmai, quello di trovare argomenti da dibattere negli spazi assembleari che gli studenti facevano fatica ad occupare pienamente.). In conclusione, da quello che ho capito, le voci che giravano erano dovute a una poca conoscenza del significato del termine autogestione e, infatti, si sono sgonfiate in un comitato studentesco in cui l accezione del temine è stata precisata. È rimasto un lodevole intento, da parte di alcuni studenti, di chiedere al dirigente di organizzare, nelle ore di assemblea ancora disponibili, una serie di dibattiti, gestiti dagli stessi studenti e ai quali gli insegnanti sono invitati a partecipare insieme agli studenti eventualmente interessati. Gli studenti scelgono i temi, contattano gli eventuali relatori o guidano essi stessi la discussione e il dirigente, gestendo tutto l aspetto organizzativo, consentirà quei dibattiti compatibili con le norme di sicurezza e con il P.O.F. dell Istituto. Insomma, una proposta molto simile alle assemblee non plenarie, ma strutturate, che il Dirigente, il prof. Briatore e io avevamo proposto all inizio dell anno (anche per evitare di svolgere le assemblee al cinema Loanese), ma che gli studenti avevano rifiutato perché ritenevano importante la partecipazione di tutto l istituto alle assemblee. All'ultima assemblea l'abbiamo vista agitato, quali le cause? A cura di Luigi Mandraccio È stato proiettato un filmato che io considero molto, molto volgare per vari motivi, fra i quali mi limito a ricordare la banalizzante classificazione degli studenti del liceo in nerds e bulli. Come ho detto in assemblea, queste classificazioni suggeriscono assenza di pensiero, di riflessione e quindi altro che ironia, altro che studio sociologico (di nuovo parole il cui significato è stato completamente stravolto da studenti che fra poco sosterranno l esame di maturità). Oltre a essere volgare, quel filmato rischia (o rischiava) di essere dannoso per quegli studenti che, con impegno e non senza fatica, cercano di realizzare, sia per quel che riguarda lo studio, sia per quel che riguarda il comportamento, gli obiettivi del contratto formativo che hanno concordato con gli insegnanti e che, in ogni caso, hanno sottoscritto. Non era mia intenzione intervenire, ma quando gli organizzatori dell assemblea hanno chiesto un mio commento (probabilmente anche perché nessuno si azzardava a intervenire) ho pensato che occorresse dare un segnale forte: non avrebbe avuto senso limitarsi a un commento pacato e meditato. Occorreva far sentire la volgarità di quel filmato, restituendola, ma evitando il rischio di far male. Non so se ci sono riuscito, ma a qualcosa l intervento è servito se poi la discussione è volata alta, oltre gli angusti spazi in cui l avrebbe costretta una riflessione su quanto proiettato. Ha dei propositi per l'anno prossimo? Tre parole; sole cuore e amore se invece vi riferite al mio impegno come funzione strumentale per i rapporti con studenti e famiglie, allora la prima cosa sarà quella di riflettere, insieme al dirigente e ai colleghi, sulle ragioni delle differenze tra gli obiettivi che ci eravamo posti e quanto siamo riusciti a realizzare. Il risultato di questa riflessione potrà anche portare a un avvicendamento (fatto che io considero sempre positivo, soprattutto quando c è la disponibilità, da parte di chi viene sostituito, a mettere a disposizione l esperienza fatta). Penso, in ogni caso, che sia necessario lavorare per realizzare un maggiore coinvolgimento delle famiglie nella vita dell istituto; la componente genitori non deve più limitarsi a svolgere una funzione di delega e rappresentanza, ma deve essere maggiormente coinvolta, nei limiti delle proprie competenze, in una gestione responsabile della vita scolastica. Si faccia una domanda e si dia una risposta Domanda: Ma sai che cosa sognavo in pizzeria? Risposta: Sognavo notti slave, ciàrde sulla neve, isbe con dentro il samovar. Dopo l'ultima assemblea, giudica che il SuperSondaggio l abbia vinto un "nerd"? Permettetemi prima di tutto di congratularmi con gli studenti del liceo per una delle due scelte... quanto alla domanda vera e propria: il dizionario Hazon Garzanti alla voce "nerd" riporta "persona tenuta in scarsa considerazione", "scemo", "nullità", "fanatico del computer". Sono quindi piuttosto preoccupato dalla domanda, perché non sono un fanatico del computer e il supersondaggio sembra negarmi la possibilità di ritenermi una persona tenuta in scarsa considerazione. Sta già pensando a un "nerds pride"? Non amo le pubbliche manifestazioni di orgoglio e poi, per quanto detto sopra, mi sembrerebbe piuttosto pericoloso! Già che ci siamo, e se ci spiegasse le sue tecniche (direi ormai comprovate) di conquista? Ma che domanda è? Guardate, in Palombella Rossa di Nanni Moretti, la reazione di Michele Apicella a una domanda di una giornalista e poi, se ne avrete il coraggio, ne riparleremo...

ANNO I, NUMERO IV IL GRUGNITO DELL ISSEL 8 Urologo: è il medico che ti guarda l uccello con disprezzo, te lo tocca con disgusto e ti passa la parcella come se te lo avesse soddisfatto Ballare: è la frustrazione verticale di un desiderio orizzontale Allarme spinelli Ragazzi! A me le orecchie, o meglio gli occhi! Quanti di voi fumano spinelli e/o simili abitualmente? Molti vero?! Bè per tutti i fumatori di erba ci sono brutte notizie dovete sapere che coloro che si fanno, almeno a quanto e- merge da un recente studio (condotto tra Svezia, Olanda e Nuova Zelanda), sono esposti a rischi maggiori di essere depressi, ansiosi e schizofrenici. Ma il peggio deve ancora arrivare: i primi sintomi di queste tre patologie, si possono presentare anche dopo dieci anni!!! Già, molti di voi in questo momento staranno pensando: Figuriamoci, lo spinello è una droga leggera! o ancora: Io me ne faccio di canne e guardate sono ancora sano ; sì, ma per quanti anni lo sarai ancora, prima di iniziare a diventare iperansioso, o schizofrenico? Pochi, ma se smetti, e non è moltoche hai incominciato, il rischio diminuisce. Intervistiamo ora un ragazzo che non si vergogna di dire che fuma spinelli (per ragioni di privacy il nome non sarà reso noto dalla redazione): D.N. 17 anni. Ciao D., da quanto tempo ti fai Spinelli? Tre anni e qualche mese Fumi solo marijuana? No, quello che capita, meglio in compagnia sennò anche da solo. Abbiamo continuato a parlare per un ora circa, e infine alla domanda: Ma scusa, non ti preoccupa il fatto che tra dieci anni potresti subire conseguenze gravi, come ipertensione o schizofrenia? lui mi risponde: non me ne frega niente, l adolescenza si vive una volta sola nella vita e io voglio divertirmi. Dopo quest affermazione ci salutiamo, vorrei vederlo tra dieci anni Forse la sua reazione è dovuta al forte clima proibizionistico che sta prendendo piede in Italia. Infatti è da notare che il Proibizionismo non ha mai risolto i problemi che si prefiggeva di debellare. Un esempio lampante è quello degli Stati Uniti, patria della libertà e simbolo dei sogni che diventano realtà, dove nei primi anni del Novecento ci fu una grande repressione nei confronti degli alcolici che ha contribuito in maniera notevole ad incrementare il fenomeno dell alcoolismo, il cui tasso negli States è uno dei più alti nel mondo. Il Proibizionismo, anziché arginare e dare un freno al fenomeno, lo fomenta. Altro esempio al polo opposto, non solo geograficamente parlando, degli States è quello del Liberalismo olandese. L Olanda, e in particolar modo Amsterdam, come tutti sanno, è famosa (o famigerata) in tutto il mondo, oltre che per gli intrattenimenti sessuali, anche per la facile circolazione di sostanze stupefacenti o droghe, la cui vendita è regolarizzata dallo stato. Ebbene è un dato di fatto che gli Olandesi sono tra i minori consumatori delle sostanze che essi stessi liberamente, lasciano circolare. Di fatto il tentativo di dura repressione contiene in sé il rischio della perdita del controllo, anche solo visivo, della distribuzione di droghe e stupefacenti. Probabilmente la soluzione migliore per non mitizzarla nell'immaginario giovanile, come modello di trasgressione e vita vissuta e porre un freno al fenomeno è quello di seguire il cammino intrapreso dall Olanda nella regolarizzazione statale delle droghe, per lo meno di quelle leggere. Filippo Volpe Allarme nucleare L 8 Novembre 1987 oltre l 80% degli italiani votò per la chiusura definitiva delle centrali nucleari. Potranno ripartire? Perché ciò avvenga sono necessarie la realizzazione di nuovi impianti, più affidabili e la definizione di siti di stoccaggio sicuri per i rifiuti ad alta radioattività. Quali sono realmente i pregi ed i difetti, e quanto costa questa risorsa energetica? Anche se negli ultimi anni le centrali nucleari hanno migliorato la loro convenienza economica, il nucleare, se paragonato al gas o al carbone, è ancora troppo costoso; tutto ciò è dovuto ai cosiddetti costi aggiuntivi. Al contrario del combustibile, che è relativamente economico (per la Francia 1,5 centesimi di al kw/h contro 3,9 per il gas naturale ndr.), ci sono costi di investimento assai elevati, legati in particolar modo al lungo periodo necessario per la costruzione degli impianti: in media 10 anni, anche se in alcune rare eccezioni si sono ridotti a 4. A parere della IEA (International Energy Agency), per un reattore francese in media è necessario spendere 1.988 dollari per ogni kw di energia che verrà prodotta. A questo sono da aggiungere i costi dello smaltimento dei rifiuti e dello smantellamento definitivo dell impianto. L IEA stima intorno ai 2 miliardi di dollari il costo per lo smantellamento delle 4 centrali sul suolo italiano. Se fossimo chiamati a votare per un referendum sul nucleare, perché dovremmo essere favorevoli o contrari a questa forma di energia? I punti a favore sono svariati: viene ritenuta una fonte di energia pulita e non produce anidride carbonica, comporta un utile immediato per la bilancia dei pagamenti in termini di minore spesa per l approvvigionamento di petrolio (la fonte più utilizzata), che proviene prevalentemente da aree a elevata instabilità politica, in più a differenza del fotovoltaico o dell eolico, che richiedono grandi estensioni, un sito di circa 150 ettari permette di ospitare una centrale da 2 o 3 MW (megawatt). Altrettanti sono, purtroppo, i motivi per cui si dovrebbe evitare: oltre al problema dell individuazione di un sito di stoccaggio stabile per i rifiuti, c è anche quello del passaggio delle informazioni sui rischi: non si può essere certi che tra decine di migliaia di anni chi abiterà la Terra potrà capire le nostre parole e i nostri simboli di pericolo, questo bisogna aggiungere la minaccia del terrorismo che ha fatto apparire ancor più delicata la gestione dei rifiuti nucleari. Un altro punto particolarmente vulnerabile sono i trasporti via nave e treno e proprio per questo ogni decisione di localizzare una centrale è presumibilmente destinata a suscitare polemiche. Per concludere non sarà mai una fonte energetica diffusa per una produzione capillare. Ci sarà un inversione di tendenza e il nucleare tornerà a essere una fonte energetica su cui puntare? In questi giorni il tema è stato ripreso dagli ambientalisti americani. Molto dipende dalla ricerca e dallo sviluppo di nuovi impianti: sono infatti ancora in funzione centrali di cinquant anni fa, che grazie a modifiche e migliorie hanno aumentato la loro resa. Gli incidenti di Three Mile Island e di Chernobyl hanno però aumentato la diffidenza. Ad oggi, quindi, si punta sui nuovi reattori con elevati standard di sicurezza e dimensioni ridotte rispetto al passato e non utilizzabili per la fabbricazione parallela di armi nucleari.

ANNO I, NUMERO IV IL GRUGNITO DELL ISSEL 9 Programmatore: è colui che ti risolve in modo incomprensibile un problema che non sapevi di avere Boy Scout: un bambino vestito da cretino con a capo un cretino vestito da bambino Riceviamo e pubblichiamo questo articolo, senza nulla toccare Procreazione assistita: non torniamo al nazismo Il 12 e il 13 giugno gli Italiani si troveranno di fronte a un referendum su una questione molto delicata: dovranno votare riguardo l abrogazione di 4 articoli della legge n 40 del 19 febbraio 2004 sulla procreazione assistita. Il referendum è basato su quattro diverse tematiche : una riguarda l accesso alle tecniche di fecondazione assistita previsto dalla legge soltanto per le coppie sterili e il divieto di produrre più di tre embrioni per evitare il congelamento degli stessi. Un altro punto della legge assicura i diritti di tutti i soggetti coinvolti, compreso il concepito, mentre il comitato promotore del sì chiede di cancellare questo punto,facendo si che la coppia che si sottopone a questo intervento non avrà nessuna tutela, ma cosa più importante, il concepito,assolutamente indifeso, non avrà nessuna protezione. La tematica presa in considerazione nella prima scheda è il congelamento,la ricerca sugli embrioni e la cosiddetta clonazione terapeutica vietata dal testo approvato nel parlamento. Con il quarto argomento si vuole togliere il divieto di fecondazione eterologa, realizzata con spermatozoi o ovuli di un uomo o di una donna diversi dai futuri genitori. Se dal risultato del referendum prevalesse il no, in Italia la persona umana, dalla sua nascita, sarebbe rispettata,sarebbero aiutate le coppie con reali problemi di concepimento; inoltre si potrebbero evitare futuri problemi psicologici sia ai genitori che al figlio in caso di fecondazione eterologa. Nel caso opposto si ritornerebbe al caos che c era prima di questa legge. Se la legge fosse modificata. vi sarebbe un altro problema: il congelamento degli embrioni prodotti in eccesso. Ciò sarebbe una violenza su una vita umana: immaginatevi di trovarvi al posto di questi microscopici esseri umani, rinchiusi in un freezer, senza futuro, non morti, ma già condannati forse anche ad esperimenti come se fossero dei topi da laboratorio. Come se ciò non bastasse, bisogna tenere ben presente che fino ad oggi non c è stata una sola malattia guarita usando cellule staminali derivate dall embrione. Inoltre le coppie non avrebbero dei figli propri nel senso più stretto della parola, ma potrebbero averli senza conoscere uno dei due genitori: ciò potrebbe provocare danni psicologici sia alla coppia che al figlio. Inoltre si potrebbero produrre un grande ed inutile numero di embrioni e la coppia, anche se non sterile,potrebbe scegliere un figlio a suo piacimento; proseguendo su questa strada si avrà un a società composta da individui sempre più tendenti alla perfezione... ma ciò è successo in un passato non troppo lontano, che i nostri nonni purtroppo ricordano con orrore: quel periodo in cui Hitler, alla ricerca della perfetta razza ariana, ha massacrato milioni di persone innocenti, perché non corrispondevano al suo ideale di perfezione. Francesco Canuti Contro - Articolo: Fecondazione Assistita Dal Corriere della Sera del 31/05/05 di Luigi Mandraccio Dopo aver letto l articolo del mio amico Francesco, non mi sono voluto prendere la responsabilità di lasciarlo senza risposta, anche in continuazione del mio articolo della scorsa volta. Il primo quesito referendario chiede di abrogare gli articoli che attualmente impediscono la clonazione terapeutica e limitano la ricerca chimica e sperimentale sugli embrioni umani, di fatto un altro colpo, questa volta ancor più micidiale, alla ricerca che, nel nostro Paese, è una sorta di spettro che spero disturbi il sonno di chi si ostina a dire che in Italia si fa ricerca e che la nostra patria è all' avanguardia. A questa richiesta il fronte del no, o astensionario, risponde non con vere argomentazioni, ma portando la scusa che la ricerca sulle cellule staminali non ha riportato risultati, ancora! A me sembrava logico pensare che una ricerca per avere successo abbia bisogno di parecchio tempo, ma mi sono dovuto ricredere. E', mi pare, labile come argomentazione dire che le cellule staminali in realtà non ci servono perchè non danno risultato o che abbiamo la possibilità di usare cellule staminali adulte, provenienti dal cordone ombelicale; la verità è che le adulte sono limitate mentre con le staminali embrionali c'è la possibilità che evolvano in tutti i tipi di cellule umane, consentendo così di curare un maggior spettro di malattie; bisogna anche ricordare che la percentuale di successo con le staminali del cordone ombelicale è intorno al 20%, non una cifra entusiasmante. A chi sbandiera la grande ricerca, inesistente, italiana bisognerebbe ricordare lo scambio che l'italia fa con l'estero: noi esportiamo cervelli e importiamo piedi, non so chi guadagna. La seconda scheda chiede l'accesso alle tecniche di fecondazione anche alle coppie che non hanno problemi di sterilità, oltre che l'eliminazione dell'obbligo di trasferimento di tre embrioni e del divieto di conservazione, discriminando quindi una larghissima parte della popolazione, viene limitato in modo spaventosamente esplicito il sacrosanto diritto di accedere all'assistenza sanitaria, ad adeguate e giuste cure. L'articolo terzo propone di abrogare le parti della legge che sanciscono i diritti del concepito ed anche quelli degli altri soggetti coinvolti. Sarà la mia testa dura, ma non capisco: si vuole garantire il diritto dei genitori ad avere un figlio malato? Attualmente non si possono più escludere quegli embrioni che sono portatori di malattie genetiche. Ma evitare ai genitori una vita di sacrifici e sofferenze ed allo stesso concepito una difficile esistenza, può essere definito selezione della razza? Considero arditi certi paragoni con indubbie tragedie,... di sicuro colpiscono, rimangono di certo nell'immaginario di chi tra poco si recherà a votare. Il quarto articolo è il più discusso. L'inseminazione eterologa costituisce, o può farlo, una cura per coloro che da soli non riescono ad avere figli, ed hanno bisogno di un aiuto per realizzare il loro desiderio di avere un bambino. E nessuno parli di adozioni come rimedio a tutto, perchè sarebbe un colpo davvero basso ed inoltre si tratta di tutt'altra cosa. Unica cosa che mi sento di notare è come il fronte del no non possa portare a suo favore nulla di concreto, usano affermazioni fumose e, lo devo dire, talvolta anche divertenti. Perchè non ammettono che la loro è una legge ideologica? Perchè è così difficile per loro?

ANNO I, NUMERO IV IL GRUGNITO DELL ISSEL 10 Eternità: lasso di tempo che trascorre da quando hai finito a quando l hai riaccompagnata a casa Hardware: parte del computer che riceve i colpi quando si pianta il software Riflessioni Visione del film Viaggio a Kandahar Il film viaggio a Kandahar sviluppa le problematiche dei paesi del vicino Oriente che da anni sono coinvolti nelle guerre, in particolare l Afghanistan. Compaiono la fame, le carestie e l assenza di medicinali, ma anche la condizione femminile e l analfabetismo. Il film si divide in due parti; nella prima si può assistere alla triste realtà dei bambini afgani che desiderano crescere con basi scolastiche. Solo i più fortunati però possono andare a scuola, tutti gli altri devono limitarsi a fare da spettatori passivi, stando in piedi ad ascoltare. Le lezioni si tengono in spazi angusti ed esistono soltanto scuole a livello elementare. È strano vedere tantissimi bambini accalcati in una stanza solo per imparare l alfabeto, mentre qui in occidente in molti vorrebbero sottrarsi all obbligo ( un privilegio che ci spetta di diritto) scolastico e nessuno sembra accorgersi dell importanza delle cose che ci vengono insegnate. La seconda parte è ancora più toccante e sviluppa in modo particolare la condizione in cui vive la donna afgana. Parla di una ragazza, Nafas, che viene fatta fuggire in Canada (dove poi otterrà una laurea) durante il regime dei talebani, mentre il padre e la sorella minore rimangono a Kandahar. La vicenda prende avvio quando Nafas riceve una lettera dalla sorella che, disperata, le comunica di non riuscire più a vivere costantemente schiacciata dalle severe e restrittive leggi craniche che vincolano la donna afgana e decide di togliersi la vita durante l eclissi del secolo. Colpisce davvero molto la prova d amore che intraprende Nafas dopo essersi finalmente liberata dalla prigione del burka decide di tornarvi per cercare per cercare la sorella e infonderle la speranza in un futuro cambiamento. Durante il viaggio raccoglie in un registratore tutto ciò che può: i suoi pensieri, il canto di un bambino, le parole di un amico; tutto quello che può confrontare un anima straziate ridonare un sorriso. La realtà che viene presentata è così dura, irreale e così diversa dalla nostra che si stenta a credere che possa esistere un mondo del genere. Nel suo viaggio Nafas incontra un bambino che è stato cacciato da una scuola coranica e che, per vivere, canta ai viandanti; un soldato nero che si finge medico perché le comuni conoscenze mediche note in occidente, in quei paesi possono costituire la salvezza di moltissime persone;si ritrova in un ospedale dove a tutti i pazienti manca almeno un arto a causa delle mine antiuomo, e come protesi si distribuiscono impalcature di metallo con due piedi di legno applicati in fondo. In un certo senso anche noi spettatori ci siamo sentiti responsabili in quanto l Italia è uno dei primi produttori di mine antiuomo. E ci siamo vergognati davanti a quei bambini a cui vengono strappate le opportunità di un futuro da una bomba racchiusa in un giocattolo. Non ci sono parole per definire le sensazioni che lascia questo film. È terribile veder la violenza, diretta e indiretta, che subiscono le donne afgane, sebbene in quei paesi si ritenga il burka costituisce una protezione per la donna stessa. Forse a queste sensazioni si potrebbe dare un nome come stupore o incredulità, ma si sarebbe comunque ben lungi dalla verità: è dura credere che delle persone (uomini, donne, vecchi, persino bambini!) possano vivere in un clima tale, dove vita, morte, lotte, fame e sofferenza si susseguono continuamente. Infatti, solitamente l occidente tende a chiudere gli occhi davanti alle ingiustizie che avvengono lontano dal nostro sicuro nido, mentre questo film ci vuole suggerire che ognuno, nel suo piccolo, può e deve lottare per riportare la speranza negli occhi della gente. Viola e Nutini Viaggio a Kandahar. Viaggio? Incubo! La vicenda del film, sicuramente inventata, parla di una tragedia all'interno del grande orrore della guerra che, con tutto quello che ne segue, si stacca dal mero sfondo per balzare agli occhi già dalla prima inquadratura. Il film vuole offrirci un'occasione per mettere da parte il sogno occidentale in cui viviamo ed aprire gli occhi sulla condizione del popolo afghano, sul fatto che i bambini non abbiano futuro e sul burka che seppellisce le donne. Sconfiggere in guerra o battaglia i talebani non ha certo risolto i numerosi problemi presenti in quella parte del mondo, forse anche a causa dei pasticci in politica estera dei Paesi occidentali; la guerra ha peggiorato la situazione e, stando alla situazione attuale, non ha neanche aperto grandi speranze per una ripresa futura. Se, però, io dovessi mettere in fila i muri che si devono abbattere, al primo posto non trovereste i vari speculatori oppure i signori della guerra, bensì la Religione che va sì rispettata, come tutti i credi, ma forse gli andrebbe ritagliato un ruolo politico minore. Perchè fino a quando il binomio Stato Religione sarà molto forte, non ci potrà essere evoluzione né culturale né tecnologica, argomenti fondamentali per risalire la china. Legare a doppio filo il burka con i talebani non è stata una chiave di lettura della realtà molto fortunata, poiché buttati giù dalla torre i taleban quello strano vestito non li ha seguiti; certo qualche donna se lo sarà tolto, ma sono poche. Questo succede perchè praticamente tutte le scuole sono religiose ed insegnano il Corano, la Religione, a discrezione dei vari capi religiosi, che magari tra una preghiera e l'altra inseriscono una goccia d'odio per l'occidente, che tanto non guasta! O si creano i presupposti per far retrocedere la Religione, oppure la situazione sarà invariata se non addirittura potrebbe peggiorare. Possiamo anche portare la situazione là presente qui in Occidente; la Religione tenta di farsi spazio a suon di macchiavellismi ( prassi etico politica ispirata a un cinico e spietato utilitarismo... il fine giustifica l'astensione) e gomitate mediatiche in questo mondo di oggi in cui, grazie a Dio, Scienza e Ragione ci preservano da certi oscurantismi, ma l'incertezza del futuro legata alla crisi del sistema produttivo basato sul petrolio, l'economia che ristagna ed anche la guerra spingono la gente a cercare una sorte di grande spiegazione a tutto, un dio motore immobile per dirla alla Platone. Bisogna combattere le ideologie, non solo religiose bensì di tutte le fogge politiche, poiché quando queste avranno la meglio anche sull'occidente sarà l'anno 0 per tutti. Luigi Mandraccio

ANNO I, NUMERO IV IL GRUGNITO DELL ISSEL 11 Intellettuale: individuo capace di pensare a più di due ore a qualcosa che non sia il sesso Banchiere: è un tipo che ti presta l ombrello quando c è un sole splendente e lo reclama quando inizia a piovere EPICURO vita Epicuro, figlio di Neocle e di Cherestrata, nasce nel terzo anno della CIX olimpiade, sette anni dopo la morte di Platone. Per un certo tempo filosofò insieme con gli altri maestri, poi incominciò ad insegnare per suo conto fondando la scuola che da lui prese il nome. Egli stesso racconta che si accostò per la prima volta alla filosofia all età di quattordici anni. A trentadue anni, fondò la sua scuola prima a Mitilene e a Lampsaco, che durò cinque anni, e poi la spostò ad Atene dove Epicuro morì nel secondo anno della CXXVII Olimpiade. A sentire i nemici d Epicureo, egli andava in giro con la madre per le case dei poveri a recitare formule espiatorie e insieme al padre, faceva il maestro di scuola per pochi soldi. Poi prostituiva un fratello, conviveva con l etera Leonzio, e spacciava per proprio il pensiero atomistico di Democrito. Il delirio di questi detrattori è evidente. Epicuro ha sufficienti testimoni della sua bontà e tutte queste accuse sono inventate. Morì di calcoli renali dopo quattordici giorni di malattia, come scrisse Ermarco nelle lettere. Ermippo riferisce che Epicureo, in punto di morte, entrato in una tinozza di bronzo piena d acqua calda, chiese del vino puro e lo bevve d un fiato. Dopo aver raccomandato agli amici di non dimenticare il suo pensiero, spirò. = Epigramma per Epicuro:= Siate felici e memori del mio pensiero, furono le ultime parole di Epicuro agli amici. Lettera sulla Felicità ( a Meneceo ) Meneceo, EPICURO Mai si è troppo giovani o troppo vecchi per la conoscenza della felicità. A qualsiasi età è bello occuparsi del benessere dell animo nostro. Cerchiamo di conoscere allora le cose che fanno la felicità, perché quando essa c è tutto abbiamo, altrimenti tutto facciamo per possederla. Prima di tutto considera l essenza del divino. Gli dei esistono tutti ma, a seconda di come si pensa che gli dei siano, possono venire da loro le più grandi sofferenze come i beni più splendidi. Ma noi sappiamo che essi sono perfettamente felici, riconoscono i loro simili, e chi non è tale lo considerano estraneo. Poi abituati a pensare che la morte non costituisce nulla per noi, dal momento che il godere e il soffrire sono entrambi nel sentire, e la morte altro non è che la sua assenza. La morte, il più atroce dunque di tutti i mali, non esiste per noi. Quando noi viviamo la morte non c è, quando c è lei non ci siamo noi. Non è nulla né per i vivi né per i morti. Per i vivi non c è, i morti non sono più. Il vero saggio, come non gli dispiace vivere, così non teme di non vivere più. Ma come dei cibi sceglie i migliori, non la quantità, così non il tempo più lungo si gode, ma il più dolce. Così teniamo presente che per quanto riguarda i desideri, sono alcuni sono naturali, altri sono inutili, e fra i naturali solo alcuni quelli proprio necessari, altri naturali soltanto. Ma fra i necessari certi sono fondamentali per la felicità, altri per il benessere fisico, altri per la stessa vita. Quando, dunque diciamo che il bene è il piacere, non intendiamo il semplice piacere dei goderecci, come credono colo- ro che ignorano il nostro pensiero, ma quanto aiuta il corpo a non soffrire e l animo a essere sereno. La fortuna per il saggio non è una divinità come per la massa, la divinità non fa nulla a caso e neppure qualcosa priva di consistenza. Però è meglio essere senza fortuna ma saggi che fortunati e stolti, e nella pratica è preferibile che un bel progetto non va- da in porto piuttosto che abbia successo un progetto dissennato. Medita giorno e notte tutte queste cose e altri congeneri, con te stesso e con chi ti è simile, e mai sarai preda dell ansia. Vivrai invece come un dio fra gli uomini. Non sembra più nemmeno motale l uomo che vive fra beni immortali. Daniela Dotta

ANNO I, NUMERO IV IL GRUGNITO DELL ISSEL 12 ATTENDIAMO I VOSTRI COMMENTI SUGGERIMENTI ARTICOLI E-MAIL MANDATECELI A giornalestudenti@yahoo.it Hanno partecipato alla stesura di questo numero: Giorgio Briozzo, Claudio Peretti, Simone Pasqualetto, Irene Ceccato, Marco Bonora, Ciro Urbano, Speaker, Alice Peretti, Livio Curi, Samuele Ghizzoni, Ilaria Lupetti, Jacopo Magnone, Cristina Mosso, Alice Testa, Culex Pipiens, Federica Borlotti, Manuel Paradisi, Monica De Maria, Baloo, Robert Alain Woodstock, Daniela Dotta Direzione redazione tecnica: Luigi Mandraccio, Luca Nucifora Direttore irresponsabile: Prof. Vincenzo D Amico "Per divina grazia uomo libero, io mi rido de i pedanti" (Pietro Aretino)... a tutti gli altri "Salud Y Poesia" BUON DIVERTIMENTO BUONE VACANZE