Il tavolo tecnico di Coordinamento L attuazione delle Linee Guida

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Indice Il Tavolo tecnico di coordinamento Il Fondo progettazione insediamenti prioritari Lo sviluppo dei sistemi di trasporto rapido di massa Nuovi autobus: le risorse già ripartite e quelle da ripartire Gli interventi a supporto della filiera di produzione degli autobus in Italia Il Piano strategico nazionale per la mobilità sostenibile 2

Il tavolo tecnico di Coordinamento L attuazione delle Linee Guida L art. 4 comma 4 del DM n. 397 del 4 agosto 2017 di adozione delle Linee Guida per la redazione dei PUMS prevede l istituzione di un tavolo tecnico con il compito di: monitorare lo stato di attuazione del decreto; favorire il coordinamento tra politiche nazionali e locali a favore della mobilità sostenibile; proporre eventuali modifiche al decreto; Proporre analisi e studi relativi ai PUMS. 3

Il Tavolo tecnico di coordinamento Il tavolo è istituito presso il MIT ed è costituito da: 5 rappresentanti del MIT; 2 rappresentanti del MATTM; 2 rappresentanti del MISE; 1 rappresentante del MIBACT; 3 rappresentanti dell ANCI; 3 rappresentanti delle Regioni; 1 rappresentante dell Osservatorio nazionale per le politiche del TPL. 4

Il Tavolo tecnico di coordinamento A. Monitorare lo stato di attuazione del decreto o Verificare l applicazione del decreto nei comuni interessati; o Monitorare, per il tramite dell Osservatorio, il raggiungimento dei macro obiettivi minimi obbligatori previsti dall art.2 comma 2 del decreto, per valutare il grado di contribuzione al raggiungimento progressivo degli obiettivi di politica nazionale; o Realizzare l attività istruttoria necessaria per accedere ai finanziamenti statali per favorire lo svolgimento delle attività relative ai PUMS. 5

Il Tavolo tecnico di coordinamento B. Proporre eventuali modifiche al decreto o Verificare l attendibilità degli indicatori e proporre eventuali modifiche o Elaborare lo schema di decreto di cui all art.6 comma 2 del DM 397 del 4 agosto 2016 C. Proporre analisi e studi relativi ai PUMS al fine di valutare l efficacia delle linee guida 6

Il Tavolo tecnico di coordinamento All interno del Tavolo possono essere costituiti gruppi ristretti di lavoro per far fronte a problematiche di carattere specifico. Ai lavori del Tavolo o dei gruppi ristretti potranno, di volta in volta, essere invitate Università e Associazioni di categoria interessate ai temi trattati, al fine di favorire la più ampia partecipazione ai lavori e condivisione degli esiti. 7

Il Fondo progettazione insediamenti prioritari L articolo 202, comma 1, lettera a) del Codice degli Appalti (d.lgs. 50/2016) istituisce il Fondo per la progettazione di fattibilità delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese, nonché per la project review delle infrastrutture già finanziate ( Fondo Progettazione ) L articolo 1 comma 140 della legge di Bilancio 2017 (legge n. 232/2016) istituisce il Fondo per assicurare il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del paese ( Fondo Investimenti ) -> attribuiti 500 mln al Fondo Progettazione -> di cui 110 mln per il triennio 2018-2020 8

Il Fondo progettazione insediamenti prioritari Articolo 17-quater del DL 16 ottobre 2017, n. 148 (cd Decreto fiscale ), convertito dalla legge 4 dicembre 2017, n. 172, prevede che: Al fine di garantire la coerenza dei progetti di fattibilità delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari con i Piani Strategici delle Città Metropolitane e con i Piani urbani per la mobilità sostenibile (PUMS), le risorse assegnate a valere sul Fondo istituito dall'articolo 202, comma 1, lettera a), del codice di cui al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, possono essere utilizzate anche per la predisposizione di connessi strumenti di programmazione.

Il Fondo progettazione insediamenti prioritari assegnazione risorse e finalità In sede di prima applicazione e in via sperimentale, i beneficiari delle risorse del Fondo Progettazione per gli anni 2018-2020 sono (DM dell 8 marzo 2018, n. 95): le 15 Autorità di sistema portuale -> 30 mln le 14 Città Metropolitane -> 25 mln i 14 Comuni capoluogo di Città Metropolitane -> 30 mln i 36 Comuni capoluogo di Regione o di Provincia autonoma (non ricadenti in Città Metropolitana) o con popolazione superiore ai 100.000 abitanti -> 25 mln Gli enti beneficiari possono utilizzare le risorse assegnate anche avvalendosi di convenzioni stipulate con altri enti o con delega di funzioni, ai sensi dell articolo 30 del TUEL 10

Il Fondo progettazione insediamenti prioritari assegnazione risorse e finalità Le risorse destinate alle Città Metropolitane, ai Comuni capoluogo di Città Metropolitana e agli altri Comuni andranno utilizzate prioritariamente per la predisposizione dei PSM e dei PUMS, qualora gli enti beneficiari non abbiano ancora ottemperato. Le proposte relative alla predisposizione di tali piani, sono automaticamente approvate e possono essere immediatamente attuate. Se i beneficiari hanno già redatto i PSM/PUMS o già affidato l incarico per la loro realizzazione, le risorse andranno utilizzate per la predisposizione di Progetti di Fattibilità o di Project Review riferiti ad opere contenute in tale strumento di pianificazione o comunque di prioritario interesse nazionale, cioè coerenti con le strategie della nuova politica di pianificazione infrastrutturale e con i fabbisogni infrastrutturali individuati nell Allegato al DEF 2017 11

Il Fondo progettazione insediamenti prioritari assegnazione risorse e finalità Città metropolitane 2018 2019 2020 Totale Bari 229 368 1.106 1.703 Bologna 206 346 1.037 1.589 Cagliari 106 249 742 1.097 Catania 212 351 1.056 1.619 Firenze 202 342 1.027 1.571 Genova 153 295 882 1.330 Messina 166 307 920 1.393 Milano 2.000 0 269 2.269 Napoli 329 464 1.400 2.193 Palermo 256 393 1.183 1.832 Reggio Calabria 159 301 900 1.360 Roma 516 644 1.950 3.110 Torino 378 511 1.543 2.432 Venezia 168 309 925 1.402 Totale 5.080 4.880 14.940 24.900 12

Il Fondo progettazione insediamenti prioritari assegnazione risorse Comuni capoluogo di città metropolitane 2018 2019 2020 Totale Bari 273 546 818 1.637 Bologna 287 574 861 1.722 Cagliari 241 482 722 1.445 Catania 285 570 855 1.710 Firenze 278 556 834 1.668 Genova 337 674 1.011 2.022 Messina 280 560 840 1.680 Milano 438 876 1.315 2.629 Napoli 369 737 1.106 2.212 Palermo 333 667 1.001 2.001 Reggio Calabria 277 555 832 1.664 Roma 897 1.793 2.690 5.380 Torino 359 717 1.076 2.152 Venezia 326 653 979 1.958 Totale 4.980 9.960 14.940 29.880 13

Lo sviluppo dei sistemi di trasporto rapido di massa UN QUADRO DI INSIEME DEI FINANZIAMENTI FASE 1: FSC 2014-2020 Piano Operativo MIT 1,325 MLD Patti Territoriali 922 mln Totale 2,247 MLD assegnati CdP RFI 2 MLD per upgrading di nodo FASE 2 Fondo investimenti D.M. 22/12/2017 1,397 MLD FSC Addendum PO MIT Del. Cipe 22.12.2917 Del. Cipe 28.2.2018 684,13 mln D.M. 02.03.2018 191,026 mln Totale 2,272 MLD assegnati FASE 3 Legge Bilancio 2018 Richieste ulteriori risorse: 2,4 MLD Schema DPCM inviato alle Camere per parere Emanato Avviso per la presentazione delle istanze TOT 6,52 MLD 14

Lo sviluppo dei sistemi di trasporto rapido di massa La Fase 3 Le risorse saranno assegnate, secondo le indicazioni dell Allegato al DEF 2017 Connettere l Italia: fabbisogni e progetti di infrastrutture, ad interventi compresi nei sottoprogrammi: Rinnovo e miglioramento del parco veicolare; Potenziamento e valorizzazione delle linee metropolitane e tranviarie esistenti; Completamento delle linee metropolitane e tranviarie ed estensione della rete di trasporto rapido di massa. 15

Lo sviluppo dei sistemi di trasporto rapido di massa La Fase 3 Lo scorso 20 marzo è stato pubblicato sul sito del MIT il primo AVVISO di presentazione istanze per accesso alle risorse destinato a: Città metropolitane, Capoluoghi di Regione, altri Comuni nei quali i sistemi di trasporto rapido di massa possono trovare una domanda di mobilità compatibile con la capacità dei sistemi stessi. gli enti richiedenti potranno presentare la richiesta di finanziamento corredata dalla documentazione per la valutazione ex-ante degli interventi; gli interventi dovranno essere coerenti con quelli previsti nei PUMS; a valle della valutazione delle proposte verrà predisposto il piano di riparto approvato con Decreto del Ministro. 16

I PUMS: una cornice strategica per l acquisto di nuovi autobus I PUMS rappresentano una occasione di riflessione di ampio respiro sulle politiche di sostenibilità ambientale della città e quindi rappresentano la cornice di riferimento per le scelte di acquisto di nuovi mezzi per il TPL e delle migliori tecnologie per le specifiche esigenze del territorio.

Nuovi autobus: le risorse già ripartite Legge 27 dicembre 2013, n. 147 articolo 1, comma 83 DM n. 345 del 28 ottobre 2016 Bandi regionali 352,4 mln 2015-2016 + cofinanziamenti Legge 28 dicembre 2015, n. 208 articolo 1, comma 866 DM n. 25 del 20 febbraio 2017 Gara centralizzata utilizzabile anche per acquisto con altri fondi FSC- Delibera CIPE n. 54 / 2016 200 mln Per 2017-2020 + cofinanziamenti 150 mln 2017-2019 + cofinanziamenti 18

Nuovi autobus: le risorse da ripartire Legge di bilancio 2017 200 mln nel 2019 250 mln dal 2020 al 2033 3,7 MLD Cofinanziamento REGIONI AZIENDE 40% TOTALE 6,167 MLD Promozione dello sviluppo e della diffusione di autobus ad alimentazione alternativa 19

Gli interventi a supporto della filiera di produzione degli autobus in Italia E stata sottoscritta la convenzione tra MIT, MISE ed Invitalia per la realizzazione di studi e ricerche sulle tecnologie di alimentazione alternativa per gli autobus 2 mln Nel 2017 per studi e ricerche Il 15 dicembre è stato emanato il decreto MIT-MISE- MEF che individua nei contratti di sviluppo lo strumento per sostenere le imprese della filiera di produzione degli autobus. 100 mln dal 2018 al 2019 20

Il Piano strategico nazionale per la mobilità sostenibile Il Piano intende fornire indirizzi di carattere strategico alle Regioni e agli enti locali, aziende del TPL ed all industria della filiera, in una prospettiva di medio/lungo periodo, attraverso un processo partecipativo e di raccolta di esperienze e suggerimenti da parte dei principali stakeholders del sistema a livello istituzionale, del tessuto imprenditoriale e dei cittadini. 21

Il Piano strategico nazionale per la mobilità sostenibile Il D.Lgs. n. 257/16 in attuazione della direttiva 2014/94/UE (DAFI) sulla realizzazione di una infrastruttura per i combustibili alternativi prevede, a partire dal 1 luglio 2018, l obbligo per i gestori di servizio di trasporto pubblico urbano nelle Province ad alto inquinamento di particolato PM10, all acquisto di almeno il 25% di veicoli ad alimentazione alternativa: veicoli a GNC veicoli a GNL veicoli elettrici veicoli a funzionamento ibrido 22

Il Piano strategico nazionale per la mobilità sostenibile La legge di bilancio 2018 (art. 1, comma 71, legge 27 dicembre 2017, n. 205) prevede che, in via sperimentale, in sede di prima applicazione, un terzo delle risorse delle risorse è attribuito ai comuni capoluogo delle città metropolitane e ai comuni capoluogo delle province ad alto inquinamento di particolato PM10 e biossido di azoto, chiamati ad adottare azioni strutturali per la riduzione dell inquinamento atmosferico (Direttiva 2008/50/CE) per un totale di 232 milioni di euro nel triennio 2019-2021.. 23