SEMPLIFICARE (tratto da: Bruno Munari Da cosa nasce cosa ) Semplificare vuol dire cercare di risolvere il problema eliminando tutto ciò che non serve alla realizzazione. Semplificare vuol dire - ridurre i costi - diminuire i tempi di lavorazione - di montaggio - di finitura. Semplificare è un lavoro difficile ed esige molta creatività. Complicare è molto più facile, basta aggiungere tutto quello che ci viene in mente senza preoccuparsi - se i costi vanno oltre i limiti di vendita, - se ci si mette più tempo a realizzare l oggetto e via dicendo. ESEMPIO DI SEMPLIFICAZIONE: SEDIA N. 14 del signor Michael Thonet (falegname intagliatore, nato a Boppard sul Reno nel 1796.) Più di 70 milioni di esemplari di questa sedia furono prodotti e diffusi in tutto il mondo.
Le sedie di quei tempi erano fatte di tanti pezzi di legno, tanti listelli o bastoni messi assieme a incastro o con colle. Ogni pezzo di legno doveva essere lavorato, finito, incastrato, incollato per formare la sedia. C erano i 4 montanti delle gambe, lo schienale, il sedile, i listelli di rinforzo per tenere assieme le gambe e tutto il resto. Una comune sedia americana composta di 18 pezzi. Si parla qui di sedie economiche, non di sedie di lusso, intagliate, fatte per la solita èlite. Tanto per fare un esempio consideriamo la tipica sedia di Chiavari o la Windsor. La sedia di Chiavari è fatta con 16 pezzi, è leggera e comoda.
Chiavari è famosa in ambito locale, ma anche internazionale, per la pregiata produzione di un'antica e leggera sedia chiamata Chiavarina o del Campanino, dal nome dell'artigiano chiavarese che ne creò la forma. Nel 1807 il marchese Stefano Rivarola di ritorno da Parigi rimase quasi stupito dall'eleganza e dalla leggerezza di alcune sedie presenti nella città francese e che subito espose, ritornato nella cittadina ligure, agli artigiani del borgo. Tra questi vi fu Giuseppe Gaetano Descalzi, detto il Campanino, che dopo varie modifiche alla struttura e alla qualità del materiale, creò una sedia leggera, ma robusta nello stesso tempo. Fu realizzata con legno di ciliegio e acero bianco, la seduta in sottili fili di salice intrecciate a spiga e il suo peso non superò i sette etti. Da allora fu prodotta da molti laboratori artigianali locali, costituendo ancora oggi una forte rendita economica nel settore.
La sedia Windsor è fatta con 23 pezzi ed è piuttosto pesante.
La fattura e il montaggio di tutti questi pezzi richiedevano molto lavoro e spreco di materiale. Michael Thonet pensò che forse si sarebbe potuto inventare una sedia più semplice, fatta senza spreco, leggera ed elegante. Forse esaminando dei mobili di malacca curvata (la malacca è il nome commerciale del legno della canna d india, utilizzato specialmente per bastoni da passeggio e manici d ombrelli) gli venne in mente di provare a curvare dei bastoni a sezione rotonda, di faggio, inzuppati di vapore (pensando ai rami che quando sono freschi si spaccano) per poi inserirli in uno stampo e seccarli facendo evaporare l umidità assorbita. In questo modo i bastoni avrebbero conservato le forme volute. E quali erano queste forme volute? Thonet pensò che curvando il legno si potevano riunire più funzioni: - i piedi posteriori e lo schienale potevano essere un pezzo solo, che non aveva più bisogno di incastri o di colle. - il sedile, invece di farlo quadrato, lo fece rotondo in un pezzo solo invece che in quattro pezzi da incastrare. In questo modo la sua prima sedia fu realizzata in soli 6 pezzi e tenuta assieme con solo 10 viti. In più c era l impagliatura del sedile, come del resto c è anche per la sedia di Chiavari che è fatta di 16 pezzi. I 6 pezzi che compongono la famosa sedia di Thonet. Le gambe posteriori e lo schienale sono un unico pezzo. La tecnica è quella del legno curvato, il montaggio è semplificato, i costi sono ridotti.
Era l anno 1859 quando la sedia nuova, modello 14, si realizzò. Ancora oggi questa sedia viene costruita nello stesso modo e fino a poco tempo fa ne sono state prodotte oltre 70 milioni di esemplari. La sedia così progettata e costruita risultò più economica, più pratica, leggera ed elegante per la coerenza formale del materiale, della tecnologia usata, senza nessuna forzatura decorativa oltre alle forme nate dalla tecnica. Con lo stesso principio progettuale Thonet produsse poi tutta una serie di sedie, sgabelli, poltrone e poltroncine che risultano di una coerenza formale esemplare. Una sedia di Thonet oggi rappresenta anche un simbolo culturale nelle case dove sono usate.
Michael Thonet (Boppard, 2 luglio 1796 Vienna, 3 marzo 1871) è stato un ebanista austroungarico. Michael Thonet è uno dei protagonisti del design del periodo della Victorian Age. Falegname ed ebanista, nel 1830, iniziò esperimenti tecnici sulla curvatura del legno: inumidire elementi di legno così da poter rendere la piegatura più semplice (come i rametti freschi ricchi di linfa) e lasciarli essiccare in casseforme metalliche. Ottenne brevetti per questa tecnica in Francia, Inghilterra, Belgio e Austria tra il 1841 e il 1842. La n 14 (sedia) è il prodotto che diede a Thonet e alla sua società (intestata ai figli, Gebrüder Thonet) grande fama e prestigio. Questo è il più famoso modello prodotto dalla Thonet. Messo in produzione nel 1855, composto da soli sei pezzi assemblati, lo schienale e le gambe posteriori sono composti da un unico pezzo, il sedile è impagliato con paglia di Vienna, imitato da tutte le ditte che si sono ispirate alla tecnica thonet, è ancora oggi in produzione. Il Museum für angewandte Kunst, MAK Vienna possiede una delle più ampie collezioni di sedie originali della fabbrica Thonet in tutto il mondo. Dopo anni di prove ed un susseguirsi di esperimenti Michael Thonet inventò questa strabiliante tecnica che è riuscita ad attraversare tre secoli rimanendo immutata e restando ancora attuale per le linee leggere, morbide ed eleganti. I primi esperimenti di Michael Thonet sulla curvatura del legno furono quelli di incollare strisce di legno per produrre le piegature dell essenza ma con il passare del tempo ed il cedere della colla i risultati non furono soddisfacenti. Nel 1860 all età di 64 anni Michael Thonet perfezionò la tecnica di curvatura del faggio massello utilizzando il vapore, le parti tornite venivano riposte in grandi stanze ricolme di vapore acqueo e curvate mettendo il legno (faggio) in forme apposite di ghisa, successivamente passate in essiccatoi per fermarne per sempre la forma ed in fine assemblate manualmente con grosse viti, basti pensare che una delle sedie più conosciute è la N.14 formata da soli 6 pezzi.
SEDIA N. 14 THONET (1859)
ALVAR AALTO