dei prodotti fitosanitari

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Piano di azione sull uso sostenibile dei prodotti fitosanitari Antonio Guario Agronomo Fitoiatra Management monitoring systems

IL NOSTRO FUTURO DIPENDE DALLA SOSTENIBILTÀ DEL PRESENTE

COSA PREVEDE l USO SOSTENIBILE DEI PRODOTTI FITOSANITARI OBIETTIVI GENERALI Ridurre i rischi e gli impatti sulla salute umana, sull'ambiente e sulla biodiversità. Promuovere l'applicazione della difesa integrata e di approcci alternativi o metodi non chimici.

D.Lvo 150/2012 e P A N OBIETTIVI STRATEGICI Protezione del consumatore Protezione degli operatori agricole degli utilizzatori non professionali Protezione della popolazione presente nelle aree agricole Protezione della popolazione nelle aree pubbliche (parchi, scuole, etc.) Tutela dell ambiente acquatico e delle acque potabili Tutela della biodiversità e degli ecosistemi

Misure specifiche per la tutela dell ambiente D.Lvo 150/2012 e P A N Formazione e prescrizioni per gli utilizzatori, i distributori e i consulenti Informazione e sensibilizzazione Controlli delle attrezzature per l applicazione dei Prodotti Fitosanitari Irrorazione aerea AZIONI

D.Lvo 150/2012 e P A N AZIONI Manipolazione e stoccaggio dei prodotti fitosanitari Difesa fitosanitaria a basso apporto di prodotti fitosanitari (Strategie fitosanitarie sostenibili) Indicatori per la verifica del raggiungimento degli obiettivi

D.Lvo 150/2012 e P A N AZIONI DI SUPPORTO Ricerca e sperimentazione a supporto del piano e alta formazione Sistemi di controllo e sinergie con i controlli previsti dalla condizionalità Misure di coordinamento per l attuazione e l aggiornamento Risorse finanziarie

D.Lvo 150/2012 e P A N SOGGETTI COINVOLTI Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali Ministero dell ambiente e della tutela del territorio e del mare Ministero della salute Regioni e le Province autonome Enti gestori delle aree Natura 2000 e delle aree naturali protette

D.Lvo 150/2012 e P A N SOGGETTI COINVOLTI Operatori agricoli e ogni altro utilizzatore di PF Produttori e i distributori di PF Consulenti della difesa fitosanitaria Enti gestori della rete ferroviaria e stradale Enti pubblici e privati che gestiscono aree verdi frequentate dalla popolazione.

D.Lvo 150/2012 e P A N CAMPI D AZIONE E MISURE ADOTTATE Formazione utilizzatori, consulenti e distributori di PF Certificato di utilizzatori professionali Abilitazione per consulenti e distributori Dal 26/11/2015 I Certificati costituiscono requisiti obbligatori

Soggetti fruitori della Formazione Utilizzatore professionale: persona che utilizza i PF nell ambito dell attività professionale Distributore: persona fisica o giuridica che rende disponibile il PF sul mercato Consulente: persona che ha acquisito un adeguata conoscenza e fornisce consulenza sulla difesa fitosanitaria e sull impiego dei PF, nell ambito professionale o di un servizio commerciale

Formazione utilizzatori, consulenti e distributori di PF Deve essere istituito un sistema di formazione obbligatoria e certificata Le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano sono le autorità responsabili per il rilascio dei certificati Sono validi su tutto il territorio nazionale. Sono fatte salve le abilitazioni vendita e acquisto rilasciate prima del 26/11/2013

Certificato di abilitazione all'acquisto e all'utilizzo Viene acquisito da utilizzatori professionali che hanno compiuto 18 anni e frequentato corso di formazione e valutazione positiva Validità di 5 anni Il corso ha una durata minima di: 25 ore per la prima abilitazione per il rinnovo 12 ore di corso o crediti formativi nell arco dei 5 anni

Certificato di abilitazione all'acquisto e all'utilizzo Sono esentati dall obbligo di frequenza del corso di formazione i soggetti in possesso di diploma di durata quinquennale o laurea in discipline agrarie e forestali Sono comunque tenuti a superare l esame di abilitazione. Sono comunque tenuti a partecipare ai corsi di aggiornamento per il rinnovo

Certificato di abilitazione all'acquisto e all'utilizzo Sono abilitati coloro che hanno acquisito il Certificato di abilitazione alla vendita Certificato all abilitazione alla consulenza

Certificato di abilitazione alla vendita dei P.F. Viene rilasciato alle persone in possesso di diplomi o lauree in discipline agrarie, forestali, biologiche, ambientali, chimiche, mediche e veterinarie Viene elevato il livello professionale nella vendita dei PF

Prescrizioni per la vendita dei P.F. Al momento della vendita deve essere presente almeno una persona, titolare o dipendente, in possesso del certificato di abilitazione alla vendita o alla consulenza Vanno fornite all'acquirente informazioni generali sui rischi per la salute umana e l'ambiente sullo smaltimento dei rifiuti

Prescrizioni per la vendita dei P.F. Al momento della vendita deve essere presente almeno una persona, titolare o dipendente, in possesso del certificato di abilitazione alla vendita o di consulente sul periodo massimo di utilizzo dei PF revoche dell autorizzazione del PF del periodo limitato di utilizzazione

Prescrizioni per la vendita dei P.F. Entro e non oltre il 26 novembre 2013 saranno adottate specifiche disposizioni per l'individuazione dei prodotti fitosanitari destinati ad utilizzatori non professionali. Con DM sono stabilite misure per disciplinare la vendita di prodotti fitosanitari attraverso canali alternativi alla vendita diretta, come la vendita «on-line»

Certificato di abilitazione all attività di CONSULENTE Viene rilasciato alle persone in possesso di diplomi o lauree in discipline agrarie e forestali Adeguata conoscenza in materia di difesa integrata e sulle materie elencate nell'allegato I, comprovata dalla frequenza ad appositi corsi con valutazione finale.

Certificato di abilitazione all attività di CONSULENTE Dal 26 novembre 2015 requisito obbligatorio attività di consulenza nell ambito della difesa fitosanitaria indirizzata alla difesa integrata e biologica, all impiego sostenibile e sicuro dei prodotti fitosanitari e ai metodi di difesa alternativi

Certificato di abilitazione all attività di CONSULENTE Dal 26 novembre 2015 requisito obbligatorio Anche per i soggetti che forniscono tale attività nell ambito di progetti o di specifiche misure a ciò finalizzati ed incentivati dalle regioni e province autonome.

Certificato di abilitazione all attività di CONSULENTE L attività di consulenza è Incompatibile con la condizione dei soggetti che hanno rapporti di dipendenza o di collaborazione diretta a titolo oneroso con società titolari di autorizzazione di prodotti fitosanitari

Certificato di abilitazione all attività di CONSULENTE L attività di consulenza è Incompatibile con i soggetti in possesso del certificato di abilitazione alla vendita

Certificato di abilitazione all attività di CONSULENTE Sono esclusi da tale incompatibilità soggetti che operano all interno di strutture pubbliche di ricerca e sperimentazione che, a livello istituzionale, hanno instaurato rapporti di collaborazione saltuaria e a fini scientifici con le società titolari di autorizzazione sopra indicate.

Certificato di abilitazione all attività di CONSULENTE Sono esclusi da tale incompatibilità Ricercatori universitari e di enti di ricerca I tecnici dei centri di saggio di società non titolari di autorizzazioni di prodotti fitosanitari.

Certificato di abilitazione all attività di CONSULENTE Il certificato di abilitazione all attività di consulente vale certificato di abilitazione all acquisto e all utilizzo dei prodotti fitosanitari. Vale, anche come formazione e relativa valutazione finalizzata al rilascio del certificato di abilitazione alla vendita.

Certificato di abilitazione all attività di CONSULENTE Deroga all obbligo di frequenza e dall esame gli ispettori fitosanitari i docenti universitari che operano nell ambito di insegnamenti riguardanti le avversità delle piante e la difesa fitosanitaria; i ricercatori delle università e di altre strutture pubbliche di ricerca che operano nel settore delle avversità delle piante e della difesa fitosanitaria.

Certificato di abilitazione all attività di CONSULENTE Deroga all obbligo di frequenza soggetti che, alla data del 26 novembre 2015, abbiano acquisito esperienza lavorativa di almeno 2 anni nel settore dell assistenza tecnica o della consulenza nel settore della difesa fitosanitaria Soggetti che, alla data del 26 novembre 2015, dimostrino di avere frequentato un corso di formazione, con valutazione finale positiva, riconosciuto dall autorità regionale o provinciale.

Rinnovo dei certificati di abilitazione Utilizzatori professionali Corso aggiornamento di 12 ore Sistemi di crediti formativi nei 5 anni Distributori e consulenti Corso aggiornamento di 12 ore Sistemi di crediti formativi nei 5 anni

Sospensione e revoca delle abilitazioni Le Autorità regionali e provinciali possono sospendere o revocare secondo i criteri riportati nell Allegato I, parte C e per un periodo inferiore ai 6 mesi

Gestione dei prodotti fitosanitari nel Piano di Azione Misure specifiche per la tutela dell ambiente acquatico e dell acqua potabile e per la riduzione dell uso di prodotti fitosanitari in aree specifiche (rete ferroviarie e strade, aree frequentate dalla popolazione, aree naturali protette)

Criteri generali Misure da adottare Dare preferenza ai prodotti non classificati come pericolosi per l ambiente Dare preferenza alle tecniche di applicazione più efficienti (bassa dispersione) Misure di mitigazione del rischio da ruscellamento, drenaggio(buffer zone)

5.2.2 -Misure specifiche per l acqua potabile. Entro 2 anni le Regioni individuano prescrizioni specifiche per la limitazione e/o la sostituzione dei prodotti fitosanitari classificati pericolosi per l ambiente acquatico, nonché dei prodotti rinvenuti nelle acque superficiali, a seguito delle attività di monitoraggio ambientale.

Uso di ugelli antideriva RIDUZIONE DELLA DERIVA Intercettazione con fasce di rispetto, siepi, ecc. Utilizzo di fasce vegetate non trattate Evitare fenomeni di ruscellamento e di drenaggio dei PF Costituzione di fasce vegetate

Misure specifiche dei corpi idrici a scopo ricreativo e aree designate come acque di balneazione DIVIETO D IMPIEGO DI PF Deroga in relazione al pericolo e rischio Entro 3 anni individuazione le zone di influenza e l ampiezza dell area di balneazione

Riduzione o eliminazione dell applicazione dei PF su strade e linee ferroviarie Le azioni devono essere volte alla massima limitazione dell uso dei prodotti fitosanitari, attraverso l utilizzo di metodi alternativi meccanici, fisici e biologici riducendo per quanto possibile le dosi di impiego dei prodotti fitosanitari ed utilizzando, per la loro distribuzione, le attrezzature e le modalità di impiego che consentano di ridurne al minimo le perdite nell ambiente.

Riduzione o eliminazione dell applicazione dei PF su strade e linee ferroviarie Sostituzione e/o limitazione Dei PF classificate per la cancerogenesi, la mutagenesi e la tossicità riproduttiva, in Categoria 1A e 1B, ai sensi del regolamento (CE) n. 1272/2008; Entro 3 anni dei PF con frasi di precauzione SPe1, SPe2, Spe3 e SPe4, o classificati come T e T+ o con frasi di rischio R40, R42, R43, R60, R61, R62, R63, R64 e R68; Divieto di effettuare trattamenti con insetticidi e acaricidi sulle alberate stradali, durante la fase fenologica della fioritura e, comunque, con PF con frase SPe8 (Api )

Riduzione o eliminazione dell applicazione dei PF su strade e linee ferroviarie DIVIETO DI UTILIZZO DEI PRODOTTI FITOSANITARI sui piazzali su tutte le aree interne e adiacenti alle stazioni ferroviarie sulle scarpate ferroviarie adiacenti alle aree abitate o comunque normalmente frequentate dalla popolazione, SONO POSSIBILI deroghe stabilite dalle autorità competenti ai fini della tutela della salute pubblica.

Riduzione o eliminazione dell applicazione dei PF su strade e linee ferroviarie Definizione dei criteri minimi limitare l uso dei prodotti fitosanitari dare preferenza allo sfalcio per il contenimento della vegetazione sulle scarpate sostituire il diserbo chimico con il diserbo fisico o meccanico sulle scarpate ferroviarie utilizzare, nella distribuzione, ugelli antideriva e basse pressioni e altri accorgimenti tecnici, quali l irrorazione orientabile, la registrazione delle operazioni, il controllo elettronico dei volumi irrorati, ecc.; valutare le dosi di impiego necessarie.

Tutela dei Siti natura 2000 e delle aree naturali protette Le misure per la tutela della biodiversità previste integrano: le misure già stabilite nei piani dei parchi nazionali e regionali, nei piani di gestione delle riserve naturali statali e regionali e dei siti della Rete natura 2000; le misure di conservazione della biodiversità definite con altri provvedimenti amministrativi e legislativi a livello nazionale e regionale.

Tutela dei Siti natura 2000 e delle aree naturali protette La riduzione o la eliminazione dei prodotti fitosanitari va programmata con le Regioni e gli Enti gestori dei siti naturali ad integrazione dei piani già esistenti e/o in attuazione. All interno delle zone classificate a bosco e ad esse assimilate, è vietato l utilizzo di P.F. per il contenimento della vegetazione nelle aree a particolare destinazione funzionale (viali tagliafuoco, zone di rispetto degli elettrodotti, gasdotti ecc.), salvo deroghe

Difesa fitosanitaria a basso apporto di prodotti fitosanitari Strategie fitosanitarie sostenibili Obiettivo Riduzione del rischio per l uso dei PF Riduzione di PF individuate come candidate alla sostituzione Per salvaguardare l ambiente, gli operatori, i consumatori e gli astanti

Difesa fitosanitaria a basso apporto di prodotti fitosanitari La difesa integrata OBBLIGATORIA applicazione di tecniche di prevenzione monitoraggio delle avversità utilizzo dei mezzi biologici di controllo dei parassiti, ricorso a pratiche di coltivazione appropriate uso di prodotti fitosanitari che presentino il minor rischio per la salute umana e l ambiente

Difesa fitosanitaria a basso apporto di prodotti fitosanitari In che modo Migliorando le strategie di intervento Migliorando le tecniche utilizzate e delle sostanze attive impiegate, Adottando misure misure di prevenzione basate su metodi agro-ecologici Utilizzando sistemi di lotta biologica e controllo biologico

Difesa fitosanitaria a basso apporto di prodotti fitosanitari La difesa integrata OBBLIGATORIA Gli utilizzatori professionali di prodotti fitosanitari, DEVONO applicare i principi generali della difesa integrata obbligatoria, di cui all'allegato III.

Allegato III Direttiva 128 e D.lvo 150/2012 rotazioni colturali; tecniche colturali adeguate (es. falsa semina); "cultivar" resistenti/tolleranti; sementi e materiale di moltiplicazione standard/certificati; concimazioni equilibrate; prevenzione della diffusione di organismi nocivi; salvaguardia degli organismi utili sistemi di monitoraggio degli organismi nocivi sistemi di previsione e di avvertimento soglie d intervento metodi di lotta alternativi utilizzo di prodotti selettivi a minore impatto sulla salute e l ambiente strategie antiresistenza

Allegato III Direttiva 128 e D.lvo Rotazioni colturali; 150/2012 Tecniche colturali adeguate (es. falsa semina); Cultivar" resistenti o tolleranti;

Allegato III Direttiva 128 e D.lvo 150/2012 Sementi e materiale di moltiplicazione standard/certificati; Concimazioni equilibrate

Allegato III Direttiva 128 e D.lvo Prevenzione della diffusione di organismi nocivi 150/2012 Salvaguardia degli organismi utili Sistemi di monitoraggio degli organismi nocivi

Allegato III Direttiva 128 e D.lvo 150/2012 Sistemi di previsione e di avvertimento Soglie d intervento

SOGLIE DI INTERVENTO NUMERICA AVVERSITA : numero di individui campionati SOGLIA PRESENZA AVVERSITA : genericamente dalla sola presenza. NUMERICA DANNO: % su organi della pianta attaccati. PRESENZA DANNO: genericamente dalla presenza di danno.

SOGLIE DI INTERVENTO ALTRE TIPOLOGIE DI SOGLIE FENOLOGIA DELLA PIANTA: interventi legati alle fasi fenologiche della coltura. FENOLOGIA DELL AVVERSITA : interventi correlati alla biologia dei parassiti. TIPOLOGIA VARIETALE DELLA COLTURA: interventi indicati su alcune varietà più suscettibili PARAMETRI CLIMATICI: indicazioni di interventi al verificarsi di specifiche condizioni climatiche ZONIZZAZIONE; limitazione degli interventi previsti solo in zone specifiche del territorio in relazione all elevato rischio fitosanitario.

Allegato III Direttiva 128 e D.lvo 150/2012 Metodi di lotta alternativi Utilizzo di prodotti selettivi a minore impatto sulla salute e l ambiente Strategie antiresistenza

Direttiva 128/09 Allegato III (IPM) Ai metodi chimici devono essere preferiti metodi biologici sostenibili, mezzi fisici e altri metodi non chimici se consentono un adeguato controllo degli organismi nocivi. I prodotti fitosanitari sono quanto più possibile selettivi rispetto agli organismi da combattere e hanno minimi effetti sulla salute umana, gli organismi non bersaglio e l ambiente

Direttiva 128/09 Allegato III (IPM) STRATEGIE ANTIRESISTENZA Ove il rischio di resistenza a una misura fitosanitaria sia conosciuto e il livello di organismi nocivi richieda trattamenti ripetuti di P.f. sulla coltura, le strategie antiresistenza disponibili dovrebbero essere messe in atto per mantenere l efficacia dei prodotti. Ciò può includere l utilizzo di diversi s.a. con diversi modi di azione.

Limitazioni per una corretta prevenzione e gestione delle resistenze dei parassiti e dei fitofagi ai prodotti fitosanitari Attenzione ai criteri generali ed adozione di interventi specifici nella riduzione degli interventi Riferimento a organismi nazionali ed europei (IRAC per i fitofagi e FRAC per i patogeni e GIRE per i diserbanti Attento riscontro a casi di sospetta presenza di resistenza da parte di tecnici dei servizio di assistenza Stimolare e sensibilizzare programmi di ricerca per verificare la possibile presenza di ceppi resistenti

Compiti e ruolo del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali Difesa integrata obbligatoria Definire le linee guida nazionali per la difesa integrata obbligatoria promuovere la ricerca coordinare la predisposizione di strumenti di conoscenza mantenere aggiornata la banca dati sui prodotti fitosanitari

Compiti e ruolo del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali Difesa integrata obbligatoria Attivare iniziative per favorire la realizzazione e l applicazione di reti di monitoraggio e di sistemi di previsione Definisce i requisiti minimi delle reti di monitoraggio, nonché l elenco delle principali avversità;

Compiti e ruolo delle Regioni e le Province autonome Difesa integrata obbligatoria Adozione di Piani di Azione Regionali attivare e/o potenziare servizi d informazione e comunicazione. Predisposizione e/o diffusione di materiale informativo sull uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. Predisporre e gestire proprie reti di monitoraggio sullo sviluppo delle avversità

Compiti e ruolo delle Regioni e le Province autonome Difesa integrata obbligatoria Potenziare le reti di monitoraggio per consentire informazioni su Previsione e avvertimento sullo sviluppo delle avversità Bollettini che, sulla base dei risultati delle elaborazioni dei modelli previsionali

Compiti e ruolo delle Regioni e le Province autonome Difesa integrata obbligatoria Organizzare e/o riorganizzare e incentivare l assistenza tecnica e la consulenza alle aziende agricole sulla difesa fitosanitaria, anche attraverso l attivazione di apposite strutture territoriali di coordinamento e di specifici servizi di consulenza.

Compiti e ruolo degli utilizzatori professionali e delle aziende agricole Difesa integrata obbligatoria Devono conoscere, disporre direttamente o avere accesso Alle informazioni necessarie per le consentire la decisione di effettuare un trattamento fitosanitario I trattamenti fitosanitari devono esser giustificati da una effettiva presenza del patogeno e di una soglia di dannosità, accertata con il monitoraggio

Compiti e ruolo degli utilizzatori professionali e delle aziende agricole Difesa integrata obbligatoria Dati meteorologici dettagliati per il territorio di interesse, acquisibili anche attraverso collegamento in rete Dati fenologici e fitosanitari forniti da una rete di monitoraggio e, ove disponibili, dai sistemi di previsione e avvertimento Bollettini territoriali di difesa integrata per le principali colture Materiale informativo e/o manuali per l applicazione della difesa integrata, predisposti e divulgati anche per via informatica dalle autorità competenti

Gli organism s Tali strument osservazioni e dia MONITORAGGI E MODELLI PREVISIONALI Fondamentale attivare un sistema di monitoraggio al fine di accertare la presenza delle avversità prima di procedere all esecuzione dei trattamenti

Direttiva 128/09 Allegato III (IPM) In base ai risultati del monitoraggio, l utilizzatore professionale deve decidere se e quando applicare misure fitosanitarie. Valori soglia per gli organismi nocivi scientificamente attendibili definiti per aree geografiche costituiscono elementi essenziali ai fini delle decisioni da prendere.

Difesa fitosanitaria a basso apporto di prodotti fitosanitari La difesa integrata VOLONTARIA prevede il rispetto dei disciplinari regionali di produzione integrata, definiti secondo le modalità previste nel Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata

Difesa fitosanitaria a basso apporto di prodotti fitosanitari La difesa integrata VOLONTARIA norme tecniche specifiche per ciascuna coltura (disciplinari di produzione), comprendenti oltre a quanto previsto per la difesa integrata obbligatoria anche una limitazioni nella scelta dei prodotti fitosanitari e nel numero degli interventi.

Compiti e ruolo del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali Difesa integrata volontaria Definire le linee guida nazionali per la difesa integrata volontaria per singola coltura Promuovere la ricerca coordinare la predisposizione di strumenti di conoscenza Individuare strumenti finanziari aziende e strutture favorire la valorizzazione della P.I. mediante un marchio

Compiti e ruolo delle Regioni e le Province autonome Difesa integrata volontaria Adozione di Piani di Azione Regionali per incentivare la D.I. Aggiornare i disciplinari in coerenza con il Sistema Nazionale di Qualità. realizzazione e/o il potenziamento di supporti tecnici e un coordinamento di assistenza tecnica promuovere eventuali servizi di consulenza innovativi individuare possibili strumenti finanziari

Compiti e ruolo delle Regioni e le Province autonome Difesa integrata volontaria Adozione di Piani di Azione Regionali per incentivare la D.I. Aggiornare i disciplinari in coerenza con il Sistema Nazionale di Qualità. realizzazione e/o il potenziamento di supporti tecnici e un coordinamento di assistenza tecnica promuovere eventuali servizi di consulenza innovativi individuare possibili strumenti finanziari

Compiti e ruolo delle Aziende agricole Difesa integrata volontaria Rispettare le norme contenute nei disciplinari di produzione integrata volontaria Integrare il registro dei trattamenti con le annotazioni relative ai prodotti fitosanitari acquistati e a quelli giacenti in magazzino a fine anno ( Registro di carico e scarico ) Effettuare la regolazione (taratura) delle attrezzature per la distribuzione dei prodotti fitosanitari

Difesa fitosanitaria a basso apporto di prodotti fitosanitari Agricoltura biologica Applicazione dei regolamenti comunitari Reg. CE 834/2007 Reg.CE 889/3008

Difesa fitosanitaria a basso apporto di prodotti fitosanitari Obiettivo Agricoltura biologica Nei 5 anni di validità del Piano incrementare l'adesione delle aziende

Compiti e ruolo del MiPAAF Regioni e Province autonome Definire delle linee guida per la difesa in agricoltura biologica Predisporre e diffondere materiale informativo Incentivare l adozione dell agricoltura biologica Favorire la promozione e valorizzazione dei prodotti bio

Compiti delle aziende Adottare le tecniche previste dalle norme Migliorare il loro approccio verso l agricoltura biologica Coinvolgimento totale della azienda verso sistemi a basso impatto ambientale Creare un sistema in cui tutti gli elementi che influiscono sulla produttività sono in equilibrio Incremento organizzativo nella trasformazione e commercializzazione