Laboratorio integrato di Rilievo e Restauro Modulo Restauro

Documenti analoghi
Laboratorio integrato di Rilievo e Restauro Modulo Restauro

Laboratorio integrato di Rilievo e Restauro Modulo Restauro

Casa parrocchiale (ex)

Portico della Cascina Cantalupo

Centro ippico S. Maria di Villa Mirabello

Castello di Coazzano

ANALISI DELLO STATO DI CONSERVAZIONE PRELIMINARE ALLE PROPOSTE DI RESTAURO DELLE FACCIATE DI CHÂTEAU VALLAISE AD ARNAD

Porta di Monza. Monza (MB)

Porcilaia della Cascina Cantalupo

Casa Via Dante Alighieri 15

Cascina Bastia - complesso

Parco delle Cave STUDIO CASCINA CALDERA

Piccolo rustico colonico della Cascina Soldati

Indice sommario Capitolo 1 Conoscenza empirica e analisi delle strutture Capitolo 2 Il percorso di conoscenza

PALAZZO CHIAVELLI E TEATRO GENTILE - FABRIANO, ANCONA

Rustici di Palazzo Triulzi Longhi

Dati generali. Villino. n/r. edificio residenziale bifamiliare. privata. utilizzato parzialmente utilizzato non utilizzato. Riferimenti archivistici

Casa Via Felice Cavallotti 18

Restauro del castello di Piombino 3 dicembre 2008

Cascina Scala - complesso

Corpo Sud di Casa Glazel

PSC 2004 INSEDIAMENTI ED EDIFICI DEL TERRITORIO RURALE ANALISI E NORMATIVA COMUNE DI BAGNO DI ROMAGNA PROVINCIA DI FORLI -CESENA

Relazione Tecnica. Fig. 3- foto aerea del complesso

GRANDE PROGETTO POMPEI. MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO Direzione Generale Grande Progetto Pompei

Lato sud ovest. Lato nord ovest. SCHEDE TECNICHE DI INQUADRAMENTO EDIFICI VINCOLATI Dlgs

IL RESTAURO STILISTICO IN FRANCIA

LABORATORIO DI RESTAURO CORSO F

LABORATORIO DI RESTAURO

Prot. n Del 16/12/2015

IL RESTAURO STILISTICO IN FRANCIA INTERVENTI DI VIOLLET LE DUC

Cascina del Sole. Monza (MB)

Villa Botta Adorno (già)

Villa Radice. Lentate sul Seveso (MB)

Cascina Concoreggia - complesso

Biblioteca di Suzzara

Casa d'abitazione della Cascina Prato Ronco

Palazzo del Monte di Pietà

Chiesa dei Cappuccini - complesso

La vulnerabilità sismica di edifici storici in muratura: il caso del Liceo Classico Romagnosi e del Liceo Scientifico Ulivi di Parma

Cascina Costa Alta. Monza (MB)

Cascina Tre Cascine. Lodi (LO)

Ore 16:30. Centro di Aggregazione Sociale INCONTRO CITTADINI

PIANO REGOLATORE GENERALE VARIANTE Adozione definitiva

Castello di Inverno. Inverno e Monteleone (PV)

Villa Viale Trento 36

Filanda (ex) Artogne (BS)

297s PSC 2004 INSEDIAMENTI ED EDIFICI DEL TERRITORIO RURALE ANALISI E NORMATIVA COMUNE DI BAGNO DI ROMAGNA PROVINCIA DI FORLI -CESENA

Cascina Ca' Repellini - complesso

Castello di Pinarolo Po

lezione n.7: meccanismi di collasso

Chiesa dell'assunzione della Beata Vergine Maria

PSC 2004 INSEDIAMENTI ED EDIFICI DEL TERRITORIO RURALE ANALISI E NORMATIVA COMUNE DI BAGNO DI ROMAGNA PROVINCIA DI FORLI -CESENA

ANALISI STRUTTURE AGRICOLE.

AL SIGNOR SINDACO DEL COMUNE DI CUSAGO SETTORE EDILIZIA

- ELENCO ELABORATI -

Refettorio dell'abbazia di Polirone (ex)

Scuderie con cassinello della Cascina Prato Ronco

Case coloniche di Villa Rossa

C o l l i n e d e l F i o r a

R.02. G asparini A ssociati studio di ingegneria e architettura di Piero A. Gasparini e Ilaria Gasparini RELAZIONE FOTOGRAFICA 1:100

Villa Igea. Lodi (LO)

Università IUAV di Venezia Corso di Restauro a.a prof. Paolo Faccio coll. arch Paola Scaramuzza. Lezione n. 5 rappresentazione del danno

Cascina Brusada con oratorio

Cascina Dossena - complesso

IL RESTAURO STILISTICO IN ITALIA _ NAPOLI

Indice. Parte Prima - Murature storiche e sisma

Questura. Sondrio (SO)

Torre Ballardini. Breno (BS)

Casa Piontelli. Lodi (LO)

Villa Rescalli, Belotti, Villoresi

Pollaio e porcile della Cascina Bozza

Ente Regionale per il Patrimonio Culturale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia ERPAC

ABACHI E SCHEDE DEI TIPI EDILIZI STORICO TRADIZIONALI

Casa Via XX Settembre 26

Casa Rizzieri - complesso

Cascinotto della Cascina dei Prati

Prof. Ing. L. Jurina, Arch. A. Chiari, Arch. M. Mazzoleni

PRIMA PROVA SCRITTA TEMA 1

Villa Braila. Lodi (LO)

Comune di Pavia RILIEVO STATO DI FATTO ALLEGATO FOTOGRAFICO

Chiesa di S. Maria delle Grazie - complesso

VILLA RICCI - COLONNELLA, TERAMO

Torre d'ingresso. Breno (BS)

Oratorio della S. Croce

lezione n.4: i materiali dell edilizia storica : legno

P R O G E T T O S C H E D A P I A N O D I R E C U P E R O D I V A R I A N T E

Villa Terzi Giudici. Trescore Balneario (BG)

Casa Rizzieri. Ossimo (BS)

Restauro del complesso monumentale di Santa Maria di Castello in Alessandria

PROGRAMMAZIONE ANNO SCOLASTICO

SOMMARIO DELLE LEZIONI

COMUNE DI BAGNO DI ROMAGNA

piazza XXIV Luglio Complesso di

Casa Signorile Via Piave - complesso

Villa Fiocchi, corpo accessorio

ALLEGATO 4 Documentazione Fotografica

ABACO DEGLI ELEMENTI ARCHITETTONICI CARATTERIZZANTI IL CENTRO STORICO

COMUNE DI SEDRINA PRATOMANO - 1

Corso di Restauro A.A

Transcript:

UNIVERSITA DEGLI STUDI DICAGLIARI FACOLTA DI ARCHITETTURA Corso di Laurea magistrale in Architettura_LM4 a.a. 2013-2014 Laboratorio integrato di Rilievo e Restauro Modulo Restauro QUESTIONI DI RESTAURO ALLA SCALA ARCHITETTONICA Il Documento Preliminare alla Progettazione (DPP) L EX CASERMA SACCHI IN FALCIANO DI CASERTA prof. arch. Caterina Giannattasio

INDICE 1. La conoscenza dei luoghi Inquadramento urbano ed evoluzione storica L organismo architettonico Le tecniche costruttive Gli elementi di finitura superstiti Analisi del degrado di strutture e finiture 2. Il programma degli interventi di conservazione Vincoli progettuali Criteri operativi Destinazioni d uso 3. Il cantiere del I lotto Descrizione dell edificio Stato di conservazione Il cantiere

1. LA CONOSCENZA DEI LUOGHI

Inquadramento territoriale dell ex Caserma Sacchi in Falciano di Caserta. INQUADRAMENTO URBANO

LO STATO DEI LUOGHI PRIMA DELL INTERVENTO 1. Fronte settentrionale del complesso edilizio, prospiciente la corte II. Tale facciata rappresentava sin dal XVI secolo l ingresso principale all organismo, poi traslato nel Settecento 2. L attuale ingresso alla struttura, su via San Gennaro, realizzato dal vescovo Schinosi nei primi anni del XVIII secolo. 1 2

L ORGANISMO ARCHITETTONICO Il complesso edilizio con la distinzione dei vari corpi di fabbrica e la suddivisione in lotti cantierabili

LO STATO DEI LUOGHI PRIMA DELL INTERVENTO 1 1. La fronte meridionale del palazzo vescovile, prospiciente la corte IV, corrispondente a una struttura giaesistente tra la fine del XVI secolo e gli inizi del XVII, ma oggetto di un consistente intervento di ampliamento in verticale nel corso del Settecento. Sulla destra si intravede la fabbrica che conclude il complesso sul lato orientale, mentre a sinistra e visibile l ampliamento ottocentesco. 2. La facciata occidentale prospiciente la corte III, dove ancora una volta spicca l intervento di ampliamento settecentesco. 2

LO STATO DEI LUOGHI PRIMA DELL INTERVENTO 1 1. Il prospetto occidentale del palazzo vescovile, dove al primo piano il linguaggio architettonico evidenzia la fase settecentesca. Nell angolo è visibile la torre di fondazione aragonese. 2 2. La facciata orientale del complesso che affaccia su via San Gennaro.

LO STATO DEI LUOGHI PRIMA DELL INTERVENTO 1 1. La fronte occidentale del seminario prospiciente la corte IV. 2 2. Il corpo di fabbrica che delimita a sud la corte IV. Di fondazione seicentesca, e stato sopraelevato nel secolo successivo.

LO STATO DEI LUOGHI PRIMA DELL INTERVENTO 1 2 1. Vista da sud del corpo seicentesco posto a cavallo tra le corti IV e V. 2. I corpi a confine con il Ma.C.Ri.Co., posti nell angolo nord-ovest della corte VII. 3 3. La struttura ottocentesca vista dalla corte VII. In aggetto vi sono due torri Quadrangolari affiancate, di cui una ottocentesca, l altra realizzata nel secolo successivo.

SISTEMI DI RISALITA Alcuni esempi di strutture di collegamento verticale, collocate in corrispondenza del palazzo vescovile, del seminario, e della fabbrica ottocentesca posta nell angolo sud-ovest della corte IV. Si evidenziano le gravi condizioni statiche in cui quest ultima versa.

ELEMENTI DI FINITURA SUPERSTITI Esempi di cornici di finestre, collocate, rispettivamente, al pianterreno e al primo piano della facciata settentrionale prospiciente la corte II, al primo piano del prospetto meridionale della corte I e al primo piano della fronte occidentale della corte III.

ELEMENTI DI FINITURA SUPERSTITI Alcuni portali del complesso edilizio, posti in corrispondenza della facciata nord prospiciente la corte II, del prospetto delimitante a sud la corte IV e di quello ovest sulla corte I.

ELEMENTI DI FINITURA SUPERSTITI Particolare degli affreschi presenti nei vani al primo piano dell ala ovest del palazzo vescovile.

ELEMENTI DI FINITURA SUPERSTITI Affreschi della volta a padiglione di un ambiente al primo piano del lato meridionale del palazzo vescovile.

TECNICHE COSTRUTTIVE MURARIE Particolare delle murature (C7) caratterizzanti la fronte settentrionale della corte V. Particolare dell apparecchio murario (C5) della facciata orientale della corte V. Campione murario (C4) riferito al corpo meridionale prospiciente la corte IV.

TECNICHE COSTRUTTIVE DEI SISTEMI DI ORIZZONTAMENTO Particolare del solaio ligneo posto al primo piano del corpo settecentesco prospiciente via San Gennaro.

Particolare della capriata in legno del corpo settecentesco prospiciente via San Gennaro TECNICHE COSTRUTTIVE DEI SISTEMI DI COPERTURA

CRONOLOGIA DELLE STRUTTURE Piante del pianterreno e del primo piano del complesso edilizio, con la caratterizzazione cronologica delle strutture. I simboli da C1 a C8 indicano la collocazione delle campionature murarie effettuate.

ANALISI DEL DEGRADO DI STRUTTURE E FINITURE Particolare dei resti della volta a vela coprente il vano attiguo alla scala ottocentesca posta nell angolo sud-27 ovest della corte IV.

ANALISI DEL DEGRADO DI STRUTTURE E FINITURE Particolare di un vano invaso da radici. Problemi strutturali inerenti alle torri otto-novecentesche prospicienti la corte VII. Lo stacco strutturale denuncia le diverse fasi edilizie dei due corpi, l uno coevo al cantiere ottocentesco, l altro aggiunto nel Novecento.

Piante del pianterreno e del primo piano del complesso, con l indicazione delle tipologie degli orizzontamenti e del relativo stato di conservazione. RILIEVO MATERICO-DEGRADO - SOLAI E COPERTURE

Piante del secondo piano e delle coperture del complesso, con l indicazione delle tipologie degli orizzontamenti e del relativo stato di conservazione. RILIEVO MATERICO-DEGRADO - SOLAI E COPERTURE

RILIEVO MATERICO-DEGRADO PAVIMENTAZIONI / ELEMENTI DI CHIUSURA / INTONACI Particolare planimetrico del pianterreno del palazzo vescovile, con l evidenziazione di elementi datanti e con l indicazione dei materiali e dello stato di conservazione di pavimentazioni, intonaci ed elementi di chiusura.

Particolare planimetrico del pianterreno del palazzo vescovile, con la rappresentazione del quadro fessurativo. QUADRO FESSURATIVO

Scheda-tipo di analisi delle strutture CENSIMENTO

RILIEVO MATERICO-DEGRADO - PROSPETTI Prospetto settentrionale del palazzo vescovile, con la caratterizzazione materica e del degrado delle superfici

2. IL PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI DI CONSERVAZIONE

SUDDIVISIONE IN LOTTI Il complesso edilizio con la distinzione dei vari corpi di fabbrica e la suddivisione in lotti cantierabili

CATEGORIE DI INTERVENTO Planimetria dell organismo edilizio, con l indicazione delle categorie d intervento previste in fase di stesura del documento preliminare alla progettazione

DESTINAZIONI D USO Planimetria dell organismo edilizio con l individuazione delle destinazioni d uso previste in fase di stesura del documento preliminare alla progettazione.

3. ILCANTIERE DELI LOTTO

INTERVENTI DI CONSOLIDAMENTO Particolare dell estradosso delle volte a vela poste tra il pianterreno e il primo piano del corpo settecentesco prospiciente via S. Gennaro prima dell intervento di consolidamento. Particolare dell estradosso delle volte a vela poste tra il pianterreno e il primo piano del corpo settecentesco prospiciente via S. Gennarodopo l intervento di consolidamento.

OPERE DI RESTAURO CONSERVATIVO Particolare del solaio ligneo posto in uno dei vani del sottotetto del seminario dopo l intervento di restauro. Particolare di una finestra del seminario, con cornice in tufo grigio, dopo l intervento di pulitura e restauro.

R. CARAFA, C. GIANNATTASIO, G. SACCONE, La Caserma Sacchi già sede episcopale di Caserta. Analisi e progetto di restauro, in Arkos, 3 (2009), pp. 8-27 RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI R. CARAFA, C. GIANNATTASIO, G. SACCONE, La Caserma Sacchi già sede episcopale di Caserta. Analisi e progetto di restauro, in Arkos, 3 (2009), pp. 8-27.