Si riferisce alla misura: M 07 - Servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali (art. 20 del Regolamento UE 1305/2013)

Documenti analoghi
7.2.5 Misura

Sottomisura Si riferisce alla sottomisura: SM Sostegno a investimenti nella creazione e nello sviluppo di attività extra-agricole.

Misura. Si riferisce alla misura: M16 Collaborazione (Articolo 35) Regolamento UE n. 1305/2013

AZIONE Sintesi Piano di Sviluppo Locale Gal GardaValsabbia

7 Bollettino PSR Pag. 1

MISURA 6 [ESTRATTO DEL TESTO INTEGRALE DEL PSR DELLA REGIONE DEL VENETO]

PSR Veneto Estratto del piano finanziario: risorse per misura e obiettivo

La proposta di PSR della Regione Piemonte Franco Consogno Regione Piemonte - Direzione Agricoltura

Misura M07 Servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali (art.20)

La programmazione finanziaria : sviluppo rurale e condizionalità

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE

Articolo 4 Sostituzione degli allegati A e B al decreto del Presidente della Regione 141/2016 Articolo 5 Norma transitoria


SCHEDA DI VALUTAZIONE PIANI DI SVILUPPO LOCALE

Riqualificazione e valorizzazione del sistema dei tratturi e del patrimonio naturalistico e culturale delle aree rurali

L agricoltura sociale nelle nuove politiche di sviluppo rurale: le ipotesi di intervento

LO SVILUPPO RURALE IN VENETO. Franco Contarin Sezione Piani e Programmi Settore Primario Regione del Veneto

SCHEDA DI MISURA. Indennità a favore delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici

La programmazione regionale dei fondi europei

DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE. del

Come finanziare la sostenibilità in agricoltura? Fabrizio Adriano Dagostin Responsabile Servizio Agricoltura della Provincia Autonoma di Trento

P.S.R REGIONE PUGLIA

DOTAZIONE FINANZIARIA ANNUALE RISERVA , ,00

P.S.R REGIONE PUGLIA MISURA 19 APPROCCIO LEADER SSL STRATEGIA DI SVILUPPO LOCALE PARTECIPATA

Misura. Si riferisce alla misura: SM16 Collaborazione (articolo 35) Regolamento UE n. 1305/2013)

P.S.R REGIONE MOLISE

Stesura ed aggiornamento dei piani di sviluppo dei comuni (Op )

LO STATO DELL ARTE della PROGRAMMAZIONE DELLO SVILUPPO RURALE

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DEL LAZIO SOTTOMISURA 7.7

PSR SICILIA 2014/2020. I giovani, quale futuro

IL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DELLA LOMBARDIA MILANO 1 APRILE 2014

ANIMAZIONE TERRITORIALE verso il nuovo PIANO DI SVILUPPO LOCALE PSR

ALLEGATO. Parte I 1. Tabella che fissa il contributo annuo del FEASR

Politiche di Sviluppo Rurale. Simone Severini

declino delle forme di agricoltura tradizionale valorizzazione delle tipicità produttive e delle produzioni biologicamente controllate

PSR ABRUZZO

LE PRIORITÀ STRATEGICHE DEL PSR BASILICATA INNOVAZIONE (CONOSCENZA, TRASFERIMENTO)

Intervento Investimenti nella trasformazione, commercializzazione e/o nello sviluppo dei prodotti agricoli - strumenti finanziari

Il Programma di sviluppo rurale 2014/20 della Valle d Aosta e il nuovo percorso di programmazione della PAC 2021/27

Il contributo del PSR all agricoltura di montagna

SOTTOMISURA Sostegno a progetti pilota e sviluppo di nuovi prodotti, procedimenti, processi e tecnologie.

Le prospettive dell'agricoltura

La Rete Natura 2000 in Sicilia: tra tutela e sviluppo PALERMO, 28 NOVEMBRE 2007

Le 6 priorità dello sviluppo rurale

Il PSR Puglia in pillole

PSR V a l t i e r o M a z z o t t i

I VENTI DELL INNOVAZIONE AGRICOLTURA E INNOVAZIONE

Lo stato della programmazione dello sviluppo rurale e le priorità per Natura 2000 e biodiversità

o Sono ammesse le spese considerate ammissibili ai sensi del Regolamento (UE) n. 1305/2013, ed in particolare dell articolo 45 di tale Regolamento.

I Programmi di Sviluppo Rurale cofinanziati dal FEASR: le opportunità per i Comuni. Francesco Mantino 13 aprile 2017

STRATEGIA EUROPA 2020

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DELLA REGIONE FVG: LE MISURE A FAVORE DELL AGRICOLTURA SOCIALE

IL PSR METTE A DISPOSIZIONE COMPLESSIVAMENTE MILIONI DI EURO PER IL SETTORE AGRICOLO E LO SVILUPPO RURALE.

Rete Rurale Nazionale RRN - Task Force Rete Leader INEA, Via Barberini Roma tel

Il PSR 2014/2020 della Toscana e la Rete Natura 2000 e la biodiversità

II Pilastro PAC Politiche di Sviluppo Rurale. Parte Generale. Simone Severini

ALLEGATO. Parte I 1. Tabella che fissa il contributo annuo del FEASR

P.S.R REGIONE MOLISE

Gli interventi connessi al turismo

TIPO INTERVENTO

SCHEDA AZIONE 1.4 PROCEDURA DI ATTUAZIONE BANDO

M13 - Indennità a favore delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici (art. 31)

Misura M19 SOSTEGNO ALLO SVILUPPO LOCALE LEADER (SLTP SVILUPPO LOCALE DI TIPO PARTECIPATIVO) ARTICOLO 35. Sottomisura 19.1 Sostegno preparatorio

Il futuro delle politiche di sviluppo rurale

ASSE IV Leader nel Programma di Sviluppo Rurale del Veneto

Fondi europei per l agricoltura: tipologia di finanziamento, priorità europee, nazionali e regionali

proposti dalla Regione Campania L applicazione del principio di integrazione: gli strumenti Metodi e strumenti per promuovere l integrazione fra

GAL quattro Parchi a Lecco Valorizzare la tradizione agricola locale unendo tradizione ed innovazione, lavoro e ambiente, turismo e sostenibilità

CEREALI NELLA RETE Sostegno e incentivi allo sviluppo di progetti nelle filiere agroalimentari: il ruolo dei PSR

I DIALOGHI DEL PSR. La Regione e gli operatori a confronto su attuazione e prospettive dello sviluppo rurale in Veneto

DETTAGLIO MAPPA REGIONALE DELLE MISURE / SOTTOMISURE ATTIVE

Sottomisura 4.2

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE

Il PSR della Regione Piemonte. Dott. Gualtiero Freiburger Regione Piemonte - Direzione Agricoltura

Il Programma di sviluppo rurale (PSR 14-20) Fondo europeo agricolo di sviluppo rurale (FEASR)

Coerenza con il PSR: le Misure, le Azioni.

Il Programma di Sviluppo Rurale (PSR) FEASR

Programmazione Comunitaria FEASR e Programma di Sviluppo Rurale

Misura 16 «Cooperazione» Sottomisura 16.2 «Sostegno a progetti pilota e allo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie»

Le tipologie di operazioni previste dalla presente sottomisura, finalizzate alla ricostituzione del potenziale forestale danneggiato, sono relative a;

DG Politiche Agricole Alimentari e Forestali PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE MISURA 3

COERENZA PROGRAMMATICA TERRITORIALE SCHEDA INCENTIVAZIONE DI ATTIVITÀ TURISTICHE Se sotto il profilo dell offerta turistica possiamo

,00 (articolo 18) M06 - Sviluppo delle aziende agricole e delle imprese (art. 19)

PROGRAMMA SVILUPPO RURALE CROAZIA - CALENDARIO INDICATIVO PER DESK FONDI STRUTTURALI ICE ZAGABRIA Croazia

ALLEGATO. Parte I 1. Tabella che fissa il contributo annuo del FEASR

Sezione I Identificazione della misura

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DEL LAZIO (ex M. 124 e M artt. 35 e 19 Reg. UE 1305/2013)

PSR Programma di Sviluppo Rurale della Provincia Autonoma di Trento. La Provincia Autonoma di Trento in campo per risultati importanti

Strategia e Misure per lo «Sviluppo locale delle aree rurali»

ALLEGATO. Parte I 1. Tabella che fissa il contributo annuo del FEASR

Cod.16 Denominazione: Cooperazione

IL RISVEGLIO DELLA FORESTA Il Veneto e le politiche forestali

LA REGIONE INCONTRA Percorso tematico di incontri informativi sul Programma di Sviluppo Rurale

PSR Programma di Sviluppo Rurale della Provincia Autonoma di Trento

Scheda Bando. Scheda Bando. Bando per l erogazione di contributi per investimenti innovativi nel settore ricettivo turistico di pianura

5 anni di Programmazione Leader BILANCIO SOCIALE DEL GAL OGLIASTRA. Ulassai 26 febbraio 2016

P.S.R REGIONE MOLISE

Seminiamo futuro. Programma di sviluppo rurale BASILICATA

Transcript:

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE (PSR) 2014-2020 PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO PIANO DI SVILUPPO LOCALE DEL GRUPPO DI AZIONE LOCALE (GAL) ALPI DI SARENTINO 19.2.7 Misura Si riferisce alla misura: M 07 - Servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali (art. 20 del Regolamento UE 1305/2013) 19.2.7.6 Sottomisura Si riferisce alla sottomisura: SM07.6 - Sostegno per studi e investimenti relativi alla manutenzione, al restauro e alla riqualificazione del patrimonio culturale e naturale dei villaggi e del paesaggio rurale e dei siti ad alto valore naturalistico compresi gli aspetti socioeconomici di tali attività, nonché azioni di sensibilizzazione in materia di ambiente. 19.2.7.6.1 Riferimenti normativi Gli interventi previsti dalla misura si riferiscono a: art. 20, paragrafo 1f, del Regolamento del Consiglio UE 1305/2013 Leggi provinciali per la regolamentazione della salvaguardia dei beni culturali e del patrimonio artistico. 19.2.7.6.2 Obiettivi della sottomisura a) Obiettivo della presente sottomisura Riguarda la valorizzazione dei beni naturalistici e culturali e del relativo patrimonio artistico del territorio. Con la salvaguardia del patrimonio culturale relativo a strutture interne o esterne ai paesi o a paesaggi culturali di pregio in zone rurali, è possibile da un lato far sì che i tesori d arte locali in quanto attrazione di pregio favoriscano il turismo, mentre d altro lato è possibile sfruttare meglio come zona turistica o ricreativa il paesaggio culturale curato in modo sostenibile. I paesaggi culturali di rilevanza agricola, sotto forma di misure di diversificazione, cosiddetti prodotti di nicchia e servizi a privati o microimprese, possono favorire in quanto fonte di reddito o attività secondaria lo sviluppo turistico della regione. La cura e gestione sostenibili di questi paesaggi culturali contribuiscono a consolidare visibilmente l aspetto socioeconomico e a sensibilizzare la popolazione in materia ambientale. Con studi e investimenti effettuati a valle per la salvaguardia, il ripristino e la riqualificazione del patrimonio naturale dei paesaggi e territori rurali ad alto valore naturalistico, compresi gli aspetti socioeconomici, si intende indicare possibili vie dove gli obiettivi ecologici ed 1

economici non si contraddicono, fornendo così un prezioso contributo al territorio nel suo insieme. 19.2.7.6.3 Contributo della sottomisura al soddisfacimento del bisogno nella regione Leader Bisogno 1 - Agire efficacemente l attrattiva della regione in quanto luogo di vita e ricreativo per famiglie e come destinazione turistica, ma anche per compensare gli svantaggi che una regione montana presenta per sua natura, mediante l innovazione, la collaborazione e il trasferimento di conoscenze. Bisogno 2 - Favorire una crescita economica sostenibile con una politica strategica comune per l intera regione Leader, con particolare attenzione verso una forma di turismo ecosostenibile. Bisogno 4 - Promuovere con particolare attenzione il turismo nella regione Leader mediante l elaborazione di idee nuove e innovative concernenti la realizzazione di punti d interesse ed eventi. Bisogno 5 - Promuovere in particolare il turismo nella regione Leader mediante investimenti in idee nuove e innovative concernenti la realizzazione di punti d interesse ed eventi. Bisogno 7 - Agevolare le iniziative per la salvaguardia del patrimonio culturale, del relativo patrimonio artistico nel territorio e per il rafforzamento dell offerta culturale e turistica nelle zone rurali. La sottomisura 19.2.7.6 del PSL delle Alpi di Sarentino contribuisce alla riqualificazione delle offerte culturali regionali in tema di opportunità ricreative e turismo. Nelle zone di montagna turisticamente deboli occorre sfruttare, migliorare e rendere accessibile ogni possibile potenzialità per incrementare lo sviluppo economico. Grazie a questa misura è possibile rivisitare e presentare efficacemente beni culturali dimenticati e trascurati, anche sotto forma di piccoli tesori d arte locale. Parimenti è possibile donare nuova vita e rendere maggiormente interessanti, sia dal punto di vista turistico che agricolo, paesaggi culturali di pregio ma trascurati. 19.2.7.6.4 Contributo della sottomisura alle priorità e focus area e agli obiettivi tematici della Strategia di Sviluppo Locale Descrizione delle priorità Priorità 4 Preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi correlati con l agricoltura e con le foreste. Priorità 6 - Adoperarsi per l inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico nelle zone rurali. Focus area: P4a - Salvaguardia, ripristino e miglioramento della biodiversità nelle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici, nell agricoltura ad alto valore naturalistico, nonché dell assetto paesaggistico dell Europa. A causa dell attività agricola nelle zone di montagna impostata per lungo tempo quasi esclusivamente sulla lavorazione del latte, sono stati fortemente trascurati paesaggi culturali di pregio ma poco produttivi. 2

L incerta situazione economica dell attività lattiero-casearia comporta notevoli rischi per i piccoli agricoltori di montagna. Al tempo stesso, però, si aprono nuove opportunità per un agricoltura dall elevato valore naturalistico e paesaggi culturali tradizionali. Questa sottomisura punta al ripristino, alla salvaguardia o alla riqualificazione di tali paesaggi culturali. Favorisce la biodiversità nelle aree di montagna, migliora l attività colturale e offre nuove possibilità per un attività secondaria sostenibile o lo sviluppo di prodotti alternativi e innovativi. P6b - Stimolare lo sviluppo locale nelle zone rurali. Le zone di montagna più appartate, legate alle tradizioni, presentano - grazie all intensa attività culturale legata al territorio - una grande varietà di tesori culturali e artistici e quindi un ragguardevole potenziale ai fini dello sviluppo economico delle regioni rurali. Lo scopo di questa sottomisura consiste nel rivitalizzare luoghi di culto preistorici locali, tesori artistici di provenienza ecclesiastica e secolare, l artigianato artistico tradizionale o le miniere talora molto ben conservate. Questa misura rappresenta dunque un valore aggiunto per lo sviluppo locale, amplia l offerta culturale, favorisce quindi un turismo sostenibile e rappresenta un intelligente forma di tempo libero per la popolazione locale. Al tempo stesso questa sottomisura favorisce la collaborazione tra pubblica amministrazione e associazioni culturali, valorizza il volontariato e contribuisce sensibilmente alla salvaguardia e alla rivitalizzazione del patrimonio culturale e artistico locale. Obiettivo tematico del PSL: Area d intervento A Turismo sostenibile 19.2.7.6.5 Contributo della sottomisura agli obiettivi trasversali dello sviluppo rurale La sottomisura 19.2.7.6 contribuisce in misura significativa al perseguimento dell obiettivo trasversale dell innovazione. Grazie a questa opportunità di finanziamento si intende incentivare la popolazione a rivolgere la propria attenzione, grazie a idee innovative, al patrimonio culturale locale, ai paesaggi culturali e naturali del luogo, e quindi a sfruttare in loco il potenziale di crescita in termini di creazione di valore aggiunto. La cura di particolari paesaggi culturali e naturali contribuisce sensibilmente a far sì che l ambiente nelle zone rurali sia meglio protetto e salvaguardato e alla tutela del clima. Il potenziale in termini di paesaggio naturale acquista così nuovo valore e può essere sfruttato in modo sostenibile sia dal punto di vista turistico che agricolo, favorendo così lo sviluppo rurale locale. 19.2.7.6.6 Descrizione della sottomisura e dei tipi di intervento a livello locale La sottomisura 19.2.7.6 riguarda investimenti materiali e immateriali. Sono esclusi dal finanziamento gli investimenti di mera sostituzione. La misura si riferisce a tutte le azioni e gli interventi che contribuiscono alla salvaguardia, sistemazione e riqualificazione di beni 3

storici, culturali e paesaggistici e paesaggi e territori rurali a elevato valore naturalistico e a promuoverli con manifestazioni e azioni di marketing. 19.2.7.6.7 Beneficiari Enti pubblici: Ripartizione foreste per gli interventi in amministrazione diretta, Comunità comprensoriali e Comuni. Beneficiari privati: associazioni (culturali) e organizzazioni iscritte nel pertinente registro provinciale, interessenze e cooperative in qualità di proprietari o possessori dei beni storici, culturali oggetto dell intervento, o in qualità di proprietari o possessori dei terreni sui quali vengono effettuati gli interventi di salvaguardia, sistemazione e riqualificazione, con sede e/o attività nel territorio Leader. 19.2.7.6.8 Costi ammissibili Sono previste sovvenzioni pubbliche sotto forma di contributi in conto capitale, calcolati percentualmente sui costi totali ammessi a finanziamento. Gli interventi possono essere anche eseguiti e finanziati in amministrazione diretta tramite l autorità forestale della Provincia Autonoma di Bolzano. I costi ammessi a contributo sono costi d investimento per la salvaguardia, il risanamento, la sistemazione e la riqualificazione di strutture a destinazione culturale, beni artistici e culturali nonché studi, ricerche e azioni di marketing. a) Investimenti materiali e immateriali nel pubblico interesse relativi alla manutenzione, al restauro e alla riqualificazione di beni culturali, artistici e storici, del paesaggio rurale. 1. interventi edili, di risanamento, sistemazione e riqualificazione di beni culturali storici o tesori d arte; 2. lavori di manutenzione, ripristino e riqualificazione di paesaggi culturali storici; 3. lavori di manutenzione, ripristino e riqualificazione del patrimonio naturalistico dei paesaggi e territori rurali ad alto valore naturalistico. 4. Sono riconosciute le spese tecniche legate ai citati investimenti. 5. Sono riconosciute le spese per attrezzature tecniche e software/programmi collegate all investimento edile. b) Studi e ricerche 1. in relazione alla salvaguardia, ripristino e riqualificazione del patrimonio riferito a beni e paesaggi culturali delle zone rurali e del patrimonio naturalistico di paesaggi e territori rurali ad alto valore naturalistico. c) Azioni di marketing 1. Strategie di marketing e tutte le azioni pubblicitarie che contribuiscono a una maggiore visibilità e a un maggior grado di notorietà dei beni artistici e culturali e del patrimonio naturalistico dentro e fuori il territorio Leader. 19.2.7.6.9 Condizioni di ammissibilità a) Investimenti I progetti devono essere coerenti con la Strategia di Sviluppo Locale del PSL delle Alpi di Sarentino. 4

Sono ammissibili progetti con costi preventivati superiori a 20.000 I costi preventivati non potranno superare i 250.000 per ptogetto. Il bene ammesso a contributo deve disporre di una certificazione che ne attesti il valore storico, culturale o paesaggistico rilasciata dall ente competente o dal Comune. I beni di proprietà privata devono essere di pubblico interesse, rimanere accessibili al pubblico, il tutto disciplinato con un diritto di uso. Gli investimenti di cui alla presente sottomisura potranno essere finanziati se i relativi interventi saranno eseguiti in conformità ai piani di sviluppo di Comuni e paesi in zone rurali e saranno attuati i relativi servizi di base, nella misura in cui vi siano piani di questo tipo, e devono essere coerenti con tutte le eventuali strategie di sviluppo locali in materia. A tale riguardo non è obbligatorio che gli investimenti siano previsti dai citati piani per lo sviluppo dei Comuni, ma l amministrazione competente deve confermare attraverso rispettiva delibera/certificazione che l intervento non è in contrasto con detti piani. b) Studi e ricerche I beneficiari devono dimostrare di avere sede e/o di svolgere la loro attività nella regione Leader Alpi di Sarentino. I progetti devono essere coerenti con la Strategia di Sviluppo Locale del PSL delle Alpi di Sarentino. c) Azioni di marketing supportano l attività di pubbliche relazioni e la pubblicizzazione di studi, ricerche e investimenti effettuati. 19.2.7.6.10 Principi concernenti la fissazione dei criteri di selezione Come definito nell Art.2 par.2e, g, h del regolamento, il GAL Alpi di Sarentino approva i criteri di selezione e valuta l appartenenza e la coerenza dei principi specifici descritti qui di seguito. Il punto 7 (sette) del PSL del GAL Alpi di Sarentino prevede criteri di selezione facili da verificare e quantificare, che permettono la selezione dei progetti e dei beneficiari attraverso l assegnazione di punti per ogni criterio applicato. La selezione si fonda su un sistema di selezione a punti che prevede un punteggio minimo e una soglia, sotto la quale i progetti/beneficiari non saranno selezionati. Le proposte di progetto inoltrate al GAL saranno sottoposte dal GAL a un procedimento di selezione sulla base dei seguenti principi: 1. Impatto del progetto con riferimento alla famiglia ed alle categorie generazionali che presentano particolari svantaggi, ad esempio giovani e persone sopra i 50 anni, nonché in riferimento alla promozione delle pari opportunità. 2. Ampiezza sia dell impatto del progetto sulla collettività che del grado di partecipazione a livello locale (approccio collettivo oppure individuale). 3. Carattere innovativo e pilota del progetto a livello locale. 4. Grado di raggiungimento degli obiettivi del PSL, della misura ed eventualmente di più misure (impatto trasversale). 5. Impatto intercomunale del progetto o effetto esteso a più comuni. 5

SM 6. Contributo di un ravvivamento o rianimazione di tradizioni e usanze locali. 7. Grado di novità del Progetto. 8. Impatto comprensivo settoriale del progetto. 19.2.7.6.11 Importi e aliquote di sostegno Importi massimi dei costi ammessi a contributo: a) 80% dei costi ammessi per beneficiari pubblici; b) 70% dei costi ammessi per privati. Sono riconosciute le spese tecniche legate ai citati investimenti fino a una percentuale massima del 5% dei costi ammissibili dell intervento. I costi imprevisti sono riconosciuti fino ad un massimo del 3% dei costi ammissibili dell investimento. Nota: Ove pertinente il contributo è soggetto all applicazione del regime de minimis di cui al Regolamento UE 1407/2013. Costi totali ( ) Tasso contributo (%) Contributo pubblico ( ) % UE Quota UE % quota nazionale Contributo nazionale % privato Contrib. privato 19.2.7.6 357.000 80 285.600 43,12 123.150,72 56,88% 162.449,28 20 71.400 19.2.7.6.12 Possibilità di liquidazione di anticipi Per la liquidazione di anticipi in misura massima del 50% dell importo ammesso occorre depositare una fideiussione bancaria o analoga garanzia per il 100% dell ammontare dell anticipo. Ai sensi dell articolo 67, 1a) del Regolamento UE 1303/2013, sono previste liquidazioni parziali sulla base di e in rapporto ai lavori già eseguiti. Per la liquidazione è necessario presentare apposita domanda accompagnata dalle relative fatture saldate. Per gli enti pubblici non è necessario il deposito di una fideiussione bancaria o analoga garanzia. Tale garanzia può essere sostituita da una delibera o atto equivalente esecutivo dell organo amministrativo competente per legge. 19.2.7.6.13 Ulteriori osservazioni sulla realizzazione della sottomisura Vincolo della destinazione d uso: per gli investimenti edili i beneficiari degli aiuti previsti dalla misura devono impegnarsi a non distogliere l oggetto del finanziamento dalla prevista destinazione d uso per almeno 10 (dieci) anni a partire della data del pagamento finale degli aiuti. Per le attrezzature la destinazione d uso deve essere mantenuta per almeno 5 (cinque) anni. Nel caso dei finanziamenti in paesaggi culturali storici, la destinazione d uso è prevista per 10 (dieci) anni. 6

Tutti i costi e le spese si fondano su relative indagini di mercato e offerte dettagliate. Le pubbliche amministrazioni si impegnano infatti al rispetto delle disposizioni/leggi in materia di appalti. Malgrado ogni altra norma che disponga diversamente, ogni spesa deve essere accompagnata da almeno 3 offerte/preventivi o, in alternativa, da un documento nel quale si dichiara l impossibilità a individuare altre imprese concorrenti, che possano fornire il bene o il servizio oggetto di finanziamento. 7