MOVIMPRESE RISTORAZIONE



Documenti analoghi
Calano le imprese italiane, aumentano le straniere. Sentono meno la crisi e creano 85 miliardi di di valore aggiunto

TOTALE DEI RISULTATI DEL CONTO ENERGIA (PRIMO, SECONDO, TERZO, QUARTO E QUINTO CONTO ENERGIA)

Note Brevi LE COOPERATIVE NELL AMBITO DELLA STRUTTURA PRODUTTIVA ITALIANA NEL PERIODO a cura di Francesco Linguiti

Ministero dello Sviluppo Economico

RIEPILOGO REGIONALE PER SPECIALIZZAZIONE RIEPILOGO REGIONALE PER SPECIALIZZAZIONE

Ministero dello Sviluppo Economico

EDILIZIA, LA CRISI DIMEZZA I PERMESSI DI COSTRUIRE

LA DINAMICA DELLE IMPRESE GIOVANILI, FEMMINILI E STRANIERE NEL 3 TRIMESTRE 2015

stabile o una serie di appartamenti dove l immigrato può permanere per un periodo già fissato dalla struttura stessa. Sono ancora tantissimi gli

ABBIGLIAMENTO, CALZATURE, ACCESSORI,PELLETTERIE, REP TESSILE PER LA CASA ED ARTICOLI SPORTIVI

RISTORAZIONE Rapporto Annuale. Ufficio Studi

MIA BioCatering Rimini, 16 febbraio 2009 Il futuro del catering bio

Incidenza, mortalità e prevalenza per tumore del polmone in Italia

Stock del credito al consumo sui consumi delle famiglie

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio

Tavola rotonda Centri benessere tra sviluppo turistico e nuova regolamentazione. Rimini Wellness, 14 Maggio 2010

Calcolo a preventivo della spesa annua escluse le imposte AMBITO TARIFFARIO: CENTRALE (Toscana, Umbria e Marche) (B)

Popolazione e famiglie

Menzione speciale alla Toscana, la sola regione italiana a sfruttare la geotermia.

N.9. EDI.CO.LA.NEWS Edilizia e Costruzioni nel Lazio. Dati&Mercato

McDONALD S E L ITALIA

La competitività del sistema imprenditoriale italiano: un analisi su base regionale

TABELLA LE STRUTTURE SCOLASTICHE IN ITALIA: STOCK, UNITÀ LOCALI, ADDETTI

LA LETTURA DI LIBRI IN ITALIA

CONTINUA LA STRETTA DEL CREDITO PER LE IMPRESE DI COSTRUZIONI

Il Dipartimento per le Comunicazioni: uno studio dell età del personale. Miriam Tagliavia Marzo 2011

Le Segnalazioni di Sofferenze Bancarie in Italia negli anni

L Irpef pagata dagli stranieri nelle regioni italiane

Italia divisa: le disomogeneità territoriali nella gestione dell anziano fragile sul territorio

L ATLANTE DEI GIOVANI AGRICOLTORI

ANALISI DELL OCCUPAZIONE FEMMINILE IN ITALIA

Settore cultura, turismo, moda, eccellenze

Indice. p. 1. Introduzione. p. 2. Il consumo medio annuo pro capite di gas. p. 2. Il costo del gas con la tariffa di Maggior Tutela dell AEEG p.

Ricorso agli ammortizzatori sociali settore Vigilanza Privata. Anno 2012

Telefono fisso e cellulare: comportamenti emergenti

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

I REDDITI E IL MERCATO DEL LAVORO NEL FRIULI VENEZIA GIULIA

LA PUBBLICITA IN SICILIA

autosnodato auto-treno con rimorchio totale incidenti trattore stradale o motrice auto-articolato

L attività dei confidi

Analisi dei Depositi Bancari in Italia nel Decennio

Note e commenti. n 35 Dicembre 2015 Ufficio Studi AGCI - Area Studi Confcooperative - Centro Studi Legacoop

La Raccolta Differenziata in Italia

Scuola Secondaria I grado

IL CREDITO NEL SETTORE NELLE COSTRUZIONI IN ITALIA

Censimento delle strutture per anziani in Italia

Elaborazione flash. Ufficio Studi Confartigianato Imprese Veneto 27/07/2015

STUDIO SUGLI INCENDI IN ITALIA DAL 2007 AL Dirigente Superiore Dott. Ing. Maurizio D ADDATO

Anno 2012 L USO DELLA LINGUA ITALIANA, DEI DIALETTI E DI ALTRE LINGUE IN ITALIA

IL PROGRAMMA SOSTIENE I GIOVANI INTERESSATI ALL AUTOIMPIEGO E ALL AUTOIMPRENDITORIALITÀ

CONFEZIONI PER ADULTI BIANCHERIA PERSONALE, MAGLIERIA, CAMICIE OMBRELLI, GUANTI E CRAVATTE CALZATURE E ACCESSORI DI PELLETTERIA E DA VIAGGIO

ANALISI DELLE GRADUATORIE DEI

I trasferimenti ai Comuni in cifre

Non profit e capitale sociale: un'analisi alla luce dei dati censuari

IV edizione del Workshop Le regioni italiane: ciclo economico e dati strutturali

DOBBIAMO AVER PAURA DELLA PIOGGIA?

I confidi e il credito alle piccole imprese durante la crisi

Startup innovative: una su otto è donna. Boom delle neoimprese smart femminili, +50,6% in un anno

Gli assicurati e gli infortuni sul lavoro. Adelina Brusco, Daniela Gallieri

LE SCUOLE DELL INFANZIA: UNA TRADIZIONE VENETA. Paritarie Non paritarie (2) ALUNNI % Statali regionali (1) 960.

Produzione: crescono le rinnovabili (+11,1%), si conferma primato del gas nella produzione termica (67,1%)

Pensionati e pensioni nelle regioni italiane

Dati statistici sull energia elettrica in Italia Nota di sintesi CALO DELLA DOMANDA DI ELETTRICITA NEL 2014: -2,5%

COMUNICATO STAMPA presente sul sito:

Il costo medio di realizzazione dell impianto varia da ca kwp (P < 50 kwp), a ca /kwp (50kWp<P<200kWp) a ca /kwp (P> 200kWp).

Dossier Statistico Immigrazione 2007 XVII Rapporto Caritas - Migrantes

>> Fotovoltaico: situazione attuale e prospettive delletecnologiee del mercato

L ATLANTE DELLE DONNE IMPEGNATE IN AGRICOLTURA

Lo scenario socio-economico del Mezzogiorno: l effetto della crisi su famiglie, giovani e imprese

NEGLI ULTIMI 15 ANNI SONO RADDOPPIATI I CONTRIBUENTI CHE PRESENTANO IL MODELLO 730

LE DOTAZIONI MULTIMEDIALI PER LA DIDATTICA NELLE SCUOLE A.S. 2013/14

DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE CREMONESI 2 trimestre 2011

Vendita diretta Prodotti Bio in Italia

RAPPORTO RIFIUTI 2011 Sintesi dei dati

Il 38% delle strutture residenziali per anziani sono a gestione pubblica, il 58% a gestione privata ed il rimanente 4% a gestione mista.

Dossier rincari ferroviari

Come costruire itinerari turistico responsabili

Aborto: Ru468, circa 10 mila confezioni vendute nel 2012, +30% rispetto a 2011

LAVORO E IMMIGRAZIONE NEI SISTEMI LOGISTICI IN ITALIA 3 aprile 2014

I consumi alimentari delle famiglie (valori in Mld. di euro correnti anno 2012)

Tabella 7.1. Mortalità per demenze e morbo di Alzheimer: indicatori di sintesi per sesso (tassi per ). Veneto, anni 2000 e 2007.

I MEDICI DI MEDICINA GENERALE a cura di Marco Perelli Ercolini

Azioni e strumenti per la nuova l imprenditorialità. Ferrara - Novembre 2015

Punto tesoreria: dati sull autofinanziamento al 13 febbraio 2009

Gli spostamenti quotidiani per motivi di studio o lavoro

Gennaio-Febbraio 2018

PICCOLE IMPRESE: CON MENO CREDITO E IN AUMENTO LA PIAGA DELL USURA

Anno TOT CAPACITA' RICETTIVA FLUSSI TURISTICI 05/02/2019 TOTALE ITALIANI

QUEST ANNO POCHE REGIONI HANNO AUMENTATO L IRPEF

CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE UFFICIO DI STATISTICA PROGRAMMA STATISTICO NAZIONALE MODELLO MGG00129

MERCATO MUTUI: CRESCE DEL 21,2% IL MERCATO DEI MUTUI IN PIEMONTE

UN LAVORATORE AUTONOMO SU QUATTRO A RISCHIO POVERTA

Domanda e offerta di credito Resta ancora bassa la percentuale di imprese del commercio, del turismo e dei servizi che nel secondo trimestre 2014 si

FIDUCIA DEI CONSUMATORI

L integrazione scolastica degli alunni con disabilità

3.4 L articolazione territoriale delle Discipline Sportive Associate

9. Assistenza ospedaliera

I GIOVANI REGISTRATI AL PROGRAMMA SUPERANO LE 870 MILA UNITÀ, OLTRE 9 MILA IN PIÙ NELL ULTIMA SETTIMANA


Nel 2010 si è assistito ad una decisa ripresa dei flussi turistici (arrivi +6,7%)

Transcript:

Le pillole di Notizie, commenti, istruzioni ed altro MOVIMPRESE RISTORAZIONE Anno 2011 Ufficio studi A cura di L. Sbraga e G. Erba

MOVIMPRESE RISTORAZIONE A dicembre del 2011 negli archivi delle Camere di Commercio italiane risultavano attive 304.563 imprese appartenenti al codice di attività 56 con il quale vengono classificati i servizi di ristorazione. La Lombardia è la prima regione per presenza di imprese del settore con una quota sul totale pari al 15,4%, seguita da Lazio (10,5%) e Campania (9,0%). La ditta individuale resta la forma giuridica prevalente, in particolare nelle regioni del Mezzogiorno dove la quota sul totale raggiunge soglie che sfiorano l 80% del numero complessivo delle imprese attive. Le società di persone confermano di essere una opzione di organizzazione imprenditoriale assai diffusa prevalentemente nelle aree settentrionali del Paese. Servizi di ristorazione Regione Saldo (iscritte-cessate) Tasso di imprenditorialità (saldo/imp. attive) Piemonte 23.147 7,6-710 -3,07 Valle d'aosta 1.112 0,4 7 0,63 Lombardia 46.782 15,4-556 -1,19 Trentino 5.609 1,8-173 -3,08 Veneto 24.919 8,2-546 -2,19 Friuli V. Giulia 6.919 2,3-131 -1,89 Liguria 12.217 4,0-299 -2,45 Emilia Romagna 23.749 7,8-694 -2,92 Toscana 20.363 6,7-405 -1,99 Umbria 4.295 1,4-100 -2,33 Marche 8.095 2,7-250 -3,09 Lazio 32.101 10,5-427 -1,33 Abruzzo 7.531 2,5-170 -2,26 Molise 1.803 0,6-72 -3,99 Campania 27.539 9,0-367 -1,33 Puglia 17.670 5,8-313 -1,77 Basilicata 2.599 0,9-43 -1,65 Calabria 9.696 3,2-188 -1,94 Sicilia 18.292 6,0-567 -3,10 Sardegna 10.125 3,3-80 -0,79 Italia 304.563 100,0-6.084-2,0 Il turn over imprenditoriale nei servizi di ristorazione continua a rimanere elevato a conferma della sostanziale fragilità del tessuto produttivo del settore accentuata dalla crisi. 1

Nel 2011 hanno avviato l attività oltre 15mila imprese, mentre ben 21mila l hanno cessata. Il saldo è negativo per circa 6mila unità. Un risultato doppiamente negativo perché riguarda un settore che ha sempre fornito, con qualche rarissima eccezione, valori incrementali del tessuto imprenditoriale. A livello nazionale il settore ha perso 2 imprese ogni 100 attive con una sostanziale omogeneità nelle diverse aree territoriali. Il comparto bar Il bar rappresenta una delle articolazioni forti della rete dei pubblici esercizi. Nei registri delle Camere di Commercio si contano 141.764 imprese appartenenti al codice di attività 56.3 (bar e altri esercizi simili senza cucina). In sei regioni (Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio e Campania) si concentrano i due terzi delle imprese del settore. Il 52,7% delle imprese ha forma giuridica di ditta individuale con una variabilità regionale assai sostenuta. La forbice va dal valore minimo di Toscana e Umbria (41,1%) al massimo della Calabria (81,1%). Il 38% delle imprese opera come società di persone, mentre la quota delle società di capitale è circa dell 8%. Nel 2011 hanno avviato l attività 8mila imprese, mentre 10.640 l hanno cessata. Il saldo è stato negativo per oltre 2.633 unità. L analisi della natalità e della mortalità per forma giuridica indica che il tessuto imprenditorialmente più vivace ma anche più fragile è proprio quello delle ditte individuali. E qui che si annida la quota più consistente di imprese che avviano l attività ma anche quella delle imprese che la cessano con un risultato di quasi bilanciamento che sembra nascondere un turn over molto, molto consistente. Il tasso di imprenditorialità, calcolato come rapporto tra saldo e stock, è pari ad -1,9%. In sostanza nel 2011 lo stock di imprese è diminuito di 1,9 unità ogni 100 imprese attive. 2

Regione Bar e altri esercizi simili senza cucina Saldo Tasso di imprenditorialità (iscritte-cessate) (saldo/imp. attive) Piemonte 11.135 7,9-348 -3,13 Valle d'aosta 479 0,3 14 2,92 Lombardia 24.660 17,4-326 -1,32 Trentino 2.698 1,9-109 -4,04 Veneto 12.433 8,8-241 -1,94 Friuli V. Giulia 3.460 2,4-88 -2,54 Liguria 5.782 4,1-91 -1,57 Emilia Romagna 11.341 8,0-356 -3,14 Toscana 8.541 6,0-193 -2,26 Umbria 1.898 1,3-41 -2,16 Marche 3.366 2,4-98 -2,91 Lazio 14.168 10,0-146 -1,03 Abruzzo 3.146 2,2-55 -1,75 Molise 827 0,6-25 -3,02 Campania 12.476 8,8-115 -0,92 Puglia 7.704 5,4-135 -1,75 Basilicata 1.341 0,9-18 -1,34 Calabria 4.051 2,9-28 -0,69 Sicilia 7.416 5,2-224 -3,02 Sardegna 4.842 3,4-10 -0,21 Italia 141.764 100-2.633-1,86 Il comparto ristorazione Il numero delle imprese registrate con il codice di attività 56.1 (ristoranti e attività di ristorazione mobile) ammonta a 159.938 unità. Anche tra i ristoranti le ditte individuali costituiscono la maggioranza delle imprese. Una su due è organizzata secondo tale forma giuridica. E ancora al sud che le ditte individuali arrivano a superare soglie del 60/70% come nel caso della Calabria e non solo. Le società di capitale sono il 14,2% del totale con punte del 30% nel Lazio e del 17% in Lombardia. Nel 2011 più di settemila imprese di ristorazione hanno avviato l attività e circa undicimila hanno chiuso con un saldo passivo pari a 3.396 unità. La natimortalità per forma giuridica evidenzia una situazione critica per tutte le forme giuridiche, con poca differenza tra le ditte individuali e le società di persone. Il tasso di imprenditorialità è stato del -2,1%. 3

Regione Ristoranti e attività di ristorazione mobile Saldo (iscritte-cessate) Tasso di imprenditorialità (saldo/imp. attive) Piemonte 11.813 7,4-357 -3,02 Valle d'aosta 629 0,4-7 -1,11 Lombardia 21.601 13,5-219 -1,01 Trentino 2.864 1,8-63 -2,20 Veneto 12.335 7,7-302 -2,45 Friuli V. Giulia 3.414 2,1-41 -1,20 Liguria 6.361 4,0-201 -3,16 Emilia Romagna 12.261 7,7-329 -2,68 Toscana 11.605 7,3-219 -1,89 Umbria 2.347 1,5-58 -2,47 Marche 4.675 2,9-151 -3,23 Lazio 17.533 11,0-277 -1,58 Abruzzo 4.320 2,7-113 -2,62 Molise 957 0,6-48 -5,02 Campania 14.740 9,2-251 -1,70 Puglia 9.858 6,2-177 -1,80 Basilicata 1.224 0,8-23 -1,88 Calabria 5.550 3,5-153 -2,76 Sicilia 10.695 6,7-338 -3,16 Sardegna 5.156 3,2-69 -1,34 Italia 159.938 100,0-3.396-2,12 Il comparto mense & catering Le imprese che svolgono attività di banqueting, di fornitura di pasti preparati e di ristorazione collettiva sono poco più di 2.861, concentrate perlopiù in Lombardia, Lazio e Campania. Le ditte individuali non sono più maggioranza relativa mentre lo diventano le società di capitale con una quota sul totale del 36,4%. Le ridotte dimensioni del settore si riflettono anche sul turn over imprenditoriale. Poco più di 110 imprese hanno avviato l attività, 171 l hanno cessata ed il saldo è stato negativo per 55 unità. Il tasso di imprenditorialità è negativo con un valore medio nazionale del - 1,9%. Ci troviamo dunque dinanzi ad un comparto più strutturato dove la presenza di imprese di grandi dimensioni è significativa e dove il mercato è regolato perlopiù dal sistema delle gare d appalto. 4

Fornitura di pasti preparati e altri servizi di ristorazione Regione Saldo (iscritte-cessate) Tasso di imprenditorialità (saldo/imp. attive) Piemonte 199 7,0-5 -2,51 Valle d'aosta 4 0,1 0 0,00 Lombardia 521 18,2-11 -2,11 Trentino 47 1,6-1 -2,13 Veneto 151 5,3-3 -1,99 Friuli V. Giulia 45 1,6-2 -4,44 Liguria 74 2,6-7 -9,46 Emilia Romagna 147 5,1-9 -6,12 Toscana 217 7,6 7 3,23 Umbria 50 1,7-1 -2,00 Marche 54 1,9-1 -1,85 Lazio 400 14,0-4 -1,00 Abruzzo 65 2,3-2 -3,08 Molise 19 0,7 1 5,26 Campania 323 11,3-1 -0,31 Puglia 108 3,8-1 -0,93 Basilicata 34 1,2-2 -5,88 Calabria 95 3,3-7 -7,37 Sicilia 181 6,3-5 -2,76 Sardegna 127 4,4-1 -0,79 Italia 2.861 100,0-55 -1,92 5